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NAPOLI: LE VOCI DI DENTRO...IL DECADIMENTO
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Le tragedie non vanno in vacanza
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Il "vero" clan Mazzarella è il mio!
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Dai "cugini" della Serenissima
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Cari fratelli d'Italia...
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Lettera aperta a Sua Santità Benedetto XVI
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N°445 10-09-2007 - 19:02
Tags: Lettere al direttore
Lettera
aperta a Sua Santità Benedetto XVI
Riceviamo
e pubblichiamo copia del messaggio inoltrato a Sua Santità Benedetto
XVI dal prof. Raffaele Saccomanno, per stimolare presso chiunque un
esercizio di meditazione sulla necessità di un nuovo Umanesimo.

Santità,
poche ore fa ho assistito al funerale di Pavarotti. Tutto ben fatto
e meritato. Ho ascoltato le Sue parole, Santità, forse un po' formali
e distaccate, ma, in fondo, adeguate alla circostanza. Lo stato e la
Chiesa hanno onorato un uomo importante. Necessario. Però, Santità,
guardi un po' che strani pensieri mi vengono! Pavarotti era divorziato,
un peccatore. La Chiesa l'ha accolto ed è stato un atto altamente cristiano.
Ricorda, tuttavia, un certo Piergiorgio Welby, a cui la Chiesa ha mostrato
un'anima angusta e una più angusta porta che non si è aperta per un
"Pater" ? Penso che il Signore non l'abbia capito. Lui ha dimore per
tutti. Però a qualcuno chiederà conto. Preghi per farsi perdonare. E
Lei perdoni me. Cordialmente ed indegnamente Raffaele Paolo Saccomanno
Grimaldi, 08.09.07
www.raffaelesaccomanno.net
info@raffaelesaccomanno.net
Inviato da: vocedimegaride
- Commenti: 3
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Inviato da vocedimegaride
il 10/09/07 @ 19:35
Qui, invece, un parere discordante di Xavier Jacobelli:
http://qn.quotidiano.net/2007/09/07/34994-silenzio_assordante.shtml
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Inviato da Anonimo
il 11/09/07 @ 11:09
"Non osi separare l'uomo ciò che Dio
ha unito!" è l'anatema che suggella il vincolo del matrimonio...e
siamo d'accordo... ma come si spiegano certe decisioni della Sacra Rota
nell'annullare consacrazioni anche non in presenza di vizi sostanziali
(impotenza coeundi, crudeltà mentale, imposizione di volontà,
omosessualità...ecc..)? Mi riferisco, in particolare, all'annullamento
delle nozze di Carolina di Monaco con Pierre Junod...non venite a dirmi
di "impotenza" del Junod...o che Carolina fosse stata "costretta"
a sposarlo... E cosa dire del matrimonio in Cattedrale nella cattolicissima
Madrid tra l'infante di Spagna e la giornalista divorziata dal precedente
marito?....
Marina
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Inviato da Anonimo
il 12/09/07 @ 11:22
E' il solito dilemma,"DUE PESI e DUE MISURE".
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Messaggio
N°442 10-09-2007 - 10:49
Tags: Lettere al direttore
Cari fratelli
d'Italia...
Lettera di Gianfranco Nassisi all’on. Bottacin/Regione Veneto
Onorevole,
leggo su "Il Giornale" che Lei, insieme a tanti altri esponenti politici
veneti, ha criticato aspramente le affermazioni del Prof. Vincenzo Visco
circa lo scarso senso dello Stato dei Veneti, adducendo a riprova che
l'Argentina è popolata per metà da oriundi italiani, di cui una buona
parte di origine veneta. E su queste critiche al Visco non si può non
essere d'accordo, anche per tutte le porcate che ha
prodotto in precedenza. A tali affermazioni Lei, riportano i giornali,
avrebbe risposto che "i veneti sanno distinguere quando lo Stato è efficiente
e moderno e quando invece è assistenzialista e borbonico." A questo
punto, però, non posso più concordare con Lei, non perché compaesano
di Visco, che peraltro a Foggia ci è solo nato, in quanto, riporta Wikipedia,
"dopo la laurea in giurisprudenza si specializzò in studi economici
nell'Università di Berkeley (Stati Uniti d'America) e successivamente
a York, in Gran Bretagna. Ha svolto la
sua carriera accademica insegnando economia all'Università di Pisa e
alla Luiss di Roma. Sostenitore del Partito Comunista Italiano, venne
eletto deputato per la prima volta nel 1983 nel collegio Venezia-Treviso",
ma perchè anche Lei (non è colpa Sua), è caduto nel tranello dell'aggettivo
"borbonico" in senso dispregiativo. A tal proposito Le consiglio di
documentarsi sull'efficienza e sulla modernità (almeno per l'epoca),
oltre che per l'assistenzialismo (perchè no?), del Regno delle Due Sicilie
durante la dinastia dei Borbone, Regno che ha dovuto patire qualche
anno prima del Veneto le "gioie" della "liberazione" piemontese; non
è un caso che l'altra parte degli Argentini di origine italiana provenga
dal Meridione, perchè fu in quegli anni che fummo costretti a coniare
il detto "o briganti, o emigranti". Ormai la letteratura che confuta
il cosiddetto risorgimento (piemontese) è abbondante e poi Lei è fortunato,
perchè (volendo) può consultare un suo corregionale (almeno d'adozione),
l'Avv. Antonio Pagano, residente a Vicenza. Si documenti, La prego,
e poi, vedrà, avrà anche Lei un diverso concetto dei Meridionali: non
siamo tutti come Visco; a proposito, lo sa che la Mafia e la Camorra
le ha introdotte nei gangli dello Stato "italiano" l'Errore dei Due
Mondi, quel Joseph Marie Garibaldi che utilizzò la Mafia in Sicilia
e la Camorra a Napoli? Le voglio bene, perchè oltre tutto i colori della
Bandiera della Nazione Napolitana sono gli stessi di quella Veneta:
il giallo e il rosso. Con stima, Gianfranco Nassisi
Inviato
da: vocedimegaride - Commenti: 0
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Messaggio
N°419 09-08-2007 - 13:08
Tags: Lettere al direttore
Dai
"cugini" della Serenissima
Riceviamo e ne diamo rigorosa diffusione la lettera aperta alla
Stampa del nostro serenissimo collaboratore Gigio Zanon, in ordine
alla Giusta Causa dei Giovani Veneziani che sosteniamo, condividendola.
Venezia - 8 agosto
Egregi Signori
Giornalisti, apprendo dalla Stampa e dalla TV che la manifestazione
di dissenso che vi è stata lungo le rive del Canal Grande durante
il trasporto dell’ossatura del quarto ed inutile ponte sia stato
merito di taluni partiti politici dell’opposizione .E ciò, consentitemi,
non è assolutamente vero! E’ invece vero che detti partiti si
sono fatti belli inserendosi fra i manifestanti e senza alcun
merito da parte loro! Hanno solo sfruttato la situazione, come
si usa fare in politica! La manifestazione contro il ponte, invece,
è stata del tutto SPONTANEA e chi si è premurato di chiedere i
debiti permessi alla Questura sono due ragazzi che frequentano
il forum del sito www.venessia.com e non hanno alcuna appartenenza
politica o partitica. Altrimenti io non li avrei appoggiati! Detto
questo, voglio ribadire il mio assoluto dissenso per la costruzione
di un’opera assolutamente inutile e oltremodo dispendiosa! Il
tutto per risparmiare solo 60 metri, poiché – misure metriche
alla mano – questa è la distanza che si risparmia provenendo da
Piazzale Roma per arrivare ai piedi del ponte Mozzi! 680 metri
contro 620! E questa amministrazione avrebbe usato indebitamente
i soldi della Legge speciale per Venezia per risparmiare solo
60 metri? Oppure tale ponte ha lo scopo di far arrivare i pullmann
in Piazzale Roma, far transitare i turisti per il ponte e farli
accedere ai negozi che saranno aperti in fondamenta e quindi farli
salire in treno? E il tutto a beneficio di chi? Dei nuovi proprietari
dei negozi? Ma allora non era meglio che il ponte se lo pagassero
loro? E quei soldi, ben 14 milioni di euro, non potevano essere
spesi per restaurare il ponte dell’Accademia, i gradini del ponte
di Rialto, restaurare le centinaia di appartamenti vuoti per far
rimanere i veneziani a Venezia? Eppoi ieri sera abbiamo saputo
anche di un’altra “chicca”.. che fra poco andremo ad esporre alle
varie Magistrature: la ditta che ha costruito l’anima in ferro
del ponte non ha ancora ricevuto un solo euro degli 800mila che
gli sono dovuti. Sì, avete capito bene: ottocentomila euro!!!
E da 800mila… quando gli saranno dati, par arrivare ai 14 milioni
quanti ne mancano? E che fine hanno fatto? E questi sarebbero
coloro che dicono di “AMMINISTRARE” la nostra Città? Una Città
che l’UNESCO, nel 1967 e per bocca dell’allora suo Presidente
Renè Maheu, ha dichiarato PATRIMONIO DELL’UMANITA’? Molto meglio
sarebbe stato se a quel tempo Venezia fosse stata sottratta alle
grinfie dei politici imbelli e corrotti italiani! Ma tornando
all’altra notte, il vedere il sindaco pro tempore agitarsi e dare
ordini agli addetti ai lavori, mi è tornato in mente un altro
personaggio molto in auge nei film Luce d’ante guerra e che conduceva
varie battaglie del grano, ecc…. tanto più che anche il quarto
ponte è opera di regime!
(www.gigiozanon.com) foto da
Panorama.it
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
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Messaggio
N°418 09-08-2007 - 12:33
Tags: Lettere al direttore
Il
"vero" clan Mazzarella è il mio!
da redazione
Riceviamo
dal nostro lettore Ciro Vittorini e ben volentieri pubblichiamo
questo suo Inno alla Famiglia! Da troppo tempo ci occupiamo sempre
e solo di tragedie, denunce, crimini, ingiustizie. La nostra vita
quotidiana si dipana nell'angoscia tra un notiziario TV ed un
foglio di giornale, bombardati costantemente ed annientati da
attacchi alle Istituzioni, Immoralità, Fragilità umane, crudeltà
ed orrori. Siamo fiaccati ed inermi, depressi o rabbiosi... comunque
incapaci di ritrovare in noi stessi dei valori, degli ideali,
dei progetti di vita. La lettera del signor Ciro Vittorini è stata
una boccata d'ossigeno che, generosamente - secondo le sue intenzioni
- vi trasmettiamo come prezioso elisir di lunga vita! Lettera
alla MIA Famiglia di Ciro Vittorini, Napoli Mi è sempre stato
incomprensibile sapere che un genitore lascia i figli ancora piccoli
per andare con un’altra o altro compagno. Trovo che è una forma
di egoismo assurdo: come si può pensare a se stessi sapendo di
lasciare i propri figli in difficoltà e che avranno, in età matura,
sicuramente, problemi psicologici, affettivi?…Comunque, io mi
rifiuto di capire… anche perché ho al mio fianco una donna splendida
che con il suo carattere deciso e molto socievole è stato il vero
perno della nostra famiglia. Lei meriterebbe sicuramente la nomina
a Cavaliere del Lavoro. Infatti, lavora da quando aveva 16 anni
e ancora oggi da dei punti a tutti, specialmente ai giovani. Quando,
raramente, si è assentata dal lavoro, è stato unicamente veramente
per motivi molto seri. Come non si può non volerle bene? Ha delle
virtù che ormai non sono più comuni nemmeno agli uomini e che,
per grazia divina, sono simili alle mie poche virtù. Lei, è sempre
pronta ad aiutare tutti e si ricorda in maniera puntuale di tutti
gli onomastici e compleanni; è stata un ponte di unione fra le
sponde delle nostre reciproche famiglie d’origine. In lei riconosco
la parte tenace e concreta di nostra figlia, a parte le palesi
somiglianze somatiche. Le sorelle la definiscono “Rita la precisa”…
La sua famiglia è anche la mia, a tal punto che mi sento più dalla
parte dei “Mozzarella” che da quella dei “Vittorini”, per usare
un termine giornalistico tristemente in voga a Napoli, potrei
definirmi uno… “scissionista”.. d’amore! Nella famiglia Mazzarella
non ho solo dei bravi cognati, ho anche dei nipoti stupendi che
sono il mio vanto e che amo come se fossero miei figli. Il paziente
e disponibile Riki, Andrea bravissimo veterinario, Maria Vittoria,
poi, la sento veramente come una seconda figlia e sono felicissimo
quando la vedo; specialmente adesso che ha una sua bellissima
famiglia e ch’è diventata una mamma eccezionale: cresce i suoi
figli assieme a suo marito Peppe senza trasmettere ansie inutili
ai figli adorabili. Fra l’altro, la somiglianza di Vittoria con
sua figlia e, incredibilmente, di tutte due con mia figlia, mi
sollecitano serene meditazioni sul senso della sacralità della
vita e dell’eternità degli uomini e degli angeli. Ancora, devo
ricordare in questo spontaneo Inno alla Famiglia, i figli della
mia cara cognata Rita: Paolo, Giancarlo e Marco; ragazzi veramente
di cuore, perspicaci e istintivamente generosi. Eppoi, Marina,
altro mio vanto, che assieme al marito Gino, esclusivo in fatto
di bontà: hanno dei figli educati e affettuosi ma… vale lo stesso
per il caro Maurizio e la cara Alessandra, altre colonne che sorreggono
il tetto di questa numerosa MIA Famiglia! Fra i cognati Mazzarella
mi piace ricordare anche Antonio e la sua cara moglie Angela,
una mamma di panna per i suoi stupendi figli Angelo, Franco, Fabio
e Massimo, che sono persone veramente premurose e tanto care.
Mio cognato Antonio è una persona eccezionale, gran lavoratore,
è di un’umanità e bontà senza confini… Marisa, poi… sono stato
sempre in ammirazione di Marisa: la sua intelligenza e chiarezza,
la sua capacità organizzativa sono doti rare, non parliamo poi
della sua cucina; credo che il piatto più buono che ho mangiato
nella mia vita l’abbia fatto lei. Armida, la tenace e combattiva…Elisabetta
la dolce…Lucia, la saggia e - nel ricordo - la cara Giulia, per
la quale, veramente, ogni parola sarebbe banale nel descriverla
in tutta la sua travolgente umanità…quel suo calore umano ancora
si irradia su noi tutti…chissà da quale fonte benedetta e inviolata!
Se mi scappa una lacrima è di GIOIA! Un riconoscente “Grazie”
alla cugina Liliana ed a suo marito che in questi ultimi 9 anni
hanno reso la mia vita e quella della mia famiglia veramente serena.
Sono un uomo fortunato! Purtroppo, spesso, distratto dai clamori
del quotidiano, non ho la capacità di ricordarmene…ma oggi ho
deciso di non lasciar passare il tram della riconoscenza senza
salirvi sopra, trafelato dopo una lunga corsa ad ostacoli tra
le brutture del mondo, senza fiato… ma vigorosamente attaccato
al predellino! Auguro ad ognuno una famiglia, piccola o grande,
ma… come la mia!
Inviato da:
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N°416 07-08-2007 - 10:01
Tags: Lettere al direttore
Le
tragedie non vanno in vacanza
Il nostro
lettore Luigi Iovino di Casalnuovo ci invita a rendere pubblica
la sua lettera-denuncia al presidente della Commissione Nazionale
Antimafia, per richiederne adeguato intervento in ordine alla
sconcertante vicenda che lo vede protagonista. Consapevoli della
massima disattenzione che il Governo Italiano dedica ai cittadini
della Res Publica; complice anche questa pausa estiva, lanciamo
nel vasto mare della "Rete" questo messaggio in bottiglia, sperando
che una mano santa lo raccolga.
LETTERA APERTA Al dott. FRANCESCO
FORGIONE PRESIDENTE COMMISSIONE NAZIONALE ANTIMAFIA Chi Le scrive
è Luigi Iovino, nato a Napoli il 06/12/54, cittadino italiano;
Attualmente senza fissa dimora con la mia famiglia, anche se dai
documenti sono domiciliato in Via Strettola 22, 80013, Casalnuovo
di Napoli (NA); Condizione determinata da una FRODE PROCESSUALE
e da una conseguente ESTORSIONE che vede implicati dei criminali
in "Colletto bianco" e "abiti porporati" i quali realizzarono,
con l'aiuto di notai compiacenti (ancora in attività...), e banche,
una mega-truffa ai danni dello Stato e di privati cittadini, che
sta ancora producendo i suoi effetti negativi, seppure da qualche
tempo denunciata dal sottoscritto con tanto di documenti comprovanti
gli illeciti...! Dal mio Blog potrà recuperare ogni ragguaglio
sulla compromissione di interi apparati della pubblica amministrazione
di Casalnuovo di Napoli nella vicenda che riguarda ABUSI EDILIZI
e promiscuità tra enti religiosi e imprenditori in odore di massoneria!
Scrivo a Lei, sia perché fautore di accordi di collaborazione
per la lotta alla commistione tra poteri mafiosi / pubbliche amministrazioni,
logge pseudo massoniche e centri affaristici criminali sia come
autore di testi che ben descrivono, quasi in contemporanea con
la mia storia, il sordido groviglio di interessi che tiene prigioniero
il diritto ed opprime la ragione...! Non vi è, infatti, un altro
scenario per descrivere cosa sta accadendo alla mia famiglia.
Nel libro "Oltre la Cupola" lei trattò di Massoneria, Mafia, Politica
(la Sua esposizione è sconvolgente laddove svela come lo Stato,
cambiando natura, si sia ritirato, lasciando emergere un’accettazione
di comportamenti illegali divenuti la norma fondante della società.
E' proprio questo che sto vivendo, come in un racconto Kafkiano;
mi rivolgo alle autorità e non le trovo: ci sono, apparentemente...
ma non rispondono alle loro funzioni, quelle istituzionali...
quindi non ci sono... ma sono là... e non permettono ad altri
di farle funzionare! L'occupazione di posti di potere è opprimente,
arrogante, da togliere il fiato, a Napoli più che in altri luoghi,
al punto da lasciare a chi vi ci sbatte contro solo l'alternativa
di togliersi la vita... o denunciare; io ho scelto di DENUNCIARE
per non piegare la testa di fronte agli occupanti... per sedermi
ancora a capotavola con i miei figli e poterli guardare negli
occhi. Un solo rammarico: se non saranno dei "Buoni cittadini"
non potrò biasimarli! Scrivo all'autore di " Amici come prima",
storie di mafia e politica; vicende del tutto simili agli illeciti
attualmente oggetto del procedimento giudiziario 45579/04 R.G.N.R
- Tribunale di Napoli nel quale i giudici non riescono (INCREDIBILIMENTE.,
visto i riscontri processuali ottenuti) ad arrivare all'incriminazione
degli indagati. Le auguro (e mi auguro) nell'interesse del popolo
italiano che possa essere coerente con le responsabilità che Le
derivano dal Suo mandato.
(nella foto: Francesco Forgione)
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
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Messaggio
N°380 del 27-06-2007 - 10:44
Tags: Lettere al direttore
NAPOLI: LE
VOCI DI DENTRO...IL DECADIMENTO
Riceviamo
dal nostro lettore Roberto D.I. questo disperato appello che riteniamo
doveroso pubblicare integralmente, confidando nella solidarietà
umana ma soprattutto in un attimo di rara lucidità e coscienza
dei rappresentanti istituzionali. Invitiamo tutti i lettori a
diffondere questa testimonanza ovunque; soprattutto a quei personaggi
che reggono i fili di noialtri burattini. Chi voglia contattare
personalmente il signor Roberto D.I. può richiederci il suo indirizzo
di posta elettronica oppure può segnalare il proprio nei "commenti"
a pie' di pagina. Non lasciamolo solo!
"Oggetto:""DEVO SUICIDARMI O DEVO DIVENTARE UN DELINQUENTE ?????
Ho 44anni,sono un invalido civile,sono sempre stato un uomo serio,onesto,civile,ho
sempre avuto fede,e valori morali,ora tutto ciò è svanito,sono
pronto a delinquere e me ne strafrego dei valori cristiani e di
giustizia,non ho piu' fiducia ne dello Stato Italiano e ne del
mio prossimo!!!! Fino a qualche anno fa,nonostante le varie problematiche
che mi affliggevano,come del resto tutti gli esseri umani,credevo
ancora
in tante cose,poi è cominciata la mia "SOFFERENZA" e mi
sono accorto ,che""Lo Stato Italiano se ne strafrega di chi soffre,il
prossimo ha già tanti problemi che non si immedesima nei tuoi,chi
ha possibilità economiche superiori,pensa solo a se,poi a se,ed
infine a se,per quanta riguarda poi Dio,credo sia solo una delle
tante leggende!!! sono affetto da due sindromi multifattoriali
rare che nonostante in molti paesi del mondo siano state riconosciute,in
Italia NO !! ho avuto un episodio ischemico cerebrale,dicono i
medici di poco conto,intanto da quel maledetto giorno ho perso
completamente la vista all'occhio sinistro,ho perso completamente
l'udito all'orecchio sinistro,ho un'andatura parapetica spastica
all'arto sinistro,mi muovo a fatica grazie ad una stampella!!!
Ho la colonna vertebrale completamente rovinata da svariate ernie
discali,protrusioni e cisti di Tarlow!!! Ho problemi cardiaci,cioè
un prolasso dee lembi mitralici,ipocinesia settale e apicale,
insufficenza valvolare mitralica e aortica tricuspidale,una malformazione
cardiaca congenita!!! Per quanto riguarda poi il discorso ""SOFFERENZA
FISICA"" ho TERRIBILI dolori alla testa giorno e notte e nessun
farmaco mi da sollievo !! ho terribili dolori muscolari e articolari
che mi impediscono di camminare o addirittura a volte di respirare,ho
asma moderata e persistente che in certi momenti mi sembra di
morire soffocato!! ho una dissenteria cronica,qualsiasi cosa io
mangi,il mio intestino non lo regge,dalle 7 alle 10 scariche giornaliere
!!ho perso circa 20kg di peso corporeo!! ho deficit di memoria
e di concentrazione!! ho svenimenti improvvisi piu' volte in una
settimana ed il neurologo mi ha appena detto che non c'è possibilità
di fare niente!!! SAPETE CHE PERCENTUALE DI INVALIDITA' CIVILE
MI E' STATA DATA???? IL """70%"""!!!!!! così lo STATO ITALIANO
EVITA DI DARMI UNA PENSIONE!!!!! L'avoro part time (3 ore e venti
minuti al giorno)presso una S.P.A. di piu'il mio fisico non regge,
percepisco uno stipendio di circa 500euro mensili,ma in realtà,111euro
se li trattiene mensilmente la banca a causa di un prestito,circa
200euro se ne vanno per recarmi sul posto di lavoro (60km,30andata
e 30 ritorno) me ne rimangono circa 200 che se ne vanno per medicinali
omeopatici (il mio organismo non regge piu' quelli del S.S.N.)!!
QUINDI LAVORO PER NIENTE!!!!! Vivo con una zia paterna anziana
e vedova,la quale percepisce una pensione di 550 euro mensili,affitto
casa 320euro mensili,pagate le varie bollette NON POSSIAMO MANGIARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi sono rivolto ai servizi Sociali del mio comune di appartenenza
NON POSSONO AIUTARMI PERCHE' NON HANNO FONDI !!!!! MA SOPRATTUTTO
NON POSSONO AIUTARMI PERCHE' IO E MIA ZIA NON RIENTRAMO NELLA
CATEGORIA POVERI !!!!!!!!!!!!!!!!!Ora mi chiedo cosa mi resta
da fare, RUBARE, UCCIDERE!!! o sarebbe meglio che io mi suicidassi
in silenzio onde evitare di DISTURBARE LO STATO !!!!!!!!!!!!!!!!!
(immagine da http://bellaciao.blog.excite.it
)
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 13
riferimento
Inviato da
Anonimo
il 27/06/07 @ 11:58
invio al presidente nazionale dr Pierpaolo Foti dell' associazione italiana handicappati. Che il Signore
ci assista Tutti.
Stefano
_________________________________________
Inviato da
Anonimo il 27/06/07 @ 18:07 via WEB
GRAZIE,GRAZIE DI VERO CUORE,VI PREGO NON
MI ABBANDONATE!!!!!!
_________________________________________
Inviato da
Anonimo
il 27/06/07 @ 12:16
Carissimo fratello, non disperare, nel bisogno
Dio ci illumina con la Sua luce. La mia email è cepanti@libero.it
e se abiti in Napoli o nelle vicinanze mi riprometto di vederti
da vicino e di parlare con te. Intanto hai già avuto dal
sig. Stefano una segnalazione utile. Devi avere fiducia: Dio permette
che veniamo provati per donarci l'occasione di manifestare la
vera Fede che non è quella facile quando non ci sono problemi...
Avanti...coraggio...non arrenderti mai perchè se Dio ti
ha creato significa che ti vuole bene al di là della materia
che è soggetta a malattie proprio perchè manifesta
una condizione debole. Il Male non viene da Dio. L'inquinamento
lo fa l'uomo. La forza di reagire, quella si che ce la dona Dio.
Con affetto.
antimo ceparano
_______________________________________
Inviato da
Anonimo
il 27/06/07 @ 12:54
La redazione ha inoltrato l'appello del
signor Roberto, tra i numerosi altri, al Presidente della Repubblica,
al ministro ed ai sottosegretari del ministero per la Solidarietà
Sociale, al "governatore" Bassolino ed alla Regione
Campania, ad un paio di deputati di ambo gli schieramenti. Speriamo
ci facciano la "carità pelosa" almeno di una
risposta!
_______________________________________
Inviato da
Anonimo
il 27/06/07 @ 18:11
GRAZIE, GRAZIE DI VERO CUORE, MI CHIAMO ROBERTO, VIVO
IN PROVINCIA DI CASERTA, VI PREGO NON MI ABBANDONATE!!!!!
____________________________________
Inviato da
Anonimo
il 28/06/07 @ 20:27
Signor Roberto, copio ed incollo conferma
ricezione del suo appello inoltrato ad Antonio Bassolino:
"----- Original Message ----- From: "AntonioBassolino.it"
<info@antoniobassolino.it>
To: <info@vocedimegaride.it>
Sent: Thursday, June 28, 2007 12:46 PM Subject: Re: [bot] - partecipa
al blog Abbiamo ricevuto e trasmettiamo in presidenza.
La redazione
_____________________________________
Inviato da
Anonimo
il 30/06/07 @ 10:54
ciao a tutti,sono il 44enne che ha lanciato
l'appello!!! purtroppo fino ad ora niente si è mosso,credo
che il mio appello finirà nel dimenticatoio!!!! ALLE ISTITUZIONI
NON IMPORTANO I PRONLEMI DEI POVERACCI COME ME!!!NON IMPORTA SE
UN MALATO MORTO DI FAME SI TOGLIE LA VITA!!!! CREDO CHE IL SUICIDIO
SIA LA VIA GIUSTA,HO BISOGNO PROPRIO DI SERENITA'!!!
roberto.diiorio@alice.it
______________________________________
Inviato da
Anonimo
il 30/06/07 @ 11:17
Signor Roberto, il suo appello è
stato ripreso persino dall'agenzia di stampa TeleradioNews di
Gianni Gosta e dal "-passaparola-", il tutto per una
vasta eco di migliaia e migliaia di lettori (privati, enti, associazioni,
politici)che sono e saranno raggiunti dal suo appello in questi
giorni. La sola certezza, per lei, di avere raggiunto tante coscienze
e l'evidente realtà di aver già trovato qui su Megaride
un manipolo di nuovi amici che non sperava di avere e che hanno
fatto quanto possibile per sostenerla, dovrebbe stimolarla ad
un pizzico di speranza. Non può e non deve, Roberto, ripagare
costoro con i suoi tristissimi ultimatum chi, pur non conoscendola,
le ha istintivamente prestato una spalla cui appoggiarsi, sarebbe
considerato un ingrato e non farebbe altro che trascinare nella
sua depressione tanti altri...dei quali, ognuno, ha altri problemi
personali più o meno gravi dei suoi. Credo sia anche opportuno,
per i motivi di cui sopra, rendere pubblico il suo e-mail roberto.diiorio@alice.it
così da aiutare chi magari desidera in privato contattarla.
Se riceverà qualche attenzione, ce la comunichi, cortesemente,
nel rispetto dell'ansia che nutriamo per il suo caso. Forza!
La redazione
_______________________________________
Inviato da
Anonimo
il 06/07/07 @ 17:29
Io vi ringrazio!!!! ma continua a non muoversi
niente di niente!!!! TUTTI SANNO,MA NESSUNO MUOVE UN DITO!!!!
TUTTO VERRA' INSABBIATO E ROBERTO DIIORIO VERRA' DIMENTICATO COME
TUTTE LE COSE BRUTTE CHE ACCADONO!!!!!!!!!!!!!!
_____________________________
Inviato da
Anonimo
il 06/07/07 @ 23:37
Purtroppo mettere in moto degli ingranaggi
... richiede un certo tempo ... abbi la pazienza necessaria ...
vedrai che qualcosa SUCCEDERA' ...
Mauro
_________________________________
Inviato da
Anonimo
il 07/07/07 @ 10:52
Forse hai ragione tu Mauro, soffro così
tanto fisicamente che mi sento sfiduciato.
________________________________
Inviato da
Anonimo
il 07/07/07 @ 19:38
Sono convinta che se riuscirai ad ottenere
un minimo di aiuto dalle istituzioni, anche la "salute"
ne trarrà un po' di giovamento. La serenità è
un'ottima medicina; proprio per questo è rara e non si
vende in farmacia. Per il momento, curiamoci con il palliativo
della "speranza". In attesa di buone notizie, a presto!
marina
______________________________________
Inviato da
Anonimo
il 09/07/07 @ 15:50
GRAZIE MARINA!!!! MA LA SPERANZA L'HO PERSA!!!!
ANZI A DIRE IL VERO SONO STATE PROPRIO LE ISTITUSIONI A FARMELA
PERDERE!!!!!!!!!
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Messaggio
N°378 del 26-06-2007 - 12:37
Tags: Lettere al direttore
USA:
ALL' ISTITUTO
DI CULTURA ITALIANO LE IMMAGINI DEL RISORGIMENTO
da redazione

New York,
25 giu. (Adnkronos/Adnkronos Cultura) Nell'ambito delle celebrazioni
che riguardano il risorgimento italiano, presso l'Istituto Italiano
di Cultura di New York, è stato presentato dal professor Snowden
della Yale University, dal professor Pinto dell'Università di
Salerno e dall'Assessore alla Cultura della Provincia di Salerno,
Gaetano Arenare il documentario "Nascita di una Nazione - Il Risorgimento
nel Salernitano"di Lorenzo Gigliotti e Maria Giustina Laurenzi.
Il lavoro rientra nelle iniziative commemorative del 150° anniversario
della Spedizione di Carlo Pisacane, uno degli eventi più significativi
del Risorgimento salernitano. Per l'occasione sono giunti dall'Italia
molti amministratori e sindaci di quei Comuni che furono interessati
dalle gesta del Risorgimento. Durante la proiezione ci sono stati
momenti di grande emozione: il pubblico in piedi, visibilmente
commosso, ha applaudito a lungo questo documentario che, come
ha ricordato l'assessore Arenare "vuol rendere omaggio alla memoria
di uomini che, a costo di enormi sacrifici e sottoposti ad umilianti
mortificazioni oltre che mettendo a rischio la loro stessavita,
contribuirono a fare L'Italia"...
In ordine a codesta “agenzia”, questa redazione ha pensato di
contattare il dott. Angelini (ricordate? Era il “demo”-giornalista
del TG di Rai 1, prima di diventare un europarlamentare) a tutt’oggi
direttore dell’Istituto Italiano di Cultura in New York che, insieme
alle altre numerose sedi in tutto il mondo, è diretta emanazione
del nostro Ministero degli Esteri. Se avete voglia di scrivergli
anche voi, l’indirizzo è il seguente: iicnewyork@esteri.it
Sarebbe oltremodo vantaggioso, però, invitare anche i vostri parenti
o amici emigrati in America a fare richiesta di "par condicio"
sulla verità storica al locale Istituto. Raccomandiamo, però,
a riguardo, di evitare toni eccessivamente emotivi o reazionari,
per lasciare spazio alla nostra identità culturale e civile; altrimenti
porgeremo per l’ennesima volta il fianco ai soliti “luoghi comuni”
sui nostri presunti - abbondantemente sfruttati - difetti di CULTURA,
TRADIZIONI, STORIA e CIVILTA’…. Soprattutto, ora che i nostri
“bellimbusti” locali – tra l’altro onnipresenti in fantasmagoriche,
costosissime “ambasciate napoletane” a N.Y, facenti capo alla
Regione Campania, tra ruberie e munnezza, ci hanno ulteriormente
sprofondati nella cacca. Vi raccomando, siate lapidari! Non vorrete
mica abbassarvi al medesimo livello dei soliti “politucoli” di
provincia che, per l’ennesima volta – come si legge nell’agenzia
– sono andati a sbafare, come dei miserabili, l’ennesimo viaggetto
gratis a New York, calpestando la propria dignità!?… Noi, abbiamo
inoltrato questo asettico messaggio: Apprendiamo del successo
della manifestazione risorgimentista presso l'Istituto Italiano
di Cultura di New York, nell'ambito del bicentenario di Giuseppe
Garibaldi. In spirito di "par condicio" ed in odore di onestà
intellettuale, sarebbe così audace da proiettare presso l'Istituto
da lei diretto, per la consapevolezza dei tanti emigrati meridionali
in America, un altro documentario tematico in ordine ai temi dell'Unità
d'Italia? E' bene che i meridionali in America - che con le loro
rimesse in danaro alle famiglie lasciate in Patria, hanno arricchito
questo tricolorico Paese - conoscano le reali motivazioni della
loro biblica Diaspora, oltre - naturalmente - l'orgoglio delle
Radici e dell'Identità loro negate.
Il documentario in questione - "Napoli Capitale" , realizzato
da seri professionisti - al link www.vocedimegaride.it/video/NapoliCapitale.htm
fu presentato in anteprima assoluta al Parlamento Europeo in Bruxelles
nel novembre 2003 ed è autorizzato dal Ministero della Pubblica
Istruzione - Direttore Scolastico della Campania - alla proiezione
in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Grazie per la cortese
attenzione, www.vocedimegaride.it
Avviso ai lettori: per il bicentenario garibaldesco stiamo preparando
una gustosa sorpresa per voi.
Inviato da:
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Messaggio
N°311 del 11-05-2007 - 10:44
Tags: Lettere al direttore
Il ponte borbonico delle Tremiti
dall'amico Gianfranco Nassisi che ringraziamo per la puntuale
informazione.
Cari
compatrioti, oggi il Telegiornale di Telenorba e la Gazzetta del
Mezzogiorno hanno dato la notizia che L'Ing. Michelangelo De Meo
di Manfredonia, studioso e storico delle Isole Tremiti, dopo intense
ricerche è riuscito a scoprire un carteggio originale che attesta
l'esistenza di un antico ponte in legno, voluto da Fedinando IV,
che collegava le Isole Tremiti tra di loro e dopo aver studiato
attentamente la storia delle isole, del ponte e i motivi per i
quali esso non è più presente, ripropone la ricostruzione di tale
ponte, in pietra e legno come l'originale, che, oltre a risolvere
numerosi problemi locali, rilancerà l'economia del territorio
attirando sul Gargano il turismo internazionale. Fatta una rapida
indagine in Internet, ho scoperto che la notizia risponde a verità
e che di ciò si parlerà nel corso della puntata di "VOTANTONIO,VOTANTONIO"
che andrà in onda su RAI 2 alle ore 21 di lunedì 14 maggio con
la partecipazione di noti personaggi dello spettacolo ed autorevoli
esponenti dei "verdi ambientalisti" a cui seguirà un dibattito
sul tema "PONTE alle TREMITI". Credo che non dovremmo mancare
l'appuntamento.
Gianfranco.
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Inviato
da Anonimo
il 11/05/07 @ 20:18
PECCATO! A quanto pare la trasmissione non
andrà in onda. 2007-05-11 17:34 CANCELLATO 'VOTANTONIO', TORNA
'VOYAGER' ROMA - 'Votantonio', il controverso (e sconfitto) programma
di Raidue (4,96% in prima serata, quasi un record negativo assoluto)
è stato cancellato. Il programma della Einstein Multimedia, di
cui era stata registrata anche una seconda puntata e il cui flop
aveva accelerato le richieste dei consiglieri del centrosinistra
di una sostituzione del direttore di Raidue Antonio Marano, sarà
sostituito da Voyager-Ai confini della conoscenza di Roberto Giacobbo.
Voyager, dopo essere andato in onda in seconda serata, era stato
promosso per tre lunedì, prima dell'arrivo di Votantonio, in prime
time raggiungendo il 10% di share.
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Messaggio
N°283 del 26-04-2007 - 14:46
Tags: Lettere al direttore
L'Iniziativa
di Causa allo Stato Italiano per occupazione illegale
La "Serenissima" : Un invito ai meridionali
da Loris Palmerini
Il
diritto "Autogoverno del Popolo Veneto" è sancito da una legge
costituzionale (ossia votata dal parlamento italiano in doppia
lettura ed avente valore pari alla costituzione) che è l'art.2
L.n.340/1971. Con il recepimento da parte dell' Italia delle leggi
internazionali sull'autodeterminazione dei popoli si sono creati
quegli spazi per creare un nuovo stato veneto. Bisogna però ricordare
che : - il referendum monarchia/repubblica del 1946 non è valido
perché non poterono votare milioni di persone aventi diritto,
in particolare i cittadini italiani di Istria, Dalmazia , i deportati,
i militari all'estero ecc. - il plebiscito di annessione del Lombardo-veneto
del 1866 è stato dimostrato falso e una vera burletta Perciò ,
il diritto di Autogoverno e di Stato Veneto del popolo veneto
è integro da quando, 700 anni prima dell'Impero Romano , i veneti
nell'alto adriatico e "crearono" la terra da estensioni melmose
di mare , bonificando la palude salmastra che trovarono. Dal 1999
alcuni veneti iniziarono il proprio autogoverno, costruendo le
proprie istituzioni sovrane. Questi i siti: www.statoveneto.net
www.repubblica.org/governo/veneto/ Ora, i rappresentanti e delegati
delle istituzioni di Autogoverno del Popolo Veneto /Stato Veneto
stanno preparando causa allo Stato Italiano invocando gli elementi
di: - diritto di Autogoverno Costituzionale - diritto di Autogoverno
Europeo - diritto di Autodeterminazione - nullità delle elezioni
italiane degli ultimi 10 anni - nullità del Referendum 1946 -
nullità della cessione di Istria e Dalmatia - nullità del plebiscito
del 1866 Se dal Meridione qualcuno ci fornisce gli elementi CONCRETI
per dimostrare la nullità dei plebisciti del 1860, e le stragi
compiute, noi Intendiamo portare questi elementi come conforto
della azione terroristici dell'esercito Sabaudo e l'annessione
veneta come continuità criminale di quegli atti. Noi vogliamo
rivendicare le nostre ragioni, e dato che una delle basi del nostro
ragionamento è la illegittimità dei plebisciti di annessione ,
siamo in questo a Voi allineati e vorremmo il Vs supporto. Vorrei
sapere se possiamo citare Movimenti o persone come referenti che
dimostrino l'annessione delle 2 Sicilie e/o altri territori. Attenzione
che eventualmente tali persone verranno chiamate dal giudice a
testimoniare e a portare elementi di prova. Dato che comunque
con la nostra azione si andrà ad avvalorare alcuni Vs diritti,
mi chiedevo inoltre se qualche movimento / persone è interessato
a sponsorizzare la causa con un contributo finanziario o se possiamo
operare lì una raccolta di sottoscrizione e/o finanziamento della
causa. Infatti non ci aspettiamo grandi risultati dal giudice
italiano, per definizione NON IMPARZIALE. Però contiamo di andare
in corti internazionali , dove i costi saranno molto alti e dunque
necessitiamo di fondi. L'avvocato che ci segue è noto per battaglie
di giustizia, ma sicuramente sarebbe utile avere altri disposti
a collaborare per aprire più fronti.
Fatemi cortesemente sapere, in tempi stretti, se esistono possibilità
di collaborazione.
Cordialmente Loris Palmerini
presidente del Tribunale del Popolo Veneto
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
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Messaggio
N°273 21-04-2007 - 15:56
Tags: Lettere al direttore
La comoda ipocrisia dei radical-chic
lettera inoltrata da una giovane lettrice al direttore del quotidiano
IL GIORNALE
e p.c. alla ns/redazione
Gentile Direttore,
desidererei avere un suo parere in merito ad una questione. Mi
riferisco in particolare all' ultima puntata di Annozero andata
in onda il 19 Aprile, sul tema della condizione degli operai e
più in generale dei lavoratori precari italiani dei giorni nostri.
Le realtà che vengono narrate accomunano buona parte del popolo
italiano anche se - io stessa e parecchie persone che si trovano
nella medesima condizione di precariato e di incertezza lavorativa
sul futuro - non si collocano automaticamente a sinistra e men
che meno ritengono gli imprenditori gli unici responsabili di
tutti i peggiori mali sulla terra! Trovo comunque di cattivo gusto
l'eccessiva demagogia ma soprattutto il fatto che a selezionare
le storie ed i personaggi più rappresentativi dei temi discussi
in trasmissione(persone alle quali va tutto il mio rispetto) sia
proprio la Sig.na Borromeo. Costei, indossatrice e fotomodella,
adesso intellettuale radical-chic, appartiene tra l'altro ad una
prestigiosa famiglia molto legata proprio ai "padroni capitalisti"
più influenti d'Italia contro cui si scagliano gli ospiti da lei
convocati in trasmissione. Mi chiedo, allora: la Sig.na Borromeo
non potrebbe invitare, anzichè solo nel salotto della televisione
pubblica, questi stessi ospiti in uno dei "salotti buoni" da lei
sicuramente frequentati? I lavoratori avrebbero così l'opportunità
di un confronto diretto con gli amici della Sig.na in questione,
proprio gli odiatissimi "padroni". Sto fantasticando ma senz'altro
da parte della Sig.na Borromeo una iniziativa privata di questo
genere sarebbe un'azione più "nobile" e la manifestazione di un
sincero interesse per le istanze dei lavoratori; non soltanto
un modo per fare ipocrita spettacolo e demagogia nella televisione
pubblica, sulle spalle di gente che non vive situazioni così privilegiate
e che meriterebbe un miglioramento delle proprie condizioni, non
soltanto parole, statistiche... ed espressioni commiserevoli.
Rinnovando la mia stima a Lei ed a tutta la redazione, porgo cordiali
saluti. M. Benefico 26 anni -Laurea in economia aziendale alla
Bocconi- collaboratrice a progetto (immagine tratta da Gossip/Leonardo.it:
la Borromeo al mega-Party di Briatore)
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 5
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Inviato da
Anonimo
il 21/04/07 @ 16:17
Anch'io mi sento preso per i fondelli quando
assisto alle performances "umanitarie" della vergine infilzata
Borromeo e del finto-brigante Caruso. Soprattutto, è il mio 730,
quel meschino CUD che ho la "fortuna" di avere che grida vendetta!
Lello
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Inviato da
Anonimo
il 21/04/07 @ 16:29
ma 'sta Borromeo è la cognata di Lapo Elkann
o sbaglio?
Enzo Russo
_________________________________________
Inviato da
Anonimo
il 21/04/07 @ 16:50
Gentile lettrice, la Borromeo è una bocconiana
come lei. Il problema è che anche la Bocconi è divisa in caste:
bocconiani e... boccaloni!
claudia
_________________________________________
Inviato da
Anonimo
il 21/04/07 @ 17:19
Tra i sinistri questi sono i più "sinistri"
perchè guardano dall'alto in basso il popolo che letteralmente
schifano. Quel finto eccesso di buonismo serve proprio a mettere
le distanze tra le Loro Divinità e la Plebe, anche a parità di
Cultura, di Intelletto e di Impegno Sociale. Il marchio Bocconi
serve loro quanto un'altra palla sul blasone, così come l'eventuale
titolo di "miss" conquistato in un circolo esclusivo per gente
col pedigree e con tanti soldi. La Signorina Borromeo, state tranquilli,
diventerà una firma internazionale del giornalismo, scriverà dei
libri e dei saggi di approfondimento, magari si darà alla politica,
fingendo di detestare il gossip. Sicuramente si lascerà impalmare
da un rampollo dell'Alta Finanza o di un impolverato blasone dal
nome altisonante e vuoto. Noblesse oblige! Questi, in gergo, si
chiamano giacobini e con il "comunismo" o "comunitarismo" cristiano
non hanno nulla in "comune". Sono arroganti bambini viziati impostici
come modelli sociali. Preferiremmo essere bacchettati in TV (quella
cui paghiamo il canone) da gente normale come noi, che s'è fatto
il "mazzo tanto" e tanti sacrifici per emergere... invece ci tocca
subire le umilianti prese per i fondelli di questi bipedi poco
"nobili" e tanto snob. Vorrei precisare, al termine del mio commento,
che generalmente voto la sinistra e che non simpatizzo con il
giornale cui la lettrice si è rivolta ma le rivendicazioni, quando
sono giuste, non hanno colore.
Carmine
_________________________________________
Inviato da
Anonimo
il 21/04/07 @ 21:58
Dicono LARGO AI GIOVANI! eppoi al governo
abbiamo le mummie egiziane, in Tv i soliti Baudo, Bongiorno e
le new ri-entry di Biagi e Funari. Non c'è altro sistema che quello
di aspettare l'età pensionabile per avviarsi al lavoro, cari giovani...
a meno che non facciate una rivoluzione. Le rivoluzioni solo i
giovani possono farle!
"nonna" Bice
__________________________________________
Messaggio
N°260 del 14-04-2007 - 11:01
Tags: Lettere al direttore
Opinione o
Provocazione di Loris Palmerini?
Forse, solo buonsenso.
Agli attenti lettori di "Megaride" l'ardua sentenza.
Loris Palmerini Presidente del Tribunale del Popolo Veneto
Ecco perché la "Repubblica Italiana" LEGALMENTE NON ESISTE
Al
momento del referendum monarchia / repubblica del 1946 erano legalmente
territorio dello Stato Italiano anche le terre di Istria con Capodistria
e Pola ecc, la Dalmazia con Spalato e Zara, e le Isole Adriatiche. Queste
terre erano "italiane" in base al Trattato di Rapallo del 1920 http://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_di_Rapallo_(1920).
Dunque, seppure occupate dai Titini, erano terre che avevano il diritto
di poter votare al referendum monarchia / repubblica del 1946 , un diritto
che avevano i cittadini "italiani" lì residenti : essi avevano il diritto
di voto, che però non hanno potuto esercitare in maniera ingiustificata.
NON FURONO COSTITUITI I COLLEGI PREVISTI DAL DECRETO. Purtroppo, non
solo gli aventi diritto lì presenti non poterono votare, ma nemmeno
quelle centinaia di migliaia di essi che fuggirono al genocidio Titino
e vennero in italia. E' vero, il caos era tanto, c'era una guerra civile,
ed infatti perfino Corfù e il Dodecaneso erano terre Italiane in virtù
di una pretesa e eredità del Regno d'Italia dalla Repubblica Veneta,
cosa per altro mai dimostrata , ma infatti lasciamo perdere anche questo
che rafforzerebbe il mio ragionamento. Torniamo ai territori d'Istria,
Dalmazia e isole: essi furono ceduti dalla neonata "repubblica italiana"
solo nel 1947 con il trattato di Parigi. http://it.wikisource.org/wiki/Trattato_pace_Italia_Potenze_Alleate
Questo dimostra che al momento del voto del 1946 essi erano
territori "italiani". Quindi, come può aver ceduto quei territori
quella "repubblica" che da essi non era mai stata votata ? E sopra
tutto, è legale un referendum dove solo una parte del territorio
vota ? Chi rappresenta la Repubblica Italiana ? Purtroppo bisogna
ricordare che oltre a quei territori del levante veneto che ho
detto, anche Trieste, Bolzano e TUTTO IL FRIULI non poterono votare
al referendum. Insomma MILIONI DI AVENTI DIRITTO AL VOTO non poterono
votare al Referendum del 1946, pur essendo italiani con diritto
di voto, e questo perché chi organizzò il referendum stava realizzando
un colpo di stato. Infatti è noto che tali italiani erano per
lo più di orientamento monarchico, e se avessero votato avrebbe
certamente vinto la Monarchia. Per altro, il referendum è macchiato
di diverse irregoralità, perfino non si è mai spiegato l'improvvisa
comparsa nella notte dello scrutinio di milioni di voti pro republica,
appunto lo scarto che fece vincere la repubblica per 12.717.923
voti contro 10.719.284 voti per la monarchia . Ma considerando
che milioni di aventi diritto non poterono votare, questa differenza
non è sufficiente per dare certezza del risultato del referendum
e dunque legittimità alla repubblica. Ripeto, i milioni di Istriani,
Dalmati e delle isole dell'Adriatico che non votarono, oltre a
Bolzano, il Friuli ecc, fanno sì che il risultato del Referendum
del 1946 non esprima la volontà popolare. Io non sono monarchico,
ma RISPETTO LA VOLONTA' POPOLARE e pretendo che uno Stato rispetti
la legge. Per tanto devo affermare che il Referendum del 1946
E' NULLO perché non è stato valevole per esprimere la volontà
popolare del popolo italiano. Il RISULTATO REFERENDUM del 1946
non vale perché: - non è l'espressione della maggioranza degli
aventi diritto al voto - probabilmente avrebbe vinto la monarchia
- le modalità del passaggio di poteri sono oscure e macchiate
da minacce alla casa regnante da parte degli esponenti cattolici
e comunisti Di conseguenza, LEGALMENTE LA REPUBBLICA ITALIANA
NON ESISTE A chi parla del "troppo tardi" si deve dire : può essere
democratica e legale una repubblica che nasce dalla NEGAZIONE
DEL DIRITTO DI VOTO ? La Repubblica Italiana è un FALSO, è illegittima,
è giuridicamente INESISTENTE , e i diritti umani pretendono verità
e la revisione delle Istituzioni attraverso dei referendum territorio
per territorio autogestiti dalla cittadinanza, anche quella di
Istria e Dalmazia. Per gli stessi motivi, le cessioni di territorio
sottoscritte dai Repubblicani saliti al potere, ossia i trattati
internazionali NON SONO VALIDI per difetto di rappresentanza.

Loris Palmerini 2006 (C) - citare sempre l'autore - copyright
2006 Loris Palmerini - all rights reserved
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 1
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Inviato
da Anonimo
il 14/04/07 @ 16:24
Cari Patrioti, il senso di questa denuncia
è chiaro. Mi domando: il Popolo vuole veramente la verità o parliamo
alle campane di vetro? Il federalismo significa ridarre identità
e visibilità ai Popoli ma in un'epoca di colonizzazione da parte
dei sistemi bancari questo è possibile? Il capitalismo è anche
la morte dello spirito: principalmente quello dei Popoli.
Saluti. antimo ceparano
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Messaggio
N°237 del 02-04-2007 - 23:06
Tags: Lettere al direttore
Aggiornamento
sui tristi fatti di Amorosi
Molti
lettori ci hanno chiesto notizie circa le sorti del martoriato
cagnolino di Amorosi (Bn), del quale abbiamo dato notizia al post
n. 231 di questo giornale. Distinguendosi, per sensibilità ed
etica, il responsabile del sito www.amorosionline.com
, Alan Ragone , ci ha inoltrato il seguente, rassicurante messaggio
che volentieri pubblichiamo:
Spett.le Redazione de "LA VOCE DI
MEGARIDE" - Marina Salvadore, La ringrazio di aver pubblicato
sul Suo Rotocalco on line l'articolo sul cane seviziato ad Amorosi
e di aver ulteriormente richiesto informazioni sulle sue attuali
condizioni di salute. Tengo a
precisare che conoscevo molto bene
questo cane perché sostava spesso nei pressi della mia abitazione,
per cui ho sofferto ancora di più alla notizia dell'azione brutale
e criminale che ha subito. Il cane, non si sa come, è sopravvissuto
alla terribile violenza e da qualche settimana si trova in un
canile dell'Enpa di Benevento dove è stato sottoposto alle cure
necessarie, ma fra una decina di giorni sarà riportato ad Amorosi
e non è proprio il caso di rimetterlo libero sul territorio, per
cui si sta cercando di trovargli una sistemazione e un padrone
affidabile, in grado di assicurargli tanto amore, oltre al cibo.
Il cane, come si può immaginare, non è più lo stesso dopo tanta
violenza subita. Non è più lo stesso nel fisico e nella mente,
è un cane fortemente traumatizzato e che dovrà essere seguito
e assistito per un lungo periodo, per ridargli, se è possibile,
la fiducia negli esseri umani che prima era totale ma che ha perso
completamente in quella terribile notte di violenza. Grazie ancora
per la considerazione del caso e per voler eventualmente pubblicare
sul Suo Rotocalco altre informazioni sugli sviluppi delle indagini
che inizieranno a breve. Proprio in queste ore è in corso in paese
una raccolta di firme per inoltrare denuncia alla Procura della
Repubblica e molte persone stanno chiedendo di aderire. Se occorrono
altre informazioni potete scrivermi all'indirizzo : info@amorosionline.com
Cordiali saluti e buon lavoro Alan Ragone Direttore del Portale
"Amorosi on line" www.amorosionline.com
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
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Messaggio
N°233 del 01-04-2007 - 12:56
Tags: Lettere al direttore
La
solita solfa dei pennivendoli di regime
da Deborah Ripreso - Catania

Spett. redazione,
allego la stesura di una lettera idealmente rivolta al prof. Villari,
scritta a Repubblica dopo aver visionato il filmato sull'opera
"Il Risorgimento" di prossima pubblicazione. Egregio prof. Villari,
non posso certo nascondere il senso di nausea e malcelato disappunto
che ho avvertito nel guardare l'intervista da lei concessa a Repubblica
per promuovere la pubblicazione de "Il Risorgimento". Da uno storico
del suo spessore noi, gente del sud, ci saremmo aspettati onestà
intellettuale, rigore storico e filologico, giustizia. La sua
esposizione perfettamente in linea con la retorica piemontese
del sud povero, arretrato, guidato da tiranni insensibili alle
istanze "liberali" e ai "gridi di dolore", ripropone l'epopea
garibaldina delle camice rosse le quali, in nome della libertà
e dell’autodeterminazione, pugnando eroicamente, soddisfano il
"bisogno di unità della PATRIA COMUNE". Il suo astorico uniformarsi
allo stereotipo risorgimentale, uccide per la seconda volta le
migliaia di meridionali che offrirono la loro vita per difendere
la loro terra, il loro legittimo Re e le loro tradizioni dall’invasione
piemontese del 1860. Lei parla di Patria e di bisogno di unità
politica. Ma, mi scusi, di quale patria? Il centro nord, con i
vari regni da secoli controllati da Potenze europee non poteva
certo vantare cultura, lingua, tradizioni comuni né trascorsi
di unità politica e territoriale. Gli unici ad avvertire politicamente
tale “bisogno” furono i Savoia per mascherare i loro progetti
di conquista della penisola determinando il fallimento di tutti
quei progetti moderati che miravano ad una soluzione federale,
unico rimedio per una coesistenza pacifica dei popoli italiani.
Dal 568, anno dell’invasione longobarda, la penisola resterà divisa
in un mosaico di Stati estremamente diversi tra loro. Quali sentimenti
di patria poteva vantare il nord? Quelli della battaglia di Legnano
e il Barbarossa, quelli della… “Padania”? O la discendenza dall’antica
Roma? O la comune lingua parlata, nel 1861 solo dal 2,5% degli
italiani? L’unica vera Nazione, con una storia di diversi secoli
(730 anni) era il Regno del Sud in seguito chiamato delle due
Sicilie. Nato nel 1130 ad opera dei normanni, con la sua storia,
la sua cultura, le tradizioni, la lingua e la moneta durò fino
all’invasione di Garibaldi e delle armi sabaude.Non prova vergogna,
egregio prof, nel ripetere anche lei il consunto ritornello del
sud povero e arretrato? Perchè non dice ai suoi lettori che il
Regno di Napoli era il più industrializzato della penisola, con
quasi 5000 industrie tra cui stabilimenti metalmeccanici, siderurgici,
cantieristica navale, cartiere e concerie al primo posto in Italia.
Perché non ricorda a chi lo segue da tanti anni il costo della
vita e l’imposizione fiscale tra i più bassi d’Europa, la florida
finanza pubblica, gli alberghi dei poveri, la vaccinazione obbligatoria,
i primi provvedimenti pensionistici d’Italia e l’assenza del fenomeno
migratorio. L’emigrazione verso le Americhe era sconosciuta prima
dell’annessione forzata al Piemonte. Essa fu l’impietosa conseguenza
del progressivo trasferimento di risorse economiche e materiali
al nord, della chiusura di numerosi stabilimenti e dell’azzeramento
di migliaia di ettari di colture (canna da zucchero, riso, tabacco)
per favorire gli imprenditori del nord. Perché non prova a svelare
l’inconfessabile mistero relativo alla destinazione dei milioni
di ducati sottratti da Garibaldi e i suoi pescecani dal Banco
di Sicilia (80 milioni di euro attuali) e di Napoli (1760 milioni
di €) e dalle floride casse comunali? Ci spieghi, professore,
il ruolo dell’Inghilterra e della massoneria nell’eroica spedizione
dei mille, il tradimento di alti ufficiali e ministri Borbonici
comprati dal denaro inglese e sabaudo, le truppe duosiciliane
fatte arrendere senza combattere e, fra tutto, le deportazioni
di decine di migliaia di soldati borbonici nei lager di Fenestrelle
e San Maurizio. Nel ripetere con tono solenne la storiella risorgimentale
non sente le loro grida? Non ode le sofferenze di coloro che furono
fatti morire di freddo e fame sulle Alpi perché rei di essere
incondizionatamente fedeli al loro Re e alla loro Patria? Non
ode gli spari, i rastrellamenti, le cariche di cavalleria dell’esercito
piemontese contro le popolazioni inermi e le città del sud che
combattevano per la loro libertà, per il loro sacro diritto a
NON volere un re straniero e l’unione (con plebisciti-farsa) ad
altri territori della penisola e che gente come lei, per scusarsi
agli occhi del mondo, chiamò sprezzatamene “briganti, cafoni,
terroni”. Napoli, che dopo Parigi e Vienna era faro di cultura
nelle arti, nelle lettere, nella musica, dove si stampavano il
55% dei libri di tutta la penisola… E’ avvilente per noi che ci
definiamo italiani, dopo 147 anni, chiamare con pomposa retorica
STORIA, la storia di chi con la doppiezza, l’inganno, lo sprezzo
del diritto internazionale vinse una guerra di conquista imponendo
la propria visione di “libertà”, dimenticando i perdenti, le genti
del sud cui la sorte delle armi non arrise; le genti del sud che
pagarono con la vita, la povertà, l’emigrazione, la decisione
di pochi, furbi e audaci rivoluzionari. Rifletta, professore…
e si vergogni!
D. Ripreso - Catania, 29 marzo 2007
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 2
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Inviato
da Anonimo
il 01/04/07 @ 13:55
E si vergogni sopratutto il quotidiano "
REPUBBLICA " che ha avuto la bella idea di celebrare il risorgimento
(del piemonte). Forse, in redazione,hanno ascoltato anche loro
qualche "grido di dolore" ........
Ambro
______________________________________
Inviato
da Anonimo
il 01/04/07 @ 22:11
Carissima Deborah, i piemontesi non hanno
vinto alcuna guerra! La guerra è tale quando la si dichiara al
"nemico" e nel nostro caso si deve parlare di invasione e di occupazione.
Voglio solo sperare che l'attuale Villari non sia discendente
dell'altro Villari, storico onesto e difensore delle ragioni del
Sud. A lei, il mio incoraggiamento a proseguire nella ricerca
della verità ma soprattutto nella diffusione di essa presso i
suoi concittadini.
Con stima, Antonio Russo.
______________________________________
Messaggio
N°200 del 10-03-2007 - 12:24
Tags: Lettere al direttore
Sanità
Campana
Segnalataci dal lettore Osvaldo Balestrieri
Lettera inoltrata
al direttore del quotidiano “Repubblica” dall’ex Dir. Gen.le dell’Az.Osped.G.Rummo
di Benevento Negli ultimi mesi sui giornali locali sono stati
pubblicati numerosi articoli e contributi circa la necessità di
introdurre cambiamenti forti nella pubblica amministrazione ed
in particolare nella gestione della sanità, ciononostante il divario
tra enunciati e pratica non solo resta alto, ma anzi, è aumentato:
basta girare per gli ospedali della Campania, andare nel territorio,
parlare con la gente e con gli operatori, leggere le statistiche
di salute, per rendersi conto che purtroppo assistiamo ad un peggioramento
in termini di salute e di servizi offerti ai cittadini. Il Presidente
Bassolino e l’Assessore Montemarano si mostrano ottimisti circa
i risultati ottenuti, e ciò, francamente, lascia alquanto sconcertati
coloro che vivono la realtà di ogni giorno. Gli stessi risparmi,
se si va a ben vedere, non sono soddisfacenti, se si considera
che molti investimenti sono stati solo rinviati. Tutto ciò, a
mio parere, ha effetti devastanti sulla credibilità delle istituzioni
e sulla volontà di resistere e continuare ad operare sia da parte
dei cittadini che da parte degli stessi operatori. In un convegno
svoltosi in questi giorni presso l’Università Federico ll, si
è parlato di familismo, anche amorale, che continua a pervadere
la società meridionale mentre alcuni degli oratori hanno voluto
sottolineare la necessità, che almeno nella sanità e nella ricerca
si effettuino nomine e selezioni premianti le buone professionalità,
segno che si continua a selezionare una classe dirigente, a tutti
i livelli, per lo più mediocre. Ma se le cose vanno così male,
perché i cittadini, gli operatori e le loro organizzazioni non
protestano chiaramente e fortemente? In base alla mia esperienza,
i cittadini non protestano perché, oppressi da una atavica rassegnazione,
ricorrono al solito metodo della “raccomandazione “ e della “conoscenza”,
fosse anche l’usciere, mentre i più “fortunati”, scelgono la via
dell’emigrazione al Centro-Nord, ed infatti ogni anno un milione
di cittadini del Sud sceglie di andare a curarsi fuori. Per quanto
riguarda poi gli operatori, anche e soprattutto i migliori, temono
ritorsioni e ricadute negative, non tanto e non solo sulla propria
persona e sulla carriera, quanto piuttosto sulla fornitura delle
risorse indispensabile per poter lavorare, soprattutto dopo l’introduzione
della Finanziaria del dicembre 2005, improntata esclusivamente
sul contenimento dei costi, tra l’altro in modo piuttosto indiscriminato.
Di fronte alla situazione reale e alla ipocrisia della nostra
classe politica non si può continuare a tacere. Per questo ho
deciso di scrivere questa lettera, nella speranza che altri vogliano
seguire il mio esempio. Certo, per me è più facile, perché ormai
sono in pensione, forzata. A questo proposito credo che comunque
la mia storia sia molto indicativa. Sono stata nominata Direttore
Generale dell’Azienda Ospedaliera G. Rummo di Benevento nel 2001.
Durante il mio mandato è stata capovolta la realtà di quella azienda,
che ha cominciato a dare risposte certe a cittadini ed operatori,
garantendo di fatto l’autosufficienza provinciale, perché la squadra
che ha lavorato con me si è prefissa il bene pubblico e perché
tutte le nomine sono state improntate a criteri di trasparenza,
professionalità ed autonomia rispetto alle sollecitazione del
sistema politico. Il prezzo che ho pagato è stato l’isolamento
sia da parte del sistema governo, ma anche delle donne che tanto
si lamentano per essere scarsamente rappresentate nei luoghi di
governo. Alcuni sono arrivati a dirmi, che le persone come me
se ne dovevano andare dalla Campania. Sono stati fatti due Consigli
comunali contro di me, sono stata più volte denunciata, per cui
ora sono pendenti alcuni procedimenti giudiziari, uno dei quali
fortemente infamante, rispetto ai quali sono certa che alla fine
dell’iter giudiziario riuscirò a dimostrare la mia innocenza,
onestà e buona fede, ma intanto la mia carriera è troncata.
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Messaggio
N°190 del 03-03-2007 - 00:46
Tags: Lettere al direttore
Giornalisti, giornalai, ruffiani, capere e 'mpechere
da redazione Voce di Megaride
"Cara "Megaride",
da qualche tempo ho l'abitudine di leggere le vostre pagine scritte
in sordina e diffuse alla buona sorte di chi, fatalmente, si sorprenderà
nel leggervi. Divoro quotidianamente stampa e mass media, essendo
una "operatrice di settore" abbastanza qualificata, da lungo tempo.
Lo spirito delle vostre pagine mi riporta al clima entusiasmante
dei miei esordi, quando credevo che essere giornalista significasse
fare opera di volontariato nella società civile... essere quasi
un giustiziere, un combattente per la Verità ed il Progresso della
collettività. Amavo diffondere in pillole la cultura e l'informazione
perchè fossero comprensibili anche e soprattutto a coloro che
non godevano di titoli accademici e ch'erano tagliati fuori dalle
cose riservate ai solo "eletti"... Non voglio farla lunga ma ho
gettato in pattumiera, qualche giorno fa, il mio ventennale tesserino
d'iscrizione all'Ordine Nazionale dei Giornalisti; quel tesserino
tanto ambito per cui in tanti, ogni anno, fanno carte false e
riti propiziatori per ottenerselo! Sto per gettare in pattumiera
anche la mia corposissima rassegna-stampa e quelle targhe e premi
guadagnati sul campo ma solo quando mi occupavo dell'effimero.
Quando, secondo coscienza, mi è capitato di ritornare sui miei
passi, stringendo in mano l'elsa della spada di Giovanna d'Arco,
non vi sono stati premi e riconoscimenti ma censure e nonostante
fossi una "firma" ben nota, ho subito l'ostruzionismo di direttori
ed editori svenduti al "sistema". Intanto, negli anni anche la
realtà circostante prendeva a svuotarsi di valori, di ideali,
di dignità e troppi "giornalisti" iniziarono a trasformarsi in
scribacchini, in leccapiedi, venduti al sistema: "giornalai",
come li avete giustamente definiti più volte nei vostri leali
articoli. Per non parlare, poi, di una selva di individui che
- segnalati da autorevoli personaggi del jet-set e della politica
- senza saper leggere e scrivere, cominciavano a fare le star
televisive quali opinionisti, tuttologi, esperti... tutti dediti
alle volgarità ed al desiderio di apparire... Essendo di antiche
origini napoletane anch'io li enucleo facilmente nelle colorite
categorie dei ruffiani, delle capére e delle 'mpechére, tanto
necessarie al gossip ed alla politica di annientamento dei rivali
in politica, negli affari, nello spettacolo, nelle "famiglie"...
persino nella Fede professata. A suon di soldi! E... che soldi!
Tanti, troppi, scandalosi, vergognosi soldi per comperare cattiveria,
menzogne, perfidia... come a dei killer professionisti! Per non
parlare dei voltagabbana...che non è una specialità dei soli politici...
Vi porto un esempio, tra i tanti. C'è una "collega" nella vostra
città che avevo imparato ad apprezzare sin dai suoi esordi (che,
in verità sono recenti data la sua ancor giovane età). Nei suoi
primi articoli scritti per un famoso quotidiano semi-reazionario
édito come quasi tutti al Nord, ritrovavo la mia tempra degli
anni migliori... Costei scatenò un putiferio con i suoi documentati
interventi in materia di "scandalistica bassoliniana", quale corrispondente
da Napoli. Fulmini e saette furono scagliati da quegli occhi e
mani di brace per certo tempo, pericolosamente, sugli allegri
affari del governatore della Campania e di certi suoi accoliti,
fino a indurre la sottoscritta a temere che la troppo vesuvina
e giovane collega emergente potesse incorrere in qualche "accidente"
di percorso... Tra l'altro, ero a conoscenza del fatto che tutto
quel livore sull'indubbia affaristica del governatore campano
le proveniva in maggior parte dalla sua appartenenza ideologica
all'opposta fazione di A.N. ... Ora, che ho gettato il mio tesserino
posso dichiarare d'essere anch'io una sostanziale elettrice del
centro-destra... ma getterò in pattumiera anche la tessera elettorale,
a tener compagnia a quella dell'Ordine. Comunque, nessuno mai
- a giudicare dalle rigorose critiche da me scritte spesso contro
alcuni personaggi del centro-destra - avrebbe potuto immaginare
questa mia "debolezza"... La moralità, la verità e l'austerità
sono stati da sempre il mio credo, il mio costume di vita "giustiziera"...
Per farla breve, la vostra "pasionaria", rivoluzionaria anti-governatore
Bassolino... non è morta bruciata sul rogo come Giovanna d'Arco
ed alcun "accidente" le ha bloccato la carriera che, più sfolgorante
ed ambita, ora la vede rigenerata e autorevole occupare una "sedia"
più alta di uno scomodo sgabello al quale era costretta dalla
gavetta, dotata di schienale imbottito e braccioli orientabili
proprio in un bell'ufficio di quella regione Campania tanto vilipesa
ed ancora condotta dall'inossidabile governatore rimasto illeso
da ogni fulmine e saetta scagliatogli contro dalla sua novella
dipendente; anzi, collaboratrice!. Era solo un esempio... Ne ho
viste e sentite di tutti i colori: questo descritto mi sembrava
più vicino alle vostre tematiche meridionaliste che sottoscrivo
con convinzione ma che - mi spiace disilludervi - non troveranno
mai uditorio possibile, purtroppo. Come si dice? Meglio darsi
all'ippica! Personalmente, alla luce della mia inutile esperienza
durata una vita che posso ritenere altrettanto inutile, trovo
scandalosa la politica di finanziamento ai "giornali", il balzello
annuo all'Ordine professionale, le nuove modalità di accesso alla
professione, fatte di scuole, corsi e stages a pagamento e di
ulteriori corsi a pagamento per potersi iscrivere al concorso
a Roma per l'agognato tesserino... vergognosa è la iscrizione
all'Albo di emerite mignotte, oche e giullari di corte accanto
a giornalisti veri, opinionisti eccelsi, combattenti della Verità,
inviati di guerra che magari rischiano la pelle per fare seriamente
ed eticamente il proprio lavoro inteso come l'intendevo io: una
missione! I colori della vita e tutti i petali del fiore della
vita sbiadiscono e sviliscono. Non v'è più passione, non v'è più
giustizia, non v'è più sete di dignità. Non saranno loro, gli
egregi colleghi dalla Mont-Blanc in radica e puntale in oro, circonfusi
dell'aura dei soloni cui slappano il fondello, ad emarginare me.
Sono io che mi libero definitivamente di loro, ficcandoli nel
cassonetto dei rifiuti umani, insieme ai miei impossibili sogni
di dignità, laddove meritano di poltrire tra i rifiuti organici
di questa "zozza" società. Con buona pace di quei rari giornalisti
degni di tal titolo che, fortunatamente, ho avuto l'opportunità
di incontrare. Auguri a voi, ai vostri sogni di libertà e verità,
con l'auspicio che non si infrangano com'è accaduto a me. Buon
lavoro!"
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Messaggio
N°149 del 04-02-2007 - 13:17
Tags: Lettere al direttore
Una proposta CompraSud
Riceviamo
da Michele Fisicaro, produttore agrumicolo di Lentini, la seguente
allettante offerta che giriamo a tutti i nostri lettori, nello
spirito delle politiche del "CompraSud", utili a far
girare l'economia del Mezzogiorno, privilegiando lungo ogni coordinata
geografica la scelta e l'acquisto dei nostri esclusivi prodotti
d.o.c. e d.o.p. e nell'attesa che altri imprenditori meridionali
vogliano far propria l'iniziativa del signor Fisicaro. Egregia
redazione, caro lettore, sono un piccolo proprietario di un fondo
agrumicolo a Sud dell’Etna , ove coltivo agrumi ed in modo particolare
la varietà "moro" pigmentate, e precisamente in C.da Armicci tenere
del Comune di Lentini (sr). La coltivazione dei miei agrumi la
effettuo così come fu introdotta in Sicilia dagli arabi durante
la loro dominazione, senza uso di alcun fertilizzante, diserbante
e pesticida. La posizione collinare a sud dell'Etna del mio agrumeto,
per effetto delle notevoli escursioni termiche della zona determina
l’accumulo nei miei frutti degli antociani, che conferiscono alla
polpa il caratteristico colore rosso. Gli antociani sono dei pigmenti
naturali che danno alle arance rosse tutto il loro colorito ed
i loro sapore unico. Ma non solo, sono degli antiossidanti che
combattono i radicali liberi (responsabili dell’invecchiamento),
svolgono tutta una serie di importanti funzioni fisiologiche e
soprattutto sono fondamentali nella prevenzione dei tumori. Insomma,
fanno davvero un gran bene. Per tutti questi motivi l’arancia
rossa è da preferire rispetto alle altre generiche arance. Spremuta
poi dà il meglio di sé. Così, mentre gusta il succo fresco ed
invitante di un’arancia rossa di Sicilia, aiuta il suo organismo
a mantenersi in forma in modo piacevole e, soprattutto, genuino.
Perché l’arancia rossa, spremuta o a spicchi, è l’alleato più
fedele, semplice e gustoso della nostra salute: dà sapore ad una
pausa, dà energia durante lo studio e lo sport, dà benessere,
sempre. Tutti sappiamo che le arance contengono un’elevata concentrazione
di vitamina C, e che un paio di spremute al giorno sono il più
efficace e naturale antidoto contro i raffreddori e le forme influenzali.
La vitamina C inoltre protegge il cuore ed il sistema cardiovascolare,
previene la gastrite e l’ulcera, disintossica ed incrementa le
difese immunitarie dell’organismo. Pochi, invece,
sanno che l’arancia
rossa di Sicilia contiene rispetto agli altri agrumi, circa il
40% in più di vitamina C. L’arancia rossa rappresenta un vero
e proprio regalo della Natura, una varietà pregiata ed unica al
mondo. Unica per il gusto, innanzitutto, ma anche per l’energia
e la salute che sono racchiuse all’interno dei frutti. Il frutto
fresco presenta un contenuto di vitamine di gran lunga superiore
a quello del prodotto conservato (succhi pastorizzati). In particolare,
“provitamina A”, “vitamina B1”, “vitamina B12”, “Biotina”, “vitamina
C” e “vitamina PP”, che subiscono una riduzione del 50% durante
il processo di conservazione.Una ricerca decennale su un campione
di 11.000 persone eseguita dall’Università della California ha
dato ulteriore dimostrazione degli straordinari effetti benefici
della vitamina C. Secondo i risultati della ricerca, consumare
quotidianamente forti dosi di vitamina C può prolungare di cinque
anni la vita degli uomini e di un anno quella delle donne. PERCHE'
SCEGLIERE LE MIE ARANCE ROSSE? quest'anno ho deciso a costo di
perdere l'intera produzione, di non cederla ai commercianti del
settore e di vendere direttamente ai consumatori, perchè ritengo
ingiusto che il consumatore viene ristretto al consumo frequente
di agrumi per l'elevato costo che è costretto a sostenere, e non
sempre sa cosa acquista e mangia. Pertanto Le offro la possibilità
di potere acquistare i miei eccezionali agrumi così come vengono
raccolti e ingabbiati a soli € 0.50 al KG. oltre le spese di spedizione
€ 9,20 + € 3.00 cassetta tradizionale in legno, quindi una cassetta
standard di Kg. 30 al suo domicilio viene a costare appena € 26.00,
mentre il tarocco da tavola (pezzatura grande) Euro 35,00. Per
il pagamento della fornitura, non ci sono problemi, può essere
effettuato sia in contrassegno, bonifico bancario o versamento
in c/c postale, oppure se non ha fiducia anche dopo avere degustato
le mie arance, nel modo in cui desidera.
Nel caso non fosse interessato, chiedo scusa per il tempo sottrattoLe,
invece se intende gustare le mie arance può contattarmi anche
telefonicamente al 338.5662307, oppure via email: michelefisicaro@tiscali.it
Distinti Saluti - Ossino Fisicaro Michele res Lentini C.da Armicci
s.n.
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Messaggio
N°139 del 29-01-2007 - 19:08
Tags: Lettere al direttore
La
Via Crucis è reato di gruppo
Riceviamo da Rafminimi13@libero.it
il seguente messaggio,
opportunamente documentato:
Non mi dite
che le DISTOPIE, complici le manie di psedo-protagonismo di tante
persone da poco, non stanno avanzando a passi da gigante! Può
la tradizionale devozione della Via Crucis essere definita espressione
di un «disegno criminoso»? Può un'innocua sequenza di «stazioni»
che ricordano la passione di Cristo, composta da qualche piccola
lapide, bassorilievo e lumino, sistemata in privatissimi terreni
agricoli dai loro legittimi proprietari, diventare «un pericolo
per la salute e l'incolumità fisica» delle persone? In
Italia
si aprono discoteche che costringono interi quartieri a sorbirsi,
loro malgrado, i decibel d'ordinanza; c'è chi alleva abusivamente
tigri o serpenti nel giardino dietro casa, chi celebra messe nere.
C'è chi prega Allah a cielo aperto, sul pubblico marciapiede.
Ma realizzare sulla tua proprietà un'innocua Via Crucis, no, questo
non puoi farlo. E se lo fai, si trova sempre un magistrato pronto
a sentenziare che quella pratica devozionale rappresenta un «disegno
criminoso»… da “IL GIORNALE”: “Quella di Ortensio Sassi, Maria
Grazia Zaccaria, Roberto Albertelli e Dolores Coleschi è una storia
paradossale. Dal 2003, le due coppie, abitanti nella campagna
di Castrocaro Terme, hanno «installato» una Via Crucis, con le
tradizionali quattordici stazioni, e una croce alta sette metri
e illuminata al neon (ma che si spegne puntualmente a mezzanotte).
Tutto ciò all'interno di un terreno agricolo di proprietà e con
tanto di autorizzazioni dell' amministrazione comunale. E dopo
aver avvertito il vescovo e il parroco, che nulla avevano, né
potevano avere, in contrario. Ogni venerdì sera, ad esclusione
del Venerdì Santo - quando le famiglie partecipano alla funzione
in parrocchia - i Sassi e gli Albertelli radunano un gruppetto
che varia da cinque a quindici persone, e dalle 21 alle 22.15
percorrono, pregando, i circa 550 metri di viottolo lungo cui
si snodano le stazioni. Le auto dei presenti vengono parcheggiate
in un'area predisposta a questo scopo nella proprietà degli Albertelli
fin dal 1988. In occasione della prima Via Crucis, il 1° venerdì
di settembre 2003, la signora Coleschi ha avvisato la polizia
municipale di Castrocaro, informando che la preghiera ci sarebbe
stata ogni venerdì. Quella prima sera, una pattuglia di vigili
urbani aveva percorso lentamente la strada privata che attraversa
le proprietà delle famiglie per osservare quanto stava accadendo.
Che cosa può esserci di male, vi chiederete, in un gruppuscolo
di fedeli che decide di ricordare ogni settimana la morte di Gesù,
leggendo brani del Vangelo? A cinque vicini, la storia non è proprio
andata giù. Per loro, quelle piccole lapidi e quel viottolo rappresentano
una minaccia. Così hanno presentato un esposto, scrivendo che
«la tranquilla amena località... subiva profondi, ma innaturali
mutamenti, destinati ad incidere pesantemente sulla vita quotidiana
dei residenti e con ripercussioni sulle proprietà di questi ultimi...
Sembra che abbiano intrapreso il progetto di trasformare la zona
in "zona di culto"». Nell'esposto, i cinque firmatari chiedono
alla magistratura di «accertare l'avvenuta modifica dello stato
morfologico dei luoghi, nonché il conseguente disagio ambientale»,
e pure i disagi derivanti dall'aver trasformato - affermano -
«un paesaggio da agricolo a pubblico». Peccato che il terreno
pubblico non sia, ma si tratti di proprietà privata. Infine, i
firmatari chiedono alla Procura di Forlì di accertare «la ricorrenza
di condizioni di pericolo per la salute e l'incolumità fisica
e il patrimonio». Sembra incredibile, eppure il Tribunale ha condannato
le famiglie Sassi e Albertelli, con decreto penale del 15 settembre
2006, per aver realizzato la Via Crucis in casa loro. Sarebbe
come se un giudice condannasse qualcuno per aver installato un
«percorso-vita» nel bosco di proprietà dietro casa, o per aver
esposto variopinti nanetti o puffi nel viottolo che porta al garage.
«In nome del popolo italiano»,
il giudice Giovanni Trere, ha giudicato
i quattro promotori colpevoli di «reato continuato» (art. 81 del
codice penale), «disturbo delle occupazioni e del riposo delle
persone» (art. 659), mancato «avviso al Questore». Avrebbero agito
«operando in concorso tra di loro ed in esecuzione di un medesimo
disegno criminoso» realizzando «strutture di carattere religioso».
Gli interessati, ai quali è stata comminata un'ammenda di mille
euro a testa ed è stata proposta l'estinzione della pena grazie
all'indulto, hanno invece fatto ricorso. «La sentenza - spiega
al Giornale Ortensio Sassi, di professione analista informatico
- non ha tenuto conto che la croce e il terrapieno per il parcheggio
sono stati realizzati nella proprietà privata e con autorizzazioni
comunali; che non doveva essere avvisato il Questore perché la
Via Crucis non si svolge in luogo pubblico ma in un terreno agricolo
privato, che le "stazioni", cioè le lapidi sono un libero arredo
in proprietà privata. Quanto al disturbo del riposo delle persone,
beh, deve sapere che uno dei firmatari abita a Bologna, altri
due a ben 100 metri dal luogo del nostro passaggio». C'è di più.
Spesso e volentieri, proprio in concomitanza dell'inizio della
Via Crucis, da una casa vicina c'è chi attacca a tutto volume
uno stereo che ha le casse all'esterno, per disturbare il gruppetto
di persone in preghiera e i loro «criminosi disegni», fatti di
Paternoster e Avemarie.
Nota della
redazione
Abbiamo ritenuto utile diffondere questa ridicola quaestio di
malvicinato poiché l’occasione ci offre un razionale aggancio
con l’attualità politica di questi giorni, relativamente al ddl
di Mastella, divenuto Legge dello Stato contro il negazionismo
della Shoah ebraica e per trovare spunto di riflessione sulla
nostra confessione di Fede. E’, infatti, sempre più evidente –
dentro e fuori il Paese - una sorta di negazionismo ad oltranza
della Cristianità, che pure ha avuto il suo olocausto ed i suoi
martiri (ne ha tutt’ora nel mondo) e che ci sembra, oggi, quanto
mai isolata ed in difficoltà, senza paladini a rappresentarla
ed a difenderla. Da parte del nostro governo, sarebbe stato più
consono provvedere all’emanazione di una Legge contro il negazionismo
di ogni etnocidio, di qualsiasi professione di fede, comprendendovi
– e non vogliamo ripeterci – anche l’olocausto e la diaspora di
altre popolazioni, dovuti alle solite mere questioni di economia
politica, di espansionismo, di razzismo e di confessione di fede.
Abbiamo notizia che in Francia, già nell’ottobre scorso, in via
provvisoria è stata ammessa all’approvazione del Governo una Legge
contro il negazionismo dell’olocausto e della diaspora armena,
sempre negate dai Turchi che, a riguardo, hanno imposto un paradossale
contro-negazionismo in patria, inteso quale grave reato penalmente
sanzionabile (e…conosciamo i metodi ottomani!) di “attività anti-turca”
nei confronti di chiunque abbia chiesto o fatto verità sul genocidio
degli Armeni e revisione storica di quell’orribile epoca che si
è protratta molto oltre la fine della prima guerra mondiale. Per
ironia della sorte, essendo nel nostro Paese considerata un tabù
la storia vera del risorgimento, fatta di protestantesimo, invasioni,
vandee, stermini, stupri, saccheggi, occupazioni e falsi plebisciti,
saremmo indotti a rivolgerci alla Francia della Rivoluzione e
delle forche, per far riconoscere a livello europeo il negazionismo
perpetrato contro il Mezzogiorno d’Italia ed anche il riconoscimento
e la difesa della nostra confessione di fede, visto che – inspiegabilmente
– anche il Vaticano non pare essere molto coinvolto, considerata
l’evidente inerzia. Paradossale è stato anche l’intervento del
nostro presidente Napolitano alla vigilia della Giornata della
Memoria, laddove imponeva il riconoscimento del “sionismo” quale
principio fondante dello Stato di Israele (fin qui, tutto bene),
così come egli ritiene che il Risorgimento e la Resistenza sono
i principi fondanti dell’Italia. Non so a voi…ma alla sottoscritta
Risorgimento e Resistenza danno l’idea di fare a cazzotti tra
loro! Comunque, evviva il paradosso, sale della “diplomazia” politica
e dell’imperialismo occulto! Beati i martiri cristiani di ieri
e di oggi….perchè loro vedranno il Paradiso… sempreché Mastella,
Pannella, Ruben e Bush non abbiamo mire espansioniste pure “lassù”!
- M.S.
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 1
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Inviato
da Anonimo
il 30/01/07 @ 10:39
Se questo non fosse un giornale serio penserei
ad una burla: cosa da pazzi! E' il caso di dire: tutto è perduto
fuorchè la vita e l'onore!
antimo ceparano
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Messaggio
N°131 del 24-01-2007 - 19:52
Tags: Lettere al direttore
Basta con la violenza!
Riceviamo
da una gentile lettrice copia dell’appello da lei inoltrato al
sindaco di Castellammare. Condividendo le motivazioni della denuncia,
la sottoscriviamo in pieno, confidando nella vostra sensibilità
all’ulteriore diffusione presso chi competente. Ci scusiamo con
i più sensibili per l'immagine "forte" a corredo
dell'appello che ha l'unico scopo di rappresentare la cruda realtà;
l'esemplare fotografato può forse meglio di tante parole
sollecitare nella gente civile una reazione adeguata allo scempio
di tante creature.
"Signor
Sindaco la prego di intervenire per fermare questa ondata di violenza
di cui parla questo articolo che le accludo sotto perche' chi
e' capace di compiere queste azioni ignobili su degli animali
e' un individuo pericoloso per la societa' e va messo in condizione
di non poter fare altro male.
Sicuramente questi vigliacchi -perche' chi approfitta dei piu'
deboli non è altro che tale - non si farebbero scrupolo, se fossero
sicuri di farla franca, di agire anche su bambini o vecchi indifesi
e percio' vanno messi in condizione di non poter fare altro male
e vanno puniti con grande severita' anche per essere di monito
a chi volesse seguire le loro gesta. Credo che ci sara' sicuramente
qualche persona che conosce i responsabili di queste azioni vergognose
e che quindi possa aiutarla a dare loro un nome e cognome, per
cui la prego di agire subito e di farli punire, non solo pecuniariamente
ma anche con la detenzione.
La ringrazio in anticipo.
Claudia Spagnuolo - Cittadinanzattiva Sez. Animali Castelli Romani
allego l'articolo di giornale:
Impiccano
un cane nel bosco di Quisisana
Non
si placa a Castellammare l'ondata di violenza sugli animali. La
scorsa settimana tre cuccioloni di grossa taglia erano stati abbandonati
nei boschi di Quisisana; erano tre magnifici animali ed erano
stati adottati (per così dire) da alcuni volontari che giornaliermente
li raggiungevano per alimentarli. Stamattina però alla signora
di turno si è presentato uno spettacolo agghiacciante e terrificante.
Uno dei tre fratelli pendeva penzoloni da un albero con una corda
al collo mentre un altro guaiva guardando quel corpo inanimato
penzoloni nel vuoto. Del terzo invece nessuna traccia: era stato
fatto scomparire nel nulla. Il tam-tam animalista si è subito
messo in moto e sul posto sono giunti immediatamente i volontari
dell'ADDA e molte altre persone sensibili ed amanti degli animali.
E' stato richiesto l'intervento del servizio veterinario dell'ASL
Na5 per far effettuare l'autopsia sui resti del cane; il veterinario
di servizio, dott.sa Anna Varrella, non ha potuto fare altro che
costatare il decesso del povero animale e ordinarne la rimozione
dei resti. Sono state avvertite anche le forze dell'ordine: è
intervenuta una pattuglia di vigili di polizia municipale che
ha verbalizzato l'atroce episodio. Ma quello di oggi è solo l'ultimo
di una lunga serie: la settimana scorsa un gruppo di ragazzini
si è divertito a lanciare dal primo piano dell'Hotel Miramare
(in ristrutturazione) una cagnolina che si è salvata per miracolo
e se l'è cavata con la frattura di una zampetta; è stata operata
e attualmente è ricoverata in una pensione dove resterà fino a
guarigione. Lupo, uno splendido cagnolone bianco che viveva tranquillamente
tra Piazza Matteotti e la villa comunale, è stato picchiato a
sangue e non si sa che fine abbia fatto. Le aggressioni ai danni
dei randagi avvengono ormai quotidianamente in ogni rione della
città; gli animali sono terrorizzati e scappano anche alla semplice
vista di un ombrello. E' vero che c'è una diffusa insensibilità
nei confronti degli animali, ma ci sono anche molte persone che
invece li amano e sono stanche di assistere continuamente a scene
di cotanta violenza.
Inviato
da: vocedimegaride - Commenti: 2
riferimento
Inviato
da Anonimo
il 24/01/07 @ 20:47
E' vergognoso che esistano amministrazioni
locali, quali la Regione Campania, che spendono fondi milionari
per organizzare corsi per "studiare" da "veline" e non destinano
un euro alle fondazioni animaliste che saprebbero fare molto meglio
dei canili municipali e dei famosi lager privati autogestiti da
"amici degli amici". Ma di cosa ci meravigliamo, in fondo, se
i nostri simili gettano nei cassonetti persino i bambini? La vita
è solo un valore aggiunto. Sfido chiunque a guardare dritto negli
occhi un cane o un bambino mentre gli si fa violenza; la vista,
probabilmente, è quello tra i cinque sensi considerato superfluo
in certe pratiche, sono gli altri, i sensi impegnati nel piacere
della cattiveria. Vergognamoci della nostra "umanità". Gli animali
sono migliori di noi bestie.
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Inviato
da Anonimo
il 25/01/07 @ 17:16
vivo come se fossi presente ad un eterno
funerale! In me si è spenta ogni gioia: la violenza è diventata
il pane quotidiano per noi povera ed onesta gente. Non voglio
unire la mia voce al coro di chi ce l'ha con i poltici ma se qualcosa
in casa mia non funziona il maggior responsabile sono io che rappresento
il capofamiglia! Signori politici: vedete cosa fruttano le vostre
azioni! e per una volta siate uomini.
antimo ceparano
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Messaggio
N°106 del 03-01-2007 - 21:31
Tags: Lettere al direttore
I
pregiudizi anti-meridionali
riceviamo
da Osvaldo Balestrieri, cultore della storia antica di Napoli,
queste annotazioni, in attesa dei vostri commenti. Dal libro di
Guido
Dorso “La Rivoluzione Meridionale”,appendice seconda. -
recensito in”Quarto Stato” di Roncelli (18 settembre 1926) fu
l’ultimo scritto di Gramsci prima di essere arrestato. - “Rinascita”
anno II° 1945 n° 2, il titolo esatto del saggio era “Alcune note
sulla questione meridionale”. …….E poiché lo scritto di Antonio
Gramsci è divenuto quasi addirittura introvabile….. …….soprattutto
perché al popolo meridionale interessa assai che il proletariato
italiano eviti nel prossimo futuro tuti gli errori che spinsero
il vecchio Partito Socialista in una posizione anti-meridionalista……..
……il pensiero di Gramsci è cosi’ tagliente,e la sua revisione
critica cosi sincera,che……. E che si tratti di una revisione,
e più esattamente di una revisione critica,cioè non di un riesame
ideologico,ma di un esame di coscienza storico- politico , lo
confessa lo stesso Autore,quando,quasi autobiograficamente, ci
rende conto di un processo di adeguamento alla realtà, svoltosi
sotterraneamente in quell’èlite dell’ “Ordine Nuovo” di cui egli
fu indubbiamente il più forte cervello: “Il primo problema da
risolvere, per i comunisti Torinesi, era quello di modificare
l’indirizzo politico e l’ideologia del proletariato stesso, come
elemento nazionale che vive nel complesso della vita statale,
e subisce inconsapevolmente l’influenza della scuola del giornale,
della tradizione borghese. E’ noto quale ideologia sia stata diffusa
in forma capillare dai propagandisti della borghesia nelle masse
del Settentrione: il Mezzogiorno è la palla di piombo che impedisce
più rapidi progressi allo sviluppo civile dell’Italia; i Meridionali
sono biologicamente degli esseri inferiori, dei semi barbari o
barbari completi, per destino naturale; se il Mezzogiorno è arretrato,
la colpa non è del sistema capitalista o di qualsivoglia altra
causa storica, ma della natura che ha fatto i meridionali poltroni,
incapaci, criminali ,barbari, temperando questa sorte matrigna
con l’esplosione puramente individuale di grandi genii, che sono
come le solitarie palme in un arido e sterile deserto.”Il Partito
Socialista fu in gran parte il veicolo di questa ideologia borghese
nel proletariato settentrionale……
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 2
riferimento
inviato da
Anonimo
il 04/01/07 @ 10:46
In relazione all’articolo pubblicato su
Megaride e che tira in ballo la questione meridionale alla luce
dell’analisi gramsciana, pur non condividendo il punto di partenza
dell’analisi storica di Gramsci e il concetto di intellettuale
organico al sistema (concetto per altro ampiamento utilizzato
dalle partitocrazie occidentali degli opposti schieramenti) devo
evidenziare che lo stesso Gramsci fu lasciato marcire in carcere
mentre personaggi più funzionali alla logica materialista staliniana
vennero liberati (mi spiace dirlo ma Pertini fu
liberato
come altre decine di dirigenti socialcomunisti mentre Gramsci
fu lasciato per volontà staliniana in carcere). Gramsci è stato
l’unico dirigente comunista occidentale ad opporsi idealmente
a Stalin e l’analisi storica della questione meridionale che svolge,
al pari di Salvemini, è lontana dal coro degli osannanti. L’articolo
mi sembra molto riduttivo e non è generoso verso un uomo che pur
di diversa collocazione ideale è stato un martire degli opposti
schieramenti.
Abbracci. Antimo Ceparano
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Inviato da
Anonimo
il 04/01/07 @ 16:22
Antimo, desidero specificare che il signor
Balestrieri non ci ha inoltrato un articolo ma semplicemente delle
note, proprio per stimolare un dibattito; non a caso oltre l'immagine
di Gramsci è stata inserita la copertina del libro "La razza Maledetta"
che ho letto, pur se con tanta rabbia, e che segnalo vivamente a
chiunque voglia approfondire il tema dei luoghi comuni sui meridionali.
marina s.
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Messaggio
N°96 del 27-12-2006 - 14:16
Tags: Lettere al direttore
Perchè abbiamo fatto silenzio sul caso Welby
La Voce di Megaride
Riceviamo
dal nostro collaboratore Antimo Ceparano, che già lamentava, unitamente
ad altri lettori, la mancata attenzione di questa redazione al
"caso Welby" , la seguente riflessione in parte condivisa, alla
quale in pari sede rispondiamo, motivando il nostro
silenzio.
LA MISERI – CORDIA NEGATA . Un uomo soffre per più di quarant’anni.
La prima conseguenza di una simile condizione è che la memoria
subisce un danno irreversibile: si ammala perché è ferita. Ogni
giorno è un riflettere sulla propria condizione, un accanirsi
sul significato della Vita. I sensi sono ottenebrati da giorni
sempre uguali con ore che segnano il respiro che si fa sempre
più affannoso. Bisogna che accanto all’Uomo sofferente ci siano
persone d’amore. Parlo dell’Amore che non viene dalla carne. Certamente
vi sono accanto all’Uomo della sofferenza persone che dedicano
ogni istante del proprio giorno ad accudirlo: il guaio è che tutto
poggia sul Valore del significato della parola Uomo: l’ancora
è lontana. Sepolta nelle profondità di oceani lontani. Vengono
i pescicane, coloro che del dolore non hanno pietà altrimenti
porterebbero il peso dei milioni di sofferenti, anziani, bambini
soldato, disoccupati, famiglie in difficoltà e…ci sarebbe da scrivere
per molto tempo. A costoro interessa il significato politico,
il cogliere una vittoria che si profila facile, sull’onda dell’emozione:
dell’Uomo sofferente importa poco o niente…per anni non ne hanno
nemmeno conosciuto l’esistenza. Poi, l’occasione di una lettera
lo rende prezioso, adatto ai propri scopi…Alla fine l’Uomo muore…ucciso
dal clamore della finta pietas. La Chiesa ne rifiuta la cerimonia
funebre: è caduta nella trappola abilmente preparata. Ne ha fatto
anche dal punto di vista spirituale un simbolo politico dimenticando
che non spetta agli uomini il giudizio; quello è di Dio: NON GIUDICATE
e non sarete giudicati.(Antimo Ceparano) La Voce di Megaride risponde:
Carissimo Antimo e cari lettori, il nostro silenzio intorno al
caso nazionale del martoriato Piergiorgio Welby, è parte integrante
dello spirito che anima questo giornale autonomo, libero, apartitico,
che non vuole essere fagocitato dalle "politiche" istituzionali,
proprio per non tradire se stesso e gli ideali che animano da
circa un ventennio chi lavora, come noi, ad un progetto di rivendicazione
identitaria, considerata un tabù da tutte le politiche di destra,
di sinistra e di centro. Chiariamo, intanto, che alla parola PIETAS
riconosciamo il giusto senso che non equivale a PIETA' o, peggio
ancora, a "PENA" (inteso quale "fare pena") ma a quello autentico
di COMPENETRAZIONE. Nella triste vicenda, sfruttata ed abusata
politicamente sulla pelle di un Uomo messo in Croce, abbiamo rintracciato
solo vergognoso desiderio di profumo di moltiplicazione di consensi
da parte di un partitello che non ha alcun peso politico nelle
coalizioni di governo, e che strumentalizzando per fini propri
- senza riguardo di "umanità" e di "pietas" - la dolorosa agonia
di Piergiorgio Welby ha
contestualmente, forzatamente, deviato
l'opinione pubblica dalla trattazione dei più importanti "Affari
di Stato" che alle spalle dell'inconsapevole Popolo Italiano si
compivano in gran comodità di riservatezza sugli scranni del Governo;
contestualmente, ripetiamo, agli ultimi e più disparati affondi
alla Chiesa Cattolica, la più perseguitata al mondo, contro cui
i signori "massoni", progressisti e liberalisti dell'ultim'ora,
insieme ai soliti "papponi" pseudo-intellettuali di contorno si
stanno perfidamente accanendo, dopo aver manovrato per farci credere
che sia l'Islam il nostro nemico... che l'Islam sia congrega di
soli integralisti e kamikaze... quando integralisti e kamikaze,
come nella circostanza, si annidano proprio in quel sibillino
LAICISMO di comodo: urticante come una dittatura! Ma la Chiesa
Cattolica, dimenticano, è custode della matrice giudaico-cristiana
dell'intera Europa; per noi meridionali, per i nostri avi che
abitavano un regno confinante con "l'Acqua del Mare e l'Acqua
Santa", che combattevano al grido "Per il Trono e per l'Altare!"
e le cui milizie erano poste sotto la protezione della Immacolata,
riteniamo sia non solo custode e matrice ma addirittura essa stessa
RADICE. Quale Rinascimento sarebbe stato possibile in Italia,
senza l'imprimatur del Cristianesimo? Avremmo mai conosciuto l'epopea
dei COMUNI che presero a sorgere prorio intorno alle abbazie ed
ai conventi? Non vorremmo macchiarci di retorica: siamo al passo
con i tempi ma abbiamo cognizioni del passato, soprattutto dei
Bersaglieri della finta Breccia di Porta Pia e del cadavere di
Pio IX gettato nel Tevere, dei massacri e dei saccheggi dei nostri
comuni e templi sacri, dei falsi plebisciti dalla Serenissima
alle Due Sicilie, per costruire sul nostro sangue e sul nostro
oro l'ITALIA UNA! Accampiamo e difendiamo le nostre radici cristiane,
pur entrando in conflitto di pensiero, spesso, con l'operato della
Chiesa in determinate circostanze: d'impeto, per esempio, alla
notizia del rifiuto delle esequie religiose per Welby, un accecante
attacco passionale di PIETAS, di MISERICORDIA, ci ha portati a
giudicare negativamente il diktat del Vicariato romano, poi abbiamo
compreso che a Welby non erano stati negati il RISPETTO e la PREGHIERA
di suffragio da parte della Chiesa - perchè Welby merita RISPETTO!
- ma soltanto gli era negata la santificazione quale CAPRO ESPIATORIO
e Patrocinante dei radicali, il riconoscimento di ARIETE sfonda-portoni
nella vergognosa guerra fredda intentata dal Protestantesimo al
Cristianesimo. Abbiamo dimenticato, forse, di quando fu imposto
a San Gennaro di compiere il miracolo del sangue, in Duomo, per
omaggiare il tiranno V.E.II invasore? L'analogia è da cogliere.
Noi, non siamo caduti nella "trappola"... e da cristiana non integralista
quindi non bizzoca ne' paolotta, ma fiera della propria Identità,
sinceramente, La Voce di Megaride non se l'è sentita - umanamente
- di speculare sul "caso Welby", sulla pelle di un Uomo usato
come agnello sacrificale, preferendo in silenzio accompagnarlo
Lassù dove, ne siamo certi, contempla il Volto di Dio... comunque
ognuno voglia chiamarLo... ma avremmo provato repulsione per noi
stessi, abusandone ed alimentando gratuite pubblicità a chi sta
offendendo le Tradizioni, la Cultura, la Storia, l'Anima di questo
Paesaccio che continuiamo come dei fessi ad amare, nonostante
ce l'abbiano ridotto un "ibrido" in coriandoli. In più, ci sarebbe
risultato estremamente ripugnante il concorrere con numerosi altri
all'opera di schedatura politica della Dignità Umana e dello Spirito
che non sono, per Grazia di Dio, argomenti di destra o di sinistra,
come la Finanziaria e i PACS. Ecco che ritorna in questa circostanza
a far capolino, com'è accaduto giorni fa per altri motivi etici,
il paradosso del "silenzio delle sirene", confidando che almeno
stavolta sia comprensibile in toto il suo assunto!
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
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Messaggio
N°92 del 23-12-2006 - 11:18
Tags: Lettere al direttore
Il fattore Bildeberg
da Studio Legale Alfonso Luigi Marra
DIRITTO BANCARIO 80143, Napoli, Centro Direzionale G1
tel 0817879166, fax 0817879005
DISTRIBUZIONE CARTACEA: 50.000 COPIE AL PUBBLICO
INVIATA PER POSTA: AI MAGISTRATI NA, RO, SA, CASS., C. COST.,
TAR CAMPANIA, CONS. DI STATO, CORTE DEI CONTI, CSM; CONSIGLIERI
REG. CAMPANIA, CONSIGLIERI PROV. E COMUNALI NA. PRODI: IL FATTORE
B. (BILDEBERG) ED IL PIANO PER DISATTIVARE LA LEGGE PINTO CON
L'ART.1348- LEGGE FINANZIARIA INESISTENZA DI ALCUN OBBLIGO DI
"RESTITUIRE" I FIDI E I MUTUI
Manovre di
Prodi per disattivare la legge Pinto mediante l'art. 1348 della
finanziaria 2007, perché ciò è funzionale a coltivare l'inflazione
mediante il signoraggio ad opera del gruppo Bildeberg, che è l'artefice
occulto della sua fortuna politica. Segnalo ai cittadini tutti,
ai politici, agli avvocati, ai magistrati, ai giornalisti - non
importa se di destra, sinistra o centro perché ritengo che la
politica sia tutta sotto il dominio del potere economico - che
è un pericolosissimo errore credere alla favola della fortuna
di Prodi. E' infatti persino possibile che né lui né qualche altro
"economista" tipo Schioppa o Monti se ne sia accorto, ma la sua
famosa "fortuna" è invece il frutto del lavorio segreto di un
immane apparato di protezione e sostegno gestito in Italia ed
all'estero dagli occulti poteri bancari nazionali ed internazionali
che stanno dietro al gruppo Bildeberg, di cui naturalmente è parte
integrante anche la Goldman e Sachs, la grande banca di affari
americana alla quale è notoriamente legato da gran tempo. Gruppo
Bildeberg, costituito dalle dinastie che dominano il mondo attraverso
la politiche economiche, ovvero, secondo innumerevoli, dettagliatissime
fonti internet, Astor, Bundy, Collins, Dupont, Freeman, Kennedy,
Li, Onassis, Rockfeller, Rothschild, Russel, Van Duyn e Merovingi.
La strategia delle tasse ed i buoni rapporti con la BCE (Banca
Centrale Europea) ed altri ambienti europei da questa controllati
sono cioè tutt'altro da ciò che sembrano, essendo in realtà frutto
dell'obiettivo di demonetizzare la società. Demonetizzazione rivolta,
rastrellando con le tasse le risorse, nonché generando una continua,
gravissima inflazione attraverso il signoraggio primario e secondario,
ad impoverire la società allo scopo di facilitarne il dominio
da parte del potere bancario. Banche centrali e commerciali che
vanno confiscate e rese pubbliche perché, essendo i loro soci
privati, si configurano giuridicamente come dei falsari che creano
denaro virtuale "erogando", appunto virtualmente quanto assurdamente,
fidi e mutui fino a cinquanta volte il loro capitale (signoraggio
secondario) per poi farseli restituire però realmente, giacché
solo loro possono creare (illegalmente) il denaro, laddove i cittadini
possono solo guadagnarlo. FIDI E MUTUI CHE, COME AMPIAMENTE SPIEGATO
ALTROVE, NON SUSSISTE ALCUN OBBLIGO DI "RESTITUIRE" (salvaguardandosi
con ogni necessaria strategia giudiziaria) sia perché non c'è
alcunché da restituire (la banca "eroga" null'altro che un numero
scritto su un pezzo di carta), e sia per impedire che le banche
usino i mutui e i fidi per aumentare a dismisura, creandolo, il
circolante nelle loro mani, per abbassare così quello in mano
alla società ai suddetti fini inflazionistici. Argomenti sui quali,
del resto, il silenzio di Prodi pur a fronte della loro straordinaria
gravità, sarebbe incomprensibile se non fosse eloquente. Il tentativo
di neutralizzare la legge Pinto con il sistema di non pagare per
anni le sentenze (formalmente decreti) e nello
stesso tempo paralizzare
le reazioni dei cittadini creditori rendendo impignorabili i fondi
della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Giustizia
è funzionale a questi obiettivi. I poteri occulti bancari vogliono
cioè disattivare la legge Pinto non per i ben pochi milioni che
sono fin qui costate le poche migliaia di condanne all'Italia
(un nulla rispetto alle decine di migliaia di miliardi di euro
che manovrano con estrema facilità), ma perché l'accelerazione
dei processi che la legge Pinto sta causando è il massimo fenomeno
politico che si sta verificando in Italia dal dopoguerra, ed il
potere bancario vede in questa velocizzazione della giustizia
il principio della sua fine, perché l'Italia è da sempre il paese
guida delle culture del mondo. Cose che in verità ho scritto prima
delle elezioni in un documento laddove si legge fra l'altro del
timore, "se Prodi sarà capo del Governo, che cambi in senso negatorio
la giurisprudenza civile specie nelle cause contro la Pubblica
Amministrazione, con particolare riferimento alle cause contro
la Presidenza del Consiglio per equo indennizzo per la durata
eccessiva dei processi ex legge Pinto". Spero pertanto che ciascuno
dalla sua posizione faccia tutto quanto può per fermare questo
abominio, e che i deputati, rifiutandosi di rendersi complici
di un simile dono di Natale alla collettività, boccino l'art.
1348. Contando di vedere presto tempi migliori, spero altresì
vogliano gli Onorevoli Deputati e Senatori insistere per norme
rivolte sì ad evitare i pignoramenti, ma mediante il garantire
il pagamento delle sentenze entro i ben sei mesi che la Corte
Europea ha riconosciuto come "tempo ragionevole" massimo. Sei
mesi dopo i quali, si osservi in mano a che gente siamo, la Corte
Europea riconosce il diritto ad un ulteriore indennizzo per il
ritardo nel pagamento.
Inviato da: vocedimegaride
- Commenti: 0
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Messaggio
N°39 del 25-11-2006 - 20:21
Tags: Lettere al direttore
al capitano Romano
Riceviamo
da postmaster@sudlibero.it
con richiesta di pubblicazione:
-
al capitano Romano Alessandro
e p.c. a tutti gli utenti della rete di Informazione Duosiciliana, ai
meridionali impegnati per far rinascere il Sud.
Non ci volevamo credere al Patriota Quaranta, quando affermava pesantemente
critiche nei confronti del capitano Romano Alessandro, nella gestione
di una rete telematica, cioè di un mezzo di comunicazione quotidiana
che recapita informazioni utili di memoria storica a circa 1000 meridionalisti-duosiciliani,
usata in modo molto primitivo e chiaramente condizionato da una cultura
colonizzatrice. Non ci volevamo credere al Quaranta, quando affermava
che il Romano si comportava proprio come la stampa di Regime nel voler
manipolare-censurare qualsiasi avvenimento politico di crescita duosiciliana,
se non gradita ai suoi gusti. Ma è vero, il Capitano Romano continua
a comportarsi come un carbonaro contro tutto quello che può emergere
da questo nostro Sud. Infatti, non ci crediamo ancora a ciò che
ha detto sulla nostra proposta di Unità duosiciliana: "Cari
Conterranei, pur apprezzando il vostro impegno, lo scarso interesse
dei meridionali conferma quanto da tempo cerchiamo di fare capire a
Voi e a chi, come Voi, vuole a tutti i costi creare un soggetto politico
autonomo e meridionalita: "NON è ANCORA GIUNTO IL MOMENTO".
Occorre attendere e tenersi pronti. Qualsiasi forzatura non fa altro
che ritardare il giorno del nostro riscatto. Cap. Alessandro Romano".
Al contrario, dobbiamo darne atto, il Patriota Quaranta aveva ragione
nell'individuare il personaggio che la pensa in un modo (guarda caso
inserito organicamente nel movimento storico Neoborbonico di Napoli),
apprezzandoci per il nostro impegno, mentre non dice una parola né
informa gli utenti della rete sulla denuncia del Quaranta sicuramente
inviso a questa associazione neoborbonica) riguardante l'offesa della
Jervolino al Popolo Duosiciliano... né concorre ad informare
i suoi "mille" della manifestazione del 17 novembre a Napoli
in Piazza Plebiscito. Invece è pronto, proprio come un avvoltoio,
ad intervenire per menar sentenze "come un parroco che avvisa i
credenti della presenza del diavolo". Nostro capitano, da noi questi
comportamenti vengono presi per ciò che sono... VA CURCHETE !
()traduzione per gli italici "vai a coricarti !") Hai preso
e continui a prendere dei granchi. Quando uno o tanti quanti siete Voi
"Neo"borbonici non credete a quello che state facendo è
meglio che Vi dedichiate alla raccolta di farfalle, per tenerle conservate
e per disquisire sulla loro specie continuamente. In un paese colonizzato
quale il nostro non si possono fare le distinzioni e le raccomandazioni,
perché i Neoborbonici, lasciandoti questo potere consentono a
Te di condizionare qualsiasi cosa quali la nascita o anche gli avvenimenti
che realizzano migliori condizioni per il nostro popolo. A tal riguardo
ti inviamo pure una stupenda lettera del Movimento Liberazione delle
Due Sicilie, firmata dal Quaranta, che sicuramente non hai diffuso ai
"Mille" né vorrai farlo. Con molto rispetto ti salutiamo,
noi del movimento unitario duosiciliano.
Il responsabile pro tempore Greco Pasquale
Inviato da: napolitudine1 - Commenti: 2
riferimento
Inviato
da lucignolo_fumante
il 25/11/06 @ 20:23
una visita veloce... felice serata..
_______________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 25/11/06 @ 21:30
Non ci meraviglia affatto il tono della "querelle"
in oggetto. L'ambito dell'associazionismo meridionalista pullula di
centinaia di movimenti ed associazioni, ognuno dei quali pretende
di essere il migliore. Purtroppo, gli ideali e l'impegno di ognuno
sono costantemente vittime dell'INDIVIDUALISMO sprezzante... ed intanto,
al nord, si è costituita la Nazione Padana... che siede al
Parlamento Italiano. Occorre riconoscere l'intelligenza e la lungimiranza
del "nemico" storico e... più spesso... prenderne
esempio. A titolo di curiosità fornisco un breve elenco mnemonico
di associazioni, movimenti e strumenti di comunicazione revanchista
nel Sud... Ripeto: solo quelli di cui ho memoria. Vi serva di meditazione.
associazione culturale “altro sud” - associazione culturale “due sicilie”
- associazione culturale “l’altra sicilia” - associazione culturale
“viva il sud” - brigantino “portale del sud” - forum dei meridionali
- fronte nazionale siciliano - giornale periodico “due sicilie” -
giornale periodico “il brigante” - giornale periodico“sud libero”
- lega sud Ausonia - movimento italia meridionale - movimento liberazione
delle due Sicilie - movimento meridionale - movimento neoborbonico
- movimento politico “noi sud” - movimento politico “nuova sicilia”
- movimento politico “nuovo sud” - movimento popolare meridionale
- movimento separatista rivoluzionario meridionale - movimento sudista
- movimento Sud Libero - nuova identità meridionale - partito
del popolo siciliano - partito della terra - partito del Sud - partito
politico “ per il Sud ” - rete telematica “ddojesicilie” - sos lucania
- terra e liberazione - terra e libertà - terra e libertà
sud.
_________________________________
Messaggio
N°19 del 17-11-2006 - 14:00
Tags: Eventi socio-culturali
L'ARTEROSCLEROSI DELLA COSCIENZA
Ebbene: è
troppo! Si signori, è troppo! Lavoro in una GRANDE AZIENDA dove,
grazie a Dio, ci sono Dirigenti Aziendali capaci ma dove ci sono anche
dirigenti politici incapaci ed inetti. E’ di questa mattina un comunicato
politico a firma di Rifondazione Comunista Circolo aziendale… dove i
rifondaroli attaccano, citando la trasmissione di Reporter, la Giunta
Regionale Campana. Cosa di per se lodevole, se fatta da gente come noi
che è “libero pensiero apartitico” ma fatta da loro che nelle
pastocchie politiche della Giunta navigano da anni è non solo
assurda ma offensiva per il buon senso civile.
Cosa succede? Forse
che l’estrema sinistra si auto-cannibaliz-za? (doppio significato di
cui uno fatto da me è: voce di un verbo che vuole rendere le
canne banali) Forse che troppi spinelli danno alla testa? Mi piacerebbe
che qualche rifondarolo mi spiegasse l’arcano.
Viva il libero pensiero apartitico.
Antimo Ceparano.
Inviato da: crocco57
- Commenti: 1
Inviato da vocedimegaride
il 17/11/06 @ 17:13
nulla più suscita meraviglia, dopo aver
visto, stamane, i tre grandi commensali del tavolo di Governo - CGIL,
CISL e UIL, scendere in piazza con i ricercatori universitari e le università,
a protestare contro se stessi... come peraltro già accaduto giorni
orsono, quando esponenti di QUESTO GOVERNO hanno marciato contro se
stessi. E' proprio vero che l'Italia è un popolo di ..."
dove COJO COJO"
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