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N°529 31-12-2007 - 20:56 Vogliono farlo morire! Buon anno nuovo, vecchi assassini! Nessuno, dicasi
nessuno, quindi neanche l’Autorità Giudiziaria può obbligare
un cittadino a rimanere ricoverato in ospedale, a meno che non si tratti,
ove ne ricorrono i presupposti Legge di un T.S.O. (Trattamento Sanitario
Obbligatorio).Il Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere,
Dott.ssa Daniela Della Pietra, che ha ordinato il ricovero di Contrada
presso il reparto detenuti dell’Opsedale Cardarelli di Napoli, ricovero
non richiesto da alcuno, quindi ultra petita, adesso sta commettendo
un grave errore a non disporre il rientro immediato del Dott. Bruno
CONTRADA dall’Ospedale Cardarelli di Napoli al carcere militare di Santa
Maria Capua Vetere, attesa la volontà espressa esplicitamente
dal detenuto Bruno CONTRADA. Il giudice può negare la libertà,
può privare della libertà, ma non può imporre ad
una persona umana in possesso delle piene facoltà mentali, cosa
che Bruno CONTRADA possiede, a sottoporla a terapia o controlli sanitari.
Ciò è un grave abuso vero e proprio, non giustificato
da alcun dato normativo. Il risultato sarà che il vecchio e morente
Bruno CONTRADA trascorrerà la notte dell’ultimo dell’anno, forse
l’ultimo Capodanno della sua vita, tragicamente da solo, come un appestato,
anziché insieme ai militari, agenti di polizia, carabinieri e
altri “compagni di sventura” che come lui si trovano reclusi nella fortezza
militare, cosa che comunque gli sarebbe stata di conforto. Cos’altro
dovrà capitare al povero Bruno Contrada? Fortunatamente nessuno
potrà mai privarlo della sua altissima dignità, cosa che
probabilmente alcuni potenti o ignoranti che ancora starnazzano non
gli perdonano e che aspettano cinicamente la sua fine.Domani, ovunque
sarà Contrada, lo andremo a trovare noi. ------------------------------------------------------- La redazione de
La Voce di Megaride in persona di Marina Salvadore, libera cittadina,
si assume piena responsabilità nel dichiarare che le misure adottate
dal Giudice di Sorveglianza nei confronti di Bruno Contrada sono illegittime
e passibili di denuncia. Un Giudice di Sorveglianza è un cittadino
come tutti noialtri che svolge un lavoro come un altro; in questo caso
è un amministratore della Giustizia e deve pertanto limitarsi
ai suoi uffici, nell'applicazione della Legge...che dovrebbe conoscere,
prima di applicarla. Ogni abuso di potere, dettato peraltro - come in
questo caso - da crudeltà mentale e disumanità configura
un reato. Un Giudice di Sorveglianza che risiede ed opera sul territorio
di un Paese cosiddetto democratico e civile non ha il diritto di arrogarsi
funzioni che non gli competono e che sono proprie alle dittature ed
alle corti marziali delle Nazioni in stato di guerra!... Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato
da Anonimo ________________________________ Inviato
da Anonimo _________________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________________ Inviato
da vocedimegaride _________________________ Messaggio
N°523 28-12-2007 - 12:01 Contrada
capro espiatorio di gelosie politiche RISPOSTA ALLE INCAUTE
ESTERNAZIONI DEL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE ANTONIO DI PIETRO SUL
CASO BRUNO CONTRADA Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo _____________________________ Messaggio
N°521 26-12-2007 - 20:04 Da donna a donna le
donne del Comitato Bruno Contrada
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5 Inviato
da Anonimo _____________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________________ Inviato
da Anonimo ________________________________ Inviato
da Anonimo __________________________________________ Inviato
da Anonimo ______________________________ Messaggio
N°516 24-12-2007 - 17:56 Appello di Luigi Rispoli a Gianfranco Fini Riceviamo in copia dal fraterno amico Gigi Rispoli, capogruppo di A.N. in Consiglio Provinciale di Napoli, il suo appello alla solidarietà per Bruno Contrada inoltrato a Gianfranco FINI. Con immenso piacere ne pubblichiamo il testo che onora ancor più la dignità di Gigi Rispoli e la generosità nella sua personale idea del fare "La Politica per Passione", rammentando ai nostri lettori tutte le numerose ed efficaci iniziative promosse sul territorio da Gigi per l'affermazione dell'orgoglio meridionale! "Al Presidente
di Alleanza Nazionale Egregio Presidente, Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2 Inviato
da Anonimo ______________________________ Inviato
da terranuova0 _________________________ Messaggio
N°514 23-12-2007 - 15:48 URGENTE: convocazione raduno di protesta per Bruno Contrada DOMANI 24 DICEMBRE,
VIGILIA DI NATALE, nonché RICORRENZA DELL’ARRESTO DI BRUNO CONTRADA. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _______________________________ Messaggio
N°510 20-12-2007 - 12:54 Contrada:
supplica al presidente della Repubblica Catania 20 dicembre
2007 E' con profonda
tristezza nel cuore che decido di rivolgermi alla Sua Illustre persona,
avendo pochi giorni or sono avuto occasione di constatare de visu la
miserevole e fragilissima condizione fisica in cui versa il Dott. Bruno
Contrada, il quale (a prescindere da ogni formale deliberazione della
Giustizia) di sé ha sempre e solo detto di essere stato un "servitore
dello Stato". Il dramma dell'uomo Contrada angustia ancor più
il profondo della mia coscienza poiché, proprio in questi giorni,
registriamo il successo ottenuto dall'Italia nella vicenda della moratoria
della pena di morte, tenutasi presso la sede internazionale delle Nazioni
Unite; una vittoria di civiltà mi suggerisce il pensiero; certo!,
ma una snervante inquietudine agita i miei dubbi. Chiedo a me stesso:
come è possibile battersi per un vitale principio, ottenere il
meritato riconoscimento mondiale e poi dimenticare, ignorare e sonnecchiare
davanti ad un uomo che nella condizione tragica di salute in cui versa
attende il sonno nelle patrie galere? Signor Presidente, Bruno Contrada
sta morendo consumato dalla senilità e soprattutto da patologie
terribili, mentre fuori si festeggia alle eroiche ed etiche battaglie
italiane contro la pena di morte! E' convinzione, non solo mia ma di
tanti medici, che poco è oramai il tempo che resta al povero
malandato Dott. Bruno Contrada. Ella, Signor Presidente, dall'alto della
Sua profonda saggezza, non può certamente non rilevare come riesce
difficile, per noi, partecipare a questo euforico brindisi, a questo
palpabile entusiasmo. "Che non sia un'illusione!" (sulla tomba
di Enzo Tortora c'è questa epigrafe, dettata da Leonardo Sciascia.
Come dire: un monito, una lezione .). Come spesso accade, infatti, il
rischio che si corre in questi casi è quello di curare sempre
e solo il quadro generale, la visione macroscopica del mondo e della
vita, dimenticando (infausta incuria) il particolare, il singolo dettaglio,
che nel nostro caso assume i contorni di una esistenza strappata alla
vita, un uomo dello Stato. dimenticato dallo Stato. Signor Presidente,
La informo, con estremo rispetto, che la recente relazione sanitaria
del Carcere Militare di S. Maria Capua Vetere (non, quindi, una perizia
di parte), parlando del detenuto Contrada, riferisce drammaticamente:
"nel caso dispecie, tenuto conto della anamnesi e del quadro clinico
ipertensivo, esiste un rischio di recidiva di evento lesivo cerebrale,
non preventivabile riguardo all'epoca di presentazione ma imprevedibile
è iunstabile, dal punto di vista del controllo sintomatologico,
soprattutto in un ambiente carcerario, ancorché con adeguata
protezione terapeutica. La cardiopatia ipertensiva espone altresì,
con modalità analoghe a quelle su riportate, a eventi ischemici
cardiaci cui potrebbe conseguire anche un esito infausto... Le ulteriori
patologie citate in diagnosi rendono ulteriormente problematica la gestione
clinica del paziente. Tutte le malattie presentate, in un contesto di
avanzata senescenza, assumono rilevanze clinica maggiore rispetto alle
possibili complicanze. Alla luce di quanto suesposto, ancorché
le patologie presentate dal detenuto Contrada Bruno non configurino
una condizione di imminente pericolo di vita, si ritiene secondo scienza
e coscienza, che lo stato detentivo costituisca una prevedibile causa
di grave peggioramento delle condizioni dello stesso, e che pertanto
esista una effettiva condizione di non compatibilità con il regime
carcerario delle malattie sofferte, suscettibili di cure e trattamenti
vari ed articolati, a carattere di continuità, verosimilmente
più efficaci se prestati in ambiente domiciliare esterno, che
non nelle istituzioni carcerarie". Di fronte ad un Magistrato di
Sorveglianza (dott.ssa Daniela Della Pietra) che interpreta male - a
mio avviso - le norme del nostro Codice Penale (l'art. 146 c.p. prevede
un obbligatorio differimento della esecuzione della pena quando "una
malattia particolarmente grave per effetto della quale le sue condizioni
di salute risultano incompatibili con lo stato di detenzione, quando
la persona si trova in una fase della malattia così avanzata
da non rispondere più, secondo le certificazioni del sevizio
sanitario penitenziario o esterno, ai trattamenti disponibili a alle
terapie curative") forse la sola battaglia giudiziaria non basta
ed è proprio per tale motivo che mi sono permesso di disturbare
l'Eccellenza Vostra. Or deve sapere, anche se certamente Lo immagina,
che il Dott. Bruno Contrada non firmerebbe mai una richiesta di grazia:
egli è uomo di antico stampo, "frangrar non flectar!",
ché sempre ha dichiarato con estrema dignità la propria
innocenza e la propria estraneità alle accuse ascrittegli. Però,
è altresì vero, che il nostro codice di procedura penale
contempla un articolo, il 681 comma 4, che potrebbe conciliare le "difficoltà"
di questa intricata vicenda; la richiamata disposizione normativa recita
così: "la grazia può essere concessa anche in assenza
di domanda o di proposta". Pertanto, in ragione della Legge, del
profondo e acceso senso di umanità che l'Eccellenza Vostra custodisce
nelle corde più intime del Suo animo, La prego di poter valutare
la possibilità di un intervento sua sponte, onde poter fare fronte
ad una situazione imbarazzante per l'intero nostro Paese. Il Dott. Bruno
Contrada sta morendo, Lei può restituirlo, forse per l'ultimo
commosso abbraccio, ai suoi cari, all' anziana moglie Adriana e ai due
figli (Guido e Antonio), depositari dei suoi affetti. Perché
tutti i parlamentari, quali legittimi rappresentanti del Popolo Italiano,
sappiano di questa pubblica supplica, mi permetto di trasmettere copia
della presente al Presidente del Senato della Repubblica, Franco Marini,
a al Presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti, rivolgendo
Loro la preghiera di informare tutti i singoli appartenenti ai rispettivi
rami del parlamento. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato
da Anonimo ___________________________________ Inviato
da Anonimo ________________________________ Inviato
da Anonimo _____________________________ Inviato
da Anonimo ______________________________ Messaggio
N°509 19-12-2007 - 22:52 Contrada:interrogazione
di Storace a Mastella (AGI) - Roma, 19
dic. - Il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, ha presentato
un’interrogazione al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, per
“conoscere se non intenda attivare immediati e urgentissimi strumenti
in suo potere per evitare gravissime conseguenze alla salute di Bruno
Contrada”. Storace chiede al ministro “se e’ a conoscenza delle gravissime
condizioni di salute di Bruno Contrada, detenuto a 76 anni nel carcere
di Santa Maria Capua Vetere, dove sconta una pena per una condanna a
10 anni di reclusione inflitta al termine di un processo che ha suscitato
innumerevoli dubbi, nonostante decenni di appassionato impegno al servizio
dello Stato; se e’ ammissibile che nel Paese in cui terroristi vengono
addirittura portati ai vertici istituzionali, o come nel caso di Silvia
Baraldini improvvisamente recuperata ad ottima salute dopo la sua estradizione
dagli Usa perche’ moribondaà, un uomo trascinato in una vergognosa
vicenda giudiziaria debba essere lasciato morire senza alcuna pieta’”.
Inoltre, Storace chiede se il ministro e’ a conoscenza che “gli accertamenti
sanitari disposti hanno rilevato: 1) esiti gliotico malacici di ischemia
cerebrale in regione occipito-temporale destra, realizzante deficit
perimetrico bilaterale di tipo emianopsico e sindrome vertiginosa, segni
strumentali di atrofia cerebrale e cerebellare; 2) esiti di neuropatia
ottica O.S. di verosimile natura ischemica, in soggetto con cataratta
corticale in evoluzione O.D., esiti di pregresso intervento di cataratta
con pseudoafachia chirurgica O.S.; 3) cardiopatia ipertensiva in attuale
mediocre compenso emodinamico, in soggetto con segni di aterosclerosi
vasale diffusa, piu’ evidenti in sede sovra-aortica; 4) diabete mellito
tipo 2 in attuale trattamento dietetico; 5) ipertrofia prostatica clinicamente
e PSA benigna in fase di scompenso detrusoriale; 6) brocopneumopatia
cronica ostruttiva di discreta entita’, in soggetto con attendile lipoma
alla base emitorace sinistro; 7) eczema diffuso e sudante, a carattere
cronico recidivante, di verosimile natura atopica; grastroduodenite
cronica in soggetto con litiasi colecistica; 9) artrosi polidistrettuale,
periartrite post/traumatica spalla destra con limitazione funzionale;
10) stato iponutrizione in soggetto ultrasettantenne in mediocri condizioni
generali e con disturbo depressivo”. Nell’interrogazione, Storace aggiunge
che la perizia redatta dal professor Buscemi, rileva addirittura che
“e’ ragionevole affermare che le condizioni cliniche del Dott. Bruno
Contrada siano incompatibili con il regime di detenzione carceraria
in quanto in grado di influenzare sfavorevolmente l’elevatissimo rischio
cardiovascolare e di impedire il corretto trattamento della malattia
diabetica e nutrizionale, diagnosi peraltro confermata dall’ufficiale
medico direttore sanitario del carcere in questione”. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo _________________________________ Messaggio
N°507 19-12-2007 - 14:30 tadzebao INGIUSTIZIA e affini (file-audio conferenza
stampa caso Contrada in Catania c/o Studio Legale LIPERA) ******* De Magistris a Napoli il 21 Dicembre alla Mostra D'Oltremare -Venerdi 21 Dicembre alle ore 16.00 alla Mostra D'Oltremare - Galleria Mediterraneo- Il comitato promotore della Lista Civica nazionale ha organizzato un Convegno dal titolo IL SUD CHE NON HA PAURA - All'incontro partecipano Il magistrato Luigi De Magistris, Marco Travaglio, Oliviero Beha, Elio Veltri Democrazia e Legalità - Tutti sono invitati a partecipare. Lo spirito critico è il benvenuto. Fosse anche solo per capire. L'idea è Trasparenza, Informazione, Partecipazione - Sarebbe bello se qualcuno del Meetup volesse intervenire, evidenziando la completa autonomia, raccontando un punto di vista innovativo. L'obbiettivo è trovare punti di contatto per definire un Patto per L'Italia. Basato sulla garanzia di partecipazione paritetica delle diverse realtà che hanno a cuore il futuro di questo Paese. Sperando in un approccio non pregiudizievole, siete tutti invitati ad esprimere le vostre opinioni. Grazie anticipato per la disponibilità - Giovanni (gli amici di Beppe Grillo di Napoli) ******* Comunicato stampa Bruno Berardi pres. “Domus Civitas“ Vittime del terrorismo e mafia” – 3295340474 – “Lo Stato matrigna con i propri figli disoccupati” - Mentre lo Stato, con l’ausilio del ministero degli interni, fornisce il meglio della tecnologia per risolvere i problemi degli extracomunitari, da poco nel nostro paese, per i nostri disoccupati tutto ciò non è stato mai possibile. Per quale motivo la classe politica di questo strano paese masochista non si vuole più bene, come dicono da più parti anche i giornali più importanti del mondo? Perché lo Stato è così cattiva matrigna con i propri figli più svantaggiati mentre per dei perfetti sconosciuti che non si sa chi sono e da dove vengano, mette a disposizione soluzioni lavorative che per i nostri disoccupati non è mai stato possibile ottenere? La nostra associazione ha promosso la giornata nazionale del disoccupato Italiano per il 24 dicembre di ogni anno davanti al Quirinale per ricordare al Presidente della Repubblica Italiana che ci sono anche i disoccupati di questo strano paese, dove gli sprechi della Casta assieme al degrado della politica nostrana umiliano ancora di più una forma di disagio e di frustrazione di questi cittadini da sempre di serie B. Si rammenta anche, ai lettori, che la “Domus Civitas” vittime del terrorismo e mafia sospende ed annulla tutte le altre iniziative programmate per le festività natalizie, per solidarietà verso le famiglie delle vittime del rogo thyssenkrup di torino; non abbiamo il coraggio di festeggiare di fronte a questa immane tragedia che è costata la vita a questi onesti lavoratori. Invieremo alle famiglie dei caduti le risorse che sarebbero servite per i festeggiamenti del Santo Natale ******* comunicato
CE.ST.RI.M Referente Regionale di “LIBERA Associazioni Nomi e Numeri
contro le Mafie” – comunicato n. 1: “Questa notte mani ignote hanno
rubato computer e materiale informatico nella struttura della Fattoria
Burgentina a Brienza, dove il Ce.St.Ri.M. accoglie una dozzina di disabili
del territorio per attività diurne. Non ci sono parole per commentare
un fatto così deplorevole soprattutto pensando al danno subìto
dai nostri stessi ospiti per i quali le attività svolte alla
Fattoria rappresentano un importantissimo momento di socializzazione
e reinserimento. Purtroppo la cecità degli uomini a volte non
conosce limiti e neanche in un momento così particolare come
il periodo natalizio. Ed allora proprio pensando al Natale ormai imminente,
alle attività già in preparazione con gli ospiti della
Fattoria e al fatto che questa struttura si poggia esclusivamente sugli
sforzi inimmaginabili del Ce.St.Ri.M. e del volontariato, chiediamo,
a coloro che hanno la possibilità di farlo, un gesto di solidarietà,
versando un contributo sul c/c postale n° 14791859 intestato al
Ce.St.Ri.M. Causale: solidarietà per la Fattoria Potenza, Mercoledì
19 Dicembre 2007 Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo _____________________________ Messaggio
N°496 05-12-2007 - 01:00 Aiutiamo
la mamma di Emanuele Cari amici, siamo
alla solita vergogna italiana, porti tuo figlio in ospedale per una
banale appendicite e te lo ridanno “sotto forma di vegetale”… Potrebbe
succedere a qualsiasi bambino… Ci scrive la mamma… ”Sono Eleonora Crespi,
madre di Emanuele Lo Bue, 7 anni. Vi sottopongo il mio caso nella speranza
di un Vostro aiuto.Emanuele è sempre stato un bimbo sanissimo.
Il 10 aprile 2007 è entrato al San Raffaele di Milano per una
appendicite. Durante l’anestesia, non si sa ancora esattamente per quale
motivo, è rimasto in ipossia per parecchi minuti. Successivamente
è stato in terapia intensiva per due mesi. Ha subito l’asportazione
della teca frontale perché la pressione endocranica è
aumentata a dismisura. Il 28 maggio 2007 è stato dimesso con
la corteccia cerebrale distrutta, il cervello a macchia di leopardo,
senza osso frontale e in stato di coma vigile neurovegetativo. Da allora
viene nutrito artificialmente, ha subito cinque operazioni e non so
quante TAC. Il 10 settembre 2007 è tornato al San Raffaele per
ripristinare la calotta cranica e l’operazione è andata bene
ma lui è sempre in coma nelle stesse condizioni. Nel corso di
un’apposita riunione svoltasi il ..10 10 07….. i vertici del San Raffaele
mi hanno ufficialmente promesso di:- tentare ogni strada per trovare
possibili cure ovunque nel mondo- tenere ricoverato il bambino presso
la clinica La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Lecco, dove attualmente
si trova, fino al giorno in cui non decideremo insieme, i medicii e
noi genitori, dove trasferirlo per le cure necessarie- somministrargli
ogni giorno il massimo della fisioterapia, unica cura possibile per
il momento- organizzare il trasferimento del bimbo quando sarà
necessario- dare tutto il supporto possibile alla famiglia. Invece:
vogliono dimettere Emanuele il 12 dicembre prossimo! Stiamo aspettando
varie risposte da vari centri di riabilitazione negli Stati Uniti e
il bambino non può essere sballottato di qua e di là.
- Oltretutto casa nostra non è ancora attrezzata per accoglierlo.
Spero che potrete aiutarmi a far sì che il San Raffaele mantenga
le promesse. IO SONO ALL’ OTTAVO GIORNO DELLO SCIOPERO DELLA FAME Con
molti ringraziamenti e molta cordialità.La mamma di Emanuele."
Quindi, con questo è il secondo sciopero della fame, di una mamma
alla quale fanno tante promesse, e poi se ne dimenticano: Bimbo in coma:
la madre incontra don Luigi Verzè (ANSA) - 11/10/2007 (ANSA)
- COLOGNO MONZESE (MILANO), 11 OTT - Il sindaco di Cologno Monzese,
Mario Soldano, si e’ recato con la signora Eleonora Crespi, madre di
Emanuele Lo Bue, il bambino in coma da sei mesi dopo un intervento chirurgico
di appendicectomia, ad un incontro con don Luigi Verze’, Presidente
del San Raffaele, e i vertici sanitari dell’istituto. ‘’Don Verze’ ci
ha dato precise rassicurazioni - ha dichiarato il sindaco dopo l’incontro,
che si e’ svolto ieri pomeriggio - e il San Raffaele ha assicurato che
intende percorrere ogni strada e cercare anche tra gli ultimi risultati
della ricerca scientifica, se questo puo’ servire a migliorare le condizioni
di Emanuele. Allo stesso tempo i medici controlleranno che le terapie
riabilitative somministrate a Emanuele siano adeguate'’. Don Verze’
si e’ infine impegnato a supportare la famiglia Crespi anche quando
il periodo di riabilitazione terminera’ ed Emanuele dovra’ tornare a
casa. ‘’Adesso e’ tempo che la mamma di Emanuele interrompa lo sciopero
della fame per stare accanto ai suoi figli - ha concluso il sindaco
- perche’ con il suo sforzo ha ottenuto il massimo risultato possibile
e cioe’ mobilitare i vertici di uno dei piu’ grandi ospedali del mondo.
Pero’ deve recuperare le energie e non arrendersi, per continuare a
sperare nella guarigione di Emanuele'’ Dal sito dell’ospedale San Raffaele:
L’ospedale San Raffaele è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere
Scientifico di diritto privato, nato negli anni ‘70 per volontà
di don Luigi Maria Verzé come parte della Fondazione Centro San
Raffaele del Monte Tabor. (…) (…) Il nome ‘Raffaele’, scelto dal suo
fondatore, deriva dall’ebraico Raf-el, che significa “medicina di Dio”,
“Dio guarisce”. In linea con le finalità istituzionali della
Fondazione, la missione propria dell’Istituto è infatti la cura
dell’uomo secondo il mandato evangelico “Andate, insegnate, guarite”.
Tale missione si traduce nell’orientamento dell’attività di assistenza,
ricerca e didattica ad un unico obiettivo: la centralità dell’uomo
nella sua triplice dimensione bio-psico-spirituale. Scandali relativi
al San Raffaele ? Leggiamo: MILANO 1999 - A più di un anno e
mezzo dallo scandalo che portò all’arresto di Giuseppe Poggi
Longostrevi, considerato il “Re mida” della sanità milanese,
nuova raffica di arresti al termine di diciotto mesi di serratissime
indagini: stamattina sono finiti agli arresti domiciliari quattro primari
e un aiuto dell’ospedale San Raffaele e un dirigente di una società
convenzionata con la Asl. Pesantissime le accuse avanzate dal tribunale
e dai pubblici ministeri Francesco Prete e Sandro Raimondi: i medici
sono accusati di aver truffato lo stato e di aver falsificato e gonfiato
i rimborsi delle prestazioni sanitarie. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 __________________________ Messaggio
N°490 10-11-2007 - 14:11 comunicazioni di servizio/redazione Ci
scusiamo ancora con i nostri lettori e con i collaboratori per i frequenti
disservizi in merito agli aggiornamenti quotidiani de "La voce
di Megaride", tuttavia non dipendenti dalla nostra volontà.
In redazione, presso la V.I.P. Cinevideoproduzioni di Napoli in via
Cinthia 26 attendiamo speranzosi già da oltre un mese la connessione
(su contratto di tipo aziendale) ad internet mediante il nostro nuovo
fornitore TELECOM... che in quanto a solerzia ed efficienza lascia molto
a desiderare, nonostante la concorrenza sul libero mercato e contrariamente
a quanto di se' magnifica nelle promozioni pubblicitarie e nel procacciamento
di contratti di utenza. In particolare, nei contratti di tipo aziendale,
il nostro nuovo fornitore non ha consapevolezza che i disguidi ed i
ritardi procurati ai clienti si trasformano fatalmente nella chiara
fattispecie del "danno emergente e lucro cessante", soprattutto per
gli utenti che stimano in internet un importante strumento di lavoro,
di promozione aziendale e di pubbliche relazioni in rete. Ciò
che ci lascia attoniti, ancorchè l'estenuante latitanza dei servizi
acquistati, è l'arroganza dei vertici aziendali dei settori marketing,
commerciale e amministrativo che si esprimono con il più bieco
silenzio ad ogni rimostranza degli utenti, sottolineando le peculiarità
tutte italiane di un'economia ed una politica di regime, in un "Paese"
che è nonostante le privatizzazioni e la globalizzazione - in
quanto a servizi e ad efficienza d'impresa è da "terzo mondo"! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo _______________________________________ Messaggio
N°481 20-10-2007 - 23:55 Cacciare
gli usurai dal Tempio Banche usuraie,
aumento dei tassi e suicidi da insolvenza Dopo aver appreso della notizia
del suicidio di un operaio di 43 anni in provincia di Macerata, impiccatosi
con una corda al collo sul proprio luogo di lavoro, giunto alla disperazione
perch? non riusciva pi? a pagare il mutuo della casa, dopo che la moglie
era stata licenziata nei mesi scorsi dal suo impiego precario, innanzi
ai semplici messaggi di cordoglio e di ipocrita comprensione di circostanza,
sola manifestazione che sanno esprimere le altre forze politiche, siamo
a chiedere la condanna per istigazione al suicidio da insolvenza per
i governatori della Banca Centrale Europea Trichet e della Banca d?Italia
s.p.a. Mario Draghi, reali responsabili di quanto accaduto, quali fautori
di scellerate politiche monetarie che stanno portando il popolo alla
disperazione; nonch? la denuncia per alto tradimento per il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, reo di violare la Costituzione,
segnatamente all?art. 1 che sancisce la sovranit? al popolo, quindi
anche quella monetaria, oramai scippata ai cittadini in favore dei soci
privati della Banca Centrale. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _____________________________________________ Messaggio
N°477 09-10-2007 - 13:46 Acchiappate 'sto MAIALE! www.interpol.int Lione (Francia), 8 ottobre 2007 - Per la prima volta nella sua?storia, l'Interpol, l'organizzazione internazionale di polizia criminale che ha sede a Lione, ha lanciato ieri un appello al pubblico nel mondo intero per tentare di identificare un uomo che appare su immagini di abusi sessuali diffuse su internet. Le foto erano state opacizzate, dal sospetto o dai suoi complici, "in modo che il suo viso non fosse riconoscibile" precisa l'Interpol in un comunicato. Ma la polizia criminale tedesca, lavorando di concerto con la Sotto-direzione Traffico di esseri umani dell'Interpol, ? riuscita a "ottenere una immagine usabile". Secondo il segretario generale dell'Interpol Ronald Noble, "immagini di quest'uomo che commette abusi sessuali su bambini circolano su internet da anni". Malgrado gli sforzi di Interpol, di cui sono membri 186 paesi, l'identit? e la nazionalit? del sospetto restano sconosciute. "Siamo ora convinti che senza l'aiuto del pubblico, questo predatore sessuale potr? continuare a violare e ad abusare sessualmente i bambini" aggiunge Noble. Il presunto pedofilo viaggerebbe in tutto il mondo per "sfruttare sessualmente bambini vulnerabili" prosegue Noble. Le foto, con dodici ragazzini differenti, sono state prese in Vietnam e in Cambogia. L'operazione di ricerca ? stata pertanto battezzata "Vico". Responsabile della Sottodirezione Traffico d'esseri umani dell'Interpol, Kristin Kvigne aggiunge: "Non incoraggiamo assolutamente la popolazione a passare all'azione di propria iniziativa" ma a trasferire ogni informazione all'Interpol La decisione di pubblicare la foto "non ? stata presa alla leggera" ha sottolineato. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3 Inviato
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da Anonimo _________________________________ Inviato
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N°471 02-10-2007 - 13:14 No comment, please! Abbiamo fatto le nostre marcette per la Pace, sciorinato le bandierine arcobaleno, organizzati colti sit-in e tavole rotonde?presso le Istituzioni; in tanti, hanno?scritto articoli ben pagati sulla stampa e realizzato documentatissimi dossier dalla loro comoda?scrivania in Occidente. Prodi, non ha menzionato neppure una volta la parola Birmania o Myanmar...era troppo?occupato a "spegnere" i gazzettini?di Radio Rai informazione in 25 lingue nel mondo ed a dare il benservito ai 25 giornalisti-traduttori dell'eccellente storico?servizio. Si spengano, adesso - coerentemente con l'inerzia che ci ha caratterizzato - ulteriori quanto inutili squittii, pigolii, ragli e miagolii, a dramma compiuto. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato
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N°470 01-10-2007 - 17:26 Libera Basilicata
La Basilicata della gente onesta, di quelli che chiedono verità
sui tanti casi insoluti degli ultimi venticinque anni, di chi non si
rassegna al silenzio talvolta omertoso e altre volte complice che cala
irrimediabilmente su casi di omicidi e di persone scomparse; la stragrande
maggioranza della gente lucana, quella laboriosa che fa grande la nostra
terra, quella lontana da ogni logica giustizionalista e da ogni piazza
forcaiola; tutta questa gente vuole incontrarsi Giovedì 4 Ottobre
alle ore 20.00, presso l’Aula Quadrifoglio dell’Università degli
Studi della Basilicata, in Rione Francioso a Potenza, per dire che non
ha mai mitizzato la figura del pm De Magistris, che sin dall’inizio
ha visto in lui semplicemente il simbolo di un riscatto: il riscatto
della verità e della giustizia dinanzi all’arroganza di certe
verità e di certi poteri. Dappertutto in Italia Libera unisce
in uno stesso progetto di legalità e di cittadinanza democratica
i tanti cittadini desiderosi di libertà con i tanti familiari
delle vittime di quelle ingiustizie. Questo è quanto cerca di
fare anche in Basilicata ed è per questo motivo che organizza
per Giovedì una grande manifestazione con la quale chiedere il
rispetto della legalità, gridare la prepotenza dei fatti e dire
che nessun decreto che viene dall’alto potrà mai pensare di mettere
una pietra tombale sulla richiesta di verità di tante ferite
ancora insanguinate. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 7 Inviato da Anonimo
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N°466 30-09-2007 - 10:59 Cattivi
"compagni" Il 25 gennaio 2006
l'assemblea del consiglio d'Europa, formata dai rappresentanti di 46
Paesi europei, ha condannato energicamente le massicce violazioni dei
diritti umani dei regimi comunisti totalitari ed ha espresso simpatia,
comprensione e riconoscimento alle vittime di quei crimini. Detta risoluzione
riguarda gli omicidi e le esecuzioni individuali e collettive, le morti
in campi di concentramento, le deportazioni, le torture, il lavoro in
stato di schiavit? e le altre forme di terrore fisico di massa. Purtroppo
invece la raccomandazione che invitava i governi dell'Europa ad adottare
una dichiarazione simile ed effettuare inchieste giudiziarie su persone
collegate con i crimini commessi sotto i regimi comunisti totalitari
non ha ricevuto la necessaria maggioranza dei due terzi.Analogamente
l?assemblea del consiglio d?Europa ha condannato i tentativi di restaurazione
dell'ideologia nazista. Ma mentre per commemorare le vittime del nazismo
il Parlamento europeo ha scelto la data del 27 gennaio, per le vittime
del comunismo non ? stato fatto altrettanto. Poich? le vittime di questi
crimini hanno diritto al medesimo rispetto e perch? queste ignominie
non vengano mai dimenticate ? stata preparato un appello da mandare
al Parlamento europeo affinch? stabilisca nella data del 7 novembre
il giorno del ricordo delle vittime del comunismo. Per aderire a questa
lodevole iniziativa basta inviare una mail a appello@libertates.com
indicando nell?oggetto: Appello per la giornata delle vittime del comunismo
e scrivendo nel testo il proprio nome, cognome e citt? di residenza
Questa iniziativa ? dei Comitati per le libert? www.libertates.com/it/content/view/163/64/. Inviato
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N°465 29-09-2007 - 00:31 Chist'
è 'o Paese d''o Sole... IL
CASO Diossina, valori ?fuori norma? nel sangue del medico che mangia
verdura coltivata accanto alle discariche NAPOLI
? C'? un convitato di pietra, alla tavola dei napoletani, ed è
la diossina, sostanza che svolge un ruolo non secondario nell'insorgere
di varie patologie: disturbi endocrini, disfunzioni del metabolismo,
endometriosi, fino all'Alzheimer e al cancro.? Lo ha scoperto un medico
napoletano, Antonio Marfella, il quale lavora al Pascale e si ? sottoposto,
a sue spese, ai test che rilevano i livelli di diossina nel corpo umano.
Si ? dunque rivolto al Consorzio Interuniversitario Nazionale La Chimica
per l'Ambiente, che ha sede a Porto Marghera, e, per le controanalisi,
ai Pacific Rim Laboratories, in Canada. Gli strumenti hanno riscontrato
74 picogrammi di diossina per grammo, oltre 7 volte il livello base
di riferimento in citt? industriali, che ? di 10 picogrammi per grammo.
I valori delle analisi di Marfella sono peggiori perfino rispetto a
quelli che i 2 laboratori hanno riscontrato negli organismi di Giampiero
Angeli e di Mario Cannavacciuolo, gli altri due uomini cavia che si
sono sottoposti all'indagine: 45 picogrammi per grammo nel primo caso,
47 nel secondo caso. Angeli vive a Castelvolturno, a mezzo chilometro
dal luogo in cui, come ha accertato una inchiesta del procuratore Donato
Ceglie, sono stati illegalmente sversati e sepolti i fanghi tossici
provenienti dagli impianti industriali di Porto Marghera. Cannavacciuolo
? un pastore di Acerra e risiede in localit? Pantano, a un passo dal
costruendo inceneritore, in quegli ettari di terreno avvelenati dagli
sversamenti abusivi di diossina effettuati dalla Pellini e dagli scarichi
incontrollati della Enichem. E' il fratello di Vincenzo, il pastore
ucciso da un tumore sei mesi fa, dopo che centinaia di pecore del suo
gregge, avvelenate dalla diossina accumulata in anni di pascolo sui
terreni acerrani, sono morte o sono state abbattute. Nel sangue di Vincenzo
Cannavacciuolo, prelevato poco prima che morisse e pure inviato per
le analisi a Porto Marghera ed in Canada, sono stati riscontrati valori
di diossina pari a 255 picogrammi per grammo. ?Se i risultati relativi
ai Cannavacciuolo e al colonnello Angeli, per quanto preoccupantissimi,
erano in un certo qual modo attesi - ragiona Marfella - il dato della
diossina presente nel mio organismo ? inaspettato. Quando, ad aprile,
la Protezione Civile present? lo studio sulla correlazione tra sversamento
incontrollato dei rifiuti e mortalit? ? suddividendo i comuni campani
per classi di rischio - il capoluogo regionale fu infatti inserita nella
fascia ad allarme meno elevato. Il motivo ? evidente: chi vive in città
- in particolare io abito nel centro storico - non coabita con discariche
illegali, come chi risieda ad Acerra, a Giugliano, a Villaricca o a
Castelvolturno?. Proprio a Napoli, invece, sembrerebbe che il rischio
diossina sia pi? elevato che altrove. Un paradosso solo apparente, ragiona
il medico-cavia. Spiega, infatti: ?Stiamo parlando di una sostanza liposolubile
e persistente, assunta per il 90% tramite la catena alimentare. Napoli
si approvvigiona di frutta e verdura esattamente in quelle zone, un
tempo agricole, ora non saprei come definirle, che sono state prescelte
dalle ecomafie per sversare i rifiuti o dove sono state aperte discariche
legali e mal gestite.? Che la diossina ci arrivi direttamente in tavola,
lo si poteva immaginare. Le mie analisi non fanno che dare sostegno
a questa ipotesi. Si aggiunga che vivere in una metropoli espone in
misura particolarmente elevata anche ad altre forme di inquinamento
da diossina, traffico automobilistico in primis, ed ecco che il pericolo
a Napoli ? pi? che mai grave?. Non solo nella metropoli, peraltro. Calcolando
la media dei valori riscontrati nei quattro soggetti che hanno effettuato
le analisi - Marfella, Angeli, Vincenzo e Mario Cannavacciuolo - risultano
105 picogrammi di diossina per grammo, valore dieci volte superiore
alla soglia di riferimento. Essendo prelievi effettuati su persone che
abitano in comuni differenti della regione - Napoli, Acerra, Castelvolturno
- appare chiaro che l'emergenza riguarda sia chi vive ad un passo dagli
sversatoi, sia chi consuma i prodotti coltivati nei campi limitrofi
alle discariche illegali, a quelle mai bonificate e a quelle utilizzate
dalle ecomafie. Marfella lancia perci? un appello: ?Urgono interventi
radicali. Penso alle bonifiche, ovviamente, al monitoraggio puntuale
del territorio per impedire i traffici dei rifiuti, ma anche a programmi
di screening della popolazione che verifichino su campioni significativi
i livelli di diossina accumulati da chi vive in Campania?.? Eppure,
ancora oggi, non un solo laboratorio in regione ? attrezzato per testare
la diossina nell'ambiente, men che meno nell'uomo. I tre volontari -
cavia, infatti , sono stati costretti a rivolgersi altrove ed hanno
speso per ogni analisi circa 1600 euro.? Ad Agnano c'? un centro di
analisi dell'Arpac, con strumenti idonei per misurare le diossine nelle
matrici ambientali. Non ? ancora entrato in funzione. Luciano Capobianco,
il direttore dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente, garantisce
per? che bisogner? attendere ancora poco: ?Stiamo collaudando i macchinari,
entro due o tre mesi andremo a regime?.? Alla luce dell'emergenza campana,
secondo Marfella, sarebbe opportuno che fosse attrezzato anche per misurare
la diossina nell'uomo. _____________________________________ Messaggio
N°463 27-09-2007 - 20:47 Fame, lasagne e brioches Lasciamo l'onere
del commento al pensiero di Maurizio Blondet, tratto da un suo recentissimo
articolo : Inviato
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N°462 27-09-2007 - 19:44 Liberi
di stare con LIBERA "Esprimiamo
preoccupazione per quello che accade alla Procura di Catanzaro per le
inchieste riguardanti la Basilicata. I tempi e le modalita' rischiano
di incidere pesantemente nei processi e nelle indagini in corso tendenti
a ripristinare la legalita' e ascoprire la verita' sugli intrecci esistenti
tra centri di potere e politica. In una nota Libera Associazioni, nomi
e numeri contro le mafie, commenta i provvedimenti nei confronti del
Pm di Catanzaro Luigi De Magistris. Il magistrato e' dalla parte giusta
- prosegue la nota di Libera - ha agito nell' interesse della verita'
e della giustizia. Il suo operato ha permesso di accendere la luce su
molte pagine nascoste sugli interessi tra potere e politica. Si rischia
seriamente - conclude nella nota l?associazione Libera - di compromettere
l'esito delle indagini in corso ma soprattutto siamo preoccupati che
possa cadere lentamente il silenzio sull'azione del magistrato e sulle
attività giudiziarie da lui portate avanti. Inviato
da Anonimo ________________________________________ Messaggio
N°461 26-09-2007 - 19:26 Come mai? Come mai mr. Bush
non esporta un po' di Democrazia anche nel Nyanmar?... Anche l? c'?
un tiranno e c'?un popolo in gravissime?difficolt?!!! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 6 Inviato
da ninaciminelli ________________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________ Inviato
da Anonimo il 27/09/07 @ 11:18 via WEB ______________________________ Inviato
da vocedimegaride ____________________________ Inviato
da Anonimo _________________________________ Inviato
da vocedimegaride ____________________________________ Messaggio
N°457 24-09-2007 - 23:59 da napoli bakeca it smarrito husky siberiano
bianco occhi azzurri chiarissimi nel centro di napoli Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ____________________________________________ Un'altra
Bassolinata Il 27 luglio scorso la Regione Campania (Delibera n. 1406) ha approvato la somministrazione del farmaco Ritalin, da molti anni al centro di polemiche. Il Ritalin, infatti, è usato per curare il disturbo da deficit d'attenzione e iperattività (Adhd) nei bambini in età pediatrica. Il farmaco è ritenuto responsabile della morte di alcuni bambini e gli scienziati ritengono che abbia degli effetti negativi sullo sviluppo psicofisico dei piccoli pazienti. In Italia il Ritalin è distribuito dalla multinazionale Novartis per un giro d'affari che ammonta a circa 2 miliardi e 200 milioni di dollari l'anno. Prima della Delibera regionale, il Ritalin era stato prima classificato nella lista degli stupefacenti, poi nella lista degli psicofarmaci. Negli Stati Uniti, l'Ente governativo che si occupa della sorveglianza sui prodotti farmaceutici e alimentari (Fda) ha imposto sulle confezioni del farmaco la stampa di una cornice nera al cui interno c'è scritto: "Possibile incremento del rischio di morte improvvisa e complicazioni cardiovascolari". Perché il Ritalin ai bambini iperattivi? I bambini affetti da "Adhd" sono distratti, iperattivi, hanno difficoltà di concentrazione e coordinazione; ma questi sono problemi di tipo socio-educativo che non si possono risolvere attraverso l'utilizzo di un farmaco pericoloso. Autorizzare la somministrazione di un farmaco che a detta della Fda è nocivo, dandolo poi ai bambini, è una scelta che va immediatamente rivista. Il Ritalin è una scorciatioia per chi non vuole impegnarsi in un percorso più complicato e faticoso, ma di certo più rispettoso dei bambini. Esistono delle tecniche avanzate che incanalano le energie dei bambini iperattivi nel modo giusto, trattandosi di ragazzini che spesso hanno doti straordinarie e capacità superiori alla media. La Delibera Regionale è sbagliata. Una scelta così importante non può essere presa in fretta e senza tenere conto delle autorevoli voci scientifiche di parere contrario. Ti chiediamo di firmare questa petizione, per ottenere dalla Regione la sospensione immediata della Delibera andando su: www.politichesociali.it/petizione.php Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato da Anonimo ___________________________________________________ Messaggio
N°453 19-09-2007 - 23:05 Aggiornamenti
...sull'episodio di violenza primitiva delle "creature" del quartiere
Poggioreale Per
il comando-stazione CC della zona Napoli-Poggioreale, da noi adìto sugli
orribili e frequenti casi di sevizie sugli animali da parte di baby-gang
del quartiere, in prima persona il capitano Antonio Caterino prontamente
(così come la gentile d.ssa Clara Degni della quale abbiamo pubblicato
lettera di
risposta) ci inoltrava il seguente messaggio dal quale trapela, oltre
l’etica professionale, una rassicurante sensibilità d’animo che è stata
molto gradita dagli animalisti di tutta Italia cui l’abbiamo immediatamente
trasmesso: “Gentile Signora Marina Salvadore, Le scrivo quale C.te della
Compagnia dei Carabinieri di Napoli Poggioreale. Accolgo e condivido
la sofferenza di quanti hanno appreso la notizia di cui sono venuto
a conoscenza il giorno successivo ai fatti. Pur consapevole che il cucciolo
non potrà essere restituito alla vita, al dovere d’ufficio di ricostruire
compiutamente l’episodio e individuarne i responsabili si affiancherà,
come negli altri casi che trattiamo, l’impegno a prevenire forme di
violenza primitiva come quella verificatasi. Distinti Saluti” .Intanto,
ferveva in rete il tam-tam tra i numerosi animalisti, dal nord al sud,
che coinvolgeva anche – dopo la pubblicazione del crudelissimo caso
- normali cittadini non espressamente cinofili ma sollecitati alla solidarietà
“umana” perché esterrefatti e sinceramente annichiliti per le modalità
del massacro di quel cucciolo nato al mondo solo per finire assurto
a simbolo del degrado morale in cui versa questa sfortunata città di
Napoli. Il nostro intervento veniva generosamente riproposto in numerosi
siti e blog in rete da molti nostri lettori e collaboratori, che ringraziamo
di cuore. Probabilmente, anche la stampa locale si è quindi sentita
in dovere di scendere in campo, denunciando il dilagante fenomeno sociale
nel suburbio ma IL NAPOLI, nella fretta di riempire e impaginare una
fiche preordinata del menabò da passare in stampa, ha finito col dare
brandelli di notizie sul caso, allungando il “compitino” con la falsa
ed incredibile notizia del cucciolo che sarebbe sopravvissuto – alla
stregua di un Ufo-Robot - all’impalamento, resuscitato e rigenerato
dalle pietose mani della L.A.V. che, in realtà, non è mai giunta sul
posto, durante o dopo lo schifoso crimine collettivo a cura dei “pargoli”
autoctoni. Il ROMA, invece, importante quotidiano cittadino, il giorno
dopo ne scriveva correttamente ed ampiamente, addirittura in due distinte
pagine; nella posta dei lettori, pubblicando… e rispondendo alla denuncia
di una lettrice napoletana, con un rimando alle cronache cittadine,
con un articolo in testa di pagina, cogliendo appieno l’importanza di
dover frenare l’escalation della - come la definisce il capitano Caterino
– “violenza primitiva” (e non avrebbe potuto usare termine più “scientifico”)
per evitare certi repentini processi di metabolizzazione di violenze,
eclatanti nell’immediato futuro, ancor più sadiche e magari rivolte
anche agli uomini… Perniciose, nella delicata psicologia dell’età evolutiva
dei nostri già svezzati “creaturielli”! In breve, non c’è stato bisogno
di un V-day-dogs o di un Beppe Grillo, per sollevare dal nulla e senza
idonei strumenti un’accorata, umana, reazione popolare, su temi che
ne’ Grillo ne’ i nostri distratti soloni nazionali e locali hanno interesse
a trattare. Un suono di corno
è partito da un solitario, indignato, essere umano…ed è giunto ad altre
orecchie attente e sensibili alla voce del Creato… fino ad ampliarsi
nell’eco di un assordante squillo di tromba, che ha coinvolto altri
uomini, borghi, paesi, città e regioni del “Bel Paese”, unendo in un
solo anelito, in una sola rabbiosa protesta, tanti sconosciuti cuori
che sono diventati una sola forza; la voce tonante di tante creature
che non hanno mai avuto voce. Ultimissime notizie scambiate tra questi
numerosi sconosciuti ci informano, oggi, con il solito potente “tam-tam”
che “… IL CAPITANO ANTONIO CATERINO STA PROCEDENDO SCRUPOLOSAMENTE NELLE
INDAGINI. HA FATTO DISSOTTERRARE IL CADAVERE DEL CAGNOLINO PER SOTTOPORLO
AD AUTOPSIA E NON MOLLA LA PRESA, FACENDO TUTTO QUANTO E' IN SUO POTERE
PER ARRIVARE A SCOPRIRE I COLPEVOLI. NON HA ALCUNA INTENZIONE DI DIMENTICARE
IL CRIMINE!”. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 6 Inviato
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N°448 14-09-2007 - 18:52 Pronta e rassicurante risposta della gentile d.ssa Clara Degni alla nostra Lettera Aperta Gentile
D.ssa Salvadore, La ringrazio per le parole di apprezzamento per il
lavoro svolto dal Servizio e La informo che per l'anno scolastico appena
incominciato, a seguito di un Protocollo di intesa tra Comune di Napoli,
Servizio Tutela diritti e salute degli animali e ASL NA 1, Servizi Veterinari
, sono state pianificate delle visite alle classi di diverse scuole
cittadine, mirando in tal modo alla realizzazione di strategie diverse
per la prevenzione del randagismo e per un modello di corretta convivenza
uomo - animale urbanizzato. Gli interventi vedranno la presenza di personale
medico veterinario e personale di quest'ufficio, che illustreranno,
anche con l'ausilio di apposito materiale audiovisivo, le più elementari
regole per l'instaurazione di un rapporto basato pricipalmente sul rispetto
dell'animale, essere senziente! Colgo l'occasione per informarLa che
il giorno 29 settembre 07 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 al pontile di
Bagnoli in collaborazione con Bagnolifutura e l'associazione ADE, si
svolgerà la II edizione dell'iniziativa denominata "Dog Walking": i
proprietari di cani potranno passeggiare con il loro cane sul pontile
che normalmente non permette loro l'accesso. Potrà trovare informazioni
dettagliate sul ns. sito. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato
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N°447 13-09-2007 - 19:43 Lettera aperta ...alla gentile d.ssa Clara Degni, responsabile del Servizio “Tutela Diritti e Salute degli Animali” del Comune di Napoli Gentile
dottoressa, ho avuto il piacere, poco prima dell’estate, di pubblicare
e diffondere le lodevoli iniziative intraprese per la Tutela degli Animali
(soprattutto degli sfortunati randagi) dal Servizio ch’ella ottimamente
dirige e del quale, a Napoli, si avvertiva da immemore tempo l’inspiegabile
mancanza .Numerosi lettori de “La Voce di Megaride” che ci leggono da
tutta Italia ed anche dall’estero appartengono ad associazioni animaliste
e la Tutela degli Animali, oltrechè dei bipedi umani, è una prerogativa
del nostro magazine che ha partecipato, sovente, a campagne internazionali
di sensibilizzazione. Purtroppo, oggi, sono costretta
a scriverle per denunciare la crudeltà che contraddistingue il comportamento
di molti dei nostri “pargoli” autoctoni, troppo spesso giustificati
e compresi dalla psicopedagogia spicciola che sprofonda nel marketing
di un buonismo che ha il sapore del Valium versato a litri nella coscienza
popolare e sui banchi delle istituzioni. Le emergenze napoletane non
comprendono solo i Rifiuti, la Disoccupazione, la Camorra; l’emergenza
principe è l’Educazione, con o senza scolarizzazione, fine a se stessa
ovvero scaturente dall’Umanesimo e da quelle Leggi morali non scritte
che dovrebbero essere somministrate insieme al latte ed ai biscottini
al plasmon ai “piccoli napoletani” in evoluzione. Tutta l’Italia della
gente perbene, quasi sempre “volontaria” nelle emergenze, è inorridita
per l’allucinante episodio verificatosi l’altr’ieri al rione Luzzardi
nel quartiere di Poggioreale dove ‘e “ccriature” nostrane, drogate di
noia e di un errato senso della virilità, si sono prodigate nell’arte
della violenza, dell’abbrutimento, della crudeltà, ai danni di un piccolo
cagnolino di circa sei mesi, impalandolo vivo…da dietro e davanti…assistendo
all’atroce agonia, per poi scaraventarlo in una pattumiera, morto! Il
cucciolo era in compagnia di un fratellino ch’è scappato e che, poi,
ritrovato da un’animalista del quartiere, è stato ricoverato presso
un canile. Dal racconto straziante fatto dalla signora residente nel
rione suddetto – ch’è stata a sgolarsi per ore, senza paura, contro
gli ormai introvabili criminali in erba, protetti dalla solita omertà
del motto ormai sciapito “ ‘E figli so’ piezze ‘e core”, sciorinato
ad ogni pie’ sospinto da mamme che ai propri figli non sanno insegnare
niente se non a mangiare, a bere ed a “farsi rispettare”, pare che il
maggior divertimento per queste infernali “creature” sia l’accoppare
i cani, lanciarli sugli alberi e colpirli con sassi ed altro; stavolta,
per il cucciolo è stato organizzato invece un servizio sopraffino, dove
la fantasia non ha avuto remore nell’arte del sadismo! Ne scrivo e penso
a quel povero corpicino straziato, al dolore incommensurabile che ha
provato, prima della morte liberatoria…e, davvero, se avessi tra le
mani questi delinquenti nati, li pesterei di botte eppoi li manderei
per due anni a raccogliere cacche di cane nei canili, comprese le loro!
Ora, io desidero, anche a nome dei numerosissimi animalisti che mi hanno
inoltrato disperati messaggi sul caso in questione, che il Servizio
di sua competenza si arroghi tutti i poteri speciali per combattere
duramente questo triste fenomeno cittadino, attivando un servizio di
controllo nelle zone più a rischio dove non sono nuovi episodi del genere,
applicando pene e sanzioni durissime anche ai minorenni responsabili
di cotanto degrado morale e civile. La crudeltà è nell’indole umana
e la pianta dal fusto storto s’addrizza quando è giovane. Restiamo in
attesa di conoscere le misure che intenderà prendere, mentre mi permetto
di suggerirle, se me lo consente, di lanciare una campagna animalista
presso le scuole di ogni ordine e grado poste nel suo comprensorio cittadino,
con “ore di cattedra” regolari perché ‘e “ccriature” napoletane imparino
davvero cosa è il RISPETTO; quello, per la VITA! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 14 Inviato
da vocedimegaride ____________________________________ Inviato
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N°441 09-09-2007 - 11:43 Il
"Travaglio" del Caso Contrada
Travaglio si é costruito fin dai tempi di Montanelli quella che è ora, una ben remunerata carriera giornalistico-libraria utilizzando le stesse medesime carte processuali. Con grande ed enorme attenzione, con grande intelligenza, anche perché gli argomenti trattati, di sicura ed indubbia delicatezza, investono la mafia, il potere, le collusioni dello stato e delle proprie istituzioni. E’ difficile incriminare chi riporta, solo quanto già detto in un trito e ritrito, spezzatino e ribollito nutrimento per le mascelle giustizialiste del paese, ma sempre senza un responsabile certo e sicuro. Marco Travaglio, plurilaureato, è bello, intelligente, arguto, colto, possiede proprietà di linguaggio e un certo charme che ti conquista, pur mantenendo sempre quell'aria eternamente velenosa. La sua vita e le sue fortune, meritoriamente inseguite e conseguite, dipendono strettamente da tutta una classe politica da nomi e persone quali: Silvio Berlusconi, Dell’Utri, Previti, Andreotti ecc.. Già questo basterebbe a giustificare la voglia e la pretesa di presenzialismo di Travaglio. Pensateci un attimo: cosa sarebbe Marco Travaglio, laureato in storia moderna, senza Silvio Berlusconi e company? Senza il Lodo Mondatori, senza i brogli di bilancio, la Sme, senza Arcore... Di che vivrebbe? Di cosa potrebbe parlare? Perché dovrebbero invitarlo in televisione oppure dargli spazio sui giornali? Per parlare forse della Cirio, dello scippo del Banco di Napoli operato per pochi spiccioli dal S. Paolo di Torino, dell’Unipol e delle scalate delle cooperative rosse alle vette della Finanza e del Potere.Travaglio è la punta di un iceberg fatto da tante persone che hanno costruito le proprie fortune, grandi e piccole, grazie al solo fatto che esista Silvio Berlusconi, e questa classe politica, di qualsivoglia estrazione, che di politica ne sa sempre meno, collusa con lobby affaristiche e bancarie. Ripeto, che ne sarebbe di lui se il Cavaliere si ritirasse dalla politica e decidesse, finalmente di lasciare orfani, giornalisti, giornalai, cronisti, pennivendoli, opinionisti, comparse ecc., sempre burattini nelle mani o nelle prossime vicinanze di nascosti burattinai. E in fondo, sostengo io, che ne sarebbe di Marco Travaglio, e di tutti quelli che all’improvviso rimanessero orfani della loro ossessione? Perché se essi non potessero parlare più di Berlusconi e company perderebbero l'aura magica, l'infallibilità, la sicumera. Travaglio la spocchia, la presuntuosità di primo della classe, perderebbe il suo personaggio. Sarebbe uno dei tanti... un po' più bravo di altri ma solo uno dei tanti... Proprio ora che, con più frequenza si spinge a criticare i mostri sacri della sinistra, D’Alema, Fassino e lancia strali e rampogne sulla formazione del partito democratico, forse, nello sforzo di voler mostrare la propria credibilità, dopo aver fatto a pezzi i vari Mastella e soci. Qualcosa c’è che, in Travaglio, accorto manager delle sue capacità d’affabulatore, comunicatore, fine dicitore ed insuperabile scrittore di storia moderna, ci spinge a chiedergli spiegazioni. Per capire, per continuare ad ascoltarlo o decidere di cambiare canale. Ci riferiamo a quanto riportato nel libro Gli Intoccabili, quando fa preciso riferimento alla vicenda di Bruno Contrada. Bruno Contrada, caso unico, in quest’Italia dove vanno a spasso impuniti, stragisti, assassini, stupratori, mafiosi e banditi d’ogni risma, ad essere detenuto in un carcere militare, a settantasette anni, per scontare una pena che non appartiene al reato ascrittogli. Negli anni universitari in caso di procedimento giuridico, dovevamo tener conto: 1) dell’arma, 2) del movente, 3) delle prove, 4) della necessità di dover dimostrare al di là d’ogni ragionevole dubbio l’innocenza o la colpevolezza dell’indagato. O ad averne confessione. Bruno Contrada, si è sempre protestato innocente. L’arma qui non c’è. A detta degli stessi giudici, in un processo protrattosi per oltre quindici anni, non si è trovato movente, anzi, non esiste alcuna spiegazione ad un comportamento rimasto ineccepibile per oltre trent’anni di servizio allo stato; delle prove si diceva inconfutabili e non quelle scaturenti dai relata, si dice o facendo parlare medium e trapassati, in questo accumunati mafiosi e gli stessi Borsellino e Falcone, fatti parlare da morti; al di là d’ogni ragionevole dubbio, ma siamo seri, quando a base dei processi si crede ad un manipolo di mafiosi, pentiti, prezzolati dallo stato, per il solo dover dire, che poi si contraddicono tra loro per poi poter tornare a delinquere con i soldi dello stato, con i nostri soldi. Ne bastano cinque, che dicano le stesse invenzioni, fandonie, storie ed imbeccate varie per spedire un cosciente servitore dello Stato, dietro le sbarre. Perché non sono stati incriminati per falsa testimonianza quei colleghi di Bruno Contrada circa 200, poliziotti, carabinieri, finanzieri ed alti dirigenti che hanno giurato sull’affidabilità di chi la Mafia l’ha combattuta sulle strade, che ha ricevuto encomi, quelli veramente dimostrabili da Falcone e dai Capi delle Forze dell’ordine. La colpa di Bruno Contrada e di non essere morto, di non essere rimasto ucciso in un attentato. Vogliamo ricordare poi al dott. Marco Travaglio, la grande responsabilità di chi come lui, ha la possibilità di farsi vedere, ascoltare, leggere da una nutrita schiera di persone. Il riportare brani di sentenze, senza un come, né un perché, significa avallarle, e specialmente quando con questo si strappano brani di dignità e si fa a pezzi la verità, per l’Intoccabile in galera, equivale alla distruzione d’ogni speranza, e per Bruno Contrada, ormai settantasettenne, significa uccidere un uomo già morto. In caso di dubbio, faccia uno sforzo e chieda pubblicamente scusa a Bruno Contrada, alla sua famiglia ed a chi si batte per loro. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3 Inviato da Anonimo
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N°430 20-08-2007 - 09:00 Free Kenneth Foster
CAMPAGNA PER LA SOSPENSIONE DELL'ESECUZIONE Per
partecipare alla campagna e' sufficiente compilare la lettera con i
vostri dati ed inviarla al Governatore del Texas Perry via fax o via
posta (i riferimenti sono nell'intestazione della lettera). Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato da vocedimegaride ________________________________________ Messaggio
N°424 14-08-2007 - 11:10 Per
Bruno Contrada non si chiude per ferie! Perchè hanno silenziato Bruno Contrada. Perchè vogliono ridurlo uno "zombie" Lassù...molto in alto...sotto il "cupolone" dell'empireo delle divinità statali, qualcuno ha paura che Bruno Contrada possa riservare l'amara sorpresa di un "Memoriale", con tanto di nomi e cognomi, collusioni, complicità e cronache compromettenti; praticamente, un saggio scientifico sugli ultimi trent'anni della VERA STORIA d'ITALIA. Temono che parli, sapendolo persona dignitosa e con alto senso dell'onore. Allora, meglio tenerlo a spurgare come le vongole, murato vivo, gravato da ben 21 gravi patologie accertate, vecchio ormai.... fino a quando non trapasserà nel Nirvana dove l'attendono Falcone, Borsellino, Nini Cassarà e tanti altri "martiri" della DEMOCRAZIA Itagliana... o fino a quando non gli si "schiopperà" il cervello per autocombustione e, con esso, finalmente, la MEMORIA! Non necessitiamo del parere di Pico della Mirandola, per comprendere il perchè dell'accanimento "terapeutico" su Bruno Contrada! Ciò che più offende la nostra italica intelligenza media è che la riscrittura della STORIA d'ITALIA, come accadde per il Risorgimento del Nord, è stata affidata ad incalliti criminali prezzolati, servi di regime... delinquenti ignoranti e voraci... crudeli assassini ...anche di bambini. La nostra campagna per la piena riabilitazione di Bruno Contrada che ha sortito ampio consenso presso gli ITALIANI VERI, sicuramente non approderà a risultati concreti; forse, potrà essere intesa solo quale atto di ribellione, alla stregua di una "vandea"... un manifesto contro l'ipocrisia del POTERE OCCULTO... un atto di autoaffermazione della nostra DIGNITA'. Null'altro! Ci preme però rammentare a tutti, soprattutto a quegli ignavi "politicanti" - da destra a sinistra - che si sono sciolti in lacrime di commozione per Contrada, promettendo interventi... che ancora, inutilmente, attendiamo... che il "martire della Repubblica" ha avuto a disposizione - purtroppo - ben 15 lunghi anni per "difendersi offendendo", se avesse avuto l'intenzione di pubblicare i suoi tanto temuti "memoriali", spauracchio terribilis per chi ha avuto le mani in pasta nei lordi affari politici dell'epoca. Non l'ha fatto! Seppure torturato, tormentato, piegato, ucciso nell'Onore...ma ancora lucido e fiero, non l'ha fatto! Forse, non ha neppure necessità di farlo, perchè è consapevole del giudizio dell'opinione pubblica ad egli favorevole...e solo questo gli preme: un riconoscimento al Suo Lavoro di una vita, rischiando sempre in prima persona... o, forse, non "memorializza" perchè sa che questo suo silenzio è l'arma più efficace per continuare a tenere in piedi sulle punte, come ballerine, coloro che TEMONO la SUA VERITA'. Come il gatto con il topo...ma qui, il gatto è Contrada... e tantissimi italiani sono lieti di appartenere ad una colonia di gatti randagi, perchè l'opera di derattizzazione è fondamentale per la SALUTE PUBBLICA! Fatto sta che se avesse voluto "memorializzare" ne avrebbe avuto tutto il tempo e il diritto; anzi, il DOVERE! Nell'ultimo mese, è stato trasportato d'urgenza con un'ambulanza dal carcere all'ospedale (celeri andate e ritorni senza ricoveri), per l'aggravarsi delle 21 certificate patologie. Nella sua cella ubicata di fianco all'infermeria, è vegliato ogni notte da un medico. Le sue condizioni psico-fisiche sono facilmente immaginabili. E' diventato l'ombra di se stesso. In proporzione, ingurgita quotidianamente più farmaci che cibo; il rifiuto del cibo è la prima pratica di autolesionismo. Attenzione, dunque, cari "politici", perchè se quest'uomo vi muore in carcere, privo di cure ospedaliere specialistiche e privo dell'assitenza amorevole dei propri familiari, sareste passibili VOI di guai ben peggiori rispetto a quelli derivantivi da qualsiasi "memoriale" che, come insegna la Storia di questo "Paese", siete tanto bravi a smontare! Le carte si lasciano scrivere e mescolare: un Uomo ed il suo assassinio sono la prova certa di reato.... con tutte le impronte, poi, che vi avete lasciato, imbecilli! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato da
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N°417 07-08-2007 - 11:08 "
Un posto al sole " Questa pazza,
calda, afosa estate registra purtroppo e sempre più la perdita
di quei valori che facevano di Napoli e del Sud tutto la patria
dell’ospitalità. Leggi non scritte facevano sì che a nessuno mancasse
anche un solo bicchiere d’acqua fresca o di limpido vinello qualora
si trovasse a passare davanti agli usci delle nostre case. Fino
ad oltre gli anni cinquanta sono stato personale testimone di
quest’usanza, nelle piane del salernitano, d’Ischia e di Capri.
Il fresco vinello, ad Ischia, era chiamato l’acquetta e chiunque,
ne poteva approfittare. Ma la nostra epoca è cambiata, tutto passa,
il popolo cambia, e quello che era un dovere prima altamente sentito,
poi riconosciuto e propagandato come segno d’alta civiltà delle
nostre terre, è svanito, morto, sepolto. Cosa dire oggi di quanto
dobbiamo registrare tutti i giorni, con rammarico, con rabbia?
Ora, i fatti. Ieri , un gruppo di disabili di Pozzuoli, su due
auto, aveva deciso di passare alcune ore al fresco del Parco Virgiliano,
a Posillipo. Scherzi, sfottò e tanta allegria, hanno fatto loro
compagnia fino all’ingresso del Parco. Il custode all’entrata
ha però guastato il tutto. Nel parco i disabili con le macchine
non possono entrare, i parcheggi sono colmi e non c’è altra scelta
che lasciare le macchine più lontane, a più di un chilometro di
distanza. Disabili motori, costretti a tornare indietro, faticando
sulle carrozzelle, per poi rifare lo stesso tragitto al ritorno.
Ma Angelo Paone, Presidente di “ Anima e Cuore “ associazione
di non solo disabili ed organizzatore della piccola gita, non
ci stà. Fa le sue rimostranze, richiama il codice della strada,
le leggi e disposizioni esistenti in materia di barriere architettoniche,
per l’accessibilità, l’integrazione e la piena autonomia dei disabili.
Le auto e le stesse carrozzette dei disabili non costituiscono
intralcio alla circolazione ne' tantomeno pericolo per i cosiddetti
normodotati. Ma spazio non ce n’è. Il rifiuto permane, fino all’invito
a munirsi di un permesso all’entrata, con assunzione diretta e
scarico di responsabilità, in caso di incidente od infortunio,
anche se resta dimostrato che il diritto dei disabili n’esce calpestato.
Neanche alla dimostrazione che i pochi spazi riservati ai disabili
sono occupati da macchine senza contrassegno e... dei vigili,
neanche l’ombra. L’atmosfera, ricca di canti, ora si è fatta plumbea,
non serve il sole a rischiararla. Sono interpellati telefonicamente
il 113, i carabinieri, che sempre telefonicamente, bontà loro,
esortano, i custodi a far entrare i disabili ed a trovare una
soluzione. Alcune macchine di proprietà degli stessi custodi,
ora convinti, sono rimosse, i disabili, ora, possono entrare...
a loro rischio e pericolo. E’ tutto finito? No! No! No! Quante
auto ci sono nel parco? quale la riserva per i disabili? Un diritto,
non è un favore da chiedere, un’elargizione, un diritto è un diritto.
Chi si è reso conto che la giornata dei disabili è stata irrimediabilmente
rovinata. Che sarebbe bastato che questo stato, funzionasse, che
vi fosse rispetto del cittadino, che vi fosse una presenza dei
vigili, che vi fosse educazione, controllo, certezza del diritto,
con una normalissima interpretazione del codice della strada.
Ma i vigili, a tutto ciò demandati, anche se ora municipali mancano,
come sempre.. Altro episodio che ci fa pensare. Altezza del Museo,
da Via Pessina. Una macchina con un disabile a bordo, munita di
contrassegno, percorre come sempre la strada in salita che porta
al semaforo ancora esistente, contrassegnata ancora dalla striscia
gialla,
pienamente visibile. All’altezza del semaforo, è fermata
da un’auto dei vigili, che contesta il senso vietato, e redige
il verbale. Alle rimostranze del disabile, che fa notare che non
esiste cartello segnalatore, o che almeno quello esistente non
è facilmente visibile, perché, posto sulla destra, in alto, è
nascosto alla vista dal passaggio degli autobus, che è ancora
e pienamente visibile la striscia gialla che delimita parte della
carreggiata, la vigilessa dopo aver scaricato parte delle responsabilità
su un difetto di intervento e manutenzione della ditta appaltatrice,
lo apostrofa esortandolo a non “fare teatrino “. Ancora in un
ufficio pubblico, un disabile, necessitando di una firma ad una
richiesta di pratica, di valore prettamente sociale, si fa esso
stesso partecipe di portare la pratica all’ufficio interessato,
la presenta al funzionario, che infastidito da tanta solerzia,
risponde che egli può apporre la firma entro i trenta giorni dal
ricevimento e rimanda perciò d’ufficio il tutto a settembre, rafforzando
il proprio ragionamento con la giustificazione che i disabili,
già usufruiscono delle corsie di preferenza. Vogliamo poi parlare
della consegna di ausili usati, senza la dovuta documentazione
igienico –sanitaria, senza manutenzione alcuna, necessaria ed
improcrastinabile o della mancata accettazione delle richieste
dei contributi per le necessarie modifiche apportate alle auto
dei disabili, o delle visite per accertamento dei requisiti alla
disabilità, avviate, in alcune Asl allo scadere dei sei mesi,
e tanto altro ancora. A tutto questo rispondiamo No! No! No! Insufficienze,
abuso d’autorità, omissioni, ritardi inspiegabili, incompetenza,
ignoranza, irresponsabilità, tracotanza, cocciutaggine ottusa
e prepotenza, presuntuosa sicurezza di inamovibilità, assicurata
impunibilità, colpevole assenteismo e tanti altri ancora i reati
fatti pesare sui disabili. A tutto questo diciamo basta. Basta
anche a chi non ci garantisce il diritto al lavoro, per inadeguatezza
delle risposte, per ogni mancanza di organizzazione, tra gli stessi
enti dello stato. Noi non vogliamo più chiedere favori, non vogliamo
che ci venga fatto pesare alcunché, vogliamo che le leggi siano
fatte rispettare. Vogliamo andare a cinema, a teatro, vogliamo
prendere un caffè, andare al mare, al ristorante, prendere un
autobus, viaggiare in ferrovia, in aereo, vogliamo pernottare
in albergo. Vogliamo l’accessibilità, la mobilità, la fruibilità
dei pubblici uffici, dei parchi, vivere una vita normale, libera,
autonoma. Ai politici, i rappresentanti eletti di quest’italietta
da operetta, a questa destra rinunciataria ed infingarda ed a
questa sinistra che si è sempre auto ammantata di solidarietà
ed ha propagandato inutili provvedimenti di politica sociale,
mai concreti ed effettivi, dobbiamo dire a loro scorno e vergogna
che non parlino più d’integrazione, non lo vogliamo, non siamo
un corpo estraneo, tra noi ci sono medici, infermieri, artisti,
ingegneri, professori universitari, filosofi, giornalisti, atleti,
studiosi del costume e della storia, professionisti e tanto altro
ancora.. Siamo cittadini e consumatori. Non chiediamo le piccole
elargizioni, i favori fatti cadere dall’alto, per commiserazione,
sufficienza o compassione. Vogliamo e pretendiamo il rispetto
delle leggi esistenti già. Chiediamo che venga la meritocrazia
e che coloro che non fanno il loro dovere, come i giudici, che
rimandano i ricorsi in eterno, i poliziotti che non fanno rispettare
la legge, i vigili che non sono al loro posto, i funzionari, gli
impiegati, e tutti coloro che mancano al loro dovere, che inzozzano
la nostra vita, che rendono problematici i nostri giorni vengano
estromessi dagli incarichi. Non c’interessano più le loro piccole
beghe, le piccole guerre di potere, le parole altisonanti, le
differenze che poi in concreto servono a consolidare le spartizioni
già programmate. Bisogna che capiscano che i disabili, possono
veramente far loro del male, provocare un calo di popolarità e
rovinare loro la rielezione. Devono decidersi ormai se con noi
vogliono veramente cambiare questo rovinoso stato delle cose o
rischiare di perdere il nostro consenso. Diciamo basta ad ogni
tipo di falsa comprensione, solidarietà, sufficienza, compassione.
Temono un autunno caldo, per la contestazione della sinistra estrema,
allora, devono temere anche le rivendicazioni dei diversamente
abili, non più chiusi tra le mura delle loro case, ma consci della
loro forza e dell’importanza della coesione delle loro istanze. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _________________________________________ Messaggio
N°412 26-07-2007 - 11:04 Riabilit'AZIONE !
Con invito alla massima diffusione mediante ogni mezzo(*), proponiamo agli ITALIANI VERI di aderire e sottoscrivere la petizione pubblica "PER LA PIENA RIABILITAZIONE DI BRUNO CONTRADA" on line da questo momento al link http://www.petitiononline.com/contrada/petition.html Ringraziamo quanti vorranno restituire a Bruno Contrada... e per riflesso a se stessi... Verità, Dignità e Onore! la redazione di www.vocedimegaride.it (*) I destinatari della presente se titolari di siti web o di testate giornalistiche o di Mailing-List, se esponenti di associazioni e movimenti o similari sono cortesemente invitati, ove possibile, a diramare il presente invito ai propri lettori, soci, collaboratori. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3 Inviato da
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N°405 21-07-2007 - 16:47 L'abusato
trucchetto della prescrizione
Segnalo un
importante "caso" da circa 7 milioni di euro buttati. Stanno facendo
di tutto, rinvii su rinvii per la sentenza, al punto di ottenere
la prescrizione. Si tratta della KERASAV di Portici: Inizia l'udienza
preliminare del processo denominato Kerasav. Il Gup di Napoli
deciderà se rinviare a giudizio l'ex sindaco di Portici e attuale
amministratore delegato della Tess Leopoldo Spedaliere accusato
di concorso esterno in associazione mafiosa e altre 27 persone
tra cui anche l'onorevole di Rifondazione comunista Salvatore
Iacomino. L'inchiesta del pm della dda di Napoli Maria Antonietta
Troncone riguarda l'operato di tecnici e amministratori del comune
di Portici della gestione 1996-2002. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _________________________________________ Messaggio
N°404 21-07-2007 - 13:16 Zitti
e mosca! NAPOLI Stamane, abbiamo avuta notizia da Antonio Di Rosario editore di Radio Azzurra, la radio che tanto spazio dà alle problematiche dei diversamente abili, che in virtù di una generica giustificazione di manutenzione alla rete Enel, la radio, senza preavviso alcuno è stata zittita. Ai disabili, viene tolta la voce oltre che la luce. Ieri, abbiamo inviato il comunicato che in Piazza Cavour 8, l'Anida e l'associazione Pensionati di Piazza Cavour, per un disguido tra il Comunee L'Enel, sono al buio da ben sei giorni. Ci sorge una grande preoccupazione, un dubbio atroce, che se confermato, non potrebbe che far paura. A chi non si allinea, a chi come noi si trova in contatto con tutte le mancanze, le insufficienze di questa classe politica, non è consentito esprimere il proprio dissenso, riunirsi e discutere dei propri problemi, affrontare la vita di tutti i giorni senza arrendersi. Interpellati, gli assessorati ed i responsabili, hanno dato inizio ad uno scarico di responsabilità, con un contorno di scuse e di impegni vari. La stampa, certa stampa, riverente, scondizolante ed asservita nei palazzi del potere, ormai istituzionalizzata, non riporta assolutamente i nostri rilievi. Sono avviati fin da oggi, i contatti necessari, tra le varie associazioni indipendenti, in rete, Anida Onlus, P.U.P.C., AsSNOSS, AIPA, Coop. Sociale AMICA, Senza Barriere, per un esame della situazione e per le iniziative che dovessero essere necessarie. Si rende noto che la coop.sociale Amica, titolare di Radio Azzurra, ha fatto regolare richiesta in proprio, per avere un contatore intestato alla stessa, senza dipendere da alcuno, visto il suo lato sociale, restata inascoltata; invece di tener conto di tale encomiabile propensione, di tale attività di pubblica utilità, si è preferito favorire l'assorbimento del "residuo " alle radio cosiddette commerciali , adducendo mille scuse da parte dell'enel, tra cui quella ridicola che il generatore non supporterebbe una nuova utenza di 18 kw, discriminando di fatto Radio Azzurra. la voce indipendente delle problematiche tutte dei disabili: le categorie deboli, anziani e disabili, gli ammalati sono ampiamente colpiti e feriti. La Radio e quanti fanno ad essa riferimento, sarà presente giovedì negli uffici per gridare la propria disapprovazione e per puntualizzare la discriminazione avvenuta Mai come in questo caso,la risposta dovrà essere, concreta, incisiva, qualificata, forte e... occupazionale, fino a quando il problema non sarà risolto, dai funzionari predisposti. Domenico Di Renzo Direttore di " Senza Barriere " - Onlus 3392461590 Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _______________________________________________ Messaggio
N°403 20-07-2007 - 13:31 SCHIFEZZE
SENZA LIMITI! A Montalto di Castro (Viterbo) la giunta comunale ha deciso di anticipare 5 mila euro di spese legali ad alcuni minorenni accusati di aver stuprato una 15enne di Tarquinia la notte tra il 21 e il 22 maggio u.s..La giovane, è stata invitata durante una festa a fare una passeggiata in pineta da un ragazzo, il quale insieme a dei balordi suoi amici l’ha violentata. La ragazza in preda ad una crisi depressiva ha detto: "anche il comune è contro di me".Secondo quanto scritto nell'ordinanza di custodia cautelare, i due successivamente sono stati raggiunti da altri sette minorenni e gli otto ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, hanno a turno avuto rapporti con la ragazzina . ''Non potrò mai piu’ dimenticare del tutto quella notte - ha detto all'Ansa la 15enne vittima dello stupro – I ragazzi hanno poi raccontato ai poliziotti e ai loro genitori che la ragazza sarebbe stata consenziente, l’ hanno insultata e hanno detto di lei cose incredibili. La giovane, che ha denunciato e fatto arrestare gli otto ragazzi, ha commentato: ''Sono allibita, l’anticipo dato dalla Giunta a quei ragazzi la considero una presa di posizione contro di me''. Per gli otto indagati lo scorso 9 luglio il Gip del Tribunale dei minori di Roma ha disposto la revoca degli arresti domiciliari. ''Le assistenti sociali mi hanno chiesto di aiutarli a trovare un'occupazione, ritenuta indispensabile per il loro recupero sociale ( e per i ragazzi dei quartieri napoletani che vogliono una vita sana e che non violentano nessuno?) - ha spiegato il sindaco sig. Salvatore Carai, rieletto sindaco di Montalto il 28 maggio scorso - e io l'ho fatto impegnandoli nei lavori socialmente utili''.Per quanto riguarda il "prestito" di 5 mila euro, il sindaco ha detto che le famiglie degli indagati hanno fatto presente di non essere in grado di sostenere le spese legali e di non fidarsi della difesa d'ufficio (vale per tutti questo trattamento?). ''Chissà cosa mi avrebbe risposto il sindaco di Montalto di Castro se anche io gli avessi chiesto di anticiparmi i soldi per costituirmi parte civile contro coloro che hanno stuprato mia figlia?'', ha detto tra le lacrime la madre della quindicenne di Tarquinia.Il gruppo dell'Ulivo al Senato e il senatore di Forza Italia Giulio Marini hanno rivolto al ministro dell'Interno due interrogazioni parlamentari. Penso che non ci sia bisogno di ulteriore commento che quello già racchiuso in questa sintesi d’articolo. nota della redazione: Il nipote del "signor" Sindaco è tra gli stupratori!!! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2 Inviato da
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N°394 del 12-07-2007 - 21:28 il
PassaParola
A VARSAVIA, GLI OPERAI DELLO STABILIMENTO FIAT DI TYCHY, ADDETTI
ALLA PRODUZIONE DELLA NUOVA VERSIONE DELLA CINQUECENTO, HANNO
MINACCIATO DI INCROCIARE LE BRACCIA SE NON VERRA’ LORO CONCESSO
UN AUMENTO DI STIPENDIO ENTRO VENERDI 13 LUGLIO. IL
GOVERNO, DANDO UN CEFFONE A MIGLIAIA DI ANZIANI, PORTATORI DI HANDICAP,
MALATI TERMINALI ED UNA SBERLA AL TAVOLO NAZIONALE DI CONCERTAZIONE
SULLE POLITICHE ABITATIVE E A 4 MINISTRI CHE PENSAVANO DI LAVORARE AD
UN PIANO CASA, HA SANCITO PER GLI SFRATTATI, NON IL PASSAGGIO DA CASA
A CASA MA QUELLO DA CASA A STRADA. LE
MUCCHE DEL CONSORZIO DEL PARMIGIANO REGGIANO MANGIANO SOIA OGM
DELLA MONSANTO. Il Parmigiano-Reggiano è uno dei prodotti italiani
più famosi e apprezzati al mondo: è assurdo che ci siano Organismi
Geneticamente Modificati nella sua filiera produttiva! Le alternative
ci sono: la soia certificata non-Ogm è disponibile sul mercato,
in grandi quantità e a costi ragionevoli.Si tratta solo si scegliere.
Aiutaci a salvare il Parmigiano-Reggiano dalla trappola degli
Ogm! Scrivi al Consorzio del Parmigiano-Reggiano e chiedi una
modifica immediata del disciplinare di produzione, per un Parmigiano
libero da Ogm! E’
IN RETE LA PETIZIONE LANCIATA DAGLI AMBIENTI OPEN-SOURCE ITALIANI
PER CHIEDERE, A PARLAMENTO E GOVERNO ITALIANI, LIBERTA’ DI SCELTA PER
IL SOFTWARE INSTALLATO SUI COMPUTER IN COMMERCIO NEL NOSTRO PAESE. I
cittadini italiani VOGLIONO poter scegliere e, se ad esempio, desiderassero
installare GNU-Linux sui loro computer, NON VOGLIONO dover pagare comunque
la licenza di MICROSOFT-Vista. Per arrivare a ciò, occorre una legge
che contenga le seguenti norme: - Nella vendita di personal computer
il prezzo dell'hardware deve essere riportato con voce distinta rispetto
al prezzo della licenza d'uso del software eventualmente in dotazione.
- E' consentito all'utente di rinunciare all'acquisto della licenza
per il software e pagare solamente il prezzo dell'hardware. - Il prezzo
della licenza d'uso del software deve essere realistico.
PETIZIONE CONTRO IL TRAFFICO DI ANIMALI. Chiediamo la cessazione
immediata delle attività svolte da 3rdog, inerenti al traffico
di animali e all'estorsione di denaro tramite adozioni di cani.
Chiediamo la chiusura immediata di tutti i centri di 3rdog, in
Italia e all'estero, con conseguente liberazione di tutti i cani
all'interno delle loro strutture. Chiediamo che vengano individuati
e puniti i colpevoli, secondo le pene previste dall'articolo 727
del codice penale per il maltrattamento di animali. Chiediamo
che ci sia maggior attenzione da parte delle autorità a queste
tematiche, chiediamo più collaborazione fra le autorità e le associazioni
animaliste.
BASTA
CON LA CRUDELTA' UFFICIALE ESERCITATA DA PARTE DELLE UNITA' ANTIRABBIA
MESSICANE. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 __________________________________________ Messaggio
N°376 del 24-06-2007 - 15:33 Il Nobel dell'Intelligenza...
...ai nostri
amministratori Stando alle ultime news, (IL ROMA data odierna)
Task-force di Asìa e Asl per contrastare l’emergenza igienico-
sanitaria causata dai cumuli di rifiuti, spesso in fiamme, e dal
caldo che stanno soffocando Napoli. Intanto, il ministro Mastella
difende Bertolaso e la Lonardo non scarta l’ipotesi dell’arrivo
dell’Esercito. La colonnina di mercurio ha toccato nel capoluogo
campano i 38 gradi e l’umidità è sempre più pressante. Bene! Bravi!
Bis!.... L'esercito è composto da una pletora di uomini e mezzi
che non campano d'aria ma consumano, inquinano e sporcano, per
necessità, come noialtri abitanti del pianeta Monnezza. Quando
ben bene li si è messi, sacchi in spalla, a raccattare ciò che
a noi "civili?" fa schifo, dove cacchio andrebbero a depositare
e smaltire le tonnellate di "raccolto", se il problema principale
parrebbe essere proprio quello dell'assenza di discariche, termovalorizzatori,
ed altre eco-"balle" galattiche delle quali ci hanno abboffato
fino ad ora? Inoltre, se i militari avessero avuto l'ambizione
di fare i netturbini, non si sarebbero arruolati nell'altro più
dignitoso esercito, considerando che un esercito di monnezzari,
elegantemente ribattezzati dall'intellighentia "operatori ecologici"
da noi è già in corposissimo ruolo, stipendiato inutilmente, da
immemore tempo. Il vero problema è che i sindaci campani dei comuni
più colpiti da questa "calamità annunciata" persino dalla saggezza
dell'antico Toro Seduto e dall'Apocalisse di Giovanni, continuano
ad ignorare che in caso di emergenza che metta a rischio la salute
e l'incolumità pubblica, sono automaticamente investiti della
dignità di alti commissari straordinari per la Sanità Pubblica;
cosa di cui, oltre la Jervolino e colleghi tricolorati minori,
anche e soprattutto il Ministro della Sanità e quello dell'Ambiente
dovrebbero essere a conoscenza, se - per loro - fare i ministri
non significa solo correre dietro i carnevaleschi "pride" di tutti
i tipi. Il nostro monnezza-pride è su tutti i giornali del mondo,
in tutte le televisioni, radio e... vergogne umane possibili;
cosa aspettano a manifestare per l'Orgoglio della Monnezza che
sanno così fantasmagoricamente amministrare e ch'è il più pornografico
di tutti gli atti contronatura che le loro menti malate possano
concepire nell'assurgere al libertinaggio di quel cazzo di laicismo
che vanno apostolando? Cara signora Lonardo, pseudo-bocconiana
laureata in America, perchè non proviamo a gettare nel cassonetto
tutte le blatte, le zoccole e gli scarrafoni avvicendatisi, nei
decenni, sull'asse De Mita-Bassolino, prima di gridare ancora,
come nella celebre favoletta "Al lupo! Al lupo!"? E voialtri napolitani,
scafatissimi fancazzisti di improbabile moralità, chi aspettate,
il pifferaio magico di Hemlin, a svuotarvi la città? Cosa aspettate
a riempire di monnezza gli atri dei Palazzi di Corte di Regione,
Province e Comuni, quando i "notabili" e gli "autorevoli" sono
in consesso a fingere di guadagnarsi il gettone? Dategli l'ultimatum:
se in 48ore non si danno da fare, voi darete fuoco alla monnezza
all'interno dei Palazzi, così, "la fine dei topi" la faranno loro!
Tempo 24ore, assisterete, forse, ad un prodigio... e la monnezza,
e il cancro che affligge le popolazioni campane, da Marigliano
a Capua, da Marcianise a Napoli, da Napoli a Nola, da Ariano Irpino
a Varcaturo...- secondo i corposissimi studi ambientali/sanitari
- non saranno più emergenze ma brutti ricordi. Intanto, per favore,
sacco in spalla, pigliate 'nu poco 'e calceviva ed iniziate a
coprire artigianalmente quell'abnorme odissea di munnezza che
tenete fuori la porta di casa. Fatelo per i vostri bambini, in
attesa della task-force dell'ONU, dei carriarmati di piazza "Thien
An Men...'sta palomma" e di quelli sovietici contro Jan Palach...
e dite a quei cacchi di militari americani che abbondano tra Napoli
e Marcianise nelle loro comode riserve e basi, sopra e sotto il
NOSTRO suolo, di darsi una mossa pure loro, perchè per "zoccole
e malattie" non esistono "pertusi" invalicabili e, se siamo "alleati",
questo è il nostro casereccio "Iraq", il nostro "11 settembre"!
Dimenticavo.... Nun ve scurdate 'e ve mettere scuorno! SEMPRE! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3 Inviato da
Anonimo ___________________________________________ Inviato da
Anonimo ___________________________________________
____________________________________ Messaggio
N°367 del 20-06-2007 - 17:24 Contro
gli sprechi della politica italiana Petizione
a supporto del REFERENDUM per l'abrogazione dei privilegi della
Politica Italiana. I sottoscritti cittadini italiani presentano
- ai sensi dell'art. 71, comma secondo della Costituzione ed in
applicazione della legge 25 maggio 1970, n. 352 e successive modificazioni
- la seguente proposta di legge: "Nuova disciplina in materia
di Indennità – Diaria – Rimborso per Spese inerenti al rapporto
tra eletto ed elettori – Spese di trasporto e spese di viaggio
– Spese Telefoniche – Assegno di fine mandato – Assegno Vitalizio
e Rimborso spese varie previste per: Deputati e Senatori eletti
nel Parlamento Italiano, il Presidente della Repubblica Italiana,
i Membri della Corte Costituzionale, i Membri del Consiglio Superiore
della Magistratura, tutti i Componenti del Governo della Repubblica
Italiana, i Parlamentari Europei e riguardanti lesomme economiche
a carico dello Stato trasferite a Regioni, Province, Comuni al
di sopra dei 5000 abitanti, Comunità Montane e tutti gli altri
Enti o Società di diritto Pubblico, che utilizzano fondi dello
Stato per spese di indennità di qualunque natura, di diarie e
rimborsi spese per eletti in qualunque consultazione elettorale
o di nomina politica o in qualità di consulenti o esperti, anche
di natura privata, con qualunque tipo di contratto stipulato con
l'ente o la Società pubblica” Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato da
Anonimo ____________________________________________ Messaggio
N°352 del 11-06-2007 - 10:55 Schifo
supremo I bambini sono sempre i più deboli, siamo noi genitori e adulti che dobbiamo essere la loro voce. E allora tiriamola fuori questa voce tutti quanti insieme, perché questi mostri che si sentono tanto discriminati vengano annientati scendiamo tutti in piazza il 23 p.v., in tutte le piazze di Italia, per promuovere la giornata dell'innocenza e della purezza e chiamiamo i giornali, le televisioni, le radio, e allora quel giorno si parlerà solo della giornata dell'innocenza dei bambini e il "Love boy Day " verrà oscurato. Volere è potere se vogliamo ci organizziamo. Con una catena di e-mail in meno di una settimana si fa il giro dell'italia. Dobbiamo attivarci tutti, perche' sembra uno scherzo ma è un'amara,triste realtà. Il 23 giugno 2007 i pedofili di tutto il mondo si riuniranno in internet per festeggiare il "Love boy Day" con invito al sesso libero fra adulti e minori. "Orgogliosi di essere diversi da voi" è il loro slogan (riferendosi a chi condanna la pedofilia). Le 500 associazioni pedofile del mondo sono 8 anni che si danno appuntamento sul web, e promuovono iniziative. Accenderanno una candela azzurra (stesso simbolo e colore del telefono azzurro!) "per ricordare i pedofili incarcerati, "vittime delle discriminazioni, delle leggi ingiustamente restrittive e per ribadire l'amore che proviamo per i bambini" come affermano sui loro siti e blog. Sono anni che l'Associazione Mobilitazione Sociale chiede al governo di chiudere i siti web ed i blog interessati, che si rivolgono direttamente agli adolescenti, spiegando loro che l'amore fra un adulto ed un bambino è normale, storpiando frasi di filosofi per convincerli che quel tipo di sessualità è lecita." Tutte le associazioni italiane che si battono contro la pedofilia lanciano l'allarme perche' stiamo assistendo alla normalizzazione del fenomeno. Epolis, che distribuisce gratuitamente quotidiani in ogni città, sta raccogliendo le firme per una petizione da inviare all'Unicef e al vicepresidente della comissione europea On. Frattini per chiedere l'oscuramento di tutti i siti e blog che aderiscono alla giornata dell'orgoglio pedofilo. Per aderire basta inviare un sms ai numeri telefonici di Epolis visibili su ogni pagina dei quotidiani, o una mail all'indirizzo italia@epolis.sm (info sul sito www.epolis.sm) firmando con nome e cognome. Chiedo a voi tutti di aderire all'iniziativa, e a chi ne ha il potere di intervenire presso le sedi competenti. nota della redazione: se il 23 giugno vedrete brillare dietro qualche finestra candele azzurre, chiamate immediatamente la Polizia! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato da
silvia.to __________________________________________________ Messaggio
N°339 del 03-06-2007 - 16:16 La
storia morta asfissiata Questa volta,
le bacchettate sono per la destra! Dal sito dei nostalgici ed
anacronistici monarchici, per cui la monarchia è solo quella Sabauda,
al link www.monarchia.it apprendiamo
– nel mentre attendevamo, inutilmente speranzosi, news dall’organizzazione
di Ulderico Pesce, promotore della petizione per il rientro dei
resti (e la relativa sepoltura cristiana) di Passannante – del…
FALLITO RADUNO DEI "PASSANNANTISTI" A SAVOIA DI LUCANIA, così
arrogantemente annunciato: “L'avevano indetta per il 2 Giugno
l'adunata per celebrare l'anarchico Giovanni Passannante. Questa
la risposta: 80 presenze, comprese 20 persone di Savoia di Lucania.
Gli altri provenivano da Napoli, Firenze, Roma, Carrara, ecc...
Con tale fiasco è stato pregiudicato anche il referendum per archiviare
il nome Savoia, resuscitando quello preesistente di Salvia. Onore
ai cittadini di Savoia! Essi non vogliono inchinarsi al mancato
assassinio di un Re.”. A prescindere dall’idiozia e cecità storica
dei “sabaudi” che ancora si ostinano - anche alla luce dei recenti
fatti di cronaca che hanno visto protagonisti ineccepibili di
cotanta schiatta i “delfini” Savoja e Aosta dell’ultima generazione
- non si può non rilevare, con scienza e coscienza scevre da parzialità
individuali dei meridionalisti più convinti, quanta ipocrisia
pervada gli uni ed i simpatizzanti istituzionali di quella Repubblica
che soppiantò – con o senza brogli, ancora non si sa – la nefasta
dinastia sabauda e la Corona sul fondo tricolore degli italici
vessilli. Badoglio, l’8 settembre, la fuga del re “Pippetta” a
Brindisi, la macellazione di Cefalonia… ed ancor prima la Mala-Unità
dei Falsi Plebisciti, dovrebbero bastare al giudizio sui re dell’Italia
Una, dei quali, nonostante un “2 giugno” che, anno dopo anno,
perde di consistenza patriottica e di valori istituzionali (vedi
il recente scandalo dell’avvicendamento del Comandante della GdF,
generale Speciale… e non solo)…fanno ancora testo, con la marcetta
dell'Inno di Mameli ed altri pizzi e merletti da solaio. Questi,
gli “uni”; gli “altri” i tiepidissimi pagnottissimi meridionali,
fedeli solo a se’ stessi, individualmente, che troppo presi dall’interesse
personale, non osano gettarsi nella mischia, scendere in piazza,
per la riaffermazione della propria Dignità. Meritano quindi,
gli ignavi meridionali, di pascersi nella menzogna risorgimentale,
di essere bersaglio degli offensivi luoghi comuni nordisti e romani
sulla Identità sudista e meritano anche la “monnezza”, la camorra,
il ludibrio dei terzi, la gogna mediatica e la celebre pernacchia
eduardiana, guadagnate sul campo tra chiacchiere e pinzillacchere,
vittimismi ed assistenzialismi, mancanza di onore e di dignità,
per il loro individualismo pernicioso, causa del fallimento della
solidarietà sociale, così cara, invece, ai più seri e fattivi,
pur se antipatici, Padani. Il caso Passannante, grazie ai suoi
promotori, aveva messo in allerta persino le autorità di Stato,
poi, come già accaduto per l’onorevole Angelo Manna all’indomani
della sua celebre interrogazione parlamentare, la destra che si
spaccia per nazionalista tricolorica, esautora dal partito chi
chiede un minimo di revisionismo storico sull’Italianità: il Risorgimento
deve rimanere un tabù; le sue cronache, peraltro inappuntabilmente
trascritte negli annali di Civiltà Cattolica ovvero di quella
Chiesa che sostengono contro il Laicismo new age del Governo “libertino”,
negate… mentre con il suo personale revisionismo storico Gianfranco
Fini calza la kippà e si batte il petto in sinagoga… i giovani
“fascistelli” degli anni ’70 erano tutti schierati per l’O.L.P….
quindi “vaffa’” la coerenza della quale i “destri” si ammantano…
il senatore di Alleanza Nazionale, Gustavo Selva, difende l’”italianità”
e le storiche vestigia sabaude in Senato con un’interrogazione
banale, asfittica, anacronistica, ipocrita e melensa che riportiamo
fedelmente… e lo fa, casostrano, nei giorni concomitanti con l’aggressione
fisica a Teramo del negazionista Faurisson, colà invitato a civile
confronto dal brillante docente universitario Claudio Moffa, cultore
dell’anti-bavaglio alla storia: invito recepito da “sinistri”
e “destri” che ragionano ancora con la propria testa! Inviato da: vocedimegaride Trackback: 1 - Commenti: 3 Inviato da
Anonimo ___________________________________ Inviato
da Anonimo _________________________________________
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N°332 del 31-05-2007 - 17:10
Gli Intoccabili
A che... a chi serve l'Ordine dei Giornalisti? Non ci sarò. Non voglio esserci. Preferisco essere ad una. riunione di condominio o in viaggio di piacere, che a una tornata elettorale tipo quella del 20 maggio 2007. In quarantasette anni di appartenenza ho partecipato a più e più competizioni e ne ho fin sopra i capelli. Appartengo ad altri tempi. Ai tempi di Gino Giarrusso, costruttore, “ordinatore” dell’Ordine Interregionale della Campania e della Calabria al suo nascere. Con lui era tutta un’altra musica. Con lui passavano i più meritevoli, chi aveva validi requisiti. Erano i tempi lustri di Enzo Siniscalchi, di Adriano Falvo, di Mario Stefanile, di Bruno Stocchetti. Tempi passati invano. Avevamo delle speranze: sono state tutte disattese. Tracciavamo progetti: sono andati vanificatì . Speranze e progetti per una categoria che non è andata mai oltre un vacuo contingente. Almeno per i più. Oggi, si ha un bel farneticare di “pari opportunità”, di “largo ai giovani”. Quel che avanza è il “vecchio e stantio” che mai nessuno, animato dai più nobili propositi, potrà mai smantellare. E’ un “carrozzone” per servire i propri fini, costituito da una pletora di mediocri di tutte le risme e incapacità, E guai a farsi trovare nel territorio di loro esclusività, sì rischia il linciaggio. Protervia, arroganza, prepotenza, bassezza, sono i loro caratteri distintivi. Chi fa per loro è bene accolto, ma di ricavare qualche vantaggio non speri. I vantaggi, i benefici sono tutti per loro. Da decenni sempre le stesse modeste figure. Da decenni gli stessi malanni, gli stessi vizi., le stesse macchinazioni, le stesse intolleranze, lo stesso scontento, le stesse inadeguatezze, le stesse spartizioni. Per questi ed altri motivi. nel mentre consegnamo il nostro moto di stima nei riguardi di colleghi pur bravi e attenti che danno lustro e riguardo alla categoria. prendiamo le distanze da coloro che esprimono indici di professionalità molto ma molto scadenti. Abbiamo afferrato in pieno perchè su 6.608 iscritti, abbiano votato soltanto 1.025 pubblicisti e perché taluni ferratissirni e puntuti giornalisti si tengono lontano dalle competizioni elettorali preferendo un bel fine settimana al mare o ai monti. Le campagne elettorali sono diventate dispute accesissime. Si è passati dagli sbaciucchiamenti degli anni settanta, alle intemperanze, agli insulti degli anni 2000. Immobilismo, sudditanza, divisione, sono il frutto di un’ideologia che attanaglia chi si abbarbica su posizioni di potere assoluto e inestinguibile. Non posizioni di avanzamento ma di arretramento, tali da impedire alle nuove giovani leve una giusta collocazione professionale. Non c’è alcun interesse dì pratiche per la successione, il primo e unico passo è realizzare i programmi propri e dei propri famigli. Ci si chiede: ma l’Ordine dei Giornalisti serve? Se serve non per regolare, governare, assettare, ma per tenere in piedi un carrozzone per fini spartitori, clientelari, meglio abolirlo, Il fine spartitorio, però, è inutile nascondercelo, esiste in qualsiasi centro di potere: quello della carta stampata, dell’editoria, dello spettacolo, della televisione. Non è un “caso dell’anno”, sono i “casi di anni”. Questi e quelli sono centri di potere contraffatti, fallaci, untuosi, che si manifestano con promesse ìllusorie: “forse sì”, “vedremo”, “si potrebbe fare”, “poi vediamo”. E non si fa niente per migliorarsi e migliorare. Si potrebbe fare una grande mappa di macro e di micro poteri. Ma non volendo infierire, partendo da lontano. si possono citare esempi di tempi andati degni di nota. Per restare alla RAI in cui muovemmo incerti piccoli passi, ricordiamo compianti signori della comunicazione, come Zeffiri, Mastrostefano, Fayad, Guarino. Compagnone. Quelli si. che forgiatisi nell’officina della parola e dello carta stampata, e non costituendo alcun gruppo di potere, era utile, proficuo, leggerli, ascoltarli, seguirli, cercando alla larga di imitarli. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _______________________________________ Messaggio
N°328 del 24-05-2007 - 19:49
Petizione
al Parlamento Europeo
TITOLO della
PETIZIONE: Richiesta defenestramento presidente della Regione
Campania e Sindaco di Napoli per dichiarata incapacità gestionale
della cosa pubblica, lassismo, spreco fondi comunitari e attentato
alla salute pubblica dei cittadini europei della Campania. Richiesta
di commissariamento degli Enti, regionale e comunale. Richiesta
di risarcimento danni d'immagine e danni biologici ed economici
ai cittadini comunitari della Campania. TESTO: La sottoscritta
Salvadore Marina, nata in Napoli e residente in Milano come specificato,
anche a nome dei numerosissimi lettori del sito cult del meridionalismo,
il magazine identitario on line www.vocedimegaride.it con l'annesso
giornale/blog, laddove non si contano più, ormai, denunce ed appelli
dei napoletani autoctoni e di quelli emigrati in altri comuni
europei, denuncia l'insostenibile drammatica situazione di degrado
urbano, sanitario, ambientale nonchè politico quindi sociale in
cui versano i comuni della regione Campania, per inettitudine
dei suoi amministratori e della classe dirigente locale. Ritiene
superfluo allegare alla presente petizione ulteriore documentazione,
considerato che l'emergenza dovuta al malgoverno in Campania ma
anche e soprattutto alla edulcorata indifferenza dimostrata dal
Governo Italiano nel gestire quel territorio del Mezzogiorno,
forzatamente annesso all'Italia Una nel 1861 e che - probabilmente
- da allora continua, esso Governo, a reputare solo quale una
"lontana colonia" italiana, è in prima pagina, in questi giorni
drammatici, su tutti i quotidiani nazionali ed esteri e diramata
con i più veritieri toni allarmistici ma anche col conseguente
disprezzo del popolo campano da tutti i mass media. A quanto denunciato
fa quindi seguito la presente petizione, con la quale si chiede
l'allontanamento dagli incarichi pubblici ricoperti da lungo tempo
del presidente, della Giunta e del Consiglio della Regione Campania
nonchè del Sindaco, della Giunta Municipale e del Consiglio del
Comune di Napoli, per manifesta incapacità gestionale della cosa
pubblica, lassismo, clientelismo, familismo e spreco degli ingenti
fondi comunitari nonchè per attentato alla salute pubblica dei
cittadini europei della Campania. Conseguentemente si chiede autorevole
intervento della Comunità Europea presso il Governo Italiano,
perchè convenga nell'obbligo di occuparsi istituzionalmente della
grave emergenza. Parimenti si richiede quindi il commissariamento
degli Enti Regione Campania e Comune di Napoli. Richiesta di risarcimento
danni d'immagine e danni biologici ed economici ai cittadini comunitari
della Campania. Altresì richiedesi risarcimento danni d'immagine
alla città di Napoli, patrimonio dell'UNESCO; città ad esclusiva
e sola vocazione turistica, per il fallimento del TURISMO conseguente
alla drammatica situazione sanitaria ed ambientale; risarcimento
danni d'immagine alla identità e dignità del popolo campano, residente
ed emigrato altrove, nonchè - prevalente - il risarcimento dei
danni biologici ai cittadini comunitari della Campania, alla città
di Napoli ed ai comuni che necessitano dell'immediato ripristino
delle norme igienico-sanitarie ed ambientali, per la tutela della
salute pubblica. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 23 Inviato da
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N°322 del 18-05-2007 - 10:29 Bestialità
umana e "umanità" animale
Si continua erroneamente a ritenere che il termine "umanità" contempli parametri di carità, compenetrazione, tolleranza, solidarietà e amore; invece - letteralmente - umanità significa solo "specie umana", razza animale bipede deambulante sul pianeta, soggetta come ogni creatura in natura a mutazioni genetiche e comportamentali, favorite dall'habitat e dall'evoluzione (o involuzione) del medesimo. I bipedi "umani", sarà per l'inquinamento o per naturale regressione psico-fisica purtroppo inscritta nei "geni" del loro DNA, nei secoli hanno dimostrato la loro propensione all'autodisintegrazione della specie, contrariamente ad altre specie animali che si adattano lentamente a condizioni di sopravvivenza ai limiti, solo per il gran rispetto che nutrono per la vita, considerata un bene prezioso di inestimabile valore. I bipedi umani, non sanno neppure prendere esempio dalle altre specie animali e, nell'impossibilità di eguagliarle in volontà e tenacia, invece di approfittare del poco tempo che gli resta per approntare misure per una più idonea sopravvivenza, preferiscono aggredire ed eliminare le altre creature, divertendosi sempre più nella pratica assassina, con elucubrazioni elevatissime di fantasiosa crudeltà. Dopo aver trattato dei "cani da carne" nelle Filippine, delle violenze al cane di Amorosi, delle turpitudini ai danni dei cani di Castellammare, oggi trattiamo di un lupo e di un asinello in Albania. A pochi chilometri dalla capitale Tirana, un inqualificabile albanese (con tutti i guai che premono sugli albanesi, bipedi in via di autodisintegrazione della specie, come i napoletani) per rendere più vivaci i suoi giorni grigi, ha ben pensato di rinchiudere in una stretta gabbia un lupo catturato sulle montagne a nordovest della capitale. Essendo scemato quasi subito l'interesse per il "feroce" animale ormai ridotto all'inedia, per migliorare lo spettacolino ha pensato di infilargli nella cella un povero asinello, perchè il lupo se ne cibasse, regalando, così, al bipede umano uno spettacolo di qualità ad alta tensione, con l'immancabile sangue che sigla ogni horror, la paura ed il dolore della preda, l'aggressività bestiale e cieca del predatore. Ahimè! Gli è andata "buca" all'annoiato albanese! Gli animali... la parola stessa contiene il prefisso "anima"... in quella triste e miserevole situazione, hanno invece solidarizzato, fornendo all'"UOMO" un'umiliante lezione di "umanità" come noi l'intendiamo erroneamente, soprattutto un esempio di Carità e Bene. E' il lupo, spesso, a rannicchiarsi sotto l'asinello per un po' di calore, tenerezza e protezione. L'asinello, volentieri si stringe a quel lupo spaventato e con i suoi occhi tristi fissa gli occhi disperati dell'altro. Ovviamente, il cibo e l'acqua scarseggiano, la piccola cella è piena di escrementi. Meno male che, sparsasi la notizia di questo insolito connubio, ogni tanto arriva qualche curioso ed anche, per fortuna, qualche giornalista che ha diramato, finalmente, questa triste storia. Un'organizzazione ANIMA-LISTA, composta da "bipedi umani" ancora non degenerati sta raccogliendo firme per una petizione che richiede l'immediata scarcerazione di questi due innocenti creature. Se anche voi ritenete di essere bipedi umani non ancora degenerati, certificate la vostra fiera identità, solidarizzando con le due infelici creature al link: http://www.thepetitionsite.com/takeaction/171270834 Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5 Inviato
da Anonimo _______________________________________ Inviato
da terranuova0 _____________________________________________ Inviato
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da Anonimo _____________________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________________ Messaggio
N°321 del 17-05-2007 - 16:07 Getta
la TARSU nella monnezza Napoli: Nasce il Comitato contro l’aumento della Tarsu
Diciamo basta a questo stato di cose, ad un sindaco che se da un lato giustifica ed approva i benefit dei quali si sono di recente dotati i consiglieri comunali, aumentando, tra l’altro, il budget a disposizione dei gruppi consiliari, dall’altro annuncia altri rincari fino al 30% per i napoletani con l’aumento di una tassa, quella per i rifiuti solidi urbani la cui rimozione avviene oramai da mesi a macchia di leopardo, riducendo interi quartieri della città a veri e propri letamai urbani, con gravi pericoli per la salute dei cittadini e creando disagi e disordini, come quelli che si sono avuti stamani dinanzi ad una scuola del napoletano. Contro questo stato di cose i cittadini si devono mobilitare, opponendosi a comportamenti vessatori che allo stato non trovano alcuna giustificazione operativa. Per questo abbiamo deciso di creare un apposito Comitato, al fine di evitare ingiustificati aumenti della Tarsu a Napoli, fintantoché la situazione rimarrà precaria e preoccupante come quella attuale. Chi vorrà aderire potrà mandare una mail all’indirizzo notarsunapoli@libero.it Nei prossimi giorni organizzeremo anche una raccolta di firme in vari punti della Città. Dopo aver sperperato centinaia di milioni di euro, anche per consulenze e studi mai resi operativi, non si può scaricare la responsabilità di un fallimento che è tutto della pubblica amministrazione sempre e solo sui cittadini, che in questo momento sono vittime, ancora una volta, di una situazione paradossale, facilmente prevedibile, che andava scongiurata per tempo. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2 Inviato
da Anonimo ________________________________________ Inviato
da Anonimo ________________________________________ Messaggio
N°318 del 15-05-2007 - 23:54 MEDIOCRITA' SELVAGGIA Dal 1976 mi occupo di giornalismo televisivo … ho collaborato con i TG di CANALE 21 nel 1976 e ’77 … con TELESORRENTO nel ’77 e poi con TELESTUDIO 50 nel ’78 e fino al 1981 … poi ho continuato direttamente … e SENZA PADRONI a realizzare servizi, documentari … spot pubblicitari e quant’altro per la Tv pubblica e per la Tv privata … il TUTTO, SEMPRE SENZA RICHIEDERE LA TESSERA DI ISCRIZIONE ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI, oggi addirittura riconosciuta agli operatori televisivi e fotoreporter, perché purtroppo NON STIMO “ UNA CATEGORIA COSTITUITA AL 90% DA PERSONE CHE CONFONDONO IL CONGIUNTIVO CON IL CONDIZIONALE, … LA “”D CON LA “T” … INTERVISTANO LEGGENDO NEI LORO SERVIZI DOMANDE PROBABILMENTE PREPARATE DA ALTRI … SI POMPANO E SI GONFIANO DI UNA QUALIFICA PROFESSIONALE CHE PER ME HA IL SIGNIFICATO DI UNA PRESA PER I FONDELLI Questa impulsiva prefazione per aggiornarvi su di un servizio che andrà in onda sulla emittente indipendente “LA7” sabato sera alle 21,30 sulle elezioni amministrative in tutta Italia … che per il SIGNOR GIORNALAIO GIANCARLO F. ho curato, su Napoli,nella parte video. Posso garantirvi che con questo individuo si è toccato il fondo, per totale mancanza di etica professionale: ARROGANZA CON GLI INTERVISTATI … CON I COLLABORATORI … MANCANZA DI RISPETTO PER COLORO CHE LO HANNO OSPITATO FACILITANDOGLI IL LAVORO CON LA LORO DISPONIBILITA’ … allora mi chiedo … perché QUESTA GENTE DEVE ANCORA IMPERVERSARE NELLE TELEVISIONI NAZIONALI … ADDIRITTURA COLLABORANDO CON LA RAI E LA7 (QUINDI DOPPIO INCARICO BEN RETRIBUITO) SENZA CONSIDERARE CHE LE DIRETTIVE RAI IMPONGONO LA ASSOLUTA INDIPENDENZA DA ALTRI IMPEGNI “CONCORRENZIALI” e non si fa spazio a coloro che mostrano di avere gli attributi … ANCHE SE DONNE … e che magari con buonsenso sono in grado di improvvisare interviste con chicchessia, dal premio Nobel al posteggiatore abusivo, senza “pizzini” … senza aver consultato almeno 10 volte il capo redattore, i colleghi, aver avuto cenni di assenso per il progetto( leggasi schema della trasmissione) senza aver sottoposto all’attenzione, ED OVVIAMENTE ALL’APPROVAZIONE, il PEZZO FINALE CHE DOVRA’ ESSERE TRASMESSO ??? Se denuncio quanto sopra è per intolleranza ad una SETTA, alias ORDINE, (o CASTA?) che a mio modesto avviso dovrebbe essere ELIMINATO … ABOLITO … Trattasi di mercenari, presuntuosi tuttologi, salvando ovviamente le ECCEZIONI che confermano la regola; gente venduta al maggiore offerente e con la spocchia tipica dei narcisisti di media esponenzialità, solitamente muniti di tessere di partito … e noi, poveri fruitori dei LORO “INSIGNI” servizi … a bere tutto lo stracquone di Loro Solonità, quanto ci “PROPINANO” … Suvvia, apriamo gli occhi e più che gli occhi, la mente! Diamo il giusto “RICONOSCIMENTO” ad una categoria di CIARLATANI assoldata per mistificare tutto ciò che avvolge la nostra esistenza. Viva i ragazzi di www.48ore.com che a loro spese, senza sponsor e con la LORO preparazione culturale, si sacrificano e propongono una nuova forma di giornalismo; quella diretta, realizzata d’impronta con gli abitanti dei luoghi visitati, attraverso una ricerca che propone ai lettori la storia e le tradizioni RACCONTATE DIRETTAMENTE da coloro che le hanno vissute … e non attraverso letture di “FALSI RICOSTRUITI”, PRECONCETTI e SUDDITANZE VARIE, attraverso l’unzione del VILE DANARO. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ____________________________________________ Messaggio
N°312 del 11-05-2007 - 13:59 Per il "feroce" Contrada nemmeno un "MASTELLino"
per chi intende approfondire il caso "Contrada" ed esprimere solidarietà al capro espiatorio in questione, da www.brunocontrada.info In ordine alla sentenza di condanna di Bruno Contrada che alcuni magistrati palermitani ritengono di aver pronunciato “nel nome del popolo italiano” io sottoscritto, nella qualità di cittadino italiano, mi sento in diritto ed in dovere di sottolineare che non è stata pronunciata anche a mio nome perché da essa prendo le distanze e mi dissocio. Questa sentenza non è certo il risultato di un giudizio sereno e meditato, teso alla ricerca della verità, ma è solo il risultato di un accanimento giudiziario nei confronti di un uomo che per ben trentacinque anni ha servito fedelmente lo Stato Italiano - come hanno dimostrato le testimonianze rese al processo da numerosi alti funzionari dello stato: Alti Commissari, Prefetti, Capi della Polizia, ( tra i quali, solo per citarne alcuni : Emanuele De Francesco, Mario Mori, Vincenzo Parisi, Ferdinando Masone ecc.). Al contrario si è data credibilità alle accuse infamanti di un manipolo di delinquenti, che sono stati da Contrada tenacemente perseguiti. A solo livello esemplificativo giova ricordare l’inquietante comportamento del giudice Francesco Ingargiola, che negli anni ’80 ritenne di dover assolvere il noto mafioso Rosario Riccobono - trascinato da Contrada davanti al Tribunale di Palermo per rispondere dei reati da lui commessi – e che negli anni ’90, non si sa ancora sulla scorta di quali prove, ha ritenuto di dover invece condannare Contrada. Pertanto da questo tipo di sentenze - l’ultima è quella pronunciata dalla 1^ Sezione del Tribunale di Palermo - io mi dissocio perché esse non sono pronunciate con giustizia e serenità, ma servono solo per occultare la Verità e per il raggiungimento di fini occulti! (a pie' di pagina sul sito in questione si può sottoscrivere questa dichiarazione ed inoltrare il proprio pensiero). Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 12 Inviato da
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Anonimo ______________________________________ Inviato da
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Anonimo _________________________________________ Inviato da
Anonimo ___________________________________________ Inviato da
Anonimo __________________________________________ Inviato da
Anonimo MANIFESTO PER LA RIFORMA DELLA MAGISTRATURA Oggetto:
Il popolo italiano rifiuta di essere rappresentato da codesta
magistratura! I cittadini aderenti a questo manifesto, intendono
sollecitare il Governo ad adoperarsi, quanto prima, ad una radicale
riforma dell’attuale organizzazione della magistratura italiana.
Gli ultimi avvenimenti: *assoluzione di terroristi kamikaze; *messa
in libertà di feroci assassini; *inquisizione nei confronti degli
organi di polizia piuttosto che degli autori di atti di eversione
dell’ordine pubblico…. stanno colmando ogni misura di tollerabilità
delle azioni della magistratura, che ormai rappresenta soltanto
i propri interessi al posto di quelli dei cittadini italiani,
che dovrebbe difendere. E’ promossa una raccolta di firme, attraverso
appropriati mezzi di comunicazione, per dare sostegno a questo
manifesto.
Attenzione: Le sottoscrizioni dovranno essere inviate al seguente
indirizzo: riformiamolamagistratura@yahoo.it _________________________________________ Messaggio
N°310 del 11-05-2007 - 10:30 Carità
pelosa
“Stanno seppellendo
PASSANNANTE al tramonto come ladri, con un giorno di anticipo...”
10/05/2007 Nel pomeriggio tornavo in Basilicata da Latina e sull’autostrada
ho visto un carro funebre, circondato dalla Polizia Militare,
non dando molto peso alla cosa. Arrivato in Basilicata mi è sopraggiunto
il sospetto che quel carro funebre potesse portare nella sua terra
Passannante con un giorno di anticipo, senza nessun motivo. Al
calar del sole ho chiamato un amico di Savoia di Lucania, Peppino
Salvatore, affinché si recasse immediatamente al cimitero del
paese, dove ha trovato la bella sorpresa : la Polizia di Stato,
il Sindaco di Savoia di Lucania e un giornalista che stavano seppellendo
i resti di Giovanni Passannante. E' una vergogna che lo Stato
Italiano e le sue più alte Istituzioni non abbiano nessun rispetto
verso i resti di un uomo che ha diritto di essere seppellito come
gli altri esseri umani. Giovanni Passannate dopo aver fatto un
gesto dimostrativo nei confronti del re Umberto I di Savoia è
stato prima seppellito vivo in una cella sotto il livello del
mare sull’ isola d’Elba e successivamente hanno mostrato il suo
cranio e il suo cervello nel Museo del Crimine di Roma. Dopo 71
anni di esposizione e derisione Giovanni Passannante merita di
essere sepolto permettendo a tutti i suoi amici di salutarlo.
Ulderico Pesce inizia uno sciopero della fame e chiede l’immediato
disseppellimento di Giovanni Passannate affinché possa essere
nuovamente sepolto dopo una cerimonia funebre a cui possono partecipare
i suoi amici e i suoi discendenti. Sono felice che Giovanni Passannante
sia tornato nella sua terra sotto la spinta dello spettacolo che
gli ho dedicato, questo attesta l’utilità del teatro, ma che lo
Stato Italiano debba adottare simili comportamenti è indegno per
un paese civile. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 __________________________________________ Messaggio
N°309 del 11-05-2007 - 10:05 Sul
caso Faurisson Il rettore Mattioli e il Preside Pepe sbarrano l'aula a Faurisson IL "VERTICE DI ATENEO" INCATENA MOFFA E IMBAVAGLIA FAURISSON: ANCORA IN LIBERTA', INVECE, I 170 FIRMATARI DELL'APPELLO - DOCENTI UNIVERSITARI, AVVOCATI, INTELLETTUALI, STUDENTI, CASALINGHE, DISOCCUPATI, E PERSINO UN MAGISTRATO - CHE - RIDOTTI A 2 DA UNA REPUBBLICA NE' LAICA NE' LIBERALE NE' CORRETTA (11 MAGGIO, p. 57) - RIVENDICANO LA PIENA LEGITTIMITA' DELL'INIZIATIVA DIDATTICA TERAMANA, AI SENSI DELLA COSTITUZIONE E DELLA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO. *** ANCHE SE HA RAGIONE, MOFFA FA IMMEDIATAMENTE USCIRE FAURISSON DAL MASTER PER REINSEIRLO CONTESTUALMENTE NEL DOMINIO RISERVATO DEL PROPRIO CORSO, CON I SUOI STUDENTI TUTTI CONCORDI CON L'IDEA DI FAR SVOLGERE UNA LEZIONE ALLO STUDIOSO FRANCESE. APPUNTAMENTO CON FAURISSON, DUNQUE, AL 18 MAGGIO. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _____________________________________ Messaggio
N°307 del 09-05-2007 - 21:24 Dalle
8,00 alle 14,00 : un "Camel -Trophy" in giro per l'ASL Vi prenderanno le convulsioni nel leggere. Mettetevi nei panni dell'anziana signora che ha vissuto quest'altra quotidiana odissea. Napoli - Un’intera giornata presso la Asl di via San Gennaro Antignano, per visite ed esami diagnostici ambulatoriali prenotati più di due mesi prima. La paziente … perché davvero dotata di tanta santa pazienza… è una 85enne signora ormai single, diabetica, ipovedente, al momento affetta anche da ipertensione, cattiva circolazione venosa ed arteriosa, malferma sulle gambe. Sulle impegnative stampate al p.c. del “sistema operativo” interno della Asl alla data remota della prenotazione, alla signora è attribuito il n. 2 per la visita cardiologia e per l’elettrocardiogramma; il n. 3, per l’ecocardiogramma presso il confinante ambulatorio sullo stesso piano dell’edificio. La signora è in ritardo di circa tre minuti sull’orario prefissato – le 8,00 – per cui la sua accompagnatrice si premura di accompagnarla direttamente alla zona ambulatoriale, prima di passare alla cassa al piano ammezzato, per il pagamento dei relativi ticket. Al piano, una folla è già in attesa, malamente distribuita di fronte ai vari ambulatori. Probabilmente, è gente munita della sola impegnativa del medico di base e non della prenotazione anzitempo presso la Asl: gente che si sarà fatta tenere un “posto” in fila da qualcuno molto mattiniero, poiché si scopre, amaramente, che l’ordine progressivo assegnato dal computer a chi ha prenotato anzitempo la visita non è tenuto in considerazione alcuna. Penosamente, ci si deve rimettere in fila dinanzi alle porte chiuse degli ambulatori di interesse, per “cuccare” al volo, tra spintoni e furbizie, un altro numero progressivo di prenotazione, quando (e “se”) il paramedico che assiste lo specialista farà “cucù” dalla porta serrata, come l’uccelletto del pendolo tirolese… L’aggravante è che non essendo – quasi tutti – dotati di poteri paranormali e di capacità di bilocazione, risulta comprensibilmente difficile ottenere in contemporanea il numero progressivo, quando si hanno due o tre visite specialistiche diverse cui sottoporsi. A saperlo, visto l’andazzo, ci si sarebbe presentati solo un po’ prima delle 12,00 a “passare le visite”, visto che la levataccia delle 6,30 per essere puntuali alle 8,00 come da prenotazione non vale un piffero! Complimenti vivissimi all’organizzazione della Asl! Per giochi di prestigio ed abilità da ginnasta dell’accompagnatrice della “paziente”, avvantaggiata dall’avere almeno trent’anni in meno degli assistiti presenti, si riesce ad ottenere per i due ambulatori i numeri progressivi 4 e 6 che annullano i precedenti, legittimi, 2 e 3… come concorrere al “Musichiere” della buonanima di Mario Riva, coetaneo degli astanti… Orbene, per avere diritto alla visita, occorre consegnare allo specialista non solo l’impegnativa del medico di base ma anche il ticket prepagato alla cassa della Asl, che pretende anch’essa di visionare l’impegnativa del medico di famiglia nonché la prenotazione remota laddove è anche bel bello prestampato l’importo del ticket. Che fare?… La “ginnasta” decide di lasciare in attesa davanti all’ambulatorio del cardiologo (progressivo utente n.4) l’anziana PAZIENTE e di correre alla Cassa al piano ammezzato a pagare i vari tickets , consigliando all’anziana che qualora fosse invitata ad entrare col suo numero “4”, di non avere remore, di accedere all’ambulatorio e di avvisare lo specialista ed il paramedico che la sua accompagnatrice di lì a poco consegnerà presso il loro ambulatorio la ricevuta di cassa, in tempo quasi reale: ciò che ha più valore di certificazione, in procinto di godere dell’assistenza pubblica, è l’impegnativa del medico di base. O, no?… Alla Cassa, la lunga fila procede con lentezza estrema. L’operatore di sportello, il solito “travet” che non è pagato per pensare, non ha avuto nemmeno l’accortezza di munirsi di un dindarolo di monetine, considerato che non si può pagare con il Bancomat ne’ – figuriamoci – con la Carta di Credito, come avviene, per esempio, presso la Asl lombarda, e che ognuno solitamente tira fuori dal borsellino pezzi da dieci, da venti e da cinquanta euri… Esattamente ciò che accade alla signora che precede nella fila la “ginnasta” e che viene mandata in giro per il mondo (la zona è priva di esercizi commerciali) a cambiare la banconota in monetine, sospendendo l’accesso allo sportello degli altri utenti fino al rientro in sede della predetta. Maledetti “travet” che sfogano le loro frustrazioni sui più indifesi, seduti dietro una scrivania come fossero dei colonnelli… ma… invecchieranno anche loro, gli toccherà d'andare in pensione anche a loro… e di essere ripagati con egual moneta. Come si dice? Sputa in cielo ché in faccia ti viene!… Alla Cassa chiedono alla “ginnasta” anche l’impegnativa del medico di base ma riesce diplomaticamente a mediare, di fronte all’evidenza che sta per pagare (e non per incassare) un servizio tanto bene specificato sulla prenotazione! Amen! Risale al secondo piano e si avvede che in “cardiologia” c’è il “paziente” n. 6; la sua anziana n.4 è stata scavalcata, perché non era munita della ricevuta di cassa! Inflessibili paramedici, simili ai “travet”, quando ci sarebbe da fare uso di buonsenso e di compenetrazione, specie quando ci sarebbe da aiutare uno sprovveduto e stanco anziano!… La ginnasta, intanto, continua a fare la spola tra i due ambulatori, per non perdere anche il bis-turno acquisito presso l’altro specialista, augurandosi che qui non chiamino la sua anziana nel mentre è in accertamento presso l’altro ambulatorio, a rischio di dover progressivamente finire ultima in lista d’attesa! Dopo qualche ora, l’85enne signora si sottopone, finalmente alla visita cardiologia ed all’ECG. Si passa, ormai più “sereni”, in attesa per il progressivo n. 6 presso l’altro ambulatorio, potendo così evitare di diventare forzosamente strabici. In questo ambulatorio si effettuano esami diagnostici un po’ più complicati, per cui ogni paziente vi sosta a lungo. C’è dentro il numero “4”… ad occhio e croce si farà in tempo per salire al terzo piano, diabetologia, dove più di due mesi prima era stata prenotata una visita domiciliare MAI eseguita. Si fa “trenta e uno: trentuno!”, visto che la giornata è andata, e si porta “al domicilio” del diabetologo la signora, visto che è qui in carne ed ossa, no? La “maratoneta” sale al terzo piano, attende di poter profferire le sue intenzioni al medico. Il solito paramedico fa autoritariamente da “filtro” , poi cede e chiama il medico che asserisce di essersi recato per ben due volte, come da richiesta, al “domicilio” dell’anziana in via Altamura al 4 ma di non aver trovato il civico perché – testualmente - “non esiste il civico 4 in via Altamura!”… “Ma lei veramente dice? Io ci sono nata al civico 4 – sbotta l’accompagnatrice della signora – Ecco qua: questa è la fotocopia della Carta d’Identità della paziente, c’è scritto Altamura 4 e non l’ho scritto io ma l’anagrafe di questo Comune che sovrintende pure all’urbanistica e alla toponomastica cittadina!”. “Io, ho trovato solo il civico 1”, fa il medico. “Il civico 1 è all’ingresso di un parco e sotto il numero civico c’è un bel tabellone dov’è scritto civici dal n. 1 al n. 8, dotto’!”, sbotta ormai annichilita da tanta ipocrisia (o scemità?) la maratoneta. “ Io sono venuto due volte ed il 4 non l’ho mai trovato”… Ci è o ci fa?… “Ah! Pure recidivo, eh?” – tuona la gentile accompagnatrice – “E non si è accorto, quand’era davanti al civico 1 che c’è pure una bellissima, vastissima portineria, dove informarsi sulle sorti del civico 4?”. “La Portineria era chiusa!”. “Ah! Allora lei è venuto pure fuori orario di visite legali e fiscali!… Mi scusi, ma al secondo tentativo non poteva dare un colpo di telefono al recapito segnato dietro l’impegnativa?”. “Non siamo tenuti a far questo!… Comunque, il civico 4 non esiste!”. “Dottore, mi scusi, ma se legge l’impegnativa del medico di base, il timbro apposto sotto la firma dice addirittura di via Altamura 6 ovvero il medico abita nello stesso parco dell’assistita… o sbaglia pure lui e da’ informazioni false?”…. Dopo una tiritera di circa venti minuti, finalmente il medico acconsente a visitare ambulatorialmente la signora. La gentile ed ormai idrofoba accompagnatrice, scende, così, al secondo piano. In attesa con l’anziana paziente di poter finalmente procedere alla seconda visita ambulatoriale prevista, furibonda inizia ad arringare la folla circa la disorganizzazione di un servizio che spetta a tutti, nel migliore dei modi perché rientra nei diritti del contribuente, ai quali, per giunta, la Sanità Campana impone anche, oltre il ticket, un vessatorio pagamento di ulteriori euri dieci (ventimila delle vecchie lire!) quale non meglio identificabile ma scandalosa “quota ricetta” prevista di sostegno alle ASL sfasciate d’Italia dalla eccellentissima, “socialissima”, “umanissima”, “compagnissima” Finanziaria 2007. Una vera presa per i fondelli!Dopo qualche ora - sono ormai le 12,30 passate – completato l’iter al secondo piano si sale al terzo. Considerato che sono “empiricamente” prive di prenotazione per l’ambulatorio di diabetologia, le nostre eroine sono costrette ad attendere che anche l’ultimo in coda sia visitato dal medico… A questo punto, l’anziana che ogni mattina assume un diuretico contro l’ipertensione umilmente chiede di cercare nei pressi un bagno… che si trova, da indicazioni, esattamente dall’altra parte del fabbricato… Si incamminano alla ventura nei meandri del terzo piano dela ASL. Finalmente, intravedono un camice bianco per cui l’accompagnatrice si tuffa a pesce chiedendo “Scusi! Scusi, signora….” “Non vede che sto parlando con un’altra persona?” risponde in malomodo la spocchiosissima, quasi sexy, paramedico. “Vabbe’, d’accordo! Signora Maria, la faccia pure qui la pipì, visto che non la trattiene più, così impara ‘sta spocchia a fare tanto la “TuMiStufi"… Cavoli! Volevo solo chiedere dov’è la toilette! E’ dalle 8 stamattina che non si riesce a trovare un bagno qui dentro o qualcuno che ti dica dov’è. E’ complicato pure trovare qualcuno che lavora qui!”…. si ritorna infine dal diabetologo che “diabetologa” di routine la signora Maria, appuntando però sulla vecchia impegnativa di avere effettuato “visita domiciliare”! L’anziana signora trova ancora la forza di sorridere e di essere gentile e formula pure un cortese “Grazie” come se avesse ricevuto un favore… Ma non finisce qua. La signora era in possesso da circa tre mesi di un modulo per l’esenzione datole dal medico di famiglia, compilato scrupolosamente dalla figlia ed in attesa d’essere consegnato nel competente ufficio ASL che – non si capisce il perché – pur funzionante quotidianamente come qualsiasi altro ufficio pubblico, aveva partorito la bella iniziativa di procedere al ritiro di quei moduli solo nel pomeriggio dei giorni dispari, costringendo gli assistiti esenti, ovviamente quasi tutti anziani, a recarsi nuovamente nell’infernale ASL al di là degli orari di ambulatorio… Che bella pensata! Veramente un’ ulteriore mano tesa agli anziani… perché desistano, forse, dal fare istanza per un diritto acquisito. Complimenti anche alle direttive Ministeriali che continuano ad oberare di burocrazia ed obblighi i più deboli! Chissà se quella pavoncella della “ministra”, qualche congiunto di Bassolino o Jervolino, hanno mai fatto una coda in qualche ASL…. Comunque, si è nel giorno dispari ed ormai è scattato l’orario amministrativo pomeridiano. Un altro pizzico sulla pancia e si sistema anche quest’altra incombenza! Primo piano, paradiso dei travet… “sanitari” (in ogni senso). La porta della stanza deputata all’istruzione di tal pratica è socchiusa; l’accompagnatrice, da un colpetto con le nocche sulla porta e lancia un cortese “Si può, è permesso?” ma viene investita da un trucido, scostumatissimo “NOO! Siamo occupati! Aspetti fuori!” e due secondi dopo la porta le viene letteralmente sbattuta in faccia. “Mah! Forse ci sarà qualche altro utente, lì dentro. Aspettiamo, signora Maria”… Passa il tempo… Giunge trafelata un’altra signora che viene informata dalla solidale accompagnatrice che non si può ancora accedere a quell’ufficio, perché gli “impiagati” sono impiegati nelle loro funzioni. La signora desiste, deve andare a prendere la bambina a scuola e fa retromarcia, incocciando il poliziotto al quale aveva chiesto poc’anzi ove fosse ubicato l’ufficio in questione. Costui si meraviglia nel veder andar via la signora e, probabilmente consapevole degli usi e costumi di quei travet, spalanca egli stesso la porta di quell’ufficio, invitando le signore ad entrare. Nella stanza non v’era alcun altro utente; solo i tre “impiagati” a chiacchierare seduti dietro le loro belle ed autorevoli scrivanie! La semplice consegna del modulo è stata altrettanto complicata e laboriosa, a causa della poca prontezza di spirito dell’”impiagata” dallo sguardo assente, inconsapevole di essere anche un pubblico ufficiale quando siede bellina bellina dietro la sua autorevole scrivania. In cambio del modulo accompagnato dalla presentazione brevi manu della tessera sanitaria della signora Maria, lì in carne, ossa e documenti originali e non su delega, l’amministrativa avrebbe dovuto apporre un timbro tondo sul retro della tessera sanitaria, comprovante l’iscrizione alla lista degli “esenti”…(Solo l’età anagrafica della signora Maria dovrebbe, senza altri pastrocchi, iscriverla tra gli esenti, o no?)… Si vede che “non è giornata”, “non butta bene”… perché la piccola “travet” strappa il modulo, dicendo ch’è segnato dalla “sbavatura di una cancellatura” (pensa, forse, di avere tra le mani una scheda elettorale?) E’ una tipa dai riflessi lenti e non ritiene di dover fornire di un altro modulo le astanti. Le viene gentilmente richiesto ma, per cortesia, insieme al modulo che ha distrutto poiché l’accompagnatrice deve ricopiarne i dati che non conosce. Fatto! Oh! Cavolo, cosa manca adesso? “Vada a fare una fotocopia della carta d’identità della signora”. “E..dove vado?” . “In via Mario Fiore!” “Dall’altra parte del circondario? A quest’ora? Per la fotocopia di un documento che lei ha in originale tra le mani della sua titolare, presente al suo cospetto?… Ma non ce l’avete una fotocopiatice, qui? Paghiamo la carta e l’inchiostro…Dove vado?” . Inflessibile. Tosta. Perfida!… Fino a quando la povera signora Maria, previdente come sa essere previdente solo chi ha passato di peggio nella vita…la guerra, le foibe, druse Tito, la fuga all’estero, malattie e lutti….. tira fuori da una cartellina colma di carte un paccotto di fotocopie di tutti i suoi documenti! No comment. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato da
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N°306 del 09-05-2007 - 10:11 DALLE
PAROLE AI FATTI CONFERENZA
DEL PROF. ROBERT FAURISSON A TERAMO Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5 Inviato da
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Anonimo ________________________________________ Inviato da
Anonimo __________________________________________ Inviato
da Anonimo ___________________________________________ Inviato da
Anonimo ______________________________________ Messaggio
N°300 del 05-05-2007 - 12:01 Ullallà
è una cuccagna! Napoli, più soldi ai consiglieri: proposta indecente
A Napoli oramai può accadere
di tutto e di più. Così nella città che si dibatte tra problemi
di delinquenza di spazzatura, avvolta da minacciose nuvole di
smog, gli eletti del popolo a palazzo S.Giacomo hanno pensato
bene di alimentare i loro benefit, con un incremento delle risorse
per il funzionamento dei gruppi consiliari di quasi il 150%, regalandosi
portatili e palmari di ultima generazione, in uno a tutta una
serie di privilegi che farebbero arrossire anche i parlamentari
nazionali. Ma quello che più scandalizza nelle tre paginette allegate
al collegato alla manovra economica per il 2007 è la richiesta
di poter transitare nelle corsie preferenziali. Davvero non si
comprendono i motivi per i quali questi nostri concittadini, oltre
ad avere il privilegio di poter sovente circolare in costose auto
blu, con tanto di autista, a spese della collettività, al pari
di ogni altro lavoratore non debbano subire le conseguenze di
quel traffico che, peraltro, hanno essi stessi generato con la
mancata proposizione, in questi anni, di un piano, per l’asfittica
viabilità napoletana, degno di questo nome. Si pensi, solo per
esemplificare, alle drammatiche condizioni nelle quali si ritrova
l’area collinare della città, dove gli sforamenti dei limiti delle
polveri, sottili segnalati dalla centralina che si trova nel plesso
scolastico Vanvitelli, popolato da centinaia di bambini, sono
un dato quasi quotidiano. Sono mesi che attendiamo l’istituzione
della zona a traffico limitato, ma dal Palazzo a tutt’oggi non
è arrivata alcuna risposta operativa. Cari consiglieri vi si chiede
un atto di dignità consono alla gravità della situazione napoletana.
Ritirate la “proposta indecente” e rimboccatevi le maniche per
risolvere i pressanti problemi dai quali è attanagliato il capoluogo
partenopeo e che ricadono nelle vostre competenze. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato da Anonimoil 05/05/07 @ 15:01 come si dice?... "COMPAGNO, TU FATICHI E IO MAGNO! ____________________________________________ Messaggio
N°295 del 02-05-2007 - 20:53 Burocrazia
killer Immaginate di avere 85 anni, di presentarvi dal 1974, ogni due del mese, al medesimo sportello postale a riscuotere una pensione INPS di reversibilità del coniuge… immaginatevi, il 2 maggio odierno di primo mattino, mettervi in fila con una folla di “coetanei” nell’attesa di guadagnare l’ambita meta dello sportello… quando va bene, si sta in piedi da un’ora a tre… e la schiena vi duole, le gambe vi diventano di legno, per combattere la sete e favorire la salivazione, perché l’ansia e la stanchezza vi disidratano, nonostante il diabete mangiucchiate caramelline (quelle senza zucchero, sì, ma che sortiscono, poi, effetto lassativo in caso d’overdose) … eppoi, dovete tenervi saldamente in piedi, attenti come falchi per difendervi dai soliti deficienti (di solito “giovani”muniti di delega dei nonni) che cercano di scavalcarvi nella fila con miserevole furbizia e rudi manovre d’arrembaggio… Finalmente, al culmine della resistenza psicofisica, vi rendete conto che siete in avvicinamento, che dopo due o tre altri tocca a voi, per questo motivo prendete anche a sorridere, persino ad essere loquace e simpatico con i compagni di sventura che incombono alle vostre spalle, sempre più simili alle tessere del Domino, pronte a precipitare l’una sull’altra al primo tentennare dell’ultimo in fila… Ce l’avete fatta anche stavolta: il paziente impiegato postale che conoscete da quando era una matricola del Ministero Poste e Telecomunicazioni e che ora ha già un bel po’ d’argento tra i capelli, quel medesimo “giovinotto” che considerate ormai un parente che vi siete cresciuti tra le braccia e nel cuore, vi guarda attoniti e vi dice che, stranamente, dopo 33 anni moltiplicati per 12 mesi, la vostra pensione, oggi, non c’è! Accusate un malore, la pressione sale, diventate paonazzi, vi cedono le gambe, vi sale il diabete… siete disperatamente soli tra la folla ostile. Chiedete senza un filo di voce ulteriori spiegazioni, quasi vergognandovi di arrecare fastidio con domande che non ricevono risposta… Sopravvissuti miracolosamente al terribile stress, senza un soldo in tasca, raggiungete chissà come la vostra abitazione, dove – tremanti – vi accasciate sulla sedia in cucina dando libero sfogo alla disperazione! Che cosa resta da fare? Come rimediare? Siete soli. I vostri figli sono tutti emigrati in altre città…Il portiere, meglio non disturbarlo: è orario di guardiola eppoi ha la meritata pausa pomeridiana… la vicina della porta accanto è più ignorante di una capra e, pur essendo più giovane, ha gambe più legnose delle vostre… il vicino del piano di sotto è sordo come una campana, ci mettereste tre anni a fargli capire di quale consulenza avete bisogno… Non sapete nemmeno se dover telefonare alle Poste o all’INPS per chiedere informazioni… sì, nel caso, poi, a quale ufficio…quello centrale o quello locale?… In 33 anni anche a qualche ufficio capita di cambiare indirizzo. Non sapete usare neppure quel telefonino cellulare che vi hanno regalato i figli a Natale, figuriamoci se sapete smanettare su di un computer (che le Amministrazioni, tuttavia incoscienti e perfide vi impongono di usare) per connettervi con il mondo reale, quello “produttivo” e “amministrativo” del quale non fate più parte da un pezzo … che neppure ha memoria di voi, da quando siete un codice fiscale, prima di diventare il numero di un loculo, e non più un nome e cognome, un’identità! Figuriamoci, poi, non sapete neppure cos’è un Bancomat, una Carta di Credito, un conto corrente bancario… che non avete mai avuto. A stento, avete menzione dei Buoni Fruttiferi delle Rege Poste & Telecomunicazioni, dei tempi di Marconi… Vi siete immedesimati? Bene! Questa “tragedia” è accaduta oggi ad una signora di Napoli, alle Poste di Piazza degli Artisti…che ha visto costruire! A parte il fatto che la classica disponibilità, solidarietà partenopea è ormai ascrivibile al mito e che la signora è stata abbandonata al suo destino da coloro che, come il salumiere, il panettiere ed il lattaio del quartiere, la conoscono da 33 anni ed avrebbero dovuto tranquillizzarla e rendersi attivi presso l’Ente previdenziale, per cercare di recuperare il suo mandato di pagamento… ma l’”umanità” abita altri pianeti, ormai… un anziano solo, come può sopravvivere in questo caos della BUROCRAZIA? Come può difendersi dall’arroganza asettica dei burocrati acefali? Parlo di una generazione d’uomini e donne che hanno subito l’orrore e le umiliazioni di una guerra, il sudore e la fame del dopoguerra, la fatica di una ricostruzione del Paese, che hanno dato figli alla Patria, morti bambini perché fino al 1960 non era in vendita nemmeno la penicillina o, giovanotti, per altre guerre sociali, per l’emigrazione, soprattutto. Parlo di una generazione che più delle altre merita rispetto e onore ed alla quale non rompere più le scatole; una generazione che la Politica odia perché considerata sfruttatrice e assistita, perché non si è suicidata subito dopo il pensionamento e che, ancora, ad ottanta e novant’anni e più (fibra resistente, quella di chi non ha avuto vita facile e si è nutrita come le pecore) va ad intascarsi mensilmente l’obolo della Previdenza, fruisce della Sanità Pubblica (a riguardo scriveremo un altro orrendo capitolo sulle disumane condizioni di fruizione del servizio) e che per giunta, improduttiva e ingrata, non si reca alle urne a votare per questo o quel provolone che "dice" di voler combattere battaglie sociali! Ma non si potrebbe semplificare la vita agli anziani, riservandogli solo il godimento automatico dei diritti che hanno maturato e risparmiandogli i continui, asfissianti, doveri burocratici... quelle genuflessioni che i femori usurati non consentono più? Ci sarà mai un Genio al Governo che saprà programmare una riduzione di burocrazia per coloro che, oggi, ancora non riescono a quantificare le pensioni in euro se non facendo le opportune conversioni (con la matitina, niente calcolatrice) in lire? Per quelli meno abbienti costretti ogni anno a recarsi in un C.A.F. a consegnare un insulso modello Red che sarebbe dichiarabile in automatico dall'Ente medesimo erogante la Pensione.... Nella vicenda odierna, un encomio lo merita proprio l’INPS che, interpellata, per mezzo di gentilissime e sensibili funzionarie, ha confermato l’emissione del mandato di pagamento a far data dal 2 maggio. Strano, però, che presso l’ufficio postale, successivamente contattato per i doverosi ragguagli, la pensione della signora 85enne ancora non risulti in elenco pagamenti odierni; ragion per cui, come un gatto che si morde la coda, la signora è stata invitata nuovamente a rivolgersi all’ufficio locale INPS, il quale – naturalmente – ha fornito le medesime rincuoranti certezze del Contact Center precedentemente adìto…..ma le Poste sono capetoste…e ci toccherà fargli visita, personalmente, domani. Prima, però, passeremo ad accendere un cero nell'adiacente antica Chiesa di San Gennaro! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2 Inviato da
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N°289 del 29-04-2007 - 10:54 San Pietroburgo
non è New York Mentre pare essere calato il solito velo d’oblio sul recentissimo e non ultimo scandalo Regione Campania/Cosmofilm/New York del quale abbiamo ampiamente trattato ed aggiornato di recente con le sole interessanti news inoltrateci dallo sconosciuto titolare di http://napolimerda.blogspot.com/ circa la composizione dell’anomala commissione istituita ad hoc per valutare i fatti ed i responsabili degli ingenti sprechi di fondi “assistenziali” e di danaro pubblico, riceviamo dichiarazione autografa di un imprenditore napoletano coinvolto, con altri, nell’organizzazione di quello che fu definito il “fallimentare” esito della mostra artigiana a San Pietroburgo nell’inverno 2006, organizzata dall’ERSVA, uno dei numerosissimi Enti Regionali di… “sviluppo”, dopo tale occasione, poi, disintegrato per volontà politica e con subitaneo, incredibile, accanimento terapeutico della Stampa locale. Ritenendo di dover dare voce soprattutto a coloro privati del diritto di replica, sbattuti come mostri in prima pagina, e che – contrariamente al nostro “ermetico” governatore – avvertono l’impellenza di chiarire le loro ragioni, pubblichiamo integralmente. Ognuno faccia le debite riflessioni, poichè i processi giudiziari pare si aprano esclusivamente per i dirigenti privati; quasi mai, per i dirigenti pubblici!
Missione commerciale Arte e fantasia delle mani. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 3 Inviato
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N°288 del 28-04-2007 - 19:51 Napoli
- La rivolta dei "Vigili Urbani"
esprimendo
la ns/solidarietà ai "caschi bianchi" di Napoli I caschi bianchi
della Polizia Municipale di Napoli in rivolta? Può sembrare paradossale,
ma è così. Dopo le manifestazioni in piazza, negli anni scorsi,
di agenti, sovrintendenti e ispettori della Polizia di Stato,
adesso anche i vigili urbani scendono in piazza, ma per far valere
i propri diritti verso la loro stessa amministrazione, rea di
non onorare appieno gli impegni assunti per iscritto verso i dipendenti
del Servizio Polizia Municipale di Napoli. Più precisamente, i
vigili urbani lamentano la totale noncuranza, da parte dell’Amministra-zione
comunale, nei loro riguardi, in particolare per le vicende in
cui, attualmente, sono coinvolti diversi loro colleghi. Allo stato
attuale, i caschi bianchi sono bersaglio di brucianti strali da
parte: a) dell’amministrazione, intenta a modulare lo stipendio
effettuando tagli (ai dipendenti) o aumenti (ai funzionari); b)
da parte della Magistratura che ha attivato indagini verso alcuni
vigili urbani; c) della stampa locale, da sempre pronta a colpire
duramente su un corpo che, in verità, non è mai stato ben visto
dalla cittadinanza, non solo a Napoli, ma un po’ in tutta Italia.
Negli ultimi 3 anni, ovvero all’indomani della gestione decennale
del Gen. Giosuè Candita, e dopo una fulminea parentesi con l’efficace
ma incompreso Dr. Andrea Bufalo (ex Questore della P.S. di Arezzo,
voluto dalla sindaca Rosa Russo Iervolino e silurato tre mesi
dopo con la complicità di qualche politicante di turno), la gestione
del Gen. Carlo Schettini si è rilevata un quasi totale fallimento,
gettando un corpo di quasi 2200 persone allo sbando e senza adottare
alcuna misura per tutelare i SUOI dipendenti. Nello specifico,
è da sottolineare che il generale è stato autore di dure azioni
vessatorie nei confronti di alcuni vigili rei, a quanto pare,
di: a) essere stati dichiarati “non idonei” da parte di commissioni
mediche legalmente riconosciute; b) essere stati ammessi ai benefici
della L. 104/92; c) aver ricevuto il vestiario (divise ed accessori)
non conforme alle taglie, di qualità scadente o, peggio ancora,
non averlo ricevuto affatto; d) aver partecipato ad assemblee
regolarmente indette dai sindacati, nel pieno rispetto di quanto
sancito nel contratto di categoria. In sostanza, a parte le divise,
il funzionario disconosce i diritti legalmente riconosciuti ai
lavoratori, preferendo, però, le vie giudiziarie a quelle disciplinari.
Praticamente, anziché “lavare i panni sporchi in famiglia”, ha
preferito assegnare tutta la querelle alla Magistratura locale,
la quale, ovviamente, dovendo avviare un’inchiesta su un corpo
di polizia locale, in particolare quella di Napoli, ha ricevuto
un vero e proprio invito a nozze, visti anche i quotidiani attacchi
da parte della stampa locale che, tra l’altro, tempo fa pubblicò
un articolo nel quale lo stesso alto ufficiale li chiama “pregiudicati”,
dandosi, di fatto, la cosiddetta “zappa sui piedi”, considerando
che, in passato, grazie alla L. 285, è stato autorizzata (e poi,
fortunatamente, “sanata”) l’assunzione diretta di persone che,
nel 50% dei casi, avevano precedenti penali e, pertanto in palese
conflitto con l’attività dell’agente di Polizia Municipale; è
da sottolineare, tra l’altro, che quest’assunzione arrivò come
uno schiaffo in pieno viso a quei dipendenti che sostennero un
regolare concorso sul finire degli anni ’70 e che si videro scavalcare
da persone che si ritrovarono regalato un “posto” in piena regola,
rimettendoci l’anzianità e … la faccia; oltretutto l’amministrazione
comunale (sempre con la complicità degli stessi politicanti) li
ha addirittura ammessi ad una selezione concorsuale per il conseguimento
del grado di tenente! E nonostante tutti i divieti imposti dallo
stato centrale, unitamente alle sentenze emesse da alcuni Tribunali
Amministrativi Regionali sull’illegalità del provvedimento, ci
si ritrova con il risultato, poco edificante, di vedere, nei panni
di un ufficiale, magari a contatto con parigrado dell’Arma o della
Polizia di Stato, persone che hanno conseguito la 3^ media, escludendo,
dalla selezione concorsuale, l’ultima assunzione del 2000 che,
al contrario, vede, nel proprio organico (così come richiesto
nel bando di concorso del 1998), solo gente diplomata, senza contare,
tra loro, una buona aliquota di laureati. In questi ultimi giorni,
pertanto, sono fioccati avvisi di garanzia a quei dipendenti dichiarati
non idonei, ai beneficiari della L. 104/92, e agli aderenti alle
iniziative sindacali. Come se non bastasse, 14 dipendenti hanno
avuto la sgradita sorpresa di vedersi sequestrare, da parte degli
appartenenti all’Arma dei Carabinieri, le loro divise di ordinanza!
Per finire, quei “pochi rimasti” che fanno, quotidianamente, onestamente
e dignitosamente, il proprio dovere, si son ritrovati anche loro
la sorpresa poco edificante di non vedersi riconosciuti in busta
paga, dal mese di agosto 2006, i propri onorari che hanno maturato
lavorando di straordinario nei giorni festivi, sacrificando loro
stessi e le loro famiglie per avere qualche soddisfazione in più
a fine mese; onorari che, tra l’altro, già sono maturati dagli
stessi dipendenti! Sì, perché, come si evince dall’art. 208 del
Codice della Strada, una parte dei proventi derivanti dalle multe
elevate dagli appartenenti dei vari corpi di polizia municipale,
deve, per Legge, essere elargita agli stessi comandi per un proprio
auto-sostentamento. In pratica, il Codice della Strada prevede
che, una parte dei soldi incassati deve andare ai vari comandi
per l’acquisto di divise, automezzi, radio, modulistica e quant’altro
occorra per poter mandare avanti il servizio. Invece, data la
sua cronica carenza di fondi (per i dipendenti salariati, mentre
ai funzionari va molto meglio di un alto ufficiale militare),
il Comune di Napoli, in passato già dichiarato in “dissesto finanziario”,
ha pensato bene di destinare i fondi del capitolato dell’art.
208 del C.d.S. per il pagamento degli straordinari effettuati
dai dipendenti. Risultato? I vigili sono costretti quotidianamente
a lavorare in strutture arrangiate, con automezzi non idonei al
servizio e (in alcuni casi) prossimi alla fatiscenza, con divise
logorate o di taglia spesso totalmente differente alla propria,
senza carta per le fotocopiatrici e i fax e dovendo, in alcuni
casi, provvedere a proprie spese per quanto occorra al regolare
espletamento del servizio. E’ il caso di alcuni appartenenti al
reparto motociclistico che si sono autotassati per acquistare
giubbotti idonei alla particolare tipologia di servizio (con apposite
protezioni per schiena, spalle e gomiti), e, talora, anche di
caschi e stivali, senza contare chi provvede personalmente alla
messa a punto delle moto e delle auto. Nell’ultimo anno la situazione
è peggiorata ulteriormente, tanto da costringere l’amministrazione
ad appellarsi al senso di solidarietà e del dovere, da parte dei
vigili, per il buon andamento del servizio; tradotto, senza mezzi
termini: “lavorate per la gloria”. Ma adesso si è deciso di mettere
la parola fine a questo malessere generale che, puntualmente,
si riversa sulla cittadinanza, che si trova al cospetto con agenti
che, seppur preparati alla mansione cui vengono chiamati a svolgere
quotidianamente, non hanno più motivazioni per un “improvement”
qualitativo della loro posizione lavorativa E il comandante, ovvero
colui che dovrebbe essere il “papà” dei vigili, cosa fa? Cerca
di migliorare questa situazione o, almeno, cerca di mettere delle
“pezze a colori”? NO! Non solo non si preoccupa minimamente di
proporre nuove assunzioni per colmare il buco di personale, ma,
dopo aver sperperato soldi per l’acquisto di Fiat Scudo per l’infortunistica
corredati da computer portatili (in teoria, e solo in teoria,
collegati in rete con il comando centrale), rimanda indietro ulteriori
fondi inviati dallo Stato centrale, fa avviare inchieste giudiziarie
sui suoi dipendenti, propone azioni vessatorie parallele verso
gli stessi, minacciando denunce e controllando ogni loro minima
mancanza, dal capello fuori posto alla pausa caffè (sancita dalla
L. 626), pronto a colpire duramente e spietatamente. Ieri, nonostante
il comandante abbia intimorito gli agenti su sicure azioni verso
chi usufruiva di un minuto in più, si è tenuta in mattinata, e
ne nel pomeriggio, un’assemblea sindacale presso la sede comunale
in Palazzo San Giacomo, presenti quasi tutte le sigle sindacali
di categoria (ad eccezione del S.U.L.P.M.), clamorosamente unite
per il bene comune, dove è stato chiesto il riconoscimento di
tutti gli onorari, l’avvio della riforma del corpo e la tutela
dei vigili urbani da parte di chi è chiamato a sovrintenderli;
in verità, però, c’è stata un piccolo ma insistente gruppo che
voleva le dimissioni del comandante che, pur essendo una persona
di indubbia onestà, non l’ha dimostrato fino in fondo rifiutando
un incarico, a loro dire, del quale non avrebbe la preparazione
sufficiente per espletarlo.I sindacati e i lavoratori adesso hanno
lanciato il sasso nello stagno; staremo a vedere gli sviluppi
successivi, a cominciare, nell’immediato, dalla mancanza del personale,
in questi giorni che aprono il “Maggio dei Monumenti”, nei punti
cardine della viabilità cittadina. Vedremo come finirà questo
braccio di ferro, ma c’è, dalla parte dei caschi bianchi, stavolta,
tutta l’intenzione di non arrendersi, combattendo fianco a fianco
con i sindacati per il riconoscimento della dignità di cui, questo
corpo si è visto togliere sia dall’amministrazione comunale, sia
dalla magistratura, sia dai mass-media, sia dall’opinione pubblica
in generale, da sempre nemica giurata dei “vigili urbani”. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 2 Inviato
da Anonimo ____________________________________ Inviato
da Anonimo ________________________________________ Messaggio
N°266 del 16-04-2007 - 01:47 Assesso',
méttete scuorno!
Se
l’assessore non conosce i parchi napoletani… Nella replica alla mia
lettera sulla chiusura di alcuni parchi e musei nel giorno di Pasquetta,
l’assessore al turismo del Comune di Napoli, Valeria Valente, afferma
che sarebbe rimasto chiuso “ il parco Virgiliano annesso al museo Duca
di Martina “, laddove è noto, e non solo ai napoletani, che il parco
“storico” annesso al museo delle ceramiche è quello della Floridiana
al Vomero, ben distante dal Virgiliano che si trova a Posillipo. L’affermazione
la dice lunga sulla conoscenza che hanno alcuni nostri amministratori
del verde pubblico napoletano. E poi non era chiusa solamente la villa
Floridiana, in quel giorno, ma anche l’altro polmone verde molto più
vasto, il bosco di Capodimonte, risultando aperto il museo all’interno
del parco, peraltro visitabile a pagamento. Il tutto ha ovviamente generato
le indignate reazioni dei napoletani e dei turisti. Inoltre, intorno
alle 13, senza alcuna informazione al riguardo, sono scomparsi tutti
i mezzi di trasporto pubblico in Città e provincia, sia su ferro che
su gomma, lasciando appiedati anche migliaia di turisti che in quei
giorni si trovavano nel capoluogo partenopeo. Quanto ai negozi si potevano
contare sulle punte delle dita di una mano quelli aperti anche nel centro
storico. Ogni anno
all’indomani di questi eventi si assiste alla consueta liturgia delle
dichiarazioni dei massimi esponenti delle istituzioni interessante,
sulla necessità di apportare le necessarie modifiche affinché le lamentate
disfunzioni, che penalizzano il rilancio turistico di Napoli, non si
verifichino negli anni seguenti. Confidiamo che l’assessore Valente,
dopo essersi bene informata sui beni pubblici ambientali presenti a
Napoli, voglia impegnarsi, insieme agli altri soggetti istituzionali,
affinché anche nel giorno di Pasquetta musei, parchi e giardini siano
tutti aperti al pubblico ed il servizio di trasporto pubblico funzioni
regolarmente come in un qualsivoglia giorno dell’anno. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _____________________________________ Messaggio
N°265 del 15-04-2007 - 13:54
appello urgente della redazione alla sensibilità dei lettori che vorranno tempestivamente divulgare e sottoscrivere PETIZIONE INTERNAZIONALE PER FERMARE LO SCANDALOSO MERCATO DI CANI "DA CARNE" DELLE FILIPPINE Ci sono pochi giorni per raccogliere 50.000 firme, firmate tutti, facciamolo per questi esseri disperati, c'è tempo solo fino il 30 giugno. Aiutiamo i gruppi locali animalisti a fare pressione sul Governo filippino per avviare una modifica dell'attuale legge che permette questi massacri. Il sito dove avere maggiori info e dove poter firmare è anche in italiano: www.dogmeattrade.com/history_italian.html Descrizione delle crudeltà ed immagini insopportabili alla vista sono reperibili da una cronaca di un'associazione animalista del 2003: www.natiliberi.org/animals/crimini/cani_filippine/phil.htm Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 5 Inviato
da crocco57 ______________________________________ Inviato
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da Anonimo ___________________________________ Messaggio
N°263 del 15-04-2007 - 10:40 Balzelli
per la quiete dei ricchi Una proposta di legge sulla “tassa di sbarco” per Capri e Ischia L’on. Sandra Cioffi, deputata alla prima legislatura, eletta in Lombardia per l’Ulivo, oggi in quota UDEUR alla Camera, si deve sentire una novella Robin Hood alla rovescia, dal momento che vuole togliere ai poveri per dare ai ricchi. Da un lato si sbraccia in dichiarazioni rilasciate alle agenzie giornalistiche per il rilancio di Capri, l’isola che ha scelto quale sua residenza, dichiarando che l’isola azzurra “ e' patrimonio del mondo ed e' quindi necessario trovare soluzioni utili nell'interesse di tutti “, d’altro risulta essere la prima firmataria della proposta di legge, n. 2213, in un solo articolo, presentata il 5 febbraio scorso, con la quale per le piccole isole, Capri ed Ischia ovviamente comprese, s’istituisce la “tassa di sbarco”, un nuovo balzello fino ad un massimo di un euro per lo sbarco di ogni passeggero. Una questione di non piccola entità considerando che d’estate il solo movimento turistico verso le isole del golfo di Napoli arriva a 40mila passeggeri al giorno. Se questa proposta, assegnata attualmente alla commissione Finanze, passasse, in pratica, ogni passeggero a bordo delle compagnie di navigazione o di altri vettori abilitati al trasporto di passeggeri, che per scopi turistici volesse visitare una delle tante piccole isole, che costellano lo stivale, oltre al già oneroso costo del biglietto dovrebbe versare un euro in più per rimborsare le stesse compagnie, tenute ad anticipare ai Comuni le somme in questione per poi rivalersi sui soggetti passivi, i passeggeri appunto. Addirittura, nella proposta della deputata uderrina, sono previste pesanti sanzioni pecuniarie a carico delle compagnie che omettano totalmente o parzialmente il versamento fissato dai Comuni a partire dal 1° gennaio 2007, fino al 200% dell’importo dovuto e con la possibilità di rivalsa fino a cinque anni da quello nel quale da parte delle compagnie di navigazione doveva essere effettuata la dichiarazione ed il relativo versamento. Un’altra tassa per agevolare i ricchi, analoga a quella che si voleva imporre recentemente in Sardegna, che di certo non colpirà la parlamentare proponente ed i tanti possidenti di ville valutate in milioni di euro ciascuna, che hanno la residenza sull’isola azzurra. Contenti essi, nelle loro ricche dimore, di poter porre finalmente un argine alle decine di migliaia di vacanzieri pendolari, rumorosi quanto poco graditi, che invadono Capri e le altre isole del golfo di Napoli d’estate, per i quali pagare un euro in più al giorno a persona costituirà certamente un onere aggiuntivo tale da scoraggiarli, lasciandoli di conseguenza a bagno nelle meno onerose ma molto più inquinate acque di via Caracciolo e del lido "Mappatella". Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo _____________________________________ Messaggio
N°257 del 13-04-2007 - 13:50 DISCARICHE
E TUMORI:
I dati definitivi
saranno noti a maggio, ma gia' oggi ''e' lecito affermare che
decenni di gestione illegale e incontrollata dei rifiuti in Campania
hanno prodotto effetti sanitari negativi misurabili'': esiste
cioe' un legame tra alcuni tipi di tumori e malformazioni e la
vicinanza a discariche abusive. E' quanto sostiene uno studio
sull'impatto sanitario del ciclo rifiuti in Campania, promosso
nel 2004 dal Dipartimento della Protezione civile tra le attivita'
di supporto all' ufficio del commissario per l'emergenza rifiuti.
Lo studio si trova nel 'Documento programmatico' per superare
la situazione di crisi, che l'attuale commissario straordinario
Guido Bertolaso ha presentato nei giorni scorsi alla commissione
Ambiente del Senato. Lo studio, commissionato dal Dipartimento,
e' stato coordinato dal centro ambiente e salute dall'Organizzazione
mondiale della Sanita', con la collaborazione del Cnr, dell'Istituto
superiore di Sanita' e della regione Campania. E si e' basato
su dati provenienti dai nastri di mortalita' dell'Istat. Le analisi,
dice lo studio, ''hanno consentito l'identificazione di un'area
nella quale la mortalita' generale e i tassi specifici per diverse
patologie tumorali sono particolarmente elevati rispetto ai valori
regionali''. Una zona che comprende alcuni comuni delle province
di Caserta (Aversa, Capodrise, Casagiove, Casal di Principe, Caserta,
Castel Volturno, Marcianise, San Cipriano D'Aversa, Santa Maria
Capua Vetere, San Nicola la Strada e Villa Literno) e Napoli (Afragola,
Arzano, Caivano, Casoria, Frattamaggiore, Giugliano in Campania,
Marano di Napoli, Marigliano, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli,
Pomigliano D'Arco, Sant'Antimo e Volla). Per quanto riguarda le
cause dei tumori, le principali sono ''riconducibili a fattori
legati allo stile di vita (alimentazione, fumo, infezioni) e ad
esposizioni professionali''. E seppur al momento ''non confermate
- afferma lo studio - esistono pero' segnalazioni epidemiologiche
che li hanno messe in relazioni ad esposizioni strettamente ambientali
derivanti dalla vicinanza residenziale'' a discariche abusive''.
L'ultima fase del lavoro e' proprio quella di effettuare l'analisi
statistica dei dati sanitari e ambientali, per vedere se c'e'
''un'associazione tra la presenza di siti di smaltimento e abbandono
dei rifiuti e fenomeni patologici rilevanti'' Questa fase e' in
via di conclusione, ma nel rapporto consegnato ai senatori c'e'
gia' una priva valutazione. ''L'analisi dei dati e' ancora in
corso e il rapporto definitivo sara' disponibile entro il prossimo
mese di maggio - scrivono gli esperti - E' tuttavia gia' possibile
evidenziare l'esistenza di un'associazione tra alcuni effetti
di salute (mortalita' per alcuni tipi di tumore, incidenza di
alcune tipologie di malformazioni) e la prossimita' a siti di
abbandono incontrollato dei rifiuti''. Tale nesso, prosegue lo
studio, ''necessita' evidentemente di analisi e valutazioni ulteriori,
ma, e' lecito affermare che decenni di gestione illegale e incontrollata
dei rifiuti in Campania hanno prodotto effetti sanitari negativi
misurabili, su un territorio gia' gravato da situazioni di deprivazione
socio-economica e penalizzato per quanto riguarda l'accesso ai
servizi sanitari''. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _____________________________________ Messaggio
N°247 del 09-04-2007 - 14:15 apres le PACS ... e "féte" ancora!
Un amaro bilancio. Cominciamo dalla "Via Crucis". Vomero senza identità culturale. Perché quest’anno è stata abolita la Via Crucis al Vomero? Una manifestazione molto popolare, che richiamava tantissima gente, e che negli anni scorsi si svolgeva partendo da piazza Medaglie d’Oro per arrivare, attraverso le varie tappe, in piazza Vanvitelli. Purtroppo l’identità del quartiere collinare si va perdendo, anche attraverso la soppressione di alcuni appuntamenti, pure di natura religiosa, che scandivano nei secoli passati il tempo degli abitanti della collina. Chi ricorda più, ad esempio, la processione, tipicamente vomerese, chiamata “ Mistero di Antignano “, che nel giorno di Pasqua richiamava al Vomero tanti napoletani ed anche turisti? Una festa antichissima che Bidera nel libro scritto a metà dell’ottocento faceva risalire ai tempi di Carlo d’Angiò. La storica processione di Gesù Risorto si svolgeva con i fedeli del quartiere che portavano in spalla quattro statue, realizzate in legno dipinto: il Gesù Risorto, la Madonna, la Maddalena e S. Giovanni Evangelista. La processione, ancora viva fino agli anni ’60, partiva dalla piazzetta Belvedere al Vomero vecchio, sede della Cappella dell'Arciconfraternita del SS. Rosario, e attraversava le principali strade del quartiere. Da via Cilea proseguiva per via Gemito fino ad arrivare a largo Antignano, dove si svolgeva una tradizionale funzione religiosa. La processione toccava poi via Luca Giordano, via Scarlatti e piazza Vanvitelli fino al rientro nella Cappella dell'Arciconfraternita. Anche se è difficile immaginare, col traffico caotico dei tempi attuali, la possibilità di svolgere manifestazioni di questo genere, ciò non pertanto bisognerebbe fare uno sforzo per recuperare tradizioni e riti antichi, pure per incentivare la socializzazione tra le persone, come ulteriore strumento nella lotta alla criminalità e alla delinquenza. Eppoi,anche quest’anno, com’è oramai tradizione, nonostante la presenza di molti turisti nel capoluogo partenopeo, bisogna lamentare i disservizi che si sono registrati in alcuni servizi essenziali. A partire dai mezzi pubblici che, nel giorno di Pasqua, si sono fermati poco dopo le 13. La linea 1, la linea 6 e le quattro funicolari hanno interrotto le loro corse intorno alle 13,15. Alla stessa ora sono scomparsi anche i mezzi su gomma. Il tutto senza che la cosa venisse adeguatamente pubblicizzata. Molti i turisti in difficoltà, che, per raggiungere le principali attrazioni che la Città offre di questi tempi, si sono dovuti avvalere delle indicazioni dei residenti. Non è andata meglio sul fronte dei servizi commerciali, visto che anche nel centro storico i negozi aperti si potevano contare sulle punte delle dita di una mano. A Pasquetta, poi, un’altra delusione per i numerosi napoletani rimasti in Città e per i tanti turisti. Chiusi la villa Floridiana con l’annesso Museo Duca di Martina ed il Bosco di Capodimonte, dove risultava aperto solo il Museo, anche questo in linea con quanto accade oramai da molti anni a questa parte. Una Città che vorrebbe, sulla carta, allinearsi alle grandi metropoli europee che in questi giorni mettono in mostra i propri tesori per offrirli a residenti e visitatori, incentivando l’uso del trasporto pubblico e tenendo gli esercizi commerciali aperti. Una Città per la quale, continuando di questo passo, il turismo resterà sempre e solamente una vocazione, fondata sull’improvvisazione. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ______________________________________ Messaggio
N°246 del 09-04-2007 - 13:01 ESPOSTO
ESPOSTO INOLTRATO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, AL PRESIDENTE DEL
CONSIGLIO DEI MINISTRI, AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, AL
PRESIDENTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA, AL MINISTRO DEGLI INTERNI. Cari
responsabili dello Stato Italiano, le regole del gioco sono truccate
(procedura per le elezioni...) oppure sono alquanto obsolete -"di vecchio
stampo...", per ottenere più partecipazione e responsabilità collettiva.Tra
qualche settimana, bisogna presentare le liste complete di candidati
e sopratutto correlate dalle firme dei presentatori, che per Taranto
sono parecchie. Si è a conoscenza di alcuni candidati Sindaci e quasi
niente dei candidati consiglieri che sosterranno i Sindaci. Come si
può partecipare, quando queste Istituzioni non rispondono alle richieste
per ottenere gli autenticatori necessari a certificare le firme dei
cittadini presentatori ? Ci chiediamo, come fanno tutti gli altri ?!
Quando i Sindaci non sono ancora certi (conosciuti), come potranno raccogliere
tante firme in pochi giorni ?! Forse i Partiti, gli stessi che hanno
fatto fallire la Città, hanno già le firme, già autenticate, senza la
lista dei candidati e del candidato Sindaco. Cosa succede se tutto questo
è vero ?… e voi sapete che è vero ! Si escludono le liste dei partiti
che hanno commesso questi abusi oppure si lasciano partecipare, così
come è successo alla lista Mussolini ?… e se tutti i Partiti si trovano
nelle stesse condizioni, si sospendono le consultazioni amministrative
del 27 maggio ? (cosa che il Ministro degli Interni non ha mai fatto).
Infatti, i meridionalisti da tempo denunciano a Taranto la cattiva gestione
delle campagne elettorali (dalla preparazione-presentazione-pubblicizzazione
e consultazione), dal 2000 sino ad oggi, affermando della chiara omissione
e tolleranza ai tanti comportamenti illegali da parte dei partiti e
dei suoi candidati, con un risultato che è sotto gli occhi di tutti:
il dissesto finanziario del Comune di Taranto di circa ( ? ) 700 milioni.
Ora, questo Stato, cioè LOR SIGNORI, dimostri tutta la sua LEGALITA’,
visto che non si riesce con la Stampa (super assistita economicamente
dallo Stato) anch'essa responsabile da anni a queste puntuali "elezioni
truccate". A parer nostro, lo Stato deve in tempi brevissimi, pretendere
da tutti coloro che intendono partecipare, una dichiarazione da inviare
al Prefetto, così come abbiamo fatto Noi (SUD LIBERO INTENDE PARTECIPARE
ALLE AMMINISTRATIVE DEL 27 MAGGIO). Lo Stato, deve conoscere i candidati
Sindaci, i candidati consiglieri e solo dopo aver sottoscritto in una
sede istituzionale, vedi i Quartieri, il Municipio, il Tribunale, etc.
etc. Solo dopo che la collettività è a conoscenza della realtà (cosa
che la Stampa non intende fare, per meglio manipolare i
cittadini) si iniziano a raccogliere le firme dei cittadini in luoghi
pubblici e non come adesso, per strada, nelle case, nel buio come i
ladri (senza aver affianco un autenticatore). Lo Stato, deve richiamare
tutti gli ufficiali preposti alle autentiche ad essere chiari; le firme
si raccolgono in ambienti pubblici, anche nelle vie e piazze della Città.
Coloro che non sono disponibili, lo dichiarino, in modo che i responsabili
prendano provvedimenti nel futuro . I disponibili sono sempre disponibili,
i complici del sistema fallimentare di una città (Taranto), lo sono
solo per affari. Ergo, i tempi per presentare le liste sono insufficienti.
Bisogna rivedere le date delle elezioni e nel contempo far conoscere
le nuove direttive, che devono essere favorevoli ai cittadini che intendono
partecipare e non ai partiti che hanno messo in crisi una Comunità e
operano impunemente e arrogantemente, in quanto difesi e protetti dal
Vostro Potere. Sicuri, Certi, che questa protesta\proposta resterà lettera
morta, Vi salutiamo per ricordarvi che il Paese, Taranto, è in gravissimo
stato di degrado e che qualunque avvenimento si verificherà, sarà da
Noi del Sud Libero denunciato e addebitato a Questo Stato che già non
è democratico (lo affermava il Presidente Ciampi quando, riferendosi
alla stampa, disse: "non vi è democrazia laddove non c'è la libertà
di stampa). E’ VOSTRA tutta la responsabilità morale, economica, sociale
e politica nel consentire il disordine sociale, le elezioni truccate,
il voto di scambio, l'inquinamento di aria, terra, mare e quant'altro
che si poteva evitare alla città di Taranto. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ________________________________________ Messaggio
N°244 del 08-04-2007 - 10:34 Gli auguri e l'uovo di Pasqua di GESTLINE Caiazzo:
Pasqua amara per i contribuenti. Grazie alla Gestline che proprio nella
settimana santa ha deciso di inviare centinaia solleciti per rivendicare,
con interessi e balzelli aggiuntivi, il mancato pagamento di ruoli arretrati
e tributi vari, paventando come al solito pignoramenti e blocchi amministrativi,
anche per pochi euro. E, secondo attendibile fonte, nei prossimi giorni
dovrebbero arrivare anche
tantissime multe spedite prima delle feste dalla polizia locale. Sorprese
al cardiopalma dall’uovo pasquale per tantissimi contribuenti caiatini,
raggiunti proprio durante la settimana santa da lettere di sollecito
con le quali la Gestline, società per la quale in pochi anni dalla nascita
sarebbe già stato programmata la partecipazione statale, rivendica il
pagamento di somme arretrate, per le quali molti contribuenti sono sicuri
di non aver mai ricevuti alcuna cartella. Ma la richiesta lascia poco
spazio ad eventuali speranze di rettifica perché accompagnata da un
foglio col quale, sia pure garbatamente, viene prospettato come al solito
il blocco amministrativo di macchine o addirittura il pignoramento e
conseguente vendita all’incanto di appartamenti, come sarebbe già capitato
ad alcuni malcapitati per un debito all’origine di pochi Euro ma che,
grazie a balzelli, interessi, ricalcoli, commissioni e spese varie,
avrebbe raggiunto somme insostenibili per i comuni mortali. Temendo
il peggio, i contribuenti fanno appello al sindaco affinché voglia intervenire
non solo per ottenere una rateazione degli importi maggiori e per evitare
balzelli aggiuntivi, ma anche per verificare se effettivamente le cartelle
di cui viene lamentato il mancato pagamento sono state effettivamente
notificate ai contribuenti caiatini, in particolare per quanto riguarda
la tarsu, tassa smaltimento rifiuti solidi urbani per l’anno 2005, che
molti sono convinti di non aver mai ricevuto. Ma non è tutto perché,
secondo attendibile fonte, altre stangate sono in arrivo e diverse sarebbero
già state recapitate nei giorni di passione ad automobilisti che hanno
avuto l’imprudenza di fidarsi di un andazzo improvvisamente troncato
senza alcun preavviso: regolarizzare successivamente la sosta nelle
strisce blu dei parcheggi a pagamento. In seguito all’adozione di un
atto con cui la giunta municipale ha ritenuto opportuno cambiare strategia,
senza alcun preavviso gli automobilisti si sono trovati di fronte allo
sgradito presente: un preavviso di multa lasciato sotto il parabrezza
delle macchine parcheggiate come di consueto nelle strisce blu senza
esporre la sfilza di grattini necessario per allontanarsi alcune ore.
Molti hanno preso la cosa alla leggera, ignorando che il nuovo dispositivo
imponesse una penale di tre euro per ogni ora di sosta non regolarizzata
anticipatamente con esposizione di grattini, nella convinzione che nulla
fosse cambiato e quindi, come da prassi, fosse consentito di regolarizzare
la sosta nei giorni successivi; invece nell’imminenza delle festività
pasquali molti sarebbero stati raggiunti, e tanti altri dovrebbero esserlo
dopo le feste, da salati verbali elevati dalla polizia locale; evidentemente
consapevole dell’antico adagio napoletano: “doppo Pasca viéneme pesca”.
nota della redazione: a proposito delle "premure" di GestLine si rimanda
all'archivio articoli della web, al link: Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 _________________________________________ Messaggio
N°243 del 06-04-2007 - 22:18 METTITEVE SCUORNO, VICERE' !
A Napoli a Pasquetta musei e parchi chiusi Davvero incomprensibile e pretestuoso il dato che si continui ad affermare, da anni, che a Napoli molti musei ed i parchi restino chiusi nel giorno di Pasquetta per l’inciviltà dei napoletani. Un atteggiamento quanto meno disdicevole, dal momento che nasconde carenze di ben altro tipo, che si finge d’ignorare benché messe da tempo in luce anche da qualche sindacato. Vale a dire la mancanza di fondi per pagare gli straordinari ai dipendenti e l’incapacità di studiare valide alternative, quali quelle offerte dal volontariato, per tenere i parchi pubblici aperti. Così mentre a Venezia, Roma, Firenze, per citare alcuni esempi, i musei ed i parchi saranno accessibili a tutti e per tutto il periodo pasquale, nel capoluogo partenopeo gran parte dei luoghi d’arte, annessi a tali parchi, resteranno chiusi. Il tutto contribuendo a mettere in crisi il rilancio turistico della Città, rimarcato dal dato che rispetto agli anni scorsi a Pasqua negli alberghi napoletani già si profila un calo di presenze. L’immagine di Napoli e dei napoletani, per i turisti che in questi giorni approdano in città, certamente ne esce male. Saremmo un popolo di sporcaccioni incivili, incapaci di tutelare i beni pubblici. Ma se anche si volesse comprendere, alla luce delle discutibili affermazioni circa l’ ”invasione barbarica” delle aree verdi, ma non giustificare, la chiusura dei parchi come quelli della villa Floridiana al Vomero e del bosco di Capodimonte, non si comprende perché chiudere pure i musei, impedendo l’accesso, per esempio, al museo Duca di Martina (nella foto) all’interno della villa vomerese. Sulla questione va anche rimarcata l’oramai “storica” latitanza sul problema delle istituzioni, Regione Campania e Comune di Napoli in testa, che, peraltro, non hanno fatto alcun sforzo per offrire, ai tanti napoletani che restano in città ed ai turisti che hanno scelto il capoluogo partenopeo come loro meta, momenti culturali e ricreativi alternativi e validi rispetto alle opinabili scelte della Sovrintendenza di chiudere parchi e musei. nota della redazione: Inutile rammentare che la recente giornata F.A.I. vedeva città capoluogo sull'intero territorio italiano ma anche tante piccole provincie e comuni campani, offrire un pacchetto turistico museale ricco e vario mentre "Napoli Capitale" apriva il portone di un'unica location peraltro gestita da un collegio militare ovvero la Chiesa de La Nunziatella. Poi, però, si buttano miliardi dalle finestre delle "tesorerie" di Palazzo San Giacomo e della Regione, per certi orripilanti arredi urbani che fanno a cazzotti con l'urbanistica e con le tantissime vestigia storiche che connotano la città. Il riferimento a certe incomprensibili "sfuriate d'arte" degli esterni ed interni di molte stazioni della linea metropolitana è preciso! Mi chiedo come mai, data per scontata l'inciviltà degli indigeni, dietro cui occultare le proprie defaillances, la Pubblica amministrazione non provveda a serrare tutti i cimiteri cittadini nella ricorrenza annuale del 2 novembre, ben sapendo che eserciti di genti, provenienti anche dalla limitrofa provincia, osservano l'antica usanza di tener compagnia ai propri defunti per l'intera giornata, con picnic e diversivi per le "creature" al seguito, sulle tombe dei congiunti. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ____________________________________________ Messaggio
N°238 del 03-04-2007 - 10:41 Che sia una Pasqua "buona" ... Per Gesù
era già stato emesso un mandato di cattura. Era necessario trovare
un posto sicuro per celebrare la Pasqua. Furono gli Esseni ad
offrire ospitalità, il cenacolo si trova, appunto, al centro del
quartiere degli Esseni all'estremo sud di Gerusalemme. Gesù potè
entrare, discretamente, dalla porta degli Esseni, ai margini della
città. Gli Esseni prestavano gratuitamente i loro locali per la
Pasqua a patto che si osservassero delle regole. La regola principale
aboliva i sacrifici di animali e, quindi, l'immolazione dell'agnello.
Chiamavano la loro Pasqua "fiorita" perché il sacrificio dell'agnello
veniva sostituito con l'offerta rituale di cereali e la tavola
imbandita con frutti della terra. Gli Esseni si astenevano dal
frequentare il tempio e compiere sacrifici. Gesù, è noto, non
aveva buoni rapporti con la classe sacerdotale, qualche tempo
prima aveva scacciato i venditori dal tempio liberando le colombe
e aveva suscitato lo sdegno dei sacerdoti quando, operando guarigioni,
veniva osannato dal popolo. Non è pensabile, in questo contesto,
un Gesù, o chi per Lui, che si rechi al tempio a sgozzare l'agnello
davanti ai sacerdoti, secondo il rituale ebraico. Tutta la letteratura
cristiana antica sostiene, poi, che il Cristo, come tutti gli
uomini spirituali del tempo, non mangiasse carne. Gesù con la
sua predicazione e la sua vita da l'immagine di un Dio di misericordia,
che non vuole spargimenti di sangue e vittime immolate, per porre
fine a tutto ciò è lui che si offre volontariamente. L'immagine
del "Buon Pastore" che sgozza la pecorella sarebbe veramente un'enorme
contraddizione. Credo ce ne sia a sufficienza per cominciare a
riflettere sul fatto che, se con Cristo arriva la buona novella,
questa è per tutto il creato, agnelli compresi. E' il rispetto
della vita in ogni sua forma. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo _______________________________________ Messaggio
N°231 del 31-03-2007 - 14:49 CRUDELTA'
MENTALE
CANE DI QUARTIERE
SEVIZIATO E TORTURATO: VERGOGNA! Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato
da vocedimegaride ______________________________ Inviato
da Anonimo ____________________________________ Inviato
da Anonimo _________________________________ Inviato
da Anonimo ________________________________ Messaggio
N°224 del 26-03-2007 - 14:09 Benevento e le sue vergogne
Il simbolo di Benevento, una vergogna per gli occhi di chi visita la città.Il Teatro Romano, assieme all’Arco di Traiano, è il monumento simbolo della città di Benevento. In ogni parte del mondo, la struttura di epoca romana, è conosciuta ed apprezzata per la sua importanza storica. I vari Enti ed Agenzie preposte allo sviluppo turistico del capoluogo sannita “puntano” sulla bellezza del teatro per pubblicizzare il capoluogo sannita. Una volta che i probabili turisti giungono a Benevento trovano uno spettacolo a dir poco vergognoso. Da circa tre anni la piazza antistante il Teatro Romano è diventato una discarica a cielo aperto a causa di lavori iniziati e mai ultimati. Gran parte dei cittadini beneventani speravano che con l’avvento di un’amministrazione diversa da quella precedente qualcosa accadesse ed invece c’è continuità nell’inefficienza. La nostra Associazione nella persona del suo Presidente Luigi La Monaca, invita gli attuali amministratori cittadini a prendere immediati provvedimenti anche con specifiche e mirate ordinanze. Gli amministratori sono stati mandati a governare per risolvere i problemi e non per addurre giustificazioni che spesso suonano come semplici alibi di copertura ad un’inefficienza e incapacità di governare anche le piccole cose. L’Ekoclub di Benevento propone, se i lavori di restauro e recupero dei reperti non decolleranno immediatamente, la copertura delle voragini di Piazza Ponzio Telesino, la protezione con materiali idonei degli stessi reperti, e il rinvio a tempi migliori del recupero dei beni “sepolti” nei pressi del Teatro Romano. L’impegno di spesa sarebbe irrisorio e il problema sarebbe risolto in due giorni di lavoro. Questa operazione eviterebbe lo scempio che attualmente si palesa agli occhi dei turisti e soprattutto ridarebbe dignità ad un sito che, a dir poco, è considerato un bene per l’inera umanità. Adesso il danno è notevole, gli scavi sono un vero e proprio ricettacolo d’immondizia, tenendo anche conto che nelle immediate vicinanze opera uno dei più antichi forni della città di Benevento e un importante ristorante.
Ma
sul martoriato territorio incombe un'altra disgrazia: Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ______________________________________ Messaggio
N°191 del 03-03-2007 - 00:47 GIUSTIZIA SOCIALE DOVE SEI ??? Finalmente
abbiamo avuto la buona novella … il plebeo Silvio Scotto di Luzio
e la SUA FAMIGLIA sono stati sfrattati dalle sponde del lago di
Lucrino (leggasi nostro comunicato L'ultimo contadino del lago
di Lucrino ) che LUI ed i SUOI AVI hanno coltivato dal lontano
1943 … ora saremo senz’altro TUTTI più sereni sapendo che anche
quella parte del lago sarà oggetto di speculazione edilizia e
che la Famiglia in questione tra 90 giorni, tempo materiale che
il COMUNE ha assegnato come “rifugio” in una camera d’albergo
alla “FAMIGLIA” si troverà a dover cercare una nuova occupazione,
una casa,...una vita da reinventarsi. Ma nel mio cinismo mi trovo
ad affrontare un argomento particolarmente delicato...La mia FEDE,
la mia cultura sociale e cristiana, mi portano a pensare a cosa
farà tra 90 giorni la FAMIGLIA di Luzio... abituata da sempre
a vivere di quanto poteva ricavare dalla coltura del PEZZO di
TERRA che oggi è stato espropriato … Ma, sì, che ci importa?…
questo “GOVERNO REGIONALE DI SINISTRA” ci ha abituato a vivere
questi momenti … ma mi chiedo ancora … la SINISTRA non era per
il SOCIALE ??? … Probabilmente in altri tempi sarebbe stato così
…. Oggi, la sinistra corre all’accaparramento, alla conquista
delle “POLTRONE” alla gestione del POTERE tra parenti, adepti,
amici … le istituzioni REGIONALI non fanno altro che assegnare
“BALZELLI” “PREBENDE” e “CONSULENZE” a “PERSONE” di cui poi ignorano
l’esistenza … (n.r.: “REPORTER” puntata in cui il nostro “GOVERNATORE”
andò su tutte le furie per una non concordata domanda con il conduttore
che lo avrebbe messo in difficoltà ). L’appello per la famiglia
SCOTTO DI LUZIO non ha avuto esito … probabilmente il NOSTRO MINISTRO
ALL’ AMBIENTE PECORARO SCANIO in questi giorni era impegnato con
i SUOI degni “COMPAGNI” di “AGGREGAZIONE” … leggasi LUXURIA …
CARUSO e COMPANY in tutt’altre faccende delicatissime … Ma ora
la famiglia Scotto di Luzio come potrà sopravvivere … per i prossimi
90 giorni probabilmente sarà mantenuta dal Comune … e poi? Inviato da: napolitudine10 - Commenti: 0 ______________________________ Messaggio
N°185 del 28-02-2007 - 00:42 QUEL VIZIACCIO BRUTTO DELLA REGIONE CAMPANIA Il Coordinamento nazionale dei Piccoli Comuni italiani esprime sentimenti di grande preoccupazione e disagio per le scelte messe in campo dalla Regione Campania in merito al Documento Strategico per il Programma Operativo dei finanziamenti europei dal 2007 al 2013. Con quel documento aumenteranno le differenze già notevoli tra aree interne ed aree costiere. La prima grave difficoltà viene dalla scelta arrogante ed indiscriminata che prevede la possibilità di presentare documenti strategici solo a comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti per poter accedere al 40% del totale delle risorse regionali. Una scelta venuta fuori senza una preventiva discussione e partecipazione delle comunità locali, dimenticando che all’Obiettivo 1 appartiene tutto il territorio regionale. Su un totale di 522 comuni solo per 18 è possibile accedere ai finanziamenti corposi. Per tutto il resto, cancellati con un colpo di spugna. Per l’Irpinia, il Sannio, Cilento e Terre di Lavoro il nulla assoluto, il declino irreversibile. “Ancora una volta le piccole comunità locali vengono offese ed umiliate – afferma il Portavoce del Coordinamento nazionale dei Piccoli Comuni italiani Virgilio Caivano – da una logica fredda ed arrogante che privilegia i grandi numeri. Assistiamo ad un rigurgito di freddo, autoritario ed inaccettabile centralismo burocratico che offende le modifiche costituzionali e soprattutto la pari dignità delle autonomie locali. Altro che federalismo previsto dalla sgangherata riforma del Titolo V della Costituzione, qui siamo alla dittatura più dura sull’utilizzo delle risorse comunitarie, le ultime per le aree meridionali dell’Obiettivo 1” – conclude il Portavoce del Coordinamento dei Piccoli Comuni. Rocchetta Sant’Antonio,26 febbraio 2006 L’Addetto Stampa Andrea Gisoldi Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ------------------------------------------------- Messaggio
N°182 del 25-02-2007 - 20:43 L'ultimo contadino del lago di Lucrino
Silvio Scotto
di Luzio ha 53 anni. Fin da bambino ha coltivato un pezzo di terra
sulle sponde del lago Lucrino dove ha la sua casa e la sua vita.
Prima di lui aveva iniziato suo padre, nel 1943. Silvio è sposato,
ha tre figli, di cui una bambina di 10 anni. Il suo è un lavoro
antico che va scomparendo. La terra che lavora è l’unica parte
del lago che non è stata trasfigurata dallaspeculazione edilizia.
E’ lì che si è preservata la natura e dove depongono le uova oche,
cormorani, folaghe, gabbianelle di mare. Lì trovano rifugio le
tartarughe marine che risalgono il canale che collega il mare
al lago. Ora le autorità lo vogliono mandare via. Martedì 27-
in mattinata - ritorneranno gli ufficiali giudiziari per mandare
via lui e i suoi familiari. Ma la gente del posto, i suoi amici,
sono pronti a protestare pacificamente e chiedere che l’ordine
giudiziario non venga eseguito. Pertanto si invitano i giornalisti
ad essere presenti in via “Lucrino intorno al lago” N°1. Per informazioni:
349.3251603 Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 4 Inviato
da Anonimo Stiamo
a vedere se l'onorevole Caruso reputerà opportuno andare a manifestare
a Lucrino, trascinandosi dietro Bassolino! -----------------------------------------------
Inviato da Anonimo Mi
chiedo quando la regione campania si venderà pure il Vesuvio,
Nisida, e Capo Miseno.... Che vergogna! Pensare che sono doni
del Padreterno! -----------------------------------------------
Inviato da Anonimo
il 26/02/07 @ 11:35 ----------------------------------------------
Inviato da Anonimo Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01298 pubblicato il 8 febbraio 2007 Seduta n. 105 DE GREGORIO - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Premesso che: a Pozzuoli, in provincia di Napoli, vi è un lago di origine lagunare, dall’immane importanza storica e paesaggistica, denominato lago Lucrino. Il bacino di acqua salmastra è separato dal mare da una lingua di terra sabbiosa; il lago Lucrino è avamposto dell’antico "portus Julius", voluto dall’imperatore Augusto nel 37 a.C.. Tra l’altro, ulteriori scavi hanno rilevato la presenza di numerosi complessi antichi, tra i quali quello del "Balneum tritoli" e delle stufe di Nerone; il lago appartiene al demanio e quindi proprietario ne è lo Stato ex art. 822, comma 1, secondo cui: “Appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico (…) i fiumi, i torrenti e le altre acque definite pubbliche dalla legge in materia”. Secondo pure quanto dice l’art. 144, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, secondo cui: “Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato”; inspiegabilmente, però, il 27 luglio 2005 con atto notarile (rep. N. 295062 – raccolta 74213) il lago Lucrino è stato alienato per il prezzo di 845.000 euro. Parte alienante, dichiaratasi proprietaria è stata la signora Clotilde Schiano. Parte acquirente è stata la società Elgea s.r.l. con sede a Napoli in via Consalvo, in persona dell’amministratore unico, Roberto Affabile; l’atto è stato ritenuto nullo e l’Agenzia del demanio ha citato in giudizio la signora Clotilde Schiano e la società Elgea. La prima udienza presso il giudice del Tribunale regionale delle acque pubbliche presso la Corte di Appello di Napoli è fissata per il 24 maggio 2007; la Provincia di Napoli, il 21 dicembre 2007, con delibera di giunta numero 1143, si è costituita parte civile, accanto all’Agenzia del demanio contro la signora Schiano e la società Elgea; nel lago Lucrino, nonostante tutto, la società Elgea esercita il diritto di proprietà, pescando nel bacino, senza curarsi dei divieti, si chiede di sapere: quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda prendere per tutelare un bene dello Stato; quali progetti di risanamento siano previsti; con quali forze e mezzi si intenda evitare che un bene pubblico sia alla mercé di privati senza scrupoli, che, nonostante i divieti, hanno acquistato il lago Lucrino. -------------------------------------------- Messaggio
N°178 del 23-02-2007 - 18:40 Il palo della cuccagna Al Vomero, quartiere della cosiddetta “Napoli bene”, aggredito negli ultimi anni da lestofanti e da baby gang, pagheremo un prezzo anche sul piano dell’estetica, dovendo tollerare accanto agli antichi palazzi in stile liberty pali metallici alti più di dieci metri, che, speriamo, a differenza di quelli per l’illuminazione stradale, reggano alle raffiche di vento, e che dovranno fare da supporto alle telecamere addette alla videosorveglianza. Tra gli altri, bruttissimo quello posto accanto alla palma in piazza Vanvitelli ( foto allegata ). Si poteva scegliere una collocazione più discreta invece che porlo proprio in mezzo alla piazza. Per esemplificare, questi supporti metallici potevano essere collocati nei pressi proprio dei pali per la pubblica illuminazione, valutando anche la possibilità di utilizzare lo stesso fusto pure attraverso un prolungamento. Resta un mistero, peraltro, conoscere in base a quali criteri e da chi sono state scelte le postazioni per la videosorveglianza sulle strade del quartiere. Molte sono collocate accanto ad esercizi commerciali e, tra queste ultime, spiccano quelle poste nei pressi di alcune tabaccherie. Non sarebbe stato più opportuno che questi esercizi la videosorveglianza la installassero a loro spese, come accade per gli istituti bancari, invece che a carico dei contribuenti? nota
della redazione: Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
da Anonimo __________________________________ Messaggio
N°170 del 18-02-2007 - 19:12 AIUTIAMO
AZZURRA
Leggete al link in calce riportato la Via Crucis di questa bimba e dei suoi genitori. Non è vero che la vita non ha prezzo: per salvare Azzurra e restituirla alla Vita il prezzo è molto alto... ma se ognuno di noi versasse poche gocce d'acqua dalla propria brocca il mare della solidarietà si tramuterebbe in un oceano di felicità, per Azzurra e per chi l'ama. Solo la bellezza e l'amore potranno salvare questo mondo crudele e indifferente. Cominciamo dalla bellezza di Azzurra e con dosi del nostro amore. Un video-appello è reperibile al link: http://video.google.it/url?docid=-8366606918670059291&
Per
una donazione: Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 _____________________________________ Inviato
da vocedimegaride
Se uno pensa ai miliardi dati ai calciatori,
ai fondi europei gettati dalla finestra dai politici, alle consulenze
miliardarie sulla monnezza del governatore Bassolino, al salone
del Lusso di Verona... dove vendono pistole con l'impugnatura
tempestata di diamanti... e padelle per cuoche snob che costano
milioni... non si resiste all'istinto omicida... Se i calciatori,
le veline, gli onorevoli ed i senatori devolvessero un decimo
del reddito annuo, si salverebbe la vita alla piccola Azzurra
ed a tanti altre sfortunate creature...Ma, solitamente, è disposto
alla solidarietà SOLO chi conosce lo stato di NECESSITA'! ________________________________________ Messaggio
N°163 del 13-02-2007 - 13:03 Anti-americanismo Riceviamo e pubblichiamo la seguente "lettera aperta all'ambasciatore statunitense in Italia", in occasione della sua presenza a Firenze, a proposito dell'"anti-americanismo, divulgata dalle sedi regionali Rai: -All'Ambasciatore Ronald Spogli, Ambasciata statunitense, Roma - "Egregio Ambasciatore, Come cittadini statunitensi in Italia Le scriviamo per chiedere una fine alle ingerenze della nostra Ambasciata nella vita politica dell'Italia. La sua lettera firmata da altri quattro ambasciatori per fare pressione sul Governo italiano perché continui la sua partecipazione alla guerra in Afghanistan è stata una inaudita e inaccettabile interferenza dell' Ambasciata USA nella dialettica democratica di questo paese, oltre a suonare offensiva alla grande maggioranza degli italiani che secondo i sondaggi vorrebbero il ritiro delle truppe italiane anche in rispetto dell'Art. 11 della Costituzione che dichiara che "L'Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Poi, pochi giorni dopo, l'Ambasciata USA ha compiuto a parere nostro una seconda grave scorrettezza. Ha inviato a noi statunitensi in Italia una lettera di avvertimento di possibile pericolo per noi qualora volessimo andare a Vicenza il 17 febbraio per protestare, insieme ai cittadini italiani, contro la creazione di una megabase USA, la più grande base offensiva all'estero. Questa manifestazione viene caratterizzata come "anti-statunitense" dalla lettera che consiglia a tutti di stare lontano dalla città dal 16 al 18 febbraio per evitare di diventare "bersagli di manifestanti anti-USA". I contenuti della lettera non corrispondono alla realtà, diffondono paura e ignoranza, offendono l'intelligenza degli statunitensi in Italia e la realtà democratica della società italiana. Prima di tutto, la manifestazione del 17 febbraio non è anti- statunitense; è contro la richiesta da parte del Governo USA di costruire una nuova megabase statunitense nei pressi del centro della città di Vicenza, città riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio culturale dell'umanità. La verità è che la stragrande maggioranza dei vicentini e del popolo italiano intero non vuole questa ennesima base USA (siamo già presenti in Italia con circa 20 installazioni militari). Il 2 dicembre 2006 circa 30.000 persone hanno manifestato a Vicenza contro la base con un bel corteo colorato e pacifico al quale delegazioni di cittadini statunitensi di Firenze e Roma hanno partecipato senza mai incontrare episodi "anti-USA". Anzi, la nostra presenza è stata molto apprezzata. Distribuire una lettera ai cittadini per dire che corrono dei pericoli in Italia a causa di una manifestazione politica è un tentativo neppure troppo nascosto di scoraggiare o addirittura mettere il bavaglio ai cittadini che vorrebbero esprimere il loro dissenso dalle politiche di guerra e di occupazione dell'amministrazione Bush. Lei, Ambasciatore, certamente rappresenta il governo di Bush e Cheney, ma le ultime elezioni federali negli USA dimostrano che quel governo non rappresenta più la maggioranza del nostro popolo, soprattutto per quel che riguarda la politica estera e la guerra. La società USA è profondamente malata di militarismo e, sempre di più, i nostri concittadini dicono basta! Alle manifestazioni contro le basi, come a Vicenza o a Camp Darby o ad Aviano o a Sigonella, alle manifestazioni contro la guerra, qui in Italia e in tanti altri paesi come negli USA (le centinaia di migliaia di manifestanti a Washington e in altre città USA il 27 gennaio scorso erano dei pericolosi anti-americani?), la gente protesta non contro il popolo statunitense ma contro la violenza delle guerre e delle occupazioni militari sostenute dal governo USA in Iraq (più di 655.000 morti dall'inizio della guerra) ma anche in Afghanistan e Palestina. Protesta contro la militarizzazione del territorio e dell'economia, contro la presenza di basi straniere con lo stoccaggio di armi nucleari e all'uranio impoverito. Come Amnesty International chiede la chiusura del campo di Guantanamo e di tutte le carceri segrete e la fine dei voli segreti della CIA (p.e. il caso di Abu Omar), oltre alla fine della pratica della tortura e la violazione dei diritti umani (sono richieste "anti-americane"?). Chiede un altro mondo possibile con una nuova cultura di pace e giustizia globale. Noi cittadini statunitensi in Italia, come milioni di altri concittadini negli U.S.A., ci opponiamo alla politica di guerre all'estero e di cancellazione dei diritti civili nel nostro paese portata avanti dal governo di Bush e Cheney mentre seri problemi sociali vengono ignorati. Negli USA abbiamo il peggior sistema sanitario del mondo occidentale con circa 50 milioni di persone senza assicurazione sanitaria. Abbiamo il più alto numero di persone in carcere e il più alto tasso di incarcerazione di tutto il mondo (siamo 5% della popolazione globale con 25% degli incarcerati), con più di 4.000 persone nel bracio della morte. Chiediamo risorse non per le forze armate ma per la sanità, la scuola, l'ambiente, il lavoro, la ricostruzione delle città, il trasporto pubblico, la solidarietà con il resto del mondo. Quarant'anni fa ai tempi della guerra in Vietnam, Martin Luther King dichiarò: "Siamo al punto, nelle nostre vite, in cui bisogna agire in prima persona affinchè il nostro paese soppravviva alla propria follia. Ogni uomo con le convinzioni umane deve decidere la protesta che meglio si adatta alle sue convinzioni, ma dobbiamo tutti protestare". E aggiunse: "Viene il momento in cui il silenzio è tradimento". Noi cittadini statunitensi in Italia il 17 febbraio saremo presenti a Vicenza perché a parere nostro la manifestazione contro le basi e contro le guerre è una manifestazione di sostegno anche alla maggioranza dei cittadini statunitensi che desidera un cambio di rotta nella politica statunitense – all'estero e in paese. Le chiediamo pertanto di inviare una lettera di rettifica ai nostri concittadini in Italia per dire che la manifestazione del 17 a Vicenza, lontano da rappresentare un fenomeno di 'anti-americanismo', sentimento assai poco diffuso in Italia e soprattutto fra il popolo della pace, rappresenta invece un prezioso esempio di esercizio di un diritto democratico fondamentale al quale gli statunitensi in Italia parteciperanno e sono invitati a partecipare, per la Pace. http://www.peaceandjustice.it . P.S. Cogliamo l'occasione per ricordare che il caso dell'omicidio volontario a Baghdad dell'agente italiano Nicola Calipari e il tentato omicidio di Giuliana Sgrena non è chiuso e chiediamo la piena collaborazione del nostro governo con le autorità giudiziarie italiane". Inviato da: vocedimegaride Trackback: 1 - Commenti: 0 __________________________________ Messaggio
N°141 del 30-01-2007 - 22:14 I "prodigi" di Sangiovanni Piedimonte Matese Un nuovo scoop
del free lance caiatino Giuseppe Sangiovanni ha mandato in fibrillazione
gli addetti ai lavori, i visitatori e gli stessi degenti dell’ospedale
civile di Piedimonte Matese allorché, nella mattinata di
martedì 30 gennaio, si è sparsa la voce che all’ingresso
la troupe di Striscia la Notizia stava girando un servizio al
piano terra. Ma secondo attendibile fonte l’obiettivo di Fabio
e Mingo era quello di far scendere il direttore sanitario, dottor
Sandro Accinni, per raccogliere una sua intervista sulla vicenda,
segnalata al free lance caiatino, di tre costosissimi veicoli
attrezzati per assicurare l’assistenza sanitaria nei centri emarginati
del Matese, acquistati dalla Regione con fondi comunitari ma abbandonati
da anni nel padiglione antistante la struttura ospedaliera. Secondo
la stessa fonte, nei giorni antecedenti, attraverso un gancio
interno, era stata fatta circolare la voce che proprio martedì
era previsto un blitz dei Nas, al fine di assicurarsi la presenza
del direttore sanitario che, difatti, non ha tardato a raggiungere
la troupe, visibilmente agitato, quasi lamentando un’invasione
di spazio privato ma forse dimenticando di togliere il
camice
prima di uscire dall’ospedale e, addirittura, continuando a fumare,
sempre indossando lo stesso camice, durante la registrazione del
servizio. Esempio non certo bello, soprattutto per i pazienti
ai quali il fumo viene decisamente sconsigliato perché bla, bla, bla. Chissà cosa ne penseranno i diretti superiori
e, soprattutto, il ministro della salute. Il contenuto, ovviamente,
resta top secret fin quando il servizio non sarà trasmesso,
il che potrebbe accadere a stretto giro in quanto pare che anche
altri organi d’informazione si siano buttati sulla notizia. Maggiori
dettagli si potranno leggere sui quotidiani di mercoledì,
ai quali sarà regolarmente recapitato un comunicato del
free lance Sangiovanni, mentre per la data di trasmissione sarà
opportuno consultare i siti Internet in quanto potrebbe essere
ufficializzata anche poco prima della trasmissione. Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 ________________________________________ Messaggio
N°133 del 25-01-2007 - 18:33 Casalduni.
A “Striscia” la Casa della vergogna
Ennesimo
scoop del free lance caiatino Giuseppe Sangiovanni approdato a
“Striscia la Notizia”, notiziario satirico di Canale Cinque particolarmente
temuto dai responsabili di sprechi miliardari, come a prima vista
parrebbe anche quello relativo alla casa per anziani, a quanto
pare completata da oltre dieci anni ma mai utilizzata per tale
destinazione e probabilmente mai inaugurata sebbene dotata di
arredo, cucine, impianti funzionanti e perfino di cyclette e carta
igienica nei bagni. Secondo indiscrezioni la struttura sarebbe
stata impiegata una sola volta per ospitarvi un gruppo folkloristico
e, secondo i maligni, qualche festino privato degli immancabili
“amici degli amici”, ma questo dovrebbe preoccuparsi il sindaco,
si vocifera fedelissimo di Mastella, di smentirlo, insieme alle
molto più gravi denunce pubblicamente fatte da Fabio e Mingo nel
corso del blitz effettuato nei giorni scorsi insieme al free lance
Sangiovanni. Lo stesso che con Striscia ha portato alla ribalta
la vergogna di Solopaca, il cui sindaco - altro mastelliano doc
-
avrebbe consigliato ad un nucleo familiare sprovvisto di bagno
di smaltire periodicamente l’orina versandola -beninteso: di buon
mattino!- nel collettore pluviale poco distante dall’abitazione,
lungo il corso principale del paese, e gli escrementi solidi in
una fioriera ovvero nel cassonetto per i rifiuti ubicato lungo
la stessa strada, beninteso, dopo averli prelevati dal gabinetto
ostruito con una “schiumarola”, come in loco viene chiamato l’arnese
usato dalle massaie per prelevare il pesce fritto lasciando l’olio
nella padella.
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 1 Inviato
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da Anonimo _____________________________________ Inviato
da Anonimo _____________________________________ Inviato
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N°120 del 17-01-2007 - 19:51 Agli
organi d'informazione Leggendo oggi
gli articoli su quella che è stata denominata "Gettonopoli", l'indagine
che vede inquisiti consiglieri comunali e circoscrizionali di
Napoli della passata consiliatura, sono rimasto a dir poco nauseato.
Mi è tornata alla mente una "lettera aperta" che ho scritto il
13 ottobre dell'anno scorso, che ripropongo e che torna di grande
attualità, riguardando fatti pregressi ma anche in corso. Non
credo infatti che nel passaggio dalle vecchie circoscrizioni alle
nuove municipalità certe brutte "abitudini" siano cambiate. "Napoli: Municipalità, solo spreco di pubblico danaro"
Inviato da: vocedimegaride - Commenti: 0 |
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