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N°429 17-08-2007 - 16:59 Rivoluzione
Italiana: comunicazioni dal sen. Paolo Guzzanti MITROKHIN: Ho querelato BONINI, D'AVANZO e TRAVAGLIO per diffamazione Quando ho promosso un’azione giudiziaria civile di danni per diffamazione da parte dei signori Travaglio, Bonini e D’Avanzo per alcuni loro articoli, qualcuno - specialmente sui blog nemici - ha avuto da ridire sostenendo che io avrei avuto paura a citare in giudizio i predetti signori affinché possano rispondere penalmente del loro operato.Avendo trovato l’obiezione fondata ho dato mandato allo Studio Giordano di presentare querela per diffamazione contro i sunnominati giornalisti e ho appena ricevuto comunicazione che la querela è stata assegnata ad un pubblico ministero per le indagini preliminari. Adesso posso dire soltanto che mi affido alla magistratura in cui dichiaro di avere piena fiducia. Sono convinto che non tanto io, quanto il popolo italiano abbia bisogno di verità. Ricordo anche che quando io mi presentai il 1 dicembre 2005 alla televisione privata (dalemiana) “Nessuno Tv” diretta dal bravo Mario Adinolfi (www.marioadinolfi.ilcannocchiale.it”) io narrai tutti i dubbi che avevo fino a quel momento documentato sul passato del professor Romano Prodi e i suoi presunti rapporti con organismi speciali della vecchia Unione Sovietica. La mia intervista, come riferisce Adinolfi, fu ripresa dal britannico Indipendent. Il giorno stesso Romano Prodi rilasciò alle agenzie una dichiarazione in cui si diceva che “Questa volta a Guzzanti risponderanno i miei legali”. Ma i legali di Prodi non si sono mai fatti vivi, con mia grande frustrazione. Fu così che nel mese di dicembre 2006, un anno dopo e dopo la morte di Litvinenko, dagli studi Rai di RaiNews 24 io rivolsi un pubblico appello al Presidente del Consiglio Prodi affinché mi querelasse, allo scopo di fare agli italiani, noi due insieme, io e lui, il più bel regalo di Natale e cioè una promessa di cercare e mostrare la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità. Purtroppo la mia accorata e sincera richiesta, espressa in modo rispettoso e persino amichevole, cadde nel vuoto e non fui querelato. Nel maggio scorso raccolsi una feroce intervista a viso aperto del grande intellettuale in esilio Vladimir Bukovsky e la pubblicai sul Giornale. Il giorno successivo un comunicato alle agenzie di stampa annunciava che l’editoriale L’Espresso, editore di Repubblica, aveva dato mandato a due importanti studi legali, di agire nei confronti di intervistato e intervistatori. Non se ne è più saputo nulla. Di conseguenza, ho ritenuto un mio dovere, a prescindere da quanto riguarda l’eventuale risarcimento del danno subito, proporre alla Magistratura, in cui ho fiducia, di voler esaminare almeno alcuni aspetti della grave e complessa vicenda. Vi sarò grato se vorrete esportare questo annuncio sui blog amici e meno amici, affinché la notizia almeno nella blgosfera sia pubblica. Avverto inoltre tutti che ho difficoltà di collegamento e che quindi riesco a regolare il blog quando posso, ma spero da lunedì di tornare alla normalità comunicatva. Un caro saluto a tutti, Paolo Guzzanti Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ______________________________________ Messaggio
N°414 28-07-2007 - 10:56 Campania
Infelix Vogliamo riassicurare
tutti quelli che leggono, il caldo asfissiante non ci ha dato
alla testa. Il nostro è un dubbio, che poi alla luce dei fatti
ci dà ragione. Da capitale del Sud, Napoli è ridotta allo stesso
rango di un
paese del SudAmerica, dove il vivere è sempre più
problematico, dove conta portare ogni sera a casa il minimo per
garantirsi la misera esistenza. Tutto il Sud, il nostro povero
Sud, si vede da patria di filosofi arretrare sempre più, dando
asilo e soldi a coloro che sono abbarbicati a poltrone di prestigio
e si circondano sempre più di una folla di adulatori ed approfittatori.
Qualche Presidente, anche italiano, oltre che americano, ha dovuto
in altri tempi, dare le dimissioni per aver intascate somme di
denaro quali percentuali su affari. Questi odierni personaggi
navigano tra scandali, omissioni, clientele, favoritismi, fumi
di roghi pestiferi e veri e propri attentati alla salute dei cittadini
ma sono sempre al loro posto. La stampa allineata tace, contenta
di partecipare alla spartizione di contributi, agevolazioni, prebende
varie. Come faranno a giustificare tutto questo alle generazioni
future, che si troveranno a dover affrontare per anni il dissesto
finanziario, i danni ambientali, un disastro generazionale. Nulla
viene risparmiato, a chi vive in un territorio di confine, in
un paese al collasso, tra debiti pubblici, tra la sanità allo
sbando, tra i cumuli d'immondizia, tra gli attacchi dei malavitosi,
tra un verde che non c'è. Campania felix dove sei? La salute pubblica
ne esce minata irremediabilmente, nella mancanza di ogni programmazione.
Questi giorni di agosto, vedranno , nella corsa alle ferie, il
cittadino dibattersi inutilmente nella mancanza di ogni sicurezza
alle cure necessarie. Gli ospedali daranno un ben triste spettacolo
di emergenze ed inadeguatezza alle legittime richieste dei pazienti,
degli anziani, dei vecchi.Già da mesi, si combatte con la penuria
dei mezzi e del personale medico ed infermieristico. Non mancano
però i decreti, le nomine, le leggi, le leggicole, tutte ricadenti
sulle spalle dei cittadini. Ma nessuno di quanti sono nei palazzi
del potere ha intenzione di chiedere giustifiche o scuse: è importante
per loro gestire le varie conventicole di domani in domani, senza
alcuna responsabilità. La Regione s'indebita anche all'estero,
con banche e società finanziarie di dubbia origine. Non importa
a chi dopo anni di potere è ancora sicuro dell'immunità. Si colpiscono
i servitori veri dello stato, si annullano i servizi, scaricando
su di loro una sequela di falsità proprio in virtù di assicurarsi
le immunità, anche e soprattutto valendosi di un sottobosco di
collaboratori dubbi ed oscuri. Ma questa è un'altra storia e l'affronteremo.
Povera Campania, povero Sud, povera Napoli, ridotta da patria
di filosofi ed artisti ad ostello di approfittatori e banditi. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato da
Anonimo _______________________________________ Messaggio
N°392 del 09-07-2007 - 11:58 ACCATTONAGGIO
DI STATO NEL SILENZIO GENERALE, CONSUMATO L'ENNESIMO SOPRUSO AI DANNI DEI PENSIONATI INPDAP! Su "Libero Mercato" dello scorso 14 giugno, è stato pubblicato un articolo a firma di Francesco Forte che ha sollevato il velo "pietosamente" steso da tutti quanti gli altri organi di stampa e dalle altre O.S. sull'ennesima attività del Ministero dell'Economia e delle Finanze riconducibile al "risanamento dei conti" dello Stato. Questa fervida attività, paragonabile a quella che nella passata legislatura qualcuno definiva con scherno: "finanza creativa" e che oggi viene salutata, invece, come l'ancora di salvezza di una Nazione che sembrava stagnare in una lunga fase di irreversibile recesso, è indirizzata, però, a parere della UGL, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli. "Libero Mercato", che da tempo si è fatto "guida" dei contribuenti nel labirinto delle nuove norme che in materia fiscale e tributaria diventano sempre più incomprensibili agli occhi di un osservatore non addentro a questo specifico settore, ha scovato l'ultimo balzello che il governo ha introdotto nella Finanziaria 2007 e che con decreto (n. 45 del 7 marzo 2007, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 83 del 10 aprile 2007, vedi in www.uglagenziefiscali.it) è pronto ad essere scaricato soprattutto sugli ex Pubblici Dipendenti che usufruiscono di trattamento pensionistico gestito dall'INPDAP, oltre che dai Dipendenti Pubblici in servizio, iscritti ai fini pensionistici, presso enti o gestioni previdenziali diversi dall'INPDAP. Ecco la trovata "geniale" che il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha partorito per incamerare oltre 600 milioni di Euro (si parla di accesso alle prestazioni creditizie agevolate erogate dall'INPDAP): - con apposito regolamento si stabilisce che i pensionati INPDAP ed i dipendenti in servizio e i pensionati non INPDAP, sono iscritti di diritto alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, con obbligo di versamento dei contributi nelle misure, per i pensionati, pari allo 0,15% dell'ammontare lordo della pensione (oltre i 600 ? mensili lordi) e dello 0,35%, per i dipendenti in servizio, della retribuzione contributiva. Il contributo è prelevato mediante ritenuta mensile sugli emolumenti corrisposti. Se da una parte la normativa, testé introdotta e regolamentata (che non tocca i Lavoratori che versano all'INPDAP i contributi che finanziano il fondo)interviene a "bilanciare" le diverse situazioni che riguardano i Pubblici Dipendenti in servizio, agendo sulla disparità dei versamenti dei contributi verso l'INPDAP e gli altri Enti Previdenziali con le ovvie ricadute sull'erogazione delle prestazioni creditizie agevolate, dall'altro lato interviene pesantemente sui pensionati che si vedono "scippata" una parte pur importante della pensione per incrementare un fondo dal quale poco o niente preleveranno in futuro e dal quale "balzello" sarà molto difficile dissociarsi. L'articolista di "Libero Mercato" nota, inoltre, che anche il dipendente pubblico in servizio non è detto che utilizzerà questa somma riscossagli per legge, avendo più modi per farsi prestare il denaro, senza ricorrere, necessariamente all'INPDAP. A che serve, quindi, questo prelievo che di fatto è "forzoso" visti i criteri introdotti per non aderire a questa contribuzione "volontaria"? Dopo il "tesoretto" accantonato grazie soprattutto al recupero dei crediti erariali, con i soldi che i pensionati saranno costretti a mettere nel nuovo "salvadanaio", arriverà nuova linfa per dimostrare, anche alla Comunità Europea, che il bilancio Statale è stato "quadrato"! Con il ben servito agli ex fedeli servitori di uno Stato che si dimostra sempre più simile nel suo comportamento innaturale, al Conte Ugolino di dantesca memoria ! IMPORTANTE: L’art. 2 del D.M. ha previsto, però, la possibilità di recedere dall’iscrizione all’accesso delle prestazioni creditizie e, tale scelta, deve essere comunicata dal pensionato contrario a questo prelievo, previa istanza da presentare alle Direzioni Provinciali INPDAP di competenza territoriale. Abbiamo, pertanto, interrogato alcune sedi periferiche dell’INPDAP per chiedere se l’Istituto avesse predisposto un apposito modello d’istanza, tenuto conto che i termini per la presentazione della stessa, sono piuttosto stretti. Riceviamo, per il tramite del nostro responsabile aziendale dell’Ufficio Locale delle Entrate di Genova 2, Davide Benvenuti, il modello per comunicare il “recesso alle prestazioni creditizie” predisposto e pubblicato dalla Direzione Provinciale INPDAP di Genova che puòessere utilizzato come fac-simile da tutti gli interessati. Per saperne di più, visita il sito web: www.uglagenziefiscali.it Per ricevere assistenza, il Patronato ENAS dell’UGL mette a disposizione la sua struttura nazionale presente presso tutti i Centri Servizi UGL in ogni Provincia. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2 Inviato da
Anonimo __________________________________________ Inviato da
Anonimo ____________________________________________ Messaggio
N°391 del 09-07-2007 - 10:49 Altre monnezze del Regno 8 luglio ‘95
– 8 luglio ‘07 – Valle Cena di Cupello: lo scandalo dell’inceneritore
ancora vivo nei ricordi Quando le manette serrarono i polsi di
Dante Domenico Di Marzio l’imprenditore che l’on. Remo Gaspari
volle alla presidenza della Cassa di Risparmio Valle Cena di Capello,
lo scandalo di cui è vivo il ricordo. 8 Luglio 1995,Domenica.
Le edicole dei giornali espongono vistose locandine che annunciano
rivelazioni su un grave scandalo e l’arresto di noti personaggi,
tra i quali l’imprenditore chietino Sono sette i personaggi, come
i sette peccati capitali,
che si sono spartiti “mazzette” truccando
i termini della gara d’appalto per la costruzione di un inceneritore
di rifiuti urbani in Valle Cena, in territorio del Comune di Cupello,
in provincia di Chieti. Il Pm Antonio La Rana di Vasto scopre
il coperchio di un “affaire” che alligna da tempo nella nostra
regione. Emblematico quanto emerse sin dal 15 marzo ’94, nel corso
di una delle tante udienze in corte d’assise del processo per
l’omicidio dell’avv. Fabrizio Fabrizi, legale dell’imprenditore
Di Marzio. Riportiamo dal quotidiano IL TEMPO del 9 luglio 1995:
“(…) testimone eccellente, dinanzi ai giudici sfila Domenico Dante
Di Marzio. I due pm del dibattimento, Enrico Di Nicola e Pietro
Mennini, tirano fuori una carta davvero a sorpresa. “E’ un verbale
di deposizione reso da Claudio Lavorato, presidente della bolognese
Manutencoop. Lei lo conosce?, chiede Di Nicola a Di Marzio. E
incalza: Lavorato ci ha raccontato (era stato un mese prima in
Procura) che Fabrizi gli disse che se voleva entrare nel mercato
abruzzese la condizione era che bisognava associarsi in consorzio
e che dovevamo associarci con Di Marzio e che bisognava dare il
5% a Fabrizi.” Per la discarica di Valle Cena ad associarsi con
Di Marzio fu altra impresa. Ecco infatti cosa scrisse il giornalista
Gianni Quagliarella su Il Messaggero del 9 luglio ’95: “Sul colossale
affare di località Valle Cena a Cupello il pm di Vasto Antonio
La Rana indaga da mesi, da quando, a novembre, i carabinieri delle
sezione di polizia giudiziaria gli segnalarono vistose incongruenze
sull’appalto a nove zeri aggiudicato al raggruppamento d’imprese
D’Anego-Di Marzio. La sensazione è fin dall’inizio che intorno
al mega impianto per il riciclaggio dei rifiuti, realizzato ma
non ancora attivato tra le colline del vastese, si sia consumata
una delle spartizioni di mazzette tra le più corpose della tangentopoli
abruzzese.” Nelle carceri abruzzesi furono ristretti, con il Di
Marzio, altri illustri personaggi implicati nella vicenda, tra
i quali un progettista, un ex sindaco, un commercialista e un
giudice del Tar del Lazio. Tutti gli imputati furono rimessi in
libertà dopo aver reso piena confessione di aver percepito tangenti
miliardarie. Il giudice delle indagini preliminari, dopo approfondita
istruttoria, il 24 febbraio ’97 dispose il rinvio a giudizio di
tutti gli imputati – reo confessi – fissando il processo per il
giorno 28 ottobre dello stesso anno. Ma il processo subì alcuni
rinvii sino alla prescrizione per il superamento dei termini.
Sullo scandaloso avvenimento, si apprende, sarà pubblicato un
libro-dossier per ricordare una sporca vicenda che coinvolse amministratori,
progettisti, imprenditori e banchieri disonesti: scandalo che
non va in prescrizione nel ricordo delle persone oneste. (mas)
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ________________________________________ Messaggio
N°362 del 17-06-2007 - 21:36 Tendenze
Si dica inoltre:
l'omertà è anche una virtu! Le intercettazioni telefoniche si
vietino pure, ma non solo quelle che riguardano gente che conta,
poteri forti ed intoccabili vari: la democrazia non distribuisce
privilegi da godere ma conferisce solo incarichi da onorare. I
tempi sono quelli che sono e forse consentono anche qualche eccezione.
In buona sostanza, intercettazioni a parte, sembra che chi compia
certe azioni debba godere di certe comprensioni, di cui debbano
tener conto anche o forse soprattutto organi della Magistratura
e della Polizia. Parrebbe dunque che quelle certe azioni siano
sempre da considerare semplici futilità, per i fatti, e che, per
le persone, riguardino sempre brava gente, di sani principi e
ben vista da tutti. Il resto appartiene al demonio, che mette
in testa alle persone cose che non giovano alla tranquillità della
società, che ha certamente legalizzato la raccomandazione, ma
che non è affatto intenzionata a legalizzare anche la corruzione,
per diffusa che sia! Al momento pare prioritario farla finita
con le rivelazioni: quando sarà necessario le popolazioni saranno
sollecitate a denunciare ed a testimoniare! Coerenza potrebbe
esigere forse che si dicesse inoltre francamente: l’omertà è anche
una virtù! Le virtù attuali sono virtù circolari: partono dal
tornaconto e ritornano al tornaconto! Sono virtù concrete, quelle
del tornaconto, in tutto e per tutto: danno subito la dimostrazione,
qualitativa e quantitativa, della buona o meno buona loro pratica
attuazione! Nascondere e la natura e l’esercizio di attività particolare
è solo cautela e prudenza, con le quali si cerca di impedire agli
altri di fare la stessa cosa: una volta si chiamava gelosia di
mestiere! E’ questa la ragione vera per cui queste nuove virtù
non vengano praticate da tutti, non diventino ossia popolari!
Le virtù di una volta erano vuote di risultati commensurabili,
non reali, veramente astratte, di contro alle attuali che sono
virtù che procurano successo, ricchezza, prestigio, rispetto e
tante buone cose ancora! Ecco perché homo homini homo, con buona
pace di chi offese il lupo e non giovò all’uomo! Uomini “più”
che si evidenziano ed uomini “meno” che evidenziano: uomini “più”
che contano e comandano, uomini “meno” che servono ed applaudono!
Tutte le politiche e tutte le scienze si preoccupano di mantenere
le due categorie sempre in vita e, se possibile, anche in pace:
gli uomini “più” quindi si godono l’eden che hanno in terra e
gli uomini “meno” sperano spesso in un felice aldilà tutto da
verificare. Da troppo tempo la maggioranza dell’umanità si inebria
delle speranze che i politici distribuiscono a iosa e non pensa
neanche minimamente di eliminare i due avverbi, “più” e “meno”,
in concreto ricchezza e povertà oppure potere e bisogno, e tanto
meno si lascia attrarre, la maggioranza dell’umanità, dalla ragione,
che la liberebbe dalla speranza e l’avvierebbe sulla strada della
vera civiltà, quella fondata sul civis, sulle sue esigenze e sulle
sue funzioni. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ______________________________________ Messaggio
N°360 del 15-06-2007 - 16:35 ccà
nisciuno è fesso! Servitori o "servi" dello Stato? Purtroppo continuiamo ad assistere a “cose strane”,ammanniteci con turpe generosità, incomprensibili di primo acchito, se non fosse per il continuo esercizio involontario di meningi nell’approfondimento anche in tema di “sesso degli angeli” cui siamo ormai perfidamente avvezzi noi italici, per esorcizzare gli affabulatori e prestigiatori di regime che offendono quotidianamente la nostra intelligenza. A distanza di circa sei anni un SERVITORE dello stato, tal Michelangelo Fournier, dopo aver taciuto per tutto questo tempo, si CONFESSA ed ammette di aver VISTO una MACELLERIA MESSICANA laddove era ubicata la scuola Diaz dei noti “fatti di Genova” riferiti al G7 del 2001 Se a conoscenza di tali fatti, un servitore dello stato in veste di VICE QUESTORE, dopo ben sei anni, testimonia la verità, dopo essersi reso “complice” e “protagonista” dei gravissimi fatti, giustificando il suo lungo silenzio, oltretutto, quale “autotutela” dello spirito del Corpo, non sarebbe più duramente perseguibile per questa ulteriore sommatoria di reati? Oggi, a Genova la SUPREMAZIA di “certi SINISTRI” è probabilmente in notevole difficoltà quindi ipotizziamo che questo integerrimo Servitore dello Stato si sia – volutamente o coattivamente - schierato POLITICAMENTE, ovviamente DISSACRANDO ANCOR PIU’ IL CORPO DI CUI FA PARTE, già inviso e tristemente sfidato (la violenza negli stadi, Raciti ed i centri sociali insegnano) dalle ultime generazioni italiote, usate dalla Politica quali “disturbatori” dell’italico discernimento. Questa sceneggiatura da film americano, ricca di colpi di scena e stuntman, solo per ottemperare AL SOLITO “IGNOBILE“ TENTATIVO DEL REGIME, di far passare in SECONDO PIANO il più grave caso delle intercettazioni dei vari D’ALEMA FASSINO & COMPANY ... per distogliere l’attenzione degli schiavi da cose ch’è meglio occultare? Liscia come l’olio è scivolata, tre giorni prima della “confessione” tardiva dell’indegno Fournier, la notiziola pruriginosa, inscatolata nella sezione scandalistica dei notiziari nazionali, dell’arresto di un altro funzionario di Polizia, guardacaso pure lui indagato per i “fattacci di Genova”, per aver abusato sessualmente di ben tre prostitute extracomunitarie (clandestine?) ristrette in guardina al commissariato. Le tre virtuose profughe avrebbero denunciato il poliziotto-mandrillo, con tutte le conseguenze del caso. Orbene, non possiamo esimerci dal fantasticare su collegamenti e correlazioni tra le due notizie, avvezzi come siamo alla diffidenza ed a quel gioco di ruolo, la FANTAPOLITICA, cui ci hanno involontariamente assoggettati i nostri politici. Ai posteri l’ardua sentenza? Ho la mia idea, da essere senziente che non mi esimo, in virtù di democrazia ad esternare:TUTTI A CASA! … compreso il NOSTRO FAZIOSISSIMO, EDULCORATO, ERMETICO PRESIDENTE … Ccà nisciuno è fesso! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 6 Inviato da
Anonimo _____________________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________________ Inviato
da Anonimo ______________________________________ Inviato
da Anonimo ______________________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________________ Inviato
da vocedimegaride il 15/06/07 @ 23:19 via WEB ___________________________________ Messaggio
N°350 del 10-06-2007 - 13:31 Gli
apostoli del III millennio MANDIAMO A
CASA I DECEMVIRI DI IERI E DI OGGI. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ________________________________________ Messaggio
N°348 del 08-06-2007 - 22:36 Padoa-Schiopperà...
prima o poi ! Colossale frode fiscale di banche americane ai danni dello Stato di Gianluigi Mucciaccio Una notizia di qualche giorno fa – passata, guarda un po’, sotto traccia dai grandi media (salvo alcune testate locali come Il Centro in Abruzzo, ed un approfondimento del settimanale l’Espresso) – occupatasi ad ampio raggio della questione Visco-Guardia Finanza, anch’essa di una certa gravità, è stata denunciata dall’ADUSFEF concernente una colossale truffa realizzata da un ristretto gruppo di banche d’affari americane ai danni dello Stato e, quindi, di tutti i cittadini; eccole qui di seguito: Goldman Sachs, J.P. Morgan, Lehman Brothers. La scandalosa vicenda, scovata dall’indagine effettuata dalla Procura della Repubblica di Pescara nell’ambito dell’operazione “Easy Credit”, ha evidenziato una vergognosa frode fiscale ai danni dello Stato di oltre 600 milioni di euro (1200 miliardi delle vecchie lire!) posta in essere dalle banche sopra menzionate, sotto l’ala protettiva dell’attuale governo e con la compiacenza del governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, il quale, giova ricordarlo, è stato alle dipendenze della Goldman Sachs e proprio nel periodo incriminato in cui si è sviluppata la grande truffa (2002-2005). Entrando nei dettagli e nello specifico nell’esposto inviato alla Procura della Repubblica di Milano, l’ADUSBEF ricostruisce in maniera precisa il perverso meccanismo, volto ad eludere il fisco italiano, utilizzato dalla Goldman Sachs che ha la sua sede propria nella città meneghina; questi i passi più rilevanti: «Approfittando delle differenti legislazioni fiscali in vigore nei paesi europei, Goldman Sachs International […] ha attuato una ingegnosa truffa ai danni dello Stato italiano per la somma di 202 milioni di euro; mediante un ingegnoso ma fraudolento sistema, Goldman Sachs, poco prima del periodo del distacco delle cedole (1) effettuava il trasferimento in altri paesi (prevalentemente in Inghilterra) delle azioni di società italiane quotate in Borsa, detenute anche da investitori istituzionali (vedi i noti Fondi Pensione di cui c’è un gran parlare in questi giorni a proposito del TFR) in modo da creare le premesse per eludere la doppia imposizione fiscale; quindi partiva la richiesta di rimborso, ma subito dopo i titoli tornavano in Italia» e, come si dice in questi casi, il gioco è fatto. Questa operazione è stata denunciata, per prima, dalla Agenzia delle Entrate di Pescara, la quale si era fortemente insospettita dall’enorme volume di domande ad essa pervenute (oltre 40.000), poiché in questo territorio si sono verificate una raffica di richieste di rimborso dei crediti d’imposta da parte della sfacciata Goldman Sachs. Nonostante questa segnalazione rivolta dall’ADUSBEF all’autorità giudiziaria, dove sono menzionate pesanti accuse che configurano una vera e propria frode fiscale, la medesima banca americana invece di essere sanzionata dal Ministero dell’Economia (sospensione dall’Albo delle banche) per l’illecita condotta perpetrata ai danni del fisco italiano, è stata addirittura premiata; questa decisione, senza retorica, non può non confermare quanta sudditanza il ministro dell’Economia sta mostrando nei confronto di un sistema in cui era invischiato fino collo, offrendogli in ogni occasione una morbosa fedeltà. In tal senso non c’è da sorprendersi che nel settembre dello scorso anno il ministro Padoa Schioppa, nel segno della continuità, ha scelto Goldman Sachs, come banca di riferimento privilegiata nel piazzamento dell’ultima emissione di global bond governativi decennali da 3 miliardi di dollari, con scadenza 20 settembre 2016, in qualità di lead manager, assieme a Citigroup e Jp Morgan. A questo punto come ignorare, con tutta la buona volontà e senza essere troppo pernicosi, la sfrontata spavalderia mostrata in questa circostanza dalle banche di oltreoceano che godono della piena complicità governativa posta alla luce del sole dall’ADUSBEF? Come giustificare tutto questo vergognoso teatrino a quei cittadini che con onestà e tanti sacrifici cercano di sbarcare il lunario facendo dei veri e propri salti mortali per sopportare l’opprimente sciabola fiscale ovvero per rispettare quegli ignobili criteri di congruità posti dagli studi di settore? Come biasimare - senza con questo condividere, bensì comprendere - quei cittadini di Lucca che l’altro giorno attorniavano Berlusconi gridandogli tutto il loro malessere inneggiando ad uno sciopero fiscale? A Padoa Schioppa e alla sua ciurma dico che larghi strati della popolazione sono stufi di sorbirsi la solita cantilena dell’evasione fiscale, un autentico spauracchio dietro il quale si realizza, purtroppo, il malaffare della grande usura finanziaria che, al contrario di quello che si pensi ha, senza se e senza ma, un enorme debito nei confronti dei cittadini da saldare in moneta ed soprattutto in quella dignità che ogni giorno che passa ci viene tolta ignobilmente. Come cittadini e tanto più come cristiani abbiamo il sacrosanto diritto di riprendercela 1) Operazione finanziaria mediante la quale una società conferisce ai possessori di un titolo azionario o obbligazionario il diritto di riscuotere il dividendo azionario o l'interesse maturato delle obbligazioni emesse. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3 Inviato da
Anonimo _____________________________________ Inviato da
Anonimo ______________________________________ Inviato da
Kemper_Boyd _______________________________________ Messaggio
N°346 del 07-06-2007 - 20:42 Mi
dimetto da italiana … ed ora, speriamo che abbiano l’intenzione di governare, ovvero di amministrare come dei “buoni padri di famiglia” la Nazione con tutti i sudditi dentro! Tutti aspettavano ingenuamente che il governo cascasse, ieri sera, ma…poi…cosa sarebbe accaduto? Un’altra volta tutto il popolo masochista alle urne, ancora a scegliere tra “zuppa” e “pan bagnato”, senza altre alternative, in questa giostra del bipolarismo – senza ideali ed ideologie - che ha visto sempre le stesse cariatidi alternarsi sulle seggiole del potere; entrambe le coalizioni, ora l’una, ora l’altra a gettarsi palle di palta in faccia ed a sprofondare il Paese in una cloaca . Ora, la sinistra cancella tutte le cose del governo di destra; domani, la destra cancellerà tutte le “originalità” legiferate dalla sinistra e si acuirà ancor più, in avvenire, questo clima di veleni, esasperato addirittura in un’apoteosi di arroganza dittatoriale che ieri ha visto nel generale Roberto Speciale il capro espiatorio di questa vergogna ch’è la pseudo-politica in Italia! Emblematico, prima di Speciale, il caso Contrada già sprofondato nell’oblio ed in attesa eterna di Giustizia! Una volta, i martiri erano coloro che con abnegazione e coraggio si offrivano in sacrificio per la difesa di una Patria amata, che finiva anche per onorarli; oggi, i martiri di una Nazione quale l’Italia, fondata sulla menzogna risorgimentale che, da Garibaldi a taluni parlamentari inquisiti o galeotti (terroristi, reazionari, mafiosi o ladri) ma assisi sugli scranni a tuttora, hanno disegnato la spina dorsale di questo girone infernale ch’è l’Italia! Un’Italia dove si tollerano le “spese proletarie” ,che vede funzionari e collaboratori alla presidenza del consiglio selezionati tra ex terroristi assassini, dove scendono in piazza a protestare persino le prostitute riunite ormai in “categoria di lavoro autonomo”, dove tra un po’ si riuniranno, magari sotto un’originale sigla sindacale quei brigatisti ed i loro simpatizzanti calati in corteo munito pure delle insegne ufficiali (le stelle rosse che vedevamo, macabre, impresse sui ciclostile rivendicativi di assassinii); corteo regolarmente autorizzato, ripreso pure dalla TV e mandato in onda nelle case di quei ragazzini dei quali si continua beceramente a chiedersi perché si fumano gli spinelli ed altre cose, perché fanno i “bulli”, perché sono violenti e arroganti. Forse, perché cercano di attirare disperatamente l’attenzione e con essa, forse, anche un po’ di ordine, disciplina, un indirizzo di vita; cose che paventino qualche minima speranza nel futuro…che non guasterebbe… alienati, impersonali, come li ha ridotti l’esempio di genitori assenti ma ancor più l’assenza delle ISTITUZIONI che, strafottendosene della gioventù e del futuro di questo Paese, pontifica con la banale autorevolezza degli ottuagenari, novantenni e mummie egizie che ostentano pubblicamente la loro maialità mentale, legiferando pure per quella gioventù della quale hanno, da decenni perso l’ultimo alito di innocenza! L'Italia che delega i suoi comici a far politica! Cosa credete che possano pensare questi giovani ai quali proponiamo pure, in alternativa ad un lavoro futuro che mai troveranno, l’ingresso nelle scuole militari, per vederli educati, azzimati, con lo spadino al posto della play-station e del telefonino…quando poi, ieri sera hanno assistito in diretta Tv allo squallido disonore, pubblicamente celebrato, di un ufficiale di rango, dalla specchiata carriera ultratrentennale, costretto al pensionamento e messo nello sgabuzzino delle scope con note caratteristiche di governo ridotte alle fattispecie dei peggiori crimini delle corti marziali. L’infamia e il fango su 34 anni di “signorsì”, lanciati dall’accolita del portavoce Padoa-Schioppa (e..non schioppa mai!) alla quale chiederemmo volentieri di esporci le loro virtù e beatitudini, poiché già ci sono noti per i loro giochi di prestigio e d’affari! Parole mafiose espresse da mafiosi, hanno umiliato, degradato l’ufficiale di Polizia Bruno Contrada; parole di sordidi profferite da sordidi hanno umiliato, degradato l’ufficiale della GdF, Roberto Speciale. E volete che i nostri giovani non pensino che sia più “economica” e promettente una carriera da mafioso, da bullo, da ladro, rispetto alla carriera sottopagata e pericolosa di un “Signorsì, comandi!” ? Mi spiace anche rilevare che tutti quei lirici discorsetti del presidente Napolitano, stampati e video proiettati fino alla repulsione sul palcoscenico mediatico, siano rimaste vuote parole cui non è seguita l’azione efficace ed autorevole del presidente di tutti gli italiani; quelli che hanno votato per la maggioranza ed anche quelli che hanno votato per l’opposizione… nonché quelli che la tessera elettorale l’hanno gettata in pattumiera! C’è anche nei riguardi degli adulti, quindi – non solo dei giovani – questa colpevole assenza. Certamente, come i giovani, anche gli adulti penseranno ch’è meglio fare il delinquente, il reazionario, l’arrogante, in questo Paese, piuttostochè le persone perbene, senza “Arte” ne’ “Parte” nei destini della Nazione. Mi dimetto da italiana… italiana e per giunta napoletana, che più sfigata di così non si può essere, in tutta Europa!... Dopo aver visto affondare nel fango la Napoli che ho nel cuore e nel sangue, grazie alla meticolosa azione chirurgica delle maestranze locali, assisto all’inabissamento di quell’Italia per la la quale, da quando sono nata, mi sono forcata nell’esercizio mentale di appartenervi. La cittadinanza italiana resta ormai l’unico obiettivo, l’unica conquista di quei disperati ammassati sui barconi dei nuovi negrieri in balìa delle onde. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato da
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N°223 del 25-03-2007 - 19:18 Proclama alla Nazione Imperor
Romano II Ispirato dal cristiano proclama di Francesco II di Borbone (1860) diè suo accorato commiato al Popolo itagliano: "Tra i doveri prescritti ai politicanti, quelli dei giorni di sventura sono i più grandiosi e solenni, ed io intendo di compierli con rassegnazione scevra di debolezza, con animo sereno e fiducioso, quale si addice al discendente di tanti presidenti del "Coniglio Itagliano". A tale uopo rivolgo ancora una volta la mia voce al popolo di questa res publica, da cui ora debbo allontanarmi con dolore. Una guerra ingiusta e contro la ragione delle genti ha invaso i miei ministeri e segreterie, nonostante ch'io fossi gaudentemente in pace con tutte le parrocchie alleate e anche dell’opposizione. I mutati ordini governativi, la mia adesione ai grandi principi lobbistici nazionali, europei e asiatici non valsero ad allontanarla, che anzi la necessità di difendere l'integrità dello Stato laico trascinò seco avvenimenti che ho sempre deplorati. Onde io protesto solennemente contro queste inqualificabili ostilità, sulle quali pronunzierà il suo severo giudizio l'età presente e futura. Il corpo transex-diplomatico presente presso la mia persona seppe, fin dal principio di questa proditoria occupazione, da quali sentimenti era compreso l'animo mio per tutti i miei elettori, e per questa illustre capitale, cioè garantirla dalle rovine e dal Vaticano, salvare i suoi abitanti e le loro proprietà farle mie, i sacri templi di Botteghe Oscure, i movimenti "autonomi", gli stabilimenti pubblici privatizzati, le collezioni d'arte liberalizzate, e tutto quello che forma il patrimonio della sua grandezza, e che appartenendo alle stolte generazioni passate è superiore alla passione di un tempo far mie. Questa parola è giunta l'ora di compierla. La fine si avvicina alle mura di Montecitorio, e con dolore ineffabile io mi allontano con una parte del bottino, trasportandomi là, alle Kayman, dove la difesa dei miei diritti mi chiama. L'altra piccolissima parte di esso resta per contribuire, in concorso con l'onorevole Mastella, alla inviolabilità ed all'incolumità dell'Alitalia e di Telecom, che come un palladio sacro raccomando allo zelo del ministero mutante E chieggio all'onore e al civismo del sindaco di Roma, di Rutelli, e del comandante della stessa guardia cittadina, Bertinotti, di risparmiare a questa Patria sfruttabilissima ancora, gli orrori dei disordini interni alla coalizione e i disastri della guerra sindacale; al quale uopo concedo a questi ultimi tutte le necessarie e più estese facoltà. Discendente di una dinastia democristiana che per ben 60 anni regnò in queste contrade continentali, dopo averlo salvato dagli orrori in un lungo governo viceregnante post-fascista e berlusconiano, i miei “affettati” sono qui. Io sono bolognese, né potrei senza grave rammarico dirigere parole di addio ai miei amatissimi suini, ai miei compatrioti privilegiati. Qualunque sarà il suo destino, prospero o avverso, serberò sempre per essi forti e amorevoli rimembranze. Raccomando loro la concordia, la pace, la santità delle usurpazioni cittadine. Che uno smodato zelo per il mio Scranno non diventi face di turbolenze. Sia che per le sorti della presente guerra intestina io ritorni in fra voi alle prossime elezioni, o in ogni altro tempo in cui piacerà alla giustizia di D'Alema restituirmi al Seggio dei miei maggiori, fatto più splendido dalle finanziarie di cui l'ho irrevocabilmente circondato, quello che imploro da ora è di rivedere i miei "Popolari " complici, A.B.I.li e follini". nota
della redazione: Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ______________________________ Messaggio
N°114 dle 12-01-2007 - 09:21 Il mitico conclave di Caserta
Megaride dolorante
reduce dal massacro del conclave di Caserta giorno primo, inutile
rappresentazione di tutto il possibile e l’impossibile folklore
della Compagnia dei Guitti di Palazzo, più simile ad una malinconica
“gita scolastica” per il cinquantenario della maturità di una
scolaresca da regio convitto, o anche alla parata carnevalesca
dei carri allegorici di Viareggio, visti i “soggetti” che non
necessitano di caricature: già di per sé abbondantemente “fisionomici”!!!
L’ennesima offesa all’Italia, al Mezzogiorno di nuovo occupato,
invaso, dalla ipocrisia del “potere” che vuole travestirsi di
paramenti e modi quasi francescani, tormentandoci di buonismo
melasso ormai inefficace, capace di far saltare immediatamente
i nervi ai senzienti di qualsiasi colore politico.
Quanto è costata
questa performance puramente mediatica a noi contribuenti…”che
ci tocca pagare tre finanziarie progressive del cavolo”? Mancavano
solo i parà della Folgore per poter dire di aver schierato il
“2 giugno” al completo… persino i cani da “tartufo” sono stati
reclutati e li abbiamo visti scovare talpe sui manti erbosi del
parco della reggia… ma talpe vere, con tanto di baffetti!… Chi
volevano che andasse a sparargli anche solo un bengala a questi
imbecilli? Fossero stati i coniugi assassini di Erba, ci sarebbe
stato un linciaggio, sicuro! La cittadinanza manco se n’è accorta
di tanta nobile schiatta! La folla era composta da forze dell’ordine,
lavaparabrezza rom e “vucumpra’” senegalesi ai semafori del vialone,
da cameraman e fotografi e tantissimi giornalai leccaculo (giornalisti
assenti). Tutti presenti a Caserta per raccattare il nulla assoluto
se non le solite esternazioni che siamo abituati ad ascoltare,
uguali, ogni sera da mesi su tutti i telegiornali-fotocopia di
tutte le emittenti. Su Famiglia, Precariato, Giovani e Mezzogiorno,
dietrologie penose circa la precedente gestione di governo, solito
“rosario” di preci e buone intenzioni; risoluzioni zero! Celebrazione
all’inverosimile dell’americanizzata Scuola Superiore della Pubblica
Amministrazione, laddove la scolaresca ha prodotto minzioni, desinato
e fatto la ninna-nanna… pare, tra l’altro, che quella prestigiosa
sede non esisterà più, a breve. Una delle produzioni librarie
tematiche della predetta Scuola per funzionari statali titola
“Empowerment Innovazione e Ammodernamento delle Pubbliche
Amministrazioni
del Mezzogiorno” e nel capitolo “Sviluppo della Cultura del Personale”,
Formazione Specialistica per una Gestione Avanzata delle Risorse,
si scopre che la Cultura è fatta solo di valutazione e monitoraggio
di piani e progetti per i fondi strutturali europei, comunicazione
nella P.A. meridionale (forse, in lingua napoletana non essendo
il “meridione” italiano?), Finanziamento delle infrastrutture,
mercato globale, new public management, contabilità analitica
ed altre “scienze” bocconiane varie, prive dell’indispensabile
CULTURA del territorio e della sua Storia; elementi fondamentali
dai quali soli scaturirebbe ogni possibile disamina circa la geopolitica,
l’economia e lo sviluppo. Ma… il territorio è vasto e bello ed
ancora sfruttabile… peccato che la sua Storia sia un tabù e che
debba essere occultata da nuove forme d’arte di Pensiero e di
CULTURA… Megaride ha nutrito per ore, inutilmente, la segreta
speranza che gli ignoranti di corte inseriti nel prestigioso contesto
culturale casertano avessero sensazione che la Reggia con le sue
meraviglie storiche non fosse stata costruita dal mago Zurlì o
da Carlo Rambaldi per il loro conclave ma ch’è lì da secoli, a
testimonianza di un Sud che seppe
anche essere una potenza in
Europa, prima di essere colonizzato…ma i viceré di carnevale non
hanno assolutamente meditato su queste “quisquilie”, anche perché
sarebbe impossibile svendersi la reggia vanvitelliana con una
cartolarizzazione. Il giorno prima, peraltro, la voce dell’opposizione
di tal Bonaiuti si era prestato ad una “magra” miserevole, sparlando
di convegno “neoborbonico” e del menzognero luogo comune del “Facite
Ammuìna” della Marina di Franceschiello, ignorando i primati della
Marina Italiana che si dipartono proprio dalla Marina Napoletana.
Gli illustrissimi nostri hanno organizzato questo bordello, solo
per sedersi attorno ad un tavolo e leggere, ognuno, il compitino
scritto dai propri portavoce, in interventi della durata massima
di dieci minuti. A questo si è ridotto il celebre “conclave”;
cosa che avrebbero tranquillamente potuto fare a Roma, magari
inoltrandosi via e-mail gli elaborati. Nulla hanno detto a proposito
di pensioni, sociale, sviluppo, turismo e tutela del nostro ricco
patrimonio museale, realtà progettuali. L’odore di gas venefici
e tumori provenienti dalla vicina Marcianise ha finito col mescolarsi
all’aria fritta impastata su Caserta. In breve: “SOTTO IL POLITICO
NIENTE!”. La fulgida giornata aveva già preso il via da Napoli,
con l’inaugurazione del “trenino” da Fuorigrotta a Mergellina,
presentato al mondo come un altro primato napoletano, dopo Bassolino,
la Jervolino e Pecoraro Scanio , emuli subliminali e rinnegati
dei Borbone della Napoli-Portici ma in assenza delle debite proporzioni
spazio-tempo… Alcun telegiornale è stato in grado di fornire le
immagini del viaggio inaugurale perché gli imbecilli del cerimoniale,
in testa le autorità, avevano invitato circa tremila persone all’evento,
mettendo a disposizione un trenino di due vagoni. Botte da orbi
tra invitati, cameraman e forze dell’ordine. Il “popolo” non è
stato informato di questa vergogna e neppure dei fischi a Prodi
a piazza Trieste e Trento.
Un altro mezzo massacro lo si è avuto
a Caserta, durante la sfilata dei "carri allegorici" e delle maschere
istituzionali: forze dell’ordine contro cameraman, fotografi contro
forze dell’ordine e cameraman, una bolgia stretta tra gli ambientalisti
di Pecoraro Scanio scesi in piazza a protestare…contro se stessi,
parrebbe, visto che non si sono accorti d’essere al Governo… Il
solito “pierino”, quel pirla di Pannella, ha fatto anche l’ammuffita
goliardata, credendo di fare un atto politico di protesta: nel
chiuso del segretissimo conclave con il telefonino si è messo
in diretta su Radio Radicale, vanificando l’intero progetto prodiano.
Il Vesuvio è stato un Signore: non un sussulto ne’ uno starnuto,
laddove il kamikaze Sansone avrebbe fatto la sua parte, annientando
tutti i Filistei! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5 ---------------------------------------------------------------
Inviato da Anonimo Inviato
da terranuova0 Inviato
da Anonimo Inviato
da vocedimegaride Inviato
da Anonimo --------------------------------------------------------------------------- Messaggio
N°60 del 03-12-2006 - 19:26 I "signori" di Palazzo Madama hanno in mente di recuperare nei prossimi tre anni altri 200 milioni di euri alle asfittiche casse statali. Dopo averci ridotto "in mutande", dopo aver favorito la rovinosa corsa al "credito"; in pratica, dopo aver fatto il "cravattaro" questo Stato si fa padre del vizio ( ben oltre i 40 spinelli a testa dacchè è vietato SOLO il fumo di sigaretta spacciata dal Monopolio!!!) e si trasforma pure in biscazziere; infatti, quei 200 milioni saranno frutto di "scommesse". Addirittura, inventeranno videogames per gare improbabili non contemplate dal calendario degli sport nazionali,per invitare gli italiani a scommettere. Pare
si potrà giocare anche a poker in un CASINO on line, seppur
con qualche sensata limitazione alla "posta" e, ovviamente,
nella impossibilità di giocare contro il "banco"...
Inutile aggiungere che anche il Superenalotto godrà di
innumerevoli altre combinazioni e di numerose altre categorie
di premi. Senz'altro, si inventeranno nuove lotterie, grattini
e affini, considerando il mancato successo delle sale "Bingo"
in molte città. Attendiamo ansiosi tutte queste novità,
soprattutto nell'intento di tenere sotto controllo i nostri poveri
pensionati e le casalinghe indebitate, la cui unica speranza di
"vita" è nel sogno di una vincita. Soprattutto,
siamo ancor più preoccupati per quel fenomeno sociale che
lo Stato aveva bacchettato e bastardamente detto,in tempi recenti,
di voler combattere ovvero la perniciosa psicosi del gioco d'azzardo
che ha ridotto in miseria parecchi italiani che rimpinguarono,
con i loro casi personali, le cronache e le dotte casistiche di
psicologi, psichiatri e sotto-menestrelli agli Affari Sociali
della Repubblica. |
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