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N°678 20-05-2008 - 23:04 Appello di Romano Contrada a Giorgio Napolitano L’avv. Romano CONTRADA
di anni 72, ex funzionario SIP in pensione, oggi invalido al 100 per
cento, intervistato domenica scorsa a Napoli da una tv locale, dopo
il convegno in ricordo di Enzo Tortora, ove ha partecipato come semplice
spettatore, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “… io spero che
i magistrati italiani, quelli giudicanti e quelli di sorveglianza, si
ricordino che nella nostra Costituzione non è ammessa la pena di morte,
sia pure dilazionata nel tempo” ed ha poi aggiunto: “Mio fratello Bruno
è stato condannato a morire in carcere; è molto malato, quindi gli resta
poco da vivere, come del resto anche a me. Quindi io mi appello al Capo
dello Stato e penso che dovrebbe avere un momento di riflessione, pensare
… e … liberarlo, perché Lui ha la possibilità di salvarlo. Io ho conosciuto
Giorgio Napolitano 30 anni fa in un piccolo bar di Napoli a via De Pretis.
Lui mi offrì un caffé, senza conoscermi, perchè io ero un dipendente
della SIP, ora vorrei che Lui mi offrisse la speranza di salvare la
vita di mio fratello”. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 _________________________________ Messaggio
N°639 01-04-2008 - 13:43 Camilla ha bisogno di te! Camilla è una bambina
di cinque anni che vive a Calvizzano (Napoli). Ha due occhioni che quando
ti fissano sembrano volerti dire: “Scusami se non riesco a parlarti,
a darti la mano, a giocare e a correre con te… ma sono ammalata. Ho
due “cose strane” che i medici chiamano MICROCEFALIA CON IPOPLASIA PONTE
CEREBELLARE e SINDROME DI WEST. Boh?.. Io so solo che le cellule del
mio cervello proprio non vogliono saperne di fare il loro dovere. Sembrano
luci spente. Per fortuna, ci sono il mio papà e la mia mamma… ma mi
mancano tanto le più semplici cose:giocare con l’amichetta del cuore,
con la mia bambola preferita, coi cuginetti, i compagni di scuola, le
maestre…” I medici italiani hanno detto che Camilla ha bisogno di “OSSIGENOTERAPIA”,
eseguibile esclusivamente presso l’Ocean Hyperbaric Neurological Center
in Florida. Negli U.S.A. hanno detto che “ha ottime possibilità di miglioramenti
in seguito alla fisioterapia pediatrica intensiva e all’Ossigeno Terapia
… ma… c’è un “ma” come sempre: la terapia, da farsi quanto prima (dopo
il 7° anno di età i tempi di recupero aumentano) costa 265.665,00 dollari
per ogni anno oltre il costo per il soggiorno negli States dei genitori…
e… LA TERAPIA DURA TRE ANNI! Tutto qui! Il papà di Camilla è un pompiere;
uno di quelli che salvano vite, che spengono il fuoco per gli altri
e che si è trovato ben altro “fuoco” in casa; la mamma deve per forza
fare la casalinga per poter fare “la mamma di Camilla”! CAMILLA TI CHIEDE
UNA MANO! Chiede una mano a te ed a tutti quelli che ti stanno intorno,
che riuscirai a contattare, a coinvolgere in questa “impresa del cuore”:
permettere a Camilla di curarsi, di ridurre le frequenti crisi epilettiche
e di non essere più totalmente immobile, ferma, statica, inerte… Dobbiamo
fare in fretta. In estate Camilla deve riuscire ad andare in America,
per iniziare le cure. Ogni giorno che passa è un giorno in più di sofferenza,
di malattia, ed è un giorno in meno di gioia, di speranza. *************************** La redazione de La Voce di Megaride rivolge questo accorato appello in particolare ai candidati, TUTTI, alle Elezioni politiche e amministrative 2008, perché una piccola quota estorta al budget personale di ognuno per le spese della campagna elettorale, sia la promozione personale più autentica ed il gesto politico più civile per sottolineare l’ambìto corso nuovo delle Istituzioni; quello ancora poco credibile ed affidato a slogan tutti uguali che campeggiano su manifesti, locandine e “santini” di tutti i colori e che gli elettori sfiduciati non metabolizzano neppure più! Basta con gli sprechi! Concretezza ed autentica disponibilità: poiché la costosa tabellonistica finisce in cartastraccia e nelle discariche già ben note della nostra Regione; la solidarietà, la gratitudine, il sorriso e gli occhioni belli di Camilla sono, invece, "per sempre"! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 ___________________________ Messaggio
N°623 18-03-2008 - 20:16 Bambine
nude in passerella a Milano Milano, si parla
di “Un patto di legalità”… giusto? Bene, adesso leggetevi pure questa:
Ho fatto un giro a Milano. Le sfilate di moda hanno traslocato. Non
si fanno più tra via della Spiga e via Montenapoleone, ma in via Triboniano.
In un campo nomadi, vicino al Cimitero Maggiore, messo a nuovo grazie
al “Patto di Legalità” del Comune di Milano. Le modelle arrivano dalla
Romania, belle e giovani, sui quindici anni. Le ragazze non vengono
truccate, ma stuprate, picchiate, tenute senza cibo. Poi escono in passerella,
forse un po’ anoressiche, per un clan di delinquenti stranieri che le
ammira nude. Completamente nude. Più sono belle, più il valore sale.
Si pagano fino a cinquemila euro per una fanciulla da far prostituire
sui viali. Le donne, un tempo, sfilavano nude di fronte ai nazisti che
le selezionavano per le camere a gas. Milano vuole l’EXPO 2012 e non
sa proteggere delle bambine, perché sono poco più che bambine, nel suo
territorio. A Milano è ritornato lo schiavismo, la capitale CO2 ha superato
in peggio l’antica Roma. Le ragazzine sono merce sui marciapiedi per
i pedofili locali. La richiesta è alta, le si può ammirare anche in
pieno giorno. Carne fresca d’importazione. Il campo modello non può
però essere perquisito e, tanto meno, tenuto sotto controllo. Lo riporta
il Corriere della Sera: “poche settimane fa il pm Ester Nocera avrebbe
voluto ordinare una perquisizione a riscontro di una prostituta stanca
di umiliazioni e botte, ma un alto ufficiale dell’Arma ha allargato
le braccia. E il perché è spiegato facilmente. O al campo di via Triboniano
ci si va in massa, o la perquisizione non serve a nulla, perché un sistema
di sentinelle avverte dell’arrivo dei militari e avvisa chi può fare
sparire persone o cose in tempo reale.” Polizia di Stato, Carabinieri,
Magistrati, Polizia locale, Guardie di Finanza, Vigili, Esercito: quanti
sono tutti insieme? Centinaia di migliaia, ma insufficienti per il campo
di via Triboniano. Il pensiero di un cittadino si perde. Come è possibile
che delle ragazze siano trattate come delle bestie non lontano da Piazza
del Duomo, che tutti lo sappiano e non succeda nulla. Un maledetto nulla.
Forse l’Italia non c’è più, forse siamo in estinzione. Il Sindaco di
Milano è una donna, Letizia Moratti, leggiamo… Milanese di nascita,
laureata all’Università Statale, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti
ha saputo coniugare responsabilità di carattere istituzionale a ruoli-guida
di importanti gruppi industriali italiani e stranieri. È tra i più noti
imprenditori europei, avendo sviluppato numerose attività internazionali
nel campo finanziario, assicurativo, del “risk management”, dei servizi
di comunicazione e nel settore dei nuovi media. Presidente della Rai
dal 1994 al 1996, ha realizzato un ampio piano di riorganizzazione interna
e di rafforzamento produttivo, che ha portato a eliminare le precedenti
perdite e a conseguire significativi utili di bilancio. Ministro dell’istruzione,
dell’Università e della Ricerca scientifica, nel 2003 ha riunito a Milano
25 ministri dell’Educazione e del Lavoro dell’Unione europea per discutere
di capitale umano e di formazione professionale. Partecipa a numerose
attività umanitarie e di assistenza sociale nei confronti di chi vive
situazioni di disagio e di emarginazione. Ambasciatrice dell’Onu per
la sezione Droga e Crimine, si è impegnata in iniziative capaci di restituire
a molti giovani dignità, forza e voglia di vivere. È sposata con Gianmarco
Moratti e ha due figli, Gilda e Gabriele. E meno male che il Sindaco
di Milano, partecipa a numerose attività di assistenza, che abbia smesso
? Ambasciatrice dell’ ONU, per la sezione Droga e Crimine ? Siamo sicuri
? Cari Amici scriviamo tutti assieme alla Moratti e per conoscenza all’ONU
Italia, poniamole una domanda semplice semplice: “Caro Sindaco di Milano
Onorevolissima LETIZIA MORATTI e se a sfilare su quelle passerelle ci
fosse tua figlia Gilda, denudata violentata e venduta? Te la daresti
una mossa ?” clicca qui per mandare una mail Per chi non utilizza outlook,
sono questi gli indirizzi a cui mandare la mail: gc.forzaitalia@comune.milano.it;
manfredi.palmeri@comune.milano.it; rapp.ita.onu.rm@esteri.it; info@troviamoibambini.it
Diffondete a tappeto ! Grazie. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ______________________________ Messaggio
N°618 16-03-2008 - 02:06 marcia digitale Generazione Elle promuove per domenica 16 marzo dalle 15.30 una marcia digitale sul sito dell' Ambasciata cinese in Italia http://www.fmprc.gov.cn/ce/ceit/ita/ per chiedere la fine della violenza e la libertà ( e la democrazia ) in Tibet e in Cina. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 _________________________________ Messaggio
N°616 13-03-2008 - 01:02 Daniela Della Pietra, datti una mossa! "Mio fratello è un martire cristiano che sta morendo in carcere innocente tra mille sofferenze: ieri l'ho visto e sono uscita dalla prigione sconvolta, perchè quasi non ci vede più". Anna Contrada, sorella di Bruno, l'ex funzionario del Sisde che sta scontando una condanna a 10 anni di reclusione nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere per concorso esterno in associazione mafiosa è preoccupata. "La notte scorsa non ho dormito e adesso sto male anch'io - aggiunge tra le lacrime - perchè ieri ho trovato mio fratello in condizioni disperate e disumane. Non cammina, ma barcolla appoggiandosi al muro. Dall'occhio destro non vede più, mentre con il sinistro distingue macchie bianche e nere. E questo gli impedisce di leggere, il suo unico passatempo in carcere e così adesso è più depresso di prima". "Ho trovato Bruno - rivela Anna Contrada - in condizioni psicologiche incredibili non solo perchè è gravemente malato, ma anche perchè sta scontando una pena ingiusta da innocente". La sorella dell'ex funzionario del Sisde chiede "umanità nei confronti" di Bruno Contrada. "Deve tornare subito a casa - conclude - ma non da morto e per trascorrervi gli ultimi giorni della sua vita, ma in tempo per potersi curare". Sulla vicenda è intervenuto anche il legale di Contrada, l'avvocato Giuseppe Lipera, che ha inviato un telegramma al giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere "invitandola a decidere sulle istanze di scarcerazione" già presentate. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _________________________________________ Messaggio
N°598 21-02-2008 - 17:51 Contrada: bollettino del giorno LETTERA AL MINISTRO
DELLA DIFESA Arturo Parisi ROMA La prego, Signor Ministro, di valutare
la possibilità (sentendo magari il parere delle alte gerarchie militari)
di riaprire urgentemente il carcere militare Forte Boccea di Roma tenuto
conto del grave disagio che hanno le famiglie, e quindi i detenuti,
rinchiusi nell’unico penitenziario militare oggi in Italia che mi risulta
essere quello di Santa Maria Capua Vetere, che si trova in provincia
di Caserta. Roma, infatti, è più facile da raggiungere rispetto a qualsiasi
altro posto per ogni persona d’Italia e quindi faciliterebbe anche i
rapporti tra i detenuti e gli avvocati che provengono da ogni Foro.
Nel contempo si avrebbe un altro vantaggio: l’Ufficio del Magistrato
di Sorveglianza di Roma è composto ovviamente da tanti magistrati anziché
da uno solo (come a Santa Maria Capua Vetere) e ciò consentirebbe un
più ampio rapporto dialettico giuridico forense e magari una più completa
e diversificata cultura della giurisdizione. ****************************** Al Ministro della
Giustizia Dott. Luigi Scotti **************************************** In ordine all'inintelligibile,
misteriosofico caso Contrada continuano a giungere in redazione sempre
più numerose ed accorate adesioni, offerte di aiuto, proposte, suggerimenti
dei più disparati, anche molto originali. Segno che la gente comune
lavora di cervello oltreche' di cuore, perchè stanca dell'assurda odissea
giudiziaria che assomma troppe puntate, come una soap-opera americana
e dell'ormai macabro rituale di regime che vede vittima sacrificale
un valido e fedele servitore dello Stato, mentre, in senso metaforico,
"i topi ballano" .Oggi, ci sembra giusto dare la parola ai lettori e
vogliamo sottoporre all'avvocato Lipera due diversi ed originali quesiti
per i quali attendiamo riscontro. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _____________________________ Messaggio
N°589 13-02-2008 - 11:28 DEMIPOCRISIA Roma ,13/02/08 Il
2 Agosto 1980, a Bologna, la follia terroristica raggiunge il suo apice:
la stazione esplode e si porta via la vita di 85 innocenti, colpevoli
solo di trovarsi nel posto e nel momento sbagliato…. Tra le vittime
vi erano Sonia Burri di 7 anni e Patrizia Messineo di 18 anni, le figlie
di Lia Serravalli e la sorella, Silvana di 34 anni, col bimbo che portava
in grembo. Ma, a già tanto dolore, si collega il destino di un’altra
vittima: il padre di Lia e Silvana si buttò dal sesto piano per protesta
contro lo Stato che non riesce a dare giustizia e verità. Ancora oggi
! Oggi Lia ha un altro figlio, Silvano Burri di anni 25, che per Lei
attualmente rappresenta un problema. Il Ragazzo, infatti, non riesce
a trovare un lavoro stabile e decoroso. A questo punto mi nascono spontanee
alcune riflessioni: quanto deve ancora soffrire la sig.ra Lia e la Sua
Famiglia? Non basta tutto quello che hanno passato ? Ma questo “fantomatico”
Stato con le Sue Istituzioni dove era e dove è attualmente ? Le Istituzioni
cosa hanno fatto di concreto per questa famiglia ? A queste domande
segue una sola risposta, il SILENZIO ASSORDANTE ! Parallelamente a tanto
“SILENZIO” abbiamo invece notato una “forte e puntuale attenzione” delle
Istituzioni verso gli “ex terroristi” secondo la logica del “reinserimento”
o “riabilitazione politica”. Non mi dilungo sui nomi di certi “ex terroristi”
assunti dalle Amministrazioni da Voi oggi rappresentate (Ognibene, Senzani,
ecc.) L’italia continua ad alimentare il Terrorismo a spese delle vittime
Speriamo che nelle prossime elezioni politiche gli amici dei terroristi
e dei corrotti siano totalmente esclusi dai cittadini italiani dalle
istituzioni. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _______________________ Messaggio
N°577 30-01-2008 - 00:49 Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire Al Magistrato di
Sorveglia di S.M.CAPUA VETERE Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 riferimento ____________________________ Messaggio
N°570 21-01-2008 - 10:59 Iniziativa di Megaride/Comitato Bruno Contrada D'intesa con lo
Studio Legale Lipera, "Megaride" ed il Comitato Bruno Contrada di Napoli
propongono ai coraggiosi sostenitori di Bruno Contrada la sottoscrizione
della suddetta istanza di ASILO POLITICO, da presentare alle massime
autorità dello Stato di Città del Vaticano. Chiunque intenda aderire,
è pregato di inoltrare dichiarazione spontanea con i propri dati anagrafici
e gli estremi di un documento di riconoscimento (carta d'identità, passaporto
o patente) a info@vocedimegaride.it . Per ogni ulteriore ragguaglio,
contattare lo Studio Lipera che si occuperà del deposito degli atti
presso la Segreteria di Stato Vaticana. Tempi brevi! - Al Capo di Stato
Sua Santità Papa Benedetto XVI - Al Consigliere di Stato - Alla Segreteria
di Stato Città del Vaticano OGGETTO: Istanza d’ASILO POLITICO Noi cittadini
italiani, identificabili a pie’ di pagina, elettivamente domiciliati
c/o lo Studio Legale Lipera in Roma, via Attilio Regolo n.19, c.a.p.
00192, con la presente proponiamo alle Loro Autorità di Governo dello
Stato Vaticano istanza per la concessione d’Asilo Politico, nel pieno
rispetto dei principi ispiratori degli artt. 1 e 2 e art. 13 punto 1
della Legge Fondamentale della Città del Vaticano del 26/11/2000 anno
XXIII del Pontificato di Joannes Paulus II, in vigore dal 22 febbraio
2001 e pubblicata nel supplemento Acta Apostolicae Sedis, appellandoci
ai criteri di solidarietà e sussidiarietà che ispirano il Loro Stato
Sovrano, riconosciuto dal Trattato Lateranense, firmato l’11 febbraio
1929 tra la Santa Sede e l’Italia che ne sanciva la personalità di Ente
sovrano di diritto pubblico internazionale ed a tutti gli effetti riconosciuto
quale Stato europeo. Noi sottoscritti cittadini italiani, a malincuore,
riconosciamo essere venuti meno i principi ispiratori della Democrazia
e della Costituzione del nostro Paese, con particolare riferimento alla
libertà ormai “vigilata” di professione della Fede Cristiana e Cattolica
(un tempo considerata religione ufficiale del Paese) confessione di
Fede ormai segregata nell’ilarità offensiva e nella Cristofobia imperanti
sul Territorio, in uno sconfortante clima di immoralità ed amoralità
mai perseguito a termini di Legge dalle nostre Istituzioni. Con il declino
morale del nostro Paese si assiste anche, con gran pena, al precipitare
dei valori e della pratica della Giustizia, della Sanità Pubblica, dell’Ambiente
e del Patrimonio culturale dell’Italia, in totale assenza dei principi
di Solidarietà Umana e del rispetto dei primari diritti dell’Uomo. Sovente,
in nome anche nostro ovvero del Popolo Italiano sono emesse dalle diverse
Procure e Tribunali numerose sentenze giudiziarie dalle quali ci dissociamo
totalmente. In tal guisa, assumiamo a simbolo della nostra richiesta
d’Asilo Politico, il dott. Bruno Contrada e la sua odissea giudiziaria
ed ancor più, avendone sollecitato per i motivi umanitari ben noti la
documentatissima richiesta di differimento della pena o, in scelta,
gli “arresti domiciliari”, vistaci negata anche la speranza di poter
liberare da ulteriori pratiche di tortura il 76enne e gravemente ammalato
dott. Contrada, laddove il ns. Paese, su scala mondiale, ha invece promosso
la civile moratoria contro la Pena di Morte, noi sottoscritti cittadini,
ravvisando in questa contraddittoria volontà ed esecutività espressa
dalle Istituzioni del Governo Italiano, reputandoci offesi nella Dignità
e nell’Integrità della persona, non intendiamo sottoscrivere la condanna
a morte del vecchio e morente detenuto nel carcere militare di S.Maria
Capua Vetere, prendendo pertanto le distanze e dissociandoci dalla Volontà
Politica del ns. Paese che non condividiamo. Ritenendo di non voler
essere complici in questa spregevole ed orrida azione di velata esecuzione
di condanna a morte, rinunciamo alla cittadinanza italiana ed ai diritti
da essa scaturenti sul suolo italiano, pregando le Loro Altissime Autorità
di accettare cum Pietas la nostra irrinunciabile istanza. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 riferimento _________________________________ Messaggio
N°561 16-01-2008 - 22:33 Vigili del Fuoco: sull'emergenza rifiuti Orgoglio Campano
della gente comune, cittadini, uomini e donne, vecchi e … La nomina
di De Gennaro a Commissario per l’emergenza rifiuti a Napoli innesca
ulteriori motivi di preoccupazione tra i cittadini e le varie realtà
che partecipano alla protesta contro l’apertura del sito di Pianura.
L’atteggiamento del Super Commissario, ancora in giudicato per i fatti
di Genova, non è certamente quello votato al dialogo così come da egli
dichiarato: lo conosciamo per i fatti e non le parole. Riunioni, incontri
ed intenzioni tenute segrete fino ad oggi sono motivo di cattivi presagi,
quanto detto da Prodi incalzato sul conferimento dei poteri a De Gennaro:
“L'esercito solo in funzione logistica e non d’ordine pubblico” non
convince il popolo soprattutto dopo le dichiarazioni di Parisi: “Qualora
qualche sito sarà dichiarato zona militare” l’esercito è chiamato ad
intervenire insieme alle altre forze dell’ordine. La popolazione Campana
non è disposta a subire atteggiamenti antisociali e dittatoriali dopo
aver subito per anni nel suo territorio, la transumanza d’ogni genere
di porcherie, dai rifiuti tossici a quelli radioattivi spacciati e sversati
come semplice “munnezza”, da parte d’altre regioni, che senza scrupoli
hanno assoldato per decenni la camorra usandone i lucrosi servigi “ecologici”.
Oggi dobbiamo anche subire i vari governatori regionali e quei personaggi
nominati che albergano alla camera ed al senato ma che con la politica
non hanno nulla a che vedere, e che, con la puzza sotto il naso, gridano
allo scandalo puntando il dito contro i “terroni”. Non chiediamo a questi
signori di accogliere i nostri rifiuti, bensì di riprendersi i loro
rifiuti e provvedere alla bonifica dei nostri territori devastati, nonché
a risarcire le vittime dai tanti tumori e malattie che hanno provocato.
Nel pensare al popolo africano, c’è da rabbrividire a cosa, il potere
degli interessi che governa il mondo dopo aver calpestato moralità ed
ideologia, ha smaltito in quelle distese interminabili di giungle, deserti,
catene montane o sotto la famosa strada che è costata la vita ad una
giornalista che svolgeva onestamente con coraggio il proprio lavoro.
L’emergenza rifiuti in Campania ha raggiunto livelli di guardia preoccupanti
per la salute pubblica e per i gravissimi rischi alla quale sono esposti
i lavoratori tra questi, i Vigili del Fuoco. Come Vigili e come settore
RdB/CUB Vigili del Fuoco, affermiamo che mai i colleghi avrebbero pensato
di dover rischiare la vita per mano di persone alle quale fino ad oggi
hanno prestato soccorso … e continueranno a farlo anche domani. Ci auguriamo
da oggi in avanti di non rivedere, mai più immagini di pompieri intenti
in azioni anticrimine con le forze dell’ordine alle spalle e non sullo
scenario o davanti a garantire la loro sicurezza durante l’intervento.
Apprezziamo quanto detto dal Capo dipartimento nell’incontro tenuto
presso il Comando di Napoli in data 10 gennaio c.m. in cui, dando sfogo
all’appartenenza a questa regione e questa città si augura che nel più
breve tempo sia risolta questa vergognosa situazione per ridare dignità
a questo territorio concordando sulla necessità di una maggiore attenzione
rispetto alle accresciute ed atipiche problematiche che essa, negli
ultimi anni, sta vivendo. Il nostro intervento ha evidenziato come,
la nostra regione, oramai vive uno stato d’emergenza che non può più
essere definita tale: il problema dei rifiuti ha origini lontane sviluppatesi
nell’intreccio affaristico e clientelare tra politica, imprenditoria
e criminalità organizzata che ormai soffoca non solo Napoli ma l’intera
Campania. La situazione nella città di Napoli ha scatenato una protesta
della popolazione che sebbene motivata da giuste ragioni, sta coinvolgendo
in modo drammatico, uomini e mezzi mandati allo sbaraglio in modo vergognoso
dalle decisioni di una politica incapace di risolvere i problemi in
questo caso portato alla degenerazione nel tempo, che ora richiede ulteriori
provvedimenti repressivi; come dire: oltre al danno la beffa. Prima
malattie e morti per le esalazioni tossiche, poi randellate se protesti.
Ricordiamolo. A protestare è l’orgoglio di quelle persone oneste, cittadini
comuni, uomini, donne, vecchi e bambini e non camorristi, politici ed
affaristi collusi in un sistema di sfruttamento economico a danno di
un intera comunità. Niente potrà cambiare se anziché fare violenza al
popolo, non sono arrestati i veri responsabili e non è loro sequestrato
il frutto dei guadagni illeciti, provenienti dai fondi elargiti per
il ciclo dei rifiuti: circa 8 miliardi in 14 anni, parte dalle casse
dello stato e parte da Bruxelles. Detto questo riteniamo che il corpo
nazionale dei Vigili del Fuoco a prescindere dalla questione Napoli
città, ha necessità di rivedere le piante organiche in modo reale e
non virtuale come le tabelle presentate dall’amministrazione. La regione
Campania, per numeri d’interventi è seconda solo al Lazio. Se il prefetto
Pecoraro e venuto a Napoli per chiudere la questione così come fatto
dal sottosegretario in occasione dell’emergenza criminalità, la RdB
dice NO GRAZIE! Spostare personale sottraendolo agli organici d’altri
Comandi per tamponare, può essere vantaggioso per l’amministrazione
e per la politica dell’attuale sottosegretario e del governo, ma non
lo è per i pompieri tantomeno per quelli napoletani. Chiediamo attenzione
e rispetto per chi opera da secoli a protezione dei beni e della vita
umana vegliando h24 sui cittadini prestando la sua opera di soccorso
tecnico urgente con ammirazione e rispetto di tutto il popolo d’ogni
latitudine. Non possiamo tollerare e non accettiamo che per colpe di
altri, i Vigili del Fuoco vengano fatti oggetti d’attacchi ad uomini
e mezzi, vengano insultati, picchiati e quant’altro. Ci permettiamo
di ribadire, perché convinti oppositori della riforma che stiamo subendo,
che i Vigili del Fuoco non possono fare ordine pubblico ed essere schierati
in prima linea. Chiediamo il rispetto della circolare “De Berardino”:
in caso d’ordine pubblico i vigili del Fuoco devono rimanere nelle retrovie
ed intervenire solo quando lo scenario e stato messo in sicurezza dalle
forze dell’ordine. Un'altra cosa importante voglio ricordare: perseguire
la politica del volontariato in un sud martoriato dalla disoccupazione
e qualcosa di vergognoso. Anche il presidente del consiglio di recente
ha fatto riferimento al sud ed alla disoccupazione che vive; chiediamo
che il progetto dei distaccamenti volontari previsto in accordo regione
Campania – Ministero Interno, venga rivisto perseguendo l’obiettivo
di aprire i distaccamenti fissi con personale permanente arrivando a
raggiungere i tempi previsti dal progetto Italia in 20 minuti. Il volontariato
in supporto e non in sostituzione dei Vigili del Fuoco. La Campania
oramai viaggia su statistiche diverse da quelli che erano gli interventi
e la tipologia d’interventi prevista nel 1997, data dell’ultima emanazione
di un DPCM per le piante organiche. Dal ‘97 ad oggi le emergenze sono
tutte diventate ordinarie: rifiuti, criminalità, rischio idrogeologico,
Vesuvio, bradisismo, il flagello estivo degli incendi, emergenza neve
ect.etc. La parte politica deve, con alto senso di responsabilità, convenire
sulla necessità urgente di rivalutare quelle che sono le caratteristiche
e l’efficacia di un apparato di soccorso pubblico, potenziandolo e destinandovi
risorse nuove, uomini e mezzi per riqualificare tutte le sedi di servizio,
distribuendole sul territorio in modo da garantire in sicurezza e tempismo,
il rispetto dei tempi massimi previsti per un intervento ritenuto utile
ed efficace. Una volta raggiunto a regime questo potenziamento per dare
risposta alla reale domanda d’aiuto del territorio saremo anche in grado
di affrontare le nuove emergenze attuando i normali dispositivi previsti
dai piani d’emergenza provinciali regionali e Nazionali. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 riferimento ___________________________________ Messaggio
N°558 15-01-2008 - 21:00 "Compagni" di merende Immagino che tutti
i forcaioli giustizialisti fondamentalisti sadici e ignoranti stiano
godendo dopo avere appreso della pronuncia del Tribunale di Sorveglianza
di Napoli, senza aver letto una riga di quel insensato provvedimento
reiettivo riguardante Bruno Contrada. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 riferimento _________________________________ Messaggio
N°555 14-01-2008 - 14:51 Sollecito a Tribunale Sorveglianza Napoli Sollecito "fai
da te" Illustrissimi Signori,
per Bruno Contrada, 76enne gravemente ammalato e segregato nel carcere
militare di S.Maria Capua Vetere, chiediamo Vogliate esprimervi al più
presto per gli arresti domiciliari, in luogo dei soli ed unici aspetti
umanitari. E' da giorni, ormai, che attendiamo il pronunciamento dei
Giudici e le ultime notizie della stampa nazionale, dovute all'errato
ed inopportuno fenomeno massmediatico sorto a corollario di una semplice
e accorata istanza, predispone gli spiriti e l'opinione pubblica a pronosticare
un inquietante esito negativo, che finirebbe, peraltro, con l'alimentare
di ulteriore fanta-politica le vicende nazionali collegate all'odissea
giudiziaria del dott. Contrada che, lo ricordiamo, sta scontando una
condanna definitiva e non urge, al momento, d'essere sottoposto ad altri
gradi di giudizio o a processi virtuali stimolati dalla Stampa e dall'atteggiamento
fin troppo ermetico delle Loro Maestranze, facilmente equivocabile.
Per il detenuto Bruno Contrada, così come avvenuto per altri
noti e meno noti detenuti italiani, chiediamo che si proceda esclusivamente
con buonsenso, per motivi di Carità Cristiana e, per i laici,
nell'applicazione dei Diritti Umani sanciti dalla Costituzione. Nonostante
l'Italia si prodighi civilmente per la moratoria contro la Pena di Morte
nel mondo, nel caso Contrada siamo propensi a pensare che sul Territorio
si pratichi ancora la pena della Tortura. In memoria di Sua Santità
Giovanni Paolo II, il governo italiano ha indultato numerosissimi detenuti
per reati comuni anche gravi ma per Bruno Contrada, il detenuto più
vecchio d'Italia, morente in un carcere militare, il governo e la magistratura
non provano Pietà e non si riformano alla Carità Cristiana
ne' alla Costituzione! Al di là dei giudizi sul complicato caso
giudiziario, nel cui merito siamo incompetenti ad esprimerci e che parrebbe
ormai concluso nel suo iter ci sta a cuore SOLO la possibilità
che questo vecchio servitore dello Stato possa finire i suoi giorni
tra le più confortevoli braccia dei suoi congiunti. Vi preghiamo
di questo gesto caritatevole che non avrete indugio a compiere. Sollecito dell'Avvocato
Lipera Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 riferimento __________________________________ Messaggio
N°553 12-01-2008 - 21:38 ...e Napolitano continua ad arrampicarsi sugli specchi! NON HO TITOLI NE’
SPETTA A ME INTROMETTERMI NEL RAPPORTO DIALETTICO ISTITUZIONALE TRA
IL CAPO DELLO STATO E UN SENATORE DELLA REPUBBLICA, GUSTAVO SELVA, TUTTAVIA
RITENGO DOVEROSAMENTE DI INTERVENIRE CONSIDERATO CHE SI DISCUTE SULLA
ESATTA INTERPRETAZIONE DI UNA LETTERA, DA ME SCRITTA E FIRMATA, INVIATA
AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. riferimento ________________________________ Messaggio
N°545 08-01-2008 - 21:04 Depistaggi? Perversa coincidenza,
diabolico caso? Sembrerebbe quasi fatto a bella posta, come un dispetto...
ma ogni volta che lasciamo appena appena cadere l'attenzione dal caso
Contrada, per dedicarci anche alle personali incombenze quotidiane,
noi comuni mortali del Comitato (virtualmente tutti conviventi 24 ore
al giorno in internet benchè residenti ognuno in una città
diversa) siamo chiamati a fronteggiare emergenze inimmaginabili che
ci costringono a riattaccarci di gran carriera alla flebo della comunicazione.
Oggi nel tardo pomeriggio, per esempio, mentre in due eravamo fuori
in auto per commissioni urgenti, apprendevamo dal Giornale Radio nazionale
che il Tribunale di Sorveglianza aveva rigettato l'istanza di differimento
della pena a Bruno Contrada! Attimi febbrili: "cavolo, il computer
non l'abbiamo!" "Vabbe', disturbiamo per l'ennesima volta
l'avvocato Lipera" "Sarà mica saltata l'adunata del
10 sotto il Trinunale, a Napoli?"...L'avvocato Lipera, beccato
al volo, ci rispondeva: "E' una cazzata! L'udienza è fissata
al 10!". Non abbiamo voluto disturbarlo oltre, tranquillizzati
per un certo verso..però, poi, abbiamo pensato che chiunque avesse
ascoltato quella notizia sarebbe caduto nella trappola di credere che
per Bruno non necessitassero più, ormai, pubbliche manifestazioni
di solidarietà, appelli e comitati d'opinione di semplici cittadini
...quindi abbiamo contattato la nostra impareggiabile corrispondente
di Roma, Maria Venera, pregandola di divulgare a tappeto la falsità
tendenziosa della notizia. Il colmo è che, rientrati in redazione,
sullo schermo del TG2 passava di continuo la scritta con la bufala dell'ultim'ora.
Incredibile che i bravi giornalai del servizio pubblico, pagati da noi,
ostentino queste ingenuità e certa crassa ignoranza quando SAPPIAMO
BENISSIMO che nello stile che gli è proprio di fare sempre velata
opinione più che doverosa informazione, servi di regime, riescono
a trasfigurare ogni realtà! Si avvicina la data fissata per l'udienza,
circola già voce del possibile raduno di congiunti, amici e sostenitori
di Contrada (per lo più, "pericolosissimi" DISABILI
e ANZIANI!), per la protesta silenziosa organizzata per quel giorno...
Forse qualcuno teme che potremmo essere una folla... che arrivino le
telecamere, i fotoreporter?... Che rubiamo le prime pagine alla monnezza
di De Gennaro? Vogliono tenerci a casa, per quel giorno? Per questo
ci passano al megafono notizie a metà? Siamo in possesso del
documento cui hanno fatto riferimento nei notiziari odierni e trattasi
del provvedimento di rigetto della seconda istanza per il differimento
della pena, a cura della ormai famosa Daniela Della Pietra, dell'Ufficio
di Sorveglianza di S.Maria Capua Vetere firmato il 7 gennaio u.s. Ricordiamo
a tutti che Bruno Contrada si espresse per le dimissioni dall'ospedale
Cardarelli, prima di completare tutto l'iter degli accertamenti clinici
richiesti da quell'Ufficio di Sorveglianza; accertamenti cui si sta
sottoponendo ex art. 11 l.p. in day-hospital, nei giorni successivi
al 2 gennaio, giorno delle dimissioni dal Cardarelli. Con il medesimo
provvedimento si richiede, poi, l'immediata trasmissione degli atti
al Tribunale di Sorveglianza di Napoli per quanto di competenza. Ergo,
è il TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI che dovrà stimare
l'opportunità degli arresti domiciliari per Bruno Contrada! Quindi,
il capitolo non si è chiuso. Ci vediamo il 10 gennaio, come stabilito,
presso il TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI! I pericolosissimi disabili
e anziani, si armino.... di seggiolini pieghevoli, cappotti e sciarpe,
merenda e pillole...perchè ci sarà da stare a lungo, in
strada, alle intemperie!
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 riferimento _______________________________ Messaggio
N°542 07-01-2008 - 13:52 BASTAAAA!!! apprendiamo: Caso
Contrada: "Una tragica odissea"
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5 riferimento __________________________________ Messaggio
N°539 04-01-2008 - 13:56 Mobilitazione
pubblica x Protesta Civile Appello agli italiani
onesti in cerca di verità e giustizia
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 riferimento |
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