'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci e denunce
da
redazione - Non appena cessate le celebrazioni per il 200.mo di Garibaldi,
la solita retorica risorgimentista impone l’obbligo di massiccia propedeutica
ai festeggiamenti del 2011, centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Non
ci è piaciuto affatto, ieri sera, l’ascaro abruzzese Bruno Vespa, emulo
di Piero Angela, in quel Porta-a- “Porta sbattuta in faccia” ad almeno
i tre quarti di italiani, dal nord al sud, ormai intollerante all’abuso
di sterile folklore tricolorico, utile solamente a distogliere l’opinione
pubblica da più pressanti ed attuali problematiche nazionali. Abbiamo
trovato molto sconveniente la stolta rappresentazione in presenza di un
pubblico d’eccezione costituito, questa volta, da due ignare scolaresche
costrette a sorbirsi dal vivo tutte le puttanate storiche già abbondantemente
reperibili nei testi scolastici dei pennivendoli di regime. In totale
assenza di “par condicio” neppure un ospite proveniente da quel vasto
Sud d’Italia cancellato dalla vorace furia garibaldesca e massonica di
un sempiterno Risorgimento. Unico bastian contrario pro domo sua padana,
il sen. Castelli della solita Lega Nord; neppure uno straccio di relatore
dal clone leghista siculo del M.P.A. di Lombardo. Un Bruno Vespa insolitamente
fuori dalla realtà, ora che dappertutto – in rete, nelle librerie e nei
salotti “buoni”, persino al vertice dell’Ordine dei Giornalisti, con il
presidente Del Boca – proliferano testi storici revisionisti in gran quantità;
praticamente, ancora una volta, la TV di Stato mediante i suoi menestrelli
da noi pagati calpesta il nostro diritto all’informazione, la nostra intelligenza,
la nostra identità, le nostre radici… tracciando sempre più profondo il
solco tra le due Italie, elevando sempre più alte mura tra l’Italia e
le sue colonie interne, così fomentando solamente il disordine e l’odio
classista tra due ben distinte etnìe in Patria… che mai troveranno, in
alcun futuro, afflato sinergico per arrivare a considerarsi, dopo un secolo
e mezzo di coabitazione, Popolo dell’Italia Una!
marina salvadore
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Il
Porta a Porta di ieri sera ci offre l’occasione per presentare agli amici
un nuovo blog meridionalista in rete, curato dall’appassionato Antonio
Ambrosino di Procida, marittimo ed esperto di storia della marineria delle
Due Sicilie; in particolare dell’altrettanto importante marineria procidana.
Il suo sito, AMBROSIADI- Stati d’animo e riflessioni in chiave sudista
– è stato lanciato in rete da pochissimi giorni all’indirizzo http://ambrosiadi.blogspot.com
… siccome il nostro Ambrosino è un tipo un po’ “fumino” come noi, vi proponiamo
il suo più recente ed infiammato post, i cui contenuti condividiamo: “Bruno
Vespa, che tu sia maledetto ! Ieri hai avuto il coraggio di fare il tuo
teatrino (porta a porta) su Garibaldi addirittura invitando in studio
due gruppi di studenti. Tu sai bene come andarono effettivamente le cose,
sei colto, e proprio per questo E' INACCETTABILE che tu, con la tua enorme
visibilita' mediatica organizzi una trasmissione su queste tematiche senza
il NECESSARIO contraddittorio con i MERIDIONALISTI ! Strafottendotene
del genocidio perpetrato ai danni del SUD e di tutte le conseguenze nefaste
che ha generato questa devastante operazione di occupazione che dura ancora
oggi.
Alla faccia della verita' e alla faccia della tua etica professionale.
Ma ce l'hai veramente un'etica professionale ?”
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Il
29 aprile Bruno Contrada ha lasciato l’ospedale Melario di S.Maria Capua
Vetere, ov’era stato ricoverato d’urgenza il 17 aprile, ed ha fatto ritorno
nel carcere militare ov’è recluso. Un insolito silenzio è calato nuovamente
su quest’uomo e la sua tragedia, speriamo sia foriero di buone nuove.
Intanto, ricordiamo che l’avv. Giuseppe Lipera ha recentemente chiesto
anche la ricusazione del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua
Vetere, Daniela Della Pietra: l'udienza si terrà il prossimo 7 maggio
davanti alla terza sezione penale della Corte d'appello di Napoli.
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da
“LIBERA”/Basilicata - Un libro sul malaffare in Basilicata - Martedì 6
maggio 2008 con inizio alle ore 18.30 al Teatro don Bosco di Potenza,
Libera in collaborazione con la casa editrice EGA di Torino presenteranno
il volume di don Marcello Cozzi “Quando la mafia non esiste. Malaffare
e affari della mala in Basilicata”. In 480 pagine una ragnatela di nomi,
luoghi e settori produttivi inquinati dal malaffare; la ricostruzione
di uno scenario criminale che coinvolge alcuni dei settori tradizionali
della mafia quali droga, sequestri di persona, usura, gioco d’azzardo
fino ad interessare gli affari più moderni: prostituzione e tratta, gestione
dei rifiuti compresi quelli radioattivi. Un libro che racconta il malaffare
e gli affari della mala in Basilicata non solo servendosi di una montagna
di atti giudiziari ma anche attraverso storie mai raccontate. Alla presentazione
del 6 maggio, oltre all'autore, interverranno don Luigi CIOTTI, Presidente
nazionale di Libera, Francesco FORGIONE, Presidente della Commissione
Parlamentare Antimafia della XV legislatura, e i lavori saranno guidati
da Maurizio TORREALTA, vice-caporedattore di RAINews 24.
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L'Associazione
Culturale Flegreando presenta "Antrum Immane" II edizione Visita con spettacolo
al Parco Archeologico di Cuma Dopo l'eccezionale successo dello scorso
anno, Domenica 4 Maggio, verrà riproposto presso lo pseudo "Antro della
Sibilla", all'interno del Parco Archeologico di Cuma, lo spettacolo "Antrum
Immane", drammatizzazione liberamente tratta dal VI Libro dell'Eneide.
Stefano Taranto, Martina Di Leva e Marika Manzoni rappresenteranno l'incontro
di Enea, con la sacerdotessa Deifobe, nota come la Sibilla Cumana così
come narrato nell'opera di Virgilio. La regia, le traduzioni, i costumi,
le musiche e gli adattamenti sono a cura dell'Associazione Flegreando.
Lo spettacolo, a cui si potrà assistere gratuitamente, su invito, da richiedere
direttamente all'Associazione, sarà preceduto da una speciale visita al
Parco Archeologico di Cuma. Come ormai consueto nelle iniziative di Flegreando,
i miti e le leggende legate ai Campi Flegrei, faranno da "guida" in un
viaggio che ci riporterà alle origini della cultura del nostro territorio.
Flegreando ringrazia la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici
di Napoli e Pompei, per la disponibilità dimostrata.
ufficiostampa@cirobiondi.it 393.5861941
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da
Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari – Vomero
In occasione della festa del 1° maggio, grande delusione dei vomeresi
che hanno trovato sbarrato l’ingresso della villa Floridiana, l’unico
parco di verde pubblico a disposizione del quartiere collinare della città.
Molte le persone - numerose le mamme con bambini piccoli - che, approfittando
della bella giornata di sole, avrebbero voluto fruire del verde del parco,
ma non c’è stato nulla da fare. I cancelli erano chiusi e così sono rimasti
per l’intera giornata. Delusione anche tra i turisti che si erano arrampicati
sulla collina nella speranza di visitare il museo delle ceramiche Duca
di Martina, posto all’interno dello stesso parco. E’ a dir poco singolare
la situazione che si crea in queste occasioni nel capoluogo partenopeo,
e non da oggi. Così, mentre in tutte le città d’Italia e d’Europa, nelle
giornate di festa, il patrimonio mussale ed ambientale viene offerto alla
fruizione sia dei residenti che dei visitatori, a Napoli, dove è in atto,
per le ben note ragioni, una e propria debacle sul fronte del turismo,
nonostante gli infruttuosi, a tutt’oggi, tentativi di rilanciare l’antica
metropoli come capitale della cultura, si chiudono i parchi pubblici con
annessi musei, come appunto nel caso di villa Floridiana. Non vedo proprio
come si possano poi versare lacrime di coccodrillo da parte delle autorità
competenti per la mancata ripresa in un settore vitale per l’economia
della Città. (nota della redazione: se per questo, risultavano chiusi
gli scavi di Pompei e di Ercolano; a Napoli, il Palazzo Reale ed il Museo
Archeologico, praticamente tutti i siti gestiti dal Ministero… Sarebbe
questo l’aiuto governativo a ricostruire l’immagine decorosa di questa
regione, dopo l’apoteosi munnezzara di quest’inverno che ha sotterrato
nella vergogna la bellissima Napoli?)
PRIMA
DI APPORRE LA “X” SULLA SCHEDA RICORDATE CHE:
da avvocato Giuseppe LIPERA
Mi è doveroso informare l’opinione pubblica che l'11 aprile 2008, presso
il Comando dei Carabinieri di Catania ho presentato formale denuncia-querela,
per diffamazione aggravata a mezzo stampa, nei confronti del Sig. Travaglio
Marco, che in un articolo, pubblicato sul settimanale “L’Espresso” nel
gennaio scorso, intitolato “Gran teatro Contrada”, ha ritenuto, inopinatamente
ed ingiustificatamente, utilizzare, nei miei personali confronti, espressioni
assolutamente lesive della mia immagine e professionalità. La querela,
così come per Legge, anche nei confronti del direttore responsabile del
settimanale “L’Espresso” per omesso controllo. Ho ritenuto inaccettabile
che il Sig. Travaglio Marco, senza conoscere gli atti né le persone, e
mostrando di non ben sapere le norme del codice di procedura penale vigente,
abbia cercato gratuitamente di screditare quello che ho fatto nella mia
vita e soprattutto il mio rapporto professionale con l’ex Dirigente Generale
della Polizia di Stato, Bruno Contrada, un uomo che - ancorché anziano,
gravemente ammalato e condannato in via definitiva per concorso esterno
in associazione mafiosa - ritengo in tutta coscienza essere una persona
degna della massima stima e rispetto.
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Caso
Contrada: Siamo ancora in attesa degli esiti dell’udienza del 3 aprile
presso il Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Questo silenzio è ulteriore
dimostrazione di arroganza da parte dei togati con delirio di onnipotenza.
Riservandoci di commentare quando si degneranno di manifestarsi nella
pienezza della loro divinità, rendiamo omaggio alla sensibilità di tutti
i sostenitori di Bruno Contrada con il meraviglioso pensiero di uno di
loro: Mimmo Di Renzo, disabile e presidente della onlus Senza Barriere”.
La sua voce è anche la nostra! “ Cara Marina. Spero che quanto da noi
espresso finora, sia stato reso noto al giudice. E' inquietante il silenzio,
è assordante la noncuranza di tutte le ragioni addotte. Ogni tipo di considerazione
vale zero, e lo stesso codice umano è stravolto. Di chi è la colpa. Abbiamo
forse sbagliato tutto nel considerare la vicenda una questione di vita
o di morte. Io stesso mi sento assediato, circondato e non riesco più
a vedere una reale situazione di svolta. Sono dubbioso, di ogni tipo di
preparazione personale, professionale, di vita, di esperienze fatte o
subite. A cosa valgono gli studi universitari; dove sono i precetti impartiti
dai professori giuristi; a cosa vale essersi trascinati per più di sessant'anni,
preda di una disabilità a cui ho tentato sempre di sfuggire, traendone
sensibilità, conoscenza, forza e coraggio; a cosa vale infine di essere
oggi il Direttore di un'associazione di disabili, nonostante tutto e tutti.
Cosa potrò dire loro, quando mi chiederanno ragione di non essere riuscito
a far tornare a casa un disabile di settantasetteanni, affetto da pluripatologie,
di per sè, giustamente considerate, invalidanti. Tutto quanto abbiamo
tentato, denunciato, suggerito, gridato è caduto nel nulla. Forse non
vogliono che Contrada muoia davvero, vogliono essere sicuri di distruggerlo
nello spirito, vogliono ucciderlo nella memoria, negli affetti, vogliono
che vaghi nel limbo degli sconosciuti, nella solitaria plaga di chi non
è mai esistito, dei dimenticati. Dopo, molto dopo, ci sarà il sordo rumore
della vanga, di un pugno di terra ed il ricadere di una pietra tombale.
Una tomba senza nome. Noi stessi, finiremo con Lui. Ciao.
Sono triste. Mimmo Di Renzo
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da
Massimiliano De Cristofaro/Fondazione Iustitia
di Marco Saba (fonte Lady Silvia)
PROCESSO FALSI DOSSIER CONTRO VIOLANTE - GLI IMPUTATI DENUNCIANO IL TESTE
DELL'ACCUSA.
Vi ricordate il procedimento dei falsi dossier contro Luciano Violante
instauratosi nel lontano settembre1998, che vedeva coinvolto anche il
noto faccendiere Francesco Pazienza? Ebbene, dopo 10 lunghi anni di bagarre
da parte della Procura di Roma, il primo e solo teste dell’accusa viene
denunciato per falsa testimonianza, si tratta del Vice Questore della
Polizia di Stato Raffaele Clemente, in servizio presso la Questura di
Roma, che all’epoca dei fatti contestati era funzionario presso la Polizia
di Prevenzione - U.C.I.G.O.S.- L’udienza chi si è tenuta il 4 u.s. è servita
al collegio della 6^ Sez. Penale del Tribunale Ordinario di Roma, Presidente
Dr. Barbalinardo, per decidere le eccezioni sollevate dalle difese, ovvero
se il teste Clemente Raffaele, già denunciato, doveva essere sentito per
“reato connesso”, con la presenza di un difensore di fiducia. Il Tribunale,
dopo essersi espresso accogliendo le richieste delle difese dei poliziotti
imputati, aggiornava l’udienza al 20 giugno 2008. Da rilevare che il Pubblico
Ministero Maria Monteleone, non ha accettato di buon grado la decisione
del Tribunale riguardanti la presentazione della denuncia querela nei
confronti del suo teste da parte dei poliziotti imputati, lasciandosi
andare a veri e propri improperi affermando con tono di sfida: "… Quando
chiamerò a testimoniare l'onorevole Violante, il prefetto De Gennaro e
l’Avvocato Taormina cosa faranno denunceranno tutti…??!?" Quindi, sono
volati nomi grossi in aula!!! I poliziotti hanno dichiarato: “Noi siamo
per la verità e vogliamo andare fino in fondo, infatti abbiamo rinunciato
alla prescrizione dei reati…!" A questo punto della vicenda sorge spontanea
una domanda: "Vi sono situazioni o nomi che non devono trapelare da questo
processo?" Appuntamento alla prossima udienza!
(uno schietto “IN BOCCA AL LUPO, MAX!” dalla redazione di Megaride, fiduciosa)
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da
Bruno BERARDI
Walter Veltroni Sindaco con consulenti terroristi e da Premier?
L’Ex Sindaco di Roma Walter Veltroni si è avvalso della collaborazione
di moltissimi ex terroristi come supporter alla conduzione dell’amministrazione
Civica di Roma pagandoli profumatamente , ma quando sarà (se sarà) Premier
come gestirà le attività del Governo futuro sempre attingendo all’esperienza
dei terroristi ? Si avvarrà sempre della collaborazione di ex Terroristi
pagati dallo Stato , mettendo sotto i piedi le richieste delle vittime
del terrorismo , come per esempio la volontà di raccontare la storia degli
anni di piombo nelle scuole di ogni ordine e grado visto con gli occhi
delle vittime e non dei terroristi?
Attendiamo una risposta
(Bruno Berardi Associazione Nazionale “Domus Civitas” Vittime del terrorismo
e mafia – 3295340474)
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CAMPANIA:
RACCOLTA FIRME CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA - firma la petizione
su: http://www.politichesociali.it/petizione_acqua.php
L’acqua potabile della Campania rischia diventare proprietà privata. Eni
AcquaCampania, l’azienda che fornisce l’acqua nelle province di Napoli
e Caserta, sta per essere acquistata da una triade societaria controllata
dagli azionisti di minoranza: Caltagirone, la multinazionale Veolia e
l’onnipresente Impregilo. L’azienda idrica è controllata dall’ente pubblico
Eni attraverso una partecipazione pari al 50,5 %. Quote che stanno per
essere cedute. In base ad accordi parasociali, le aziende private, per
diritto di prelazione, acquisterebbero le quote Eni, determinando la privatizzazione
delle sorgenti e dei pozzi potabili e della depurazione. L’acqua è un
bene pubblico essenziale e non può essere gestito da soggetti con finalità
commerciali o lucrative. Rischia di essere condizionata la vita di milioni
di persone, determinando l’aumento delle tariffe, senza garanzie sulla
qualità dell’acqua distribuita. È necessario fermare la privatizzazione
dell’acqua della Campania. Per questo ti chiediamo di sostenere questa
battaglia con la tua firma. Il nostro obiettivo è chiedere al Consiglio
regionale a trasformare in legge il ddl n° 75 che giace in consiglio dal
18/01/2006, dando vita alla società interamente pubblica Campaniacque
per gestire, con ampie garanzie per le popolazioni, tutti i grandi impianti,
le sorgenti e l’acquedotto campano. Per scongiurare il rischio della privatizzazione
dell’acqua campana e di Napoli bisogna fare una scelta chiara a difesa
di un essenziale bene pubblico. Non lasciamo che i cittadini vengano espropriati
di una risorsa vitale.
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di
ANTIMO CEPARANO - PADRE PIO IL MANAGER
Ho letto nella giornata odierna, per la cronaca siamo all’11 di aprile
dell.A.D. 2008, un articolo sul giornale IL MATTINO su Padre Pio da Pietrelcina.
In breve questo ne è il sunto: Le stimmate di Padre Pio sarebbero frutto
di una patologia rara e non di origine divina e comunque la santità del
Frate non viene messa in discussione per le notevoli doti umane che Egli
possedeva, oltre ad una notevole capacità manageriale poiché è riuscito
a costruire una struttura ospedaliera di proporzioni mediche logistiche
e tecnologiche che non era assolutamente realizzabile in quel luogo, con
quelle risorse e con quello scenario. Mi perdonerà l’attento lettore di
Megaride se trovo in questo contesto, fatto di segni linguistici che dovrebbero
esprimere un pensiero, l’enorme contraddizione di chi non analizza quanto
e quando dice, poiché l’Idea espressa dovrebbe essere l’espressione di
ciò che si pensa! se questo è vero spesso tra l’idea espressa e quello
che ne è il retroterra culturale vi è l’arteriosclerosi delle coscienze
bacate dal materialismo più acceso. Mi spiego meglio e domando con la
serietà dovuta ad un cinquantenne, tale è l’età veneranda che conto! se
sia logico o meno riconoscere Santo chi per tutta la vita ed attraverso
la propria vita avrebbe fatto della menzogna un’arma ideologica? E’ noto
che Padre Pio testimonia attraverso i propri scritti le lotte feroci con
il demonio, è noto la testimonianza che Egli dona sulla natura divina
delle proprie stimmate. Basta questo solo per farne o un grande Santo
o un grandissimo impostore. Personalmente propendo per la Santità di questo
Frate che proprio perché troppo grande per i piccoli uomini viene da costoro
continuamente attaccato, e ora addirittura con l’arma benevole di chi
pur svuotandolo di ogni carisma spirituale lo vuole ricoprire di una grandezza
umana a passo con i tempi: un Santo che santifica la managerialità!
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Dal
Sole 24 ore del 4 aprile
Rimborsi elettorali, spesi 117 milioni e poi incassati 500
di Mariolina Sesto
Alle politiche 2006 i partiti hanno speso un quinto dei rimborsi statali
incassati: 117,3 milioni contro 498,5 milioni. Che i contributi pubblici
per le spese elettorali andassero ben oltre i costi delle campagne per
il voto era nell'aria. Ora a certificarlo è la relazione della Corte dei
conti appena depositata a Montecitorio. I costi Le spese accertate dalla
Corte, benché moderate rispetto alle elargizioni dello Stato, sono tuttavia
consistenti. Significativo, ad esempio, l'investimento di Forza Italia
che da sola ha speso quasi la metà di quanto hanno sborsato tutti i partiti
insieme: il tesoriere Rocco Crimi ha messo sul piatto oltre 50 milioni
di euro. Quasi il doppio rispetto ai fondi (circa 28 milioni in tutto)
impegnati dal vecchio Ulivo (Ds e Margherita, che parteciparono separatamente
al Senato e uniti alla Camera). Gli incassi Ma i costi assumono l'aspetto
di briciole quando vengono comparati agli incassi dovuti ai partiti per
i cinque anni di legislatura, peraltro interrotta dal voto anticipato.
Forza Italia potrà consolarsi con un "avanzo" rispetto a quanto speso
di quasi 79 milioni di euro e a Ds e Margherita insieme rimarrà un tesoretto
di oltre 130 milioni. Un bel patrimonio per il Partito democratico se
non fosse che i due "padri fondatori" si tengono gelosamente nelle rispettive
casse i fondi arrivati dallo Stato. Stessa dolce musica per tutti gli
altri partiti: ad An resteranno in cassa oltre 59 milioni, a Rifondazione
oltre 33, all'Udc poco più di 24 milioni e alla Lega oltre 17 milioni.
In totale alle segreterie sono fluiti oltre 381 milioni di euro. Un dato
che fa gridare allo scandalo i Radicali, tradizionali oppositori del finanziamento
pubblico dei partiti, a partire dal referendum abrogativo del '93. «La
media annuale dei fondi pubblici ai partiti – ha calcolato Maurizio Turco,
candidato nelle liste Pd nella quota dei Radicali – è aumentata del 600%
rispetto al '93, ultimo anno di finanziamento pubblico». Il partito di
Pannella annuncia dunque che porrà la questione come priorità del prossimo
Parlamento. « Per quanto riguarda il rimborso delle spese elettorali –
annuncia ancora Turco – proponiamo che sia di massimo un euro per ogni
voto raccolto dal partito e per ogni euro la cui spesa sia stata giustificata.
Infine proponiamo di sottrarre all'interna corporis di Camera e Senato
la gestione dei finanziamenti e di creare una sezione della Corte dei
Conti che vigili sui contributi pubblici destinati a soggetti privati
singoli od organizzati. Per quanto riguarda il sostegno ai partiti noi
siamo per dei benefit in servizi ma non in denaro e per il principio guida
dell'autofinanziamento». I rilievi Quanto ai tetti di spesa, la Corte
non ha riscontrato sforamenti. Ha tuttavia segnalato delle irregolarità
nel conto consuntivo del Prc che non ha presentato idonea documentazione
per un importo di spesa di circa 500mila euro. Multato invece "Progetto
Nord Est", il movimento di Giorgio Panto (l'imprenditore televisivo veneto
morto qualche mese dopo le elezioni), accusato di aver acquisito in modo
irregolare gli 800mila euro spesi per la propaganda elettorale.
'O
Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci, denunce
Da
noi sollecitato, ci scrive il papà della piccola Camilla, per la quale
abbiamo lanciato appello al post precedente. La solidarietà si è messa
in moto ma c’è stato anche qualche “residente oltre la linea del Garigliano”
che, in clima di emergenza monnezza e mozzarella di bufala, stante l’apoteosi
di luoghi comuni sui meridionali, si è preoccupato, con aria tronfia e
saccente, di rispondere all’appello tacciandoci di ingenuità, poiché “ogni
cosa che proviene da Napoli è una truffa”. Abbiamo risposto educatamente
per le rime a costei, rappresentante per giunta di un magazine on line
a sfondo sociale, sperando di aver liberato l’urgente caso Camilla dall’imputazione
di oleografica “napoletanità”. Certo, se la piccola Camilla fosse cittadina
milanese, fiorentina, torinese o romana, avrebbe meno problemi; purtroppo,
è una bimba di Calvizzano e ci corre l’obbligo di scomodare i suoi genitori
(cosa che avremmo volentieri evitato di fare) per certificare la sincerità
degli intenti. Ormai, noi campani giriamo con “la lettera scarlatta” appiccicata
sul bavero… Pazienza! Orbene, riceviamo da Mariano Luise e vi giriamo,
cogliendo l'occasione per rinnovarvi l’appello: “ Ciao Marina, ho letto
il tuo msg e ti dico quanto segue: la diffidenza delle persone per me
è una forma di tutela per la nostra vicenda.La possibilità che qualcuno
in nome di mia figlia possa sfruttare la solidarietà delle persone mi
fa stare male, anche se però credo che modi per constatarne la veridicità
ci siano. In merito a quella persona che ti parlava di un certo tipo di
iperbarica ti ha addiritura risposto senza informarsi che patologie affliggono
la mia stella (lei ti parla di atleti, di correre ma Camilla non cammina
non parla ha crisi epilettiche quindi altra storia). Nel nostro caso specifico,
in florida, verrà utilizzata la camera iperbarica ad ossigeno puro per
contrastare la sindrome di west, una forma di epilessia che ha colpito
mia figlia.Tale terapia al momento non è riconosciuta dalla comunità scentifica,
in quanto sperimentale, ma noi sul posto abbiamo visto che effetti collaterali
non vi erano e anzi alcuni bambini dopo appena tre mesi di cicli non avevano
più crisi nonostante la graduale riduzione dei farmaci. Oltre alla camera
iperbarica mia figlia sarà sottoposta ad altre terapie ma per questo,
sempre per mia brevità ti inoltro un mio precedente msg di risposta ad
un amico che mi chiedeva delucidazioni in merito: La camera iperbarica
in Italia è utilizzata da anni, ma bisogna distinguere tra i due tipi
esistenti . Un tipo che utilizza solo ossigeno puro (cioè i pazienti non
hanno bisogno di mascherina per respirare l'ossigeno poiché immesso direttamente
nella camera iperbarica), ma purtroppo in Italia è stata vietata dopo
alcuni incidenti mortali avvenuti negli anni scorsi. Un altro tipo, attualmente
in uso, misto cioè che utilizza l'aria compressa (direttamente immessa
nella camera iperbarica) e l'ossigeno puro (ma aspirabile solo attraverso
mascherine a periodi stabiliti), a Napoli le troviamo sia all'ospedale
Cardarelli che al II Policlinico. La differenza e che nel primo tipo il
paziente assimila ossigeno circa al 100% (oltre alle vie aeree anche attraverso
i pori della pelle), mentre nella seconda la percentuale d'ossigeno assimilata
arriva circa al 95% (solo attraverso le vie aeree).Oltre alla differenza
di assimilazione dell'ossigeno (minima ma c'è), esiste anche un altro
problema e cioè che in Italia non si prescrive la camera iperbarica per
le patologie che ha mia figlia. Inoltre bisogna tener conto che la terapia,
che mia figlia dovrà eseguire non è incentrata solo sull'utilizzo della
camera iperbarica ma anche e sopratutto della fisioterapia intensiva che
utilizza una particolare tecnica chiamata THERA SUIT che si avvale di
una tuta 'speciale', oltre alla logopedia, alla terapia cranio sacrale
e altro ancora. I dottori americani hanno dato buone possibilità di recupero
per Camilla, ma solo con la sinergia di tutte queste terapie, per una
durata, prevista, di tre anni (con cicli successivi, di mantenimento,
di circa un paio di mesi ogni due anni). Ulteriori informazioni sulla
terapia e chiarimenti tecnici, li può trovare visitando : www.camillalastellachebrilla.it
www.therapies4kids.com e www.oceanhbo.com Credo che si possa discutere
sulla nostra decisione di andare proprio in quel centro, ma mettere in
dubbio la situazione di mia figlia ,soprattutto, senza prima informarsi
non è giusto. In merito alla divulgazione della storia siamo partiti da
appena 20gg e stiamo aspettando gli sviluppi di alcune situazioni (tipo
il rimborso dell'asl), per poter essere piu chiari. Per l'intervista contattami
definiamo i termini e procederemo. resto a tua completa disposizione per
altri eventuali chiarimenti ciao e grazie
Mariano
______________________________
da
Avvocato Giuseppe LIPERA:
Ieri sera sono uscito dal carcere militare di S. M. Capua Vetere nel tardo
pomeriggio inoltrato, dopo aver incontrato il dott. Bruno Contrada per
oltre due ore: vecchio, malato, ma sempre saggio, colto ed estremamente
dignitoso; è sempre un piacere parlargli. Il mese di aprile è colmo di
impegni. Domani 3 aprile udienza avanti il Tribunale di Sorveglianza di
Napoli, il 7 aprile interrogatorio, quale parte offesa, davanti al Magistrato
di Sorveglianza di S.Maria Capua Vetere, delegato ad hoc dal GUP di Caltanissetta
Sferlazza, il 14 discussione finale avanti il Tribunale Penale di Catania,
Giudice Dott.ssa Dora Bonifacio, dove Contrada è parte offesa contro due
ex pentiti imputati di calunnia aggravata in suo danno, ed infine il 16
aprile udienza avanti al GUP di Caltanissetta Ottavio Sferlazza, per la
trattazione della opposizione alla archiviazione chiesta dal P.M. dell’esposto
denunzia presentato da Contrada il 27 marzo del 2007. E’ confermato che
domani il Dott. Bruno Contrada sarà in udienza a Napoli, davanti al Tribunale
di Sorveglianza, presieduto dalla dott.ssa Angelica Di Giovanni, che dovrà
decidere sulla sua liberazione, tecnicamente chiamata differimento esecuzione
pena, o sulla detenzione domiciliare, data la tarda età ed i conclamati
gravissimi problemi di salute E’ volontà del dott. Contrada, se il Tribunale
glielo consentirà, fare una dichiarazione, perché intende dire alla Corte
…tre cose.
_________________________
da
info@rinocammilleri.it
Poiché mi è stata recapitata in copia una gran quantità di lettere di
protesta-sostegno a proposito della momentanea sospensione della mia rubrica
quotidiana «Il santo del Giorno» che appare da una quindicina d’anni su
«Il Giornale», è giusto che io ringrazi, qui in un sol colpo, tutti i
miei lettori. Ma anche è bene che chiarisca i contorni della vicenda.
Il nuovo direttore de «Il Giornale» ha dato una linea più grintosa al
quotidiano e aperto maggiori spazi alle lettere dei lettori. Ora, la mia
rubrica stava giusto in una di queste pagine, perciò mi è stato chiesto
di sospenderla fino a nuovo ordine perché la direzione aveva necessità
di «ripensare» le pagine in questione. Essendosi ciò verificato a ridosso
della Pasqua (ma anche delle elezioni), diverse realtà di cattolici internettiani
si sono allarmate. «Il Giornale» è stato raggiunto, ho saputo, da numerose
e-mail che chiedevano conto di una rubrica a cui moltissimi erano da anni
abituati e affezionati. Come da accordi, la segreteria de «Il Giornale»
mi chiese dopo qualche giorno di riprendere. La sospensione è durata,
in tutto, dal 20 al 27 marzo. L’ultimo Santo uscì il 19 (festa di s, Giuseppe)
e la ripresa mi fu comunicata il 25 (festa dell’Annunciazione). So che
il sito Centro Cattolico di Documentazione, forte di 70mila contatti,
deve aver creato qualche problema alla posta de «Il Giornale». Va detto
che, se «Il Giornale» avesse avvisato i lettori per tempo, nessun equivoco
si sarebbe verificato (come dice il proverbio, scherza coi fanti…). Il
sito TotusTuus, da parte e bontà sue, mi ha definito «il maggiore apologista
vivente» (sono commosso ma non merito il titolo, che spetta a Vittorio
Messori). Un paio di lettori hanno trovato esagerato il complimento, perché
io «attacco i vescovi» e sono diventato «acido». Mi si permetta di giustificarmi:
io non attacco i vescovi, li tiro per la giacchetta se ritengo lo meritino.
Certo, non sono infallibile. Ma neanche loro, specie quando, per esempio,
disubbidiscono al papa vietando di fatto il rito in latino nelle loro
diocesi. Dare sempre e comunque ragione al clero si chiama clericalismo.
Invece, ammetto la recente «acidità» e chiedo perdono: invecchio e il
mondo va sempre peggio. A parte questo, ringrazio di cuore tutti quelli
che, scrivendo al «Giornale», mi hanno esternato la loro fiducia. Non
credevo foste tanti. Dio vi benedica.
_________________________________
da
Paolo De Chiara
Vi comunico che a fronte del piano di ristrutturazione Aziendale da parte
di Carrefour - Capodrise , la medesima ha presentato agli organi competenti
una lista di oltre una ottantina di lavoratori in esubero ( su un totale
di 145 ) avviando la procedura 223/91 con conseguenti gravi ripercussioni
sociali sul territorio di Capodrise.Domani Giovedì 03 c.m. , le Organizzazioni
Sindacali hanno indetto uno sciopero generale con la classe lavoratrice,
sarebbe d'uopo la Vs. graditissima presenza perchè si possa testimoniare
le gravi condizioni in cui versano e verseranno gran parte dei lavoratori
nei futuri giorni. Grandi gruppi industriali che per l'ennesima volta
usufruiscono di contributi dello Stato per impiantare le loro strutture
commerciali al Sud e puntualmente , dopo aver rimpinguato le loro casse
( francesi ) levano le tende e salutano calorosamente gli italiani. Non
voglio suggerire o indicare addirittura le "condizioni di lavoro" all'interno
di queste megastrutture che i dipendenti subiscono o a cui devono sottostare
(turnazioni di lavoro inconcepibili, strutture all'interno non rispondenti
ai requisiti di legge in ordine all'igiene e alle condizioni "normali"
di vivibilità lavorativa e tante "disfunzioni illecite ma sottaciute...)
Dietro alle maestose costruzioni di questi giganti o colossi del commercio,
c'è una "non-esistenza" di tanti lavoratori mortificati quotidianamente
nel loro operato tanto da ripercuotersi inevitabilmente anche nella loro
sfera privata e familiare. Prego quindi che la Vs presenza domani sia
un motivo di indagine a largo spettro su tutto il mondo degli Ipermercati
, sui loro guadagni , soffermandosi non solo sulla loro mega apparente
e strutturale attrazione folkloristica per gli avventori , ma entrare
nei meandri delle "vite" delle laboriose formiche-lavoratori che ogni
giorno negano ore di vita ai propri familiari perchè la "Proprietà-Carrefour"
possa compiacersi sugli enormi utili conseguiti fino ad oggi. L'invito
pertanto è , come sopra detto , per domani in vista dello sciopero indetto
dalle sigle Sindacali per tutta la giornata.Un Grazie a priori.(Chiedo
venia , cmq i Rappresentanti sindacali Aziendali faranno "picchetto" dal
primo orario di turnazione e cioè dalle ore 4.30 antimeridiane. I disagi
x l'Azienda e conseguentemente per la clientela , si avvertiranno all'apertura
dei magazzini e cioè alle ore 9.00.
Grazie. Paolo De Chiara recapiti telefonici:
uff. 0823-55.73.75 e cell 392. 92.16.225
Elezioni
politiche ed amministrative del 13-14 aprile
Originale
iniziativa L&G Promotion riservata a tutti i candidati Servizi Televisivi
e on line offerti a tutti i candidati. In rispetto della Par Condicio
tutti i candidati possono beneficiare dei servizi televisivi ed informatici
proposti. - Elezioni e nuove tecnologie - Ai candidati spazi-web gratuiti
- Internet e televisione al servizio della democrazia - Le prime attività
dell'Associazione di utilità sociale ACUST (Attività Culturali Umanitarie
Sociali Tecnologiche) - Pietrangelo Gregorio, pioniere della televisione
libera in Italia (Napoli Canale 21) è stato eletto presidente dell'ACUST,
che si propone di combattere l'analfabetismo informatico promuovendo internet
e le nuove tecnologie - Chiunque interessato all'offerta proposta in video
può contattare i seguenti recapiti: 081.19576974 - 392.0963334 - info@teleitaliaweb.com
speriamo
gli sia andato di traverso il "casatiello" a...
… a quei delinquenti
nostrani, campioni di inciviltà dei quali ci racconta Mena: “ HO NEL CUORE
IL VUOTO CREDETEMI” - Questa e' LIFE , e' così che l'ho voluta chiamare!
La forza e la voglia di vivere! Oggi, dopo un mese di degenza, sono andata
da questa cagnetta , 18 mesi
, sterilizzata e reimmessa sul territorio, così come si usa da noi, un
territorio ostile (nelle zone popolari di Sant'Antimo in provincia di
Napoli). 25 gg. fa arriva una denuncia alla ASL ... mi contattano… ma
ero al canile! 25gg. fa con una tanica di benzina qualche “bravo ragazzo”
ha dato fuoco a LIFE ... Mi hanno detto : “per puro divertimento! Ragazzate!
Nessuno, come al solito, ha visto chi fosse stato…” Cio' che c'e' in queste
foto non ha bisogno di commenti! Ci vorra' un bel po' per far sì che la
pelle cominci a crescere… le orecchie si sono completamente "sciolte",
l'andatura e' dolorante... Troviamole una persona che l’accudisca caritatevolmente
e che le faccia dimenticare le atrocità subite. Facciamo sì che Life abbia
finalmente una VITA VERA! CREDETEMI, NON HO PAROLE... SONO TRISTISSIMA
E NON RIESCO A SCRIVERE NULL'ALTRO. Contattatemi, per il bene di LIFE!
(ed aggiunge recapito telefonico ed e-mail che questa redazione fornirà
solo a veramente interessati che scriveranno per LIFE c/o info@vocedimegaride.it).
Della brutta storia di LIFE questa redazione ha già informato privatamente
amici e collaboratori. Uno per tutti, il commento della nostra amica e
redattrice da Roma, Maria Venera: “Ho fatto girare la mail, ma non basta,
bisognerebbe riuscire ad individuare gli autori di questi crimini esporre
le loro foto in tutti gli angoli delle strade anche se sono minorenni
(e chissenefrega della privacy) e punirli severamente. Sono inorridita
Che brutta Pasqua!”
*********************************************
…
a quel pirla di Sergio Luzzatto che nel suo nuovo lavoro "L'altro Cristo.
Padre Pio e l'Italia del
Novecento" raccoglie nuove testimonianze tendenti, tra l'altro, a "sfatare"
il mito del frate con le stigmate. In questo libro, scritto consultando
– come dice - riservatissimi documenti vaticani, l'autore ripercorre le
tracce del "fenomeno Padre Pio" rivelando particolari storici nell’intento
di metterne seriamente in discussione la "santità", soprattutto con un
certo riguardo all’uso di acido fenico che ne avrebbe fatto il Santo per
procurarsi le stimmate. A parte il fatto che l’acido fenico ha il classico
insopportabile odore delle sale operatorie, poiché è usato proprio come
disinfettante di strumentazioni chirurgiche e cliniche e che sarebbe stato
quindi ben identificabile dai medici consulenti che, in tanti anni, hanno
“studiato” queste peculiarità del Frate di Pietralcina, il Luzzatto ignora
che le piaghe del Santo, più volte opportunamente curate e bendate, non
hanno mai prodotto naturale esito di suppurazione o di incollamento dei
tessuti, come avviene nella norma; anzi, dopo ogni cura e bendaggio, inspiegabilmente
sanguinavano di più. Certo, le opinioni personali di Luzzatto che, come
l’”ateo di professione” Odifreddi, ha trovato anch’egli la maniera di
speculare, favorito dal clima cristofobico e laicizzante imposto politicamente,
trova sponda felice nella recente esumazione delle spoglie di Padre Pio,
effettuata – come vogliono farci credere – per quell’opera necrofila di
ricognizione dei corpi degli “eletti”, richiesta dal codice vaticano.
Sinceramente, siamo dell’opinione che gli eletti, già tanto martoriati
ed oltraggiati in vita, siano i più meritevoli di PACE ETERNA e ch’è gran
peccato rompergli le scatole pure nella tomba! Del resto, la FEDE è un
dono… e non necessita di prove empiriche!
***********************************************
…ai
deficienti sbandieratori del non-voto che ci massacrano quotidianamente
le bolas con i loro
proclama e manco conoscono le regole efficaci per il non-voto. FUNZIONA
COSI’, imparate dagli esperti: COME VOTARE, SE NESSUN POLITICO VI RAPPRESENTA.
*Per tutti coloro che non vogliono andare a votare o che annulleranno
la scheda...* - E' importante sapere che se votate scheda bianca o nulla
perchè non vi sentite rappresentato da nessun partito, in realtà, favorirete
il partito con più voti. Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL
PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo
del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti. Illustro nei
dettagli il sistema da usare: 1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI
+ TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA 2) ESERCITARE IL DIRITTO
DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per
protesta e chiedo che sia verbalizzato' 3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO
IL RIFIUTO DELLA SCHEDA 4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE
UN COMMENTOCHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politic
i inseriti nelle liste mi rappresenta') Di seguito i riferimenti legali.
Tutto si basa su un uso 'puntiglioso' Art. 104 - Par. 5 5) Il segretario
dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o
di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione
da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000. COSI FACENDO
NON VOTERETE ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME
QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI. Diffondere questa mail credo
sia 'cosa buona e giusta'. (INVECE DELLE SOLITE CATENE) PUNTO 2: Oggetto:
DA FAR GIRARE ASSOLUTAMENTE cambiano le bandiere al governo, ma non cambia
una min..... La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa
a quella del 6 di aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando
il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti
non avrebbero maturato la pensione, votando invece come stabilito dal
Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno
la pensione''. ''E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre
i costi della politica -ironizza- Ben altri saranno i costi di queste
pensioni, non solo in meri termini quantitativi, ma anche per il messaggio
dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge
viene subito trovato l'inganno''. MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 DI COSTI
PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA GIA' HANNO
UNA PENSIONE DI PLATINO ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI
LAVORO ADESSO PER MANGIARE RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI.
FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE I TG CORROTTI E PREZZOLATI
NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE
QUESTA SCHIFEZZA (CIRCOLARE INTERNA N. 1765/6 DEL 21-03-2008 DEL Movimento
"Giovani Poeti d'Azione" Fondato nel 1994 dal Poeta Alessandro D'Agostini
www.poetidazione.it )
********************************************
…
alla nuova direzione del quotidiano IL GIORNALE che credendo d’essere
progressista dal giorno 20 marzo ha sospeso la bella rubrica di Rino Cammilleri
(gradevolissimo ricercatore e autore) dedicata al santo del giorno. Eravamo
affezionati a quelle 10 righe, tanto che cominciavamo sempre dal fondo
aleggere il giornale. C’è chi ha deciso di scrivere al quotidiano per
avere spiegazioni ma non ha avuto risposta. Ci sembra veramente un peccato!
Se anche a te sembra la stessa cosa, se anche tu non vuoi che scompaiano
le tracce dei santi, della tua identità, da "ilGiornale" manda un e-mail
a questo indirizzo: segreteria@ilgiornale.it.
Chissà che, con tanti messaggi, non decidano di cambiare idea - PS: se
vuoi scrivere invece all'autore l'email è la seguente: rinocammilleri@rinocammilleri.it
ed il suo sito personale www.rinocammilleri.it
********************************************
…
agli irresponsabili amministratori locali che consentono ovunque i Rave
Party dove i giovani cadono come mosche per overdose di acidi, finanziando
con i soldi dei contribuenti i servizi di sorveglianza e soccorso nonché
di ripulitura dei siti occupati da questi scalmanati aspiranti suicidi…
e che continuano, nel contempo, a promuovere ridicole e costose campagne
anti-fumo… contro i più innocui e censurati tabagisti!
*********************************************
…
a quell’”intellettuale” cronista dell’ultim’ora stipendiato profumatamente
dalla televisione di Stato che nella domenica di Pasqua, al tg 3 delle
ore 14,00, commentando la S.Messa in piazza San Pietro, ha testualmente
pontificato: “… il Papa ha celebrato quell’evento… FORSE… accaduto duemila
anni fa”. No comment!
*********************************************
...
a chi a tutti i costi vuole "OLIMPIDIARE" in Cina dimenticando che nell'80
le Olimpiadi in Russia furono boicottate da dieci paesi, Cina compresa,
perchè la Russia aveva invaso l'Afghanistan!
*********************************************
...
a tutti i napo-terroristi, specialmente quelli autoctoni - che si sono
divertiti in questi ultimi anni a distruggere l'economia del turismo e
dei nostri prodotti dop... Siamo alla frutta... s'è vero che persino la
COREA (dico: LA COREA!) ha vietato l'importazione della nostra mozzarella
di bufala!... Pensare che nel 2002, nell'alta Savoja francese gran produttrice
ed esportatrice mondiale di celebri formaggi dop, ci fu un inquietante
disastro-diossina, prodotto da vent'anni di inceneritore rifiuti inquinante,
con livelli di veleni nel latte lavorato molto più alti rispetto a quelli
rinvenuti nelle nostre mozzarelle. Allora, non vi fu tutta questa pubblicità
negativa e l'economia della Savoja non fu rasa al suolo, com'è accaduto
per la Campania.
Inviato da Anonimo
il 24/03/08 @ 20:55
E' un giornale sempre piu' bello!!!
Brava Marina.
___________________________________
Inviato
da Anonimo
il 25/03/08 @ 10:26
Temo che il casatiello sia stato digerito benissimo
da gente del genere.
Chi è capace di fare queste cose che segnali e tante altre ha il
pelo sullo stomaco e non gli va di traverso niente. Non c'è neanche
da sperare che intervenga la "giustizia" perchè sappiamo
bene come funziona. Mia madre soleva dire che "Dio non paga il sabato",
intendendo che sarà Dio, al momento che riterrà opportuno,
a dare la giusta mercede anche a loro
________________________________
Inviato da Anonimo
il 25/03/08 @ 10:26
Ho dimenticato di firmare il commento Maria Venera
_________________________________________
Messaggio
N°620 del 17-03-2008 - 12:18
Tags: Attualità
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce
da
Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari (vomero) Sì: aboliamo
le gite scolastiche - Sono perfettamente d’accordo: le gite scolastiche,
tanto in voga in questo periodo e che pomposamente nel linguaggio burocratico
vengono denominate visite guidate o viaggi d’istruzione, vanno abolite,
perché non hanno alcuna ragione d’essere allo stato attuale, creando solo
disagi e problemi. Alle scuole, che di certo non ricavano un’immagine
positiva dall’esportazione di un modello quale quello sovente rappresentato
dagli studenti fuori dalle mura scolastiche, per lo più legato ad atti
di vandalismo e di bullismo, come testimoniano le cronache quasi quotidiane;
alle famiglie, specialmente quelle numerose, che ai nostri giorni non
possono tollerare l’ulteriore carico di spesa che, viste le note carenze
dei bilanci scolastici, cadono per lo più integralmente su di esse, con
importi anche di diverse centinaia di euro per ogni studente. Senza considerare
lo sgomento dei docenti “immolati” quali accompagnatori e le tragedie,
con perdite di vite umane, che sovente hanno costellato queste iniziative.
Certo c’è anche chi trae vantaggio da tutto questo, a partire dalle agenzie
di viaggio, il cui giro d’affari legato al comparto può essere quantificato
in centinaia di migliaia di euro. Ma che senso ha, senza peraltro un’idonea
preparazione, mandare gli studenti in località, per lo più amene e destinate
al turismo di massa, in un contesto del tutto avulso dalla cosiddetta
programmazione didattica? Non sarebbe più opportuno, senza perdere ulteriori
giorni di proficue lezioni, organizzare nella scuola gratuitamente corsi,
seminari, dibattiti sulla legalità, coinvolgendo magistrati e rappresentanti
delle forze dell’ordine, per spiegare tra l’altro agli studenti che danneggiare
la cosa altrui, pubblica o privata che sia, è un reato perseguito dalle
leggi dello Stato? Ci auguriamo che l’attuale ministro della P.I. o, in
mancanza, il suo successore vogliano far seguire alle parole i fatti,
emanando apposite disposizioni in materia tese ad abolire un istituto
che, così come è oggi concepito, risulta oramai inutile e dannoso, senza
lasciare tale decisione alla discrezionalità delle singole istituzioni
scolastiche, ritenendo un mero palliativo la punizione del sette in condotta
che, da tempo, non crea più alcuna preoccupazione negli studenti indisciplinati.
**********************************
da
Emanuele Esentato (istruttore FIAS/Cmas) - Nonostante le strade invase
dall’immondizia, c’è un gruppo di sportivi che continua a vivere il territorio
godendo delle bellezze che questo offre. Da oltre 35 anni, la FIAS di
Caserta mette la propria passione a disposizione degli altri, continuando
a formare giovani subacquei che proprio nelle coste casertane trovano
un tranquillo rifugio dal caos cittadino. Parte infatti in questi giorni
il 41° corso SUB della FIAS, la Federazione Italiana Attività Subacquee,
che formerà nuovi subacquei sportivi abilitati ad immergersi ad una profondità
di –20 metri. I corsi si terranno presso lo Stadio del Nuoto di Caserta
che ormai da oltre 15 anni ospita il prestigioso sodalizio, diventato
in oltre 35 anni di attività, l’unico riferimento per gli appassionati
del settore. Tra le tante attività della FIAS, sono da ricordare le diverse
edizioni di “Natale sott’acqua“, un modo diverso per celebrare il santo
Natale con tanto di doni e spumante. Accanto a tanta attività sociale,
la FIAS di Caserta è anche fortemente impegnata nella difesa del territorio
con il progetto MAC, Monitoraggio Ambientale Costiero in partnership con
numerose università italiane per il monitoraggio della condizione biologica
dei fondali di Terra di Lavoro e più in generale del Golfo di Napoli.
Di rilievo è anche la collaborazione con le tante realtà del territorio
come la Croce Rossa, il WWF, la Società Nazionale di Salvamento, la Soprintendenza
Archeologica di Napoli e Caserta per la pulizia dei fondali delle vasche
della Reggia, la Protezione Civile, l’Aereonautica Militare per la formazione
di specialisti del soccorso in acqua anche con l’ausilio di elicotteri.
Quindi un’attivissima realtà quella della FIAS casertana che manifesta
un vivo interesse da parte di decine e decine di sportivi che ogni anno
si avvicinano ai corsi partecipando attivamente alla vita della Federazione.
Infatti i corsi FIAS non si concludono con il brevetto di primo livello
ma proseguono con tantissime altre specializzazione dall’immersione sui
relitti alle immersioni in grotta, dalle immersioni sotto i ghiacci alle
immersioni nei laghi e poi ancora la specializzazione in biologia marina,
fotografia, immersioni notturne. In internet la FIAS è presente all’indirizzo
www.sommozzatori.com dove è possibile scaricare il programma di tutte
le attività che la federazione svolge durante l’arco dell’anno.
**************************************
LA
SETTIMANA SANTA DI SESSA AURUNCA IN DIRETTA ON LINE
Da Lunedì Santo 17 a Lunedì in Albis 24 marzo 2008 sarà possibile guardare
in diretta sul web dal sito www.settimanasanta.com le suggestive Processioni
della Settimana Santa di Sessa Aurunca, celebri in tutto il mondo. Per
visitare il sito clicca qui: www.settimanasanta.com
LA SETTIMANA SANTA A SESSA AURUNCA (CASERTA) – ITALIA ...da 10 anni sul
web...
**************************************
www.lamanosullaroccia.it
ricorda il prossimo incontro con ANTONIO MAIONE, prete-coraggio napoletano
e anima della comunità di Pratella mercoledì 26 marzo ore 18.30 IL GIARDINO
DEL POETA Via Solimena,92 – Napoli.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 081 3721038 – 081 5568976
e-mail: ilgiardinodelpoeta@fastwebnet.it
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da
Lorenzo Conti – Firenze – lore_co@libero.it - Il Partito Democratico ha
candidato in Basilicata Elisabetta Zamparutti, moglie di Sergio D’Elia
ex terrorista di Prima Linea. Grande Veltroni ! Ha “barattato” D’Elia
con la sua Moglie ! E.... tutto in grande silenzio ! Molti si chiederanno
cosa "c’entra la moglie di D’Elia" oppure che “le colpe
dei padri non devono ricadere sui figli”. Tutto questo è giusto ma quello
che conta sono le dichiarazioni della Sig.ra D’Elia “Io oggi amo un uomo,
Sergio d’Elia che è l’emblema della vittoria della democrazia e dello
stato di diritto sulla violenza, ex esponente di Prima Linea (nelle cui
fila ha trascorso due anni della sua vita), artefice di quel processo
di dissociazione a cui si deve la sconfitta del terrorismo in Italia,
e da 25 anni militante nonviolento del Partito Radicale. È in fondo lo
stesso amore che nutro per il rispetto della legalità, del rispetto della
parola data come fondamento di ogni convivenza, dimensione privata o pubblica
che sia. È la ragione che mi porta oggi, come ieri sulla moratoria, a
stare dalla parte di Marco Pannella e al suo dar corpo, con lo sciopero
della sete, alla radicalità di una lotta per il rispetto del “diritto
alla vita” attraverso la “vita del diritto” per essere speranza di un
vero Partito Democratico.” E Gli Italiani ? Ora dovranno pagare 2 assegni
vitalizi: a D’Elia e Moglie!
************************************
da
Mario Nanni http://maralai.ilcannocchiale.it/
Contrada si spegne in carcere; esposto al Csm contro il giudice di sorveglianza
- Sembra quasi di voler disturbare il pianista. Allora lo diciamo sottovoce,
nel frastuono del pieno di una campagna elettorale assordante e senza
fine. L’Italia è campione
nel mondo in tema di moratoria contro la pena di morte. Non si vuole,
in sostanza, che lo Stato si trasformi in carnefice e che diventi esso
stesso, in nome della giustizia, assassino. Ma i condannati spesso non
vengono uccisi dalla sedia elettrica o dall’iniezione letale; il carcere
può uccidere per insensibilità, per disumanità e per sprezzo della vita
tanto acclamata. Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere c’è un ex servitore
dello Stato che sconta una condanna. Ma reclama da tempo, disperatamente,
davanti ad una sordità inquietante, la sua totale innocenza e invoca,
come una speranza che non può morire, diritto. Rcordiamo queste sue parole:”
Quasi al termine della mia esistenza, l’ingiustizia degli uomini mi ha
inferto questo ultimo colpo. Faro’ appello alle mie residue forze fisiche
e morali per resistere ancora, così come ho fatto per quindici anni. Sono
sicuro che verrà il momento (che forse io non vedro’) in cui la verita’
della mia vicenda giudiziaria sara’ ristabilita.Spero che qualcuno si
pentira’ del male fatto a me ed alle Istituzioni.Bruno Contrada". Non
ricostruiamo la sua storia, del suo martirio processuale, ma ci limitiamo
ad osservare che molta nebbia di quel processo andrebbe diradata. Ma abbiamo
anche cognizione che la giustizia italiana ci da motivo di ritenere che
tante volte si è sbagliata nell’infliggere ingiusti supplizi a cittadini
innocenti. E che tante volte, questa giustizia ingiusta ha persino ucciso.
Una giustizia senza la capacità di soffermarsi a riflettere sul dubbio
spaventa; campioni del mondo o meno. Bruno Contrada ha 77 anni e in un
carcere della repubblica democratica e campione del mondo contro la pena
di morte, si sta spegnendo giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. A niente
sono serviti finora i bollettini medici che stabiliscono una serie infinita
di patologie da imporre in nome del diritto alla vita anche dei condannati,
che il cittadino Contrada venga curato. Ma un giudice di sorveglianza
donna, da un cognome evocativo, Daniela Della Pietra non appone la firma
al documento che non assolve il detenuto, ma lo restituisce alle cure
necessarie per la sua sopravvivenza. Non serve all’Italia del diritto,
campione del mondo o meno contro la pena di morte, che Contrada si spenga
tra le mura di un penitenziario. L’allarme ancora una volta viene dal
suo difensore, che ha abbracciato con stoicismo missionario la sua professione.
Contrada non è un cliente, ma un morente. Si chiama avv. Giuseppe Lipera,
che oggi ha rilasciato questa dichiarazione, e che nel nostro piccolo
vogliamo confidare nel passa parola, perchè qualche cuore di pietra, possa
diventare in uno Stato per certi versi arido, cuore di rosa. Ecco la dichiarazione
dell.avv. Lipera. “Ho trovato Bruno Contrada-in carcere, ndb- in condizioni
disperate: ha difficoltà di orientamento e vuoti di memoria “, ha detto
il suo avvocato. ‘E’ un uomo che ha bisogno di essere curato a casa, di
un atto di umanità da parte dello Stato’. Giuseppe Lipera ha parlato dopo
avere incontrato in carcere il suo assistito, e ha annunciato ‘un esposto
al Csm nei confronti del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua
Vetere’(f.te ANSA). Un gesto di umanità, diciamo noi, rivolto a quello
Stato che ha voluto condannare la barbarie nelle carceri e innalzare al
podio più alto al mondo, la sua bandiera.
Inviato
da Anonimo
il 17/03/08 @ 14:22
Voglio ringraziare anche qui Mario Nanni che, non
solo adesso, ha dimostrato grande interesse per la vicenda di Bruno Contrada.
Uno dei pochi ma buoni amici di Bruno.
Maria
SABATO
quindici MARZO 2008 IN NAPOLI PRESSO L’ASSOCIAZIONE ESPERIDE
Corso Vittorio Emanuele 448
tel 08119361921
il Dipartimento Studi storici Due Sicilie organizza la serata teatrale
“NAPOLI IN CAMICIA E PANTALONE“ con e di ANTIMO CEPARANO.
L’appuntamento è alle ore 19.00.
L’INGRESSO è GRATUITO.
********************
da
report@rai.it
Gentili telespettatori, Vi comunichiamo che Report torna domenica
9 Marzo alle 21.30 su RAI TRE.
La puntata si intitola “TERRA BRUCIATA” di Bernardo Iovene - Sinossi:In
Campania ci sono 2.551 siti potenzialmente contaminati, il doppio
della Lombardia che ne ha 1.300, la maggior parte sono concentrati
tra le province di Napoli e Caserta, nella piana campana, dove le
falde acquifere, sia quella superficiale che quella profonda, sono
inquinate da sversamenti di liquidi pericolosi e cancerogeni. I
comuni coinvolti sono 80, sui terreni agricoli sono stati spalmati
i fanghi industriali venduti come compost. In esclusiva, Bernardo
Iovene ha intervistato i titolari della ditta accusati di aver sversato
nelle campagne e nei canali centinaia di tonnellate di rifiuti tossici.
Ad occuparsi della bonifica è il Commissario per l?Emergenza
delle Bonifiche che dal 2000 al 31 gennaio 2008 è stato il
presidente della regione: Bassolino. Fino ad oggi non è stato
bonificato nulla. Le ditte incaricate hanno assunto centinaia di
Lavoratori Socialmente Utili, ma per 5 anni sono stati inutilizzati.
pochi lavori eseguiti di rimozione di rifiuti, sono stati assegnati
a ditte esterne. Lavori pagati 3 volte. Intanto nelle zone contaminate
aumenta la mortalità e il rischio di malformazioni congenite,
ma studi sul territorio non sono mai stati fatti. Un disastro costruito
da imprenditori criminali, politici incapaci o corrotti, pubblici
funzionari fannulloni, con la complicità di contadini sprovveduti
e cittadini omertosi. La Goodnews di questa settimana si intitola
“RIGENERIAMOCI” di Giuliano Marrucci. Se per smaltire i rifiuti
solidi urbani dobbiamo andare a lezione dai tedeschi, c’è
invece un rifiuto altamente inquinante che solo noi italiani siamo
riusciti a trattare come si deve l?olio lubrificante usato. Se raccolto
adeguatamente può essere rigenerato e tornare sul mercato.
Vi informiamo inoltre che sono previste le repliche di questa puntata
su Raisat Extra canale 120 piattaforma Sky nei seguenti giorni:
Lunedì 10 marzo alle ore 10.00 e alle ore 21.00
Vi ricordiamo che sul nostro sito www.report.rai.it potete trovare
la trascrizione integrale dei testi ed i video delle nostre inchieste.
Buona Visione! - La Redazione!
******************************
Il
prossimo sabato 8 Marzo alle ore 18,00 al Teatro del Nuovo Tempio
di S. Francesco di Paola di Scafati (SA) si terrà il convegno
“Femminile e Maschile: emisferi a confronto - Il Rispetto” organizzato
dalla FIDAPA (Federazione Internazionale Donne Arte Professioni
e Affari) – Sezione Pompei-Nuceria e con il patrocinio del Comune
di Scafati. Ospite
d’onore sarà l’affascinante attrice e scrittrice Maria Monsé.
Dopo i saluti del Sindaco Francesco Bottoni, interverranno: Lucia
de Cristofaro, Presidente Fidapa Pompei-Nuceria, Alfredo Salucci,
scrittore e giornalista, Giuseppina Tripodi, Fondazione Rita Levi
Montalcini e responsabile settore Arte e Cultura FIDAPA di Villafranca-Verona,
Carlo De la Ville sur Illon, psicologo e psicoterapeuta, Maddalena
Parmentola, sociologa, Rosanna Sanzone, avvocato e segretario comunale,
Espedito De Marino, musicista e consigliere comunale, Domenico Di
Filippo, Presidente Aero Club – Salerno. La manifestazione, presentata
dai giornalisti Adriano Fiore e Maria Rosaria Vitiello – con l’apporto
per le interviste in sala di Lucia Ponte e Viridiana Miryam Salerno
– sarà un’occasione per affrontare a 360° il perdurante
confronto/scontro tra due universi così diversi e, al tempo
stesso, così uguali quali quello femminile e maschile. Rispetto,
dialogo, tutela e arricchimento reciproco saranno, quindi, le linee
guida di quest’interessante incontro, votato alla ricerca di un
punto d’incontro comune, capace di unire e di arricchire.
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Il
Convegno del Tradizionalismo Cattolico si terrà a Civitella
del Tronto (TE) nei giorni di venerdì 7, sabato 8 e domenica
9 marzo 2008, sul tema "I pericoli per l'Europa: Islamismo,
Laicismo, Ecumenismo". Sono previsti interventi di Alessandro
Gnocchi, Massimo de Leonardis, Roberto de Mattei, Massimo Viglione,
Gianandrea de Antonellis, Francesco Agnoli, Stefano Carusi, Alessandro
Pertosa, Abbondio Dal Bon, Luciano Garibaldi, Ettore Beggiato, Giovanni
Tagliapietra, Fabrizio Di Stefano, Pucci Cipriani e Benigno Roberto
Mauriello. Presiederà i lavori S.E. dott. Mario Tarquini,
presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione. Celebrerà
la Santa Messa in rito tridentino il M.R. don Giorgio Maffei, Cappellano
dell'Anti '89. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala del Consiglio
Comunale di Civitella del Tronto (TE). Per informazioni 333 9348056.
*********************
Si
chiama Lux, è un pechinese di soli 6 anni, di soli 5 kg....il dramma
di Lux è che nella sua vita non ha mai conosciuto i colori della
primavera, ma da anni non conosce neanche il calore dell'amore.... Abbandonato
sul ciglio di un burrone, raccolto e portato in canile...Lux è
un canetto dolcissimo e ... anche se non può vederti ti segue come
se ti conoscesse da tempo... nel suo cuore forse conosce quei colori che
non ha mai visto .. E'un batuffolo che rotola e cerca quel gioco che non
ha mai conosciuto. Lux non ha i bulbi oculari ed è per questo che
nessuno lo ha mai scelto ... lui non può vederti ma può
sentirti, può amarti, può giocare con te, può seguirti
...Lux vorrebbe conoscere quella luce che non gli è stata donata...
Lux è a Napoli .
Chiedi di lui ad Anna 335/5670234 o ad Alessandra 347/3538275
di www.aiutiamofido.orgAnna.Diletto@telecomitalia.it
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Appello
URGENTISSIMO, Cerco una persona con un cuore GRANDE, disposta ad
accogliere e ad amare un cagnolino che ha subito un grave incidente...ZOPPINO,
ha circa 2 anni, è bellissimo e vispo ed ha due occhioni
umani meravigliosi! E' di piccola taglia, circa 6 kg, pelosissimo.
Prima di Natale è stato abbandonato e poi investito da un’auto
.E' stato operato ma purtroppo ha subito l'amputazione di una zampina
posteriore e parte dell'altra,( ha solo più un moncherino).
E' autonomo anche con i bisogni...riesce a muoversi ed anche a correre...
Ha bisogno di tanto amore che sicuramente riuscirà a ricambiare,
è dolcissimo e molto affettuoso! I SUOI OCCHI sono dolcissimi
ed implorano AIUTO! Adatto a vivere in casa è un ottima compagnia.
Ora si trova in un canile calabrese,...il suo freddo box è
pavimentato in cemento e per lui muoversi è una tortura.
Appoggia sul ruvido cemento il moncherino e si ferisce strisciando
su quella superficie So che non è un’adozione facile vista
la situazione ma voglio credere che ci sia una persona che ama gli
animali a tal punto da volersi prendere cura di lui...AIUTATELO!!!
Adottabile in tutta italia.
Chiamate Fabiana 3338585531 - fabiana.molina@tele2.it
"speciale
monnezza" Complimenti vivissimi al neo-assessore regionale, illustrissimo
dott. Cav. Grand
Uff. Commodoro Grande Puffo ...in una parola: “INTELLETTUALE” Domenico
De Masi, principe della moderna Scienza dell’Ovvio detta SOCIOLOGIA,
eletto al soglio pontificio dei Beni Culturali e Turismo direttamente
dall’onnipotente altissimo viceré don Antonio Attila Juanito Monnezzas
y Bassolinos o Muerte. Un intellettuale in più nella disgraziata
Terronia Felix è come il Ramazzotti: non fa mai male. Fa di peggio!
Il nostro “esperto” ha esordito quest’oggi – in diretta – nella
trasmissione TELECAMERE, accanto ad altri INTELLETTUALI del governo
campano e dei transfuga della finta opposizione, sul set provocatorio
del “salotto buono” del Palazzo Reale di Napoli che ha sostituito
– nella scelta del coreografo della produzione TV – dato il nobile
consesso, il solito set monnezzaro di discariche e catene montuose
di rumenta, in onda quotidianamente da anni, per la gioia del nostro
folklore nel mondo. A disagio, in quel contesto eccessivamente ricco
di autentica CIVILTA’ napoletana, il neo-porporato invece di ringraziare
per l’ospitalità i padroni di casa ovvero le RADICI, la STORIA,
il COSTUME, le TRADIZIONI, l’ORGOGLIO MERIDIONALE spentisi dopo
i Borbone per far posto al degrado della menzogna storica risorgimentale,
ha assunto il comportamento tipico del più basso, crasso, tronfio
ed invidioso servo di regime, esordendo con il fanatico dottoreggiamento
: “ Ci troviamo in questo luogo simbolo dell’emulazione dei “Borboni”
(ahi! il “professore” ha fatto il plurale di un cognome!) per i
sovrani capetingi (re Sole, eccetera…) che per costruire questo
fasto di corte HANNO DEPAUPERATO TUTTO IL MEZZOGIORNO!”. E’ la solita
storiella del pane e delle brioches imputata a Maria Antonietta;
il solito falso storico che tiene mano, da immemore tempo, ai delatori
stragisti della nostra EVIDENTISSIMA CIVILTA’. Qui, paradossalmente,
persino gli anarchici si ritrovano a rimpiangere un re, perchè è
proprio dai tempi dell'ultimo Borbone che non si è visto più niente
di concreto, ne' opere ne' ingegni ne' benessere, solo stupri, saccheggi,
vergogne! Se Napoli non si libererà di questi parassiti accattoni,
ignoranti papponi che neppure davanti all’evidenza di fonti storiche
e vestigia (che testimoniano una ben diversa considerazione storica
del territorio e del popolo del quale si servono, questi sciacalli,
in nome del dio POTERE) allora NAPOLI è davvero destinata a morire
affogata in un bagno di merda! De Masi, dico a te: “ Vergognati!
Un secolo e mezzo fa Napoli era in Europa…quando l’Europa non esisteva
ancora…per i suoi molteplici primati nazionali ed internazionali
scientifici, artistici, tecnologici, economici e sociali. Ferdinando
IV di Borbone realizzò la magnifica comunità di lavoro di San Leucio
che in tempi più recenti il commendatore Olivetti tentò di emulare
senza uguale successo, Francesco II di Borbone, nel 1848, si inventò
persino i contributi pensionistici per i lavoratori… Questo, un
"sociologo del lavoro" con tanto di cattedra alla Sapienza di Roma
dovrebbe saperlo; se no, che cappero insegna ai suoi allievi, le
solite americanate?.. Non aggiungo altro allo scoramento che mi
opprime e visto che neppure gli Ispettori della Commissione dell’EuroParlamento
sono riusciti a disintegrare il “SISTEMA” governativo, finendo con
l'appioppare all'amministrazione solo multe salate... che pagheremo
noi contribuenti, Vesuvio, davvero, pensaci tu! Ti basta un solo
colpo di tosse per liberarti, come i cani, delle pulci.
Marina Salvadore.
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‘E
fetiente nun simmo sulo nuje (da http://josephepomeo.myblog.it/
) Il
14 febbraio 2008, in un servizio del “TG2 Costume e Società” si è parlato
del problema smaltimento rifiuti nelle grandi città. Questi ultimi mesi
hanno messo l’immagine di Napoli in cattiva luce e sulla bocca di tutti
perché i mezzi d’informazione hanno dato notizie faziose sul problema,
facendo credere che sono i napoletani a non voler fare la differenziata,
mentre sappiamo bene che diverse volte è partita questa raccolta che poi
veniva vanificata perché il camion che raccoglieva i sacchetti differenziati,
alla fine macinava tutto nello stesso calderone.L’Italia si è scandalizzata,
tutto il mondo si è scandalizzato! Ma se Napoli piange, gli altri non
ridono…. A Roma la raccolta differenziata ha una percentuale molto bassa
al pari di quella di Napoli. Il Lazio ha una percentuale di raccolta differenziata
pari al 10,4%, mentre la Campania è al 10,6%. Milano pur avendo una maggiore
percentuale di raccolta differenziata ha lo stesso problema per mantenere
la città pulita, particolarmente in periferia. A Londra la raccolta differenziata
è poco efficiente, causa la scarsa collaborazione dei cittadini. Nella
vicina Cambridge infatti gli addetti alla raccolta dei rifiuti possono
rovistare nelle buste per controllare se vi è stata depositata la frazione
giusta, e immancabilmente trovano che il 60% di immondizia è messa nel
sacchetto sbagliato. In Irlanda il 15% dei rifiuti sono smaltiti illegalmente
e vanno dispersi in mare, infatti le spiagge irlandesi sono zeppe di rifiuti
ed i bagnati noncuranti, nuotano e camminano sulla battigia tra l’immondizia.
Ad Atene, che pure non si fa la raccolta differenziata, esiste una discarica
nei pressi di alcuni impianti sportivi risalenti alle Olimpiadi del 2004,
i cui rifiuti accumulati l’uno su l’altro hanno raggiunto l’altezza di
160 metri. New York, da quando nel 2001 ha chiuso la sua discarica comunale,
perché ormai satura, smaltisce i rifiuti portandoli via mare nel New Jersey.
Il transito delle navi cariche di spazzatura nella baia di New York ne
ha ormai danneggiato l’immagine. Il comune di New
York per smaltire i rifiuti via mare spende un miliardo di dollari l’anno.
Ecco signori non è solo Napoli e la Campania a trovarsi in difficoltà,
ma tante altre metropoli e paesi di tutto il mondo. Il problema è sempre
lo stesso, come succede qualcosa di negativo nell’ex capitale del Regno
delle Due Sicilie, subito gli organi d’informazione di questa repubblica
italiana nemica diffamano l’immagine di Napoli. Insomma: ‘e fetiente nun
simmo sulo nuje. Qualora veramente lo fossimo…! In realtà ‘e fetiente
e i malamente stanno a coppo Firenze; e chiste nparanza cc’’o ‘e traditore
ca teneno ‘o potere a Napule c’hanno miso ‘o scuorno nfaccia a tutt’’o
munno. Voglio chiudere con una notizia che ha fatto esultare il sottoscritto.
Nei campeggi del Veneto c’è un quinto di prenotazioni in meno per Pasqua.
Calo vertiginoso di prenotazioni sui laghi lombardi, calo di prenotazioni
a Firenze. Tutto questo a causa delle immagini negative che hanno dato
su Napoli. Credevano di danneggiare solo il nostro turismo e l’economia,
traendo vantaggio per loro, invece come un boomerang si è ripercosso anche
su di loro. Napoli poteva essere una grande ricchezza per l’Italia l’hanno
voluta trattare da città nemica ed ora hanno quello che si meritano.
Spero che in futuro vedano giorni peggiori.
(Joseph Epomeo)
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”Rifiuti:
De Gennaro, gente ha ragione Inutilizzabili vecchi siti, nuovi da individuare
presto (ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il prefetto De Gennaro ammette che sulle
discariche in Campania 'la gente aveva ragione': nessuno dei vecchi siti
e' utilizzabile. Dopo i controlli del genio militare, e' emerso che a
Pianura, Parapoti, Difesa Grande, Villaricca e negli altri siti ci sono
infiltrazioni, sottostanti discariche abusive, rischi gravi di crolli.
Ora si tratta di individuare subito nuove discariche in siti non contaminati.
De Gennaro mantiene comunque l'obiettivo di ripulire le strade entro meta'
aprile.” Si è perso il conto dei giorni che restano a San De Gennaro per
risolvere il problema MONNEZZA in Campania ma non si è perso il conto
dei milioni e milioni di euro sperperati allegramente dai bassoliniani;
soldi che – se usati lecitamente - avrebbero permesso PULIZIA, LAVORO,
ECONOMIA… RINASCITA DI NAPOLI, in ogni senso! La gente aveva ragione?
Certo! Dopo morti accertate per cancro, manganellate gratuite ai rivendicatori,
“provvidenziali ritrovamenti” di intere betoniere di rifiuti tossici sepolte
dalla camorra – delle quali tutti sapevano - nell’attuale allarme in “codice
rosso” per una possibile vandea popolare, simile alla recente secessione
della neonata Kossova dal Kossovo, anche Mr. Grilletto Facile è costretto
ad un passo indietro! Le prime settimane del suo mandato speciale le ha
sprecate in riunioni romane, lontano dal territorio, tanto che la gente
(che ora ha ragione!) aveva nutrito il legittimo dubbio ch’egli avesse
avuto un incarico di copertura per risolvere, invece, altre questioni…
di
carattere ben diverso e più appropriato al suo ruolo ed alla sua carriera
in Polizia… (la Fantapolitica non guasta, mai!). Nello spreco del costoso
e poco tempo utile (quasi fossero i cento giorni di Napoleone a Waterloo)
il “luminare”, invece di sciogliere e di "commissariare" gli Enti locali,
invece di arrestareper connivenza con la Camorra in reato di strage i
"cumenda" ed industriali del Nord che ci hanno abboffato di rifiuti tossici,
invece di tastare il polso al territorio, invece di agire in consesso
con fior di medici e scienziati locali che avevano da tempo provveduto
a stilare un possibile elenco di discariche e siti agibili conformemente
alla Sanità Pubblica, ora si limita a dirci la più "piecora" banalità
che ognuno di noi avrebbe detto GRATIS, cioè che LA GENTE AVEVA RAGIONE!
LA RAGIONE, E’ BEN NOTO, SI DA AI FESSI! (M.S.)
*************************
ATTENZIONE!
Nel mentre chiudevamo il tadzebao è giunto in redazione questo disperato
appello e preghiamo i lettori di Napoli di attivarsi a riguardo.
Grazie!
"Ieri mattina in Via Piave (Napoli) hanno rubato una Opel Corsa
con a bordo una cucciola di coker fulva. Si chiama Kira, ha 2 mesi
e 10 giorni, ha il microchip. Per chi la trovasse è prevista ricompensa.
Girate a tutti i vs. contatti di Napoli e provincia questo appello.
In caso di ritrovamento contattare Germana: 3921989327. Siamo disperate.
Speriamo tanto che qualcuno ci possa aiutare.
Vi preghiamo! Grazie per il vostro aiuto."
Inviato
da vocedimegaride
il 18/01/08 @ 22:10
Caro Mauro, ti sono vicina in questo momento
tanto doloroso e ti esprimo le mie più sentite condoglianze.
Un abbraccio fraterno.
Maria
____________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 18/01/08 @ 23:10
Partecipe al tuo dolore, fraternamente ti
abbraccio.
Ennio
Inviato
da Anonimo
il 12/01/08 @ 00:36
La conferenza stampa di oggi dell'Avv. Lipera può
essere ascoltata anche su http://www.radioradicale.it/scheda/244474/conferenza
stampa di giuseppe lipera avvocato difensore di bruno contrada dal titolo
una domanda di grazia perchè questo link non si apre Marina.
Maria
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/01/08 @ 00:41
Perchè il link che ho indicato si apre
con Real Player!
Chi non ce l'ha come programma pre-impostato segua le indicazioni
di Maria
________________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 12/01/08 @ 15:30
NINO SCRIVE OGGI SU SITO DI BRUNO CONTRADA:
"Evviva la pulizia del tribunale di messina es stata affidata
a coscienti giudici catanesi.Marcello Mondello ex GIP condannato
a 7 anni. Giovanni Lembo componente DNA 5 Anni Maresc. Princi 2
anni per gestione amichevole pentiti.Perche non stesso giudizio
per Ingroia et company? Presidente sez. Cucchiara arrestato x corruzione
.Savoca arrestato x corruzione atti ufficio.Angelo Giorgianni indagato
da Reggio Calabria,cacciato dal governo quando sottosegretario Interni,determinatore
di danni alla Giustizia e allo stato,oggi ancora al tribunale di
Messina sez civile. Il CSM dorme o dormicchia? Napolitano e Mastella:
Azzerate tribunale Messina. Tutti a casa senza stipendio. Subito!"
TRAVAGLIO, VIOLANTE, CASELLI, DE GENNARO e varia COMPAGNIA DEI MIRACOLI...COSA
NE PENSANO?
____________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/01/08 @ 20:29
Napolitano ancora continua a sperticarsi,
a mezzo agenzie, in assurde giustificazioni alla figura di niente
fatta con Contrada E CON GLI ITALIANI! Si arrampica sugli specchi,
producendo inqualificabili scusanti. Farebbe pi? della figura a
tacere!... Top-model per lui disponibili al momento, come la Bruni
per Sarkozy e la Campbell per Chavez, comunque non ne salteranno
fuori... quindi eviti di imperversare in TV: non ha le phisique
du rol....e neppure argomenti validi, essendo il presidente del
Paese della Monnezza!
MARINA SALVADORE
IL
TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA DI CASSAZIONE
Come al solito, persistono il mendacio e l'approssimazione della
stampa ufficiale sull'incredibile caso Contrada. Stamane, i giornali
riportavano, scelti col pendolino della radiestesia cara agli OCCULTISTI,
stralci dalla corposa sentenza. In rete, sempre aggiornata in tempo
reale, ancora non è possibile rinvenire il documento integrale...allora,
ci pensiamo noi a rendere pubblico questo documento, stufi soprattutto
dei giustizialisti che si indottrinano con le "esclusive" dei miserrimi
"TRAVAGLINI" di regime. Siamo certi di proporre ad una platea adulta
e senziente, dotata di libero arbitrio, una sentenza che ci sembra
il canovaccio di una commedia dell'arte, tutta imperniata sull'INCIUCIO
di vajasse e zarri, capère e janare, omm'e'm**** e malòmméne, quaquaraquà,
chiachielli, stùppoli e..."48morto che parla"!
W L'ITAGLIA d' 'a Bonafficiata! il testo integrale è visibile al
seguente link: www.vocedimegaride.it/sentenzacassazione.pdf
Inviato
da Anonimo
il 09/01/08 @ 20:04
Messaggio per TRAVAGLIO: puoi tranquillamente
favorire dei soli stralci della sentenza che possono tornare utili
alla tua "causa", senza scomodarti a fotocopiare veline
in Tribunale. Ho notato che hai già pubblicato sul tuo blog
la sentenza del primo grado e quella del secondo appello....ma come
mai omesso di strombazzare la sentenza del primo appello? Non era
congeniale ai tuoi comodi? A proposito, complimenti per il titolo
del tuo sito "Voglio Scendere".it ...ma oramai ? un po'
passatello, visto che a furia di scendere così in basso hai
già toccato il fondo!
è
il link al quale visionare la più recente intervista in carcere
(di ieri pomeriggio) a Bruno Contrada per il TG di Sky TV in onda
oggi. E' davvero commovente come, a distanza di quindici anni, la
stampa ufficiale, i politici, l'opinione pubblica abbiano sfidato
il TABU' istituzionale del caso Contrada, divenuto SOLO in veneranda
età, ormai privo di forza, persino il beniamino o il simbolo di
quella immensa e variegata parte d'Italia che non si piega alla
menzogna lurida di chi la governa dal back-stage del Potere che
non fa rima con Stato. Certo, se appena dieci anni fa Bruno Contrada
- più giovane ed energico - avesse potuto contare su questo plebiscito
di consensi, su questa inattesa solidarietà ma soprattutto sui suoi
legali della Difesa di allora che non hanno mai mosso un dito in
tal senso, obliando di presentare almeno uno straccio di istanza,
soprattutto durante i primi tre anni di dura detenzione del loro
"protetto"(sic.), non assisteremmo, impotenti come sempre, gabbati...come
sempre, a questa dolorosa agonia in diretta. P.S.: Permangono latitanti
comunque Bruno Vespa con il suo "Porta a Porta" spesso dedicato
alla condannata ma libera imputata Franzoni ed alla dieta mediterranea,
persino alla monnezza bassoliniana... Latitanti, anche, Ballarò....
Reporter....AnnoZero...Matrix con i soliti "giornalai" scoopisti
ed intellettuali
Inviato
da Anonimo
il 08/01/08 @ 14:41
L'ho visto: invecchiato, malato, stanco...
ma che dignità e che limpidezza! Un fraterno abbraccio da
un'altra che non molla.
Maria
Contrada:
il nuovo simbolo dell'antico e civile Regno delle Due Sicilie
Nelle
due storiche capitali sorgono comitati spontanei. Anche stavolta
la vandea sarà definita brigantaggio? dal ns/ corrispondente a Palermo
Rosario Orlando Alle ore 11.00 l'ingresso della sala cinema ABC
di Palermo era letteralmente gremita di persone. Tra di essi molti
erano i "colleghi" del Dottore Contrada negli anni così detti di
"piombo". Poliziotti vecchio stampo dai cui tratti del viso si denota
ancora il "ghigno" tipico dei molossoidi che non mollano facilmente
la preda. Ne avvicino uno che conosco da tanti anni, quando anche
io ero un apprendista sceriffo, e questi abbracciandomi affettuosamente
mi dichiara di essere commosso nel trovare, insieme a loro vecchi
lupi, lì a convenire la "nuova guardia"... le nuove leve della Polizia,
quella con la P maiuscola. Scambiamo quattro battute come si fa
tra padre e figlio ed uno di essi non si trattiene dal dirmi "Ma
ti pare che se il Dottore Contrada fosse stato davvero corrotto
come dicono noi non ce ne saremmo accorti? Avremmo mai affidato
la nostra vita a lui? Saremmo noi qui, oggi, a protestare in favore
della sua libertà?". La cosa mi colpisce e non poco. Mi ripeto tra
me e me che è quello che ho sempre pensato e sempre detto. Questi
erano e sono dei vecchi lupi. Investigatori di una volta che senza
tutte le diavolerie elettroniche di adesso hanno sbattuto in galera,
all'ergastolo, le stesse persone che oggi con
il sangue di Bruno Contrada. Mi intrattengo ancora un po' a godere
del "tepore" che da questo affetto mi viene da parte loro. Si sentono
dei superstiti ed a me danno l'impressione che mi davano, nei film
di guerra americani, quegli anziani sergenti dei marines americani
quando addestravano le loro reclute. Al cospetto della loro conoscienza
investigativa io nessuno mi sento e non posso che ricambiare riverendo.
La sala è già abbastanza piena. Nonostante la brevità dei tempi
con cui si è potuto informare il pubblico la gente c'e'. E' venuta!Mi
siedo, intenzionalmente da solo, per studiarmi le persone. Per carpirne
le emozioni e rimango positivamente impressionato dai loro sguardi,
dalla loro compostezza assolutamente priva dei soliti isterismi
politicizzati cui da anni siamo sottoposti ed a cui ultimamente
siamo stati esposti. Si parla sottovoce quasi in religioso componimento.
Il Dott. Corrao, che funge amabilmente da moderatore, prende la
parola e spiega da subito perchè ha chiamato a raccolta gli "amici"
di Bruno Contrada. Io me ne resto dietro, all'ultima fila quasi
volessi, eventualmente proteggere dalla solita aggressione alle
spalle... a tradimento. Nel frattempo scatto qualche foto. Roberto
Corrao parla, spiega, incita e fa letteralmente vibrare gli animi.
Si sgola nel precisare, ripetutamente, che questa "convention" è
apolitica e come tale deve restare ma il pezzo forte deve ancora
arrivare. Marta, diciassette anni, figlia di un collega prende la
parola e snocciola, punto per punto, un suo articolo che disamina
attentamente la questione "umana" sul caso Contrada. Con compostezza
e con una manifesta convinzione d'intenti, Marta, sebbene visibilmente
emozionata attira l'attenzione di chi l'ascolta attingendo da una
lettera di Enzo Tortora sui valori dell'amicizia e lì... vedo annuire
con il capo parecchi presenti. Dura circa un'ora. Quanto basta per
rendere chiare le idee e manifestare il proposito di ritornare sull'argomento
senza titubanze ma ancora con piu' energia perchè Bruno Contrada
possa tornare ai suoi. Ci lasciamo tutti con affetto nella speranza
che la volta successiva si sia almeno il quadruplo.
Inviato
da nalya
il 06/01/08 @ 21:47
ciao, volevo portarti a conoscenza di questa petizione
contro la mafia per chiedere il risarcimento danni a cosa nostra http://www.petitiononline.com/nomafia/petition.html molti blog e siti hanno gia aderito firmando e inserendo uno di questi
banner link http://www.ilgrillodipalermo.it/node/24
Speriamo voglia partecipare anche tu
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Inviato
da Anonimo
il 07/01/08 @ 00:43
Per fortuna Contrada di amici ne ha ancora
tanti. Continuiamo questa lotta per lui.
Maria
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 07/01/08 @ 11:29
Bocciature record al test per toghe: troppo
ignoranti Milano - La grammatica zoppicava. L'ortografia lasciava
a desiderare. La forma espositiva, poi, meglio non parlarne. Che
disastro. Doveva essere lo show di un pezzo di futura classe dirigente
del Paese, invece il concorso per aspiranti giudici si è
trasformato in uno psicodramma con vista sulle infinite lacune della
scuola italiana. Elementare, media e chi più ne ha più
ne metta. I numeri sono una radiografia impietosa del livello di
apprendimento raggiunto dai nostri giovani. Un pensierino alla carriera
in magistratura l'avevano in 43mila. La prima robusta scrematura
ha decimato gli aspiranti giudici: agli scritti sono stati ammessi
solo 18mila candidati. Gli altri aspiranti, a casa. Al momento di
prendere in mano la penna si sono presentati in seimila: circa quattromila
giovani hanno consegnato tutti gli elaborati. Un campione interessante,
uno spaccato dell'Italia di oggi. Bene, solo 342 candidati sono
stati ammessi all'orale. Meno del 10 per cento, anzi per essere
precisi solo l'8,53 per cento. Insomma, la carica dei quattromila
è diventata una ritirata. A tratti indecorosa non tanto e
non solo davanti ai codici e al diritto ma nel rapporto con la lingua
italiana, le sue regole, quegli elementi di sintassi e di analisi
logica che sulla carta ci sono stati consegnati quando portavamo
i calzoni corti. «La conoscenza dell'italiano - spiega Matteo
Frasca, giudice di corte d'appello a Palermo - è una precondizione
per partecipare al concorso, ma alcuni candidati non ce l'avevano».
Possibile? «Ci siamo trovati - prosegue Frasca - a fare la
disarmante constatazione che in alcune prove c'erano errori di grammatica
e di ortografia, oltre che di forma espositiva, testimonianze evidenti
di una mancanza formativa che non è emendabile». Gli
esempi il professore non li vuole fare: c'è la solita privacy,
barriera insuperabile. Però Frasca una cosa la dice: «Se
il mio maestro delle elementari avesse visto in un mio compito verbi
coniugati come in certe prove che ci sono state consegnate, mi avrebbe
dato una bacchettata sulle dita». Chiaro? Il concorso è
stato una parata delle mancanze della scuola italiana. Il risultato
finale, poi, deve farci meditare: la Commissione ha proclamato solo
319 vincitori, più altri tre ripescati in extremis dal ministro
Clemente Mastella con un suo provvedimento. Risultato finale, 322
nuove toghe, 58 in meno dei posti da coprire. Un quadretto sconfortante.
Ancora più nero se si tiene conto del fatto che 16 mila dei
18 mila ammessi alle prove non erano semplici laureati: no, erano
avvocati, giudici onorari, funzionari della pubblica amministrazione,
studiosi con tanto di dottorato. Insomma, siamo o dovremmo essere
dalle parti dell'elite, al vertice della piramide sulla cui base
è meglio stendere il canonico velo. Eppure, questa è
la situazione. Frasca però non vuole esagerare con le tinte
scure: «Certo, si impongono interventi sulla formazione scolastica
e universitaria, ma abbiamo trovato anche candidati con livelli
di preparazione eccellenti, punte esaltanti che inducono all'ottimismo».
E poi, la superselezione può essere letta nel solito modo
double face: sarà anche un affresco dell'ignoranza della
nostra gioventù, ma dimostra allo stesso tempo la severità,
verrebbe da dire d'altri tempi, del concorso che sforna i giudici
di domani. Il verdetto finale però è sconfortante;
il livello medio di preparazione è quello che è: corpo
a corpo con la favella di Dante, buchi profondi come crateri nel
bagaglio culturale di ogni studente. Un bagaglio sempre più
leggero che troppe scuole non hanno saputo riempire.
(da IL GIORNALE-data odierna)
FRECCIATE:
L'attentissimo centurione giornalaio esoterico Marco Niglio Travaglio
non si è lasciato scappare l'ultima fotocopiatura di "velina" della
Procura di Palermo con l'avviso di chiusura delle indagini in capo
al gen.le Mori e con la sua tecnica divinatoria ha immediatamente
scoperto, formalizzando un impatto ortogonale con Dell'Utri e Cuffaro,
in equazione algebrico-alchemica con Provenzano e Riina.... che
il colpevole di ogni disastro mafioso, in tutte le ere sicule, dal
mesozoico ad oggi, è SEMPRE E SOLO IL NOSTRO CONTRADA SUPERMAN!
_________________________________________
Freccia
di Cupido al cuore DELLA PIETRA:
TELEGRAMMA INVIATO OGGI 5 GENNAIO 2008 N. 80 VA, ALLE ORE 13,20 AT MAGISTRATO
SORVEGLIANZA DOTT.SSA DANIELA DELLA PIETRA VIA ALBANA 81055 SANTA MARIA
CAPUA VETERE
(CE)
RIFERIMENTO ULTIMA ISTANZA IMMEDIATA LIBERAZIONE O DETENZIONE DOMICILIARE
NELL’INTERESSE DI BRUNO CONTRADA DETENUTO CARCERE MILITARE PRESENTATA
VIA FAX ET EMAIL IL 3 CORMES ET DEPOSITATA IN VOSTRA CANCELLERIA IERI
4 GENNAIO CON ALLEGATO ULTIMO PARERE MEDICO LEGALE PROF. CARLO TORRE IMPONE
OBBLIGO S.V. PROVVEDERE IMMEDIATAMENTE, SENSO POTITIVO O NEGATIVO, IN
OGNI CASO. OGNI ORA CHE PASSA, OGNI MINUTO POTREBBE ESSERE L’ULTIMO PER
SETTANTASEIENNE BRUNO CONTRADA. S.V. EST TENUTA PER LEGGE AT DECIDERE
SENZA INDUGIO COSI’ COME PREVISTO EX ART. 684 2° COMMA C.P.P. STANTE CHE
DETENZIONE CAGIONA PREGIUDIZIO NULLA VALENDO PROVVEDIMENTI REIETTIVI SIN
QUI ERRONEANMETE ADOTTATI.
OSSEQUI AVV. GIUSEPPE LIPERA
_________________________________________
...Frecce
avvelenate al cuore del Potere:
notizia
(ANSA) - NUORO, 5 GEN - E' morto a Roma Giovanni Rinaldo Coronas,
capo della Polizia dal 1979 al 1984 e ministro dell'Interno nel
governo Dini 1995-1996. Nato a Castelvetrano (Trapani) il 10 aprile
1909, era legato alla Sardegna per le origini del padre, nativo
di Siniscola, dove sara' tumulata la salma. La sua carriera parte
dalla Questura di Torino, ma nel 1943 Coronas passa all'Amministrazione
civile dell'Interno. Nominato prefetto nel 1967, e' diventato vice
capo e quindi capo della Polizia...
...Il prefetto Coronas è stato il più autorevole teste a favore
nel processo Contrada ma i magistrati hanno reputato degni di fede
solo i "pentiti". Ora, attendiamo il solito corteo delle Istituzioni
in gramaglie dietro il feretro, le solite filippiche ed i "coccodrilli"
delle prefiche della malora sulla stampa di regime. Ci sarà lo sperticarsi
dei convenevoli di cordoglio, la santificazione in diretta dell'estinto.
Chissà se qualcuno, tra gli autorevoli nostri, rammenterà di non
avergli creduto e di averlo infilato, qualche anno fa, nella spregevole
categoria dei rei di "falsa testimonianza"! (M.S.)
_________________________________________
Come
mai per le vittime della mafia e nello specifico solo per “via d’amelio”
hanno condannato Riina riconoscendo alla famiglia del Dr Borsellino
un risarcimento di oltre 3 milioni di euro , da sequestrare al mafioso
mentre per le vittime del terrorismo questo non avviene?… per esempio
un bel sequestro dei beni per l’On D’Elia ora segretario alla Camera
dei “Deputati” con relativo risarcimento per la vedova Dionisi…
Alle volte sembra che la magistratura si dimostra così solerte con
i morti eccellenti mentre per altri ha paura di far applicare gli
stessi diritti . Noi pretendiamo giusto riconoscimento perché abbiamo
pagato per questo Paese un prezzo molto alto, per gli interessi
di tutti .Ma in questo paese ci sono sempre , come nel medioevo,
i principi o i patrizi da una parte ed i servi della gleba o i servi
popolani dall’altra?
Bruno Berardi - pres. Domus Civitas Vittime Terrorismo e Mafia 3295340474
A tutti i Colleghi
Parlamentari Onorevoli
colleghi, mi permetto rivolgermi alle Loro sensibilità per rispondere
ad un dovere che avverto profondamente. Il Dr. Bruno Contrada, attualmente
detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, si sta
volontariamente lasciando morire senza chiedere una grazia che a
suo parere, non sarebbe confacente allo status di Servitore dello
Stato che egli ritiene aver servito sempre con tutte le sue forze.
Non sta certamente a me sostituirmi alla Magistratura nel giudicare
le responsabilità penali di questo Poliziotto che ha svolto ruoli
di primo piano in molte importantissime inchieste sulla criminalità
organizzata. Quello che, però, è noto a tutti è che, nei lunghissimi
ed amarissimi processi a cui è stato sottoposto, è stato difeso
con convinzione dagli uomini delle Istituzioni, a cominciare dai
suoi Superiori e dai suoi collaboratori, ed è stato invece accusato
da molti criminali conclamati, sovente divenuti “collaboratori di
giustizia” dopo essere stati da lui inquisiti ed arrestati. Dovendo
operare nella sua missione in un mondo molto difficile, ha certamente
dovuto spesso pencolare sugli incerti confini tra legalità ed illegalità,
ma ha comunque pagato durissimamente: con una carcerazione preventiva
lunga tre anni dopo un arresto nel giorno di Natale; con una serie
interminabile di processi (peraltro non univoci, vista l’assoluzione
piena conseguita nel primo giudizio d’Appello) in cui ha dovuto
subire ogni mortificazione fino a non reggerne più l’onta con un
tentativo di suicidio; con l’infinito strazio della sua famiglia;
con la constatazione della devastazione del suo onore di Soldato
che probabilmente è stata per lui la pena più grande; con l’attuale
certezza di morire in carcere nell’infamia e senza nemmeno il conforto
dei suoi affetti, che lo sta inducendo ad anticipare una fine la
cui inerme attesa nella più triste delle solitudini è l’ennesima
pena che deve scontare. Io credo, cari colleghi, che questo Stato
che ha saputo essere tanto clemente con i suoi nemici da eleggerne
taluni anche in Parlamento, nel quale l’assassinio di un suo intemerato
Servitore come il Commissario Calabrese non ha prodotto manifestazioni
di sdegno ma di accorata solidarietà nei confronti dei responsabili
e che oggi giustamente si onora di avere promosso uno storico voto
all’ONU contro la pena di morte, che ha prodotto senza troppe remore
amnistie ed indulti, possa e debba essere clemente anche con un
suo vecchio servitore, oggi inerme e senza futuro e che quand’era
in servizio, per la sua opera svolta contro la mafia, in più occasioni,
ricevette pubblici riconoscimento, encomi solenni e numerosi elogi
(nella sua carriera ne aveva ottenuti più di una trentina) da personalità
insospettabili come i Giudici Falcone e Imposimato e l’ex Capo della
Polizia Vincenzo Parisi. Contrada ha già pagato pesantemente per
le colpe imputategli e, di fatto, è – allo stato – condannato ad
una pena che è peggio della morte e che si estinguerà forse solo
con la morte. Di qui il mio fidente e deferente appello alle Loro
Coscienze di rappresentanti di tutti gli Italiani, perché intercedano
presso il Capo dello Stato e il Ministro della Giustizia a favore
della grazia al Dott. Contrada.
Cordiali saluti
Roma lì,
2 gennaio 2007
Carmine Santo Patarino
0185 Roma Piazza San Silvestro Telefono 06/67606731 – Fax 06/67609658
74011
Castellaneta (TA) Via San Francesco, 12 Telefono 099/8492181 Fax
099/8445014 patarino_c@camera.it
CONTRADA:
UN ALTRO ELEMENTO POSITIVO DA ADDURRE ALL'UDIENZA FISSATA PER IL
GIORNO 10 GENNAIO PRESSO IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI,
GRAZIE ALL'INATTESA GENEROSITA' DI UN ALTRO AMMALATO DETENUTO PER
IL MEDESIMO REATO.
Inviato
da Anonimo
il 04/01/08 @ 01:59
si è accesa un'altra fiammella. Forza
Bruno, ce la farai!
Maria
______________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 05/01/08 @ 21:27
grazie Vincenzo si vede che sei una persona
che è sofferente e non vuoi la sofferenza per altri innocenti
Dio ne terrà conto della tua benevolenza
Resoconto
odierna conferenza-stampa avv. Lipera
dalla ns.inviata a Roma Maria Venera
Alla
conferenza stampa dell’avv. Lipera svoltasi in data odierna 2 gennaio
2008 presso l’Hotel Jolly-Veneto di Roma erano presenti le sorelle di
Bruno Contrada Maria Rosaria e Ida e il fratello Vittorio con il marito
della sorella Anna, Gen. Tirri. Sono
intervenute moltissime testate giornalistiche tra le quali il Giornale,
il Corriere della Sera, il TG2, l’agenzia ANSA, radio radicale.SKY 24,
e RadioMontecarlo. Ovviamente, ero in collegamento con Napoli , in qualità
di inviata per Radio azzurra network, la radio dei disabili e “La voce
di Megaride” facente capo al nostro piccolo ma combattivo Comitato Bruno
Contrada, nonostante le difficoltà dovute al collegamento telefonico non
sempre attivabile. Rendo cronaca. L’avv. Lipera esordisce raccontando
delle circostanze che gli hanno permesso di conoscere ed approfondire
il caso Contrada: a Catania sono sotto processo 2 individui imputati di
calunnia continuata e aggravata nei confronti di Bruno Contrada nel quale
il medesimo è parte civile ed essendo lui del Foro di Catania fu incaricato
di assisterlo nel processo stesso. Processo che peraltro sta per concludersi.
Andò pertanto a trovare Bruno, per conoscerlo, al carcere militare di
Santa Maria Capua Vetere e seppe dallo stesso che la richiesta di provvedimento
per le sue gravissime condizioni di salute era stata appena rigettata
dal Magistrato di sorveglianza. L’avvocato volle leggere il provvedimento
e si accorse che era errato in quanto nel provvedimento di rigetto si
dà contezza delle relazioni degli Uffici Sanitari dello Stato che parlano
di una serie enorme di patologie che ne mettono a rischio la vita stessa,
ciononostante, conclude il provvedimento, Bruno Contrada deve restare
in carcere. Con una copia di tale provvedimento l’Avvocato si recò quindi
dal Magistrato Daniela Della Pietra facendo notare l’incongruenza dello
stesso che pur citando il referto del sanitario del carcere che parla
di rischio per la vita e di condizioni incompatibili col regime carcerario
decide per la permanenza di Bruno Contrada in carcere: la conseguenza
logica di questo provvedimento non può che essere un’altra. Dopo di chè
l’Avvocato inoltrò richiesta al Tribunale di Sorveglianza affinchè venisse
accelerata l’udienza camerale che dovrà decidere in via definitiva sulla
richiesta stessa. Nel frattempo, senza entrare in questa fase e nel merito
di quelle che sono le ulteriori aspettative di Contrada che non si stanca
né si stancherà mai di protestare la sua innocenza, visto e considerato
che l’autorità giudiziaria ha il potere di liberarlo l’Avv. Lipera rivolse
al Presidente della Repubblica una supplica. Andò quindi al Quirinale
per essere ascoltato dal Presidente e al Quirinale venne ricevuto dal
Consigliere
dr. Loris D’Ambrosio, magistrato, ed a questi consegnò un’istanza contenente
la richiesta di colloquio col Presidente Napolitano. All’uscita dal Quirinale
trovò ad attenderlo moltissimi giornalisti ai quali non volle parlare
di ciò di cui aveva parlato con il Consigliere D’Ambrosio, ritenendo che
il colloquio informale avuto con quest’ultimo debba rimanere come tale
e non qualcosa di pubblico e ufficiale, anche perché la valenza può essere
attribuita solo alle parole del Presidente Napolitano in persona. Dopo
che il Quirinale, tramite uffici stampa, diramò la notizia che questa
supplica era stata accolta dal Presidente e aveva attivato tutte le procedure
necessarie è successo un putiferio: molte persone si sono ribellate ma
queste persone non sono legittimate ad intervenire su questa supplica
in quanto non sono parti offese dal reato che viene attribuito a Bruno
Contrada. La supplica al Presidente della Repubblica fu mandata per conoscenza
anche ai Presidenti della Camera e del Senato affinchè ne informassero
i parlamentari delle rispettive Camere. L’Avvocato insiste nel ribadire
che quella che è stata presentata al Presidente della Repubblica è una
istanza che si basa con il disposto dell’art. 681, n. 4 del C.P.P. che
recita “la domanda di grazia può essere concessa anche in assenza di domanda
o di proposta” perché Contrada non ha presentato né mai presenterà domanda
di grazia, perché Contrada “frangar non flectar” sta morendo ma ha una
grandissima dignità. Il Consigliere D’ambrosio ha purtroppo interpretato
l’istanza come una vera e propria domanda di grazia: in base al Codice
la domanda di GRAZIA non si presenta al Prtesidente della Repubblica,
ma al Procuratore Generale della Corte d’Appello che ha emesso la sentenza
di condanna, pertanto non si può equivocare. Il 24 dicembre tutte le tv
e tutte le agenzie diramano il comunicato del Quirinale che non parla
di istanza dell’avv. Lipera. L’ANSA dice che il PdR a seguito della lettera
dell’avvocato e di altre segnalazioni ha immediatamente acquisito notizie
dal Ministro della Giustizia e ha trasmesso la supplica al ministro stesso
per le attività di istruttoria. Da quel momento moltissimi iniziano a
protestare; persone che non hanno titolo perchè non sono parte offesa
(ad esempio per Brompressi chi aveva titolo ad una eventuale protesta
era la vedova Calabresi, parte offesa). L’Avvocato ribadisce di voler
interloquire col presidente Napolitano il quale potrà dire si o no, ma
qualunque sarà la sua decisione sarà un sì o un no ad una supplica non
ad una domanda di grazia che Contrada non ha mai chiesto. “Porterò gli
innumerevoli documenti sulla salute di Bruno ma porterò anche le informative
trovate nel fascicolo del Tribunale di Sorveglianza di Napoli: ci sono
quelle del Questore di Palermo Caruso e quelle della Procura Distrettuale
di Napoli e c’è anche un parere della Direzione Distrettuale Antimafia
di Palermo a firma dr. Ingroia. In questa informativa si riferisce che
Bruno
Contrada è stato condannato e,” a parere di questo ufficio la pericolosità
sociale deriva dal fatto di avere questa sentenza di condanna; in ordine
alla eventuale attualità di tale collegamento tra lui e la mafia questo
ufficio della Procura della Repubblica di Palermo non ha acquisito alcun
ulteriore elemento neppure di segno contrario sicchè non può mancare di
evidenziare che i predetti collegamenti si sono evidenziati come tendenzialmente
permanenti “(come se un marito geloso chiedesse alla moglie di dargli
le prove di non averlo tradito, aggiunge l’Avv. Lipera). Queste deduzioni
sono illogiche e contraddittorie perché mentre la Procura della Repubblica
di Palermo fa queste affermazioni (il data 22/11)il questore di Palermo
(in data 24/12) dice “allo stato anche dal quadro complessivo delle attività
investigative in corso non risulta che Contrada intrattenga collegamenti
con soggetti inseriti o gravitanti in contesti delinquenziali né che nel
periodo intercorso in stato di libertà in attesa della sentenza definitiva
abbia commesso altri reati (il periodo va dal 1995 al 2007) L’Avvocato
Lipera fa infine notare che mentre sui giornali appaiono solo ed esclusivamente
le dichiarazioni dei contrari (Rita Borsellino, comitati vittime Georgofili,
ecc.) non compaiono i nomi dei moltri alti comitati di vittime della mafia
che sono invece favorevoli. Fra questi si devono annotare il Presidente
emerito Sen. Francesco Cossiga, il diessino Macaluso, la vedova di Boris
Giuliano, la vedova e il figlio del Procuratore della Repubblica Costa,
il figlio di Berardi ucciso dai brigatisti, ecc. Sono arrivati e continuano
ad arrivare per e-mail e sul sito di Bruno Contrada o alla petizione on
line de La Voce di Megaride innumerevoli messaggi di solidarietà. Richiesto,
inolte, a Contrada di come fossero i suoi rapporti con Borsellino risponde
che erano ottimi. Fa, da ultimo, notare l’Avvocato che per concorso esterno
in associazione mafiosa Bruno è stato peraltro assolto. Già questo rende
revisionabile la sentenza Contrada.
aggiornamenti della redazione: parrebbe essere giunto in giornata
dispositivo del Giudice di Sorveglianza che consente a Bruno Contrada
di lasciare l'ospedale civile Cardarelli per essere trasferito nuovamente
nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere.
Inviato
da Anonimo
il 02/01/08 @ 22:26
Sono contenta che almeno questa specie di
41 bis che rappresentava quella stanzetta gelida in cui l'avevano
segregato sia terminato. Forza Bruno, tieni duro, siamo tanti come
ti ha detto Marina quando sei uscito dal Cardarelli, ce la farai,
ce la faremo.
Maria
________________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 03/01/08 @ 12:35
Ho citata la vicenda del dottor Contrada anche
sul mio blog
http://sergioberto.blog.tiscali.it/ ed ho firmata la petizione.
Ho anch'io gravissimi dubbi sulla sua "colpevolezza" e
mi chiedo i motivi di questa "segregazione" e perchè
non venga rispettato il suo diritto di essere curato al Celio di
Roma.
Il processo dovrebbe essere rifatto in una sede non sospetta.
...ancora
assorta nei fumi del gran baccanale di S.Silvestro la stampa ufficiale,
benchè sollecitata, era latitante suoi luoghi del più importante e sofferto
caso nazionale. L'avvocato Lipera, serio professionista ma ancor più appassionato
uomo di giustizia e "pietas" era invece là, ancora stamane, all'ennesima
stazione della via crucis, sul monte Calvario del Cardarelli di Napoli,
a sostenere l'agnello sacrificale Contrada. Ai piedi della "croce" i fratelli
e le sorelle di Bruno, in piedi per ore, al freddo con i loro anni non
più verdi, con i loro acciacchi e con l'inutile speranza di poter almeno
intravedere Bruno, oltre un portone rimasto impietosamente serrato. Nell'attesa
che l'avvocato Lipera calasse di nuovo tra di loro con un'altra "veronica"
recante impresse le dolorose sensazioni del recluso di massima sicurezza
(trattato alla stregua di un feroce criminale), RadioAzzurra di Napoli,
la radio dei disabili, stoicamente lanciava una diretta di ben tre ore
e mezza con il suo caporedattore (disabile) Mimmo Di Renzo, coadiuvato
in studio dall'infaticabile Antonio Di Rosario. Di seguito, in video,
le anticipazioni dell'avv.LIPERA, propedeutiche alla conferenza-stampa
di domani, in Roma.
Bruno
ha lasciato l’ospedale Cardarelli. Ha fatto benissimo! Il suo atto di
dignità ce lo rende ancora
più caro e sincero! Da qualificatissime ma non citabili voci amiche sappiamo
che sta molto male e che tutto quest’accanimento giudiziario è letale
per il suo fisico, troppo provato. Per questo, vogliamo ancor più sostenerlo
con il nostro affetto e con le nostre povere iniziative che non godono
del clamore e del megafono della stampa di regime, della quale – anche
noi – paghiamo i costi. Dalla Tv di Stato ai giornali collegati al regime,
in un’apoteosi dittatoriale che ha penalizzato l’INFORMAZIONE, abbiamo
solo appreso delle voci “contro”, di ulteriori delazioni, di attacchi
forcaioli e partigiani dell’establishment intellettualoide di addetti
alle fotocopie nelle procure assurti a “star” della televisione di servizio.
Servizi del telegiornale montati ad arte, con lo speaker impegnato a fare
la solita cronistoria ritrita, guardacaso sullo scorrere delle immagini
di repertorio delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, per meglio indottrinare
il popolo-bue e gli ultimi ignoranti ancora indecisi. Tutto, senza possibilità
di confronto, di discernimento, di metabolizzazione delle tossine, droghe
e veleni, ammanniteci con una furia quasi bestiale, urlata. Mai si è detto,
nei TG e su certi giornali, dei numerosissimi sostenitori di Bruno Contrada,
delle voci a favore, delle altre numerosissime vedove, madri, sorelle
ed orfani di altrettante vittime del Terrorismo e della Mafia, schieratesi
con Bruno. Mai, si è fatto riferimento alle iniziative lanciate da - autorevoli
e non – giornalisti, politici, appartenenti alle forze dell’ordine che
continuano a sostenere Bruno nell’ombra. Mai, si è fatto riferimento ai
blog specifici, in rete da lungo tempo, se non a quello del solito Grillo
Sparlante che in compagnia dell’usciere delle Procure, il fotocopiatore,
e qualche vedova in politica, nel suo “tutto fa brodo” ha calato nel pignattone
del suo minestrone una dose massiccia di cattiveria gratuita, di violenza
inaudita, per uno che crede d’essere il “salvatore della Patria” ovvero
il facente funzioni dell’idea spartana di giustizialismo. Non mancheranno,
ne siamo sicuri, le opportune querele per diffamazione a costoro, quando
il frenetico frastuono si sarà appena appena placato. A noi numerosissimi
italiani, non schierati, che non abbiamo collocato Bruno Contrada in una
precisa fazione politica piuttosto che in un’altra…perché preferiamo considerarlo
semplicemente un Uomo con il suo dramma più epico che kafkiano…a noi che
paghiamo i servizi di Stato benché da questi giudicati reietti… a noi
che siamo, “per fortuna o per forza” italiani, come cantava Gaber… nessuno,
NESSUNO, ha riconosciuto DIGNITA’! Ha fatto bene, Bruno, a lasciare con
le pive nel sacco quel lager del Cardarelli, aperto in guisa di circo
Barnum per il divertimento del pubblico, alla stregua di una gogna nella
pubblica piazza mediatica, messo in posa come un manichino del baraccone
del “tre palle mille lire!” “…venghino, siòri, venghino!” a ricevere altre
lordure in faccia. Avrà pensato, Bruno, che in carcere ha ascoltato i
notiziari degli ultimi giorni, che i “soliti noti” avrebbero senz’altro
confuso il suo tempestivo ricovero come uno squallido sotterfugio magari
suggeritogli dal suo legale (il quale merita, invece, tutta la nostra
ammirazione, per il suo coraggio nell’essersi preso carico di una patata
bollente)… Avrà pensato anche, però, per quanto lo riguarda in prima persona,
che la signora giudice di sorveglianza, magari voleva mettersi tranquilla
affinché egli non spirasse, prima dell’udienza del prossimo 10 gennaio,
in galera, pena un altro gran casino a scoppiare presso l’opinione (diciamo,
“pubblica”) ed i poveri militari preposti alla custodia – e SOLO a questa
- del “criminale” troppo vecchio e malato, recluso in un luogo dove tutti
gli altri penitenti sono, logicamente, giovani, aitanti e forti. Avrà
anche pensato, Bruno, con la sua dignità intatta, che questa ridicola
traslazione del suo povero corpo offeso è la misura più stupida ed inutile
applicatagli d’ultim’ora, quando oltre 500 pagine certificano l’aggravarsi
del suo stato patologico. Eppoi, cosa pensare, noi comuni mortali, italiani
di serie B, storditi dall’alternarsi di notizie della DIS-INFORMAZIONE
Pubblica, con un TG1 che sin dalla sera del ricovero non ha fatto altro
che sbrodolare il commento del Direttore Sanitario del Cardarelli, il
quale affermava “il paziente non versa in condizioni tali da far temere
per la sua vita”, quando – oggi – “contro il parere medico” Contrada avrebbe
lasciato l’ospedale. E’ d’obbligo usare il condizionale, poiché mentre
scrivo, dopo una giornata di TG che davano Contrada già di ritorno a S.Maria
Capua Vetere, il solito TG 1 delle 20,00 confutava tutto e tutti, dichiarando
Contrada ancora ricoverato al Cardarelli. Si è tenuti a pensare, anche
se non siamo pagati da alcuno per “pensare” e tantomeno per "scrivere",
che probabilmente in queste ore si sta organizzando la scorta per trasferire
Contrada a S.Maria Capua Vetere, visto che domattina, con molta probabilità
e assolutamente non per sentito dire dalla Stampa Nazionale, la famiglia
ed il legale "avrebbero" appuntamento colà!
(immagine: traslazione del corpo di San Tiziano)
Inviato
da Anonimo
il 29/12/07 @ 21:10
Quanta dignità! Grande Bruno sono d'accordo,
hai fatto bene a venir via da quell'esposizione mediatica che giornalai
pennivendoli avrebbero sfruttato come al solito per sparlare e fare il
gioco di chi ti ha tradito.
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Inviato
da Anonimo
il 30/12/07 @ 00:26
CONTRO I FORCAIOLI COME TRAVAGLIO, un fiero articolo
di Giuliano Ferrara: Immondizia sull’Unità(Giuliano Ferrara, Il
Foglio). Travaglio irride il carcerato morente sul giornale di Antonio
Gramsci Bruno Contrada, vecchio e malato, chiede secondo legge alla magistratura
di sorveglianza il differimento della pena per potersi curare o per morire
dignitosamente. In termini morali il prigioniero chiede alla coscienza
civile dell’Italia, che si batte per l’abolizione della pena di morte
in tutto il mondo, di pronunciarsi su una pratica carceraria disumana
quando si accanisce su senilità e malattia, una pratica talvolta
equivalente all’irrogazione di una pena di morte graduale, lunga, particolarmente
dolorosa. A questa domanda rivolta da un uomo che teme di perdere, assieme
alla vita, la possibilità di rivendicare il proprio onore e la
propria innocenza, si può rispondere in modi diversi. Uno è
certamente ripugnante: l’irrisione rivolta con sufficienza e protervia
a un uomo in quelle condizioni. Marco Travaglio ha scritto proprio in
questo modo, sostenendo che chi si ammala prima del termine della pena
muore in carcere, e tanto peggio per lui, chissenefrega. Ha scritto questo
me-ne-frego, degno di un pubblico di lettori che sarebbe anch’esso immondo
se non lo coprisse di lettere censorie, su un giornale, l’Unità,
che è stato fondato da Antonio Gramsci. Il fondatore di quel giornale,
quando le condizioni carcerarie ebbero aggravato in modo irreversibile
la sua malattia, venne scarcerato, per ordine di Benito Mussolini, il
dittatore che un tempo aveva decretato di non lasciar funzionare più
il suo cervello luminoso, in modo che adesso potesse appassire e morire
in una clinica privata, da uomo libero. Sul suo giornale trovano ora spazio
le immondizie di Travaglio. Contrada non è Gramsci, e la sua vicenda
divide l’opinione pubblica, ma il sadico sbeffeggiatore dei detenuti ammalati
è quel che dimostra di essere. Il direttore liberal Antonio Padellaro,
o quel delicato grafomane di Furio Colombo, o i nuovi proprietari della
famiglia Angelucci, o i parlamentari del gruppo ex Ds che sostengono finanziariamente
la testata, leggano quel che è stampato sul loro giornale e ne
traggano l’unica conseguenza possibile. Quel che scrive Travaglio rende
il giornale di Gramsci una tribuna peggiore dei peggiori fogli del regime
fascista e ne oltraggia l’onore. Leggano e decidano se debbano porre fine
a questa vergogna o diventarne complici
Ultim'ora/CONTRADA
Dal blog di dimitribuffa (2948)
Venerdì,
28 Dicembre 2007 - 8:41pm CONTRADA TRASFERITO AL CARDARELLI, IL MAGISTRATO
DI SORVEGLIANZA TEME IL PEGGIO
Da stasera Bruno Contrada è stato trasferito al padiglione “Palermo” dell’ospedale
Cardarelli di Napoli. Si tratta di un reparto di massima sicurezza dell’ospedale
napoletano riservato ai detenuti in pericolo di vita . L’ordine è venuto
dalla stessa magistrata di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere che
gli aveva negato gli arresti domiciliari lo scorso 12 dicembre, Daniela
Della Pietra. Che, secondo i familiari di Contrada avvertiti a cose fatte,
“deve avere agito così per pararsi le spalle nel caso che dovesse succedere
qualcosa a Bruno da qui al 10 gennaio”. Data in cui si terrà l’udienza
nel merito del differimento della pena presso il tribunale di sorveglianza
di Napoli davanti alla giudice Angelica Di Giovanni. La stessa che voleva
mandare in galera Lino Jannuzzi per il reato di diffamazione a mezzo stampa
un po’ di tempo fa...(continua)
La redazione di "Megaride" ringrazia di cuore Dimitri Buffa, per l'impegno
umanitario che sta profondendo nel caso Contrada, a differenza dei troppi
pennivendoli di regime. La notizia in anteprima nazionale che ci ha segnalata
è stata peraltro pienamente confermata in tempo reale anche da Mimmo Di
Renzo del ns. Comitato Bruno Contrada, per cui apprezziamo moltissimo
il suo fare INFORMAZIONE, frutto di onestà intellettuale, a differenza
dei soliti noti forcaioli schierati!
"All'inizio
del sedicesimo anno del mio calvario intendo continuare ad urlare
la totale estraneità alle infamanti accuse rivoltemi. Lo farò fino
a quando avrò un filo di voce che mi permetterà di rivolgermi a
qualsiasi Giudice disposto ad ascoltarmi. Per questo motivo non
ho chiesto alcuna grazia, poiché questa riguarda i colpevoli. Voglio
quindi rasserenare gli animi dei parenti delle vittime della mafia
che hanno manifestato le loro opinioni senza conoscere personalmente
l'uomo Bruno Contrada e quello che lui ha compiuto nella lotta contro
la mafia. Spero così che i toni di questi giorni vengano smorzati
e ringrazio coloro che hanno creduto e credono in me ". Santa Maria Capua Vetere 28/12/07 BRUNO CONTRADA ad Avv. Giuseppe
Lipera www.studiolegalelipera.it
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
“La
mia dignità di uomo e di servitore dello Stato vale più della mia
libertà e non permetto a nessuno di distruggerla a costo della mia
stessa vita.” Sono le parole di Bruno Contrada, recepite dal Generale
di Brigata a r. Giancarlo Tirri, marito della sorella Anna Contrada,
il quale ha stazionato a lungo oggi davanti al carcere militare
di Santa Maria Capua Vetere non potendo incontrare il congiunto
poiché la famiglia aveva esaurito i colloqui mensili stabiliti in
base ai regolamenti del penitenziario militare. Il Generale Tirri
ha voluto così commentare: “Questo altissimo senso di dignità e
la ferma volontà di difendere il proprio onore dalle accuse infami
che gli sono state rivolte stanno consentendo a mio cognato di rimanere
ancora in vita, nonostante le gravissime condizioni di salute in
cui versa, inesorabilmente aggravate dalla stato di detenzione.
Bruno Contrada da quando è in carcere, oltre alle preoccupanti patologie
da cui era già affetto, ha subito per ben due volte una lesione
ischemica nel territorio dell’arteria cerebrale posteriore che ha
provocato altresì una ipertensione della guaina del nervo ottico
di sinistra. Ciò gli impedisce di potersi dedicare alla lettura,
l’unico sollievo che poteva servirgli a lenire l’enorme sofferenza
interiore, con evidenti ripercussioni anche sul suo morale letteralmente
a pezzi”.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
ANTICIPATA L’UDIENZA
AVANTI IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI PER BRUNO CONTRADA
“ E’ un
segnale che mi fa ben sperare e che spero giunga presto anche al
Dott. Bruno Contrada che si trova al carcere militare di S. Maria
di Capua Vetere. Mi giunge notizia, infatti, che il Presidente del
Tribunale di Sorveglianza di Napoli ha accolto la mia richiesta
di anticipazione di udienza concernente il procedimento di differimento
pena o, in subordine, di detenzione domiciliare del Dott. Contrada
fissando l’udienza per il giorno 10/1/2008 anziché per il 24/1/2008
come precedentemente fissata. I Magistrati del Tribunale di Sorveglianza
di Napoli, com’è noto, saranno chiamati a decidere sulla istanza
di differimento pena, con conseguente ed immediata liberazione del
Dott. Contrada, o nella subordinata richiesta di detenzione domiciliare,
per i gravissimi motivi di salute di cui soffre l’ex dirigente del
SISDE”.
Avv. Giuseppe Lipera
Inviato
da vocedimegaride
il 29/12/07 @ 13:48
Gli esattori del clan Lo Piccolo si sono improvvisamente
"pentiti"... le loro famiglie sono già state trasferite,
vitto e alloggio, altrove...a spese nostre. Vuoi vedere che, ora,
anche questi due testimonieranno retroattivamente a carico di Contrada?
Nel frattempo, c'è...ESISTE... un magistrato non schierato,
disposto ad ascoltare Contrada?
______________________________________
Inviato
da Anonimo
il 29/12/07 @ 21:26
Quanta cattiveria, lo stanno martirizzando!
Ma di cosa hanno ancora paura! Cos'altro gli vogliono fare? e poi
sono gli stessi che si vantano di aver ottenuto questa benedetta
e inutile moratoria della pena di morte quando stanno facendo morire
un uomo con un'agonia terribile
Ci
chiediamo come mai, oggi, dopo il grande orgasmo mediatico riservato
dai TG nazionali, alla "copula mortis causa" a cura di alcune associazioni
di "vittime della mafia" politicamente schierate, non si sia data
notifica delle altre voci a favore di Bruno Contrada, di altrettante
e simili associazioni che perseguono gli stessi scopi civili ed
hanno subito anch'esse duri eventi luttuosi. Riceviamo da Bruno
Berardi, figlio della medaglia d'oro Rosario Berardi, e doverosamente
pubblichiamo : Comunicato stampa - ROMA 26.12.2007 - La presidenza
della Domus Civitas si unisce all’appello per la richiesta di grazia
verso il servitore dello Stato Bruno Contrada, provato nello spirito
e nel fisico a causa di una lunga detenzione che evidentemente ha
direttamente od indirettamente influito sulla sua salute. Per sensibilizzare
le Istituzioni alla questione CONTRADA e per protestare contro il
mancato inserimento nella finanziaria dei provvedimenti a favore
delle vittime del terrorismo, il leader della Domus Civitas, Bruno
BERARDI, sarà domani mattina, dalle ore 10,00, nei pressi del palazzo
del Governo per evidenziare alla opinione pubblica il mancato rispetto
delle promesse del Presidente Prodi in occasione della ricorrenza
della strage di Bologna del 2 Agosto 1980. A Berardi sono giunti
riscontri di solidarietà da rappresentanti di sodalizi di varie
organizzazioni di vittime.
Bruno BERARDI Presidente associazione Vittime terrorismo e mafia
DOMUS CIVITAS
Cell.329.5340474
...rispondono
alle gravi illazioni di Rita Borsellino. Abbiamo sentito le dichiarazioni
della Signora Rita Borsellino di cui rispettiamo il dolore sempre condiviso
unitamente a tutti gli italiani. Ci rattrista però profondamente sentire
affermazioni crudeli e gravi nei confronti di nostro fratello Bruno, della
cui innocenza o colpevolezza non stiamo qui a discutere, anche se siamo
sicuri che un giorno la vera giustizia ristabilirà la verità sulla sua
vicenda giudiziaria. Vorremmo pertanto lo stesso rispetto per le sofferenze
da noi subite per 15 anni e per le torture psicologiche fisiche e morali
sopportate da nostro fratello Bruno, chiedendoci spesso se per lui sarebbe
stato meno penoso morire. Comunque ancora solidali per la perdita del
nostro grande magistrato Paolo Borsellino, che mai si espresse, né per
iscritto e né verbalmente, in modo negativo nei confronti di Bruno Contrada,
vogliamo precisare, per amore del vero e del giusto, che nostro fratello
Bruno è stato processato non in qualità di funzionario del SISDE, ma per
presunte condotte che risalirebbero ai lontani anni ’80, quando era dirigente
della squadra mobile di Palermo e che è stato condannato per concorso
esterno al 416 bis mentre nessun delitto di favoreggiamento, corruzione,
interessi privato o altro qualsiasi reato specifico gli è mai stato addebitato.
Nostro fratello è stato condannato dopo quindici anni di processo, e dopo
che vi era stata anche una sentenza di assoluzione della Corte di Appello
di Palermo poi annullata dalla Corte di Cassazione, solo per “pentito”
dire da parte di criminali incalliti, loro sì sicuramente mafiosi, che
nostro fratello aveva regolarmente perseguito nel corso degli anni. La
signora Rita Borsellino dichiara che la “vicenda giudiziaria ha sempre
lasciato l'alea del dubbio sul fatto che il dirigente del Sisde non abbia
detto fino in fondo ciò che sapeva sulle complicità di parte delle istituzioni
con l'organizzazione mafiosa”, ma a noi sembra che l’unico dubbio che
gli tutti italiani hanno è sulla colpevolezza di nostro fratello, considerato
che una Corte lo aveva assolto perché il fatto non sussiste e che per
condannarlo, in assenza di riscontri oggettivi alle accuse farneticanti
dei criminali reo confessi, si è dovuti ricorrere alla teoria della convergenza
del molteplice. Chiediamo quindi alla Borsellino, che non protestò quanto
nostro fratello venne assolto in secondo grado, non le viene anche a Lei
questo dubbio? Come fa ad essere così sicura? Ci dica – non rispondendo
semplicemente per carità che c’è una sentenza passata in cosa giudicata
– quale delitto avrebbe commesso nostro fratello? Giulio Andreotti e Corrado
Carnevale avevano le stesse accuse, gli stessi pentiti che li accusavano,
ma la loro storia si è conclusa diversamente, secondo noi, soltanto per
un puro caso della sorte. Bruno è stato sfortunato: i suoi giudici hanno
creduto agli ex mafiosi e assassini e non hanno creduto a centinaia e
centinaia di persone per bene, come prefetti, capi della polizia, generali
dei carabinieri, eccetera eccetera. Tutto questo comunque allo stato è
ultroneo: nostro fratello sta male davvero ed ha settantasei anni e mezzo
e potrebbe morire in qualsiasi momento e la signora Rita Borsellino, che
è farmacista, questo lo dovrebbe capire meglio di chiunque.
Napoli 26 dicembre 2007 I fratelli e le sorelle di Bruno Contrada Elisa,
Romano, Vittorio, Maria Rosaria, Carlo, Ida ed Anna.
in foto: Vittorio Contrada al microfono de "La Voce di Megaride"
Inviato
da Anonimo
il 26/12/07 @ 13:09
Queste gentili signore si fanno avanti solo per
cercare di danneggiare Contrada: non ho sentito una sola parola in merito
ai mafiosi colpevoli di delitti orrendi premiati per finti pentitismi
con pene irrisorie o nulle. Non penso proprio che Paolo Borsellino sarebbe
d'accordo con la linea adottata ultimamente dalla sorella. C'è
chi in seguito al dolore diventa più buono e c'è chi invece
diventa più crudele: signora Borsellino prima di parlare si legga
"le carte" del processo!
Maria
_________________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 26/12/07 @ 13:11
Per dovere di cronaca segnaliamo: Polemiche sul
caso Contrada CATANIA Rosanna Scopelliti, figlia del magistrato calabrese
ucciso dalla mafia nel 1991 e primo titolare della pubblica accusa in
Cassazione del maxi-processo a Cosa Nostra, dice no alla grazia a Bruno
Contrada aderendo alle posizioni di Rita Borsellino ed Elisabetta Caponnetto.
"Vabbè che a Natale siamo tutti più buoni - dice Rosanna
Scopelliti - ma non dimentichiamo, e noi familiari di vittime della mafia
non lo dimentichiamo, che, come giustamente già osservato da Rita
Borsellino, Contrada è stato condannato per gravi reati commessi
tradendo la sua funzione di servitore dello Stato, quello stesso Stato
per il quale mio padre ed altri magistrati e uomini delle istituzioni
hanno pagato con la vita". "La pietà umana nei confronti
dello stato di salute di Contrada - afferma ancora la figlia di Scopelliti
- deve sapersi coniugare con la certezza dell'espiazione della pena, visto
che in questo Paese la sola certezza della pena, tra un indulto, una prescrizione
ed un patteggiamento, non è garantita appieno. Confido nel buon
senso del Capo dello Stato". "Come Rita Borsellino anche noi
chiederemo un incontro al capo dello Stato in merito alla concessione
di Grazia a Bruno Contrada". È quanto afferma in una nota
l'Associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili. "È
importante da parte delle massime Istituzioni - spiega l'Associazione
- ascoltare la voce di chi come noi ha pagato un prezzo incredibile, perchè
servitori dello Stato hanno tradito questo Paese. Ma soprattutto perchè
si sappia fino in fondo, che la mafia in carcere condannata per le stragi
del 1993 sta giocando una partita per lei molto importante a suon di ricatti".
L'eventuale concessione della Grazia a Bruno Contrada incontra le critiche
della Fondazione Caponnetto. "Il messaggio che verrebbe mandato al
Paese nella lotta contro la mafia - afferma in una nota diffusa a Firenze
Elisabetta Caponnetto, presidente ad honorem della Fondazione - sarebbe,
a mio modesto avviso, deleterio in quanto farebbe apparire lo Stato debole
soprattutto nel non difendere la memoria di coloro che per servirlo sono
stati uccisi". "Si pensi a Falcone, Borsellino e ai tanti giudici
e agli esponenti delle forze dell'ordine uccisi dalla mafia - continua
la Caponnetto -. Si pensi alle stragi del '93. Si pensi ai tantissimi
cittadini e ai giornalisti uccisi dalla mafia, nel corso degli anni. Tale
atto di clemenza vanificherebbe il loro impegno, la loro onestà.
Tale atto di clemenza - conclude la nota della Fondazione - renderà
sempre più difficile educare alla legalità ed al senso dello
Stato gli studenti delle scuole italiane che regolarmente incontro".
I sette fratelli di Bruno Contrada si dicono "rattristati dal sentire
affermazioni crudeli" da parte "della signora Rita Borsellino",
della quale "rispettano il dolore" e alla quale chiedono "rispetto
per le sofferenze subite per 15 anni" da un uomo "condannato
ingiustamente" e per il quale è stato avviato l'iter per la
grazia, ipotesi ritenuta "grave" dalla sorella del magistrato.
"Ma le discussioni sulla condanna sono ultronee - affermano Elisa,
Romano, Vittorio, Maria Rosaria, Carlo, Ida e Anna Contrada - nostro fratello
sta male davvero ed ha settantasei anni e mezzo e potrebbe morire in qualsiasi
momento e la signora Rita Borsellino, che è farmacista, questo
lo dovrebbe capire meglio di chiunque". "Abbiamo sentito le
dichiarazioni della signora Rita Borsellino di cui rispettiamo il dolore
sempre condiviso unitamente a tutti gli italiani - affermano i fratelli
Contrada - ma ci rattrista profondamente sentire affermazioni crudeli
e gravi nei confronti di nostro fratello Bruno, della cui innocenza o
colpevolezza non stiamo qui a discutere, anche se siamo sicuri che un
giorno la vera giustizia ristabilirà la verità sulla sua
vicenda giudiziaria". 26/12/2007
____________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 26/12/07 @ 14:13
Mi viene da pensare che qualcuno vorrebbe fare morire
Bruno Contrada in carcere "tortorizzato".
Avv. Giuseppe Lipera
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Inviato da Anonimo
il 26/12/07 @ 16:57
violanteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Inviato
da Anonimo
il 27/12/07 @ 00:36
Che dire ... il NOSTRO STATO è governato
da gente che ha sempre OSANNATO l'invasione dell'UNGHERIA ... e pertanto
ecco cosa accade: il Ministero degli affari esteri ha sponsorizzato un
progetto dell'ex brigatista Domenico Giglio, intitolato «Sagome
547» per promuovere l'immagine dell'arte italiana contemporanea
nel mondo; Domenico Giglio, nato a Caserta il 4 febbraio 1952, ha un curriculum
eversivo che ad avviso dell'interpellante suscita indignazione, da parte
di chi conserva il minimo senso morale ed etico della vita: una carriera
svolta prima nella criminalità comune, per approdare poi nel nucleo
storico delle Brigate Rosse, macchiandosi di ben sei omicidi; lo stesso
Giglio (compagno di cella di Tony Negri) ha aderito in carcere alla formazione
carceraria denominata «Brigate Kampo», composta da detenuti
comuni e brigatisti «eccellenti», tra cui figurerebbe Franceschini,
fondatore ed esponente di spicco delle Brigate Rosse; Domenico Giglio
è stato protagonista di cruente rivolte carcerarie a Nuoro, Trani
e Termini Imerese, nel corso delle quali sono stati uccisi detenuti comuni;
dopo 22 anni di detenzione carceraria (dalla fine del '70 fino al 1997),
l'ex brigatista-artista non è più sottoposto a misure di
detenzione; il citato «progetto», è stato inaugurato
in una mostra organizzata dall'Associazione culturale «Horti Lamiani
- Bettivò», lo scorso 20 gennaio, in occasione dell'iniziativa
«Farnesina Porte Aperte», che periodicamente consente al pubblico
di visitare la Collezione d'Arte contemporanea italiana; tale mostra,
cui hanno aderito 193 artisti italiani, è stata promossa dal viceministro
per gli affari esteri con delega agli «Italiani nel Mondo»
onorevole Franco Danieli; essa «simboleggia il quotidiano e silenzioso
eccidio di 547 bambini, a cui è negata la possibilità di
vivere il proprio futuro»; un progetto che - come afferma lo stesso
viceministro Danieli - è caratterizzato da «uno straordinario
impatto emotivo e visivo». In effetti si tratta di «sagome»
metaforicamente «appartenenti ad un'umanità che non occupa
più uno spazio fisico», create purtroppo da un artista, che
insieme ad altri brigatisti rossi, ha privato tante persone del proprio
futuro, condizionando tragicamente quello dei rispettivi familiari; il
progetto «Sagome 547» di Domenico Giglio avrebbe avuto il
«battesimo del fuoco» al Museo comunale di Roma «MACRO»,
di cui sarebbe responsabile Claudia Gioia, altra ex terrorista rossa,
condannata a 28 anni per l'omicidio di un generale dell'aeronautica e
per il ferimento del giusvalorista Antonio Da Empoli; anche gli ex brigatisti
che - come ribadito dall'ex brigatista Franceschini - hanno abbracciato
«il mito del partigianato rosso, degli ideali traditi dalla svolta
di Salerno fatta da Togliatti nel 44» hanno diritto, una volta scontata
la pena, al reintegro nello Stato democratico, ma secondo l'interrogante
non possono essere ritenuti moralmente meritevoli di partecipare all'organizzazione
di settori istituzionali dello Stato che loro stessi hanno deciso di combattere,
non già per una scelta istintiva, bensì a seguito di una
maturazione politica; solitamente le mostre collettive all'estero necessitano
di essere «pubblicizzate e storicizzate» e gli Istituti italiani
di cultura all'estero hanno pochissimi fondi a disposizione: i fondi dovrebbero
essere reperiti dagli stessi direttori degli istituti, attraverso sponsor
privati, nei vari paesi; l'organizzazione di una mostra all'estero ha,
infatti, costi molto alti; basti pensare alle casse (vuote, di legno)
contenenti le opere da esporre, il cui costo ammonterebbe a 500 euro l'una
-: se corrisponda al vero che la Farnesina si sarebbe adoperata nelle
iniziative di finanziamento a gruppi locali per attività «culturali»,
che spesso sarebbero una patina di manifestazioni orientati a fini clientelari;
se non ritenga opportuno, anche in considerazione dell'eco mediatica relativa
agli insoliti incarichi attribuiti in diversi ruoli di rilievo dell'amministrazione
pubblica ad ex brigatisti, (tra cui la citata Claudia Gioia), condannati
con sentenza definitiva, di revocare a Domenico Giglio il ruolo di coordinatore
del progetto «Sagome 547»; se non intenda, infine, assumere
iniziative anche normative che impediscano a condannati per reati di stragi
e terrorismo di ricoprire incarichi istituzionali di qualunque livello.
(2-00VOLONTÈ, D'ALIA, GALLETTI, RONCONI e GIOVANARDI. - Al Ministro
della giustizia. - Per sapere - premesso che: negli stessi giorni in cui
si svolgeva a L'Aquila una manifestazione organizzata dal gruppo Olga
(Ora di liberarsi dalle galere) per esprimere solidarietà a Nadia
Lioce e agli altri detenuti per reati di terrorismo e di eversione e che
ha visto la partecipazione di tutta l'area antagonista, venivano pubblicate
notizie circa la continua «fuga» di lettere dei brigatisti
carcerati a Monza sui siti di «soccorso rosso»; nel corso
della citata marcia, alla cui testa era presente uno dei capi storici
delle vecchie Brigate rosse, Paolo Maurizio Ferrari, il cui obiettivo
era, appunto, «Lotta alla tortura del 41-bis e al carcere nel complesso»,
sono stati scanditi vergognosi slogan contro Marco Biagi, contro i caduti
di Nassiriya, contro l'ispettore di polizia Raciti, contro il professor
D'Antona e contro il magistrato milanese Ilda Boccassini, titolare dell'inchiesta
sui fenomeni di aggregazione alle nuove Brigate rosse; particolarmente
ignominioso quello nei confronti di Marco Biagi, «E Biagi non pedala
più», scandito dalla coda del corteo, mentre su un muro,
davanti all'abitazione del giuslavorista ucciso dalle nuove Brigate rosse
e in altre zone della centro storico di Bologna, sono apparse scritte
deliranti, tra cui quella «terrorista è lo Stato»;
il 12 giugno 2007 si è appresa la notizia di un'indagine in corso
della procura dell'Aquila per verificare lo stretto legame tra l'area
anarco-insurrezionalista, i brigatisti e le minacce di morte indirizzate
a monsignor Bagnasco; in particolare, sarebbero state trovate prove di
tali minacce su alcuni messaggi nella cella della Lioce -: quali provvedimenti
intenda adottare per reprimere definitivamente il fenomeno delle comunicazioni
e minacce dei brigatisti detenuti nelle carceri di massima sicurezza e
se siano in corso indagini per accertare ogni responsabilità connessa
alla manifestazione e, in particolare, con riguardo ai partecipanti che
hanno evidenziato un collateralismo inaccettabile nei confronti delle
nuove Brigate rosse. Come commentare ???
Mauro
Inviato
da Anonimo
il 27/12/07 @ 01:05
Ed ancora SIGNORA BORSELLINO: Ancora una vergogna
istituzionale,l’ennesima, Anna Laura Braghetti, terrorista e brigatista
rossa,compagna di prospero Gallinari, condannata all’ergastolo per il
sequestro e l’omicidio di Aldo Moro e per l’assassinio del prof. Vittorio
Bachelet,oggi a piede libero, sembra che sia stata assunta da Italia Lavoro,
agenzia del Ministero del Lavoro. L’on. Gasparri di AN e l’on. Bertolini
di FI hanno presentato interrogazione scritta al ministro del Lavoro Damiano
per sapere se questo “ulteriore ennesimo scandalo” sarà immediatamente
sanato facendo occupare quel posto da qualche “onesto disoccupato”. Questa
è soltanto l’ultima umiliazione alle vittime del terrorismo e ai
loro familiari, dopo Sergio D’Elia fatto eleggere alla camera dei deputati,Roberto
Del Bello consulente al ministero dell’interno,Susanna Ronconi alla Consulta
Nazionale sulle tossicodipendenze (fortunatamente poi dimessa), adesso
è la volta della Braghetti. Il tutto senza contare Silvia Baraldini
e Claudia Gioia esponente delle unità comuniste combattenti, condannata
per l’omicidio del generale dell’Aeronautica Licio Giorgieri, entrambe
a libro paga come “consulenti” (Sic) della giunta Veltroni a Roma. Voglio
esprimere la mia solidarietà ai familiari delle vittime del terrorismo,
offesi da tanto disprezzo e noncuranza, saranno pure compagni che sbagliano,
ma io non ricordo nessuno di questi delinquenti che si guadagna la vita
raccogliendo pomodori o in una catena di montaggio di una fabbrica, la
sinistra riserva loro corsie preferenziali e “sistemazioni premiali”,
vuoi vedere che esiste anche “una casta dei terroristi”? E poi dice che
uno si butta a destra,con permesso vado a vomitare….. Allora SIGNORA BORSELLINO
... in questo stato non stato ma DITTATURA di sinistra ... solo LEI e
GENTE come LEI poteva ERGERSI a GIUDICE di un processo che non ha mai
presentato PROVE CONVINCENTI se non "SENTITO DIRE" da pentiti
che poi hanno anche ritrattato, si CARO "ONOREVOLE" hanno ritrattato
confessando di aver fatto il nome di CONTRADA solo ed esclusivamente perchè
gli era stato cCONSIGLIATO di fare nomi ECLATANTI per ottenere AGEVOLAZIONI
SULLA PENA ... questo per LEI probabilmente no ha alcun significato ...
ma che cosa si può sperare da chi ha gli "OCCHI ROSSI"
non per ODIO verso coloro che hanno ucciso un familiare ... ma solo per
IDEOLOGIA POLITICA che la ha portata in parlamento ... CERTO CHE LO STIPENDIO
E LA RELATIVA PENSIONE CHE ANDRA' A PRENDERE ... saranno ottima panacea
per dimenticare il SUO DOLORE ...
Mauro
Inviato
da Anonimo
il 27/12/07 @ 10:06
Signor Mauro è un piacere leggere il suo
commento, finalmente qualche voce fuori dal coro sinistro. I circostanziati
fatti da Lei esposti meritano una diffusione.
Maria
Inviato
da vocedimegaride
il 27/12/07 @ 11:32
Cara Maria, l'evidenza della vigliacca faziosità
pseudo-intellettuale dei tuttologi che volgarmente sentenziano sul dramma
di Bruno, senza che abbiano visionato un solo documento a riguardo, poggia
le sue grandi terga sul cumulo dell'anonimato più sporco, laddove
gli interventi più volgari e iniqui postati nel form di www.brunocontrada.info
non sono coraggiosamente sostenuti dall'identità autentica degli
autori, secondo il più classico metodo mafioso! Vergogna!
Inviato
da Anonimo
il 27/12/07 @ 12:11
purtroppo è così, e ogni volta che
si parla di Contrada è così dappertutto. Io continuo a mettere
i link dei siti che parlano di Bruno, dove ci sono le sentenze invitando
a leggere. Ma leggere costa fatica è meglio ripetere quanto imparato
a memoria nelle sezioni di riferimento.
Maria
L'AVVOCATO
LIPERA: DA RITA BORSELLINO DIFFAMAZIONI INCOMPRENSIBILI Roma, 25 dic.
(Apcom)
- "Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, ma non di diffamare
chi peraltro non può difendersi in questo momento". Lo scrive in una nota
Giuseppe Lipera, avvocato difensore di Bruno Contrada. "L'intervento della
signora Rita Borsellino e dei familiari delle vittime di Via de' Georgofili,
teso ad interferire nelle decisioni delle massime cariche istituzionali,
è completamente fuori luogo e ci sorprende". "Non si sta facendo in questo
momento l'ennesimo processo a Bruno Contrada ma - scrive il legale - si
sta trattando di intervenire a livello umanitario a favore di un uomo,
ultrasettantaseienne, la cui vita è in estremo pericolo ed incompatibile
con il regime carcerario. Il Presidente Napolitano, nella Sua sensibilità,
l'ha ben compreso inviando immediatamente gli atti al Ministro della Giustizia.
Tentare di tirare per la giacca la massima carica dello Stato, utilizzando
e strumentalizzando i nomi di Giovanni e Paolo - conclude Lipera - ne
guasta la memoria che ci è cara pur senza esserne consanguinei". A questo
si aggiunge anche il commento del senatore Lino Jannuzzi: “La signora
Rita Borsellino evidentemente non sa di che cosa parla e probabilmente
è essa stessa vittima degli intrighi di Palazzo che hanno tentato di attribuire
a Bruno Contrada persino dirette responsabilità nella strage di via D’Amelio,
dove perse la vita suo fratello Paolo assieme agli agenti della scorta”:questa
è la replica del senatore Lino Jannuzzi alla sorella del giudice Borsellino
che ha chiesto un incontro al Capo dello Stato per opporsi alla concessione
della grazia al più famoso poliziotto di Palermo,che rischia di morire
in una cella del carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. “Bruno
Contrada-ha dichiarato il senatore Jannuzzi,che sulla vicenda ha scritto
un libro attualmente alle stampe-è stato ingiustamente condannato,dopo
processi durati quindici anni,e solo sulla base delle calunnie di falsi
“pentiti”,mafiosi assassini che lui ha combattuto per quarant’anni servendo
lo Stato con la stessa dedizione e con la stessa lealtà di Giovanni Falcone
e di Paolo Borsellino.La grazia servirà a salvargli la vita,la revisione
del processo gli ridarà l’onore”.
Inviato da Anonimo
il 26/12/07 @ 00:44
Veramente una strada in salita e ogni passo incontra
un ostacolo. Ma ce la faremo, dobbiamo farcela, dobbiamo riuscire ad accompagnare
Bruno a casa sua.
Maria
____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 26/12/07 @ 12:59
Stranamente solo le donne stanno saltando fuori
per infierire su Bruno, opportunamente zitte quando si è trattato
di protestare per pene troppo lievi o nulle inflitte a mafiosi, finti
pentiti, colpevoli di delitti orrendi come quell’immondo “animale” che
ha sciolto quel povero piccino nell’acido (e mi scuso con gli animali
dal comportamento dei quali in realtà molti uomini dovrebbero trarre
esempio), il fatto è che mi pare questo fosse il soprannome dell’autore
di quel gesto). Signora farmacista Borsellino, candidata di sinistra,
la sua protesta è uno spot “pro domo sua” o pensa che suo fratello
Paolo sarebbe stato d’accordo con lei. Io credo invece che Paolo Borsellino
sia morto perché aveva capito “troppo” e Contrada vogliono farlo
morire infliggendogli questa lunga e dolorosa agonia perché anche
lui forse “sa troppo”.
Maria
Penserete
che "Megaride" sia impazzita...che va a senso unico e che ha smarrito
il senso della misura, perchè si ostina, da giorni, a trattare SOLO del
caso Contrada... ma è una questione di principio; anzi, una questione
d'onore. Quando "Megaride" si assunse TUTTA LA RESPONSABILITA' (con i
relativi problemi) di riportare alla luce il dramma del galantuomo Contrada,
con redazionali, editoriali ed alcuni videoservizi... costituendo addirittura
un Comitato Bruno Contrada con pochissimi altri coraggiosi, lanciando
persino una pubblica petizione... allorquando la Società Civile aveva
persino dimenticato la "persona e il personaggio", i fatti...e le sorti
di costui, intraprese consapevolmente una BATTAGLIA CIVILE... che ancora
sta combattendo. Da "ieri" ad oggi, qualcosa si è mosso: "PARLATE O SPARLATE
PURCHE' PARLIATE"...questo, è stato il motto ispiratore... e... qualcosa
si sta muovendo, finalmente, grazie a Dio! "Megaride" è orgogliosa e combatte
questa battaglia per tutti i "Contrada" ingiustamente rejetti, contro
l'omertà fatta LEGGE, contro ogni menzogna istituzionale! Sogna e spera
che il Natale - che vuol dire Rinascita - sia Purificazione della coscienza
italica: Verità, Saggezza, Onestà e Consapevolezza, per creare una società
migliore!... perchè, davvero, rileggendo le cronache dell'ultimo trentennio,
dobbiamo solo vergognarci! - la redazione - NEWS sul caso Contrada: TELEGRAMMA
/ TELEFAX - URGENTISSIMO Catania 21.12.07 Dott.ssa Daniela Della Pietra
- Magistrato Sorveglianza Tribunale S.M. Capua Vetere e Dott.ssa Angelica
Di Giovanni Presidente Tribunale Sorveglianza Napoli -Al Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano – ROMA: “FATE PRESTO! FATE PRESTO! FATE
PRESTO! FATE PRESTO! FATE PRESTO! FATE PRESTO! FATE PRESTO! FATE PRESTO!
FATE PRESTO! FATE PRESTO! FATE PRESTO! FATE PRESTO! - AVV. GIUSEPPE LIPERA
Foro CATANIA 87 Difensore Dott. Bruno CONTRADA, Dirigente Generale P.S.
a. r. di 76 anni detenuto presso Carcere Militare S. M. Capua Vetere,
GRAVEMENTE AMMALATO AL QUINTO GIORNO DI DIGIUNO
*******
MAFIA:
CONTRADA; BERNARDINI E D'ELIA LO VISITANO IN CARCERE - ROMA - (ANSA) -
ROMA, 21 DIC- Il segretario di Radicali Italiani Rita Bernardini e quello
di Nessuno tocchi Caino, Sergio D'Elia oggi pomeriggio visiteranno il
carcere militare di Santa Maria Capua Vetere e chiederanno di poter incontrare
Bruno Contrada, detenuto dal 24 dicembre dello scorso anno e gravemente
malato. E' quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa dei Radicali.
"I Radicali - si legge ancora nella nota - forti della convinzione che
giustizia non significhi vendetta, e consapevoli che a volte il carcere
possa trasformarsi in una vera e propria forma di tortura, non hanno mai
smesso di rivolgere la propria attenzione allo stato della popolazione
carceraria. Al contrario, si sono sempre impegnati, e continuano a farlo
tenacemente, affinché i detenuti possano scontare la propria pena in condizioni
civili e nel rispetto dei diritti umani". "Per questo motivo - aggiungono
- Bernardini e D'Elia sono rimasti particolarmente colpiti dalla recente
lettera in cui Contrada denuncia che la propria detenzione equivale ad
una condanna a morte. All'indomani dell'approvazione della moratoria Onu
sulle esecuzioni capitali, questo grido d'allarme acquista un significato,
se possibile, ancora più drammatico. Mentre dall'esecuzione di una sentenza
di morte non si torna più indietro, alla sofferenza di Bruno Contrada
è ancora possibile porre rimedio". "Se infatti si è riusciti a fare un
passo in avanti così importante nella lotta alla pena capitale - conclude
la nota - non si può restare inermi dinanzi ad una detenzione che, pur
non essendolo, rischia di diventare una sentenza di morte. Non c'é tempo
da perdere. Sulla scena internazionale il nostro Paese è in prima linea
nella tutela dei diritti umani, a maggior ragione la giustizia italiana
non può permettersi di venir meno a quest'impegno proprio qui, in casa
nostra". (ANSA).
*******
Avv.
Giuseppe Lipera – Difesa B.Contrada: AI DEPUTATI E SENATORI DELLA REPUBBLICA
- Abbiamo solo due parlamentari umani in Italia, Francesco Storace e Stefania
Craxi, gli unici che si sono spontaneamente e generosamente interessati
alla vicenda drammatica di Bruno Contrada. Capisco che hanno tanto da
fare gli altri novecento e
passa senatori e deputati, ma quel che mi rammarica e mi addolora profondamente
è il fastidioso silenzio di Silvio Berlusconi e Walter Veltroni (entrambi
leaders dei maggiori partiti italiani), che pare indifferenza e menefreghismo,
se non apatia e cinismo. Dove sono Francesco Rutelli, oggi Vice Presidente
del Consiglio dei Ministri, ed Elio Vito, oggi Capo Gruppo di Forza Italia
alla Camera, che si battevano venti anni fa per Enzo Tortora, vittima
consacrata del "pentitismo". Se Bruno Contrada muore nel carcere militare
. si sentiranno tutti colpevoli e non potranno chiedere perdono a nessuno,
perché non hanno fatto nulla di male, ma hanno semplicemente omesso di
provare a fare del bene - ad un vecchietto di 76 anni, che ha dedicato
la sua vita allo Stato - facendo sentire la loro parola di solidarietà.
Sento una voce chiedersi: forse anche a loro fa paura Bruno Contrada?
Neppure loro hanno capito che il caso di Bruno Contrada è come la storia
di Albert Dreyfus, un caso politico e giudiziario insieme?
*******
da
“ifatti.com” - Contrada, Mastella: «Il ministero
non ha competenza sulle condizioni materiali di detenzione» - Il ministro
della Giustizia Clemente Mastella interviene sul caso Contrada
dopo l`allarme lanciato dalla moglie dell`ex numero due del Sisde recluso
nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. «Mio marito ha il diabete
all`ultimo stadio. In carcere rischia la vita»: questo l`allarme lanciato
da Adriana Contrada. Una situazione drammatica che ha spinto il legale
dell`ex dirigente della polizia di Stato, Giuseppe Lipera, a scrivere
al Capo dello Stato Giorgio Napolitano affinchè valutasse l`ipotesi di
«concedere la grazia, anche se non richiesta», al suo assistito. «Di fronte
alle notizie divulgate dalla stampa sulla salute di Bruno Contrada e agli
appelli di alcuni parlamentari che invocano interventi dell'autorità politica
- si legge in una nota diffusa da via Arenula - il ministero della Giustizia
precisa che Bruno Contrada è detenuto, per sua scelta, in un carcere militare.
Pertanto, il ministero della Giustizia non ha alcuna competenza sulle
sue condizioni materiali di detenzione, ivi compresi il vitto e l'assistenza
medica. Sul piano giudiziario - prosegue la nota - Contrada ha presentato
attraverso i suoi legali domanda di rinvio dell'esecuzione della pena.
Il magistrato di sorveglianza ha subito disposto accertamenti sanitari
e il 12 dicembre scorso ha trasmesso gli atti al tribunale di sorveglianza
di Napoli, unica autorità competente per la decisione definitiva, in vista
della quale è stata già fissata un'apposita udienza nel mese di gennaio».
*******
MAFIA:
CONTRADA; LEGALE, PONZIO PILATO COLPISCE ANCORA (V. 'MAFIA: CONTRADA,
MINISTERO GIUSTIZIA...' DELLE 18.00) CATANIA (ANSA) - CATANIA, 21 DIC
- "Ponzio Pilato, dopo duemila anni, colpisce ancora. Non ho altre parole".
Lo afferma, in una nota, l'avvocato Giuseppe Lipera commentando la precisazione
del ministero della Giustizia sulla detenzione di Bruno Contrada. (ANSA).
Inviato
da Anonimo
il 22/12/07 @ 16:25
Se siamo in queste condizioni è proprio perchè
troppi Ponzio Pilato ci sono in Italia.
Ognuno per sè e Dio per tutti
Inviato
da Anonimo
il 19/12/07 @ 16:44
Tanti auguri a tutti, a Marina in particolare: spero
di cuore che tutto si risolva per il meglio al più presto.
Maria
(redazione)
Bruno Berardi, presidente di “Domus Civitas” - Vittime del Terrorismo
e Mafia - e figlio inconsolabile del m.llo della Polizia di Stato, medaglia
d’oro, Rosario Berardi, ucciso a Torino
nel marzo del ‘78 dalle Brigate Rosse ci trasmette questo amaro messaggio,
carico di doloroso sarcasmo: “L’altr’ieri a Milano, all’esterno dell’aula
del Tribunale ove si dava avvio al processo ai nuovi brigatisti, c’è stata
vera e propria apologia del terrorismo, con numerosi scalmanati che inneggiavano
ai brigatisti assurti a “martiri”. Nessun magistrato, nessun politico,
nessun inquirente preposto ha preso posizione contro questi ultras del
terrorismo; cio’ vuol dire che siamo in pieno regime terroristico? Ed
allora Viva il Terrorismo,Viva la Mafia, Viva il Malaffare, Viva la Criminalità
!… E buon natale e buon terrorismo a tutti per il nuovo anno. Un augurio
per tutti: che l’anno nuovo sia pieno di attentati e di nuovi terroristi!”.
Ai nostri lettori vogliamo ricordare che l’uccisione del m.llo Berardi
avvenne poco prima che iniziasse a Torino l’udienza del primo processo
contro le Brigate Rosse…. ecco, perché comprendiamo e condividiamo con
la medesima rabbia e disgusto i sentimenti di Bruno. Chi volesse contattarlo,
anche per aderire alla sua associazione o, semplicemente, per esprimergli
solidarietà può inoltrare alla ns. redazione il proprio messaggio: avremo
cura di trasmetterglieli tempestivamente.
*******
Giovedì
20 dicembre 2007, alle ore 19, alla Libreria
Evaluna (Piazza Bellini, 72 80138 Napoli - tel. 081/29.23.72) "Conversazione
sulla lingua napoletana" con Maurizio Vitiello e Sergio Zazzera. Nell'occasione
sarà presentato il recente lavoro dello scrittore Sergio Zazzera "Dizionario
Napoletano", pubblicato dalla Newton Compton, strumento, di particolare
successo, indispensabile per apprezzare la lingua dei partenopei. Nel
momento in cui anche gli organi dello Stato rivolgono la loro attenzione
alla lingua dei napoletani – ch’è vera e propria lingua, e per le peculiarità
della sua morfologia grammaticale e sintattica, e per l’articolazione
della letteratura, sia in prosa, che in versi –, il patrimonio idiomatico
vivente del popolo napoletano trova, per la prima volta, la sua catalogazione
e la sua documentazione in questo dizionario, nel quale, sempre per la
prima volta, è riportata per ciascuna voce anche la trascrizione secondo
l’alfabeto fonetico universale: con ciò s’intende offrire non soltanto
al più vasto pubblico degli amanti di “cose di Napoli” un repertorio completo
della “parlata di Partenope”, bensì anche un utile strumento di lavoro
agli studiosi di glottologia e di storia della lingua. Sergio Zazzera,
vomerese, nato nel 1945, ex-magistrato, giornalista e scrittore con l’hobby
delle “cose di Napoli e dintorni”. Sono suoi numerosi saggi su aspetti
della storia del capoluogo e della provincia (fra i tanti, Procida. Storia,
tradizioni e immagini, 1984; Il quartiere dei broccoli, 1985, in collaborazione
con Mario Finizio; Qualiano. Storia, tradizioni e immagini, 1986); ha
curato, inoltre, la ristampa del saggio di Salvatore Di Giacomo, Maestri
di cappella musici e istromenti al Tesoro di San Gennaro, 1991. Per la
Newton & Compton ha pubblicato Proverbi e modi di dire napoletani, Filastrocche
napoletane… e altro, Le isole di Napoli, Modi di dire napoletani e Proverbi
napoletani.
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Francesco
Malapena alla XV edizione del Concerto di Natale Lunedì 24 dicembre -
vigilia di Natale - su RAI 2 sarà trasmessa in mondovisione, in prima
serata alle ore 21.00, la registrazione del XV Concerto di Natale tenutosi
quest'anno a Verona, il 9 dicembre. La partecipazione del tenore Francesco
Malapena al concerto, nella splendida cornice del Teatro Filarmonico di
Verona, è stata un successo. Allo show erano presenti sia artisti nazionali
sia internazionali. Per citarne alcuni: Mario Biondi, Niccolò Fabi, Ornella
Vanoni, Eugenio Bennato, Michael Bolton, Anggun, The Virginia Gospel Choir
(coro gospel della Virginia), i Mattafix, il soprano Mika Kunii e molti
altri, sotto la direzione orchestrale del Maestro Renato Serio. La serata
è stata presentata da Mara Venier. Francesco Malapena è un tenore napoletano
già da tempo trapiantato in Romagna, dove divide i suoi impegni tra Ravenna
e Forlì, città, quest'ultima, in cui ha sede la casa di produzione di
riferimento: la Ilopan Edizioni Musicali, appartenente al compositore
e produttore campano Roberto Bonaventura. Francesco è stato il vincitore
dell'edizione 2004 del Premio Internazionale Enrico Caruso, che l'ha portato
da Napoli a New York per cantare al Metropolitan. E' un tenore capace
di emozionare anche le persone che non amano la lirica o altri generi
di cui Francesco è un eccellente interprete, come la canzone classica
napoletana
e il pop sinfonico. Il suo album di debutto è stato interamente ideato,
scritto e prodotto da Roberto Bonaventura, già autore per l'indimenticabile
Maestro Luciano Pavarotti con il brano Neapolis. Roberto come compositore
e autore ha scritto svariate canzoni, arie e sinfonie, alcune delle quali
adatte al cinema. Il connubio tra Roberto e Francesco è una certezza oltre
che una speranza per i milioni di amanti della musica melodica nel mondo,
come dimostrano chiaramente le numerose visite e le testimonianze lasciate
sul suo sito ufficiale www.francescomalapena.com. In qualità di italiani-napoletani,
Roberto e Francesco sono fermamente convinti che la musica italiana debba
essere promossa fortemente all'estero, cosa che - con l'eccezione di Luciano
Pavarotti e Andrea Bocelli - non è praticamente ancora avvenuta fino ad
oggi, e sono profondamente legati alla melodiosa tradizione che risale
al Grande Caruso. Entrambi questi artisti non sono conosciuti né distribuiti
in America, luogo dove vorrebbero avere il loro debutto sia discografico
che concertistico e dove si stanno proponendo per valutare proposte e
collaborazioni volte al lancio di entrambi. Per ulteriori informazioni
è possibile consultare i seguenti siti Internet: www.francescomalapena.com/
e www.robertobonaventura.com
*******
Tiziana
Ricci per www.ilcassetto.it - Cina: l’orrore
sugli animali - Storditi e poi scuoiati vivi. Una barbarie perpetrata
in nome del business E’ un video raccapricciante, quello che riguarda
gli animali scuoiati in Cina. Un'indagine realizzata in segreto a fine
2004 e inizio 2005 da Swiss Animal Protection e EAST International nelle
principali province cinesi in cui è praticato questo macabro allevamento,
ha portato alla luce cose che alcuni già sapevano. Ogni anno vengono uccisi
trenta milioni di animali selvaggi per il valore della loro pelliccia.
Animali scuoiati vivi al solo scopo di trarne un vantaggio economico.
I cani vengono tenuti in scomode e strette gabbie di rete metallica esposte
alle intemperie: ripetizione ossessiva dei movimenti, automutilazione
e infanticidio (la percentuale media dei decessi dei cuccioli prima di
essere svezzati può arrivare fino al 50 per cento). Vengono poi introdotti
in un recinto dove li attendono brutali torture e poi gettati come animali
da spazzatura in un mucchio assieme alle altre carcasse di animali. Tra
novembre e dicembre avviene questo massacro. Il momento dell’uccisione
è a dir poco terribile. Questi animali vengono storditi con una bastonata
alla testa o sbattuti violentemente a terra, calpestati con i piedi sulla
testa e il collo per strangolarli, poi appesi a testa in giù, squarciati
lentamente dal basso ventre e alle zampe posteriori per non danneggiare
la pelliccia che gli viene strappata mentre sono ancora vivi. Gli animali
vengono lasciati alla loro agonia, che può durare dai 5 ai 10 minuti e
alle prese con sofferenze inimmaginabili. Altre immagini documentate mostrano
gatti vivi chiusi in un sacco che poi viene gettato nell'acqua bollente
e persone che attorno provano divertimento. E’ una pratica molto diffusa
in Cina che non comporta spese per proiettili o altri mezzi di uccisione.
In Cina non esistono leggi restrittive nella protezione e nel rispetto
degli animali al punto che una simile barbarie non è vietata, anzi, è
resa più semplificata. Per questi prodotti non esiste nemmeno un sistema
di etichettatura che ne indichi il paese di provenienza o la specie animale.
Il consiglio migliore è di non essere complici di queste torture, non
alimentare questo ripugnante commercio
e quindi evitare di acquistare alcun capo che contenga pellicce di animali,
anche se si tratti di piccoli ritagli come borse, guanti, ecc. Le pellicce
sintetiche riscaldano ugualmente. Queste violenze sugli animali in Cina
vanno denunciate e le Istituzioni mondiali devono fare il loro dovere.
Giro d’affari: La Cina è la più grande produttrice ed esportatrice di
pellicce e di manufatti in pelliccia a livello mondiale: volpi rosse e
artiche, cani procioni, visoni e conigli, cani e gatti sono tra le specie
più “allevate” da piccole e grandi aziende cinesi, spesso finanziate da
investimenti esteri. Nel 2004 la Cina ha raggiunto un business di 2 miliardi
di dollari. Produce ogni anno oltre 1 milione e mezzo di pelli di volpi
e 5 milioni di pelli di visone, pari al 40 per cento di quanto venduto
attraverso le aste di tutto il mondo; più di 1 milione e mezzo i procioni
allevati e uccisi in un anno e milioni i cani e i gatti soppressi per
la pelliccia. Nell’arco del 2001-2002 il giro d’affari derivante dalla
vendita di pellicce ha raggiunto 11 miliardi di dollari; nel 2002-2003,
il commercio di pellicce all’interno dell’Unione Europea è stato stimato
in circa 4,5 miliardi di dollari. L’Ue è la maggiore consumatrice di pellicce
a livello mondiale. Il 95 per cento del prodotto finito è rivolto ai mercati
italiani, europei, statunitensi, giapponesi, coreani e russi attirati
dalla manodopera a basso costo.
*******
di
Achille della Ragione da “La circolare spigolosa” - Vulcano buono, ma
con chi? - “Un nuovo, ennesimo, faraonico centro commerciale è
stato aperto alle porte di Napoli, con il solito codazzo di potenti all’inaugurazione
e con il consueto plauso dei mass media, amplificato dal progetto di Renzo
Piano e dalla benedizione del premier. Stranamente in Campania, mentre
le industrie e le poche attività produttive languono in stato comatoso,
i templi del consumo fioriscono senza sosta. Non si capisce da dove dovrebbero
provenire i soldi da spendere se non si crea più ricchezza, ma la civiltà
dei consumi pare abbia trovato la soluzione attraverso l’abuso perverso
del credito e della rateizzazione, convincendo lo stolto consumatore che
l’importante è acquistare anche cose inutili, a pagare vi è sempre tempo.
E mentre si glorificano i nuovi posti di lavoro indotti dai nuovi centri
commerciali nessuno calcola la chiusura continua di negozi e botteghe
con disoccupazione indotta in ragione di numeri dieci volte superiori.
E mentre il traffico si strozza sulle autostrade alle porte di Napoli
e nei fine settimana si paralizza completamente, le vie del centro si
desertificano, vanificando le occasioni di incontro e stravolgendo la
stessa filosofia con cui sono state costruite le nostre città, senza che
il consumatore ne tragga un reale vantaggio, a differenza di questi colossi
della distribuzione, spesso di proprietà straniera e sempre collusi con
il potere politico che elargisce le licenze e la camorra che gestisce
i terreni.
Inviato
da Anonimo
il 15/12/07 @ 14:52
Non occorrono commenti (mi sto riferendo alla lettera
del figlio del M.lo Berardi ucciso dalle B.R.) L'ho appena postato su
Legno Storto oer dare pubblicità alla cosa. http://www.legnostorto.com/index.php?option=joomlaboard&Itemid
_________________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 17/12/07 @ 20:12
La “Domus Civitas” vittime del terrorismo e mafia
sospende ed annulla tutte le iniziative programmate per le festività
natalizie , per solidarietà verso le famiglie delle 5 vittime del
rogo thyssenkrup di torino , non abbiamo il coraggio di festeggiare di
fronte a questa immane tragedia che ha visto la perdita della vita di
questi onesti operai . Invieremo alle famiglie dei caduti le risorse che
sarebbero servite per i festeggiamenti del santo natale.
Bruno Berardi Presidente Associazione “Domus Civitas” Vittime del terrorismo
e mafia
Aggiornamenti
sul caso Contrada.
Riceviamo da www.studiolegalelipera.it “MAFIA:"CALUNNIARONO
CONTRADA",DUE EX PENTITI A GIUDIZIO =(AGI) - Catania, 11 dic.
Gli ex "pentiti" nisseni Giuseppe Giuga e Calogero Pulci saranno giudicati
dalla seconda sezione penale del tribunale di Catania: devono rispondere
di calunnia aggravata e continuata nei confronti dell'ex funzionario del
Sisde Bruno Contrada. Il processo e' stato incardinato ieri e subito rinviato.
Giuga, su suggerimento di Pulci, secondo l'accusa, avrebbe reso false
dichiarazioni in due verbali redatti dalla Procura della Repubblica di
Catania nel novembre 1998 e nell'aprile del 1999, aveva accusato Contrada
di avere permesso la fuga, nel 1991, dell'allora latitante capomafia Benedetto
Santapaola. Secondo le false affermazioni del pentito, il funzionario
del Sisde aveva avvertito il boss dell'esistenza di una telefonata anonima
di una donna che rivelava il suo nascondiglio al numero verde dell'alto
Commissariato per la lotta alla mafia. Contrada avrebbe poi consegnato
ai mafiosi la bobina con la registrazione della voce della donna perche'
fosse "punita". Il piano fu scoperto dai pm di Caltanissetta e Giuga confesso'
a suggerirgli di rendere false accuse fu Pulci, ex imprenditore edile,
ex consigliere comunale Pli ed ex assessore ai lavori pubblici di Sommatino.
(AGI) Ricordiamo essere ancora attiva la petizione on line pro-Bruno Contrada
lanciata da La Voce di Megaride, reperibile in calce alla testata.
*******
da
info@automobileidrogeno.com
- La petizione in favore dell' idrogeno che hai appoggiato anche tu in
Italia ha raggiunto quota 500.000 firme, prende ora uno slancio internazionale
e punta decisa ad affrontare una prossima importante tappa. Servono 5.000.000
di firmatari per proporre un emendamento alla Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che si terrà nel 2009
in Danimarca (COP-15).Firma anche TU la Petizione Internazionale per l'
Idrogeno H2petition.net e partecipa alle discussioni sul nuovo Blog blog.H2petition.net
Se conosci una lingua straniera traduci questa email e diffondi il messaggio!
(il testo della petizione sul sito è per ora tradotto, in italiano, inglese,
spagnolo, olandese e russo)
*******
di
Nunziante Minichiello - Conoscenza e coscienza - Il Sud gode sviluppo
e l’Italia va. - "Politica sensibile, scuola di prim’ordine, servizi efficienti,
qualificata presenza agricola, artigianale, industriale, commerciale,
scientifica, tecnica, artistica,
culturale. Ritenuti però poco dignitosi si perdono mestieri e posti. Tuttavia
carpentiere, zappatore o facchino assicurano guadagno, autonomia, libertà,
prestanza fisica, che, soffusi di latino, effondono pure stile e classe!
Da sempre: conquistatori, dominatori e padroni divisi da vinti, sudditi
e servi; i nati per comandare ed i destinati all’obbedienza; arti nobili
di potenti e mestieri ignobili di popolani; cappa, spada, penna e potere
contro tunica, zappa, ignoranza e sottomissione; sfarzo, stato di grazia,
beneficenze, elemosine dei potenti e poveri fiacchi, felici di raccattar
briciole ed assicurare fedeltà per un tozzo di pane. Tanto può il degrado
e l’abbrutimento! Gli Italiani, allo stato attuale, perdono punti. L’istituto”
della raccomandazione, sorretta spesso da corruzione, impone titoli e
meriti, mortificando autentiche professionalità esistenti ed impedendo
la formazione di nuove. Come l’impero universale di Roma, giusto e buono,
od il cristianesimo, divina cornice dell’idea di Roma, od i diritti umani,
dovuti a tutti, la Costituzione italiana, grande ed utile a tutti gli
Italiani, è finita pur essa nel regno delle utopie, lasciando l’Italia
in balia del pragmatismo arrivistico, vincitore del misticismo sognatore.
Le grandi idee affascinino e soprattutto fanatizzino. Non si faccia sapere
però che le grandi idee si possano realizzare veramente! Come dire: ci
siano pure le leggi, ma… Insomma pare che, restituito ai latini il diritto
e con esso la ratio e la sovranità popolare, non resti che affidarsi alla
speranza e credere nei miracoli! La Costituzione, rompicapo di studenti,
attenzione di specialisti od appiglio di legulei, non è diventata infatti
il vademecum politico, civile, sociale ed economico dei cittadini. Gli
Italiani abbiano vera conoscenza storica di se stessi e giusta coscienza
civile, le sole che consentono di eliminare le cause e di trovare i rimedi
agli insuccessi. Siano dunque gli Italiani degni della loro tradizione
ed attenti alla loro Costituzione. Nel momento in cui risultano acquisite
conoscenza storica e coscienza civile, le affermazioni fatte all’inizio
perdono qualsiasi ombra di ipotesi ed acquistano tutta la rilevanza della
concretezza possibile. www.minichiello.it
*******
ROMA,
DIC. - E' nata sul web la prima pet-frequenza ''Radio a quattro zampe'',
promossa dal mensile omonimo ''Quattro zampe''. Tg-notizie, Buone
abitudini, Pet Food, Pet Style, Zampe Utili, Sos Pet; sono alcune delle
rubriche di cui si occupera' la nuova-radio, in onda 24 ore su 24 ore,
sul sito www.qzlife.it , alternate a musica,
interviste a personaggi noti, consigli di veterinari e comportamentalisti,
segnalazioni di strutture a misura di pet, di eventi ed iniziative, rigorosamente
legate a cani e gatti. ''E' un'iniziativa unica in Italia - spiega il
direttore del mensile 'Quattro Zampe' e promotore della radio sul web
Giovanni Morelli, - che negli Stati Uniti e' stata gia' lanciata con successo''.
''Con 'Rqz' vogliamo dare - ha aggiunto - uno strumento in piu' a tutti
gli amanti degli animali, alla continua ricerca di informazioni e approfondimenti
sul proprio pet: forniremo cosi', risposte puntuali e competenti, alternate
a musica a tema, per far trascorrere ancor piu' piacevolmente la giornata,
in compagnia del proprio cane o gatto''.(ANSA).
*******
di
Giuseppe Sangiovanni - CAMPER TELEMEDICINA: “ VENDIAMOLI A FORMIGONI”
-
I costosissimi ospedali mobili, abbandonati da anni nel parcheggio del
nosocomio matesino, potrebbero essere venduti alla Regione Lombardia -
La provocatoria
proposta fatta da un casertano, stufo di assistere allo spreco di soldi
pubblici, per un servizio annunciato da anni, mai partito - Piedimonte
Matese(Caserta)- I tre camper di Telemedicina fermi da anni nel parcheggio
del nosocomio di Piedimonte Matese- finiti nel mirino di note trasmissioni
televisive nazionali(Striscia la Notizia e di una trasmissione in onda
tutti i giorni su ben tre reti nazionali- potrebbero clamorosamente “essere
venduti” alla Regione Lombardia. La provocazione forte, “dissacrante”-
fatta da un cittadino casertano- che stufo di assistere all’infinita soap-opera-
dice : “Se questi tre costosissimi camper, abbandonati da anni a Piedimonte
Matese, non si riesce a farli funzionare, allora vendiamoli, magari alla
ricca Regione Lombardia. Nei prossimi giorni- scriverò al governatore,
Roberto Formigoni. Solo così, potrebbero funzionare questi tre piccoli
ospedali su quattro ruote! Acquistati con soldi di tutti. Una provocazione-
destinata chiaramente a svegliare le coscienze, quindi, far partire finalmente
un servizio che sognano di avere tantissime comunità italiane, situate
in zone impervie della penisola. Tre piccoli ospedali mobili, dotati di
attrezzature d’avanguardia(ancora poco e diventerà obsoleta), dove è possibile
effettuare: diagnostica per immagini, ecografie ed ecocardiogramma, inviare
e ricevere, tracciati e referti di ecografie, infine trasmissione di dati
ed immagini verso ospedali per teleconsulti e videoconferenze. Un progetto
ambizioso, quello della Telemedicina, co-finanziato dalla Comunità Europea
tramite il POR Campania, al fine di sperimentare nuovi modelli di prevenzione
e assistenza sanitaria, per rendere più incisiva l’attività sul territorio
e portare assistenza anche nei luoghi più impervi, garantendo alle zone
interne della provincia una più efficace e tempestiva assistenza diagnostica
e terapeutica, specie nei casi d’urgenza. Finalità lodevoli, rimaste,
però, sulla carta, nei 45 comuni consorziati che hanno trovato difficoltà
già a mettersi insieme. Ora ci sarebbe da fornire il servizio -che ha
dei costi. L’impresa non è facile- visto che le Asl campane sono note
in tutto il mondo per i tagli di spesa, accorpamenti vari e riduzione
del personale. I medici e paramedici che dovrebbero garantire il servizio-
sono gli stessi che lavorano nelle due Asl provinciali, coinvolte nel
progetto, con la provincia di Caserta. Dovrebbero in pratica attrezzarsi
con il dono dell’ubiquità! L’ennesimo pateracchio targato Regione Campania.
Con il sistema sanitario, prossimo all’elettroencefalogramma piatto.
*******
di
Achille della Ragione - Presepe contro albero di Natale, una sfida memorabile
“Da tempo è in atto una guerra silenziosa verso la tradizione millenaria
del presepe, in nome di
un multiculturalismo abietto e fuori luogo. I grandi magazzini non vendono
più i caratteristici pastori, con la scusa di una richiesta diminuita
e va sempre più di moda l’albero di Natale, una usanza nordica che incontra
sempre più adesioni. Le due espressioni sono lo specchio di due diverse
concezioni religiose: quella monoteista e quella animista. Infatti mentre
il Bambinello ci ricorda il messaggio di pace e la buona novella, l’albero
ci rammenta il periodo nel quale tutti noi vivevamo nelle grandi foreste.
Mettere insieme i due simboli è un modo corretto per conciliare tradizioni
religiose differenti. Nel presepe si rappresenta il momento culminante
dell’amore di Giuseppe e Maria verso il loro fragile figlioletto, destinato
in breve tempo a cambiare il mondo ed è triste constatare come, drogati
dal consumismo, abbiamo trasformato questo magico momento in un rito di
massa, con grandi mangiate e smodate libagioni, acquisti frenetici ed
una idolatrica prostrazione al moloch dell’euro. Anche il rito dell’albero,
che vuole rammentarci il nostro passato nei boschi, quando le piante ci
fornivano riparo dalle intemperie e grande messe di frutti deliziosi,
è stato trasformato in un feticcio luccicante colmo di doni inutili e
costosi. Senza tener conto della orrida strage di piccoli abeti sacrificati
al dio Natale, una gigantesca legnificina che ci fa pensare ad Erode ed
alla sua sete di sangue e di morte. Approfittiamo di questi giorni in
cui studio e lavoro presentano una pausa per riunire le famiglie, sempre
più spesso separate ed a santificare la festa aiutando il prossimo ed
innanzitutto cercando di comprendere le ragioni degli altri. Il presepe
diverrà in tal modo il simbolo dell’amore familiare e della concordia
sociale e, nell’armonica disposizione dei pastori, lo struggente ricordo
di un mondo felice perduto da riconquistare.
*******
BLACK,
PICCOLO ANGELO SFORTUNATO: SALVIAMOLO! Questo
è un disperato appello per l’ennesimo cane sfortunato. La sua storia è
tristissime ed eroica. Black ha circa 1 anno e mezzo, vive a Napoli, ma
verrebbe portato in qualsiasi città dell’Italia, in caso di adozione.
E’ di taglia medio/grande, è bello, buono con tutti compresi cani e gatti.
Black è amore e dedizione allo stato puro ed ha urgente necessità di ricevere
e dare l’amore che ha dentro. Ha vegliato per giorni, in strada, il suo
compagno Shony che si è ammalato di cimurro ed è morto stremato dalla
fame, leccandolo e confortandolo come poteva. Accanto al suo compagno
morente si stava lasciando morire anche lui. Soccorso e curato ha lottato
con coraggio ed è guarito dal cimurro che gli ha portato via il suo compagno,
ma le sue sventure non finiscono. Black viene sistemato in un rifugio
in attesa di una nuova e definitiva adozione ma il suo triste destino
non l’ha risparmiato. Black si è ammalato di nuovo, questa volta di leishmaniosi,
malattia che colpisce in particolari condizioni di stress cani abbandonati
alla solitudine in cui i contatti con l’uomo sono sporadici. I suoi stupendi
occhioni azzurro cielo si sono offuscati. Ma non la sua tempra di lottatore
e la sua gioia di vivere, amato e innamorato della famiglia umana che
lui sogna ancora di poter avere. Solo questo potrebbe salvarlo : l’amore
! Rosa, la volontaria che si è occupata di lui dal primo soccorso, gli
è stata vicino come una tenera mamma e con grande sacrificio gli ha assicurato
le cure più appropriate e Black è uscito dalla crisi ma solo l’amore di
una vera famiglia potrà riportarlo alla guarigione completa. Poi saranno
necessari solo qualche controllo ogni tanto. Per l’adozione scrivere a
info@vocedimegaride.it ; la
redazione vi metterà in contatto con la volontaria che se ne sta occupando
*******
da
info@rinocammilleri.it - Ghiacciai
- Sull’agenzia SviPop del 30 novembre 2007 ho letto un articolo di Fabio
Malaspina in cui si rievoca il celebre abate e scienziato Antonio Stoppani
(quello de Il Bel Paese, per intenderci). Ebbene, nel 1881, quest’ultimo,
in occasione della seduta reale (nel senso che presenziavano il re e la
regina) alla
romana Accademia di Lincei, tenne un discorso intitolato «Sull’attuale
regresso dei ghiacciai sulle Alpi». Si noti la data. Non solo: a quel
tempo ci sarebbe stato davvero di che preoccuparsi, visto che dighe e
invasi artificiali erano praticamente inesistenti e i ghiacciai erano
quasi le sole riserve d’acqua. Ma Stoppani non se ne preoccupò e, anzi,
rassicurò il re Umberto: cose normali, erano quelle. Era appena finita,
infatti, una «piccola era glaciale» durata secoli e cominciava una fase
calda terminata verso il 1945, quando i ghiacciai alpini ripresero a crescere
fino agli anni Ottanta. Oggi in alcuni punti riaffiorano cadaveri di soldati
della Grande Guerra (segno di scioglimento) che erano rimasti intrappolati
nel ghiaccio (segno di congelamento). Ma, com’è noto, siamo tutti allarmati
per l’arretramento dei ghiacciai; gli uomini della «piccola era glaciale»
erano, invece, allarmati dal loro avanzamento. Malaspina cita un viaggiatore
francese del 1742, Pierre Martel, che scrive dei ghiacciai del Monte Bianco:
«Gli abitanti di queste zone dicono che le valli di ghiaccio erano un
tempo abitate e che c’era un gran numero di case; ma una fata che dominava
su di loro, irritata per qualche lamentela, li maledì. Perciò da allora,
il loro Paese è sempre rimasto coperto di ghiaccio». Questo tira-e-molla
dei ghiacci, però, pare funzionare alla rovescia nel due emisferi; oggi,
infatti, il cosiddetto «riscaldamento globale» par terrorizzare solo il
Nord, mentre l’Antartide dorme serena. Ma il punto è un altro: ormai l’ecologia
è un mestiere. Non vorrete incrementare il tasso di disoccupazione?
'O Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci e denunce
A
grandi falcate si approssima l’appuntamento per il corteo di sabato 15
dicembre al Vomero. Dopo il deludente incontro con sindaco ed assessori
nella sede della municipalità collinare,
tra fischi e cori che li invitavano a tornarsene a casa, senza offrire
alcuna soluzione concreta ed immediata ai problemi avanzati da cittadini
ed associazioni, la rabbia e la protesta, anche alla luce di recenti episodi
di cronaca, cresce. Però non possiamo e non dobbiamo dormire sugli allori.
Sappiamo tutti come sia difficile portare le persone in strada per manifestare
il proprio dissenso. Quindi in questi giorni vi chiedo di centuplicare
il vostro impegno per coinvolgere quante più persone possibile, anche
utilizzando il passa parola, gli sms e le mailing list. Più ne saremo,
più alte saranno le possibilità di essere ascoltati, modificando una situazione
di vero e proprio stallo che si è creata sia sull’intero territorio metropolitano
che, segnatamente, in alcuni quartieri come il Vomero. Al fine anche di
divulgarlo agli organi d’informazione, attraverso un apposito comunicato,
stiamo predisponendo un elenco di tutte le persone, associazioni, comitati
che stanno dando la loro adesione all’iniziativa. Una novità: sono bene
accetti anche i rappresentanti dei partiti politici. Sì, perché senza
infingimenti e senza nascondersi dietro un dito, a questa manifestazione
possono partecipare anche i rappresentanti dei partiti e gli eletti nei
vari consessi che abbiano, innanzitutto come cittadini, a cuore le sorti
di Napoli e dei suoi quartieri. Questo è un modo comunque di fare politica
e i nostri fini sono comunque politici. Allora perché escludere i rappresentanti
delle istituzioni e dei partiti che vogliono partecipare? Sarebbe un nonsenso.
Per questa ragione v’invito tutti, sia quelli che già l’hanno fatto che
quelli che si apprestano a farlo, a confermare la vostra partecipazione
al corteo, ricordando ancora una volta che si tratterà della prima iniziativa
che vedrà coinvolti tutti, e sottolineo tutti, i comitati e le associazioni
di Napoli in qualunque quartiere siano ubicati, anche con la finalità
di cominciare a creare nei fatti la famosa “rete, il coordinamento tra
queste realtà che fanno capo ai cittadini e che si assistono l’un l’altro
dandosi forza in tutte le iniziative che si andranno a fare sul territorio.
Basterà una mail o un sms ai recapiti che troverete in calce alla presente
con l’adesione ed un recapito ad quale far capo per tutte le comunicazioni.
Stiamo anche valutando l’opportunità di tenere una conferenza stampa per
illustrare le finalità dell’iniziativa. Di tanto, verranno tempestivamente
informati tutti coloro che hanno aderito o aderiranno. Negli anni scorsi
mi sono sempre battuto per non imbrattare le mura e le strade del quartiere
con manifesti e con volantini. Manterrò questo impegno evitando di fare
oggi ciò che ho sempre condannato ieri. Quindi niente manifesti e volantini.
Mentre v’invito, invec,e a venire al corteo con manifesti, striscioni
e quant’altro serva ad esprimere il vostro dissenso verso l’attuale inesistente
gestione del territorio napoletano e della cosa pubblica, in generale,
evidenziando anche le proposte che, a vostro avviso, bisogna porre in
essere per superare l’attuale fase di stallo. Nell’attesa di un vostra
cortese risposta, vi saluto con viva cordialità, aspettandovi tutti all’imbocco
dell’isola pedonale di via Scarlatti, in piazza Vanvitelli, sabato 15
dicembre, alle ore 11,00.
Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari - via Tino di Camaino,
22 80129 Napoli
Tel. +390815787434 cell. +393392384648
*******
Per la prossima domenica 9 dicembre l'Associazione per i Siti Reali e
le Residenze Borboniche propone una piacevole giornata nei luoghi della
"Napoli Capitale".
Vieni a riscoprire con noi preziosi "scrigni" di arte e di cultura e a
"gustare" delicati sapori partenopei.
Info: www.sitireali.it
*******
Dalla
Newsletter di Napoli Zoom (VIDEO - REPORTAGE)
Pianura e Soccavo, troppi i disagi e le proteste dei residenti.
Il consigliere Paudice (Fi) fa il punto della situazione.
Visiona, al link www.napolizoom.it/pianura-soccavo.wmv
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da
ML animalista :
COMPLIMENTI ALLA ASL DI NAPOLI: Sterilizza i
cani e li rimette dove capita
In nessuna citta' d'italia si sentono queste cose; tutte le asl di italia
sterilizzano i cani randagi e li rimettono nel posto da cui li hanno prelevati.
A NAPOLI NON FUNZIONA COSI': i cani, una volta sterilizzati.con la ferita
ancora fresca, anche se diluvia, vengono rimessi per strada in posti diversi
da quello in cui avevano vissuto fino a qualche giorno prima. Cio' determina
un grande disorientamento per la povera bestiola che si era guadagnata
nel posto in cui stava la fiducia delle persone di quartiere. I MIEI COMPLIMENTI
ALLA ASL. NAPOLI: SEMPRE AL PRIMO POSTO… NON SI SMENTISCE MAI.
*******
da
LIBERA – Coordinamento Regionale della Basilicata - Carissimi e carissime,
era già tutto pronto per lo scorso
6 Ottobre. Ci saremmo dovuti incontrare a Metaponto per la prima volta
in assemblea: coloro che hanno deciso di associarsi a Libera, gli amici
che simpatizzano per tutto ciò che Libera rappresenta, i compagni di strada
con i quali soprattutto in questi ultimi mesi abbiamo condiviso le tante
vicende che stanno caratterizzando l’attualità di questa nostra regione.
Ma poi è stato tutto annullato, le vicende hanno ulteriormente accelerato
e così a partire dalla inquietante richiesta del Ministro Mastella di
trasferire il Pm De Magistris ci siamo impegnati tutti ancor di più a
far sentire la nostra indignazione e a continuare a chiedere quella verità
sui tanti lati oscuri della Basilicata che sta caratterizzando tutto il
nostro impegno. La partecipata assemblea del 4 Ottobre in diretta televisiva
con Annovero e la straordinaria assemblea dello scorso 23 Novembre al
teatro Don Bosco di Potenza dove eravamo più di mille ci hanno fatto capire
non solo che siamo sulla strada giusta ma che abbiamo anche la grande
responsabilità di continuare. È per questo motivo dunque che avvertiamo
forte la necessità di fermarci, di compiere analisi lucide e oggettive
su quanto sta accadendo e sui percorsi che intendiamo fare. Abbiamo bisogno
di guardarci in faccia, di parlarci con chiarezza per sentirci ancora
più uniti in questa battaglia di democrazia che si sta portando avanti.
Facciamo di tutto dunque per fermarci e per stare insieme: è estremamente
importante. Pertanto da ogni parte della regione siamo invitati ad incontrarci
in assemblea il prossimo 15 Dicembre con inizio alle ore 17.00 a Montalbano
Jonico, presso la Sala Madre Teresa di Calcutta della Parrocchia San Rocco.
Per chi vorrà a seguire si svolgerà una fiaccolata per le vie della città
in memoria di tutte le vittime della violenza. All’Assemblea sarà presente
Gabriella Stramaccioni, direttrice nazionale di Libera la quale ci aiuterà
ad approfondire il grande lavoro di Libera sul territorio nazionale.
Vi aspetto davvero in tanti – don Marcello - Potenza, 6 Dicembre 2007.
*******
da
roberto.diiorio@alice.it
I MALATI DELLA SINDROME DA FATICA CRONICA HANNO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO,
AIUTATECI A DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA.
CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE www.cfsitalia.it La sindrome
d’affaticamento cronico - CFS ("Chronic Fatigue Sindrome") La sindrome
d’affaticamento cronico - CFS ("Chronic Fatigue Sindrome) Cos’ è la CFS
? Questa sigla, cambiata più volte nell’arco di pochi anni, è l’ultima
scelta dalla comunità scientifica per indicare una sindrome, di origine
sconosciuta, che colpisce almeno l’1% della popolazione mondiale e letteralmente
vuol dire: “Chronic Fatigue Sindrome” (sindrome d’affaticamento cronico).
Un nome stupido e che non dà affatto l’idea del dramma vissuto da chi
ne è colpito. Proverò a raccontarvi il mio, anche se, prendendo a prestito
il titolo di un libro di Marie Cardinal, non è facile trovare “le parole
per dirlo”. Il famoso pianista jazz, Keith Jarret, ha detto: “Un UFO si
è impossessato del mio corpo”! E questa forse è la definizione più indovinata,
per descrivere cosa prova un malato di CFS. Immaginate una persona con
la sua vita fatta di lavoro, hobbies, attività sociali che un giorno,
improvvisamente, si sveglia e non è più capace di alzarsi dal letto o,
se si alza, non è in grado di fare più quello che faceva prima: le forze
vengono a mancare, la vista fa scherzi improvvisi, la pressione fa su
e giù, dando origine a svenimenti e tachicardia o bradicardia; la memoria
si annebbia, i dolori tormentano ovunque il corpo, subentrano problemi
di termoregolazione, iniziano allergie e/o intolleranze alimentari e non;
si altera il metabolismo degli zuccheri, la gola fa male, una febbricola
va e viene, l’equilibrio diviene instabile, al minimo sforzo il respiro
diventa faticoso. E’ come se un terremoto avesse messo a soqquadro il
corpo e ci si ritrova, DA SOLI, con la propria vita cambiata in un attimo,
con i medici che con sanno dirti cosa hai, con gli amici che si allontanano
(pensando anche che hai qualcosa di contagioso o che sei impazzito improvvisamente)
. E poi si perde il lavoro, il partner, si smette di sognare un futuro,
come se una futuro non ci fosse più. Si resta da soli, come farfalle cui
hanno spezzato le ali, con la malattia che non ha cure, con la propria
disperazione, con la miseria che incombe e peggiora ogni cosa. E le Istituzioni
cosa fanno? Niente…per lo Stato italiano noi non esistiamo, neppure la
nostra malattia esiste. Non è sufficiente che l’Organizzazione Mondiale
della Sanità l’abbia riconosciuta e che lo stesso abbiano fatto gli USA
e la Gran Bretagna. Non sono servite a nulla le interrogazioni e le interpellanze
parlamentari presentate finora, per fare riconoscere ufficialmente la
CFS. La CFS non esiste “per legge” e così non esistono “per legge” neppure
i circa 300-400mila italiani che ne soffrono. Noi crediamo di avere diritto
alla nostra dignità di malati, di avere dei medici che capiscano la malattia,
di avere ricercatori che ne scoprano le cause e le cure, di centri di
assistenza e di riabilitazione, di qualcuno che ci aiuti anche economicamente
(non potendo più lavorare), noi crediamo di avere diritto ad una speranza
di vita. E poi mi chiedo: ora che la CFS inizia a colpire anche i bambini,
quale futuro questo Stato pensa di preparare per loro? ORA BASTA SIGNORI
MINISTRI,SIGNORI LEGISLATORI,E' GIUSTO CHE CI DIATE DELLE RISPOSTE!!!!!!!!
SCRIVETE ARTICOLI,BLOG,PARLATENE SUI FORUM,INVIATE E MAIL A TUTTI I GIORNALI,INSOMMA
DEVE SCATENARSI IL FINIMONDO!
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MALEDETTI
SAVOIA!
di Gigio Zanon
Prima di parlare della forzosa annessione del Veneto al regno di Sardegna
è necessario fare una premessa seppure sommaria. Già tra il 1859 e il
1861 il Savoia ebbe ad annettersi il legittimo regno delle due Sicilie
con la complicità del brigante Garibaldi e la benevolenza del regno di
Inghilterra, la quale vedeva nel regno borbonico un fiero antagonista
nello scacchiere del Mediterraneo. Dopo aver detronizzato ed esiliato
il re delle due Scille, Francesco di Borbone, il Savoia continuò la conquista
del territorio compiendo dei massacri inauditi, infierendo sulla popolazione
inerme e trucidando vecchi, donne e bambini e continuando con la deportazione
di oltre 70mila soldati dell’esercito del sud relegandoli nelle alte montagne
del Piemonte con le loro divise estive, ossia mandandoli incontro a morte
certa. Quelli che
riuscirono a scappare se ne andarono ad ingrossare le file dell’esercito
austriaco e unendosi ai veneti che già vi erano arruolati. Ed è in tale
modo che si apprese del trattamento che il re di Sardegna, e principe
di Piemonte, riservò alle popolazioni meridionali. Bisogna ricordare che
a quel tempo il regno duosiciliano era il più progredito e più ricco d’Italia,
nel mentre il regno Sardo-piemontese era sull’orlo del fallimento a causa
le spese per la guerra di Crimea a la palese corruzione dei suoi notabili.
Quindi iniziò la triste farsa dei plebisciti in giro per le terre occupate
dal Savoia. E il sistema per votare i plebisciti fu unico per tutta l’Italia,
ed avvenne in questo modo: avevano diritto al voto solo gli uomini che
sapessero leggere e scrivere e che avessero un reddito superiore al minimo
stabilito regione per regione. Chi aveva questo diritto di voto, doveva
passare tra due ali di soldati con le baionette inastate sui fucili, recarsi
innanzi a un tavolo dove sedevano un ufficiale dell’esercito sardo e due
notabili del luogo. A questo votante venivano consegnati due biglietti
di diverso colore con scritto “SI” o “NO”, e dopo averne barrato uno doveva
inserirlo in una apposita urna dello stesso colore del biglietto con il
sì o il no. Chi votava per il “NO”, aveva i beni confiscati, subivà delle
bastonate e finiva in carcere. Il tutto, molto democraticamente: alla
piemontese!! Ma l’appetito del re sardo-piemontese non si limitava al
regno del sud, voleva tutta l’Italia! E l’occasione gli venne nel 1866,
allo scoppio delle ostilità fra Prussica e Austria. E, come al solito,
il Savoia salì sul carro del vincitore per accaparrarsi anche il Veneto
e le Venezia. Ed ecco che arriviamo ad alcuni brani tratti dal mio libro
“1866. anno della vergogna” e dal diario del ministro plenipotenziario
del re di Sardegna, Genova Tahon di Revel.
8 aprile 1866 - Trattato d'alleanza tra la Prussia e Italia.
Art. 1- I1 y aura amitié et alliance entre ;
Art. 2- ...Si ...S.M Italienne, après l'initiative prise par la Prusse
des hostilités, aussitòt qu'elle en sera infonnée, en vertu du present
traité, déclarera la guerre à l'Autriche ;
Art.3 -... ne conclueront ni paix, ni armistice sans consentement reciproque
;
Art.4- Ce consentement ne saura etre refusé quand l 'Autriche aura consenti
à céder à l'ltalie le Royaume Lombardo Venitien et à la Prusse ;
Art. 5- Cet traité expirera trois mois, après la signature ;
Art. 6- Si la flotte autrichenne quitte l'Adriatique pour le Nord avant
la déclaration de guerre, S.M.it. enverra des vaisseaux suffisants..,pour
etre prets à s'unir à la flotte Prussienne, quand les hostilités éclateront.
( Si prega di non ridere perché il trattato al momento non è ancora tradotto.
perciò i bravi italioti non lo capiscono).
Traduzione per gli studenti, che studiano ancora solo USSR, anche se defunta
con la Glassnost:
art. 1 -Ci sarà amicizia ed alleanza tra..,;
art.2-.. Se.. , Sua Maestà Italiana (cioè il re, non Stalin), dopo l'iniziativa
presa dai Prussiani delle ostilità, non appena ne sarà informata (esisteva
il telegrafo elettrico N.D.T.) in virtù del presente trattato, dichiarerà
guerra all'Austria...;
art.3- non concluderanno né pace, né armistizio senza reciproco consenso.;
Art.4- Questo consenso non potrà essere rifiutato, allorchè l'Austria
avrà acconsentito a cedere all 'Italia il Regno Lombardo Veneto ed alla
Prussica;
Art.5- Questo trattato cesserà tre mesi dopo la firma... (perché non ci
fidiamo degli italiani N.D.T.);
Art.6- Se la flotta Austriaca... ... dovesse lasciare l'Adriatico per
il nord prima della dichiarazione di guerra, S.M it. invierà navi sufficienti...
...per esser pronte ad unirsi alla flotta Prussiana, quando le ostilità
scoppieranno. L'Italia incomincia al solito bene, disonorando il trattato:
Il 23 le truppe passavano il Mincio a Valeggio, ai molini di Volta ed
a Goito, con un ritardo di 7 giorni sui Prussiani, che ne furono male
impressionati. E ciò in barba, al citato articolo 2 dell'alleanza, che
stabiliva: "aussitot en sera informée" “Non appena ne saranno informati
", naturalmente gli italiani di allora non capivano l'italiano, che non
era ancora lingua ufficiale e quindi ancor meno il francese….(segue su
testo citato)
Corteo del 15 dicembre a Napoli/Vomero
Inviato
da Anonimo
il 15/12/07 @ 12:14
Carissimi, vi contattiamo per informarvi che, come
era immaginabile, viste le cattive condizioni meteorologiche e della viabilità,
l'assemblea regionale di Libera prevista per oggi pomeriggio a Montalbano
Jonico è stata rinviata a data da destinarsi. Vi salutiamo perciò
con rammarico attendendo nuova occasione di incontrarvi.
Cari saluti.
Segreteria LIBERA Basilicata
Oggetto:
Conviviale Associazione Culturale Borbonica di Terra di Lavoro
Carissimi Amici,
in questi periodi risultano d’obbligo alcune riflessioni che saranno a
fondamento del nostro agire futuro. I temi sono tanti ma cercheremo di
dare una esaustiva sintesi concentrando la nostra attenzione su alcuni
in particolare:
Tema ambientale
La nostra partecipazione associativa alle lotte per la preservazione ambientale
del territorio inteso come “corpus” indispensabile alla conservazione
di una “memoria” collettiva, con altre Associazioni, ha portato al probabile
rinvio a giudizio dei responsabili del mancato trasferimento dei residui
di ogni genere (soprattutto tossici) dalla discarica “LO UTTARO” in altri
siti a norma. La nostra partecipazione si è concretizzata per la
presenza ed il consenso alle numerosissime note di protesta diffuse a
nome del COASCA contro lo scempio ambientale in atto che i diversi governi
della città, incredibilmente, non sono riusciti a risolvere. Per
quanto concerne le cave, altra devastazione del territorio casertano,
rimaniamo sempre nella posizione di fortissima denuncia della presenza
di quest’ultime che hanno deturpato irrimediabilmente un paesaggio naturale
scelto da un Sovrano per la creazione della nuova capitale del Regno delle
Due Sicilie.
Tema Urbanistico
In alcuni articoli pubblici, abbiamo sottolineato come paradossalmente
in Caserta con un centro storico di ridotte dimensioni, continuano a permanere
o ad essere realizzate riqualificazioni architettoniche non conformi agli
stilemi ottocenteschi: vedasi le varie ristrutturazioni del Cinema Comunale,
i vari edifici preesistenti che intaccano l’omogeneità stilistica
del Corso Trieste, di Piazza Ruggero (incluso il Palazzo Comunale) di
parte di via San Carlo e di quelle in itinere nel c.d. quartiere Santella
tra via Mazzini e l’ex via Cavallerizza e così via. Gli stessi
toponimi delle strade principali richiamano personaggi impropri ed inadeguati
alla valorizzazione della vera Storia della nostra Comunità, come
(Piazza) Garibaldi, (via) Mazzini…. ignorando coloro che hanno dato dignità
alla città di Caserta come i Borbone Due Sicilie relegati ad indicare
viuzze di frazioni cittadine.
Tema Culturale
Il programma sociale per quest’anno presentato ai vari enti istituzionali
non ha avuto possibilità di realizzazione per mancanza degli indispensabili
fondi pubblici. E’ unanimemente riconosciuto che senza risorse è
quasi impossibile realizzare qualsiasi programma. Nonostante ciò,
appellandoci al nostro spirito volontario e di abnegazione per la causa,
siamo riusciti a fare delle conferenze presso scuole nella provincia di
Caserta, abbiamo diramato molti comunicati stampa di protesta contro la
celebrazione del bicentenario della nascita di Garibaldi, abbiamo invaso
di posta elettronica le miriade di associazioni culturali sul territorio
informandole non solo dei nostri scopi statutari ma anche facendo opera
di comunicazione sulla vera storia risorgimentale contribuendo a sdoganare
la Real Casa Borbone Due Sicilie dall’aggettivazione denigratoria comune
nel linguaggio popolare fino a pochissimo tempo fa. Abbiamo fatto stampare
circa mille volantini che saranno distribuiti nelle scuole al fine di
invogliare gli studenti a conoscere sotto diversa angolazione la Storia
del Sud Italia ed in particolar modo quella risorgimentale. Ci riproponiamo
di presentare per il nuovo anno sociale il vecchio programma di cui il
“Cambio della Guardia” davanti alla Reggia borbonica rimane il fiore all’occhiello
e nel frattempo cercheremo di raccogliere gli inviti dalle istituzioni
scolastiche per realizzare conferenze con gli studenti sulla vera storia
del Sud Italia. Abbiamo contribuito, seppur modestamente, alla redazione
del bellissimo testo del dr. Iesu sulla “Istruzione e Salute Pubblica
in Provincia di Terra di Lavoro dal Regno di Napoli dei Borbone al Regno
d’Italia (1734/1885) che verrà presentato in tutte le scuole dove
si organizzeranno contestualmente le attività informative e formative
dell’associazione sugli aspetti inediti della Storia risorgimentale. In
relazione alla disponibilità della sede associativa stiamo cercando
di organizzare un “corso” sulla Storia del Sud Italia ed in particolare
dei Borbone Due Sicilie aperto a chiunque.
Tema Organizzativo
L’Associazione Casertana Borbonica, staccatasi da quella Neoborbonica
di Napoli per ovvie ragioni di autonomia territoriale, prevede per gli
inizi dell’anno prossimo una riunione generale dei soci per le elezioni
delle cariche sociali e per l’approvazione del Bilancio Consuntivo e,
contemporaneamente, di quello previsionale o programmatico. Avremo a breve
altri delegati territoriali che saranno formalmente “investiti” del loro
impegno associativo, in occasione dell’imminente Conviviale Culturale
programmata per gli inizi di novembre. I due delegati sono il dr. Cianciulli
per il Comune di Montella, il sig. Baldascino per il Comune di Parete
ed il dr. Damiano per Cancello Arnone. Rinnoveremo le deleghe culturali
ai delegati di Capodrise, i sigg. De Chiara e Farro, a quello di Caiazzo,
sig. Del Vecchio, a quello di Recale, dr Mincione, di S. Maria C.V. arch.
Marino e di Casagiove sig. Domenico D’Ambrosio con l’invito a contribuire
maggiormente con il proprio impegno all’organizzazione di eventi culturali
sul proprio territorio di competenza. Siamo in contatto con l’assessore
comunale di Caserta per avere la disponibilità del sabato per le
ore antimeridiane, della sede sociale in via Mazzini presso l’ex Cenobio
di S.Agostino.- Caserta.
Tema Ludico-culturale
E’ previsto un gemellaggio culturale con altre associazioni (anche di
Napoli) per scambi di gite culturali in siti di particolare interesse
storico. Il giorno 11 novembre 2007, alle ore 12,45, presso la Masseria
Leonetti a Tredici di Caserta (prendendo la strada provinciale per Maddaloni,
all’altezza del deposito di bibite girare a destra per una stradina di
campagna e proseguire fino alla Masseria) si terrà una Conviviale
Culturale. In tale contesto verranno formalmente assegnate le deleghe
di cui al punto precedente e verrà dato spazio alla presentazione
del testo del dr. Iesu prima della lettura del nuovo programma sociale.
Si pregano coloro che vorranno aderire, di prenotare anticipatamente versando
la quota di euro 23,00 cadauno all’inossidabile ed indispensabile segretario
Mario Mezzo reperibile presso il Circolo Nazionale di Caserta in Piazza
Dante nelle ore antimeridiane.
Tel. 0823-326665 – 339-3132741 – Le prenotazioni sono a numero chiuso.
Appuntamento alle ore 12,30 in piazza Margherita – Caserta – presso il
Circolo Nazionale.
Il presidente – Pompeo De Chiara
Il Papa a Napoli:
polemiche, umori diversi. C’è chi si attende che lui compia un miracolo,
chi si chiede quanto costi a Napoli, in soldi, questa visita… eppoi, non
la si finisce di politicizzare, a seconda delle fole del governo e dell’opposizione
quest’Uomo che ha il solo compito di fare il Papa. Punto. Noi de La voce
di Megaride gli diamo il benvenuto più cordiale ch’Egli merita, soprattutto
in quanto bavarese, memori della simpatia e del calore umano dei bavaresi
la cui storia si è intrecciata con la nostra più volte, portando a Napoli
affetto e bellezza. Ricordiamo Corradino e la nostra ultima regina delle
Due Sicilie, Maria Sofia Wittelsbach. Buon sangue non mente!
Intanto,
riportiamo altre voci: Lettera aperta a S. S. Benedetto XVI in visita
a Napoli del Maestro Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione
Internazionale di Apostolato Cattolico (Aiac), che per l’occasione ha
realizzato per il Santo Padre un CD “Una Voce per la Pace” - Assisi -
Napoli - Gerusalemme, affidandolo alla magistrale voce del soprano greco
Despina Scarlatou.
“Carissimo Santo Padre, Napoli
vive da troppi lunghi anni e infausti giorni, che hanno compromesso quasi
tutto il tessuto sociale e morale di una società, che sembra nel torpore,
dormire e vivere nel pericoloso sonno della ragione. Il nostro beneamato
Cardinale Crescenzio Sepe quotidianamente cerca di svegliarci, ma nonostante
tutti i suoi preziosi sforzi, appare ancora lontana un’autentica Rinascita
Popolare, che sappia restituirci la dignità perduta e costruisca con un
comportamento etico un futuro vivibile per i nostri giovani. Può apparire
assurdo e strano ma anche ai cittadini della nostra amata Città vengono
negati i minimi principi dei Diritti Umani. Sono certo Santità, che a
Napoli porterà nuova Luce, Azione e Speranza per tutti coloro che hanno
a cuore un nuovo cammino storico che merita. Noi dell’Aiac, L’aspettiamo
a braccia aperte e Le auguriamo di cuore lunga vita e Le chiediamo d’esserci
vicini per sempre. Le porgo ossequiosi saluti e mi professo obbediente
e devotissimo Suo nel Signore.”
Gennaro Capodanno è di altro avviso e scrive:
Il Papa a Napoli:
ma quanto ci costa! - 750mila euro stanziati da Palazzo Chigi, 350mila
euro dal Comune di Napoli, 400mila euro dalla Regione Campania per accoglienza,
addobbi ed interventi strutturali, per un totale di 1,5 milioni di euro,
pari a circa 3 miliardi delle vecchie lire, ai quali si aggiungono, notizia
di queste ore, 140mila euro stanziati dall’Autorità portuale, per l’atterraggio
con l’elicottero, tempo permettendo, del Pontefice.
Ma quanto costa questa tre giorni del Papa a Napoli! Non parliamo dei
mali endemici della città, spazzatura, ordine pubblico, abusi di ogni
tipo, scuole fatiscenti, mancanza di lavoro, strade piene di buche ed
avvallamenti con pedoni a fare lo slalom, ma attestiamoci su alcune notizie
delle odierne cronache. Le “case famiglia” che accolgono minori sotto
la tutela giudiziaria non ricevono le rette dal Comune dal giugno 2006.
Mancano all’amministrazione partenopea, afferma l’assessore al ramo, 50milioni
di euro “spesi ma non erogati”. Sono soldi per l’assistenza agli anziani,
alle famiglie in difficoltà, alle mamme nubili ed ai bambini disagiati.
La Regione Campania ha anche bloccato i redditi di cittadinanza. Infine
una storia inquietante sulla quale si cerca di far luce. All’ora di entrata
dei bambini in classe, una mamma denuncia che hanno tentato di rapire
il suo figlioletto, che frequenta un circolo didattico tra i più antichi
e conosciuti della Città. Fino all’anno scorso dinanzi a questo plesso
era sempre presente un “angolo custode”, come lo chiamavano i bambini,
“un nonno civico” che vigilava amorevolmente su di loro all’ingresso e
all’uscita dalla scuola. Quest’anno il “nonno” non c’è più. Il motivo?
Il Comune non ha i soldi per rimborsargli 6 euro al giorno, per un totale
di 150 euro al mese per 25 giorni di presenza. Mi auguro che anche papa
Benedetto XVI, rappresentante di una chiesa che da sempre si professa
vicina agli ultimi, voglia riflettere sull’enorme spreco di pubblico danaro
per accoglierlo in una città che taglia i fondi destinati proprio ai meno
abbienti.
DECISIONE
DEL PARLAMENTO, SAN MARINO VIETA LA VIVISEZIONE
Approvata la proposta di legge di iniziativa popolare presentata nel febbraio
scorso dall'Apas. L’Associazione Sammarinese Protezione Animali,
esprime grande soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio
Grande e Generale della Proposta di Legge di iniziativa popolare, “Disposizioni
sul divieto di sperimentazione animale nella Repubblica di San Marino”.
Con l’approvazione di questa Legge, il nostro Paese si qualifica come
“Nazione cruelty-free” ossia come il primo Paese al mondo che non accetta
l’impiego degli animali nella ricerca, perché il nostro Parlamento ha
saputo comprendere e accogliere le ragioni dei numerosi cittadini firmatari,
i quali hanno portato all’attenzione delle istituzioni tutto quanto vi
sia di sbagliato e di vergognoso nella vivisezione. Quanto cioè sia eticamente
inaccettabile a causa delle atroci sofferenze cui sono sottoposti gli
animali da laboratorio, considerati come “oggetti viventi”, quanto sia
inutile e dannosa per l’uomo, poiché come erroneamente si crede, non è
l’antitesi alla sperimentazione sull’uomo, ma l’anticamera, dal momento
che ogni sostanza o farmaco sperimentato sull’animale dovrà sempre e comunque
essere testato sull’uomo per poter essere commercializzato. Inoltre, come
si basi su un presupposto del tutto sbagliato, cioè quello di applicare
all’uomo i risultati ottenuti sull’animale, che però assurdamente variano
da specie a specie. Per questi motivi sono sempre di più i medici e i
ricercatori che cercano vie alternative alla vivisezione, caldeggiando
l’utilizzo dei metodi sostitutivi, diversi dei quali già disponibili da
circa un ventennio. La bibliografia scientifica è ormai piena di pubblicazioni
che criticano e invalidano la vivisezione, ritenendola “cattiva Scienza”
ma nessun testo scientifico riporta testimonianze sui benefici della stessa.
Grazie a questa Legge, che punisce fra l’altro pesantemente chi fa sperimentazione
sugli animali, la Repubblica di San Marino rappresenterà un polo d’attrazione
per quelle industrie che utilizzeranno i metodi sostitutivi, più validi,
attendibili ed anche più economici. L’APAS ringrazia sentitamente i Consiglieri
che con il loro intervento hanno contribuito all’accoglimento della Legge
e naturalmente tutti coloro che l’hanno votata. La scelta di San Marino
di non accettare la vivisezione sarà di grande esempio per tutto il mondo,
esempio, che si auspica venga seguito ben presto da altri paesi, affinché
si possano salvare da atroci sofferenze milioni di animali e perché ci
si avvii verso una ricerca al passo con i tempi e più attenta alla salute
dell’uomo
****** (ANSA) -
NAPOLI, 3 OTT - Condannato a 3 anni e 4 mesi il deputato Caruso, per una
irruzione da parte di un centinaio di manifestanti all'Ipercoop di Afragola.
Caruso, esponente dei Disobbedienti, e' stato ritenuto responsabile del
reato di estorsione per quella che da molti fu definita un'azione di 'esproprio
proletario'. Il pm aveva chiesto una condanna a sei anni di reclusione.
La stessa pena di tre anni e 4 mesi e' stata inflitta agli altri otto
imputati che parteciparono all'azione.
*****
BUSH BLOCCA LA COPERTURA SANITARIA AI BIMBI POVERI
WASHINGTON - Il presidente George W. Bush ha usato il suo potere di veto,
per la quarta volta da quando è alla Casa Bianca, per bloccare una legge
approvata dal Congresso che estende la copertura assicurativa medica a
milioni di bambini. Il leader democratico al Senato Harry Reid ha definito
"un veto spietato" l'azione di Bush. "Non è mai stato così chiaro quanto
il presidente Bush sia ormai fuori sintonia con le priorità degli americani
- ha affermato il senatore democratico - Con questo veto di una legge
approvata con voto bipartisan il presidente Bush nega cure sanitarie a
milioni di bimbi americani a basso reddito".
*****
VORREMMO IL “BIS” – di Antonio Mocciola
Il 28 e il 29 settembre 2007 è andato in scena a Napoli “Park Sounds”,
la nuova fatica creativa di Lucio Salzano, regista reduce dal successo
di “Poetic Juke-box”.Lo spettacolo, diviso in due parti, ha una forte
impronta musicale, anche per la presenza in scena di due notissimi musicisti
partenopei, il maestro Enzo Amato, autore delle musiche originali, ed
Antonio Onorato con la sua sintguitar. Con loro le giovanissime Simona
Di Maio ed Azzurra De Sanctis che, in un contesto onirico e fortemente
evocativo, ci hanno accompagnato attraverso un vero e proprio viaggio
nel tempo, verso le radici più arcaiche della vita. La scena: l’Eremo
dei Camaldoli per la prima sera, e la masseria Casaputana di Chiaiano
per la seconda, assurge a ruolo fondamentale, non meno dei protagonisti
in carne e ossa. Ed ecco dunque che la scena diviene, di volta in volta,
luogo della musica, dei giochi, dell’infanzia: come un nastro che si riavvolge.
A dare vita a questa magica fusione tra teatro e musica hanno contribuito
anche i solisti dell’Orchestra da Camera di Napoli, diretta dal maestro
Enzo Amato, e le suggestive proiezioni del noto videoartista Enrico Greco.
Il teatro di LUCIO SALZANO, napoletano, si contraddistingue per una forte
impronta visionaria ed evocativa, inserita spesso in contesti naturali,
quasi a rifiutare i tòpoi classici della rappresentatività. Così in “Top
spin” (2005) la scena è un campo da tennis, mentre in “Poetic juke-box”
(2006) si sperimenta un teatro “ad personam” che ha trovato numerosi estimatori,
ed imitatori. “Park sounds”, l’ultima creatura della fervida fantasia
di Salzano, trova nei parchi naturali una location che si preannuncia
di notevole impatto visivo e spettacolare, non meno delle musiche, sempre
appropriate ed originali. ENZO AMATO, chitarrista, compositore e direttore
d’orchestra, ha composto le musiche originali di “Park Sounds”, prestandosi
anche a un inedito ruolo di attore. "Comporre la musica per il lavoro
di Lucio Salzano “Park Sounds”, mi ha dato la possibilità di esplorare
l’essenza del suono, il suono concepito e percepito come emozione e tramite
tra la materia e lo spirito: suono architettura dell’invisibile. ANTONIO
ONORATO, virtuoso chitarrista partenopeo, ha già lavorato con Salzano
in “Top spin” e “Poetic juke-box”. Il suo ultimo cd, “Todo Azul”, fresco
d’uscita, è una mirabile sintesi di jazz e forma canzone, di Napoli e
Brasile.“Sono molto felice di collaborare ancora con il mio amico Lucio
Salzano che ritengo sia un artista tra i più estrosi e geniali che conosco.
Questo suo ennesimo esperimento artistico, che miscela teatro, musica,
immagini ed elementi naturali è di sicuro molto interessante, come sempre”
*****
Uff.Stampa Stefano Avitabile -REGALA UN FARMACO… RICEVERAI UN SORRISO
– Rotary International Club Valle Telesina Distretto 2100 - Il Rotary
Club Valle
Telesina e l’Associazione Onlus Art x World organizzano, a partire dall’
8 di Ottobre e per tutto il mese ,una iniziativa di solidarietà a favore
delle popolazioni della Tanzania.La finalità dell’iniziativa è la raccolta
di medicinali per i dispensari della Tanzania attraverso il St. Gaspar
Hospital di Itigi .I farmaci necessari sono facilmente reperibili in quanto
si tratta di medicine di uso comune nelle nostre realtà sociali . “Con
un piccolo gesto di solidarieta’ si possono aiutare adulti e bambini che
vivono in una situazione di disagio e di malattia” dichiara il Presidente
PATRIZIA BOVE “ chiedo una partecipazione ed un concreto sostegno a favore
di chi vive in una realtà povera e degradata, dove sono necessari soprattutto
i medicinali. Non chiediamo denaro ma chiediamo di partecipare regalando
un farmaco . Aiutiamo concretamente, depositando in farmacia un pensiero
d’amore per chi è più sfortunato di noi”. “L’aiuto che noi possiamo dare
–chiude il Presidente del Rotare Club Valle Telesina– è solo una goccia
nel mare della povertà africana ma è pur sempre un apporto significativo
e concreto. Per questo abbiamo titolato la nostra iniziativa:
“Regala un farmaco.. riceverai un sorriso”.
L’iniziativa gode della collaborazione dei titolari di farmacia di tutti
i Comuni della Valle Telesina
*****.
Da cromano@fastwebnet.it -
Si comunica che,tra i tanti corsi, dal giorno Mercoledì 17 Ottobre
p.v. presso la Fondazione Humaniter di Napoli con cadenza settimanale
(Ogni Mercoledì 18-19), si terrà il Corso di "STORIA DEL REGNO DELLE DUE
SICILIE" per il primo semestre accademico (Ott-Gen.07/08) e di "STORIA
DELLA CAVALLERIA" per il secondo semestre accademico (Feb.-Mag.08), tenuti
dal Dott.Prof.Ciro Romano dell'Univ.di Napoli "Federico II".
Per informazioni e contatti: http://www.humaniter.org/
*****
Agenzia TeleradioNews/Gianni Gosta - Caiazzo. Scoperta antica strada.
Al lavoro la Soprintendenza. Scavi anche a Piana di Monte Verna. Una sensazionale
scoperta sarebbe stata fatta nel corso dei lavori di recupero del giardino
delle Opere Pie che affaccia sul foro Marco Gavio, sull’ala orientale
di piazza Verdi, ceduto in comodato al Comune affinché ne ricavasse una
piazza a verde attrezzato e ristrutturasse un vecchio stabile da adibire
a centro polivalente per gli anziani. Sul rinvenimento
vige il massimo riserbo, ma da attendibile fonte si apprende che già sono
al lavoro alcuni funzionari della Soprintendenza insieme a personale specializzato
nel recuperare e catalogare gli antichi reperti, di importanza tale da
esigere la loro presenza almeno fino a venerdì. Secondo attendibile fonte,
dagli scavi effettuati a pochi metri dal suolo, all’altezza dell’antico
livello della piazza, sarebbe venuto alla luce un tratto di un’antica
strada romana ancora acciottolata, all’apparenza proveniente dalla strada
cioè dal cancello d’ingresso alla chiesa dell’Annunziata e diretta verso
l’antico pozzo del Foro Marco Gavio, che gli stessi romani alimentarono
dalla storica sorgiva del Formale attraverso una condotta ancor oggi utilizzata.
Non è tutto perché da scavi leggermente più profondi sarebbero emerse
le fondamenta di un antico edificio, sulle rovine del quale, in epoca
molto meno remota, sarebbe sorto il complesso in fase di ristrutturazione.
Se la sua importanza dovesse essere confermata com’è auspicabile, il ritrovamento
potrebbe compromettere in parte o procrastinare gli intenti dell’amministrazione
comunale ma sicuramente arricchirebbe la città di storici reperti che,
in aggiunta al sarcofago “di” Santo Stefano, riportato recentemente alla
luce nel Duomo, distante solo pochi metri, certamente richiamerebbe anche
dall’estero numerosi turisti ed amanti di storici reperti. Da alcuni giorni
altri esperti della Soprintendenza sono all’opera anche a Piana di Monte
Verna, in via Marano e nei pressi dei ruderi di antiche terme venuti alla
luce anni addietro alle spalle della stazione di servizio Mone, alla congiunzione
delle provinciali che dal bivio di Piana si diramano rispettivamente verso
Capua e Caserta. Anche tali reperti, si vocifera di notevole importanza
almeno in via Marano, potrebbero contribuire al richiamo di un turismo
qualificato, purché le amministrazioni locali siano attente e intenzionate
a recuperarli.
Dalla
Serenissima, Gigio Zanon info@gigiozanon.com
"Sig. Cronista, il 29 settembre alle 14 e 30 un pezzo del cornicione
del finestrone della sala del Maggior Consiglio del nostro Palazzo Ducale
è caduto! E questo è un altro esempio del degrado in cui versa Venezia!
La gessificazione causata dalla solfatazione dei fumi delle navi e delle
piogge acide, l’incuria, il totale menefreghismo degli addetti, sono sotto
gli occhi di tutti! Un altro eclatante esempio dello stato di abbandono
in cui versa il nostro comune lo abbiamo avuto nei giorni scorsi a Mestre,
Marghera e dintorni! Nel mentre si ostentano faraoniche ed inutili “opere
di regime” sperperando milioni dei nostri euro, come il ponte “inutile”
il “tram dei desideri”, il “people mover”, il sottopassaggio dell’autorimessa,
la paventata “sublagunare”, Venezia si stà sciogliendo come neve al sole.
Dopo oltre 30 anni di queste amministrazioni siamo giunti al fondo del
barile: ora non ci resta che scavare… le macerie! Ha ragione Cacciari
quando dice che ci vuole un Commissario! Anzi! Io direi che ci vuole un
Tutore, e porre Venezia sotto tutela di un Ente internazionale che non
abbia nel suo interno alcuno dei personaggi che ci ritroviamo fra i piedi:
sia in sede locale che nazionale! Solo così, forse, i nostri figli e nipoti
potranno un domani vedere ancora quello che resta di una Città unica al
mondo, che tutto il mondo ci invidia e che è stata dichiarata dall’UNESCO:
“Patrimonio dell’Umanità”! Se la lasciamo ancora in mano a questi qui,
capaci solo di creare “ronde di angeli”…
*****
“Pozzuoli: un porto nei secoli” - Domenica 7 Ottobre - Pozzuoli, grande
porto romano, crocevia
di culture diverse, la cui vitalità ha caratterizzato, nei secoli, la
vita di un popolo Rivivremo le principali tappe della storia del porto,visiteremo
i luoghi più caratteristici della città di mare: Il Macellum detto Tempio
di Serapide, importante crocevia di uomini, merci, storie e culture, i
resti della città mercantile negli scavi archeologici del Rione Terra,
la Darsena, approdo sicuro delle imbarcazioni vicereali. Impareremo a
conoscere l’odierno porto di Pozzuoli, attraverso i racconti di chi nel
porto ci vive e lavora, come gli storici ormeggiatori e gli uomini della
Guardia Costiera. Domenica 7 Ottobre ore 10.00 Fermata Pozzuoli linea
Cumana SEPSA Costo: € 5,00 per persona Bambini fino a 6 anni – Gratuito
Durata percorso circa 3 ore.
Prenotazione obbligatoria Info/prenotazioni: 3475450650/3496537921 info@flegreando.org
*****
Si terrà il prossimo 10 ottobre la seconda sessione di provini d’ammissione
al primo anno di corso dell’Accademia del Teatro Il Primo. Gli interessati
possono telefonare per informazioni e prenotazioni, dalle ore 16,00 alle
20,00, alla segreteria del teatro, numero 081 5921898 TEATRO IL PRIMO
Viale del Capricorno. 4 – Napoli hermescomunicazione@gmail.com
*****
DA ASSOCIAZIONE LACEDONIESI E CAMPANI NEL MONDO - L’Associazione lacedoniesi
e campani nel mondo condanna le barbarie e la
sanguinosa repressione contro il popolo Birmano. I nostri pensieri e le
nostre preghiere vanno alle famiglie e alle vittime innocenti. La cultura,
la democrazia e il libero pensiero di esprimersi sono il seme della pace
e della fratellanza tra i popoli. L’umanità deve scegliere fra l’amore
e l’odio, l’odio distrugge, l’amore costruisce. Un appello a tutti i fratelli
nel Mondo. La pace e la democrazia sono prigioniere del terrore, dobbiamo
liberare la pace: (Non si uccide e non si deve opprimere un diritto umanitario
di amore e di pace che Nostro Signore a tutti ha donato). L’umanità già
soffre e deve difendersi in ogni attimo di vita dalle sciagure per calamità
naturali (es. terremoti, inondazioni), sia per eventi economici-sociali
(le drammatiche emigrazioni di massa), per la sciagurata gestione della
cosa pubblica che non ha affatto favorito lo sviluppo del territorio.
Sulla terra, guerre e conflitti non finiscono mai, (la pace, l’amore,
lavoro e serenità, è l’ordine del giorno). Altrimenti realizziamo un’altra
torre di Babele e a pagare saranno i nostri figli. Con cordialità, Michele
Bortone bortmik@freesurf.ch
*****
Corsi di lingua italiana e sportello per i diritti degli immigrati a Quarto.
Da cirobiondi@alice.it Dopo anni
di impegno sociale per la promozione dei diritti migranti, l’associazione
Ashiwa in collaborazione con lo Spi Cgil di Quarto anche per quest’anno
riprende l’attività dei corsi di lingua italiana per stranieri e lo sportello
dei diritti. Da ottobre, ogni giovedì, dalle ore 18,00 alle 21,00 “Sportello
informativo” e dalle ore 19,30 alle 21,00, corso di lingua italiana. Lo
sportello informa su: rilascio, rinnovo e conversione del permesso di
soggiorno; ricongiungimento familiare; richiesta di cittadinanza; servizio
sanitario nazionale; asilo politico e rifugiati; legislazione, contratti
e rapporto di lavoro; vertenze legali. I volontari dello sportello offrono
assistenza nella compilazione modulistica e assistenza legale. Tutte le
attività sono gratuite. La sede è a Quarto, in via de Ribera, 3 (alle
spalle della villa Comunale). “L’associazione Ashiwa e lo Spi Cgil - si
legge in una nota dei responsabili delle organizzazioni che promuovono
lo sportello - credono fortemente nella necessità di abolire la Legge
“Bossi-Fini”, chiudere i Cpt (i centri di permanenza temporanei) e auspicano
la tutela dei migranti da qualsiasi forma di sfruttamento e schiavitù.
Pertanto chiunque creda nei principi di integrazione e partecipazione
sociale dei migranti può collaborare contattando lo sportello”.
Katia: 3291440004; Dario: 3290633503 e-mail: ashiwa.arci@libero.it
*****
COMUNE DI SESSA AURUNCA ASSESSORATO ALLA CULTURA info@sbandieratorisessa.itPresenta
in occasione della visita ufficiale dei Rappresentanti Amministrativi
ed Industriali della Città di Homburg (Germania) alla nostra Città Sessa
Aurunca La Storia La Cultura L'Arte La Natura 1 ottobre 2007 – Programma
dalle ORE 18.00 Sfilata ed esibizioni per le strade e le piazze del Centro
Storico dei seguenti gruppi: SBANDIERATORI CITTA' DI SESSA AURUNCA Gruppo
Folk L'ARIELLA Gruppo Folk I FIGLI DI LAURO ORE 19.00 Accoglienza della
Delegazione di HOMBURG nel "Salone dei Quadri" della Civica Residenza
a seguire CONCERTO Esecuzione di brani Classici tratti dal repertorio
classico tedesco ed italiano Cantanti: Anna Casale, Francesca Fuselli
Pianista: M° Amedeo Virgulto
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gennarocapodanno@tiscali.it NAPOLI - SOS dal Vomero: basta con l’inquinamento
pubblicitario - Basta! Non ne possiamo più, siamo invasi
dalla pubblicità stradale. Dopo i totem di plastica, maxitabelloni,maxipaline,
in questi giorni stanno installando centinaia di nuovi manufatti. La pubblicità
stradale al Vomero ha raggiunto valori inaccettabili. Se poi aggiungiamo
quella delle pensiline dell’ANM e quella abusiva che si avvale di alberi
e pali abbandonati, i vomeresi sono praticamente bombardati da immagini
pubblicitarie. “.Dopo l’inquinamento atmosferico, determinato dal traffico
veicolare, dopo l’inquinamento acustico, per gli aerei a bassa quota che
sorvolano ancora minacciosamente la collina, il Vomero ora è afflitto
anche da “ inquinamento pubblicitario “. E’ una malattia che sta infestando
rapidamente ogni angolo di territorio. L'inquinamento pubblicitario in
effetti è particolarmente subdolo perché, come una malattia che man mano
si diffonde, crea una forma di desensibilizzazione nelle persone. In questo
modo si perde anche la facoltà di indignarsi e progressivamente si viene
spinti a pensare che sia "normale così". Alla fine non ci si fa neppure
più caso “. Da un censimento che stiamo effettuando su tutto il territorio
collinare, emergono dati impressionanti. Ad esempio in via Luca Giordano
nel tratto di poche centinaia di metri tra via Scarlatti e piazza degli
Artisti, si contano 47 manufatti pubblicitari. In alcune strade, come
in via Stanzione, dinanzi alla facciata laterale della scuola Vanvitelli,
costruita nel 1931, vi sono sei tabelloni in poco più di dieci metri.
Analoga densità in via Tino di Camaino, all’angolo con via Tarantino.
Un manufatto pubblicitario campeggia anche dinanzi alla facciata laterale
di villa Casciaro in via Solimena. Peraltro molti di questi manufatti
vengono utilizzati per affissioni abusive. Occorre che l’amministrazione
comunale intervenga su questo stato di cose, ponendo un limite al potentato
economico-mediatico legato alla pubblicità, anche attraverso il rispetto
di precise normative e vincoli, integrando anche quelle fissate nelle
norme di attuazione del piano generale per gli impianti, approvato con
deliberazione del Consiglio Comunale n. 296 del 24.09.1999. Al Vomero
comunque inizia una vera e propria guerra contro l’inquinamento pubblicitario,
con la fondazione del movimento RAP vomerese ( Resistenza all’Aggressione
Pubblicitaria ) e la creazione del corpo degli anti-pubblicità.
*****
Martedì 2 Ottobre ore 18.30 info@puntosunapoli.it
L’arch. Gerardo Mazziotti presenta ”Napoli nel Tempo” ed. Intra Moenia.
E’ presente il curatore dell’opera Luciano Scateni. Panorami, monumenti,
piazze e strade nelle trasformazioni della città dall’Ottocento ai giorni
nostri. Una ricognizione fotografica che è un affettuoso “amarcord” e
un ammonimento a recuperare, per quanto è ancora possibile, la qualità
urbana di una città testimone di bellezze ambientali come poche altre
al mondo. Koesis Club Via Luigia Sanfelice 2 tel. 0813723333
*****
CI IMPONGONO PURE LA PROPAGANDA PER IL PD Non ci potevo credere quando
l'ho letta. L'Autorità garante della comunicazioni ha emanato una delibera
che al Minculpop gli fa un baffo. Non bastava la Rai completamente occupata,
adesso l'Agcom delibera che: "Le emittenti radiotelevisive pubbliche e
private e i fornitori di contenuti in ambito nazionale sono invitati a
riservare nei programmi di informazione uno spazio adeguato all'argomento
dello svolgimento delle "elezioni primarie" indette per la scelta dei
componenti dell'assemblea costituente nazionale e del segretario politico
nazionale del Partito Democratico per il giorno 14 ottobre 2007, osservando
i principi di pluralismo, obiettività, completezza e imparzialità dell'informazione."
Avete capito? Già non si parla d'altro che di questa ridicola messa in
scena per incoronare l'ottavo re di Roma, adesso lo impongono pure a tutte
le televisioni, inclusa Mediaset. La spacciano per par condicio, che già
è un boiata, ma in realtà non ha niente a che vedere con elezioni generali,
qui si tratta di fare pubblicità gratis a Veltroni e al PD. Lo sanno anche
i sassi che sono finte primarie, giusto per darsi una parvenza di democraticità,
e proprio per questo si prevede un'affluenza minima. E loro che si inventano?
Tutti devono osannare il nuovo messia e il profondo senso "civico" di
questa buffonata, al solo fine di far credere ai gonzi che sia una cosa
seria. Sono proprio curiosa di vedere se daranno lo stesso spazio agli
altri candidati, che hanno deciso di immolarsi per non fare l'ennesimo
finto plebiscito come l'ultima volta. E di grazia, cari componenti dell'Agcom,
rientra nei vostri obiettivi propagandistici raccontare anche come hanno
blindato le liste, stracolme di migliaia di veltroniani e precluse agli
pseudo-dissidenti? O forse questo è meglio non raccontarlo, perché non
è tanto "civico"? Ed ora questa bella trovata pensate di estenderla anche
a tutti gli altri partiti, o vale solo per Uolter? Se un domani i Circoli
della Libertà o le liste civiche di Grillo decidono di farsi le loro primarie,
magari non camuffe come queste, daremo anche a loro lo stesso spazio?
Siete pronti ad un delibera simile anche per AN, la Lega o Rifondazione?
Pietosi, semplicemente pietosi, esattamente come le motivazioni di questo
obbrobrio illiberale http://www.agcom.it/provv/d_146_07_CSP.htm
Non sei d'accordo? Vuoi dire la tua?
Vieni su www.barbaradi.splinder.com
e scrivi un commento.
***** esistenza@tiscali.it Martedì
9 ottobre 2007 alle ore 16, presso il salone di Casartigiani, sito in
Napoli a piazza Garibaldi, 73, si terrà la Conferenza Stampa di presentazione
dell’Open Forum, voluta dall’associazione
ConfiniComuni con sede in Roma, insieme alle altre organizzazioni culturali:
l’Istituto di Studi Politici “San Pio V”; l’associazione “Guido Dorso”;
l’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico e con il patrocinio
dell’Associazione Giornalisti Europei. Insieme all’unisono hanno deciso
di portare a Napoli l’evento per contribuire a sostenere lo sviluppo culturale
e morale di una Città che storicamente è stata la capitale del Mezzogiorno
d’Italia e della cultura d’Europa. Tra gli obiettivi vi sono il dare lavoro
attraverso la creazione di una Fondazione attraverso la successiva costituzione
dei Distretti Lavorativi Giovani (D.L.G.), e l’impegno di unire le migliori
sinergie culturali mondiali per lo Studio delle Problematiche Etiche Socio
- Economiche e Geo Politiche, atte a costituire un gruppo di lavoro internazionale
per lavorare a trovare possibili soluzioni sugli scottanti temi del Futuro
dell’Umanità. Tra gli obiettivi futuri vi è entro la fine dell’anno la
costituzione di una O.N.G. Libera Diplomazia Mondiale, che verrà presentata
a New York nei primi mesi del prossimo anno. Il convegno ha un tema di
grande attualità esistenziale: “L’Universo, confronto tra Uomini ed Idee
per un Progetto comune di Sviluppo”, che si svolgerà a Napoli alla Villa
Pignatelli, sabato 27 ottobre 2007, con l’adesioni e gli arrivi di delegazioni
di associazioni culturali estere. Gli alunni scelti da gli Istituti Artistici
e Professionali della Città, ascolteranno e dialogheranno con i relatori:
Franco Balletta, docente Cattedra Economia Università agli Studi Federico
II Napoli; Alberto Bottino direttore generale dell’Ufficio Scolastico
Regionale per la Campania; Franco Cozzarelli, presidente dell’associazione
“Rinascita Popolare; Antonio Iodice, presidente dell’Istituto di Studi
Politici “San Pio V”; Maurice Levy, presidente della Commissione per i
Diritti dell’Uomo; Flavio Lotti, coordinatore de “La Tavola della Pace”;
Vincenzo Olita, direttore di Società Libera; Dario Sguro, economista;
Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato
Cattolico; Luigi Siri, notaio; Nicola Squitieri, presidente associazione
“Guido Dorso”; Giulio Tarro, chairman of the Committee on Biotechnologies
and Virus-Sphere e Raimondo Vadilonga, presidente dell’ associazione “La
Rotonda”. Sono previsti gli interventi di Marc Carre e Viorel Danacu.
Chiuderà i lavori alle ore 18 il concerto “Naples in the World” interpretato
dal famoso soprano greco Despina Scarlatou.
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce
Napoli.
Piedigrotta "moscia"; stagione fallita. - Preoccupante rendiconto del
Telefono Blu Campania: Turismo in Campania – parte la festa di Piedigrotta
– molto battage ma gli alberghi non si riempiono - Telefono Blu critica
l’operato degli amministratori al ramo che invece di fare mea culpa affidano
alla festa le sorti della stagione – negativo il bilancio in tutto il
settore. Turismo in Campania: Telefono Blu : Piedigrotta non risolve la
crisi, stagione fallita!Dopo il tonfo di presenze registrato nel “maggio
dei monumenti” e con l’ennesima stagione trascorsa solo a contare l’ enorme
numero di rinunce di prenotazioni, registrate negli alberghi e nelle pensioni
del capoluogo e delle altre località limitrofe, non è possibile affidare
alla pur gloriosa festa di Piedigrotta la soluzione dei problemi che hanno
distrutto le aspettative degli operatori e delle aziende. È questa l’opinione
dell’associazione Telefono Blu che ha monitorato costantemente l’andamento
del settore durante tutta l’estate con dei riscontri che sono purtroppo
risultati sempre più negativi fino a questo momento. La causa, secondo
Telefono Blu, deriva sempre dalle note vicende che per troppo tempo hanno
scandalosamente caratterizzato l’immagine turistica del territorio ma
anche dalla assoluta mancanza di un vero programma di iniziative capace
di richiamare e soprattutto accogliere i turisti per tutto l’anno. Non
è possibile paragonare quindi Napoli alle altre città italiane come Firenze
o Roma che hanno invece trascorso una stagione turistica straordinaria
per le eccellenti iniziative legate alla valorizzazione del loro patrimonio
storico, artistico e culturale che si svolgono tutto l’anno grazie alla
programmazione e alla continuità degli eventi. “Per questo motivo bisogna
riflettere seriamente su questa ennesima debacle turistica napoletana
e riorganizzare subito la nuova stagione sul modello delle altre città
d’arte”. “Diversamente rischiamo di festeggiare da soli già la prossima
Piedigrotta!”. Nell’occasione Telefono Blu ricorda, per l’ennesima volta,
che nel centro storico di Napoli più di duecento chiese di grandissimo
valore artistico risultano ancora chiuse alla faccia di quel turismo religioso
e culturale che porterebbe visitatori e ricchezza tutto l’anno…altro che
Piedigrotta! (Telefono Blu - S.O.S. - Turista - Campania)
Il
Maestro Gennaro Sguro, presidente dell’Associazione Internazionale di
Apostolato Cattolico (Aiac), ha realizzato per la visita a Napoli del
Santo Padre Benedetto XVI il CD “Una Voce per la Pace” - Assisi - Napoli
- Gerusalemme, affidandolo
alla magistrale voce del soprano greco Despina Scarlatou, accompagnata
dalla Sinfonica Aiac. Un nuovo impegno voluto dall’Aiac per evidenziare
al Santo Padre Benedetto XVI, che la nostra Città non è solo degrado,
abbandono e morte ma anche possibile sviluppo e volendo serbatoio di vitale
energie che possono ridarle dignità. Il CD “Una Voce per la Pace” è stato
affidato al Cardinale Crescenzio Sepe e contiene tredici brani di cui
alcuni inediti, che non mancheranno d’essere apprezzati dal Santo Padre
dalla sua alta e sensibile cultura musicale, soprattutto la “Ave Maria”
di Charles Gounod cantata in latino dalla Scarlatou, insieme a: “Ave Maria”
(vocalizzi); “Sinfonia per il mio Angelo” - G. Sguro - D. Scarlatou -
“Sinfonia per il mio Angelo” - G. Sguro - D. Scarlatou (solo musica);
“Il mio Canto” - Rumolo - Landolfi; “Addio del passato” - (La Traviata)
- Verdi; “Vissi d’arte” (Tosca) - G. Puccini; “Tu che di gel sei cinta”
- (Turandot) - G. Puccini; “E’ Strano!” (La Traviata) - Verdi; “Caro nome”
(Rigoletto) - Verdi; “Volta la terrea” (“Un ballo in maschera”) - Verdi;
“Inno Italiani nel Mondo” Sguro - Scarlatou - Sguro e “Inno alla gioia”
(Europa) - Beethoven (vocalizzi). Sguro, artista di chiara fama ha detto:
“il nostro è un ulteriore e forte impegno dell’Aiac, che segue le tante
iniziative svolte a sostegno dell’etica civile del vivere in un difficile
momento storico - socio - culturale - politico, per risvegliare la città
dal torpore di un pericoloso sonno della ragione. L’arrivo a Napoli di
Benedetto XVI, voluto dal cardinale Crescenzio Sepe, che tanto ha fatto
per la città, è l’occasione per ritrovare speranza, forza e dignità, perché
Napoli non può più aspettare e restare relegata nella sua lunga agonia”.
Continua magicamente il sogno di Sguro di un’autentica rinascita popolare
attraverso l’indispensabile sviluppo che ha quale obiettivo la futura
costruzione della Casa Mondiale della Cultura. Il soprano greco Despina
Scarlatou, che è profondamente legata alla nostra città ha dichiarato:
“Sono onorata per la scelta di Sguro e tanto emozionata pensando di aver
avuto l’opportunità di cantare la Pace per il Santo Padre Benedetto XVI.
Napoli mi è particolarmente cara e sono felice quando posso ritornarci,
sono certa che il Papa porterà nuova luce nei cuori di questo meraviglioso
popolo”.
Alfredo
Mulè/La circolare Spigolosa
Tutti noi conosciamo
la vicenda della storica “Mattel”, la multinazionale californiana. Nei
giorni scorsi il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, iscrive
nel suo fascicolo d’inchiesta proprio lo stesso amministratore delegato
nonchè rappresentante legale, il Sig. Robert A. Eckert. Il capo di accusa
è di “disastro colposo”. Nella vernice usata per le rifiniture dei giochi
è stata trovata la presenza di piombo, in più dei piccoli ma potenti magneti,
che se ingoiati dai bambini…vi lascio pensare! Subito la Mattel provvede
al ritiro di milioni di giochi, ma ugualmente le fiamme gialle all’unico
stabilimento italiano di Oleggio Castello (No) mettono i sigilli, intanto
i controlli dei Carabinieri del nucleo antisofisticazione proseguono ininterrottamente.
Bilancio dell’operazione: tonnellate di giocattoli ritirati compresi quelli
della “Fisher Price” fabbricati in Cina. Già la Cina! E i giocattoli cinesi
chi li controlla?? I negozi cinesi quali permessi straordinari hanno per
vendere giocattoli senza il marchio “CE”??? Nella giornata di domenica
scorsa, a mio figlio il più piccolo, è stato regalato un elicottero giocattolo
di fabbricazione cinese. Una volta aperto, il piccolo mi chiede come si
facesse a farlo volare. Dunque posiziono l’elicottero sul manico tiro
la corda per farlo alzare… non l’avessi mai fatto!!! Si è alzato ma invece
di volare in avanti è tornato indietro colpendomi al volto ferendomi all’occhio
sinistro con la sua elica. Morale della favola? Dopo una settimana di
ricovero presso il Presidio Ospedaliero Oftalmico di Torino, mi ritrovo
con un taglio sulla cornea e sull’iride, il cristallino ancora dilatato,
il bulbo appiattito con quattro decimi di vista. Se questo giocattolo
infernale avesse colpito mio figlio? Adesso io a chi devo dire “grazie”??
Questa è la nostra repubblica italiana!!
da
Mario Carillo - Il Vesuvio. Una storia di fuoco - Libreria
Feltrinelli Giovedi, 20 settembre alle ore 18 alla libreria Feltrinelli
in Piazza dei Martiri, il giornalista-scrittore Vittorio Paliotti presenta
il suo ultimo lavoro, Il Vesuvio. Una storia di fuoco (Marotta&Cafiero
ed.). Ne parleranno con l'autore il vulcanologo Giuseppe Luongo e Nino
D'Antonio. Cosa c'è a Napoli di più ovvio, di più scontato, di più evidente
del Vesuvio ? Fa parte di un panorama che è riconoscibile da chiunque
e che è stato raffigurato in migliaia di dipinti e in milioni di cartoline.
Ma che cos'è realmente il Vesuvio ? Quando si è formato, quali grandi
e strani eventi si sono svolti alla sua ombra o alla luce delle sue eruzioni
? E' vero: centinaia di libri sono stati dedicati al vulcano di Napoli,
esso però è stato sempre trattato da un punto di vista scientifico; mentre
si è trascurato di esaminarlo dal punto di vista della sua influenza sul
costume. A colmare questo vuoto ci ha pensato Vittorio Paliotti. Durante
gli incontri, intermezzi musicali di Mario Maglione con canzoni ispirate
al Vesuvio.
LEGA
NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI E LA MORTE A CUORE BATTENTE
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22 - Tel. 035-219255 - Telefax
035-235660 www.antipredazione.org
- RICORSO IN CASSAZIONE - ROCCO BARLABA' CONTINUA A VIVERE NEI TRIBUNALI
- I genitori si opposero all'espianto del figlio 16enne - I medici vantarono
di poter superare l'opposizione all'espianto/trapianto con l'autopsia
- La Lega Nazionale Contro la Predazione stigmatizzò quell'autopsia a
cuore battente, minacciata, come illegale e quindi criminale secondo le
leggi vigenti.
M.Salvadore/Comitato
Bruno Contrada/aggiornamenti: le ultime notizie, scevre da ogni commento,
sono le seguenti: Bruno viaggia quasi quotidianamente dal
carcere all'ospedale e...viceversa. E' stato colpito da un ictus che gli
ha compromesso le funzioni visive all'occhio sinistro ed è in tossicosi
per la gran quantità di farmaci somministratigli quotidianamente, con
evidentissime macule su tutto il corpo. Persiste e si aggrava lo stato
di debilitazione generale. Si sta consumando come un cero e con molta
probabilità anche i suoi "custodi" temono – con piena ragione - nel tenerlo
recluso ancora…Infatti, una struttura carceraria militare non è “attrezzata”
adeguatamente per “ospitare” un quasi 80enne in condizioni pessime di
salute. Martedì mattina, mediante i suoi congiunti, ha finalmente nominato
un avvocato del foro penale partenopeo, che - secondo la prassi - dovrebbe
recarsi a visitarlo in carcere eppoi avviare l'estenuante procedura di
nomina dei periti medici di parte...eccetera eccetera...Chissà quante
lungaggini! Di nuovo, Stefania Craxi, Lino Jannuzzi e - questa volta -
Marco Chiocci de IL GIORNALE, si ha notizia che si sarebbero recati oggi
a fargli visita.
Inviato
da Anonimo
il 14/09/07 @ 21:41
Articolo di Massimo Romano su Bruno Contrada. Hanno
il volto stanco e teso per la difficile battaglia che hanno intrapreso
Vittorio e Ida Contrada, fratello e sorella di Bruno, superpoliziotto
dell’antimafia che nel 1992 é stato indagato per collusione a seguito
delle rivelazioni di alcuni pentiti. In carcere dal ‘92 al ’95, Contrada,
originario di Catelvolturno, é stato assolto in appello. La Cassazione
, però, ha imposto la ripetizione del processo per vizi di forma
e il nuovo procedimento si é concluso, nel maggio del 2007, con
una condanna a dieci anni di reclusione da scontare nel carcere militare
di Santa Maria Capua Vetere. Una sentenza che non ha convinto Ida e Vittorio
che da quindici anni lottano per la riabilitazione del fratello. "Bruno
é stato vittima di un complotto politico che mirava alla riorganizzazione
del sistema all’inizio degli anni ’90 – la versione di Vittorio -. I processi
per tangentopoli e mafiopoli sono quasi tutti finiti con un nulla di fatto,
serviva trovare un capro espiatorio". A sostegno di questa tesi,
i familiari hanno raccolto una serie di elementi su fatti e persone. "Innanzitutto
– prosegue Ida – contro mio fratello non sono stati riscontrati fatti
comprovati, ma ci sono solo le dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno
dichiarato di aver sentito da altre persone, ora decedute, che Bruno era
implicato". Ma secondo Ida e Vittorio le stranezze non finiscono
qui: "Un alto funzionario della polizia giura di aver visto Bruno
in via D’Amelio, un minuto dopo l’attentato a Borsellino. Ben 15 persone
hanno testimoniato che nostro fratello era in un altro luogo, ma questo
signore non é stato accusato di falsa testimonianza. Come se non
bastasse, da un indagine su 600 banche in tutta Europa non sono stati
trovati conti nascosti che manifesterebbero l’arricchimento di Bruno,
che ha vissuto sempre in una casa popolare a Palermo. Questo é
incompatibile con l’accusa di corruzione". Oggi Bruno contrada ha
77 anni e soffre di 21 patologie accertate. Per questo motivo alcune associazioni,
tra cui Senza barriere e la Voce di Megaride, hanno costituito un comitato
per la scarcerazione dell’ex alto funzionario. "Non vogliamo la pietà
delle persone – spiegano Ida e Vittorio -, vogliamo che venga riabilitato
il nome di Bruno che per trent’anni ha servito lo Stato". A distanza
di quasi cinque mesi, si attende la motivazione della sentenza che potrebbe
portare alla luce nuovi elementi.
Pubblicato da Napoli Più del 14-9-2007
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce
da
ED amministrazione Avviso a tutti gli amici.
E' nato Campania Virtuale Blog, il blog per i comunicati stampa
gratis nella regione Campania. Per chi fosse interessato a scrivere su
Campania Virtuale utilizzandone la visibilità nei motori di ricerca è
sufficiente inviarmi una mail di richiesta alla quale risponderò con un
codice di riferimento, User e Psw che vi consentiranno di scrivere liberamente
su Campania Virtuale. Ovviamente il blog è di riferimento per informazioni
regionali su news, eventi o quant'altro vogliate comunicare. Utilissimo,
data l'importante indicizzazione (siamo partner di Google) per comunicati
stampa pubblicitari aziendali. Continuano dunque le iniziative originali
di Campania Virtuale per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse
del nostro territorio. Per collegarvi direttamente al blog http://campaniavirtuale.blogspot.com.
Certo di avervi fatto cosa gradita.- Domenico Eremita.
Napoli
sparisce hard disk di un gip. Dopo
l'attacco a Monster.com con migliaia di curriculum a rischio, a Napoli
sparisce l'hard disk di un giudice per le indagini preliminari contenente
centinaia di procedimenti. Analizzando le modalità con le quali il disco
fisso è stato trafugato gli inquirennti non escludono l'inquietante ipotesi
di una talpa nel Palazzo di Giustizia. L'hard disk del computer di un
gip del Tribunale di Napoli è infatti stato rubato nell'ufficio del magistrato
nel Palazzo di Giustizia e non sarebbero state riscontrate effrazioni
alla porta dell'ufficio. L'hard disk del computer ha in memoria centinaia
di procedimenti e numerose intercettazioni telefoniche, ancora segrete,
riguardanti esponenti della criminalità organizzata. L'episodio, già gravissimo
di per sé, mostra come ormai i criminali si siano evoluti e quanto possa
essere semplice e devastante perdere tutti i dati contenuti nel disco
fisso del proprio computer. Se un episodio del genere è potuto accadere
in un Palazzo di Giustizia, immaginiamoci quanto possa essere semplice
da realizzare anche nell'ambito di un'azienda. Per proteggere i propri
dati strategici è quindi fondamentale abituarsi a utilizzare sistemi di
autenticazione, backup regolari e soprattutto la codifica con password
dei documenti più importanti. L'unica speranza nel caso del magistrato
di Napoli è che precedentemente abbia provveduto a criptare con password
documenti di un'importanza così elevata, rendendoli di fatto inutilizzabili
a soggetti non autorizzati. (fonte: vnunet.it)
da
Teleradio News/Gianni Gosta
Holywar: blog sconvolgente - dall'avvocato Edoardo Longo riceviamoe pubblichiamo
il seguente invito a visionare un blog che definisce sconvolgente: “Holywar":
un blog dal quale scaricare facilmente gli sconvolgenti atti processuali
del controverso processo denominato "Holy War against zog". Leggi come
opera la repressione del dissenso politico antisionista attraverso il
maglio terroristico di Forcolandia. Diffondi questo messaggio per aiutare
la libertà di pensiero.
Clicca: http://holywar.splinder.com
da
Terra e Libertà - Il 5 settembre 2007, alle ore 12:00, "Terra e Libertà",
insieme al movimento "Insorgenza", ha partecipato alla manifestazione
contro la delibera della Regione Campania, atta ad assegnare consulenze
esterne in nome e per conto della Regione. "Senza vergogna e senza rispetto,
gli sperperi continuano senza sosta. Nel mese di settembre a noi napoletani
- ha dichiarato l'arch. Nando Dicè -toccheranno i rincari e gli aumenti,
agli amici della regione, invece, altri ben pagati regali
http://www.21e33.blogspot.com/
Art. 21 - "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ..." Art. 33-
"L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento ..." LA
STORIA IMBAVAGLIATA - Dalla prossima settimana sarà disponibile il libro
La storia imbavagliata, Atti del Convegno dell’Università di Teramo 17-19
aprile 2007, con scritti di: Michele Ainis, Michela Manetti, Mauro Mellini,
Giuseppe Zucco, Renato Rolli, Paolo Bargiacchi, Augusto Sinagra, Claudio
Moffa, Samir Al Qaryouti , Emanuela Irace, Mauro Manno, Giancarlo Scotuzzi,
Alessandro Barbero, Israel Shamir, Luigi Copertino, Domenico Losurdo,
Angelo D’Orsi, Tiberio Graziani, Vincenzo Strika, Alessandro Aruffo, Alberto
Marino, Giancarlo Paciello.
Prezzo del volume di 390 pagine, € 20
Agenzia
TELERADIO NEWS/Gianni Gosta San Nicola La
Strada. Il Nord prevarica il Sud - Quando l’Italia ha la tosse il Sud
prende la polmonite. É questa una frase che dovrebbe campeggiare sull’immaginario
ingresso del territorio meridionale. Così mentre al nord si sono inventati
una fantomatica questione settentrionale, una sorta di malessere fatto
di insofferenza per le tasse, avversione per la burocrazia, voglia di
ribellione contro la centralizzazione romana, il Sud soffre sotto i colpi
di tutte le disgrazie sociali. “La pressione fiscale sta lievitando proprio
sulle spalle della parte debole del Sud – ha affermato Pasquale Costagliola,
ambientalista e esponente del Movimento Neoborbonico “Terra di Lavoro”
– “grazie alle addizionali regionali, comunali, l’ICI, la TARSU, il bollo
auto, le accise per la benzina. Ma non basta, i servizi a sud del Garigliano
sono sempre più costosi da quelli sanitari alle assicurazioni, passando
per quelli bancari. I libri scolastici” – aggiunge Costagliola – “sono
più cari che a Milano, il gasolio da riscaldamento costa più che a Bolzano.
In tutto questo le nostre scuole sono le più scadenti, gli ospedali più
fatiscenti, le ferrovie malridotte, le autostrade poco agevoli. Mancano
aeroporti, strade e la manutenzione è fallace. Per l’ordine pubblico i
nostri giovani si arruolano come poliziotti ma sono di servizio a Torino,
a Bologna, a Milano. L’immondizia è per strada, società fraudolente portano
i rifiuti tossici al sud per smaltirli illegalmente mentre le coste ed
i fiumi sono inquinati. Le nostre montagne bruciano” – sottolinea il neoborbonico
– “perché la UE ha distrutto la piccola proprietà contadina ed i paesi
si spopolano con l’emigrazione che riprende vigore. I prodotti agricoli
delle campagne casertane sono boicottati dai mercati del nord perché inquinati,
i turisti disertano in massa i nostri alberghi. Nel frattempo arriva una
immigrazione incontrollata che alimenta il sottobosco della criminalità.
Le nostre imprese manifatturiere” – fa notare – “sono surclassate dalla
concorrenza sleale cinese e si perdono posti di lavoro. Ebbene in tutto
questo Bossi fa la voce grossa per la crisi del nord, insorge contro le
tasse e il carovita, contro l’invasione dei prodotti asiatici, la carenze
di infrastrutture, la burocrazia e l’immigrazione. Se al nord hanno la
tosse noi stiamo morendo. Eppure, lo facciamo con discrezione ad onta
del carattere mediterraneo che ci vuole sanguigni, chiassosi e melodrammatici.
Siamo ancora i soli a credere nell’Italia di cartapesta che ci guarda
come appestati, derelitti e incapaci. L’opinione pubblica toscopadana”
– conclude Costagliola – “è pronta a solidarizzare con il Darfur o le
Filippine ma ha fastidio di questo pesante meridione e non è questione
di leghisti. Questa Italia è oramai una palla al piede che ci imporrà
la fine di ogni incentivazione alle piccole industrie poiché siamo parte
di un paese che ha un PIL più che adeguato per gli standard europei. Dopo
centoquaranta e più anni di unità e quaranta di unione europea siamo con
le pezze ed il disonore”.
(Nunzio De Pinto)
da
Michele Bottino/Comitato Bruno Contrada Vi informo
che da oggi è attivo un nuovo blog dal titolo: In nome del Popolo Italiano
( il giornale del popolo sovrano). http://popoloitaliano.wordpress.com/
Creato e redatto da me, vuole essere un punto fermo su tutte quelle sentenze,
definitive e non, che secondo il nostro giudizio non sono state valutate
attentamente o che comunque presentano delle vere e proprie falle. Tutto
ciò, rispettando comunque la decisione presa da coloro che ricoprono tali
cariche giudiziarie. In questo luogo, chiunque potrà far richiesta di
inserire la propria causa per sottoporla alla visione di tutti, per poi
essere commentata ed eventualmente affiancata da eventuali dichiarazioni
spontanee di utenti coinvolti direttamente. Tutto questo avverrà in modo
civile e rispettoso verso chiunque. Ricordiamoci che tutte le sentenze
vengono pronunciate “ in nome del Popolo Italiano”. Ho già provveduto
all' inserimento della sentenza di Bruno Contrada, questo per mantenere
viva la nostra causa e far convergere molte opinioni, comprese quelle
delle persone che lo conoscono. Spero che vogliate inserire i vostri commenti
e testimonianze. Grazie!
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci e denunce
Lettera
della redazione de La Voce di Megaride ai colleghi della stampa tedesca Cari colleghi
"alemanni", amareggiata per l'ennesima "italianata" verificatasi sul vostro
territorio, colgo l'occasione per invitarvi a conoscere la VERITA' su
una Nazione inesistente: l'ITALIA!... Uno strano "Paese" che mette in
galera i suoi integerrimi funzionari di Stato (vedi, Bruno Contrada) memoria
storica della Mafia...quando ancora QUESTA non era la priorità tra le
emergenze nazionali! Bruno Contrada, investigatore di pregio, è oggi detenuto,
a 77 anni, nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere (Caserta), sulla
base di 15 testimonianze (alcune, ritrattate) di "pentiti" della Mafia,
contro 140 testi a favore tra colonnelli, generali, tutori dell'Ordine
e Uomini di Legge. Avrebbe dovuto fare la stessa fine di Falcone e Borsellino....ma
gli è toccata sorte peggiore: respira ancora ma è come se fosse morto.
Tutto ciò, grazie all'antica collusione tra Mafia e Politica che tratteggia
il profilo dell'Italia sin dai tempi della sua falsa Unità del 1861! Un
Paese che MAI sarà Nazione, perchè è nato sul saccheggio, lo stupro, la
complicità dei "massari delle antiche baronìe"....specie, al Sud ovvero
nell'antico glorioso Regno delle Due Sicilie, la cui ultima regina A NOI
ANCORA CARA fu Maria Sofia Wittelsbach di Baviera, moglie del Borbone
Francesco II. La storia d'Italia, dalla sua Unità fino alla Repubblica,
si riassume nei due celebri sbarchi in Sicilia; quello, garibaldino del
"risorgimento" e quello "alleato" della II Guerra Mondiale: la partitura
è la stessa...cambia solo l'epoca e l'evoluzione tecnologica degli armamentari:
Ambedue gli sbarchi hanno avuto VITTORIA grazie alla complicità ed utilizzo
di DELINQUENTI e CANAGLIE MAFIOSE, che hanno ricevuto anche l'onore di
combattenti, partigiani e patrioti!!!. La Storia dell'ITALIA UNA, dalla
conquista dei gloriosi piccoli Stati Pre-Unitari, ad oggi, si fonda (ed
è costantemente trascritta) sulla collusione MAFIA-POLITICA. In questo
"Paese" la Giustizia è un optional! La cronaca degli ultimi giorni, grazie
ad una Magistratura "giacobina", ci racconta di una vecchina di 76 anni
in galera per aver rubato due tavolette di cioccolato in un supermarket......e
di "collaboratori di giustizia", incalliti criminali mafiosi...assassini
anche di bambini "sciolti nell'acido"...a spasso, liberi e belli...pagati
con tantissimi soldi e cancellazione di alcuni reati precedenti, per le
loro false testimonianze di "finti" pentiti!!! Noi italiani per bene,
in questo momento, confidiamo molto nella vostra autorevolezza, per mettere
alle corde - finalmente - questa zozza ITALIA ed i suoi sporchi governanti.
Prendete drastiche misure contro QUESTA Italia e fate in modo che anche
l'EUROPA metta alle corde QUESTA ZOZZA ITALIA! Dateci una mano!…almeno
a noi italiani nati nella Culla della Civiltà e che siamo stati svezzati
da Federico II di Svevia!
www.movimentopaceambasciatori.blogspot.com
- ALIFE(Caserta-Campania) - Il Caso sul
dissenso di Agnese Ginocchio, testimonial per la Pace, circa le canzoni
contro la guerra presentate dal cantautore partenopeo Edoardo Bennato
al concerto del 13 agosto scorso che si é svolto nell'antica cittadina
e noto borgo romano dell'Alto Casertano-Matesino: "Alife", è diventato
un caso nazionale. Come riportato nel sottotitolo, l'articolo-intervista
realizzato dalla redazione del neo portale d'informazione provinciale:
"Alto Casertano-Matesino & dintorni"
(www.altocasertano.wordpress.com),
sbarcando sul web é risaltato subito all'attenzione nazionale ed é stato
immediatamente pubblicato il 16 agosto sulla testata nazionale "Gazzetta
di Modena" . La testimonial ed Artista per la Pace, nota per il suo impegno
a 360° su questo fronte, non ha potuto non notare la scarsissima coerenza
riscontrata nell'atteggiamento del cantautore partenopeo, il quale durante
il concerto oltre a non inviare neanche un saluto al pubblico della cittadina
che lo haospitato, non ha incontrato ne conosciuto il comitato festeggiamenti
patronale e ne i suoi fans che lo attendevano per conoscerlo al termine
del concerto. Al termine del concerto infatti Bennato, se ne è scappato
subito via." Poi si mette a profetizzare contro la guerra e la povertà
nel mondo. Si predica bene e poi si razzola male" .Subito di getto il
commento dell'artista e testimonial per la Pace Ginocchio, la quale sull'argomento
Pace-guerra-diritti - legalità é molto, ma molto severa. Agnese Ginocchio
lo ricordiamo, é stata premiata più volte per il suo impegno sociale,
umano e civile. Riportiamo di seguito il link di collegamento ( per i
soliti miscredenti) a prova della veridicità di quanto appena detto. Per
visionare l'articolo completo: http://gazzettadimantova.repubblica.it/notizie/2373063
Quarto Ponte
– lettera di Gigio Zanon al sindaco di Venezia
Caro
Sindaco, dovrebbe sapere, da buon filosofo, che non è bello ciò che è
bello, ma ciò che piace. Perciò sbaglia quando dice che il nuovo ponte
“è bello”, e che se un tempo non si sarebbe fatta la cà d’Oro o il Palazzo
Ducale perché a qualcuno poteva non piacere. Eppoi, suvvia, la cà d’Oro
era una casa privata e il Palazzo Ducale è stato costruito nel corso dei
secoli anche a causa dei diversi incendi. John Ruskin, insigne critico
inglese che ha disegnato tutto il possibile del gotico fiorito o veneziano,
diceva che l’arte a Venezia era finita con il cessare del gotico! Infatti
detestava il rinascimento e aborriva il barocco! Ma del ponte nuovo, che
chiamerei dei Serenissimi, in omaggio ai nostri Avi, nessuno dubita che
sia un’ opera d’arte moderna e bello da vedere, pur se a più di qualcuno
potrebbe anche non piacere. Quello che la maggior parte dei Veneziani
contesta è l’ assoluta inutilità del luogo dove è posto, in quanto ce
n’è già uno bellissimo e tutto in pietra d’Istria solo a un centinaio
di metri, e inoltre per chi vuol passare traghetto, ci sono ben 5 (cinque)
linee di mezzi pubblici. Se fosse stato costruito al posto di quello già
fatiscente e pericolante dell’Accademia nessuno avrebbe avuto nulla da
dire! E la spesa!… Una spesa assurda e blasfema, che grida vendetta al
cospetto di quei veneziani poveracci che vivono in case vecchie e malsane
o addirittura non ne hanno, o sono costretti ad emigrare dalla loro città!
Oppure grida vendetta di fronte ai gradini delle rive del ponte di Rialto
che stanno cadendo a pezzi! O degli altri ponti dissestati, o delle strade
insicure, o dei “gatoli” (tombini e collettori) perennemente intasati
e per i quali non ci sono soldi per sistemarli! Ma soprattutto per i fondi
tolti dai fondi stanziati per la salvaguardia di Venezia!!! Questi sono
i veri motivi per cui la maggior parte dei veneziani si ribella! Per non
parlare dei calcoli mal fatti o fatti con leggerezza e senza conoscere
il sottosuolo veneziano, per cui si sono dovuti spendere altri quattrini!
Dato che lei parla dei vecchi veneziani che hanno costruito la cà d’Oro
e il Palazzo e altri stupendi monumenti, sappia che quando il Sansovino
costruì la Libreria Marciana per un calcolo errato del getto della soletta,
per cui gelò e crollò, dovette pagare DI TASCA SUA i danni causati! Ma
qui chi paga? Sempre noi, poveri “mone”? Lei ha detto che l’80% dei Lidensi
sono idioti perché non prendono le biciclette: allora lo dica anche dei
veneziani che si sono presi la briga di eleggerla….
Partito della Alternativa Monarchica - C’è del marcio
in Danimarca
Il Partito della Alternativa Monarchica comunica: C’è del marcio in Danimarca.Tutti
conosciamo tale celebre frase pronunciata da un personaggio dell’Amleto
di Shakespeare, oggi potremmo parafrasarla dicendo: “C’è del marcio, e
parecchio, in Italia”. Dopo essere uscito di galera il noto faccendiere
Corona è conteso da numerosi locali che lo pagano a peso d’oro perché
presenzi, come un divo del cinema, alle loro serate. Se è vero che ha
ricattato in modo vigliacco ed immorale molti personaggi del mondo dello
spettacolo, è giusto dare visibilità ad un tizio così? Chi vive di ricatti
può essere proposto come un modello ai giovani ed osannato come un eroe?
Ognuno ha gli eroi che si merita: all’Italia corrotta di oggi paiono ottimi
modelli le sculettanti veline ed i senza vergogna di turno.
Questa non è una repubblica, ma un bordello. - Davide Pozzi di S.Sofia
-
claudia_1938.it@libero.it
- CIRCA 3 ANNI FA LA PROVINCIA DI ROMA SI INTERESSÒ AD UN PROGETTO DEL
DR. TIBERI DI ROCCAPRIORA (SI OCCUPA ATTIVAMENTE DI ANIMALI, SCUOLA ED
OSPEDALI) E CHE, SE FOSSE ANDATO A TERMINE, AVREBBE PORTATO GIOVAMENTO
A TUTTO IL TERRITORIO.A Roccapriora un vecchio mattatoio venne trasformato
quindi, con i soldi della Provincia, in un bell'edificio pronto a funzionare
come CENTRO CHIRURGICO VETERINARIO CON PRONTO SOCCORSO E GUARDIE ZOOFILE,
aperto giorno e notte non solo per gli abitanti del paese ma anche per
i paesi vicini, se si fossero associati. Le sterilizzazioni dei cani randagi
sarebbero state a carico dei comuni e per i privati il costo sarebbe stato
bassissimo ed addirittura inesistente nel caso di persone non abbienti.Invece
il risultato attuale è: niente guardie zoofile, niente sterilizzazioni
gratuite per i bassi redditi, niente P.S. chirurgico notturno e festivo
con servizio anche domiciliare di ambulanza, nessuna attività del servizio
pubblico Asl.
Questo anche se gli allora Sindaco Coletta e Vicesindaco Spoto (Sindaco
attuale) erano d'accordo, nel portare a termine il progetto fornendo anche
i soldi necessari per le attrezzature sanitarie e prevederne l’inizio
attività nell’ottobre 2005.Chiaramente oltre ad essere una funzione di
pubblica utilità avrebbe rappresentato per il paese o i paesi partecipanti
anche una buona entrata, condizione necessaria perchè il tutto si avverasse.Sono
passati quasi 2 anni dalla fine dei lavori ed il centro ancora non è in
funzione nemmeno per le necessità del servizio veterinario dell'ASL RMH,
come da obbligo di legge. I SOLDI DELLA PROVINCIA SONO STATI SPRECATI?
Noi cittadini che avevamo partecipato all'iniziativa ci siamo allora associati,
per dare più forza alla cosa, a CITTADINANZATTIVA, formando una sezione
Animali Castelli Romani. Ciononostante le cose sono rimaste ferme.. inerti..
e di questo disservizio all'italiana dobbiamo ringraziare il Sindaco.
Ci serve l'aiuto di voi tutti, Provincia, Regione e in particolare dei
giornali che hanno la forza di giungere dappertutto e che oltre ad informare
possono dare una bella scossa ai termini della questione. Il progetto,
se portato a termine, risolverebbe in gran parte il problema del randagismo,
che qui ai Castelli Romani ha raggiunto grandi proporzioni, perchè con
la sterilizzazione si impedirebbe il dilagare delle nascite e, in seguito,
si potrebbero far adottare i cani o reimmeterli nelle zone d'origine come
cani di quartiere, dove volontari provvederebbero loro, non in via personale
e con soldi propri come molti già ora fanno, ma come incaricati delle
istituzioni e delle ASL. Chiediamo al Sindaco Spoto e ai Sindaci di Rocca
di Papa, Frascati, Grottaferrata, Marino, Montecompatri.. e alla ASL di
zona di accordarsi per fornire i soldi necessari a dotare l'edificio di
attrezzature e di medici veterinari, cosa che oltre ad essere non utile
ma necessaria, potrebbe rappresentare un ottimo esempio anche per gli
altri paesi della zona. Chiediamo inoltre di non aspettare oltre ma di
farlo subito, prima che l'edificio torni ad essere il rudere che era prima
dell'intervento della Provincia che ringraziamo ancora vivamente.
www.claudiomoffa.it - Una intervista
di Giovanna Canzano a Claudio Moffa per "caserta.sette" , ripresa da altri
siti:
IL "FATTORE INTERNO". ECCO COME E' STATO CHIUSO IL MASTER Il fronte
interno è più importante di quello esterno? "In questa vicenda in effetti
hanno giocato due fattori: l'uno esterno, rappresentato dalla lobby ebraica
e da alcuni suoi diretti referenti nel centrosinistra. L'altro interno,
i colleghi che hanno approfittato della vicenda Faurisson per scatenarsi
in un assalto al master..."…".la sentenza Tommolini viene depositata il
5 maggio 2007, e il 6 o 7 maggio ne carico gli estratti più significativi
sul mio sito, un passo liberatorio per me dopo tre anni di ingiusto ruolo
di imputato, mentre i colleghi si spartivano tutte le cariche d'Ateneo
e tutti i posti di dottorato e di ricercatore. Sta ancora lì, sul mio
sito personale. CANZANO. E allora? MOFFA. E allora, quello che accade
poi, dopo il 5 maggio, è perfettamente coerente con la sentenza Tommolini,
nel senso di reiteratorio delle stesse esatte pratiche di mobbing stigmatizzate
nella sentenza. E' in pratica la risposta della "legge" mafiosa delle
"regole accademiche" alla legge dello Stato, un classico dell'Ateneo di
Teramo: un iter procedurale persecutorio e minatorio contro il sottoscritto
colpevole di essere stato .assolto!, e zeppo di illegalismi, di abusi,
altro che le mie "gravi violazioni"! "L'intervista integrale è pubblicata
in www.ariannaeditrice.it
SORRENTO,
caffè da guinness.(Domenico Eremita)
Antonio Cafiero invita Costantino Vitagliano per un "caffè da Guinness".
Ancora una "trovata" geniale del "Re del Gelato", come è conosciuto Antonio
Cafiero. Giovedì 2 Agosto, a partire dalle 21:30, presso la Gelateria
Primavera (Corso Italia 142 - Sorrento), si terrà anche quest’anno un
evento destinato a far parlare tutti i media. Sarà Costantino Vitagliano
colui che consentirà ad Antonio Cafiero di entrare nel Guinness dei primati:
1000 caffè shakerati verranno versati in un grande bicchiere, costruito
per l'occasione, nel quale lo stesso Costantino sarà immerso! Ma stavolta
Antonio Cafiero ha deciso proprio di esagerare: ecco quindi il "battesimo"
del Gelato del Conte!
Chi sarà il testimonial di questa nuova trovata? Per saperlo, il 2 Agosto
tutti alla Gelateria Primavera di Sorrento! www.campaniavirtuale.it - amministrazione@edprobusiness.com
LA FIGLIA DI TOTO’ AL CALATIAFESTIVAL Toccherà
a Liliana De Curtis, la figlia dell’indimenticabile Totò, aprire la nuova
sezione della kermesse ideata da I Teatrando e per la direzione artistica
di Emanuele Esentato, il Calatia Editoria. Per la prima volta nella città
delle due torri, l’unica figlia del “Principe della risata”, presenterà
il suo libro “Totò mio padre” (edito da Rizzoli). “Un vero onore – ha
spiegato Esentato – per giovani come noi che sono letteralmente cresciuti
cibandosi di questo mito”. Dopo diversi libri in cui la signora De Curtis
raccontava il Totò pubblico, in queste pagine lo descrive nella sua dimensione
umana segreta: padre tenero, seppur possessivo, marito padrone dell’adorata
moglie Diana, uomo pieno di pregi ma anche di difetti. Sono momenti ripescati
dall’infinito bagaglio dei ricordi, talmente tanti da permettere appunto
una nuova, seppur in parte sconosciuta, biografia del grande comico. Per
gli ammiratori dell'attore, poi, c'é una vera chicca, e cioè una lettera
inedita che Totò, nel 1943, indirizzò alla moglie e alla figlia, corredata
da un suo disegno. L’appuntamento con Liliana De Curtis è per giovedì
27 alle ore 18.00 presso il Museo Archeologico di Calatia.
Ufficio Stampa Michele di Francesco 393476593206
SEGNALATO DA www.campaniavirtuale.it
:
Per una politica ambientale mirata
al RIUTILIZZO ed alla RIDUZIONE DEGLI SPRECHI.
In Italia gli sprechi relativi ai materiali di consumo di tipo "usa e
getta" (plastica, carta ed altro) sono in costante crescita. Solo nel
2004 sono stati immesse sul mercato piu' di 2 MILIONI di TONNELLATE di
imballaggi di plastica (dati Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo
ed il Recupero dei rifiuti di Imballaggi in plastica, Corepla) e un totale
di 5 MILIONI di TONNELLATE di materiali termoplastici (dati Assorimap,
l'Associazione dei riciclatori di materie plastiche). Con questa petizione
i cittadini italiani chiedono ai destinatari di:
1) Ridurre al minimo l'utilizzo di materiale "usa e getta" da mense e
refettori pubblici e privati (scuole, ospedali, altre aziende pubbliche,
etc.) sostituendolo con altro riutilizzabile;
2) Nel caso di utilizzo di carta, nei predetti ambienti, sara' ammessa
solo quella riciclata marcata FSC (certificazione di cellulosa non proveniente
da foreste primarie);
3) Ognuna delle predette sedi dovra' obbligatoriamente praticare la raccolta
differenziata finalizzata al riciclaggio del materiale di risulta.;
4) I contenitori (bottigliette d'acqua, recipienti per detersivi, etc.)
siano affiancati da servizi "alla spina" efficienti. Ogni venditore di
bevande/cibi presso grandi centri di distribuzione dovra' obbligatoriamente
provvedere ad una distribuzione "alla spina" praticando un prezzo economicamente
piu' vantaggioso rispetto ai prodotti "usa e getta". Anche la piccola
distribuzione avra' la facolta', ma non l'obbligo, di praticare la distribuzione
"alla spina" e sara' cura dei distributori fornire le necessarie attrezzature
per la distribuzione alternativa a quella tradizionalmente praticata.;
5) Obbligo per tutti i venditori, di vendere la merce priva di packaging
non strettamente necessario, con l'esposizione del prezzo finale di vendita
al netto dell'involucro. Il cliente dovra' avere in ogni caso la facolta'
di trasferire la merce senza imballaggio o con imballaggio proprio. Ogni
involucro supplementare proposto dal venditore dovra' avere un prezzo
separato da quello di vendita del bene che andra' a contenere.;
6) Si applichi un'addizionale di imposta ad ogni materiale di consumo
di tipo "usa e getta" (es. piatti e bicchieri di plastica), i cui introiti
dovranno finanziare esclusivamente iniziative ambientaliste mirate al
riciclaggio, al riutilizzo ed alla comunicazione;
7) Le eventuali sanzioni pecuniarie comminate per il mancato rispetto
dei punti 1, 2, 3 e 4 andranno altresi' a finanziare iniziative ambientaliste
quali rimboschimenti, ricerca su energie alternative, creazione di piste
ciclabili, finanziamenti all'installazione di pannelli fotovoltaici, comunicazione
volta a promuovere tematiche ambientaliste, raccolta differenziata. www.petitiononline.com/resetnpi/petition.html
RIFONDAZIONE CONSUMISTA di Antimo Ceparano
Quando nel prossimo primo quarto del secolo in corso gli attuali giovani
saranno molto meno giovani e smetteranno di lavorare dovranno affrontare
una situazione precaria e di povertà. Con il 42 per cento di pensione
riferito al loro stipendio avranno per ogni mille euro 420,00 euro di
pensione. La pensione per i lavoratori medio alto sarà di circa 800,00
euro al mese, per il resto si aggirerà intorno alle 500,00 0 600,00 euro,
piu’ o meno la pensione sociale attuale. Ci dicono che ci saranno i fondi
pensioni
alternativi che il Sindacato ha già costituito e che molte Banche hanno
attrezzato proprio per succhiare ulteriore plus valore a quello che già
succhiano ai Lavoratori. Se ci fosse stato Berlusconi al potere oggi avremmo
avuto piu’ di un milione di urlanti in piazza. Si sa che per rapinare
i Lavoratori occorrono i rappresentanti dei lavoratori! Tacciono tutti
da Rifondazione Consumista ai Democratici e Cristiani del P.D. (anche
loro hanno rifondato un modo di agire!). Forza Italia gode! Altri fanno
quello che raccoglierà quando con poche picconate la finta destra tornerà
al potere. La concertazione esiste, un prode signore con una vocina da
parroco di periferia mente su tutto e ha svenduto tutto cio’ che era sventibile
e il signor parrucchino una volta che ha ottenuto l’impunità per le sue
cose ha di molto attenuato la propria voglia di salvatore della Patria.
Nessuno osa alzare la propria voce contro l’ingiustizia che porta ulteriore
ricchezza, prodotta dai Lavoratori e destinata al mercato delle vacche
del grande capitale. Quando da poco si è chiuso il rubinetto nessuno ha
ancora sete! Ma quando inizierà a mancare l’acqua sarà troppo tardi per
bere perché moriremo tutti di fame e di sete e nessuna Rifondazione Consumista
potrà mettere in moto il circuito con buona pace del sig. Presidente della
Camera ex movimentista e pacifista di sinistra. L’Aisf propone un decalogo
per evitare problemi epatici durante la bella stagione Leggi: http://www.ilcassetto.it/notizia.php?tid=626
LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI E LA MORTE A CUORE BATTENTE
SPOT RAI SULLA DONAZIONE PER PLAGIARE I BAMBINI - Sotto il patrocinio
Presidenza
del Consiglio dei Ministri e Ministero della Salute Uno spot di 30 secondi,
10 volte al giorno, sulle tre reti Rai statali, fino ad ottobre per convincere
i bambini a donare gli organi. Tutto ben calcolato, proprio nel momento
in cui i bambini sono a casa da scuola. Una specie di augurio di morte
a bambini di 8/14 anni portato da Prodi (Presidente del Consiglio) e dalla
Turco (Ministro della Salute) sotto l'egida delle lobby trapiantistiche.
Forse Prodi/Turco pensano di essere i padroni della fattoria degli animali
di Orwellina memoria e quindi trattano i cuccioli d'uomo come animali
di riserva da plagiare lentamente con la "pubblicità progresso".Ai fini
della coerenza, Prodi/Turco hanno ancora due reni? (Lo sanno che possono
donarne uno da vivi coscienti?) Hanno ancora il fegato intero? (Lo sanno
che possono donare parte del fegato?) Hanno donato il midollo? Il sangue?
Ma si sa i politici parlano "bene" ma razzolano male. Per loro l'integrità
e all'occorrenza il trapianto, per gli altri la donazione e l'espianto.
Quindi i bambini, sin da piccoli, si devono identificare con un aeroplanino
senz'anima, i cui pezzi quando si rompe vanno usati. Bisogna prepararli
ad essere intercambiabili, senza valore intrinseco, materia. Solo così
li puoi rendere cavie al servizio dell'economia e della ricerca. Lo spot:
Un bambino perde il controllo del suo aeroplano radiocomandato che si
schianta al suolo, la voce di un adulto dice "non si aggiusta più", il
piccolo alza gli occhi al cielo come ispirato, porta l'ala integra all'altro
bambino che ha un aeroplanino senz'ala e un adulto lo lancia nel cielo
dicendo "così vola". Fuori campo una voce: "Rimetti in moto la vita –
la donazione degli organi è un gesto di solidarietà". Un individuo a cui
è stata imposta per legge una dichiarazione di cosiddetta "morte cerebrale"
a cuore battente non è una macchina rotta che non si può più aggiustare
ma una persona che ha perso la coscienza, a cui lo Stato dovrebbe sempre
garantire i diritti umani, civili e costituzionali, primo tra tutti il
diritto all'integrità e alle cure mediche che invece ormai sembra siano
elargite sulla base della classe sociale. Questa pubblicità etichettata
come "pubblicità progresso" ci offende tutti, e ancora una volta sottolinea
la precisa volontà istituzionale di censura in materia al fine di incrementare
consensi agli espianti basati sulla disinformazione. lega.nazionale@antipredazione.orgwww.antipredazione.org
LIBERA - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Coordinamento Regionale
della Basilicata Era
il 26 Luglio ’93 quando a Scanzano Jonico viene ritrovato il cadavere
di Vincenzo De Mare, ammazzato da due colpi di fucile sparati a distanza
ravvicinata. Dopo quattordici anni ancora è notte fonda sul movente, sui
mandanti e sugli esecutori dell’omicidio. Dopo quattordici anni il Coordinamento
Regionale di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie non intende
rassegnarsi a questo silenzio e vuole accompagnare il silenzioso grido
di giustizia della famiglia del povero autotrasportatore. Dopo quattordici
anni, in questi giorni, saranno affissi sui muri di Policoro e di Scanzano,
manifesti con la foto della vittima, perché la memoria venga sempre vissuta
come richiesta di verità e di impegno per la giustizia, e perché chi l’ha
fatta franca avverta sempre di più sul collo della propria impunità, il
fiato di tanta gente che aspetta e vuole la verità.
Il referente regionale Don Marcello Cozzi
IL CALVARIO SENZA FINE DEL CONDONO - di Achille della Ragione
L’ufficio trasparenza del comune di Napoli somiglia sinistramente
ad un porto delle nebbie, neologismo creato, credo, da Pannella per indicare
efficacemente la Procura generale di Roma negli anni Settanta ed Ottanta,
gli anni delle stragi e dei misteri d’Italia, quando tutte le inchieste
venivano avocate dalla capitale e poscia opportunamente insabbiate.Un
cittadino (il sottoscritto) presenta domanda per poter consultare la sua
pratica di condono (n. 11239) il giorno 20 aprile 2007 e candidamente
gli viene riferito di ripassare non prima di quaranta giorni. Già un tale
lasso di tempo è scandaloso e contrario alla legislazione vigente, ma
il cittadino, paziente e timorato dell’autorità, pensa addirittura, per
prudenza di far trascorrere ancora dei giorni e si presenta all’ufficio
dopo che ne sono trascorsi quasi cento, certo di poter ritirare l’incartamento
da consegnare al consulente e pronto al salasso finanziario richiesto
dal famelico comune. Meraviglia, ma non eccessiva, trovandoci a Napoli,
cioè nel quarto mondo, l’impiegato con un sorriso consiglia di ripassare
fra qualche mese. Ogni commento è superfluo, mentre perentorio è un invito
alla magistratura ad indagare se in tale epicedio dell’amministrazione
e delle istituzioni non possano identificarsi ipotesi di reato.
...concludiamo
con il comunicato stampa in assoluto il più "originale" ed esilarante
giunto alla nostra redazione: dal Partito dell’Alternativa Monarchica
- Oggetto:
IMMIGRAZIONE E PESCI
Il Partito della Alternativa Monarchica ritiene che la responsabilità
dei Governi della Repubblica Italiana sulla questione immigrazione clandestina
sia gravissima perché qualsiasi Paese sano ammette l’immigrazione ma selezionandola
al fine di evitare l’accoglienza di portatori di malattie, delinquenti
e terroristi. Sono centinaia i cadaveri nel Mare e noi intanto consigliamo
di non mangiare pesce… Ma è bene chiarire: il fatto che sia noto che la
Repubblica Italiana sia una porta spalancata all’illegalità non fa solo
del nostro Paese la palla al piede dell’Europa Unita ma fa ritenere possibile
a gente di altri popoli, l’immigrazione in Europa tramite l’Italia, con
le intollerabili conseguenze che hanno ormai raggiunto la quotidianità:
delinquenza incontrollabile e decessi nel Mare Mediterraneo e questa responsabilità
di tanto crimine e tanti decessi è dei Governi della Repubblica Italiana!
Il ns/umile commento: Da quando l’uomo ha preso a nuotare, ad andare in
barca, a fare le "odissee", le naumachie....poi, le battaglie navali con
le corazzate, a fare scambi commerciali via mare,...poi.. come Garibaldi
e tutti i suoi più illustri predecessori nei millenni, a fare il negriero...a
fare il contrabbando con gli yankees,... a provocare, come il "Pippetta",
stragi come Cefalonia... a lanciare vivi dagli aerei al largo sul mare
che bagna Buenos Aires i figli delle Madri di Plaza de Majo, a fiondare
nelle profondità marine cadaveri di incaprettati dalla Mafia con tanto
di pietra al collo,…eccetera eccetera... milioni di persone (in mutande,
in bermuda o in uniforme) sono diventate pastura per pesci senza che ne
conoscessimo il certificato sanitario con la opportuna nomenclatura dell'importato
tipico "mal francese" (che fu causa dell'estizione dei sani abitanti detti
"selvaggi" delle Americhe e dell'isola di Pasqua..) , della tubercolosi
, del tifo petecchiale e della dissenteria... Da quando l’uomo ha imparato
a pescare si è cibato di milioni e milioni di pesci che avevano pasteggiato
a carne umana putrefatta… Sì, questa Repubblica è responsabile dell’aver
aperto le porte del Real serraglio delle belle “faccette nere” delle lontane
Colonie Sabaude. Belle proprio perchè LONTANE! E' responsabile esattamente
come lo furono i Savoja subito dopo il 1860...quando costrinsero all'emigrazione
interi paesi di Italiani delle TRE VENEZIE e delle DUE SICILIE... con
tutte le insopportabili conseguenze del caso che, oggi, si ripresentano....
pur se viste allo specchio, da quest'altra parte del mondo.
(nella foto: un piattone di inoffensive SARDE, le creature marine più
golose di cadaveri, contrariamente agli SQUALI!)
Inviato
da Anonimo
il 25/07/07 @ 15:03
vieni a scoprire "reset" e firma la petizione
contro plastica e imballaggi inutili! e magari diventa anche nostro autore...
Peace
!!!
ISTRUZIONI
PER L'USO di "IO L'HO VISTO" a.. IMPORTANTE: memorizza subito nella tua
rubrica il numero 334 105 10 30 b.. Se vedi un animale abbandonato in
autostrada SOLO IN AUTOSTRADA fermati alla prima area di sosta ed INVIA
un SMS con i seguenti dati necessari per il ritrovamento:
1. ORA DELL'AVVISTAMENTO;
2. LOCALITÀ E PROVINCIA
Piu' particolari metti e piu' facile sara' trovarlo e salvarlo. (dalla
nostra amica Claudia)
PETIZIONE
PER IL COMMISSARIAMENTO DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA
In Italia, esiste un incolmabile abisso che divide gli amministratori
dagli amministrati, nel meridione questa
disperata solitudine raggiunge il parossismo, riscontrabile nella "ordinarietà"
delle varie emergenze, alle quali nessuno dotato di competente potere
sente il bisogno di fornire spiegazione alcuna. Abbiamo indetto perciò
una petizione online, chiedendo che il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, disponga lo scioglimento del Consiglio regionale della Regione
Campania e la rimozione del Presidente della Giunta in forza dell'art.
126 della Costituzione Italiana, per aver compiuto atti contrari alla
Costituzione e gravi violazioni di legge. Questo comunicato vi viene inoltrato
con la preghiera di darne massima diffusione. Lo spirito è quello di comunicare
il nostro profondo disappunto, non si tratta dunque di rivendicazioni
localistiche ma della necessità di inviare un segnale di disapprovazione
e di fare in modo che esso venga seppur lontanamente percepito. FIRMA
su: http://www.petitiononline.com/126/petition.html
(TERRA e LIBERTA’ - Segreteria Politica Mario Gallo) IL FUTURO SINDACO
DI NAPOLI
Bene, pare che dopo la Iervolino a fare il sindaco di Napoli Merda potrà
essere nientepopodimeno che Clemente Mastella, simbolo del clientelismo
contemporaneo e principale responsabile di quella vigliaccata dell'indulto.
Il destino di Napoli è evidentemente scritto su una lapide di merda secca
indistruttibile. (da http://napolimerda.blogspot.com/)
WWW.MASTERMATTEIMEDIORIENTE.IT
EVVIVA LA “LIBERTA’ DI PENSIERO”!
MENTRE IL POSTFASCISTA FILOISRAELIANO GIANO ACCAME BACCHETTA I NEGAZIONISTI
DEI NEGAZIONISTI;
LA CIVILTA' CATTOLICA DIFENDE LA LIBERTA' DI DIBATTITO NELLE UNIVERSITA',
E LO STORICO DI SINISTRA NICOLA TRANFAGLIA SI APRE A UN POSSIBILE CONTRADDITTORIO
CON FAURISSON PER MEGLIO BATTERNE LE TESI NEGAZIONISTE, IL PRESIDE ADOLFO
PEPE DELLA "FONDAZIONE DI VITTORIO", COL PIENO CONSENSO DEL MARXSTALINODECANO
ALDO BERNARDINI, CHIUDE IL MASTER ENRICO MATTEI IN MEDIO ORIENTE PERCHE'
"NON CONFORME AGLI INDIRIZZI FORMATIVI DELLA FACOLTA'". CHE NE PENSI?
SARESTI INTERESSATO A FREQUENTARE LO STESSO MASTER A ROMA, O A FARLO FREQUENTARE
DAI TUOI FIGLI?
(Prof. Claudio Moffa www.claudiomoffa.it)
Caiazzo: Telefonate gratis a spese dei residenti?
Telecom disastro: centrali aperte e alla mercè di tutti. La società telefonica
toglie le gloriose cabine perché non riesce ad evitare che gli extracomunitari
telefonino a sbafo? E tanti bravi stranieri, accolti con tutti i riguardi
nel paese dei balocchi rossi, aguzzano l’ingegno e, complice una società
telefonica da terzo mondo- si adoperano per fregare diversamente il prossimo.
Se non è più facile come una volta (ma non impossibile) telefonare a sbafo
(in tutto il mondo) dalle cabine
pubbliche anteponendo al numero del chiamato un codice divenuto di pubblico
dominio, basta manomettere una delle tante “centrali” mezze abbandonate,
nei centri come in periferia, e il gioco è fatto. L’unico rischio è di
trovare la linea occupata, ovvero di essere scoperti da chi alza la cornetta,
che però non se ne preoccupa pensando a una banale interferenza. Invece
come già accertato altrove dagli inquirenti, si tratta dell’extracomunitario
di turno che si limita ad accavallare su una delle tante “coppie” telefoniche
presenti in qualunque centralina un comunissimo telefono per parlare a
spese dell’ignaro abbonato, anche dall’altro capo del mondo. Ottimale
è la domenica perché gli extracomunitari (che lavorano) hanno il giorno
libero e solitamente i residenti escono: basta aspettare in un furgone
parcheggiato negli spazi blu (la domenica liberi) per mettere a segno
l’insano proposito. Per non essere notati e quindi telefonare comodamente
per ore, basta spostare il furgone davanti ad una centrale già aperta
(rectius: sgangherata) come a quanto riferito si verifica in particolare
la domenica pomeriggio perfino nel centro storico caiatino. Perché la
società telefonica non interviene? Secondo i maligni che se ne importa:
tanto le telefonate saranno comunque pagate.
(agenzia TeleradioNews di Gianni Gosta)
PROPONIAMO UN SITO INTERESSANTISSIMO SULL'ARGOMENTO DELLA GRANDE TRUFFA
ECONOMICA DEI BANCHIERI E SU QUELLO DELLA MONETA AL POPOLO: http://www.endedtime.altervista.org
(giovanni - corsagio@yahoo.it)
Caiazzo.
I piemontesi non cambiano dollari. Meno male che c’è la meno farraginosa
Banca d’Ancona. Incredibile ma vero: un turista americano venuto a Caiazzo
espressamente per cambiare qualche centinaio di dollari si è visto negare
tale opportunità dalla responsabile di una banca finita nelle grinfie
dei piemontesi secondo alcuni cittadini che ritengono doveroso denunziare
l’ennesimo colmo. Comprensibile, per quanto discutibile, che le vigenti
norme impongano l’individuazione delle persone che si recano in banca
anche per cambiare dei soldi, ma che si arrivi a negare il servizio -riteniamo
dovuto- ad un italo americano che magari non sa bene esprimersi nella
sua seconda lingua, ma ha scelto la banca “piemontese”, credendola ancora
napoletana, in quanto presso la stessa ha un conto aperto (da diversi
lustri) il padre, ci sembra esagerato. Comprensibile anche se, per difficoltà
di linguaggio, la zelante funzionaria non sia stata in grado di capire
o farsi comprendere, ma costringere una persona proveniente dagli Stati
Uniti ad uscire da una banca senza aver potuto cambiare neanche cento
dollari per acquistare qualcosa a Caiazzo, com’era nelle sue intenzioni,
significa non solo dare un’immagine retriva dell’Italia e in particolare
del casertano agli americani che ne già hanno una pessima considerazione,
ma anche penalizzare qualche commerciante caiatino dove il giovane intendeva
effettuare degli acquisti. Per fortuna qualcuno ha avvertito il malcapitato
turista che in Caiazzo c’è un’altra banca, ritenuta molto meno farraginosa
e presso la quale effettivamente, sebbene fossero in corso lavori di ampliamento
e rafforzamento delle misure di sicurezza, l’italo americano ha potuto
cambiare i dollari senza problemi, anzi, a quanto riferito, anche a condizioni
migliori di quelle prospettate dall’altra agenzia.
(ag. TeleradioNews di Gianni Gosta)
Messaggio
N°389 del 06-07-2007 - 02:04
Tags: Attualità
Parliamo
di un uomo che ha concorso nel Sud Italia a RAPINE ed INFAMIE ...
Documento eccezionale!
Sono
riuscito a recuperare l'intervento in diretta nel "Question Time" (di
ieri 5 luglio diretto al Governo nella persona del ministro della Pubblica
Istruzione Fioroni trasmesso da Rai tre) del deputato Giuseppe Maria Reina,
catanese eletto in Puglia, decisamente MERIDIONALISTA, che DIPINGE l'EROE
Garibaldi in tutt'altra maniera da quella convenzionale. Chi non ha avuto
la possibilità di seguirlo potrà ascoltarlo al seguente link, anche se
solo in modalità radiofonica. www.vocedimegaride.it/camera.wav
Buon ascolto!
Mauro Caiano
Inviato
da Anonimo
il 06/07/07 @ 23:44
Sono
io stesso a segnalare quanto scritto sul Blog di La7, che ha avuto la
brillante idea di trattare il "duecentenario della nascita di Garibaldi"
in 8 e 1/2 ... questo è il commento SIGNIFICATIVO scritto sul forum:
Ci fosse stato almeno Ferrara!
Probabilmente non avremmo toccato questi livelli di volgarità.
Ma purtroppo Ferrara non c' era. C' erano solo i suoi successori penosi.
Che hanno messo i piedi una scontata sceneggiata pro-garibaldina. (la
storia si ripete: il lavaggio del cervello risorgimentale, come in tutti
i regimi che si rispettano, non ammette nessuna critica vera). Se avessero
voluto dare una immagine critica (e realistica) della storia risorgimentale,
avrebbero fatto venire Angela Pellicciari, come storica. Magari avremmo
sentito finalmente qualcuno che ci parlava dell' atteggiamento ferocemente
anticlericale (e quindi antipopolare) di Garibaldi. Invece, a parlar male
di Garibaldi, hanno chiamato Borghezio e quell' altro delle autonomie.
Persone rispettabili, si intende, ma utilizzate in questa sede per far
passare l' immagine di un antagonismo preconcetto e macchiettistico ("tanto
sono quelli della lega... è chiaro che sono contro l' unità
d' Italia). Ma faziosa e preconcetta era la supponenza dei presentatori,
il loro ridacchiare sotto i baffi. Il sarcasmo imbecille di quelli che
ragionano per luoghi comuni e fanno paralleli campati per aria. Il Buttafuoco
paragonava Garibaldi alle coalizioni che "esportano la democrazia"
in Iraq e Afganistan. Dimostrando una ignoranza volgare e un ribaltamento
della realtà, perchè casomai era Garibaldi il tiranno, emissario
di un regime dittatoriale e arrogante, quale era lo stato piemontese e
la oligarchia massonica che lo reggeva. Martelli , dal canto suo, parlava
di "popolo siciliano" che "si stava ribellando" e
voleva l' indipendenza. Quando tutti sanno che , al di là della
retorica risorgimentale, non c' era un cane che , nelle due Sicilie, smaniasse
per la codetta "liberazione" del Garibaldi . Si vede subito
quando le trasmissioni sono orchestrate per far finta di essere "democratiche"
, ma per essere faziose. Insomma un' occasione persa per dare agli italiani
una informazione seria e onesta, che potesse mettere in luce la realtà
storica al di là dell' uso mitico della stessa. Soprattutto i cattolici
hanno dovuto subire per l' ennesima volta, la censura sistematica delle
persecuzioni e della violenza che sempre hanno dovuto subire per mano
dei cosidetti "progressisti". Che Garibaldi definisse i Papa
un sacco di letame. Che i Garibaldini entrassero nelle chiese a fare razzie
e prendessero a calci i sacerdoti, ovviamente non interessa nè
a quelli di questo governo "democratico e popolare", nè
ai conduttori di La7. Nalle civiltà dell' immagine, quello che
conta non è la realtà, ma adattare la realtà per
farla combaciare all' immagine che di essa ci si è costruiti. E
le cose che non quadrano... semplicemnte si ignorano e si nascondono.
Angelo Mandelli Cesate (MI) inviato da Mauro
___________________________________________
Messaggio
N°386 del 03-07-2007 - 22:55
Tags: Attualità
'O pazzariello
tadzebao di cronache e annunci
Il
master "Enrico Mattei" in Medio Oriente lascia Teramo e si trasferisce
a Roma. La libertà del progetto - sintetizzato nel motto 'Medio Oriente
senza tabù' -
si consolida e rafforza. La realizzabilità diventa ancora più alta, per
un master che ha avuto nelle sue due edizioni docenti ed iscritti provenienti
da tutta Italia. Già quattro le richieste di iscrizione, di valore altamente
simbolico: non "nonostante", ma "per" la "vicenda Faurisson" una delle
più gravi forme di censura accademica e giornalistica in Italia degli
ultimi decenni. Giovani e non giovani che si ribellano allo "stato di
cose esistente" e vogliono "sapere" a tutto campo, in un corso pluralista
fino in fondo, senza schermi, censure e autocensure. Per decidere essi
stessi dove sia la verità o la probabile verità, in un universo geopolitico
massmediatizzato e conflittuale come nessun altro al mondo.I primi colloqui
motivazionali per l'ammissione si svolgeranno a settembre. Il corso di
studi partirà a gennaio. Ed ecco le quattro richieste di iscrizione: la
prima nel giorno degli scontri di Teramo; la seconda nel giorno della
riconferma di Moffa come coordinatore del master ... Un buon inizio. La
lotta per la verità storica e per il vero confronto e il vero pluralismo
continua ...(www.claudiomoffa.it)
Lunedì 9 Luglio, su “Canale Italia Tv” da Rubano (PD), il Prof. Antonio
Pantano: “La natura della moneta secondo Pound e Auriti”
PADOVA
- Il Prof. Antonio Pantano, presidente dell’Istituto di Studi Poundiani
“Ezra Pound” interverrà nella trasmissione televisiva “Canale Italia”
(da Rubano, in provincia di Padova), su “La natura della moneta secondo
Ezra Pound e Giacinto Auriti, e l’evasione fiscale totale del sistema
bancario in Italia”. L’intervento avverà nella rubrica “Notizie Oggi”,
condotta dal Prof. Vito Monaco, in onda dalle ore 6,00 alle ore 8,00 di
Lunedì 9 Luglio ’07. Il professore Antonio Pantano ha collaborato con
il prof. Auriti nella docenza di "Valori giuridici e monetari" presso
il Corso di Specializzazione di Atri (dell'università di Teramo); è presidente
dell'Istituto Ezra Pound di studio poundiani e consigliere dell'Accademia
Angelica Costantiniana di Lettere, Scienze ed Arti. (da www.abruzzopress.info)
Il
Codice Scognamiglio 1 3 5 di Paolo Orefice e Costantino Sgamato è ancora
sulla cresta dell'onda. Dopo l'enorme impatto mediatico arriva finalmente
un importante riconoscimento: la candidatura a migliore corto comico d'animazione
al celebre Premio Massimo Troisi 2007 - Osservatorio sulla comicità, giunto
alla sua 12 edizione e presentato da Massimo Giletti a Villa Bruno a San
Giorgio a Cremano (Na) città del celebre attore partenopeo e in onda su
RaiUno. Dal 5 all' 8 Luglio 2007 sarà possibile assistere alle proiezioni
del cortometraggio virtuale presso la Sala Nobile di Villa Bruno. "Una
soddisfazione immensa, che sicuramente non ci aspettavamo; il Premio Troisi
non è come tutti gli altri è il massimo riconoscimento al quale potevamo
aspirare: il nostro è un "virtual humor short movie" partenopeo e quale
miglior concorso se non questo può ricoprirci di soddisfazioni e soprattutto
ripagare tutti i nostri sacrifici!" Queste le parole del giovane regista
Paolo Orefice ancora incredulo della selezione in finale. Appuntamento
dunque alla serata finale e a tutti i pomeriggi dal 5 all'8 luglio in
cui Il Codice Scognamiglio sarà proiettato. (newscinema@gmail.com)
No
al rincaro degli aliscafi per raggiungere l’isola di Capri - Capodanno:
“ Forte l’evasione per l’affitto stagionale al nero" Grazie alla latitanza
o quantomeno al disinteresse degli organi istituzionali, a partire dalla
Regione Campania, sta passando la tesi di chi in maniera strisciante
sta cercando, non da oggi, di scoraggiare il fenomeno del pendolarismo
nei mesi estivi, da parte dei tanti napoletani che non hanno la possibilità
di affittare alloggi sulle isole di Capri o Ischia né di accedere ai costosi
alberghi, senza parlare degli oneri da sostenere anche per servizi pubblici
essenziali, come il trasporto, molto più cari di quelli applicati nelle
città capoluogo, al punto che una corsa in funicolare a Capri costa 1,30
euro, il 30% in più che a Napoli - afferma Gennaro Capodanno, presidente
del Comitato Valori collinari -. Già nei giorni scorsi avevo denunciato
l’iniziativa di una parlamentare napoletana, iscritta al gruppo dell’UDEUR
e con residenza a Capri, prima firmataria della proposta di legge, n.
2213, in un solo articolo, presentata il 5 febbraio scorso, con la quale
per le piccole isole, Capri ed Ischia comprese, s’intendeva istituire
la “tassa di sbarco”, un nuovo balzello fino ad un massimo di un euro
per lo sbarco di ogni passeggero ““ Per inquadrare il problema in un discorso
più ampio basti pensare che quest’anno per soggiornare, nel solo mese
di agosto, sull’isola di Capri viene chiesto un canone d’affitto che parte
da almeno settemila euro, per un appartamento di due o tre camere di un
massimo di un’ottantina di metri quadrati – prosegue Capodanno -. Ma la
cosa più grave è che i proprietari di questi alloggi, che non vogliono
far sapere il loro nome, si affidano ad una sorta di intermediari, ben
noti sull’isola, i quali pretendono le cifre in oggetto “al nero” praticamente
senza rilasciare alcuna ricevuta, in contanti o con causali fasulle “.
“ In un caso che, peraltro, è stato segnalato anche alle autorità preposte
– precisa Capodanno -, addirittura l’acconto richiesto per il fitto dell’immobile,
pari a duemila euro, doveva essere versato con bonifico, con la causale:
“organizzazione di una cena” – precisa Capodanno -. Invece di prendersela
con il turismo pendolare di chi non può spendere tanti soldi per portare
la famiglia in vacanza per un giorno, aumentando di un euro il costo del
ticket per gli aliscafi, gli organi preposti, a partire dalla Guardia
di finanza, coadiuvata dalle forse dell’ordine, farebbero bene a stanare
i tanti evasori, proprietari d’immobili, tra i quali presumibilmente si
annidano noti molto noti nella Napoli che conta, i quali incassano al
nero per l’affitto di tutto il periodo estivo cifre a cinque zero di euro
“. Sulle questione sollevate, vale a dire sulla lotta all’omessa fatturazione
dei canoni estivi stagionali nelle isole e sulla necessità di intraprendere
le iniziative tese alla revoca del provvedimento che aumenta il ticket
per i collegamenti tra Napoli e le isole del golfo, Capodanno chiede l’intervento
del Governo, rivolgendosi al presidente Prodi ed ai ministri Bianchi e
Padoa-Schioppa.
(dal Forum di Gennaro Capodanno)
Così
la guerra di civiltà sta stritolando i cristiani in medioriente (L.Brunelli)
Salviamo i cristiani del Medio Oriente. Con questo slogan è stata indetta
per il 4 luglio, a Roma, una manifestazione per sensibilizzare
l'opinione pubblica sulla tragica situazione delle comunità cristiane
nel mondo arabo e protestare contro la mancanza di libertà religiosa nei
regimi islamici. A lanciare l'idea Magdi Allam, sulla prima pagina de
Il Corriere della sera, il 13 giugno. Il quotidiano cattolico Avvenire
l'ha subito sponsorizzata. Un Manifesto di adesione è stato firmato da
politici e giornalisti. Chi ha avuto l'opportunità di conoscere da vicino
la condizione delle minoranze arabo-cristiane - così poco note in Occidente
- non può che rallegrarsi di ogni iniziativa che si prefigga di aiutarle.
Ma ci sono alcune cose che non convincono nel Manifesto dei promotori
della manifestazione. Alcuni, anzi troppi "silenzi". Viene citato il caso
dei cristiani in Iraq. E' vero, la loro vita è diventata un inferno. Il
caso della Siria... Sono stato in Siria, recentemente, per realizzare
un documentario, e ho parlato con decine e decine di cristiani in fuga
dall'Iraq. Nel caos in cui è precipitato il Paese sono diventati il bersaglio
più indifeso delle varie milizie armate, dei gruppi islamici più violenti
e integralisti. Monsignor Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo, responsabile
dell'accoglienza dei profughi cristiani, prevede che entro pochi anni
non ci sarà più un cristiano a Bagdad. E aggiunge, quasi arrossendo (perché
è una verità molto amara), che tutti i cristiani della venerata terra
di Abramo ormai rimpiangono i tempi di Saddam Hussein. Ecco una verità
che Magdi Allam e il suo Manifesto preferiscono tacere: i guai per i cristiani
iracheni sono iniziati quando gli americani hanno "liberato" l'Iraq. Provate
a parlarci, ad ascoltare le loro storie: vi diranno tutti la stessa cosa.
Esito paradossale di una guerra giustificata con l'ideologia - apprezzata
a suo tempo da alcuni dei promotori della manifestazione- dell'esportazione
della democrazia con le armi. Ci sono altri silenzi nel Manifesto di Allam.
Si accenna fugacemente alla minoranza cristiana in Siria, dando cifre
sballate (i cristiani non sono il 7%, sono fra il 10 e il 12% della popolazione)
ma soprattutto omettendo due imbarazzanti verità. Primo, alle comunità
cristiane dello "Stato-canaglia" è garantito uno degli statuti più tolleranti
in tutto il mondo arabo. Secondo, i cristiani siriani hanno vissuto un
solo incubo negli ultimi anni: un intervento militare americano anti-Assad,
con le stesse catastrofiche conseguenze di quello iracheno. ... E quello
della Palestina. Sono dati di fatto antipatici, sgradevoli forse, ma sono
dati di fatto. Nel Manifesto di Allam non poteva mancare una menzione
dell'esodo drammatico dei cristiani della Terra santa. Ma anche qui, si
racconta solo un pezzo di realtà. Dando l'impressione che la fuga dei
cristiani sia tutta e solo dovuta alla crescita del fondamentalismo islamico.
Fenomeno purtroppo in espansione nei territori palestinesi e sicuramente
allarmante. Ma basta aver parlato qualche volta con gli arabi cristiani
di Betlemme, Nazareth o Gerusalemme per rendersi conto che la realtà è
molto più complessa. Essi sono e si sentono palestinesi, condividono l'aspirazione
della loro gente ad avere una patria. Soffrono come tutti, da decenni,
la situazione di guerra e le restrizioni imposte da Israele ai territori
palestinesi: molti di loro sono piccoli commercianti che vivono del turismo
religioso, la drastica riduzione dei pellegrinaggi li ha penalizzati più
di altri sul piano economico. Ora, in più, sono esposti anche al fanatismo
islamista che nelle situazioni di frustrazione e caos trova un terreno
di crescita favorevole. Saggiamente i Papi hanno sempre unito la preoccupazione
per la sorte dei cristiani con l'esigenza di una soluzione giusta e duratura
alla questione palestinese. Non lo scontro ideologico ma la pacificazione
della Terra Santa e della intera regione è la via da seguire se si vogliono
salvare, davvero, i cristiani del Medio Oriente.
Il
22 GIUGNO, VERSO LE 18.30, A TOSCOLANO MADERNO (NEL BRESCIANO) SI E' VERIFICATA
UNA COSA ATROCE, PEGGIORE DELL'ABBANDONO. ALCUNI PASSANTI HANNO
NOTATO NEL GIARDINO DI UNA CASA UN DISGRAZIATO CHE PRENDEVA A BADILATE
UN POVERO CANE (CREDO IL SUO) SUL MUSO E SUL CORPO. CHIAMATI I VIGILI,
NON APPENA GIUNTI SUL LUOGO, COSTUI AVEVA GIA' SEPPELLITO L'ANIMALE IN
GIARDINO, UNA BELLISSIMA CAGNOLINA FEMMINA TG MEDIA DAL PELO ROSSICCIO
X CUI PURTROPPO NON C'E' STATO NULLA DA' FARE, SOLO PORTARLA VIA DA' LI.
L'UOMO OVVIAMENTE DENUNCIATO, OLTRE ALL'AMMENDA, DOVRA' SCONTARE LA PRIGIONE
DA 3 A 18 MESI (CHE X ME SONO UNA STUPIDATA, X QUELLO CHE HA FATTO.. GLI
DAREI LA PENA DI MORTE, COSI' COME HA FATTO MORIRE IL CANE). QUESTA NOTIZIA
ERAI SUL GIORNALE DI BRESCIA IN PRIMA PAGINA, E HO VOLUTO DIFFONDERLA,
E CHIEDO A TUTTI DI FARLO...X FAR CAPIRE QUANTO PUO' ESSERE CATTIVO L'ANIMO
UMANO. QUESTA CAGNOLINA HA PAGATO SOLO X LA FOLLIA DEL SUO PADRONE. SCRIVENDO
E DIFFONDENDO A TUTTI VOGLIO RENDERLE OMAGGIO, XCHE' SOLO DIFFONDENDO
LE COSE FORSE… DICO FORSE… LA GENTE SI FARA' UN ESAME DI COSCENZA. UN
ALTRO FATTO ANALOGO QUALCHE TEMPO FA, HA VISTO PROTAGONISTA UNA DONNA
CHE E' ANDATA, INVECE, NEL BOSCO CON L'INTENTO DI UCCIDERE A BADILATE
LA SUA CAGNOLINA DI 12 ANNI E L'HA SEPOLTA VIVA...ORRENDO, X FORTUNA UNA
VOLONTARIA L'HA SEGUITA XCHE' INSOSPETTITA; OLTRE A DENUNCIARLA, E' RIUSCITA
A TIRAR FUORI LA CAGNOLINA CHE STAVA GUAENDO E MORENDO SOFFOCATA. ORA
STA' MEGLIO MA PENSO CHE RIMARRA' SEGNATA A VITA. CERTE VOLTE ARRIVIAMO
IN TEMPO, CERTE VOLTE NO, MA QUESTE TORTURE ATROCI DEVONO FINIRE.... GLI
ANIMALI SIAMO NOI, NON LORO, CHE TI AMANO ANCHE DOPO CHE GLI FAI DEL MALE...FACCIAMOCI
UN ESAME DI COSCIENZA...TUTTI. GLI ANIMALI NON CHIEDONO NIENTE IN CAMBIO,
SOLO AFFETTO; ALTRIMENTI LASCIAMOLI DOVE SONO.
(Viviana Orini)
La
realtà di Napoli tral’ inferno di Gomorra e la città-paradiso di Jean
Noel Schifano.
Ne discutono:
Vincenzo Albano (Presidente Sez. Riesame Tribunale di Napoli)
Raffaele Marino (Sostituto Procuratore della Repubblica
Direzione Distrettuale Antimafia) Marie-José Nervi (Università
L’Orientale di Napoli)
Vittorio Pisani (Dirigente Squadra Mobile Questura di Napoli) Interviene:Mario
Coppeto (Pres V Municipalità Vomero-Arenella)
11 Luglio 2007, ore 18,30 KOESIS Club via Luigia Sanfelice 2 info@puntosunapoli.it
Inviato
da Kemper_Boyd
il 03/07/07 @ 22:57
salve amici...ma poi, tutto ok per quella richiesta/risposta
di qualche settimana fa?
__________________________________________
Messaggio
N°377 del 25-06-2007 - 14:31
Tags: Attualità
'o pazzariello
tadzebao di cronache e annunci
REJETTI:
Una protesta durata otto ore che ha mandato in tilt 30 treni a lunga e
media percorrenza e 80 treni regionali del Lazio, coinvolgendo migliaia
di passeggeri costretti nelle carrozze, in una giornata afosa, a sopportare
fino a sei ore di ritardo: e' quella attuata
da un gruppo di circa duecento pendolari campani, privi di biglietto,
che alle 4.25 hanno occupato il binario 4 della stazione Tiburtina nella
capitale. Altri 9 treni, provenienti dal nord, sono stati deviati via
Pisa con conseguenti ritardi e disagi per i passeggeri. Una protesta cosi'
aspra e con conseguenze cosi' pesanti, e finita con l'identificazione
di un centinaio di passeggeri senza biglietto, da far dire al sindaco
di Roma, Walter Veltroni, che ''anche le proteste devono essere misurate
rispetto ai disagi che si ripercuotono nei confronti dei cittadini. In
questo paese bisogna ritrovare il modo di protestare che sia il meno insopportabile
possibile per la vita dei cittadini''. Sono stati due i motivi che hanno
spinto i pendolari all'occupazione: il mancato rinnovo di un abbonamento
a prezzi politici e la cancellazione di un treno che alle 23 partiva da
Napoli diretto a Milano. ''Sei mesi fa - hanno spiegato i pendolari -
il biglietto che da 3 anni ci permette di attraversare l'Italia a 15 euro
invece di 40, non e' stato rinnovato da Trenitalia. Inoltre il treno delle
23 da Napoli e' stato eliminato''. ''Io guadagno 500 euro al mese - ha
spiegato uno di loro - ho bisogno del biglietto a prezzo ridotto. (la
si vorrebbe far passare quale asettica formale notiziola, tipica della
cattiva gestione del nostro sistema di trasporti e dell’inciviltà dei
pendolari ma tra queste righe si legge solo la VERGOGNA della forzata
ed ingiusta emigrazione dei meridionali cui non è consentito un lavoro
ed una dignità a casa propria. Per questo e solo per questo il parruccone
compagno Veltroni avrebbe dovuto indignarsi, sin dagli albori della sua
militanza “populista”!)
AMICI:
a) 500.000 FIRME PER LA PETIZIONE "ANIMALS MATTER TO ME". SUPERATA LA
SOGLIA DELLA METÀ DELLE ADESIONI RICHIESTE Raggiunto e superato il mezzo
milione di firme per la petizione mondiale "Animals matter to me". L'Enpa
ha aderito come associazione di tutela dei diritti degli animali e attraverso
il sito web nazionale ha dato la possibilità ai soci e ai sostenitori
della Protezione Animali di aderire a questa iniziativa che sta raccogliendo
consensi dalle associazioni animaliste di tutto il mondo. Il traguardo
delle 500.000 firme è particolarmente significativo perché è il "giro
di boa", ovvero la metà della cifra prefissata - un milione di sostenitori
- per portare all'Onu le richieste di tutela che dovrebbero far sentire
anche in quella sede la voce di chi si schiera a difesa degli animali.
Enpa ha finora raccolto migliaia di firme, ma invita tutti a continuare
a sollecitare la diffusione di questa campagna. Può apparire solo come
un atto formale, ma potrebbe invece dare frutti insperati se la quantità
degli animalisti pronti a difendere i diritti di chi non può difendersi
da solo farà comprendere anche alle Nazioni Unite che qualcosa deve cambiare
nelle norme internazionali, in quelle dei singoli Paesi membri - l'Italia
è uno di quelli che si è dotato di una legge di tutela migliore finora
- e nella concezione antropocentrica che sfruttare gli animali sia una
cosa "normale". Continuiamo quindi a firmare e far firma re la petizione
online sul sito www.enpa.it augurandoci che l'obiettivo del milione di
firme sia presto raggiunto! La petizione in oggetto è all'indirizzo http://www.animalsmatter.org/default.asp
b)
EVENTO "MUSICISTI X NATURA" (da Ciro Biondi press)
È in allestimento un'importante manifestazione denominata "MUSICISTI X
NATURA", che si prefigge lo scopo di sensibilizzare i cittadini campani
sul grave problema dei rifiuti, sulla raccolta differenziata, e sul rispetto
per la natura. Numerosissime le adesioni di musicisti campani, nonché
di big nazionali ed internazionali.Gli artisti napoletani hanno deciso
di unire le loro voci, le loro mani, le loro menti e i loro cuori per
scuotere le coscienze da troppo tempo sopite, gridando "BASTA!" Per far
sentire la loro protesta stanno organizzando un grande spettacolo. Luogo
e data sono ancora da definire, ma già si contano migliaia di adesioni.
La speranza è che presto a questi si uniscano coloro che, attraverso la
loro arte, si fregiano di portare Napoli in Italia e nel mondo. L'evento
è previsto per il mese di settembre. Per informazioni ai giornalisti:
Licia antonastaso 348 7395994
Luciano Bonetti 338 6328063
c)
APRE IL BAUCOUNTRY NATURAL PARK Baubeach era la prima spiaggia al mondo
completamente attrezzata per cani liberi e felici: ora, in assenza di
un arenile, si trasforma in un’oasi, il BAUCOUNTRY NATURAL PARK, dove
le persone che hanno deciso di vivere con un cane troveranno finalmente
un luogo vivibile, che li accoglie con amore ed attenzioni, per trascorrere
l’estate in una “full immersion” totale nella natura, a due passi dal
mare. Il
BAUCOUNTRY NATURAL PARK sorge a Maccarese, a pochi chilometri da Roma,
presso la struttura agrituristica “Podere Capanne”, via Casale delle Pulci
(non è uno scherzo, si chiama proprio così): ettari di verde solcato da
un fiume e ricco di eucalipti, salici e spazi attrezzati. Lettini, ombrelloni,
docce nebulizzanti, passeggiate in mountain bike, un bioristoro che utilizza
i prodotti della azienda e per, gli amati quattrozampe piscinette, ombrellini,
snacks biologici, tanto spazio per giocare e socializzare, passeggiate
campestri controllate e un servizio di consulenza per problemi comportamentali.
Il tutto autorizzato dalla Ausl Roma D di Rm che, regolamentando la struttura,
prevede anche un servizio di reperibilità veterinaria. Il BAUCOUNTRY NATURAL
PARK ha festeggiato l’avvio di questa singolare stagione balneare con
due giorni di festa inaugurale il 23 e il 24 giugno: montagne di prelibatezze
biologiche e piccoli regalini per tutti i cani, corse pazze, tuffi e gli
amici da rivedere dopo quasi due anni di lontananza… non è mancato un
piccolo rinfresco anche per gli umani, finalmente rilassati: qui nessuno
recrimina la presenza del loro cane! Presenti le associazioni animaliste
patrocinanti quali Eugea, che si occupa di riportare la bellezza della
natura in città con le sue bellissime farfalle da liberare, una mostra
a cura delll'associazione Baubeach sulle vicende passate… Baubeach, oltre
ad essere una struttura che offre turismo differenziato, è un movimento
di pensiero: ambientalista e animalista, che reclama l’esigenza di spazi
vivibili per le persone e i loro animali. L'associazione è stata premiata
per questo il 2 giugno scorso in occasione del trentennale della Lav.
Informazioni ai numeri : 06.66562494 - 349.2696461 Mappa sul sito www.baubeach.it
NEMICI:
a) Grazie alla Camorra e alla diossina il cancro in Campania uccide 30
volte di più La Campania continua ad essere sommersa tra i rifiuti e la
situazione non migliorerà.Poche settimane fa è stato pubblicato uno studio
sanitario effettuato in Campania e commissionato dal dipartimento della
Protezione Civile all’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo studio
ha visto la partecipazione dell’istituto superiore della sanità, Arpa
Campania, Osservatorio epidemiologico regionale e registro campano delle
malformazioni congenite. I risultati di questo studio sono terrificanti.
La mortalità generale in Campania è superiore alla media nazionale: +9%
per gli uomini e +12% per le donne. La percentuale aumenta se si parla
di Tumori del fegato: +19% per gli uomini, +29%per le donne; Le malattie
al sistema nervoso si presentano l’83% in più della media nazionale, così
come quelle delle malformazioni congenite all’apparato urogenitale: +84%.
I risultati più preoccupanti riguardano le città di Acerra, Bacoli, Caivano,
Giugliano, Aversa, Castelvolturno, Marcianise e Villaliterno.
Si raccomanda la lettura de "Le vie infinite dei rifiuti. Il sistema campano"
di Alessandro Iacuelli.
Riferimenti specifici anche per l'acquisto del libro al sito http://rifiuti.alessandroiacuelli.net/index.html
b)
Munnezza e Smog al Vomero (da Gennaro Capodanno) Signori amministratori,
per la munnezza ormai avete pubblicizzata Napoli al mondo intero, continuate
a non dimettervi nonostante le vostre acclarate colpe siano esse in primis
della maggioranza ma anche pposizione
, ma almeno fate in modo che la Polizia Municipale faccia rispettare sempre
e non una tantum quelle ordinanze comunali segnalate. Tutto questo non
sarà nulla rispetto alla catastrofica emergenza rifiuti ma almeno si smuove
qualcosa. Il Vomero fino ad oggi conosceva lo smog acustico ed atmosferico,
la micro-criminalità, ma fortunatamente non aveva mai conosciuto l'emergenza
rifiuti esistente da mesi in altri quartieri della città di Napoli e provincia.
Da alcuni giorni invece anche nel nostro quartiere i cassonetti sono stracolmi
di munnezza che attira topi e blatte ed inoltre con le temperature torride
di questi giorni il tasso di biossido d'azoto presente nell'aria ha superato
i limiti consentiti. A questo punto mi chiedo come mai nonostante l'emergenza
rifiuti e lo smog altissimo, l'amministrazione comunale di Napoli chiede
giustamente a noi cittadini di limitare l'uso dell'auto privata, il parlamentino
vomerese ci chiede la raccolta differenziata , ma nessuno degli amministratori
chiede alla Polizia Municipale di verbalizzare quei fruttivendoli e pescivendoli
che continuano ad esporre sui marciapiedi di via Cilea, via Recco, via
Luca Giordano,via Giustiniani,via Leopardi e di tantissime altre strade
cittadine, 3-4 file di cassette di frutta o pesce a pochi metri di distanza
dai cassonetti stracolmi di munezza e dalle marmitte delle auto. Mi chiedo
perchè non vengono dati incentivi alla raccolta differenziata visto che
la maggioranza dei cittadini non ha ancora capito che è l'unica via d'uscita
all'emergenza rifiuti. Mi chiedo perchè non vengono sanzionati quei tantissimi
commercianti e concittadini che versano i rifiuti in tutte le ore del
giorno. Mi chiedo perchè non viene chiesto all'ASIA di svuotare più spesso
le campane della differenziata. Mi chiedo perchè quelle poche ZTL esistenti
non vengono rispettate.
SPIRITI
LIBERI: Clima (da Rino Cammilleri) Nella
sua rubrica «Presa d’aria» sul settimanale «Tempi» del 21 giugno 2007,
Paolo Togni ha ricordato l’inizio dell’ode di Orazio A Talierco: «Guarda
la neve che imbianca tutto il Soratte e gli alberi che gemono al suo peso,
e i fiumi rappresi nella morsa del gelo». Roba di duemila anni fa, perché
nessun romano vivente «ha mai visto innevato il Soratte, che è un modesto
rilievo alto poche centinaia di metri visibile dalla città». Ancora: verso
il Mille i vikinghi colonizzarono un’isola fertilissima che chiamarono
«terra verde», la Groenlandia, e navigarono a Ovest verso Vinland, «terra
del vino», il Labrador. Oggi le due terre sono bianche, non verdi. «Nell’inverno
tra il 1813 e il 1814, a Londra, si svolse l’ultimo festival sul Tamigi
ghiacciato: per diverse settimane vi ebbero luogo feste, balli, spettacoli
e commerci». Conclude il Togni: «La verità è che la Terra fa parte di
un sistema vivo, che si modifica nel tempo e non è mai uguale a se stesso».
Già, ma adesso chi lo dice a tutti quelli che, senza il pericolo ambientale,
dovrebbero cercarsi un lavoro serio?
INFAMI:
STRAGE DI BOLOGNA MENZOGNE ZOZZE E COSCIENZE PULITE (di Gigi
Rispoli)
Le recenti dichiarazioni di Stefano Sparti, figlio del supertestimone
nel processo della strage di Bologna, hanno confermato l’inattendibilità
di tutto l’impianto accusatorio che ha determinato il mantenimento in
carcere di Luigi Ciavardini, attualmente recluso al Carcere di Poggioreale.
Il figlio di Sparti ha rivelato che il padre non era malato di tumore
e aveva utilizzato le lastre mediche appartenenti ad un’altra persona
nonostante che ciò gli consentì la scarcerazione, nel 1982, poco dopo
aver rilasciato le deposizioni che costituiranno la base accusatoria del
processo per la strage di Bologna. Massimo Sparti, in punto di morte,
avrebbe inoltre confessato al figlio Stefano di aver testimoniato il falso
nel processo per la strage di Bologna: “non potevo fare altrimenti” .Dinnanzi
a ciò si pone ora il problema che Ciavardini si trova a scontare una pena
ormai manifestamente ingiusta considerato che in ragione delle deposizioni
del malato immaginario Massimo Sparti sono state pronunciate a suo carico
tre condanne definitive. Per questo motivo ho, insieme ad altri, dato
vita al Comitato napoletano per la revisione del processo per la strage
di Bologna.
(http://luigirispoli.blog.tiscali.it
)
Messaggio
N°361 del 16-06-2007 - 08:10
Tags: Attualità
'
o pazzariello
tadzebao di cronache e annunci
Vomero,
colletta di quartiere.
Come testimoniano i recenti arresti, effettuati nell’ambito dei clan che
da anni operano al Vomero, “quartiere bene“ di Napoli, taglieggiando commercianti,
imprese e studi
professionali, la delinquenza organizzata nell’area collinare è viva e
vegeta, con un giro d’affari per milioni di euro. A fronte di tutto ciò,
oppressi anche dalla “delinquenza da marciapiede” e dalle famigerate baby-gang,
gli abitanti della collina chiedono da tempo alle istituzioni una dotazione
di mezzi ed uomini atti a sconfiggere la piaga purulenta della criminalità.
Pensavamo che, finalmente, le promesse, datate, di dotare il quartiere
di un sistema di videosorveglianza venissero mantenute entro dicembre
dell’anno scorso. Invece l’appuntamento per la messa in funzione dell’impianto,
con 25 telecamere allestite sul territorio in punti strategici, è stato
di mese in mese rinviato. Adesso arriva la doccia fredda, dopo che il
sistema, in via sperimentale, era stato anche collegato alla centrale
operativa della Questura e si era oramai giunti alla fase conclusiva dell’operazione.
Il mancato pagamento, stando a quanto trapelato dagli organi d’informazione,
alla ditta appaltatrice di 100mila euro ha fatto sì che quest’ultima decidesse
di oscurare le telecamere con delle buste di plastica . Al di là dei dubbi
sulla legittimità del provvedimento assunto, è gravissimo che per una
somma che, sicuramente, nell’ambito dei fondi stanziati dal ministero
per la sicurezza dei cittadini, è di piccola entità, si blocchi un progetto
così importante per il Vomero. Nei prossimi giorni perdurando questo stato
di cose, stanchi di aspettare che le istituzioni mantengano le promesse
che vanno facendo da tempo per garantire l’ordine pubblico, provocatoriamente,
proporremo una raccolta di fondi tra gli abitanti della collina per pagare
la ditta appaltatrice e far sì che l’impianto entri in funzione, così
come da ultimo promesso, entro la fine del corrente mese.(Gennaro Capodanno
pres. Comitato Valori Collinari – Napoli)
Egemonia
Volete
sapere cos’è una egemonia culturale? Un esempio sarà meglio di cento discorsi.
Ricordate il rapimento delle due Simone, della Sgrena, di Mastrogioacomo?
E come potreste non ricordare, visto il battage quotidiano -che dico?-
a cadenza oraria con cui i tiggì ci tenevano col fiato sospeso? Viste
le prime pagine, tutti i giorni, i porta-a-porta, i talkshow, le gigantografie
sul Campidoglio, le dichiarazioni preoccupate dei big e dei leader, le
manifestazioni e i cortei? Viste le accoglienze trionfali, in diretta,
coi ministri alla scaletta dell’aereo? Riscatti miliardari, funzionari
uccisi, incidenti diplomatici, nulla ci fu risparmiato. Invece, per padre
Bossi, il missionario rapito dai guerriglieri islamici nelle Filippine,
silenzio. E’ chiaro adesso cos’è un’egemonia culturale?
(Rino Cammilleri)
Novità
in libreria Massimo
VIGLIONE, L'identità ferita. Il Risorgimento come Rivoluzione & la Guerra
Civile Italiana Le più scottanti e meno note questioni del Risorgimento:
dalle insorgenze alle sètte, dal ruolo delle potenze straniere ai metodi
«poco leciti» dei protagonisti dell'unificazione, dalla repressione della
rivolta meridionale fino ad esaminare le conseguenze di tutto ciò nella
tragica storia del XX secolo. Edizioni ARES Milano
Soldi
Il
progetto SCEC nasce dalla presa di coscienza da parte di un gruppo di
cittadini napoletani di un paradosso che l'attuale sistema economico ha
generato nella nostra società. Il paradosso di cui parliamo è il fatto
che la produzione di beni e servizi non è mai stata così abbondate ma,
nonostante ciò, una parte sempre maggiore di cittadini fa sempre più fatica
a soddisfare i suoi bisogni più elementari. Un'altra faccia di questo
problema è il fatto che nelle nostre città ci sono decine di cose da fare
per migliorare la qualità della nostra vita e migliaia di persone che
sono disoccupate, che spesso per dare da vivere alle proprie famiglie
sono costretti ad emigrare o, nel peggiore dei casi, a delinquere. Noi
crediamo che una situazione del genere sia assurda in una società avanzata
che dovrebbe avere come obiettivo il benessere collettivo. L'associazione
ONLUS Masaniello che abbiamo fondato vuole tentare di porre rimedio a
questa situazione, utilizzando uno degli strumenti più importanti del
nostro sistema economico: la moneta. La nostra idea è quella di distribuire
ad un gruppo di persone il più vasto possibile un buono sconto, che abbiamo
chiamato SCEC (Sconto ChE Cammina), che sia in grado di far fronte alla
scarsità di moneta che l'attuale sistema economico ha creato nelle nostre
società. Con questo buono sconto vogliamo che ciascuno sia in grado di
fare gli acquisti ai quali oggi è costretto a rinunciare, e mettere in
moto un circolo virtuoso grazie al quale rilanciare l'economia locale
per il benessere della collettività. Per fare ciò l'Associazione Masaniello
propone un patto tra commercianti e consumatori: i commercianti, accettando
una percentuale dei pagamenti in SCEC, daranno modo alle persone di acquistare
beni e servizi ai quali prima erano costrette a rinunciare; in questo
modo i commercianti riusciranno a vendere più facilmente i loro prodotti
e ad aumentare la propria clientela ma, a differenza di un normale circuito
di sconti, non perderanno gli SCEC che hanno incassato, perché a loro
volta potranno spenderli presso le altre attività commerciali e presso
tutti quei consumatori che sceglieranno di offrire le loro capacità accettando
gli SCEC. Naturalmente ciascun iscritto può decidere liberamente la percentuale
di SCEC che intende accettare, ed in qualsiasi momento sospenderne l'accettazione.
Per favorire la circolazione degli SCEC, essi hanno un periodo di validità
limitato, al cui termine l'Associazione provvederà a cambiarli con una
nuova emissione, trattenendone una percentuale. In questo modo, gli SCEC
continueranno ad essere distribuiti a tutti gli associati e potranno ritornare
velocemente ai commercianti che partecipano al circuito, ovviamente accompagnati
dagli euro che portano con sé. Tutti gli iscritti possono consultare sul
sito l'elenco aggiornato dei commercianti e dei privati aderenti al circuito,
in modo da conoscere facilmente dove poter fare i propri acquisti utilizzando
lo SCEC www.scec.135.it
Opportunità
Affabula Readings, il programma dell’Associazione F.E.R.T., è alla ricerca
di sceneggiature di cortometraggio da selezionare per il prossimo numero
di Plot- storie per lo schermo, la rivista di script inediti per fiction
di cinema e tv, di documentario e di animazione. I progetti di corto dovranno
giungere alla redazione di Affabula Readings corredati da sinossi e nota
di intenti all’indirizzo info@affabula.it entro il 7 luglio. La scheda
di partecipazione è scaricabile dal sito www.affabula.it Per maggiori
informazioni contattare 011 532463.
Blasfemia
APPELLO contro lo spettacolo blasfemo e anticristiano alla Biennale di
Venezia: Messiah Game. Nell’ambito della programmazione della Biennale
Danza è previsto per
il 27 e 28 Giugno lo spettacolo blasfemo e anticristiano Messiah Game
del coreografo tedesco Felix Ruckert. Messiah Game propone una versione
masochistica e orgiastica della Passione di Gesù Cristo, dall’Ultima Cena
alla Crocifissione, letta in chiave autolesionistica e pornografica: www.felixruckert.de/Messiah%20Game.html.
La Lega Cattolica Antidiffamazione lancia un appello al Cardinale Patriarca
di Venezia, ai Sacerdoti, ai Religiosi, alle Parrocchie, alle Associazioni
del laicato e a tutti i Cattolici affinché sia immediatamente coordinata
un’attività di protesta, di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e
di ricorso alla legge per impedire che ancora una volta si offenda e si
oltraggi impunemente Nostro Signore Gesù Cristo, la cui Passione e Morte
sono state il prezzo della nostra Redenzione. La Presidenza della CADL
chiede alle Istituzioni pubbliche di stigmatizzare senza esitazione alcuna
questo spettacolo blasfemo, ritirando ogni forma di sostegno, patrocinio
e finanziamento alla Biennale Danza. Per questo invita a mandare lettere,
email e fax di protesta al Comune, alla Regione e alla Biennale. La CADL
chiama inoltre a raccolta chi voglia partecipare attivamente alle iniziative
di protesta e di denuncia che verranno intraprese. www.cadl.it
- segreteria@cadl.it
Inviato
da Anonimo
il 16/06/07 @ 19:26
FINALMENTE! LA PRIVACY E' UGUALE PER TUTTI! Risolta
con buonsenso la querelle stupida innescata dal figlio della gallina bianca,
il solito Prodi!!! Non è reato spiare il 740 di Prodi GENOVA. Non
è reato curiosare senza altri fini nella privacy fiscale dei contribuenti,
anche se si tratta del presidente del consiglio Romano Prodi (nella foto)
e di sua moglie Flavia Franzoni. Con questa motivazione il gip Maria Teresa
Rubini ha archiviato alcune settimane fa, come ha dato notizia oggi il
Secolo XIX, il procedimento penale a carico di due impiegate dell’agenzia
delle entrate di Genova, finite nell’inchiesta sugli “spioni” avviata
nel 2006 dalla procura di Milano. Le due impiegate erano finite nei guai
per aver compiuto numerose interrogazioni all’anagrafe tributaria sull’attuale
presidente del Consiglio e sulla moglie cercando notizie anche sui condoni
e i possedimenti immobiliari.
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Inviato
da terranuova0
il 16/06/07 @ 21:48
lorsignori si offendono se "pensiamo"
che possano essere "ladri"... se invec si "pensa"
che il" ladro " possa essere il comun cittadino...allaora: va
be'! E' normale! La casta è casta ! e va si rispettata ma voi perdeste
il senso e la misura...la loro situazione economica va vigilata...ma senza
fretta...senza alcun premura...ancor oltre sopportar non possono la nostra
povertà puzzolente le lor signore dal salumiere mai andate sono
o dal droghiere. Come ci permettiamo noi vil creature poter sopravvivere
con poco piu' di mille euro al mese? la nostra vita è un'un'indecenza!
meglio lottizzar sul britannia l'indutria italianna! Ancor Telecom...poi
il resto con una mangiata di fave si puo' giocar...nessuno pensa che la
vita è una livella! quando si è varcato quel cancello...non
piu' senator ministri o deputati ma solo la notra vita avrem portato!
Toto il casalnuovese
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Inviato
da Anonimo
il 19/06/07 @ 22:10
Dal quotidiano ROMA data odierna. Allucinante! Stomachevole!
IL MINISTERO PRIMA CONCEDE IL PATROCINIO, POI LO RITIRA I gay e la mostra
sulla Madonna BOLOGNA. Dopo che la Curia bolognese l’aveva definita una
“bestemmia abominevole” si sono aggiunte decine di voci al coro di condanna
nei confronti dell’iniziativa “La Madonna piange sperma”, una “performance-mostra
di illustrazioni” curata dal gruppo gay “Carni scelte”, fino a domenica
inserita nel programma della manifestazione estiva “Vicolo Bolognetti
2007” alla data di venerdì 29 giugno e ieri cancellata dagli organizzatori
che si sono anche scusati per l’offesa arrecata. È partita così
l’ennesima polemica bolognese, anche con un precedente simile: quella
per la presenza della figura di Moana Pozzi in un presepe nel palazzo
comunale. È arrivata la revoca del patrocinio inizialmente accordato
alla manifestazione dal ministero per le Politiche giovanili e Attivitàsportive,
per la concessione del quale il capogruppo dell’Udc alla camera Luca Volontè
e la vicepresidente dei deputati di Forza Italia Isabella Bertolini, hanno
chiesto le dimissioni del ministro Giovanna Melandri. La parlamentare,
peraltro, ha chiesto pure quelle del sindaco. «Si tratta di un’inaccettabile
volgarità che offende credenti e non credenti» ha detto il
sindaco di Bologna Sergio Cofferati, in merito sia al titolo sia ai contenuti
dell’evento che avrebbe dovuto svolgersi nella sede del quartiere San
Vitale in vicolo Bolognetti, e che aveva il patrocinio anche del Comune
di Bologna. Proprio per questo il coordinatore di Forza Italia Sandro
Bondi ha chiesto a Cofferati di «scusarsi con la città e
con la comunità cattolica bolognese».
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Inviato
da Anonimo
il 20/06/07 @ 22:29
il commento di oggi di Rino Cammilleri Danza Alla
solita Biennale di Venezia, nell’ambito della Biennale Danza, è
programmato per il 27 e 28 giugno 2007 uno spettacolo dal titolo Messiah
Game, che sarebbe un intruglio di autore tedesco che prevede ballerini
nudi, orge sado-maso durante l’Ultima Cena, con Crocifissione in stile.
Naturalmente la Catholic Anti-Defamation Ligue italiana (www.cadl.org)
si è mobilitata. Hanno protestato, tra gli altri, il cardinal Tonini
e l’onorevole Volonté. Quest’ultimo ha chiesto al Parlamento se
roba del genere debba avere «sostegno, finanziamenti e alti patrocini
da parte dello Stato». Può darsi che la cosa non vada in
scena (ma in Germania c’è stata eccome) date le lamentele. In ogni
caso il coreografo-autore-regista ha già raggiunto il suo scopo:
la pubblicità gratis. Com’è noto, poiché i cristiani
non hanno una Al-Qaida, non si rischia la pelle a fare «arte»
dando addosso al cristianesimo. Il meccanismo è collaudato: basta
l’effetto-annuncio per rendere famosi. E magari miliardari come quel Cattelan
che si mise in luce a suo tempo con un pupazzo in grandezza naturale raffigurante
Giovanni Paolo II atterrato da un meteorite. Che fare, allora? Sarebbe
meglio ignorare, così che l’«artista» resti scornato
e, dato il flop, gli eventuali imitatori si rendano conto che certe «trasgressioni»
non pagano. Oppure, colpire gli incauti nel portafogli, con una querela
di quelle che riducono in miseria nera. Questa strada, tuttavia, è
impervia, dati i giudici che corrono.
Così, rassegniamoci ancora una volta alla protesta.
Purtroppo non sarà l’ultima: la madre dei vigliacchetti è
sempre incinta. www.rinocammilleri.it
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Inviato
da Anonimo
il 22/06/07 @ 13:14
ansa APPELLO PIME AI DUE GOVERNI
Il Pontificio ufficio missioni estere (Pime) ha rivolto un appello ai
governi italiani e filippino perché facciano il possibile per la
liberazione di padre Bossi. Lo annuncia l'agenzia del Pime Asianews spiegando
che il testo dell'appello, preparato dai missionari del Pime nelle Filippine
è rivolto ai governi e ai rapitori, con l'auspicio che sia compiuto
"ogni sforzo rivolto alla liberazione dell' ostaggio".
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Messaggio
N°351 del 10-06-2007 - 17:53
Tags: Attualità
Ora, risorgi
NAPOLI...
... ma da tutti
i gironi infernali! Il "pallone" si passa; la monnezza e la camorra
restano! Anche la Città e la Dignità del Popolo dovrebbero riconquistare
la serie A
Messaggio
N°340 del 03-06-2007 - 17:36
Argomento: Attualità
Il mistero
di Pappagone
di Gennaro Capodanno
Rischia
di finire nelle aule di un Tribunale la polemica sul novello Pappagone
che prima ha tappezzato la Città con manifesti e poi ha fatto solcare
da un Piper i cieli di Napoli con uno striscione sul quale, rivolgendosi
naturalmente ai napoletani, ci ha apostrofato come “popolo di munnezza”.
Chi è dunque il nostro? Ieri, un quotidiano, in esclusiva, svelava che
la maschera napoletana s’incarnava in un imprenditore della Sanità, il
rione che diede i natali al grande Totò; oggi un altro quotidiano, smentendo
il primo, afferma, prove pronte alla mano, che Pappagone si è diviso in
quattro, essendo stato “resuscitato” da un quartetto di giovanotti, appunto,
che intendevano fare una “goliardata”. Sì, perché adesso i napoletani,
oltre a dover convivere con cumuli d’immondizia, con strade macchiate
dal sangue di vittime innocenti e non, con l’aria appestata dallo smog,
devono anche essere apostrofati come “popolo di munnezza” dai loro concittadini,
nel tentativo di svegliarli, si dice, dal loro atavico torpore. E pensare
che quando il mai dimenticato Peppino De Filippo, nel lontano 1966, creò
quella che è stata definita l’ultima maschera della commedia dell’arte,
Pappagone appunto, il successo fu tale che la critica comincio a discettare
per spiegare l'origine del nome, tirando in ballo Pappus e Arpagone. Peppino
spiegò molto più semplicemente, in televisione, che Pappagone era invece
una qualità di prugna venduta sui banchetti dei fruttivendoli di Napoli.
"Ecquequa!", a Napoli siamo oramai arrivati alla frutta…
Messaggio
N°337 del 02-06-2007 - 17:58
Argomento: Attualità
" 'O pazzariello
"
tadzebao in edizione speciale per il 2 giugno
di Marina Salvadore
Facce
di bronzo:
Dalla nostra
inviata Morgana B. a Roma apprendiamo che durante la parata dei politici
– governo e opposizione – presenti all’annuale Sfilata delle Forze Armate
nessuno tra il pubblico si è “filato” Prodi manco per sbaglio, riservando
ovazioni e cori ai rappresentanti
dell’opposizione, i quali – gioiosi, relativamente al topico momento storico
– si sono attardati in vigorose strette di mano, saluti e convenevoli
con i sostenitori vecchi e… nuovi ovvero acquisiti da qualche ora. Del
resto, legittimamente, dopo quanto accaduto ieri, vigilia della Festa
della Repubblica laddove la vittima sacrificale (novello Bruno Contrada
dell’Irpef, Ilor ed Irpeg), il generale Roberto Speciale, è stata sacrificata
sull’altare dell’ “interesse privato in pubblico Stato” al posto del colpevole
di parrocchia, Visco-Fisco Superstar. Le adesioni al regime di centro-sinistra
stanno scemando in progressione geometrica e ciò era prevedibile. Non
è valso solo il vilipendio alla Democrazia compiuto ieri con l’avvicendamento
di Roberto Speciale, che il popolo ciuccio avrebbe dovuto intendere quale
promozione sul campo dell’indefesso militare. Già dopo la Propaganda DICO
e l’inutile tentativo di Sua Beatitudine San Toro di mandare in onda…
con otto mesi di ritardo…quindi “proditoriamente”… uno “scoop” della Chiesa
Massonica anglosassone sui “preti pedofili” che nulla hanno a che fare
con la CHIESA e condannati severamente, peraltro, proprio da Gesù Cristo
e… non certo dissimili dai politici-pedofili, dai giornalisti-pedofili,
dagli idraulici-pedofili… dai banchieri-pedofili… dai docenti-pedofili…
eccetera… gli elettori cattolici della sinistra hanno traslocato nel limbo
degli astensionisti, insieme ai “demosinistri” della Protezione Civile
e delle corporazioni degli ambientalisti, delusi dall’evasiva e tiepida
nonchalance nei riguardi delle emergenze ambientali e sanitarie nazionali.
Tiepidi e distanti anche gli italiani non collocabili ideologicamente,
per reazione sanguigna alla spavalda certezza governativa che i “sudditi”
sono mentecatti e gli si può fare, sotto gli occhi, il gioco delle “tre
carte”…. Tanto, manco si accorgono di essere presi per i fondelli… Beh!
Non è proprio così!
Facce di Culo: Vietato
fumare sigarette di tabacco del Monopolio di Stato… 40 spinelli provocano
meno danno di un pacchetto di “NAZIONALI”. La “ministra” della ‘”Insanità
Mentale” Turco (ndr: “fumare come e più di un turco”, ecc.) sull’onda
del leit-motiv “al contadino non far sapere quant’è buono il formaggio
con le…” PERE”… durante una crisi mistica quacchera ha proposto il divieto
di vendita delle comunissime sigarette ai minori di 18 anni. Per accedere
alle macchinette distributrici occorrerà inserire il codice fiscale o
la tessera sanitaria. I giovanissimi sono quindi invitati a fumare solo
le canne del libertarismo e del libertinaggio di Stato. Ma non è finita
qui! Per recuperare i consensi persi presso i soliti parrucconi e moralisti
italiani, con una pericolosissima virata ad angolo acuto, la “ministra”
ha ideato di mandare i N.A.S. dei carabinieri nelle scuole, per severe
ispezioni… Chi ha plaudito a questa iniziativa è un emerito fesso; le
scuole, solitamente a fine maggio, chiudono l’anno… “accademico”, pirlott!
Facce di Ca-Z2-O: A
pari merito in questo giorno fausto nella hit-parade, il solito Mastella
ed il solito Bassolino. Il primo, per aver saputo sapientemente dosare
nelle ultime amministrative, a seconda della tendenza socio-incazzosa
del volgo, alleanze di lista con il centro-sinistra e…pure… con il centro-destra
nelle diverse realtà municipali; il secondo, per il pianto greco presso
la Commissione governativa presieduta dal suo amico Barbieri, a proposito
della verbalizzazione delle sue mancanze in ordine di emergenza- monnezza
in Campania.
Facce di Tolla: Tutti
gli italiani finto-indignati, i pagnottisti, che stanno aspettando l’ordine
di Mago Merlino dall’Aldilà per scendere in strada a fare le barricate…
ovviamente ben distinti dai soliti vessilli: bandiere arcobaleno… faccioni
del “Che”… svastiche… tibie incrociate su teschio… sigle sindacali… orgoglio
gay… orgoglio etero… eccetera. Facce d’asino: I soloni giornalisti pennivendoli
di regime che ancora si ostinano a fare il plurale di “tricolore” insieme
al plurale di “freccia”. Si dice FRECCE TRI-CO-LO-RE…e non “tricolori”…
ma che cappero ci vuole, se non un briciolo di lessico? Basta con la lobby
dell’Ordine dei Giornalisti!
Facce del "tiro a segno" nazionale:
Un encomio al corpo della GdF ed alla Protezione Civile che durante la
sfilata, oggi, eroicamente hanno resistito all'incontrollabile riflesso
condizionato di bombardare, rispettivamente, di monetine “st. raphael”
e monnezza doc partenopea il palco delle Autorità di Stato. Un affettuoso
souvenir anche della Polizia, il cui più onesto rappresentante langue
– ultrasettantacinquenne – nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere,
poiché in quindici anni di processi non ha accettato di “suicidarsi” per
cause naturali ne’ di perdere la lucidità: un abbraccio, Bruno Contrada,
“buona festa” della… Res Publica a scacchi!
Inviato da Anonimo
il 02/06/07 @ 21:33
ma che vi hanno fatto?
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Inviato da Anonimo
il 02/06/07 @ 23:52
non so a lei, anonimo extraterrestre, ma a noi hanno
fatto esattamente ciò ch'è scritto... ed altro ancora.
marina
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Inviato da Anonimo
il 02/06/07 @ 21:43
Si sono rubati il mio Paese, e non me l'hanno restituito
piu' E pretendono pure che io, tutto contento ed emozionato, debba cantare
: " Fratelli d'Italia, ..... "
Saluti - Ambro
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Messaggio
N°331 del 28-05-2007 - 23:12
Argomento: Attualità
Premiazione
"11 Fiori del Melarancio"
servizio di Mauro Caiano
Questa
sera al Teatro Mercadante di Napoli, alla presenza del Presidente della
Provincia di Napoli Riccardo Di Palma e del Sindaco Rosa Russo Iervolino,
si è tenuta la premiazione dei vincitori del premio "11 Fiori del Melarancio".
Tra i premiati, il nostro AMICO e COMPATRIOTA Antimo Ceparano che ha,
con il Suo componimento poetico, esaltato la NOSTRA STORIA ... ed inducendo
la stessa presentatrice ad evidenziare le proprie idee "MERIDIONALISTE"
al folto pubblico presente.
Inviato
da Anonimo
il 29/05/07 @ 13:41
Bravo Antimo.
nando
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Inviato
da Unione_Sud
il 01/06/07 @ 00:35
Ho avuto modo di incontrarlo questa sera e mi ha
parlato della serata al teatro, la premiazione, la poesia ecc. Antimo
è un vero figlio della patria duosiciliana.
Grazie a Marina e a Mauro per il servizio.
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Messaggio
N°326 del 20-05-2007 - 17:26
Tags: Attualità
" 'o pazzariello
"
Tadzebao di cronache in pillole
AUGURI:
... al nostro Antimo Ceparano che il prossimo 28 maggio, alle h.16.oo,
presso il Teatro Mercadante in Napoli ritirerà il premio "11 fiori del
Melarancio" conferitogli dal comitato del prestigioso concorso per un
suo componimento iscritto nella sezione "Lingua Napoletana". Antimo invita
all'evento quanti hanno imparato ad apprezzarlo ed a volergli bene, incontrandolo
sul territorio delle tematiche identitarie. Anticipiamo che sarà interessante
ascoltare il suo discorso di ringraziamento per il premio assegnatogli!
INCONTRI:
Convegno
sulle politiche abitative - Il prossimo 23 Maggio, alle ore 16.00,
in Napoli alla Sala Santa Maria La Nova, si svolgerà il Convegno
organizzato dal Sindacato Inquilini, ASSOCASA, sul tema: LA CASA
E' UN DOVERE SOCIALE Riforma & Rilancio delle politiche abitative
in Campania Parteciperanno: Franco Falco, seg. UGL; Enzo Acampora
Pres. IACP; Prospero Pizzolla Pres. Confedilizia; Franco Scarinci
Seg. Naz. Assocasa; Pasquale Sommese Pres. Comm. Cons. Reg.; Salvatore
Ronghi V.Pres. Cons. Reg.
Vi aspetta Luigi Rispoli
FUSTIGAZIONI: Maurizio Estate, il giovane
ammazzato dagli stessi aggressori per aver difeso un passante nel
corso di una rapina avvenuta a Napoli, nel cosiddetto “salotto buono”
della Città, al largo Ventriera a Chiaia, il 17 maggio del 1993,
è un eroe dimenticato dalle istituzioni. Giovedì scorso cadeva il
14esimo anniversario dall’evento luttuoso ma sui luoghi, dove fu
consumato il delitto, Sindaco e assessori erano assenti. C’erano
invece i familiari e una sessantina di ragazzi, alunni di una scuola
media statale di S. Giovanni a Teduccio, un plesso che da due anni
ha assunto Maurizio Estate come simbolo di eroismo, realizzando
un filmato, presentato anche in occasione della recente Festa per
l’Europa, che descrive la vita della giovane vittima della criminalità,
con i momenti che ne precedettero la morte, mentre si spegneva tra
le braccia del padre. E pensare che, due anni prima, il 17 maggio
2005, il sindaco Iervolino, mantenendo finalmente un impegno assunto
12 anni prima con voto unanime espresso dal consiglio comunale nel
lontano 1994, nel ricordare il giovane, che aveva appena 23 anni
e stava per sposarsi, all’atto dell’intitolazione di una piazza
a Scampia, lo paragono a Nicola Calipari, il funzionario del Sismi
che si gettò su Giuliana Sgrena per difenderla. Dopo aver atteso
invano, gli studenti, accompagnati dal dirigente scolastico e dagli
insegnanti, sono andati via, amareggiati per la delusione provata.
Leggendo la lapide dedicata a Maurizio vengono in mente le parole
del fratello: “ Spero che questa lapide sia di monito per i giovani,
altrimenti ci piegheremo alla barbarie. Ricordare è importante,
una città senza memoria non ha futuro. È facile andare via, il difficile
è vivere qui a Napoli. Ma non possiamo andarcene. Dobbiamo sperare
ed essere sempre di più a farlo “. Parole che avrebbero dovuto far
riflettere quei pubblici amministratori che quest’anno hanno disertato
l’appuntamento, generando, tra l’altro, tanta delusione tra i ragazzi
che, ispirandosi alla figura di Maurizio Estate, ancora credono
in valori come altruismo ed amore per il prossimo.
(Gennaro Capodanno)
RIVENDICAZIONI:
Numerose le mail di protesta che stanno arrivando alla casella
di posta elettronica notarsunapoli@libero.it . Al più presto verranno
stampate ed inviate a tutte le massime autorità nazionali e locali, a
partire dal presidente della Repubblica, Napolitano, fino al sindaco di
Napoli, Iervolino. Intanto per dare voce a coloro che vogliono prender
parte al dibattito sulla grave situazione generata dall’emergenza rifiuti
è nato un apposito blog, aperto al contributo di tutti, reperibile al
sito internet: http://blog.libero.it/Napolimunnezza/
, dove possono essere inseriti messaggi e commenti che saranno letti in
diretta da quanti ne vogliono prendere visione. Inoltre contro l’aumento
della Tarsu la prossima settimana partirà una petizione popolare, chiedendo
anche interventi urgenti e decisivi per eliminare l’emergenza spazzatura
a Napoli ed in Campania.
APPLAUSI:
Continua in rete la brillante performance letteraria dei sei personaggi
in cerca di autore che hanno visitato di recente la nostra città. Leggete
il loro diario di viaggio su www.48ore.com .Volendo, potrete integrare con
vostri commenti o scritti. Intanto, continuano la mission sul territorio.
Saranno infatti a Bologna, i nostri 48rdi, invitati dalla redazione di Argo.
La Rivista di esplorazione organizza martedì 22 Maggio (ore 21,30) all'officina
di media indipendenti Vag 61 (via Paolo Fabbri 110) l' incontro con i collettivi
di scrittura Kai Zen e 48ore.com. I due gruppi durante la serata, tra una
lettura e l'altra dei loro testi, spiegheranno i contenuti dei progetti
creativi che animano il loro approccio alla letteratura. In quell'occasione
saranno lette anche alcune pagine del "diario" napoletano.
Inviato da: vocedimegaride
Trackback: 0 - Commenti: 1
Inviato
da Anonimo
il 20/05/07 @ 22:38
Ringrazio
Marina e gli amici di vocedimegaride per l'affetto e la stima che mi portano.
Il Premio lo dedico a Tutti Voi che siete stretti intorno a questo spazio
di vera Libertà e idealmente, poichè non posso farlo materialmente, Ve
lo consegno. Con affetto e condivisione di ideali.
antimo ceparano
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Messaggio
N°315 del 14-05-2007 - 09:44
Tags: Attualità
Post-Family
Day & Gay
di Rino Cammilleri
Famiglia
I radicali, ai tempi dell’aborto, sparavano che in Italia almeno 20.000
donne l’anno morivano di aborto clandestino. L’Istat riportava, invece,
che le donne dai quindici ai quarantacinque anni morte per qualsiasi causa
erano in tutto 11.500. Ma i radicali continuarono imperterriti, in base
all’assioma che a) la maggior parte della gente non va a controllare le
cifre, b) per fare attecchire una panzana basta non cessare di ripeterla.
Tutto ciò mi è tornato in mente nel vedere, il giorno del Family Day (12
maggio 2007), una paginata a pagamento sui principali quotidiani; titolo
cubitale: «Anche gay è famiglia». Esordio: «In Italia il 10% circa della
popolazione è omosessuale». Asterisco con richiamo in fondo pagina: «Eurispes».
E a me è tornata in mente un’altra cosa. Quando Clinton venne eletto alla
presidenza degli Usa per la prima volta, prese voti anche dalla lobby
gay, che subito si presentò all’incasso. Ma Clinton, ormai presidente
di
un Paese a larghissima maggioranza cristiano, non poteva pagare il conto.
Dai tempi del famigerato «Rapporto Kinsey» correva voce che il 10% circa
degli americani fosse omosessuale, voce diventata uno slogan dei gay e
addirittura titolo della loro rivista, «Ten percent» («Dieci per cento»).
I consiglieri del presidente gli suggerirono di commissionare uno studio
alle principali università per andare a vedere le carte della lobby. Risultò
che a quel famoso 10% andava tolto lo zero. Infatti, gli esperti (veri)
quantificarono in un 1-1,5% la percentuale effettiva di omosessuali tra
gli americani. Clinton tirò un respiro di sollievo e passò ad altro. Già:
la lobby gay aveva, sì, una grande influenza (di visibilità e finanziaria),
ma del tutto spropositata rispetto alla rappresentatività in termini di
voti. Adesso tocca agli italiani ritrovarsi omosessuali al dieci per cento.
Mah.
Inviato
da Anonimo
il 15/05/07 @ 23:28
io non sono ricchione manco allo 0,0001%... sono
come aiazzone, provare per credere lol! Complimenti per l'analisi, finalmente
qualcuno che usa il cerebro non solo come contrappeso al culo
(citazione del mio mitico prof di educazione tecnica!)
_______________________________________
Inviato
da Anonimo
il 16/05/07 @ 00:44
Commento apprezzato...anche se "colorito"... una
sola cosa non ci piace:l'anonimato!
Marina
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Messaggio
N°313 del 12-05-2007 - 23:08
Tags: Attualità
Neapolitan
Family Day
un divertissement di Marina Salvadore
'E
figli so' piezze 'e core!" era scritto sugli striscioni delle plebee "famiglie
numerose" presenti all'identitario Family Day partenopeo in piazza del
Carmine. Anche le mamme dei "moschilli" - anzi, tra le più fiere - a squarciagola
cantavano lo slogan identitario in omaggio ai propri frizzanti pargoli.
Nell'altra piazza, quella del quartiere-bene del Vomero, piazza Vanvitelli,
i partecipanti alla kermesse "laica" ostentavano invece bandiere corsare
(teschio e tibie incrociate su fondo nero) con lo slogan "'E figli 'e
zoccola so' piezze 'e mm****!"; messaggio chiaro e diretto a quelli dell'altra
piazza in festa, ritenuta responsabile di barbarie, agguati e razzie nel
quartiere alto-locato. Bassolino, Jervolino e il solito Di Palma (che
questa volta non c'azzeccava un piffero, rappresentando la provincia,
dove erano in auge altri provinciali festeggiamenti Family Day) non volendo
schierarsi politicamente hanno dato forfait ad ambedue le celebrazioni,
inviando all'una e all'altra organizzazione melensi messaggi di saluto...
differenziati (come la mancata raccolta dei rifiuti): a quelli in piazza
del Carmine, letto dal "masto 'e festa" Tore 'e Crescenzo, sul palco :
" Le autorità di Napoli e della Campania s'inchinano faccia a terra, umilmente
strisciando, in questo giorno fausto che vede pure nell'arresto odierno
del nemico della Nazione e del Popolo, il "brigante" Bruno Contrada, feroce
criminale mafioso assicurato alla Giustizia, il ripristino dei valori
della VERA, AUTENTICA "FAMIGLIA" NAPOLETANA, libera di esercitare, PER
TRADIZIONE SPAGNOLA, esclusivamente il proprio diritto di rango ed alla
quale, in questo augusto giorno noi vicere' e borgomastressa, riassegniamo
l'onorificenza massima di CONNESTABILI del regno, ripristinando gli antichi
SEDILI per quelle famiglie che hanno dato lustro, in questi anni, ai quartieri
di residenza e così distintesi nella felice gestione delle realtà socio-economiche
delle loro ducee cittadine, magistrali protagoniste dello SVILUPPO e del
BENESSERE civico:
A
queste famiglie, così' elencate in questo simbolico albero genealogico,
esprimiamo fervidi voti augurali... "di scambio"... in vista delle
future tornate elettorali che, in eterno, ci vedranno solidali e
partecipi" Il messaggio, per quelli un po' razzisti e reazionari
del quartiere alto-locato, letto dal "mastuggiorgio", il presidente
della municipalità Vomero-Arenella recitava, invece: "Auguri. Fervidi
auguri... a voi...che come noi... avete tanto bisogno di legalità,
ordine, disciplina, pulizia. A voi chiediamo umilmente solidarietà
ed aiuto, SACRIFICIO e CORAGGIO, per governare questo territorio
infelice e sfortunato. Procurate di individuare con immediatezza,
per il decoro della città tutta, un suolo sul territorio della municipalità
per la discarica della monnezza vostra e delle vostre famiglie,
perchè, per motivi di altitudine, non è possibile ai mezzi ASIA
raggiungere i vostri immani cassonetti e tumuli, simbolo di ostentata
agiatezza che umilia la classe più povera dei vostri fratelli concittadini".
Luminarie, fuochi d'artificio, babà e sfogliatelle, hanno ugualmente
siglato - nelle due antitetiche piazze - la chiusura dei festeggiamenti
del Family Day di Cosa Nostra. (ooops... scusate...volevo scrivere
CASA nostra...)
Messaggio
N°308 del 10-05-2007 - 22:20
Tags: Attualità
Immortale odium
da Rino Cammilleri
Dal 9 maggio
2007 è in tutte le librerie la mia ultima fatica: Immortale odium
(Rizzoli). Si tratta di un thriller che prende la mosse da un fatto
storico realmente avvenuto. La notte del 13 luglio 1881 a Roma la
salma del b. Pio IX veniva trasportata, in silenzio e alla luce
delle fiaccole, dal Vaticano alla chiesa di san Lorenzo in Lucina.
Era un desiderio del papa defunto; ma prima non lo si era potuto
esaudire perché la situazione, dopo Porta Pia, era molto difficile
per i cattolici. Infatti, quel che si temeva accadde: il pacifico
corteo funebre venne attaccato da una banda di fanatici anticlericali
che cercarono di gettare la salma nel Tevere. Il clima era tale
che per gli assaltatori fu coniata un’apposita medaglia con su scritto
Immortale odium et numquam sanabile vulnus. Fin qui la storia. Il
mio thriller immagina che, molti anni dopo, un misterioso assassino
stia eliminando uno ad uno tutti i possessori di quella medaglia.
Due sono le forze in campo interessate a indagare: il Vaticano e
la Massoneria. Di più non vi dico. Buona lettura.
... tranne che
per le solite malelingue, per le quali se piove il governo è ladro!
Come volevasi dimostrare: neanche il recente passaggio televisivo
in Rai, promozionale a costo zero per il turismo caiatino, poteva
soddisfare i (grazie al Cielo pochi e -soprattutto- isolati) soloni
che all’epoca del famigerato caso Palumbo insorsero contro i due
giornalisti immolati, nei loro intenti, sulla graticola delle polemiche,
dei falsi temini e dei folli comizi spacciati per conferenza stampa
con minacce di risarcimenti miliardari rivendicate da chi invece
ora si vede costretto a difendersi in sede penale da accuse gravissime.
Neanche la cicoria
va bene, per siffatta noblesse, come non poteva andar bene la storia
degli alunni del professore Rolli e naturalmente neanche i suoi
sessant’anni d’amore. Andranno bene le loro polemiche sterili? Grazie
al cielo il tempo è galantuomo ed -almeno questo- anche chi non
lo è deve riconoscerlo.
Inviato
da Anonimo
il 27/04/07 @ 22:52
Le autorità caiatine, dipendenti della Regione
Campania, non hanno forse compreso quanto la cicoria sia più nobile
della solita zizzania!
Lello
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Messaggio
N°277 del 23-04-2007 - 16:24
Tags: Attualità
Se il Governatore prende fischi per fiaschi... di Vino
di Gennaro Capodanno
Qui
non si tratta di prendere fischi per fiaschi ma di prendere solo
fiaschi e... di vino. Se il Governatore della Campania, Bassolino,
che ha partecipato alla mezzamaratona svoltasi a Napoli giungendo
tra gli ultimi ( posto 1003 su 1128 partecipanti ), ha trasformato
le bordate di fischi che lo hanno accompagnato durante tutta la
corsa in applausi, due sono le alternative. O, ubriaco di potere,
non si è ancora reso conto che la gente dopo quattordici anni di
malgoverno, stanca degli sprechi economici per consulenze distribuite
a piene mani e di essere sommersa dalla spazzatura, lo stava semplicemente
contestando, o, adeguandosi a meccanismi vigenti in altri paesi
come l’America, dove i fischi possono avere anche un significato
d’incoraggiamento, si sta preparando, come auspichiamo che avvenga
al più presto, ad emigrare altrove, lasciando il governo della regione
Campania in mani di certo più capaci. D’altra parte apprendiamo
oggi, dai dati pubblicati su di un quotidiano, che in due anni,
su 80 sedute, in consiglio regionale il “nostro” è stato presente
solo 23 volte, con un’assenza da recordman assoluto di 57 sedute
pari ad oltre il 70%. In questo modo potrà sempre dire che non c’era
o che ha firmato le carte senza neppure leggerle. Complimenti!
(nota della redazione: si rimandano i lettori alla lettura DEI COMMENTI
al post. n. 271 di questo giornale)
Inviato da vocedimegaride
il 23/04/07 @ 16:50
Il problema - che sollevava anche il direttore
de il ROMA qualche anno addietro, dopo essere stato denunciato dal
governatore per un articolo che metteva in risalto certi sprechi
e la "familiare" gestione amministrativa di servizi regionali a
cura di Gaetano, figlio del vicere' - sarebbe superabile, scegliendo
un'alternativa: o Bassolino PARLA, quando interrogato o SI DIMETTE!!!
Che la smetta di rispondere a denunce con altre denunce! Fossi Bassolino,
mi chiuderei in casa dalla vergogna!
marina salvadore
Inviato da Anonimo
il 23/04/07 @ 17:04
Vabbe', vi ricopio integralmente l'articolo
che risale all'autunno del 2004: di Brunella Cimadomo - I quotidiani
si affannano a segnalare le strane spese della Regione: vengono
fuori storie di soldi spesi per pagare due piani di una sede a New
York, per netturbini che giocano a carte, per ambasciatori e planetari
mai arrivati in città. E lui, Bassolino, presidente della Campania,
querela i giornalisti chiedendo i danni anche per semplici domande
retoriche. E' accaduto al quotidiano napoletano " Roma" che, da
giorni, va segnalando quello che ritiene uno spreco: il contratto
di swap ( per la ristrutturazione complessiva del debito regionale)
firmato dalla Regione Campania con le banche Ubs e Merril Lynch.
Il giornale diretto da Antonio Sasso ha pubblicato la vicenda a
più riprese a cominciare dal 3 luglio quando viene fuori che il
figlio di Bassolino lavora nel ristretto gruppo della Ubs. E il
30 luglio scorso ha aperto nuovi dubbi. In prima pagina un articolo
dal titolo: " Swap, c'è un buco", rivela che l'operazione costa
10 milioni in più. Tanto è la differenza tra i contratti e i dati
effettivamente inseriti in delibera. Per il direttore del Roma si
tratta di un attacco alla libertà di stampa che potrebbe addirittura
portare alla morte del giornale. Al quotidiano, infatti, è arrivata
una richiesta di risarcimento danni pari a 2 milioni 200mila eur
o. Direttore, che cosa vi viene contestato esattamente? « Bassolino
contesta la campagna diffamatoria che il Roma avrebbe attuato nei
suoi confronti, causandogli un danno di immagine, patrimoniale e
persino biologico » . E vi cita per danni... « L'aggressione legale
vuol portare alla chiusura di un giornale libero come Il Roma. Cinque
miliardi di lire sarebbero una cifra davvero insostenibile. Anche
se, dalla nostra, abbiamo i tempi processuali che sono lunghi »
. Come valuta la decisione di Bassolino di ricorrere alle vie legali?
« E' una ttacco alla libertà di stampa » . Pensa che il suo giornale
abbia commesso un errore di valutazione? « No, abbiamo fatto informazione
in maniera dignitosa. Tutto era documentato e abbiamo prove in quantità
per dimostrarlo » . Che cosa, secondo lei, ha mandato su tutte le
furie Bassolino? « Il titolo in cui abbiamo scritto " i debiti della
Regione nelle mani del figlio di Bassolino". Dopo poche ore dall'uscita
del giornale, ci è arrivato il comunicato stampa che preannunciava
la querela. Questo è servito già a bloccare le agenzie. Ma noi siamo
andati avanti perché avevamo notizie importanti » . Cosa avete scritto
esattamente? « Noi abbiamo scritto solo che il figlio di Bassolino,
gaetano, fa parte di un ristretto gruppo di persone che si occupa,
all'interno dell'Ubs, di swap con gli enti pubblici italiani » .
Ma poi la querela non è arrivata... « Già, al suo posto è arrivata
la citazione » . Nel mirino è finito anche un suo fondo in cui invitava
il presidente alle dimissioni. Conferma quell'idea? « Da opinionista
e direttore di un giornale credo che Bassolino abbia due possibilità:
rispondere alle accuse mediatiche, o dimettersi. Anche politici
e intellettuali di sinistra concordano con noi » . Lei non è nuovo
alle querele di Bassolino. La prima fu quella per il piazzamento
dei Boc sul mercato americano... « Io e il collega Rodrigo Rodriguez
fummo condannati in primo grado a 4 mesi di carcere e al pagamento
di 2 miliardi di lire. Con l'avvocato Salvatore Maria Sergio, avevamo
pensato di presentare una controquerela, ma poi abbiamo vinto in
Cassazione » . Il trend è proseguito con la querela dell'assessore
comunale Rachele Furfaro per un altro articolo? « Sì, al nostro
Dario Caselli, che stava seguendo uno stage gratuito presso il Comune,
l'ufficio stampa di Palazzo San Giacomo ha proibito di scrivere
sull'ente » . Direttore, qualcuno sostiene che il suo giornale è
legato al centrodestra ed è finito per questo nel mirino... « Il
nostro è un giornale libero che ha sempre pubblicato tutte le cose
che Bassolino ha fatto per Napoli e la Campania. Non abbiamo boicottato
il governatore, ma monitorato e denunciato. Abbiamo chiesto risposte
che non sono mai ar r ivate » . L'avvocato difensore di Bassolino,
Barra Caracciolo, ha ritenuto diffamatorie anche cinque domande
retoriche che avete pubblicato per giorni e che riguardavano, tra
l'altro, anche il ruolo di Gaetano Bassolino. Perché? « Dicono che
si tratti di domanda capziose » . Come risponderete? « Abbiamo dato
mandato all'avvocato Orazio Abbamonte » . Direttore, consulentopoli,
in Campania, esiste? « La consulentopoli esiste e i fatti lo dimostrano
anche se dovranno essere i magistrati a verificare. Di certo, gli
ultimi dieci sono stati anni di malgoverno. Basti pensare che la
Regione non ha ancora approvato il Bilancio ».
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Inviato da Anonimo
il 23/04/07 @ 17:43
C'è da sbellicarsi dalle risate, in Wikipedia,
l'enciclopedia dove ognuno può scrivere ciò che gli pare, anche
inventarsi le beatitudini di Hitler o Bin Laden... a proposito di
Bassolino, le due ultime righe della scheda biografica così recitano:
"Viene rieletto presidente della giunta della Regione Campania,
il 3 e 4 aprile 2005, con il 61,6% dei voti. Durante il primo e
parte del secondo mandato di Bassolino, i debiti della Regione,
prima decuplicati sono ora sull'orlo del risanamento.".... Chi si
prende la briga di aggiornare Wikipedia con le ultime news?
Enzo Russo
Inviato da Anonimo
il 23/04/07 @ 19:33
Secondo me, a Bassolino non conviene insistere
in quest'atteggiamento spocchioso, arrogante, strafottente ed anche
da "finto scemo" come quando, indagato sull'affare monnezza, si
limitò a dire di non aver letto i provvedimenti che aveva firmato.
Questa, non è intelligenza da uomo autorevole: è bassa scaltrezza,
furbizia, che concorre ad alimentare altre leggende metropolitane
sulla bocca del vile volgo; faccende alle quali, probabilmente,
è anche estraneo, come quelle recenti "voci di popolo" che vanno
dicendo ch'egli "avrebbe" comprato per se' una tenuta in Toscana
e la villa "La Rondinaia" di Ravello. Possibile che non si renda
conto di come sia il suo stesso comportamento stimoli a briglie
sciolte la fantasia popolare ed il relativo calo di consensi? Chi
sono quei pericolosi deficienti che gli curano l'immagine e le relazioni
pubbliche? Antonio De Rosa,
un elettore DS
Inviato da Anonimo
il 23/04/07 @ 23:45
Hai ragione, DS. Ne sta venendo fuori un ritratto
di Ceausescu!... Ma se l'è voluto e deve piangerselo, lui. credo
che noialtri abbiamo preoccupazioni e problemi molto più seri dei
suoi.
Lello
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Messaggio
N°271 del 19-04-2007 - 22:08
Tags: Attualità
FINALMENTE!
agenzia ANSA 2007-04-19 15:50
Napoli:
perquisizioni alla Regione Campania Inchiesta sugli sprechi nella
gestione della sede newyorkese (ANSA)-NAPOLI,19 APR- Perquisita
la sede della Regione a Napoli nell'ambito di un'inchiesta sui presunti
sprechi nella gestione della sede newyorkese della Campania. I reati
ipotizzati vanno dall'abuso d'ufficio alla frode e turbativa d'asta.
Secondo indiscrezioni, tra gli indagati figurano Luigi Gragnaniello,
responsabile della sede Usa e i titolari di societa' che operano
nel settore della promozione pubblicitaria.La sede, nel cuore di
Manhattan, fu inaugurata dal presidente della Regione Bassolino
il 14 ottobre 2003.
(immagine tratta da www.lievitoriformatore.org)
Inviato da Anonimo
il 19/04/07 @ 23:13
PERSONALMENTE ho collaborato per la realizzazione
dei filmati presentati dalla “COSMOFILM” a New York. Come? La COSMOFILM
(di Elio De Rosa) mi chiese, conoscendo la qualità delle immagini
che “NOI” realizziamo, una selezione di immagini aeree, terrestri
e da mare, circa 30 minuti di “puliti”, per la precisione 27’ ,
per la realizzazione della “presentazione che La “REGIONE CAMPANIA”
doveva presentare a New York … a distanza di quindici giorni, sempre
da parte della “COSMOFILM” mi fu chiesto di MONTARE, con le mie
immagini di repertorio, un video sul “PRESEPE NAPOLETANO”. Non voglio
in questo momento citare il costo dell’operazione … potrei essere
tacciato di “FESSAGINE” … ma prima o poi, come ho potuto rilevare
dai TG Regionali, i nodi verranno al pettine e con essi le relative
“VERITA” … al momento posso solo DICHIARARE che rispetto a quanto
l’ operazione è costata alla REGIONE il mio compenso è stato pari
allo 0,3% del costo. Quando ho letto che l’ operazione alla REGIONE
era costata mille e ottocento milioni di lire … lascio a Voi lettori
immaginare come mi possa essere sentito …
Mauro Caiano
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Inviato da Anonimo
il 20/04/07 @ 00:05
Speriamo che una volta tanto le "intercettazioni"
Telecom funzionino a dovere e che questa sua testimonianza sia messa
agli atti degli investigatori. Non è più possibile continuare con
questi sprechi a campare sull'immagine di una Napoli assistita e
poverella. Napoli è una gran torta di panna per poche bocche golose...
e tutti gli altri non hanno neanche il pane quotidiano. Temo, però,
che anche questa inchiesta finirà, come le altre, nel dimenticatoio
e che qualche risoluto inquirente ci rimetterà, come al solito,
le penne!
G.dP.
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Inviato da Anonimo
il 20/04/07 @ 10:58
La mentalità camorrista è nella gestione della
cosa pubblica campana. Difficile debellarla. Ci vorrebbe solo un
colpo di Stato e l'amministrazione almeno quinquennale a livello
locale delle forze dell'ordine, per riparare qualche minimo danno.
Di recente, la popolarità del governatore è in forte ribasso ma
è inattaccabile; è la sua "parrocchia", come nel caso dell'emergenza-rifiuti,
che potrebbe essere il capro espiatorio del ventennale clientelismo
DS in Campania. Ciò accadrà, forse, quando il governatore per impossibilità
di rinnovo dell'abusato mandato si trasferirà con la seggiola in
Europa, ovvero direttamente alla fonte dei finanziamenti ed oboli
per il "povero" ed orfano territorio campano. E' un gatto che si
morde la coda!
M.S.
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Inviato da Anonimo
il 20/04/07 @ 23:52
La cosa ridicola è che la Lonardo coniugata
Mastella tuona contro il responsabile della sede newyorkese della
Regione Campania, Gragnaniello anch'egli indagato oltre ad Elio
De Rosa (Cosmofilm) ed a D'Elia ex capo ufficio-stampa Regione,
deplorando gli alti costi dell'inutile servizio della prestigiosa
sede di rappresentanza negli U.S.A che sarebbe - leggendo tra le
righe - non dissimile da un vuoto "capannone industriale" innalzato
con i fondi e stanziamenti Isveimer o Cassa per il Mezzogiorno (per
chi ha buona memoria) al solito "commenda" del nord... che intasca
e fugge. La Lonardo lamenta, infatti, il disservizio in ambito di
"accoglienza" della folta delegazione campana in viaggio-premio
per il Columbus Day (assessori, presidenti, consiglieri con seguito
di mogli, segretarie, amici, figli e amanti)... mi chiedo, a questo
punto, considerato che il capo-comitiva dell'allegra spedizione
era la Lonardo... non v'è per caso in atto uno scontro DS/UDEUR
per il trono prossimo venturo della Regione Campania? In tutto questo
caos, l'opposizione, come al solito, DORME. Mandiamoli a casa! TUTTI!
Enzo Russo
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Inviato da Anonimo
il 21/04/07 @ 10:45
Allo spirito camorrista credo sia da aggiungere
anche la mentalità feudale che insiste sul Mezzogiorno, a dispetto
della storia moderna e della globalizzazione. Poi, mi chiedo anche
se esista una differenza sostanziale tra camorra e feudalesimo...
Lello
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Inviato da Anonimo
il 21/04/07 @ 11:37
Tanto per cominciare... in questo strano paese
si riciclano ad intermittenza fatti vecchi che si fanno passare
per novità. Inchieste che si aprono, si chiudono, si archiviano
"ermeticamente"...eppoi si riesumano dopo anni, come cadaveri mummificati
che non olezzano più di putrescenza. Della Cosmofilm, delle spese
newyorkesi e del viceré Bassolino nonchè degli sprechi in regione
Campania ne trattò con una serie di articoli in formato dossier
di una corrispondente napoletana il giornale di Feltri, LIBERO,
pochi anni fa. La domanda da porsi, quindi, è: "come mai si apre
un'inchiesta solo oggi?". S'è forse rotto un qualche equilibrio
politico? Prima di ora vi sono stati inquirenti ad indagare sui
fatti? Se sì che fine hanno fatto i loro incartamenti...e loro stessi?
M.S.
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Inviato da Anonimo
il 21/04/07 @ 11:57
e...per quanto riguarda i nostri compatrioti
che sanno solo chiagnere e lamentarsi, sono dei "piecuri" perchè
vanno sempre a votarli. In cambio di chè?
carmine
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Inviato da Anonimo
il 21/04/07 @ 12:22
ERRATA CORRIGE: sostituire "chiagnere e lamentarsi"
con "chiagnere e fottere". Scusate!
Carmine
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Inviato da vocedimegaride
il 21/04/07 @ 14:45
da redazione: Abbiamo armeggiato per ore on line,
per recuperare un archivio articoli di LIBERO, anni 2004 in avanti. Non
siamo stati fortunati nella ricerca però ci siamo imbattuti in un e-group
dov'è possibile recuperare numerose "perle" d'archivio sugli sprechi del
vicere'. Nella pagina che vi segnaliamo, scorrendola cronologicamente
dal basso verso l'alto, ricorrono - ahinoi, spesso e numerosi - voci di
spreco supremo. http://groups.msn.com/Clubazzurro/stipendiopoli?action=get_threads
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Inviato da Anonimo
il 21/04/07 @ 17:23
Oggi, tutto tace. Nessun aggiornamento dei fatti.
Strano, perchè le Procure, le redazioni-stampa ed i politici non conoscono
pause per il week-end
claudia
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Messaggio
N°241 del 04-04-2007 - 19:22
Tags: Attualità
Cicorie:
Viagra dei poveri!
agenzia TeleradioNews Giuseppe Sangiovanni - Caiazzo
L’ultimo
segreto dei Casanova del terzo millennio per risvegliare l’eros. La caratteristica
pianta erbacea- che nasce spontaneamente nelle campagne caiatine, si appresta
a scalzare la famosa pilloletta blu. In fase di costituzione la singolare
“Accademia della Cicoria”. “Vogliamo valorizzare il nostro prodotto tipico,
per onorare la memoria dei nostri nonni, che per millenni hanno testato
“scientificamente” con successo la ricercata pianta altamente afrodisiaca.
Per gli abitanti del posto, responsabile di autentiche tempeste ormonali.
Dopo l’arcinota e prestigiosa Accademia della Crusca, ben presto potrebbe
arrivare l’Accademia della Cicoria. L’idea di formare il singolare sodalizio
– nata a Caiazzo, piccolo comune del Medio Alto Casertano. Tutta colpa
della cicoria- pianta erbacea originaria dell'Europa, dell'Asia e del
Sud America, dalle varietà botaniche molto diverse tra loro. Sul mercato
italiano, sono diverse le varietà coltivate. Ma nelle campagne caiatine
spopola una ricercatissima varietà di cicoria selvatica. La pianta erbacea,
in genere, possiede proprietà eccezionali: stimola l’appetito, regola
le funzioni intestinali, del fegato e dei reni, favorisce la secrezione
della bile e la diuresi. Ha un effetto depurativo e disintossicante. La
cicoria che si raccoglie nel caiatino- secondo la “leggenda” millenaria-
oltre agli effetti benefici sopra descritti- stimolerebbe altri tipi di
appetito-venuti meno a causa di una fisiologica debacle fisica degli uomini-figlia
dell’età. Cicorie artefici di miracoli. Un piatto di cicoria maritata
o semplicemente all’insalata- per vivere nuove stagioni d’amore. Per accendere
la passione, infiammare un desiderio sopito con il passare degli anni.
Provocherebbe dopo l’ingestione autentiche tempeste ormonali. Rimedio
naturale consigliato dalla tradizione rurale. Un piatto-curativo che non
costa nulla. Basta cercarle nei prati e nei campi. A costo zero! “Altro
che Viagra, caviale, champagne, ostriche, reggicalze e giarrettiere. Meglio
le nostre cicorie- che i trattamenti aggressivi, spesso dannosi per la
salute- a base di ormoni. A sostenerlo in coro- gran parte degli abitanti
di Caiazzo- comune di seimila anime. Tra i due litiganti(Viagra e Cialis)-
si inserisce, quindi prepotentemente la minuscola pianta erbacea. Romanticismo
a parte, pare funzioni. Un prodotto dal gusto forte, un amaro gradevole-
artefice di miracoli straordinari. “Le foglie di colore verde scuro sono
particolarmente ricche di vitamina A e nitrato di potassio – che è un
efficace stimolante dei reni ai quali facilita la liberazione del sangue
da tutte le impurità in esso contenute – spiega un noto medico del posto-
destinato a ricoprire la presidenza onoraria dell’Accademia. La cicoria-
si sa contiene la "cicorina" ed altri principi amari che la rendono molto
pregevole ed importante come tonico, digestivo, lassativo e depurativo.
I terreni delle nostre zone sono particolarmente ricchi di nitrati- assorbiti
dalla pianta”. Che risveglia l’eros. Un piatto semplice che depura e invia
velocemente il sangue in ogni parte del corpo! Uno stimolante naturale
-che produce un aumento del 40% dell’afflusso di sangue agli organi sessuali
maschili. Un vasodilatatore naturale. Assunto liberamente, senza controllo
medico. Che non ha alcuna controindicazione. Il sapore amaro della cicoria
è causato da una sostanza chiamata acido cicorico( potente afrodisiaco)
o dicaffeiltartarico -un surrogato della caffeina- che la letteratura
scientifica definisce un eccitante”- spiega Giovanni Albano, pensionato
delle Ferrovie dello Stato- ferratissimo in materia- papabile presidente
della costituenda Accademia della Cicoria! Che ha lo scopo di valorizzare
un piatto povero. Cicorie per millenni arma dei nonni del comprensorio,
e ultimissimo segreto dei Casanova del terzo millennio. Cicoria, quindi
nuova nuova frontiera dell’eros mondiale. Altro che pillolette blu, pagate
a caro prezzo. “Il benemerito sodalizio (in fase di costituzione)- ha
lo scopo di valorizzare il nostro caratteristico prodotto- decantato dai
nostri nonni- che prima di noi hanno provato “scientificamente”gli effetti
afrodisiaci delle nostre cicorie. Potrebbe sembrare una semplice trovata
pubblicitaria, uno scherzo al mero fine di valorizzare il piccolo e caratteristico
villaggio casertano. “Vogliamo dimostrare che non è solo una leggenda-“per
onorare la memoria dei nostri nonni”- e portare la cicoria nell’olimpo
dei piatti afrodisiaci mondiali. Un prodotto ricco di proprietà organolettiche-
che potrebbe trainare l’economia locale.“Le nostre cicorie- oltre ad essere
buonissime, sono dotate di grandi proprietà, che risvegliano la passione,
anche a novantenni: aumentano la produzione di testosterone, annientando
prodotti chimici dannosi per la salute- racconta Paolo Sangi- trentatrè
anni e una grande fama di playboy- infermiere professionale a Roma- che
– ricorre alle famose cicorie per accontentare il grande numero di donne
da lui conquistate . A me basta una insalatina con olio e limone- gustata
a cena- per vivere notti di fuoco”. Ma quali prove scientifiche! Chiedete
alle nostre donne- risponde spavaldo un anziano contadino del posto. Cicorie
-da millenni compagne di ventura della popolazione maschile caiatina(con
il piacere di quella femminile). Più che una leggenda, una realtà, raccontata
da gran parte degli abitanti della piccola e lussureggiante comunità casertana-
uno dei luoghi più suggestivi del comprensorio- destinato a diventare
una “grande clinica open” contro l’impotenza! Località che potrebbe diventare
meta di anziani pellegrini – con la voglia di peccare ancora. Cicoria
quindi meglio del Viagra e del Cialis. Una sfida moderna dal sapore antico!
Costosi prodotti chimici(sconsigliati per chi ha disturbi cardiaci)- in
questo angolo di paradiso del casertano- surclassati dalla povera cicoria-
che eccita tanto – costa pochissimo, e non fa male al cuore . Una guerra
commerciale all’ultima erezione . Per combattere l’impotentia coeundi(impotenza,
disfunzione erettile). “La cicoria si mangia in ogni momento- producendo
grandi effetti- che durano nel tempo- assicura un nonnino
ottantenne- convinto con l’intera truppa che il principio attivo miracoloso
della pianta risieda nell’acido cicorico. Insomma, un amaro forte -che
provoca grandi dolcezze! Agli amanti del sesso sfrenato, giovani conquistatori
con problemi di “abbondanza”, e meno giovani-con la passione sopita dagli
anni- non rimane che provare. Fare un giro nelle campagne caiatine, per
raccogliere cicorie e tornare a casa, per provare gli effetti afrodisiaci
con mogli, fidanzate e amanti- che buttate le autoreggenti avranno il
solo “obbligo” di preparare il miracoloso piatto. La ricetta miracolosa:
le cicorie e il pignato grasso. Questa minestra è composta di varie qualità
di carni e di verdure ed è anche detta " pignato grasso "; rappresenta
senz'altro il carattere fondamentale della gastronomia e della culinaria
napoletana, fatta di tanta fantasia e di povere cose, tuttavia trasformate
con sapienza in manicaretti di lusso. Ingredienti: cicorie 500 gr.; mascariello
( guanciale ) e orecchio di maiale freschi 500 gr.; tracchie di maiale
400 gr.; osso di prosciutto; guanciale magro salato 150 gr.; lardo 100
gr.; aglio 2 spicchi; croste di parmigiano; caciocavallo secco qualche
pezzetto; peperoncino rosso; mazzetto aromatico; sale. Preparazione: Bollite
il " mascariello " e l'orecchio di maiale e passateli sulla fiamma, dopo
averli asciugati, per eliminarne i peli. Rimetteteli nella pentola con
l'osso di prosciutto, il guanciale magro, il mazzetto e fateli cuocere.
Tagliate le carni a pezzetti, dopo avere spolpato gli ossi, e metteteli
in una terrina.Quando il brodo di cottura, che avrete messo da parte,
sarà raffreddato, sgrassatelo e rimettete la pentola sul fuoco: Cuocete
a metà le cicorie in acqua leggermente salata e, dopo averle sgocciolate,
calatele nella pentola del brodo del brodo con le croste di parmigiano,
il caciocavallo secco tagliato a pezzetti, l'aglio e il peperoncino rosso.
Completate la cottura delle cicorie, aggiungete i pezzetti di carne, che
in precedenza avevate messo da parte, e il sale necessario.
Messaggio
N°221 del 24-03-2007 - 10:08
Tags: Attualità
dis-Ordine
dei Giornalisti della Lombardia su "Vallettopoli"
Milano,
24 marzo 2004. Il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia,
Franco Abruzzo, ha concluso le indagini relative all'avviso disciplinare
contestato a Maurizio Belpietro, direttore del "Giornale", che nell'edizione
del 14 marzo, ha reso pubblico il nome dell'on.le Silvio Sircana (portavoce
del Governo Prodi) come persona coinvolta in una storia "da marciapiede"
che affiora da una conversazione telefonica, intercettata dagli inquirenti
di Potenza, tra il paparazzo Massimo Scarfone e Fabrizio Corona (fotoreporter
arrestato per via di presunti ricatti tentati e fatti ai danni di personaggi
del mondo dello spettacolo e dello sport). Franco Abruzzo ha dichiarato:
"Nella seduta del 16 aprile, chiederò al Consiglio dell'Ordine di archiviare
la posizione di Belpietro, perchè l'on.le Sircana, quando il 20 marzo
ha chiesto la pubblicazione delle foto che lo riguardano relativa alla
notte del 14 settembre 2006, ha rinunciato alla privacy, autorizzando
pubblicamente il trattamento di dati personali". L'articolo 137 del Dlgs
196/2006 (Testo unico sulla privacy) afferma al riguardo: "Possono essere
trattati i dati personali relativi a circostanze o fatti resi noti direttamente
dagli interessati o attraverso loro comportamenti in pubblico". Il Testo
unico sulla privacy esplicitamente qualifica come "dato personale" qualsiasi
informazione che consenta di identificare un soggetto, quindi anche le
fotografie. Franco Abruzzo era intervenuto sulla base di un principio,
che si ricava dal Codice della privacy: "l'informazione deve attenersi
al principio di essenzialità e alla tutela della dignità delle persone,
chiunque esse siano, e specialmente quando dalle notizie pubblicate nulla
risulti a loro carico". Il rispetto della persona e della dignità umana
(art.2 Cost), richiamato dall'articolo 2 della legge professionale 69/1963,
è il limite interno all'esercizio del diritto di cronaca (Cassazione penale,
sez. III, sentenza 23356/2001), Principio, questo, che l'esercizio del
diritto di informazione, pur pienamente legittimo in una società democratica
ed aperta, deve salvaguardare come valore comune, non solo per un dovere
di deontologia professionale ma anche per un obbligo giuridico. Quanto
alla posizione di Pino Belleri, direttore di Oggi, che ha acquistato le
foto di Sircana e non le ma mai pubblicate, Franco Abruzzo, condivide
quanto ha affermato ieri il consigliere segretario dell'Ordine nazionale
Vittorio Roidi: "Dal punto di vista deontologico non ci interessa. A meno
che non si scoprisse che quelle immagini non sono state pubblicate per
pressioni politiche. Ma al momento questo non c'è''.
nota
della redazione:
Morale: "Abruzzo venne a Canossa". Infatti, appena il giorno prima, in
conflitto con il presidente nazionale dell'O.d.G. aveva dichiarato: "«Io
non sono uno che cambia tesi per opportunismo. Il mio amico Del Boca dice
cose assurde. Volete scrivere tutto? Accomodatevi. Troverete un giudice
che vi massacra». Franco Abruzzo, presidente dell'Ordine dei Giornalisti
della Lombardia già partito con la campagna elettorale per le elezioni
di rinnovo che ci saranno a maggio, prende le distanze dal presidente
dell'Ordine nazionale Lorenzo Del Boca, che ha definito «frettolosa» l'iniziativa
disciplinare nei confronti di Belpietro. Noi di "Megaride", in qualità
di cittadini e comuni mortali senzienti - spesso sbattuti sui giornali
come mostri, solo se acquistiamo un pacchetto di Marlboro da un contrabbandiere
o una borsa taroccata da un vucumprà o, più volte, per assurdi casi di
omonimia, calati in orribili cronache e giudizi -, avremmo preferito che
l'OdG della Lombardia indagasse, invece, circa lo strano comportamento
del direttore di OGGI, Belleri, poichè riteniamo che Belpietro abbia fatto
semplicemente il suo lavoro: il giornalista.........NON IL GIORNALAIO,
come tanti!
Inviato
da Anonimo
il 24/03/07 @ 11:30
In qualsiasi grande azienda se un direttore di filiale
getta in pattumiera per incauto acquisto 100mila euro, come ha fatto Belleri,
dipendente CORSERA, rischia il licenziamento in tronco ed il risarcimento
del danno. Altrettanto dicasi per un direttore di un ufficio della Pubblica
Amministrazione che verrebbe accusato di DANNO all'ERARIO, esattamente
come per i casi di corruzione e concussione.
Carmine
______________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/03/07 @ 11:46
Concordo, Carmine! Noi comuni mortali apparteniamo
alla categoria "MITILI IGNOTI"...cioè, cozze di allevamento; lorsignori,
invece, sono considerate ostriche con la perla rara... ma una perla, per
quanto preziosa, non è altro che l'evoluzione di un rifiuto organico del
mollusco intorno ad un irritante granello di sabbia. La qualità è nella
differenza tra noi, granelli di polvere, e loro, granelli di sabbia!
marina salvadore
__________________________________
Messaggio
N°205 del 12-03-2007 - 17:23
Tags: Attualità
Dalla Tv
dei Professori alla TV del Deficiente
da Antonella Provera - PT Agency News newsitalia@newsitalia.com
GROTTAMINARDA (AV) / DALLA TERRA DEI SANNITI SPUNTA LA NUOVA TELEVISIONE
ITALIANA
Pregevole
e di alto profilo è stato l'incontro dibattito sul tema "TV Pubblica e
Formazione" - Dalla TV dei Professori alla TV Deficiente - tenutosi all'Istituto
d'Istruzione Superiore "E.Majorana" di Grottaminarda" (AV) , diretto dalla
dinamica ed esemplare manager Catia Capasso. Sono state le intelligenti
e pungenti domande dei giovani studenti poste ai relatori ad accentuare
l'anomalia del servizio pubblico radiotelevisivo italiano ed a declamare
regole e rispetto per il pubblico a casa che non è merce di scambio per
gli assorbenti e tantomeno per i pannolini dei pubblicitari. I giovani
chiedono, riprendendo il monito di Benedetto XVI, una televisione rispettosa
della persona volta al recupero dei valori della famiglia, che tenga conto
dei loro bisogni e del proprio futuro, dai contenuti culturali all' intrattenimento
sano, quindi senza depravazioni, volgarità e non deficiente. Un silenzio
impressionante ha fatto da cornice all'intervento del Portavoce dei Piccoli
Comuni, Virgilio Caivano: "Qualcuno vi ha chiesto se questa RAI vi piace?"
- rivolgendosi ai giovani presenti - "oppure qualcuno vi ha chiesto quale
RAI volete?"; la realtà è drammatica perché in Italia non esiste un progetto
strategico su questi temi, non c'è un disegno complessivo e la politica
è debole ed incapace di governare complessivamente il grande tema della
comunicazione nel nostro Paese, perché non ha una prospettiva di lungo
periodo. Occorre uno
scarto generazionale in grado di realizzare una vera rivoluzione culturale
che porti persone d'eccellenza alla guida della TV pubblica, e le nuove
generazioni ad assumere le dovute responsabilità in politica e nelle istituzioni.
"La Rai è una grande risorsa che può dare molto al rilancio vero del Paese
ma deve riscoprire il gusto della qualità e della meritocrazia. I piccoli
Comuni - ha concluso tra gli applausi il Portavoce - si propongono come
interfaccia popolare, la vera sfida della partecipazione e della condivisione".
Per la giornalista Roberta GISOTTI, caporedattrice di Radio Vaticana ed
autrice del libro "Dalla Tv dei Professori alla Tv Deficiente", il vero
problema della comunicazione italiana è nel duopolio Rai-Fininvest, nel
bisogno di regole certe come la necessità di un vera legge sul conflitto
d'interesse a partire dalla favola dell'Auditel, uno strumento inattendibile
e pericoloso, costruito ad hoc dai monopolisti della TV e dai pubblicitari
che genera modus culturali devastanti con danni irreparabili per la democrazia.
Giampiero Antonioli, esperto internazionale di comunicazione di massa
ed autore dei regolamenti attuali dell'Autorithy, declama la necessità
di costituire una "Commissione Etica", forte ed autonoma che sostituisca
l'inutile Commissione parlamentare di vigilanza, un supremo organo di
controllo composto da consumatori, genitori e società civile, con strumenti
finanziari propri, volto alla vigilanza sui contenuti dei palinsesti delle
reti televisive tutte. -"Credo che sia giunto il tempo di dare un'accelerata
alla privatizzazione della Rai e riformulare regole serie in materia di
assegnazione del "servizio pubblico" che non dovrà essere più ad esclusiva
gestione di un solo editore ma, viceversa, di quello che offre, a termine,
migliori garanzie di qualità di contenuti e servizio; questo sarà il futuro
percorso per garantire la continuità della democrazia" - ha dichiarato
il capo della comunicazione della Columbus Citizens Foundation Usa e promotore
della Consulta per la buona comunicazione, Pino Tordiglione. "Un dibattito
davvero proficuo che è partito dal basso e che ha individuato soluzioni
intelligenti e giuste. "L'Autorità sta lavorando in questa direzione per
tutelare il consumatore telespettatore sempre più indifeso e manipolato;
credo che Tordiglione abbia contribuito attraverso l'iniziativa a mettere
insieme relatori competetenti che tengono conto dell'esigenze della società
civile ma soprattutto giovanile, il futuro di questo Paese. Lavorerò per
dare un ruolo forte all'Istituzione che rappresento e che sia il riferimento
certo delle garanzie"- ha concluso il sen. Roberto Napoli, Commissario
Autorithy per le comunicazioni.
nota
della redazione di Megaride:
E' da una vita che si imbastiscono dibattiti, tavole rotonde e commissioni
intorno al tema della bontà ed efficacia della Televisione. Addirittura,
circa 30 anni fa, dalla Svezia - paese del sesso libero, tanto inviso
ai "sociologi" nazionali - giunse notizia che una commissione governativa
aveva messo al bando la favola di "Cappuccetto Rosso" perchè diseducativa
per la fragile evoluzione psicopedagogica dei bimbi svedesi. Noi, abbiamo
nostalgia della televisione del maestro Manzi e del suo programma "Non
è mai troppo tardi" che ha insegnato a leggere ed a scrivere a generazioni
di "esclusi" che popolavano le fertili campagne italiane. Abbiamo nostalgia
dei servizi giornalistici di Mario Soldati, autentico fautore di una Unità
d'Italia che spingeva alla conoscenza reciproca le suddite, anonime province
dello Stato Italiano. Abbiamo nostalgia di Enzo Tortora che inventò un
linguaggio televisivo affabile, colto e accessibile a chiunque. Abbiamo
nostalgia di una tele-visione fine a se stessa, in grado di acculturare
e di informare, di divertire e intrattenere senza volgarità ed eccessi...
come sapevano fare Totò, Walter Chiari, Aldo Fabrizi, Bice Valori e Paolo
Panelli, Corrado Mantoni... C'era persino "La TV degli agricoltori"...ma
che possono saperne i nostri figli... se una mucca e una gallina l'hanno
vista caricaturata solo nei cartoni animati?... Una volta - e non tanto
tempo fa - la "Moda" rifletteva il costume nazionale; oggi, invece, impone
- come la televisione - gusti e tendenze.... e , per isolare nelle affollate
categorie dei consumisti paganti e incoscienti il VOLGO, si preferisce
mantenerlo incolto, ignorante, non pensante, alieno... spingerlo, attraverso
i molteplici messaggi subliminali, al desiderio del "proibito", del morboso,
dell'indecenza... restituendogli, come il Prozac, finta identità e falso
potere. E' in atto una massificazione spropositata di coscienze e di individui;
un frullato paradossale di voraci consumisti involontari. Un esercito
di zombies senza cervello, ai quali ammannire a tonnellate mangimi avariati
in una mangiatoia che - marketing docet - deve essere sempre più bassa
e accessibile. M.S.
Inviato
da Anonimo
il 12/03/07 @ 19:28
A proposito di Cappuccetto Rosso, ho tratto dal
Giornale di Brescia, 30 nov. 2003 questo articolo dal titolo «Cappuccetto
Rosso è un pusher, il Lupo è assolto»: Torino – Cappuccetto Rosso viene
celebrato con una mostra a Lumezzane e messo sotto processo a Torino.
Secondo i giuristi torinesi, Cappuccetto era un pusher (uno spacciatore
di droga), la nonna era una spacciatrice e il lupo non era poi così cattivo,
visto che un tribunale lo ha assolto dall’accusa di duplice tentato omicidio:
ecco quanto emerso a Torino, in un «processo simulato» per iniziativa
della Camera Penale subalpina. È stato un processo in piena regola, nella
maxi-aula del palazzo di Giustizia, con tanto di indagini preliminari,
arringhe di avvocati in toga e persino l’interrogatorio dell’imputato,
il Lupo, impersonato da Sandra Casacci (un giudice) per un’iniziativa
con finalità didattiche e formative seguita da moltissimi studenti. «Abbiamo
riletto la favola di Cappuccetto Rosso – spiega il presidente della camera
Penale, Cosimo Palumbo, che ha preparato il fascicolo dell’inchiesta col
collega Mauro Anetrini – nell’ambito di un progetto di formazione per
i futuri penalisti». L’avv. Oreste Verazzo, presidente del collegio che
ha assolto il Lupo dopo una regolare camera che «è un modo di avvicinare
il pubblico ai processi». Difensore del Lupo era l’avv. Alessandro Bocchi,
che agli atti della manifestazione risulta essere bresciano: ha smontato
il castello di indizi costruito dall’accusa, sottolineando la mancanza
di perizie e accertamenti su dettagli come i tabulati telefonici. Ottenendo
ragione, visto che il collegio ha assolto l’imputato «perché il fatto
non sussiste». A lumezzane Pieve, in Torre Avogadro, prosegue intanto
fino al 14 dicembre l’installazione in 12 stanze «Cappuccetti Rossi nella
Torre delle Favole» di Sara Poli e gabriella Goffi (giovedì, venerdì,
sabato orario 15-20; info: 030-8929251); ingresso libero. (Lumezzane:
Brescia)
Gaetano Barbella
________________________________
Inviato
da Anonimo
il 13/03/07 @ 22:07
si continua ad infierire con la tv-monnezza cucita
addosso ala nostra gioventù. E' di oggi la seguente agenzia pervenutaci
che ci stanchiamo persino di commentare: "Caserta. Nexus, nuova selezione
di attori. Stavolta occorrono ragazzi secchioni e ragazze avvenenti. Nuova,
entusiasmante esperienza per numerosi giovani dell’intero comprensorio
che, grazie alla disponibilità dell’associazione “Arci Nexus”, potranno
essere scritturati per un importante casting televisivo, come si evince
dal seguente comunicato: “Il regista Ciro Sapone, in collaborazione con
l'associazione ARCI NEXUS di Caserta, organizza casting per programma
televisivo trasmesso su reti locali campane (Canale 21, Canale 8, Italiamia,
Telecapri). La partecipazione ai casting, in data da definire, è subordinata
all'invio di curriculum e foto e relativa autorizzazione al trattamento
dei dati personali al seguente indirizzo e-mail:
casertacinema@gmail.com.
Sono richiesti ragazzi dai venti ai trenta anni (aspetto da secchione)
e ragazze di bella presenza dai diciotto ai venticinque anni (altezza
almeno un metro e sessantacinque) residenti sul territorio campano. Le
prime puntate sono da considerare un periodo di training gratuito (per
cui è previsto unicamente un rimborso per le spese di viaggio) in cui
saranno selezionati i membri stabili dello staff con la definizione dei
relativi compensi.
Per informazioni telefono 320/4845833; e-mail casertacinema@gmail.com
________________________________
Inviato
da Anonimo
il 13/03/07 @ 23:48
Questo annuncio è valutabile come un invito ad andare
dalla "MAGA" che Ti leggerà ... passato, presente e "FUTURO" ... purtroppo
"GLI IGNORANTI ED I DEBOLI ABBOCCANO" ... le colpe per me sono nei due
campi ... chi adesca e chi abbocca ... Mauro
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Inviato
da Anonimo
il 14/03/07 @ 22:35
ma come si fa ad interrompere questa catena diabolica, propria di un'economia
di mercato che sta sfruttando, arricchendosi, il banale, l'orrido, il
cattivo gusto?
Claudia
______________________________
Inviato
da Anonimo
il 15/03/07 @ 00:21
Cara Claudia purtroppo il problema è UNICO ... i
nostri magistrati hanno dimenticato che dopo aver condannato le "PERSONE"
incriminate ... dovrebbero "BUTTARE" le chiavi delle celle ...
Mauro
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Inviato
da Anonimo
il 15/03/07 @ 14:23
EPPUR SI MUOVE!... Ricevo da Ordine dei Giornalisti
Lombardia e trasmetto: "CASSAZIONE: MULTE PESANTI ALLE TV CHE MANDANO
IN ONDA SPOT HARD. VIETATA TRASMISSIONE DI PROGRAMMI CHE NUOCCIONO ALLO
SVILUPPO PSICHICO-MORALE DEI MINORI Roma, 13 marzo 2007. Multe pesanti
per le tv che mandano in onda spot hard. Le promette la Cassazione che
ricorda come l'art. 15 della legge 223 del '90 stabilisce che "è vietata
la trasmissione di programmi che possano nuocere allo sviluppo psichico
o morale dei minori, che contengano scene di violenza gratuite o pornografiche,
che inducano ad atteggiamenti di intolleranza basati su differenze di
razza, sesso, religione o nazionalità". In questo modo, la Seconda sezione
civile ha accolto il ricorso dell'Autorità Garante delle Comunicazioni
che si era opposta all'annullamento, da parte del Tribunale di Milano,
della sanzione di 10 mila euro inflitta alla Rete A per avere mandato
in onda "tramissioni in ore notturne di spot che promozionavano l'uso
di linee telefoniche erotiche contenenti scene di natura pornografica".
Il Tribunale, come ricostruisce la sentenza 5749, aveva annullato la sanzione
sulla base del fatto che il giudice non aveva applicato la norma specifica
per la pubblicità, bensì quella più generale che vieta la trasmissione
di programmi che possano nuocere allo sviluppo psichico e morale dei minori.
Ma la Suprema Corte non l'ha pensata allo stesso modo e ha sottolineato
che giustamente era stato contestato l'illecito in base all'articolo che
tutela lo sviluppo psichico dei minori. Infatti, "in tema di disciplina
del sistema radiotelevisivo pubblico e privato - scrivono i supremi giudici
-, la trasmissione di spot pubblicitari contenenti scene pornografiche
integra l'illecito amministrativo" previsto dalla legge in questione "non
sussistendo tra tale norma e quella dettata in materia di pubblicità dall'art.
8 della stessa legge il rapporto di specialità stabilito dall'art. 9 della
legge 689 del '91 nel caso in cui uno stesso fatto è punito da una pluralità
di disposizioni" visto che "le norme in questione prevedono distinte ed
autonome ipotesi di illecito".
(Dav/Pe/Adnkronos)" M.S.
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 15/03/07 @ 20:37
Cominciamo col vietare quelle cazzate di reality-show,
peggiori della peggiore pornografia.
Mirella Ambruoso
___________________________________
Messaggio N°199 del 09-03-2007 - 14:17
Tags: Attualità
News da Energy
Med Energie in Mostra
da Ufficio Stampa Gianni Ragosta
Promosso
da EURECO nasce “Il Centro del Mediterraneo per l’energia rinnovabile
e la sostenibilità ambientale - Insieme 25 partners - De Falco : “Puntiamo
al trasferimento tecnologico su tutto il bacino del Mediterraneo"
La
Campania cuore del Mediterraneo anche per lo sviluppo dell’energia rinnovabile.
Nasce il Mediterranean Center for Renewable Energy and Environmental
Sustainability ( MEDCRES), avrà sede presso il Centro Eureco Ricerche
di Piana di Monte Verna (CE) ma sarà presentato a Napoli nel corso di
EnergyMed 2007. “Puntiamo alla promozione dell’eccellenza scientifica
e tecnologica tramite la creazione di un network, ampio e qualificato,
quale sarà il MEDCRES — ha affermato l’ing. Antonio De Falco, amministratore
unico di EURECO — con il coinvolgimento di enti pubblici, università,
centri di ricerca, associazioni e società operanti nel settore energetico
ed ambientale. Puntiamo al trasferimento tecnologico territoriale su
tutto il territorio del bacino del Mediterraneo”. Al Centro hanno già
aderito i Dipartimenti di Ingegneria Idraulica ed Ambientale, di Ingegneria
Chimica, di Progettazione Architettonica, di Energetica Termofluidodinamica
applicata e Condizionamenti ambientali dell’Università Federico Il di
Napoli, 1’ Istituto di Chimica è Tecnologia dei Polimeri e l’Istituto
di Cibernetica “E. Caianiello” del Consiglio Nazionale delle Ricerche,
il Dipartimento di Meccanica e Aeronautica dell’Università la Sapienza
di Roma, il Dipartimento di Scienze Ambientali della Seconda Università
degli Studi di Napoli, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università
degli Studi del Sannio, il Dipartimento di Energetica del Politecnico
di Milano, il Ministero della Pubblica Istruzione — Ufficio Scolastico
Regionale per la Campania Direzione Generale, il Kyoto Club, la Federazione
Italiana per l’uso Razionale dell’Energia, le Acli Anni Verdi di Napoli,
Legambiente Campania Onlus, il Centro Nazionale Ricerche sulle Biomasse,
Regione Campania — Ente Parco Regionale dei Monti Lattari, la Comunità
Montana “Monte Maggiore” — Provincia di Caserta, l’Associazione Nazioiiale
Italiana per la Ingegneria Naturalistica , 1’ Associazione Nazionale
Architettura Bioecologica, il Laboratorio Territoriale di Educazione
Ambientale, il Comune di Piana di Monte Vema, 1’ AzzeroCO2 e l’Abbondanza
Multiservizi del Comune di Marzano di Noia. “La finalità è quella di
progettare — ha concluso De Falco —realizzare , gestire e monitorare
diversi interventi di risparmio energetico, di utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili nonché realizzare interventi di protezione dell’ambiente
e bonifica ambientale presso il Centro Eureco di Piana di Monte Vema”.
Dunque “l’obiettivo è quello di creare una banca dati che vada a supportare
la validità delle tecnologie installate — ha dichiarato l’ing. Luigi
D’Onofrio, Energy Manager di MEDCRES - per facilitare il trasferimento
teconologico. In pratica il Centro, consentirà ad imprese e agli Enti
pubblici, di poter toccare con mano la concretezza dei risultati che
si otterranno nonché i vantaggi economico — ambientali derivanti dall’applicazione
degli impianti presso i propri siti “.
(Andrea
Cozzolino, Dino Di Palma, Antonio Bassolino e Carmine Nardone vicino ad
uno scooter ad idrogeno durante EnergyMed, Mostra convegno sulle fonti
rinnovabili e l'efficenza energetica dei paesi del mediterraneo.) immagini:
courtesy Uff.Stampa Energy Med - Mostra d'Oltremare - Napoli
per Eureco: Uff.Stampa G.Ragosta 338.6666895
Dall'esperienza
dei costi di ricarica dei telefonini nasce GENERAZIONE ATTIVA un'associazione
nazionale a tutela dei consumatori, con un occhio di riguardo verso i
giovani. Lo annuncia il presidente della neonata associazione Andrea D'Ambra,
promotore della fortunata petizione (800.000 mila firme, consultabile
su www.aboliamoli.eu) contro i costi di ricarica dei telefonini. In seguito
all'attivismo del presidente di Generazione Attiva D'Ambra, la Commissione
Europea ha di fatto obbligato le Authority italiane (Antitrust e Agcom)
ad aprire un'indagine su quest'anomalia tutta italiana. L'Agcom attraverso
il Garante Corrado Calabrò ha quindi annunciato un'intervento per metà
Gennaio che molto verosimilmente prevederà la totale o parziale abolizione
di questo balzello tutto italiano. "Tardivo invece l'interessamento del
Ministro Bersani,- dichiarano i soci fondatori di GENERAZIONE ATTIVA-
che in televisione a Ballarò ha rilasciato dichiarazioni contro i costi
aggiuntivi delle ricariche dei telefonini, le sue dichiarazioni a giochi
conclusi sembrano più uno sciacallaggio politico che un vero interesse
di tutela dei consumatori". L'associazione GENERAZIONE ATTIVA che si impegnerà
per tutelare tutti i consumatori, con particolare attenzione agli studenti
universitari e alle nuove generazioni "Non tutelate dalle lobbies e dagli
interessi corporativi" è fondata oltre che da Andrea D'Ambra anche da
Pietro Foderini, Andrea Roberti, Gianluca Bianchi e Giovanni Donzelli.
Aderisci all'Associazione su www.generazioneattiva.it
Messaggio
N°101 del 01-01-2007 - 00:54
Tags: Attualità
Buon ANO!
di Marina Salvadore
Plebe, piecuri, masochisti e pagnottisti
d’Itaglia e soprattutto del Sud, Buon ANO!… No, non è un errore di battitura,
non è un “refuso”: ANO
sta per ANO, parte anatomica… nel senso che si prepara un 2007 di “supposte”
che dovremmo saper incassare, lubrificati a dovere… e non vado oltre,
per non rovinarvi la digestione dei sosamielli e del capitone, del baccalà
fritto e dell’insalata di rinforzo! Scusate l’ardire ma in questo piccolo
mondo antico – ‘nu presepe del ‘700 - nel quale ci ostiniamo a fare le
figurine e… le figurelle, casti e puri come piccoli “luciferi” di ineguagliabile
splendore che hanno scalzato dal cielo sulla capanna l’angelo nunziante,
piove a dirotto e non si intravede ne’ la fulgida cometa e neppure la
rosea alba napoletana!La coda del 2006 ci ha scudisciato
di necrofilia e di orrore. Quotidianamente, abbiamo giocato la schedina
del Totip indovinando il numero esatto dei morti in Medio Oriente, dei
morti per fame in Africa, dei morti “politici” giustiziati in odor di
democrazia, dei morti per depressione e follia, dei morti di tutti gli
integralismi fanatici di tutti i colori, dei morti-infanti nei cassonetti
della spazzatura,… di quelli, morti per malasanità… dei morti per
eutanasia… di quelli per indifferenza. Un San Silvestro da “2 novembre”,
da “notte dei cristalli”!.. ed avete pure voglia di stappare lo spumante,
di fare i fuochi d’artificio? Ci siete o ci fate? Ci fate! Per mero spirito
di sopravvivenza, di pagnottismo. Entriamo nel 2007 ad orecchie basse
e con la coda tra le zampe, alla luce dei recentissimi fatti “storici”
sullo scenario mondiale, sugli effetti della indecifrabile Finanziaria
2007 nazionale che ci colpirà tra poche ore, come un’influenza
virale! Entriamo nel 2007 madido di sudori freddi, di paure, di incertezze…di
brutture! Qualcuno, nell’ipocrisia del brindisi di mezzanotte rivolgerà
in cuor suo una preghiera perché Denise Pipitone ritrovi la strada
di casa sua, verso la “lontana” Sicilia?… Qualcuno, penserà ai
circa tremila soldatini, poco più che ventenni, sacrificati in
un inutile Viet-Iraq?… Tra una lambada e l’altra… ed infilata nella scurrile
catilinaria dei “Buon Anno!”, nei piatti di zampone e lenticchie, qualcuno
ritroverà, stanotte - alba di un nuovo anno - un pizzico della
sua idealità?… Buon ANO, irresponsabili, contriti, denutriti, umiliati
fratelli d’Itaglia. Buon anno a tutti i blogghisti finto-reazionari che
hanno pubblicato il filmatino dell’impiccagione di Saddam, credendo di
fare una cosa originale! Buon Ano, pseudo “dame di san Vincenzo”, sensibili
alla mistica sessuale, vergognose e prudenti, autosantificate nella beneficenza
ch’è ancora e sempre il donare ciò di cui non si abbisogna
per uso proprio. Buon Ano ! A tutti gli ipocriti che guardano, scalzando
il pericolo di VEDERE! Buon ANO ai pennivendoli di regime, sperduti tra
le brume della retorica ed i contratti dell'editoria... ai direttori generali
ed agli amministratori delegati di tutta Italia, col c*** al caldo ed
esenti da risarcimento danni... ai giovani cococo e cocopro che ancora
per l'anno a venire non potranno comprare a rate il cellulare, una casa,
un motorino! Buon anno, per i prossimi dodici mesi. Suvvia, cos'è
mai un anno, rispetto all'eternità?
Messaggio
N°61 del 04-12-2006 - 19:39
Tags: Attualità
Il pericolo giallo
di Marina Salvadore
Non
si contano le chinatown nelle regioni italiane e non si contano i danni
all’economia italiana derivanti dalle chinatown. L’artigianato, in molte
città italiane, grazie al fisco ed alla concorrenza sleale cinese
è fatalmente fallito. Le peculiarità di certe nostre produzioni
d.o.p. sono state globalizzate nel mercato “tarocco” delle imitazioni
dei marchi e del più vasto “falso”. Molti prodotti facenti capo
al tessile artigianale ed alla pelletteria nonché, su più vasta scala,
al tecnologico sono lanciati nel mercato europeo a gittata continua, grazie
a quell’esercito di schiavi (bambini compresi) che nelle cantine dei condomini
nostrani fabbrica, con materiali scadenti, esentasse e senza costi di
lavorazione che non siano la classica ciotola di riso per la sopravvivenza,
ininterrottamente per più di 18 ore al giorno, fotocopie di capi
di abbigliamento coloratissimi con le cancerogene ammine aromatiche, scarpe
di plastica messe insieme con la colla tossica, specialità della
cucina cinese con polpa di spezzatino dei nostri amici a quattro zampe
(recenti fatti di cronaca a Milano e a Napoli insegnano). Non chiediamoci,
a questo punto, quale siano le possibili qualità “merceologiche”
che vanno a comporre il ripieno dei famosi tortelli di carne al vapore…
e come mai tra una selva di esercizi commerciali in ogni chinatown ci
sia di tutto: dai farmaci alle mutande, dalle scarpe all’agenzia immobiliare…
ma MAI un servizio di pompe funebri! La riflessione, riconosco, è
grottesca ma è comunque scevra da qualsivoglia forma mentale di
razzismo. E’ la riflessione di chi già sa che quest’anno, a San
Gregorio Armeno, accanto ai rari maestri presepari che espongono le loro
opere, il 90% della chincaglieria per l’addobbo natalizio è anacronisticamente
cinese, in barba all’antica tradizione a noi più cara; in barba
ai nostri sentimenti. Un’offesa alla nostra Cultura! Infatti, circa tre
settimane fa, una immensa nave container ha scaricato in un porto italiano
numerosi container pieni di addobbi natalizi da esportare in tutta Europa,
Olanda e Napoli comprese! Ed a proposito di Porti, come non incavolarsi
quando scopriamo che quello di Napoli è gestito al 50% dai cinesi,
secondo i recenti meravigliosi contratti d’affari stipulati da Prodi eppoi
da Bassolino, con tutta le Regione e gli “industriali” in paranza a Pechino?
Che capacità di sviluppo potremo mai avere se l’unica attività
che svolgeranno per la Cina
i portuali napoletani sarà il solo servizio di facchinaggio? Per
i cinesi, infatti, faremo solo i “camalli”, gli scaricatori di porto.
Null’altro! E' una bestemmia alla storia della marineria che qui a Napoli
conobbe i suoi fasti: prima in Europa per i suoi porti, il codice marittimo
e tutte le attività connesse al mare! Quali possibilità di lavoro,
reddito e benessere ne potrà scaturire per la città, come ci impappinavano
Prodi e Bassolino? E l’amico di Prodi, tal Della Valle che tanto vomitò
contro il mercato del falso (soprattutto per i tarocchi delle sue Todd’s,
prodotte forse anche da lui per qualche tazza di riso nel terzomondo)
perché non parla più a riguardo?… E la Jervolino e il ministro
Amato la finiranno di mettere i cerottini sulle ferite della Camorra,
per guardare con occhi un po’ più a mandorla l’ancor più
terribile fenomeno della Mafia Cinese, già attiva con quella russa
da Milano a Napoli? Non ce l’ho col popolo cinese, che per la nomenklatura
cinese non vale un cece. Ce l’ho con tutti i regimi e le dittature di
Paesi che sfruttano e affamano immense greggi di uomini considerati numeri,
per la ricchezza di pochi eletti. Ce l’ho a morte con chi non ha il minimo
afflato con qualcosa che si richiami al concetto di Dignità Umana!
E, per quel che ci riguarda, cari prodi e bassolini vari,alla Cina avrei
chiuso le porte in faccia, chiedendole di umanizzarsi prima un pochino
e di fare ammenda per tutti quegli studenti
schiacciati come vermi dai carri armati nella Piazza Thien An Men, per
quella Diga contraria a tutte le ecologie che ha deviato il corso del
grande fiume, cancellando paesi con tutta la povera gente dentro, per
aver massacrato il sacro e pacifico Tibet, per i milioni di bambine neonate
buttate nella spazzatura, per le torture inflitte agli uomini e agli animali
per la medicina miracolosa del loro viagra artigianale, per il commercio
e l’impianto a prezzi popolari di organi prelevati ai detenuti ed ai condannati
a morte, per quel milione l’anno di esecuzioni capitali il cui costo della
pallottola è addebitato ai familiari del “reo”… per questo mucchio
di cose avremmo dovuto rinunziare ad ogni confronto. In altri Paesi, per
molto meno, si è praticato l’embargo, riducendo alla fame intere
popolazioni. Perché con la Cina ci siamo calati le braghe?
Messaggio N°55 del 02-12-2006
- 00:31
Tags: Attualità
IL
PORTALE METROPOLITANO MULTICANALE (e-Government)
Il Portale Metropolitano Multicanale (PMM) è il portale dei servizi
on-line che il Comune di Napoli ha realizzato, nell'ambito del Piano di
e-Government nazionale, in collaborazione con Provincia di Napoli, Università
"Federico II" e Autorità Portuale di Napoli.
Oltre 100 servizi tradizionalmente erogati attraverso gli sportelli degli
enti, diventano oggi accessibili a cittadini ed imprese attraverso il
web. I servizi erogati da PMM vanno dalla semplice informativa sulle varie
aree tematiche, al prelievo della modulistica, all'attivazione delle pratiche
e nell'immediato futuro, consentiranno il pagamento on-line.
La navigazione attraverso il Portale è libera fino a quando il
Cittadino o l'impresa non richieda la consultazione di dati personali.
Per accedere ai servizi riservati il Portale richiede una semplice procedura
di registrazione grazie alla quale si avrà anche accesso ad un'area
personalizzata 'MY PMM' che permette all'utente di velocizzare l'accesso
ai servizi del portale più utilizzati.
In MyPMM il cittadino o l'impresa avranno la possibilità di controllare
lo stato di avanzamento delle pratiche inoltrate e di ricevere le comunicazioni
da parte degli Enti coinvolti. Ad esempio, dopo aver effettuato una prima
registrazione e dopo aver già utilizzato il portale per diversi
servizi, grazie a MyPMM l'utente ha a disposizione lo storico delle richieste
o delle pratiche evase ed avviate.
www.pmm.napoli.it
Chi
vuole esimersi dall'apparire nella bolgia mediatica al capezzale di Napoli
morente? Alla stregua di tutti i noti e meno noti artisti della canzone
napoletana che in queste ore stanno gonfiando il traffico addirittura
nelle corsie di una rianimazione d'ospedale, dove il mito Mario Merola
e tanti altri poveri sconosciuti degenti stanno lottando con il destino,
psuedo-crocerossini d'Italia si mettono in viaggio, affannati, pur di
intingere il biscotto nelle piaghe da decubito di Napoli, come curanderi
in consulto. Ognuno tra questi "cattedratrici" della scienza del risanamento
napoletano, partecipa al girotondo mediatico, offrendosi in tutta l'augusta
saccenza e personalità al volgo e al gossip, nella trita e ritrita saga
dell' "io, c'ero" e del celebrativo "t'à vuo' fa' fa' 'na foto?", beneficando
e benedicendo la moribonda creatura con la propria scienza, la personalizzazione
di un'anamnesi e l'esclusiva di una diagnosi. Peccato, però, che di puttanate
ne sparino a raffica, dimostrando tutta la loro ignoranza, in assenza
di specifica competenza, sacrificata al narcisismo ed all'intento speculativo...
Tra chi invoca addirittura la presenza dell'intero Consiglio dei Ministri
al capezzale della città in coma, all'indomani del "congelamento" - evento
dato per scontato - del Patto per la Sicurezza di Napoli, poichè Amato
e... la Finanziaria 2007... avevano fatto i conti senza l'oste (le dignitose
forze di Polizia)... il guardasigilli "nomenomen" - Clemente ovvero
Mastella - cianciugliando in difensiva sugli effetti del suo Indulto e
predicando massima severità per la questione napoletana,
si mette a fare il quequero storico-revisionista,adducendo che a Napoli,
nel 1861, vi furono più morti e più camorristi, rispetto ad oggi; riducendo
l'emergenza attuale ad una ridicola bazzecola, ottimisticamente superabile.
Dimentica, il giullare di corte di giustizia che se Garibaldi ed i piemontesi
invasori riuscirono a prendere Napoli e l'intero Regno, fu proprio grazie
- come accadde, poi, sulla medesima partitura per il secondo sbarco in
Sicilia, quello alleato - alle cosche: a Napoli, un suo probabile lontano
antenato, ministro della Polizia e alter ego del re di Napoli, tal Liborio
Romano, favorì l'ingresso di Garibaldi; ad occupazione avvenuta, si premurò
di firmare un bell'INDULTO per tutti i camorristi ch'erano segregati nelle
carceri di città e provincia, per avere man forte in quella che credeva
fosse l'occasione migliore per far carriera nelle rege istituzioni. Di
morti, dovrebbe saperlo Mastella, ve ne furono tantissimi ma non perchè
vi fu, come vorrebbe impappinarci, una guerra tra napoletani buoni e cattivi...
Clemente ha infatti evitato di dire che ci fu una GUERRA tra invasori
e dignitosi e coraggiosi regnicoli, a causa dell'Unità d'Italia... di
quell'Italia ch'egli è chiamato giacobinamente a difendere, immemore delle
sue radici meridionali e dei tanti morti innocenti di allora, caduti proprio
d'attorno al suo feudo. Il signor Voltaggabana non ama ricordare che agli
esordi delle sue politiche performances di provincia, presenziava persino
alle commemorazioni dei morti della vandea meridionale in quel di Casalduni
e Pontelandolfo; paesi rasi al suolo dai bersaglieri del 1861... Più tardi,
ormai uomo di potere, nel 1992 presiedeva la seduta parlamentare per la
presentazione e discussione delle interpellanze dei vari gruppi; in quella
sede derise e scimmiottò l'on. Angelo Manna che con una relazione avvincente
e dotta, passata alla storia delle cronache italiane, chiedeva verità
e giustizia, pubblicazione delle fonti occultate intorno al massacro del
Mezzogiorno per mano dei Savoja... Ed
a proposito
di Savoja, il gaudente pulzello di cotanta nobile schiatta, Emanuele Filiberto,
ha anch'egli pensato di venire a Napoli a fare il crocerossino, con la
scusa dei festeggiamenti delcompleanno dell'augusto padre, nato in Napoli
prima della vergognosa fuga a Brindisi. Anche il pulzello ha sciorinato
anamnesi, diagnosi e medicamenti... soprattutto per la gioventù napoletana
che tanto gli sta a cuore, come falsamente dice. Ha molto deprecato l'attuale
situazione d'emergenza, ingenerosa per una città dalla storia e tradizione...
SECOLARE" (testualmente). Nessuno si è preoccupato di fargli notare che
la storia di Napoli è MILLENARIA. Di appena "secolare", guarda caso, c'è
solo il Regno d'Italia e la schiatta Savoja a Napoli... mah... già...
a chi lo andiamo a dire... quello, magari, non sa neppure chi è stato
il fondatore del bel Palazzo in cui nacque il regio papà, nel secolo scorso.
Attendiamo trepidanti altri crocerossini d'Italia, già notando l'assenza
dei pronipoti di Murat e del caro vecchio Piano Marshall. Avanti il prossimo!
Inviato
da crocco57
il 13/11/06 @ 10:17
La camorra non esiste. Esiste una delinquenza organizzata
che impropriamente ruba uno stile di vita, un modello morto con il famoso
processo Cuocolo, quando lo Stato sferrò per la prima volta l’attacco
decisivo contro ciò che era allora il mondo dei camorristi e vinse
poiché quando lo Stato vuole vince. Ora esiste una delinquenza
organizzata che man mano si è sostituita allo Stato dove lo Stato
non c’è. Ha creato proprie strutture, dona il lavoro dove il lavoro
manca, garantisce un futuro dove ci sono cumuli di macerie morali. La
malavita sfrutta i vizi della borghesia, li fa propri e li incanala a
proprio piacimento dove più le fa comodo. Il malavitoso ha bisogno
di essere chiamato camorrista poiché questo gli garantisce un retroterra
ideale e popolare. Nei fatti il camorrista a Napoli è scomparso:
uomini senza onore che ammazzano donne, vecchi e bambini . Schiavi della
cocaina e della droga. Traditori degli amici, malfidati, spesso ignoranti
dominano una plebe ridotta tale da decenni di malgoverno da giunte di
sinistra, di destra e di centro, composte a loro volta da molti mediocri
affaristi preoccupati del proprio benessere economico e materiale. Penserete
che questa sia un’analisi impietosa: non è così. Uno Stato
che manda le proprie truppe in Libano convinto di dare un contributo notevole
alla pacificazione di quel popolo ha davanti due possibilità: la
prima che mente e la seconda che dice la verità. Se mente ciò
è terribile perché c’è uno spreco di risorse e di
uomini indirizzato verso il nulla. Se, al contrario, dice il vero allora
ha le capacità e la possibilità di azzerare il fenomeno
malavitoso: se non lo fa è perché non lo vuole fare.
Saluti. Antimo Ceparano
Inviato
da vocedimegaride
il 13/11/06 @ 14:25
...altro crocerossino di giornata inviatoci dalla
provvida sventura: Boselli, il socialista spurio bolognese, venuto anch'egli
a diagnosticare e ad ammannire cure alla moribonda Napoli, ovviamente
in conclave con la gioventù napoletana mai così degna di
attenzione, come negli ultimi giorni. Le fila delle "dame di san
vincenzo" si ingrossano... comunque di "stranieri", poichè
ad oggi non compare in quest'esercito di "benefattori" un SOLO
NAPOLETANO AUTOCTONO!... Non è, per caso, che sull'emergenza Napoli
L'Italia tutta ancora specula?... ed ai nostri amministratori locali piace
ancora fare la figura dei pezzenti?
Marina Salvadore