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Messaggio N°539
Mobilitazione pubblica x Protesta Civile

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Messaggio N°542
BASTAAAA!!!

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Messaggio N°545
Depistaggi?

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Messaggio N°553
...e Napolitano continua ad arrampicarsi sugli specchi!

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Messaggio N°555
Sollecito a Tribunale Sorveglianza Napoli

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Messaggio N°558
"Compagni" di merende

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Messaggio N°561
Vigili del Fuoco: sull'emergenza rifiuti

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Messaggio N°570
Iniziativa di Megaride/Comitato Bruno Contrada

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Messaggio N°577
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

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Messaggio N°589
DEMIPOCRISIA

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Messaggio N°598
Contrada: bollettino del giorno

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Messaggio N°616
Daniela Della Pietra, datti una mossa!

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Messaggio N°618
marcia digitale

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Messaggio N°623
Bambine nude in passerella a Milano

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Messaggio N°639
Camilla ha bisogno di te!

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Messaggio N°678
Appello di Romano Contrada a Giorgio Napolitano

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Messaggio N°678 20-05-2008 - 23:04
Tags: Denunce - Appelli

Appello di Romano Contrada a Giorgio Napolitano

L’avv. Romano CONTRADA di anni 72, ex funzionario SIP in pensione, oggi invalido al 100 per cento, intervistato domenica scorsa a Napoli da una tv locale, dopo il convegno in ricordo di Enzo Tortora, ove ha partecipato come semplice spettatore, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “… io spero che i magistrati italiani, quelli giudicanti e quelli di sorveglianza, si ricordino che nella nostra Costituzione non è ammessa la pena di morte, sia pure dilazionata nel tempo” ed ha poi aggiunto: “Mio fratello Bruno è stato condannato a morire in carcere; è molto malato, quindi gli resta poco da vivere, come del resto anche a me. Quindi io mi appello al Capo dello Stato e penso che dovrebbe avere un momento di riflessione, pensare … e … liberarlo, perché Lui ha la possibilità di salvarlo. Io ho conosciuto Giorgio Napolitano 30 anni fa in un piccolo bar di Napoli a via De Pretis. Lui mi offrì un caffé, senza conoscermi, perchè io ero un dipendente della SIP, ora vorrei che Lui mi offrisse la speranza di salvare la vita di mio fratello”.
Avvocato Giuseppe LIPERA

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Messaggio N°639 01-04-2008 - 13:43
Tags: Denunce - Appelli

Camilla ha bisogno di te!

Camilla è una bambina di cinque anni che vive a Calvizzano (Napoli). Ha due occhioni che quando ti fissano sembrano volerti dire: “Scusami se non riesco a parlarti, a darti la mano, a giocare e a correre con te… ma sono ammalata. Ho due “cose strane” che i medici chiamano MICROCEFALIA CON IPOPLASIA PONTE CEREBELLARE e SINDROME DI WEST. Boh?.. Io so solo che le cellule del mio cervello proprio non vogliono saperne di fare il loro dovere. Sembrano luci spente. Per fortuna, ci sono il mio papà e la mia mamma… ma mi mancano tanto le più semplici cose:giocare con l’amichetta del cuore, con la mia bambola preferita, coi cuginetti, i compagni di scuola, le maestre…” I medici italiani hanno detto che Camilla ha bisogno di “OSSIGENOTERAPIA”, eseguibile esclusivamente presso l’Ocean Hyperbaric Neurological Center in Florida. Negli U.S.A. hanno detto che “ha ottime possibilità di miglioramenti in seguito alla fisioterapia pediatrica intensiva e all’Ossigeno Terapia … ma… c’è un “ma” come sempre: la terapia, da farsi quanto prima (dopo il 7° anno di età i tempi di recupero aumentano) costa 265.665,00 dollari per ogni anno oltre il costo per il soggiorno negli States dei genitori… e… LA TERAPIA DURA TRE ANNI! Tutto qui! Il papà di Camilla è un pompiere; uno di quelli che salvano vite, che spengono il fuoco per gli altri e che si è trovato ben altro “fuoco” in casa; la mamma deve per forza fare la casalinga per poter fare “la mamma di Camilla”! CAMILLA TI CHIEDE UNA MANO! Chiede una mano a te ed a tutti quelli che ti stanno intorno, che riuscirai a contattare, a coinvolgere in questa “impresa del cuore”: permettere a Camilla di curarsi, di ridurre le frequenti crisi epilettiche e di non essere più totalmente immobile, ferma, statica, inerte… Dobbiamo fare in fretta. In estate Camilla deve riuscire ad andare in America, per iniziare le cure. Ogni giorno che passa è un giorno in più di sofferenza, di malattia, ed è un giorno in meno di gioia, di speranza.
CAMILLA TI CHIEDE AIUTO!
Puoi parlare con i suoi genitori, Mariano Luise (339.2099315) ed Anna Salatiello (334.6975837). Puoi contattare l’Associazione “Cavilla, la Stella che brilla” sul sito www.camillalastellachebrilla.it … e puoi dare realmente una mano versando quel che vuoi e quel che puoi e quel che riesci a ricevere da amici e parenti per lei sul c/c 100000001231 intestato ad Anna Salatiello presso il Banco di Napoli-Filiale di Qualiano (Napoli) IBAN:IT69D0101040120100000001231
CAMILLA NON PUO’ FARLO CON LA SUA VOCE MA CON QUEGLI OCCHIONI TI DICE “GRAZIE!”

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La redazione de La Voce di Megaride rivolge questo accorato appello in particolare ai candidati, TUTTI, alle Elezioni politiche e amministrative 2008, perché una piccola quota estorta al budget personale di ognuno per le spese della campagna elettorale, sia la promozione personale più autentica ed il gesto politico più civile per sottolineare l’ambìto corso nuovo delle Istituzioni; quello ancora poco credibile ed affidato a slogan tutti uguali che campeggiano su manifesti, locandine e “santini” di tutti i colori e che gli elettori sfiduciati non metabolizzano neppure più! Basta con gli sprechi! Concretezza ed autentica disponibilità: poiché la costosa tabellonistica finisce in cartastraccia e nelle discariche già ben note della nostra Regione; la solidarietà, la gratitudine, il sorriso e gli occhioni belli di Camilla sono, invece, "per sempre"!

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Messaggio N°623 18-03-2008 - 20:16
Tags: Denunce - Appelli

Bambine nude in passerella a Milano
da www.troviamoibambini.it

Milano, si parla di “Un patto di legalità”… giusto? Bene, adesso leggetevi pure questa: Ho fatto un giro a Milano. Le sfilate di moda hanno traslocato. Non si fanno più tra via della Spiga e via Montenapoleone, ma in via Triboniano. In un campo nomadi, vicino al Cimitero Maggiore, messo a nuovo grazie al “Patto di Legalità” del Comune di Milano. Le modelle arrivano dalla Romania, belle e giovani, sui quindici anni. Le ragazze non vengono truccate, ma stuprate, picchiate, tenute senza cibo. Poi escono in passerella, forse un po’ anoressiche, per un clan di delinquenti stranieri che le ammira nude. Completamente nude. Più sono belle, più il valore sale. Si pagano fino a cinquemila euro per una fanciulla da far prostituire sui viali. Le donne, un tempo, sfilavano nude di fronte ai nazisti che le selezionavano per le camere a gas. Milano vuole l’EXPO 2012 e non sa proteggere delle bambine, perché sono poco più che bambine, nel suo territorio. A Milano è ritornato lo schiavismo, la capitale CO2 ha superato in peggio l’antica Roma. Le ragazzine sono merce sui marciapiedi per i pedofili locali. La richiesta è alta, le si può ammirare anche in pieno giorno. Carne fresca d’importazione. Il campo modello non può però essere perquisito e, tanto meno, tenuto sotto controllo. Lo riporta il Corriere della Sera: “poche settimane fa il pm Ester Nocera avrebbe voluto ordinare una perquisizione a riscontro di una prostituta stanca di umiliazioni e botte, ma un alto ufficiale dell’Arma ha allargato le braccia. E il perché è spiegato facilmente. O al campo di via Triboniano ci si va in massa, o la perquisizione non serve a nulla, perché un sistema di sentinelle avverte dell’arrivo dei militari e avvisa chi può fare sparire persone o cose in tempo reale.” Polizia di Stato, Carabinieri, Magistrati, Polizia locale, Guardie di Finanza, Vigili, Esercito: quanti sono tutti insieme? Centinaia di migliaia, ma insufficienti per il campo di via Triboniano. Il pensiero di un cittadino si perde. Come è possibile che delle ragazze siano trattate come delle bestie non lontano da Piazza del Duomo, che tutti lo sappiano e non succeda nulla. Un maledetto nulla. Forse l’Italia non c’è più, forse siamo in estinzione. Il Sindaco di Milano è una donna, Letizia Moratti, leggiamo… Milanese di nascita, laureata all’Università Statale, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti ha saputo coniugare responsabilità di carattere istituzionale a ruoli-guida di importanti gruppi industriali italiani e stranieri. È tra i più noti imprenditori europei, avendo sviluppato numerose attività internazionali nel campo finanziario, assicurativo, del “risk management”, dei servizi di comunicazione e nel settore dei nuovi media. Presidente della Rai dal 1994 al 1996, ha realizzato un ampio piano di riorganizzazione interna e di rafforzamento produttivo, che ha portato a eliminare le precedenti perdite e a conseguire significativi utili di bilancio. Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, nel 2003 ha riunito a Milano 25 ministri dell’Educazione e del Lavoro dell’Unione europea per discutere di capitale umano e di formazione professionale. Partecipa a numerose attività umanitarie e di assistenza sociale nei confronti di chi vive situazioni di disagio e di emarginazione. Ambasciatrice dell’Onu per la sezione Droga e Crimine, si è impegnata in iniziative capaci di restituire a molti giovani dignità, forza e voglia di vivere. È sposata con Gianmarco Moratti e ha due figli, Gilda e Gabriele. E meno male che il Sindaco di Milano, partecipa a numerose attività di assistenza, che abbia smesso ? Ambasciatrice dell’ ONU, per la sezione Droga e Crimine ? Siamo sicuri ? Cari Amici scriviamo tutti assieme alla Moratti e per conoscenza all’ONU Italia, poniamole una domanda semplice semplice: “Caro Sindaco di Milano Onorevolissima LETIZIA MORATTI e se a sfilare su quelle passerelle ci fosse tua figlia Gilda, denudata violentata e venduta? Te la daresti una mossa ?” clicca qui per mandare una mail Per chi non utilizza outlook, sono questi gli indirizzi a cui mandare la mail: gc.forzaitalia@comune.milano.it; manfredi.palmeri@comune.milano.it; rapp.ita.onu.rm@esteri.it; info@troviamoibambini.it Diffondete a tappeto ! Grazie.
Il Comitato Troviamo i Bambini Bambini scomparsi

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Messaggio N°618 16-03-2008 - 02:06
Tags: Denunce - Appelli

marcia digitale

Generazione Elle promuove per domenica 16 marzo dalle 15.30 una marcia digitale sul sito dell' Ambasciata cinese in Italia http://www.fmprc.gov.cn/ce/ceit/ita/ per chiedere la fine della violenza e la libertà ( e la democrazia ) in Tibet e in Cina.

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Messaggio N°616 13-03-2008 - 01:02
Tags: Denunce - Appelli

Daniela Della Pietra, datti una mossa!

"Mio fratello è un martire cristiano che sta morendo in carcere innocente tra mille sofferenze: ieri l'ho visto e sono uscita dalla prigione sconvolta, perchè quasi non ci vede più". Anna Contrada, sorella di Bruno, l'ex funzionario del Sisde che sta scontando una condanna a 10 anni di reclusione nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in associazione mafiosa è preoccupata. "La notte scorsa non ho dormito e adesso sto male anch'io - aggiunge tra le lacrime - perchè ieri ho trovato mio fratello in condizioni disperate e disumane. Non cammina, ma barcolla appoggiandosi al muro. Dall'occhio destro non vede più, mentre con il sinistro distingue macchie bianche e nere. E questo gli impedisce di leggere, il suo unico passatempo in carcere e così adesso è più depresso di prima". "Ho trovato Bruno - rivela Anna Contrada - in condizioni psicologiche incredibili non solo perchè è gravemente malato, ma anche perchè sta scontando una pena ingiusta da innocente". La sorella dell'ex funzionario del Sisde chiede "umanità nei confronti" di Bruno Contrada. "Deve tornare subito a casa - conclude - ma non da morto e per trascorrervi gli ultimi giorni della sua vita, ma in tempo per potersi curare". Sulla vicenda è intervenuto anche il legale di Contrada, l'avvocato Giuseppe Lipera, che ha inviato un telegramma al giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere "invitandola a decidere sulle istanze di scarcerazione" già presentate.

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Messaggio N°598 21-02-2008 - 17:51
Tags: Denunce - Appelli

Contrada: bollettino del giorno

LETTERA AL MINISTRO DELLA DIFESA Arturo Parisi ROMA La prego, Signor Ministro, di valutare la possibilità (sentendo magari il parere delle alte gerarchie militari) di riaprire urgentemente il carcere militare Forte Boccea di Roma tenuto conto del grave disagio che hanno le famiglie, e quindi i detenuti, rinchiusi nell’unico penitenziario militare oggi in Italia che mi risulta essere quello di Santa Maria Capua Vetere, che si trova in provincia di Caserta. Roma, infatti, è più facile da raggiungere rispetto a qualsiasi altro posto per ogni persona d’Italia e quindi faciliterebbe anche i rapporti tra i detenuti e gli avvocati che provengono da ogni Foro. Nel contempo si avrebbe un altro vantaggio: l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Roma è composto ovviamente da tanti magistrati anziché da uno solo (come a Santa Maria Capua Vetere) e ciò consentirebbe un più ampio rapporto dialettico giuridico forense e magari una più completa e diversificata cultura della giurisdizione.
Catania 21/2/2008.
Con ossequi Avv. Giuseppe Lipera

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Al Ministro della Giustizia Dott. Luigi Scotti
Al Consiglio Superiore della Magistratura Loro Sedi
Oggetto: Bruno Contrada richiesta di intervento
Faccio seguito alle varie informative inviate, riguardante il caso in epigrafe, e di cui non ho mai ricevuto riscontro. Leggo sui giornali, notizie non smentite, quindi presumo esatte, che il Ministro della Giustizia Luigi Scotti nonché il Consiglio Superiore della Magistratura siano ultimamente intervenuti in due recenti fatti di cronaca e segnatamente per la storia del sequestro del feto a Napoli e per quella del pedofilo in libertà ad Agrigento e, a parere di tanti, hanno fatto benissimo, perché ovviamente allarmati da accadimenti che appaiono ingiusti, manifestando così volontà, almeno così immagino, di vederci chiaro. Ciò posto chiedo al Ministro della Giustizia e ai signori componenti del Consiglio Superiore della Magistratura (quest’ultimo si apprende proprio oggi che è intervenuto anche sul caso di Giovanni Novi, tant’è che ha chiesto alla Procura Repubblica di Genova copia della richiesta di domiciliari per l'ex presidente del porto di Genova) di intervenire presso l’Ufficio del Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, che da alcuni mesi tratta la pratica di differimento pena del Dott. Bruno Contrada, denegando tutte le istanze della difesa, nonostante i sanitari del carcere (e lo ammette nei suoi provvedimenti anche il Magistrato dott.ssa Daniela Della Pietra) abbiano sostenuto reiteratamente che le condizioni di salute del detenuto 76enne siano gravissime ed incompatibili col regime carcerario, circostanza pacifica ed acclarata (il dott. Bruno Contrada è stato ricoverato in Ospedale la settimana scorsa per un ennesimo insulto ischemico cerebrale ed il Magistrato di Sorveglianza lo sa).
Catania 21/2/08
Con ossequi Avv. Giuseppe Lipera

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In ordine all'inintelligibile, misteriosofico caso Contrada continuano a giungere in redazione sempre più numerose ed accorate adesioni, offerte di aiuto, proposte, suggerimenti dei più disparati, anche molto originali. Segno che la gente comune lavora di cervello oltreche' di cuore, perchè stanca dell'assurda odissea giudiziaria che assomma troppe puntate, come una soap-opera americana e dell'ormai macabro rituale di regime che vede vittima sacrificale un valido e fedele servitore dello Stato, mentre, in senso metaforico, "i topi ballano" .Oggi, ci sembra giusto dare la parola ai lettori e vogliamo sottoporre all'avvocato Lipera due diversi ed originali quesiti per i quali attendiamo riscontro.
1) Mimmo Di Renzo della Onlus SENZA BARRIERE chiede se sia possibile avanzare per Bruno Contrada istanza presso la ASL Caserta 2 per l'applicazione della L. 104, richiedendo - come evincesi dalle perniciose patologie autorevolmente certificate che affliggono il dott. Bruno Contrada - un'invalidità del 100% e la corrispettiva assegnazione a decreto del punto D che prevede l'accompagnamento da parte di un congiunto.
2) M. S. B. (richiede la privacy) ci scrive per offrirsi generosamente in ostaggio in carcere al posto di Bruno Contrada durante tutto il periodo degli eventuali arresti domiciliari o della sospensione della pena o della revisione del processo; insomma, fino a quando il dott. Contrada sarà ritenuto colpevole. Aggiunge di essere ancor giovane di età poichè ha circa 25 anni meno del detenuto, di essere di sana e robusta costituzione fisica, di non avere carichi pendenti e di non avere famiglia. (la suddetta non è un provocazione: è un'offerta accorata e sincera!... se pensiamo alle decine e decine di cittadini che stanno ancora inoltrando in redazione i propri requisiti per riempire l'elenco dei richiedenti asilo politico allo Stato Vaticano, in segno di protesta per il trattamento riservato dalla Repubblica Italiana al dott. Contrada, non ci meraviglia più alcun tipo di reazione ne' che la realtà superi la fantasia, poichè in fatto di FANTASIA giurisprudenziale la REALTA' del caso Contrada la dice lunga!)

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Messaggio N°589 13-02-2008 - 11:28
Tags: Denunce - Appelli

DEMIPOCRISIA

Roma ,13/02/08 Il 2 Agosto 1980, a Bologna, la follia terroristica raggiunge il suo apice: la stazione esplode e si porta via la vita di 85 innocenti, colpevoli solo di trovarsi nel posto e nel momento sbagliato…. Tra le vittime vi erano Sonia Burri di 7 anni e Patrizia Messineo di 18 anni, le figlie di Lia Serravalli e la sorella, Silvana di 34 anni, col bimbo che portava in grembo. Ma, a già tanto dolore, si collega il destino di un’altra vittima: il padre di Lia e Silvana si buttò dal sesto piano per protesta contro lo Stato che non riesce a dare giustizia e verità. Ancora oggi ! Oggi Lia ha un altro figlio, Silvano Burri di anni 25, che per Lei attualmente rappresenta un problema. Il Ragazzo, infatti, non riesce a trovare un lavoro stabile e decoroso. A questo punto mi nascono spontanee alcune riflessioni: quanto deve ancora soffrire la sig.ra Lia e la Sua Famiglia? Non basta tutto quello che hanno passato ? Ma questo “fantomatico” Stato con le Sue Istituzioni dove era e dove è attualmente ? Le Istituzioni cosa hanno fatto di concreto per questa famiglia ? A queste domande segue una sola risposta, il SILENZIO ASSORDANTE ! Parallelamente a tanto “SILENZIO” abbiamo invece notato una “forte e puntuale attenzione” delle Istituzioni verso gli “ex terroristi” secondo la logica del “reinserimento” o “riabilitazione politica”. Non mi dilungo sui nomi di certi “ex terroristi” assunti dalle Amministrazioni da Voi oggi rappresentate (Ognibene, Senzani, ecc.) L’italia continua ad alimentare il Terrorismo a spese delle vittime Speriamo che nelle prossime elezioni politiche gli amici dei terroristi e dei corrotti siano totalmente esclusi dai cittadini italiani dalle istituzioni.
Noi faremo campagna elettorale CONTRO DI LORO
Bruno Berardi “Domus Civitas” Vittime del terrorismo e mafia 3295340474

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Messaggio N°577 30-01-2008 - 00:49
Tags: Denunce - Appelli

Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

Al Magistrato di Sorveglia di S.M.CAPUA VETERE
Al Presidente della Corte di Appello I^ Sez. CALTANISSETTA
Al Procuratore Generale presso la Corte di Appello di CALTANISSETTA
In difesa di Bruno Contrada
Qual difensore di CONTRADA Bruno, ESPONGO dall’Infermeria Speciale del Carcere Militare di Santa Maria Capua Vetere leggo la nota 24/1/2008 (V. allegato), a firma del Medico di Guardia, da cui risulta che il Dott. Bruno Contrada, nato a Napoli il 2/9/1931, ed ivi detenuto, risulta affetto da: cerebropatia vascolare cronica con pregresso ictus ischemico nel territorio di distribuzione dell’arteria cerebrale posteriore destra cui è residuata emianopsia laterale omonima sinistra e disturbo vertiginoso; vasculopatia ostruttiva carotidea; aortosclerosi; arteriopatia obliterante carotidea; ipertensione arteriosa; cardiopatia ipertensiva; diabete tipo 2; colecistopatia litiasica; sindrome depressiva di notevole entità clinica; eczema diffuso; ipertrofia prostatica benigna; artropatia articolazione spalla destra di natura post-traumatica con notevole limitazione funzionale; ipoacusia. Or non vi è chi non veda, o non possa intuire, quanto siano oggettivamente gravi le condizioni di salute di questo povero uomo, di 76 anni e mezzo, dicasi 76 anni e mezzo E non è tutto: in detta raccolta anamnestica non si tiene conto degli ulteriori esiti della risonanza magnetica all’encefalo e dell’ecodoppler vasi aortici superiori, esami praticati presso l’Ospedale Civile il 22/1/2008, né della TAC al torace e dell’eco addome del 26/1/2008: Il quadro clinico, già devastante, serio e drammatico verrà completato il prossimo 31 gennaio allorché il “vecchietto” verrà sottoposto a visita generale geriatrica. Questa è, ad onor del vero, il quadro globale che inspiegabilmente non si vuol comprendere, come se il mondo terreno, con la sua peculiare limitatezza, non fosse patrimonio di ognuno. Domande: 1. con queste patologie, a quell’età, con la sofferenza particolare connessa allo stato detentivo, quanto tempo ancora, ed in che condizioni, potrà vivere il Dott. Bruno Contrada? 2. E’ giusto tutto questo? 3. L’età sopravanzata, la grave infermità fisica, l’acclarata incompatibilità carceraria sono elementi che sussistono oppure no? 4. Ricorrono o non ricorrono le condizioni per la liberazione del condannato? rectius: differimento esecuzione pena ex art. 147 c.p? 5. Ha o no bisogno il “vecchietto” Bruno Contrada di costanti contatti con i presidi sanitari? 6. Siamo o no in una situazione di trattamento contrario al senso di umanità? Verità è che il Dott. Bruno Contrada è in serio pericolo di vita perché lo affermano i medici, tutti i medici, privati, pubblici, di parte e della Direzione Sanitaria del Carcere. Come può essere confutata questa diagnosi? Sappiamo che la Legge sostanziale e processuale consente la liberazione del Dott. Contrada, e quindi iustum est iussum Ma sappiamo ancor di più, come diceva Sant’Agostino che iustum est iustum: una cosa giusta … è una cosa giusta. Non ci sono altre parole! Dobbiamo solo confidare di trovare qualcuno che ha la volontà di applicare la Legge, in nome di Dio e del popolo italiano. Allegato ut supra. Con ossequi. avv. Giuseppe Lipera

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Messaggio N°570 21-01-2008 - 10:59
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Iniziativa di Megaride/Comitato Bruno Contrada

D'intesa con lo Studio Legale Lipera, "Megaride" ed il Comitato Bruno Contrada di Napoli propongono ai coraggiosi sostenitori di Bruno Contrada la sottoscrizione della suddetta istanza di ASILO POLITICO, da presentare alle massime autorità dello Stato di Città del Vaticano. Chiunque intenda aderire, è pregato di inoltrare dichiarazione spontanea con i propri dati anagrafici e gli estremi di un documento di riconoscimento (carta d'identità, passaporto o patente) a info@vocedimegaride.it . Per ogni ulteriore ragguaglio, contattare lo Studio Lipera che si occuperà del deposito degli atti presso la Segreteria di Stato Vaticana. Tempi brevi! - Al Capo di Stato Sua Santità Papa Benedetto XVI - Al Consigliere di Stato - Alla Segreteria di Stato Città del Vaticano OGGETTO: Istanza d’ASILO POLITICO Noi cittadini italiani, identificabili a pie’ di pagina, elettivamente domiciliati c/o lo Studio Legale Lipera in Roma, via Attilio Regolo n.19, c.a.p. 00192, con la presente proponiamo alle Loro Autorità di Governo dello Stato Vaticano istanza per la concessione d’Asilo Politico, nel pieno rispetto dei principi ispiratori degli artt. 1 e 2 e art. 13 punto 1 della Legge Fondamentale della Città del Vaticano del 26/11/2000 anno XXIII del Pontificato di Joannes Paulus II, in vigore dal 22 febbraio 2001 e pubblicata nel supplemento Acta Apostolicae Sedis, appellandoci ai criteri di solidarietà e sussidiarietà che ispirano il Loro Stato Sovrano, riconosciuto dal Trattato Lateranense, firmato l’11 febbraio 1929 tra la Santa Sede e l’Italia che ne sanciva la personalità di Ente sovrano di diritto pubblico internazionale ed a tutti gli effetti riconosciuto quale Stato europeo. Noi sottoscritti cittadini italiani, a malincuore, riconosciamo essere venuti meno i principi ispiratori della Democrazia e della Costituzione del nostro Paese, con particolare riferimento alla libertà ormai “vigilata” di professione della Fede Cristiana e Cattolica (un tempo considerata religione ufficiale del Paese) confessione di Fede ormai segregata nell’ilarità offensiva e nella Cristofobia imperanti sul Territorio, in uno sconfortante clima di immoralità ed amoralità mai perseguito a termini di Legge dalle nostre Istituzioni. Con il declino morale del nostro Paese si assiste anche, con gran pena, al precipitare dei valori e della pratica della Giustizia, della Sanità Pubblica, dell’Ambiente e del Patrimonio culturale dell’Italia, in totale assenza dei principi di Solidarietà Umana e del rispetto dei primari diritti dell’Uomo. Sovente, in nome anche nostro ovvero del Popolo Italiano sono emesse dalle diverse Procure e Tribunali numerose sentenze giudiziarie dalle quali ci dissociamo totalmente. In tal guisa, assumiamo a simbolo della nostra richiesta d’Asilo Politico, il dott. Bruno Contrada e la sua odissea giudiziaria ed ancor più, avendone sollecitato per i motivi umanitari ben noti la documentatissima richiesta di differimento della pena o, in scelta, gli “arresti domiciliari”, vistaci negata anche la speranza di poter liberare da ulteriori pratiche di tortura il 76enne e gravemente ammalato dott. Contrada, laddove il ns. Paese, su scala mondiale, ha invece promosso la civile moratoria contro la Pena di Morte, noi sottoscritti cittadini, ravvisando in questa contraddittoria volontà ed esecutività espressa dalle Istituzioni del Governo Italiano, reputandoci offesi nella Dignità e nell’Integrità della persona, non intendiamo sottoscrivere la condanna a morte del vecchio e morente detenuto nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere, prendendo pertanto le distanze e dissociandoci dalla Volontà Politica del ns. Paese che non condividiamo. Ritenendo di non voler essere complici in questa spregevole ed orrida azione di velata esecuzione di condanna a morte, rinunciamo alla cittadinanza italiana ed ai diritti da essa scaturenti sul suolo italiano, pregando le Loro Altissime Autorità di accettare cum Pietas la nostra irrinunciabile istanza.
I richiedenti: nome/cognome……………………………………
residente a ………………
tipo e n. doc. di riconoscimento………….....

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Messaggio N°561 16-01-2008 - 22:33
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Vigili del Fuoco: sull'emergenza rifiuti

Orgoglio Campano della gente comune, cittadini, uomini e donne, vecchi e … La nomina di De Gennaro a Commissario per l’emergenza rifiuti a Napoli innesca ulteriori motivi di preoccupazione tra i cittadini e le varie realtà che partecipano alla protesta contro l’apertura del sito di Pianura. L’atteggiamento del Super Commissario, ancora in giudicato per i fatti di Genova, non è certamente quello votato al dialogo così come da egli dichiarato: lo conosciamo per i fatti e non le parole. Riunioni, incontri ed intenzioni tenute segrete fino ad oggi sono motivo di cattivi presagi, quanto detto da Prodi incalzato sul conferimento dei poteri a De Gennaro: “L'esercito solo in funzione logistica e non d’ordine pubblico” non convince il popolo soprattutto dopo le dichiarazioni di Parisi: “Qualora qualche sito sarà dichiarato zona militare” l’esercito è chiamato ad intervenire insieme alle altre forze dell’ordine. La popolazione Campana non è disposta a subire atteggiamenti antisociali e dittatoriali dopo aver subito per anni nel suo territorio, la transumanza d’ogni genere di porcherie, dai rifiuti tossici a quelli radioattivi spacciati e sversati come semplice “munnezza”, da parte d’altre regioni, che senza scrupoli hanno assoldato per decenni la camorra usandone i lucrosi servigi “ecologici”. Oggi dobbiamo anche subire i vari governatori regionali e quei personaggi nominati che albergano alla camera ed al senato ma che con la politica non hanno nulla a che vedere, e che, con la puzza sotto il naso, gridano allo scandalo puntando il dito contro i “terroni”. Non chiediamo a questi signori di accogliere i nostri rifiuti, bensì di riprendersi i loro rifiuti e provvedere alla bonifica dei nostri territori devastati, nonché a risarcire le vittime dai tanti tumori e malattie che hanno provocato. Nel pensare al popolo africano, c’è da rabbrividire a cosa, il potere degli interessi che governa il mondo dopo aver calpestato moralità ed ideologia, ha smaltito in quelle distese interminabili di giungle, deserti, catene montane o sotto la famosa strada che è costata la vita ad una giornalista che svolgeva onestamente con coraggio il proprio lavoro. L’emergenza rifiuti in Campania ha raggiunto livelli di guardia preoccupanti per la salute pubblica e per i gravissimi rischi alla quale sono esposti i lavoratori tra questi, i Vigili del Fuoco. Come Vigili e come settore RdB/CUB Vigili del Fuoco, affermiamo che mai i colleghi avrebbero pensato di dover rischiare la vita per mano di persone alle quale fino ad oggi hanno prestato soccorso … e continueranno a farlo anche domani. Ci auguriamo da oggi in avanti di non rivedere, mai più immagini di pompieri intenti in azioni anticrimine con le forze dell’ordine alle spalle e non sullo scenario o davanti a garantire la loro sicurezza durante l’intervento. Apprezziamo quanto detto dal Capo dipartimento nell’incontro tenuto presso il Comando di Napoli in data 10 gennaio c.m. in cui, dando sfogo all’appartenenza a questa regione e questa città si augura che nel più breve tempo sia risolta questa vergognosa situazione per ridare dignità a questo territorio concordando sulla necessità di una maggiore attenzione rispetto alle accresciute ed atipiche problematiche che essa, negli ultimi anni, sta vivendo. Il nostro intervento ha evidenziato come, la nostra regione, oramai vive uno stato d’emergenza che non può più essere definita tale: il problema dei rifiuti ha origini lontane sviluppatesi nell’intreccio affaristico e clientelare tra politica, imprenditoria e criminalità organizzata che ormai soffoca non solo Napoli ma l’intera Campania. La situazione nella città di Napoli ha scatenato una protesta della popolazione che sebbene motivata da giuste ragioni, sta coinvolgendo in modo drammatico, uomini e mezzi mandati allo sbaraglio in modo vergognoso dalle decisioni di una politica incapace di risolvere i problemi in questo caso portato alla degenerazione nel tempo, che ora richiede ulteriori provvedimenti repressivi; come dire: oltre al danno la beffa. Prima malattie e morti per le esalazioni tossiche, poi randellate se protesti. Ricordiamolo. A protestare è l’orgoglio di quelle persone oneste, cittadini comuni, uomini, donne, vecchi e bambini e non camorristi, politici ed affaristi collusi in un sistema di sfruttamento economico a danno di un intera comunità. Niente potrà cambiare se anziché fare violenza al popolo, non sono arrestati i veri responsabili e non è loro sequestrato il frutto dei guadagni illeciti, provenienti dai fondi elargiti per il ciclo dei rifiuti: circa 8 miliardi in 14 anni, parte dalle casse dello stato e parte da Bruxelles. Detto questo riteniamo che il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a prescindere dalla questione Napoli città, ha necessità di rivedere le piante organiche in modo reale e non virtuale come le tabelle presentate dall’amministrazione. La regione Campania, per numeri d’interventi è seconda solo al Lazio. Se il prefetto Pecoraro e venuto a Napoli per chiudere la questione così come fatto dal sottosegretario in occasione dell’emergenza criminalità, la RdB dice NO GRAZIE! Spostare personale sottraendolo agli organici d’altri Comandi per tamponare, può essere vantaggioso per l’amministrazione e per la politica dell’attuale sottosegretario e del governo, ma non lo è per i pompieri tantomeno per quelli napoletani. Chiediamo attenzione e rispetto per chi opera da secoli a protezione dei beni e della vita umana vegliando h24 sui cittadini prestando la sua opera di soccorso tecnico urgente con ammirazione e rispetto di tutto il popolo d’ogni latitudine. Non possiamo tollerare e non accettiamo che per colpe di altri, i Vigili del Fuoco vengano fatti oggetti d’attacchi ad uomini e mezzi, vengano insultati, picchiati e quant’altro. Ci permettiamo di ribadire, perché convinti oppositori della riforma che stiamo subendo, che i Vigili del Fuoco non possono fare ordine pubblico ed essere schierati in prima linea. Chiediamo il rispetto della circolare “De Berardino”: in caso d’ordine pubblico i vigili del Fuoco devono rimanere nelle retrovie ed intervenire solo quando lo scenario e stato messo in sicurezza dalle forze dell’ordine. Un'altra cosa importante voglio ricordare: perseguire la politica del volontariato in un sud martoriato dalla disoccupazione e qualcosa di vergognoso. Anche il presidente del consiglio di recente ha fatto riferimento al sud ed alla disoccupazione che vive; chiediamo che il progetto dei distaccamenti volontari previsto in accordo regione Campania – Ministero Interno, venga rivisto perseguendo l’obiettivo di aprire i distaccamenti fissi con personale permanente arrivando a raggiungere i tempi previsti dal progetto Italia in 20 minuti. Il volontariato in supporto e non in sostituzione dei Vigili del Fuoco. La Campania oramai viaggia su statistiche diverse da quelli che erano gli interventi e la tipologia d’interventi prevista nel 1997, data dell’ultima emanazione di un DPCM per le piante organiche. Dal ‘97 ad oggi le emergenze sono tutte diventate ordinarie: rifiuti, criminalità, rischio idrogeologico, Vesuvio, bradisismo, il flagello estivo degli incendi, emergenza neve ect.etc. La parte politica deve, con alto senso di responsabilità, convenire sulla necessità urgente di rivalutare quelle che sono le caratteristiche e l’efficacia di un apparato di soccorso pubblico, potenziandolo e destinandovi risorse nuove, uomini e mezzi per riqualificare tutte le sedi di servizio, distribuendole sul territorio in modo da garantire in sicurezza e tempismo, il rispetto dei tempi massimi previsti per un intervento ritenuto utile ed efficace. Una volta raggiunto a regime questo potenziamento per dare risposta alla reale domanda d’aiuto del territorio saremo anche in grado di affrontare le nuove emergenze attuando i normali dispositivi previsti dai piani d’emergenza provinciali regionali e Nazionali.
Per il coordinamento regionale RdB/CUB settore Vigili del Fuoco (Andrea Vicinanza)

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Messaggio N°558 15-01-2008 - 21:00
Tags: Denunce - Appelli

"Compagni" di merende

Immagino che tutti i forcaioli giustizialisti fondamentalisti sadici e ignoranti stiano godendo dopo avere appreso della pronuncia del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, senza aver letto una riga di quel insensato provvedimento reiettivo riguardante Bruno Contrada.
Invece non c’è di che cosa rallegrarsi: trattasi di una decisione farneticante, illogica, contraddittoria e contorta sino all’inverosimile.
Se fosse una normale sentenza diremmo semplicemente "faremo ricorso in Cassazione", solo che la Corte Suprema di Cassazione non deciderà né domani né la prossima settimana perché, come è noto a tutti, i tempi sono lunghi (ad essere fortunati e celeri almeno un paio di mesi) … ed intanto il malato muore.
Per Rita Baraldini (condannata per terrorismo) o per Adriano Sofri e Stefano Bompressi (condannati per l’omicidio del Commissario Calabresi) – persone che certamente non avevano e non hanno 77 anni - le decisioni dei Tribunale di Sorveglianza di competenza furono diverse.
Quindi manifesta disparità di trattamento a seconda se sei detenuto a Pisa o a Roma anziché a Napoli.
E’ normale tutto questo in un paese civile?
Il Ministro della Giustizia non può sindacare i provvedimenti giurisdizionali, per carità verissimo, però ci fu un suo predecessore, un certo Claudio Martelli che si prese la briga di monitorare tutte le sentenze emesse dalla I^ sez. Penale della Corte di Cassazione, presieduta allora da S.E. Corrado Carnevale.
Domanda: perché il Ministro della Giustizia On.le Clemente Mastella, magari in sinergia col Ministro della Salute Livia Turco, non dispone al suo dicastero di monitorare tutti i provvedimenti, aventi ad oggetto incompatibilità carceraria per gravi motivi di salute, emessi in questi anni dal Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere Daniela Della Pietra e del Tribunale di Sorveglianza di Napoli e li fa raffrontare con quelli emessi dai Tribunali di Sorveglianza degli altri distretti?
Credo che verrebbero fuori delle verità sconcertanti che tutti, i cittadini italiani, devono sapere.
Avv. Giuseppe Lipera

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Messaggio N°555 14-01-2008 - 14:51
Tags: Denunce - Appelli

Sollecito a Tribunale Sorveglianza Napoli

Sollecito "fai da te"
Numerosissimi si auspica siano gli amici che vorranno subissare di messaggi il Tribunale di Sorveglianza di Napoli in favore di Bruno Contrada.
Inoltrare a: presidenza.tribsorv.napoli@giustizia.it ed anche in “Cc” a dirigenza.tribsorv.napoli@giustizia.it

Illustrissimi Signori, per Bruno Contrada, 76enne gravemente ammalato e segregato nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere, chiediamo Vogliate esprimervi al più presto per gli arresti domiciliari, in luogo dei soli ed unici aspetti umanitari. E' da giorni, ormai, che attendiamo il pronunciamento dei Giudici e le ultime notizie della stampa nazionale, dovute all'errato ed inopportuno fenomeno massmediatico sorto a corollario di una semplice e accorata istanza, predispone gli spiriti e l'opinione pubblica a pronosticare un inquietante esito negativo, che finirebbe, peraltro, con l'alimentare di ulteriore fanta-politica le vicende nazionali collegate all'odissea giudiziaria del dott. Contrada che, lo ricordiamo, sta scontando una condanna definitiva e non urge, al momento, d'essere sottoposto ad altri gradi di giudizio o a processi virtuali stimolati dalla Stampa e dall'atteggiamento fin troppo ermetico delle Loro Maestranze, facilmente equivocabile. Per il detenuto Bruno Contrada, così come avvenuto per altri noti e meno noti detenuti italiani, chiediamo che si proceda esclusivamente con buonsenso, per motivi di Carità Cristiana e, per i laici, nell'applicazione dei Diritti Umani sanciti dalla Costituzione. Nonostante l'Italia si prodighi civilmente per la moratoria contro la Pena di Morte nel mondo, nel caso Contrada siamo propensi a pensare che sul Territorio si pratichi ancora la pena della Tortura. In memoria di Sua Santità Giovanni Paolo II, il governo italiano ha indultato numerosissimi detenuti per reati comuni anche gravi ma per Bruno Contrada, il detenuto più vecchio d'Italia, morente in un carcere militare, il governo e la magistratura non provano Pietà e non si riformano alla Carità Cristiana ne' alla Costituzione! Al di là dei giudizi sul complicato caso giudiziario, nel cui merito siamo incompetenti ad esprimerci e che parrebbe ormai concluso nel suo iter ci sta a cuore SOLO la possibilità che questo vecchio servitore dello Stato possa finire i suoi giorni tra le più confortevoli braccia dei suoi congiunti. Vi preghiamo di questo gesto caritatevole che non avrete indugio a compiere.
Marina Salvadore
a nome del Comitato Bruno Contrada

Sollecito dell'Avvocato Lipera
Telegramma n. 122/BB
AT PRESIDENTE TRIBUNALE SORVEGLIANZA NAPOLI
Torre C Centro Direzionale - 80143 Napoli
Tel. 081-2234955-2234954
SOTTOSCRITTO DIFENSORE 76ENNE BRUNO CONTRADA, DETENUTO CARCERE MILITARE SANTA MARIA CAPUA VETERE, RIFERIMENTO UDIENZA CAMERALE 10 CORMES. STOP
NON AVENDO RICEVUTO COMUNICAZIONE ALCUNA DECISIONE DA CODESTO ON.LE TRIBUNALE, RILEVATO SUSSISTERE ET PERMANERE PREGIUDIZIO IMMINENTE ET IRREPARABILE, CAUSA CONDIZIONI DI SALUTE GRAVI DEL CONDANNATO, SOLLECITO EMISSIONE CHIESTO PROVVEDIMENTO DIFFERIMENTO PENA AUT DETENZIONE DOMICILIARE stop
DECLINO OGNI RESPONSABILITA’ IPOTESI INFAUSTA stop
Catania 14 gennaio 2008
Avv. Giuseppe Lipera

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Messaggio N°553 12-01-2008 - 21:38
Tags: Denunce - Appelli

...e Napolitano continua ad arrampicarsi sugli specchi!

NON HO TITOLI NE’ SPETTA A ME INTROMETTERMI NEL RAPPORTO DIALETTICO ISTITUZIONALE TRA IL CAPO DELLO STATO E UN SENATORE DELLA REPUBBLICA, GUSTAVO SELVA, TUTTAVIA RITENGO DOVEROSAMENTE DI INTERVENIRE CONSIDERATO CHE SI DISCUTE SULLA ESATTA INTERPRETAZIONE DI UNA LETTERA, DA ME SCRITTA E FIRMATA, INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
RIBADISCO ED INSISTO NELL’AFFERMARE E SOTTOSCRIVERE QUANTO SEGUE.
NON E’ ASSOLUTAMENTE E CATEGORICAMENTE POSSIBILE SOLLEVARE DUBBI INTERPRETATIVI SUL CONTENUTO, FORMALE E SOSTANZIALE, DELLA MIA LETTERA DEL 20 DICEMBRE SCORSO, INVIATA AL SIGNOR CAPO DELLO STATO GIORGIO NAPOLITANO.
LA MIA CITATA LETTERA, CHE CHIUNQUE PERALTRO PUO’ LEGGERE PERCHE’ PUBBLICATA INTEGRALMENTE IN VARI SITI WEB, NON ULTIMO IN http://www.brunocontrada.info/guest/index.php, E’ STATA OGGETTO, INFATTI, DELLA LETTERA A ME INVIATA IL SUCCESSIVO 24 DICEMBRE E A FIRMA DEL GIUDICE LORIS D’AMBROSIO.
IL DOTT.D’AMBROSIO, CONSIGLIERE PER GLI AFFARI DELLA GIUSTIZIA DEL QUIRINALE, MI SCRIVE TESTUALMENTE “… SU INCARICO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RISPONDO ALLA LETTERA DA LEI INVIATAGLI IL 20 DICEMBRE 2007, AVENTE AD OGGETTO <IMPLORAZIONE> - <SUPPLICA> IN FAVORE DI BRUNO CONTRADA …”.
CIO’ PROVA DOCUMENTALMENTE E INCONFUTABILMENTE, COME ERA STATA RETTAMENTE INTERPRETATA SIN DAL PRIMO MOMENTO, DA PARTE QUANTOMENO DEGLI UFFICI DEL QUIRINALE, LA MIA LETTERA: UNA IMPLORAZIONE – SUPPLICA E GIAMMAI UNA DOMANDA DI GRAZIA, NE’ POTEVA ESSERE ALTRIMENTI PERALTRO.
QUESTI SONO I FATTI, DOCUMENTI ALLA MANO, E CHIUNQUE LIBERAMENTE LI PUO’ INTERPRETARE E COMMENTARE SECONDO IL SUO LIBERO CONVINCIMENTO MA SENZA POSSIBILITA’ ALCUNA DI TRAVISARE I FATTI.
Avv. GIUSEPPE LIPERA

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Messaggio N°545 08-01-2008 - 21:04
Tags: Denunce - Appelli

Depistaggi?
Marina Salvadore/Comitato Bruno Contrada

Perversa coincidenza, diabolico caso? Sembrerebbe quasi fatto a bella posta, come un dispetto... ma ogni volta che lasciamo appena appena cadere l'attenzione dal caso Contrada, per dedicarci anche alle personali incombenze quotidiane, noi comuni mortali del Comitato (virtualmente tutti conviventi 24 ore al giorno in internet benchè residenti ognuno in una città diversa) siamo chiamati a fronteggiare emergenze inimmaginabili che ci costringono a riattaccarci di gran carriera alla flebo della comunicazione. Oggi nel tardo pomeriggio, per esempio, mentre in due eravamo fuori in auto per commissioni urgenti, apprendevamo dal Giornale Radio nazionale che il Tribunale di Sorveglianza aveva rigettato l'istanza di differimento della pena a Bruno Contrada! Attimi febbrili: "cavolo, il computer non l'abbiamo!" "Vabbe', disturbiamo per l'ennesima volta l'avvocato Lipera" "Sarà mica saltata l'adunata del 10 sotto il Trinunale, a Napoli?"...L'avvocato Lipera, beccato al volo, ci rispondeva: "E' una cazzata! L'udienza è fissata al 10!". Non abbiamo voluto disturbarlo oltre, tranquillizzati per un certo verso..però, poi, abbiamo pensato che chiunque avesse ascoltato quella notizia sarebbe caduto nella trappola di credere che per Bruno non necessitassero più, ormai, pubbliche manifestazioni di solidarietà, appelli e comitati d'opinione di semplici cittadini ...quindi abbiamo contattato la nostra impareggiabile corrispondente di Roma, Maria Venera, pregandola di divulgare a tappeto la falsità tendenziosa della notizia. Il colmo è che, rientrati in redazione, sullo schermo del TG2 passava di continuo la scritta con la bufala dell'ultim'ora. Incredibile che i bravi giornalai del servizio pubblico, pagati da noi, ostentino queste ingenuità e certa crassa ignoranza quando SAPPIAMO BENISSIMO che nello stile che gli è proprio di fare sempre velata opinione più che doverosa informazione, servi di regime, riescono a trasfigurare ogni realtà! Si avvicina la data fissata per l'udienza, circola già voce del possibile raduno di congiunti, amici e sostenitori di Contrada (per lo più, "pericolosissimi" DISABILI e ANZIANI!), per la protesta silenziosa organizzata per quel giorno... Forse qualcuno teme che potremmo essere una folla... che arrivino le telecamere, i fotoreporter?... Che rubiamo le prime pagine alla monnezza di De Gennaro? Vogliono tenerci a casa, per quel giorno? Per questo ci passano al megafono notizie a metà? Siamo in possesso del documento cui hanno fatto riferimento nei notiziari odierni e trattasi del provvedimento di rigetto della seconda istanza per il differimento della pena, a cura della ormai famosa Daniela Della Pietra, dell'Ufficio di Sorveglianza di S.Maria Capua Vetere firmato il 7 gennaio u.s. Ricordiamo a tutti che Bruno Contrada si espresse per le dimissioni dall'ospedale Cardarelli, prima di completare tutto l'iter degli accertamenti clinici richiesti da quell'Ufficio di Sorveglianza; accertamenti cui si sta sottoponendo ex art. 11 l.p. in day-hospital, nei giorni successivi al 2 gennaio, giorno delle dimissioni dal Cardarelli. Con il medesimo provvedimento si richiede, poi, l'immediata trasmissione degli atti al Tribunale di Sorveglianza di Napoli per quanto di competenza. Ergo, è il TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI che dovrà stimare l'opportunità degli arresti domiciliari per Bruno Contrada! Quindi, il capitolo non si è chiuso. Ci vediamo il 10 gennaio, come stabilito, presso il TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI! I pericolosissimi disabili e anziani, si armino.... di seggiolini pieghevoli, cappotti e sciarpe, merenda e pillole...perchè ci sarà da stare a lungo, in strada, alle intemperie!
(in foto: i pericolosissimi fratello e sorelle di Bruno Contrada)

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Messaggio N°542 07-01-2008 - 13:52
Tags: Denunce - Appelli

BASTAAAA!!!
da www.lasicilia.it

apprendiamo: Caso Contrada: "Una tragica odissea"
NAPOLI - "La tragica odissea di Bruno Contrada e dei suoi familiari continua". Lo afferma il legale dell'ex funzionario del Sisde, Giuseppe Lipera, comunicando che Contrada è stato nuovamente trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere in un ospedale napoletano per effettuare una Tac. Questa mattina i fratelli di Contrada, Vittorio e Anna, e il cognato, il generale Giancarlo Tirri, si erano recati a Santa Maria Capua Vetere per avere un colloquio previsto dal regolamento penitenziario, ma hanno appreso dalla direzione del carcere che il loro congiunto era stato nuovamente trasferito in ospedale.
Il legale, inoltre, denuncia che ignoti hacker ieri pomeriggio hanno sabotato l'accesso alla sua posta elettronica, cambiando la password d'accesso e leggendo i messaggi ricevuti. Per questo motivo ha presentato una denuncia alla polizia postale di Catania. "Ieri - spiega il penalista - non riuscivo più a leggere le e-mail della mia posta elettronica. Stamani, mettendomi in contatto con l'area clienti del mio server, venivo a conoscenza che ignoti avevano cambiato la mia password effettuando un vero e proprio sabotaggio. Ho immediatamente provveduto a cambiare la password e la posta elettronica adesso funziona regolarmente"."Non so dire - afferma l'avvocato Lipera nella denuncia - se tutto questo è ricollegabile al fatto che in questo periodo sto difendendo il dottor Bruno Contrada, ex dirigente generale della polizia di Stato".
Per quanto riguarda gli attacchi hacker al server di posta dell'avvocato LIPERA la redazione de La Voce di Megaride, costantemente in linea diretta con l'avvocato, ha subito anch'essa medesimo trattamento nelle stesse ore, come può testimoniare la ns. corrispondente da Roma, sig.a Maria Venera, alla quale non venivano inoltrati i numerosi messaggi "tematici" spediti in copia ad ella e agli altri membri del Comitato Bruno Contrada di Napoli nonchè all'avvocato. Non è la prima volta, da quando ci occupiamo del caso Contrada, che subiamo sabotaggi di tal tipo o anche con attacchi diretti ai nostri tre siti ed al giornale blog. Analogamente, l'altro membro del Comitato, Domenico Di Renzo, presidente della onlus SENZA BARRIERE, ha subito scempio irreparabile del sito ufficiale della associazione che, lo ricordiamo, si occupa esclusivamente di DISABILI! "Ve la state facendo sotto?" Vergognatevi, mafiosi da quattro lire!


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Messaggio N°539 04-01-2008 - 13:56
Tags: Denunce - Appelli

Mobilitazione pubblica x Protesta Civile
“APPICCIA ‘A LUCE! - SOSTIENI CONTRADA”

Appello agli italiani onesti in cerca di verità e giustizia
Mobilitazione Pubblica x Protesta Silenziosa
Sono ormai numerosissimi i cittadini che dissentono dalla sentenza emessa “in nome del popolo Italiano” in capo a Bruno Contrada; sentenza della quale, ad oggi, sono ancora sconosciute le motivazioni e pronunciata sulla base delle sole accuse “suggerite” a criminali incalliti, contro le numerosissime deposizioni a favore e gli attestati di stima di rappresentanti delle forze dell’ordine e delle Istituzioni di Stato. A quale occulto organigramma di potere ancora in auge mette paura Bruno Contrada, tanto da volerlo ridurre a vegetale e, per conseguenza, di CHI devono aver paura gli Italiani?
Maggior chiarezza sulla pagina di Storia Patria, scritta durante gli oscuri anni di piombo e stracciata frettolosamente dal libro di cronache italiane degli ultimi trent’anni, sarebbe da pretendere, per illuminare le buie segrete di troppi misteri italiani!Risolvere il teorema Contrada equivarrebbe, finalmente, a comprendere la nostra stessa Identità, la nostra stessa Dignità, poiché non ha diritto di Identità ne’ di Dignità chi non ha storia!Le corpose cronache degli ultimi giorni attorno al “caso Contrada”, al di là degli aspetti strettamente umanitari invocati dal suo difensore e tuttavia ignorati proprio presso quella platea politicizzata di “buonisti ad oltranza” che si erge a paladino della moratoria contro la Pena di MORTE eppoi si concede l’uso della TORTURA, che difende quotidianamente mostri, assassini e terroristi dichiarati, bastano da sole a farci intendere che c’è del MARCIO istituzionale! La gente comune pretende VERITA’ e CHIAREZZA e necessita anche di una corretta INFORMAZIONE stampa, fine a se stessa e NON strumentale ai politici di questa o quella sponda.Se il “caso Contrada”, dopo tre lustri, potesse infine chiarire a tutti gli Italiani le coordinate geopolitiche del Paese lungo le quali i cittadini sono stati inconsapevolmente scorazzati come zavorra, altri Misteri Italiani troverebbero, di riflesso, una chiara soluzione!Pretendiamo la VERITA’, Chiediamola scendendo in strada, invocandola in nome del POPOLO SOVRANO. Affrettiamo i tempi di questa VERITA’.
Per questi motivi, siete invitati TUTTI (chiunque senziente: favorevoli-contrari-indecisi sull’Uomo Contrada)
a mobilitarvi x una Protesta Silenziosa e civile
( sono ammessi solo cartelli o striscioni)
per la risoluzione di almeno UNO dei misteri italiani il giorno 10 gennaio alle h.09,00 a.m. sotto il Tribunale di Napolisito al quartiere del Centro Direzionaleper l’udienza fissata per il differimento della penainnanzi al Tribunale di Sorveglianza di Napoli
IL COMITATO BRUNO CONTRADA
http://blog.libero.it/lavocedimegaride
info@vocedimegaride.it

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