
ARCHIVIO
Prima
pagina
Arte
e spettacolo
Attualità
Comunicati stampa
Copertina
Cron(i)che Napolitane
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Messaggio
N°557
Apocalisse
commenti 0
Messaggio
N°588
Il Riscatto
commenti 3
Messaggio
N°621
Allegre gestioni vicereame
commenti 0
Messaggio
N°664
Ippocamorra: cavalli "mai visti"
commenti 0
Messaggio
N°676
The Day After
commenti 5
Messaggio
N°682
BRAVO CAVALIERE!!!
commenti 9
Messaggio
N°704
A passeggio per Largo 'e Palazzo
commenti
0
Messaggio
N°715
CATTOLICI TRA CACCAVELLE E MASTELLI
commenti 0
Messaggio N°717
Ordinaria follia a Napoli
commenti 2
Messaggio N°770
BOSSI, sei un ingrato!
commenti 3
Messaggio N°772
AAA Auguri di "Buon Ferragosto!" , monnezze!
commenti 2
Messaggio N°786
'O Paese 'e Pullecenella
commenti 11
Messaggio N°787
Napoli ADDIO !
commenti 15
Messaggio
N°802
Di Garibaldi non ce ne bastava uno!
commenti 2
Messaggio
N°803
ALMANACCO NAPOLETANO
commenti 0
Denunce
ed appelli
Economia e sviluppo
Editoriali
Eventi socio-culturali
Fotoreportages & VideoNews
Giustizia
Identità
Lettere al Direttore
Personaggi
Piove (Governo Ladro)
Pizza e mandolino
Politica
Rassegna stampa
Segnalazioni utili
Società
Storia-Miti-Eroi
Turismo
|

Messaggio
N°803 14-09-2008 - 15:07
Tags: Cron(i)che Napolitane
ALMANACCO
NAPOLETANO
pensieri e proverbi della Saggezza Popolare ( lesson one ) a cura
della redazione di "Megaride"
“‘E FIGLI SO’
PIEZZ’E CORE” Schiaffeggia il figlio di 15 mesi. Condannata a 8
mesi: libera - Condannata a otto mesi di reclusione con pena sospesa.
È quanto incassato dalla mamma che l’altro giorno ha schiaffeggiato
il figlioletto di 15 mesi e aggredito un poliziotto intervenuto
per bloccarla. Una triste storia di cui a farne le spese sono due
bambini, uno di 4 anni e l’altro di 15 mesi. I due sono stati temporaneamente
sottratti alla madre e affidati agli assistenti sociali. Il fatto
è successo martedì sull’R2. Un agente libero dal servizio era sull’autobus
quando ha sentito un bambino che urlava. La madre, innervosita dal
suo pianto, lo stava schiaffeggiando alla presenza dell’altro figlio
di 4 anni. L’agente ha sentito il dovere di intervenire, prima come
privato cittadino e poi come poliziotto, nel tentativo di calmare
la donna. Dopo essersi fatto largo tra i vari passeggeri, il poliziotto
ha raggiunto la donna invitandola a calmarsi ma questa ha iniziato
ad inveire anche contro di lui continuando a malmenare il piccolo,
tanto da farlo cadere dal passeggino. A nulla è servito che l’ispettore,
in forza presso il commissariato di polizia Vasto-Arenaccia, si
qualificasse quale appartenente alle forze dell’ordine. La donna,
L. D. G., 41 anni, si è scagliata contro il poliziotto colpendolo
con schiaffi e pugni ed afferrandolo al collo. Il poliziotto, riuscito
a divincolarsi dalla donna, ha invitato l’autista dell’autobus ad
arrestare la marcia, avvisando con il suo telefono cellulare il
113 per l’invio di una “Volante”. Nel frattempo due uomini, uno
dei quali poi identificato per il fratello della donna, G. D. G.
di 44 anni, hanno aggredito l’ispettore alle spalle. Per il caos
creatosi tra i passeggeri, l’autista è stato costretto ad aprire
le porte dell’autobus, circostanza che ha agevolato la fuga di uno
dei due uomini. Il poliziotto, infatti, è riuscito a bloccare solo
la donna e suo fratello, arrestandoli perché responsabili entrambi
dei reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il piccolo
di 15 mesi e mezzo è stato ricoverato in osservazione presso l’ospedale
Santobono ed affidato, così come il fratello di 4 anni, ai servizi
sociali ” SCHERZA CON I FANTI MA LASCIA STARE I SANTI”. SALERNO.
Alle vittime, quasi sempre anziani, offriva un “pacco regalo”: un
quadro di San Pio in cambio di una offerta. In realtà l’obiettivo
era di mettere in atto una truffa e rubare loro dei soldi. È quanto
si verificava nel Cilento, in provincia di Salerno dove Raffaele
De Falco, trentanovenne napoletano è stato arrestato con l’accusa
di rapina impropria e truffa. L’uomo è finito in manette dopo che
ha truffato due anziani, a Salento ed Orria, piccoli comuni dell’entroterra.
In entrambi i casi, dopo essersi fatto aprire la porta di casa,
aveva offerto alle ignare vittime il “pacco regalo” contenente un
quadro di Padre Pio in cambio di una offerta. Senonchè, a Salento,
il truffatore ha voluto “esagerare”. Quando l’anziano ha estratto
i soldi, lo ha spintonato portandogli via trecento euro. Sulla strada
del ritorno ha poi bussato alla porta di una anziana donna di Orria,
facendosi consegnare 100 euro in cambio del solito “regalo”. L’uomo
è stato bloccato dai carabinieri della compagnia di Vallo della
Lucania, diretta dal capitano Daniele Campa. Riconosciuto dai due
anziani, è stato arrestato. ” ERRARE E’ UMANO PERSEVERARE E’ DIABOLICO”
Bassolino ammette le colpe - Antonio Bassolino analizza il sondaggio
che lo vede ultimo tra i governatori: «È stato fatto a giugno ed
ha influito la crisi dei rifiuti». Poi cerca di spegnere le polemiche
sul Forum delle Culture: «Velardi ha votato la delibera sull’Accampamento
per la pace, che è solo il primo passo. Il Forum è un’occasione
importante e dobbiamo lavorare tutti assieme». Infine, tra il serio
e il faceto parla del proprio futuro: «Continuo a lavorare. Fino
al 2009? Beh, anche fino al 2010, 2011...». ” SI RISPETTA IL CANE
PER IL PADRONE” Incrocio Border Collie di 1 anno legato ad catena
di 50cm (NA) Sono un simpatico cagnetto di taglia media, circa 14
kili, color rossiccio di 1 anno circa, legato senza umanità ad una
catena di nemmeno 50 cm a Sant' Antonio Abate (NA)! Grazie a Daniela
e Luisa sono stato liberato il 09.09 e hanno denunciato lo sporco
"proprietario" che non mi ha nemmeno riconosciuto come suo! Non
potevo correre, nemmeno muovermi, intrappolato nella mia solitudine
sotto una baracca che somigliava ad un riparo.. .provate ad immaginare
le mie pene. In un contesto di gran degrado e di "MUNEZZA" attorno
a me. Purtroppo ero costretto a defecare e ad urinare tutto in quel
misero angolo e respirare il tutto. Ero infestato di pulci e zecche
e tutte mosche attorno! Il cibo? Quando se ne ricordavano! Ero costretto
a mangiare gli avanzi di alcuni giorni e l'acqua come vedete era
imputridita nello squallido secchio. Purtroppo i vigili avevano
chiamato l'Asl e l'accalappiacani mi ha portato al canile... pensate
che nell' uscire da quell' inferno non riuscivo nemmeno a camminare.
VI PREGO, PRENDETEMI CON VOI! ...Vi amerò per sempre. (Contattare
Daniela 348 8533604 o 081 5321133 mariadaniela17@hotmail.com"
PIU' CONOSCO GLI UOMINI PIU' AMO LE BESTIE" LA SOLITA STORIA. ABBANDONATA.
FINITA SOTTO UN’AUTOMOBILE. VIVA X MIRACOLO MA LASCIATA SUL CIGLIO
DELLA STRADA CON ZAMPA ROTTA.. VIENE TROVATA E SALVATA DAL PAPA'
DI UNA VOLONTARIA NEL SOLITO PAESINO DELLA CAMPANIA (PER INTENDERCI,
LO STESSO DOVE E’ STATO RINVENTO IL CANE SCHELETRICO POI MORTO!!)
LA CAGNOLINA E’ ANCORA UNA CUCCIOLA. E’ STATA VISITATA E SOCCORSA
MA PARE CHE IL NERVO SIA COMPROMESSO: DOBBIAMO FARE ALTRE INDAGINI.
NON ABBIAMO UN POSTO AL COPERTO. PIOVE... LA PICCOLA E’ IN UN TERRENO
DOVE VIENE ALMENO NUTRITA E SARA' PORTATA DA VETERINARI DI FIDUCIA.
SERVE AIUTO X STALLO O ADOZIONE CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE POTREBBE
RIMANERE ZOPPA... E’ DOLCE E TIMIDA FA TANTA PENA.. PER OGNI INFORMAZIONE
ASS DOGSANGELS TEL 33960890017 WWW.DOGSANGELS.COM
GRAZIE DI CUORE A TUTTI.
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 0
riferimento
_________________________________________
Messaggio
N°802 14-09-2008 - 12:30
Tags: Cron(i)che Napolitane
Di
Garibaldi non ce ne bastava uno!
Segnaliamo
questo brillante intervento su "Il Brigante" dell'amico Andrea Balia,
sperando che faccia riflettere, una volta di più, tutti coloro sparsi
in mille greggi che si dicono meridionalisti e che perseverano nell'inguaribile
individualismo narciso, mandando in fumo ogni razionale possibilità
di unione delle forze e delle indiscusse potenzialità di riscatto,
difesa e tutela del Mezzogiorno, per troppo amore di se'. Il Sud
continua a pascersi nel comodo piccolo mondo antico delle baronìe
e benchè stracciato e prono continua ad essere terra di conquista,
pozzo di San Patrizio, cornucopia della solita bastarda classe dirigente
locale e nazionale. La triste terza via del socialismo italiano
Apprendiamo in queste ore una notizia che ne contiene due al suo
interno. Entrambe, purtroppo, tristi e decadenti, sinonimo da un
lato di ignoranza storica volgarmente strumentalizzata per dare
un po’ d’aria alla bocca, atteggiarsi a declamatore di citazioni
colte e suggestive, coniugandole ad una piaggeria di bassa lega;
dall’altro come conferma ulteriore della triste strada che una buona
parte del socialismo italiano ha intrapreso dal dopo/tangentopoli,
incamminandosi in una direzione che non fa che suggellare tutto
il negativo che certi personaggi politici avevano combinato all’epoca,
e la loro pervicacia a voler rientrare in scena. Qualche giorno
fa si è tenuta la festa per l’ingresso in Forza Italia di Giulio
Di Donato. E’ stato accolto da un gruppo di vocianti sostenitori
al grido di: “con te vinceremo!”, il tutto tra gli abbracci di Stefania
Craxi (la sempre più incredibile figlia dell’ex premier!) che ha
dichiarato la sua felicità perché il socialismo italiano sta finalmente
trovando il suo approdo. Intendiamoci subito: non ne vogliamo fare
un problema di Destra e/o Sinistra, ma solo di etica, coerenza e
dignità. E’ veramente poco sostenibile e inquadrabile, in un ragionamento
logico e politico, che chi crede o ha creduto nel socialismo pensi
o possa sostenere che la collocazione più giusta per lui sia il
partito del Cavaliere. Chi sa di storia ricorda che già ce ne fu
uno negli anni venti a passare la barricata; ma si chiamava Mussolini
e andava a fondarsi un suo partito, modificando il socialismo cui
aveva aderito da giovane in una cosa nuova, che stava a Destra ma
non pensando di ritrovare l’ideologia socialista in una preesistente
formazione dalla parte avversa. A torto o a ragione il suo iter,
criticabile e non condivisibile, aveva (pur fra tutte le condanne
ovvie al fascismo) un suo processo pur se azzardato. Qua siamo invece
alla frutta: va bene tutto pur di rientrare in scena! Logico che
a differenza d’altri stati europei il socialismo italiano sia un
pallido ricordo. E questa è la prima notizia, alla quale non avremmo
ad onor del vero dedicato il nostro modesto tempo pensando di scriverci
su qualcosa. Ma la notizia si colorisce e diventa intrigante riguardandoci
più da vicino, nel momento in cui leggiamo le dichiarazioni di Di
Donato a suggello del suo rientro in politica attiva nel primo partito
d’Italia. Aprite bene le orecchie: “Il Berlusconi neogaribaldino,
giunto a Napoli a liberarci dal vecchiume neoborbonico, appare un
eroe felice ed amato dalla gente ma isolato rispetto ad un establishement
locale fatto di baroni e tromboni suonati e decaduti…”. E qui non
sai se ridere o incazzarti:
1) la Corte di cassazione ha confermato la condanna a tre anni e
quattro mesi per l'ex vicesegretario del Psi Giulio Di Donato, per
la vicenda delle tangenti sulla privatizzazione della Nettezza urbana.
Quindi, da quale pulpito viene la predica…
2) E sarebbero questi gli uomini nuovi nei partiti nuovi che devono
mettere a posto Napoli e l’Italia?
3) Se voleva paragonare gli attuali governanti campani ai Borbone
ha sbagliato palazzo! Si informi e legga qualche libro in più! Diceva
il mio amico Giovanni Cutolo, scrittore e guru del marketing, napoletano
colto purtroppo trapiantato a Milano: "...se uno ha letto al massimo
3 libri nella sua vita cosa vorrai mai aspettarti? Mi sa che involontariamente
si riferisse anche a Di Donato!
4) Di Donato farebbe bene a sciacquarsi la bocca prima di parlare
di Borbone. Lui non lo sa, ma a noi non sono bastati 150 anni per
evitarci di rimpiangere quella gente!
5) Di Donato stia tranquillo: di Garibaldi ce n’è bastato uno e
lui vuole ripropinarci un novello neogaribaldi?
Il Cavaliere avrà altri meriti (ammesso ne abbia!) ma se vuole non
inimicarsi i napoletani dica a Di Donato di evitargli tali accostamenti!
Per concludere: che vergogna, che tristezza, che decadimento, ma
quel che è ancor peggio, che ignoranza! Al Sud serve altro, e su
questo non v’è dubbio! Questi invece se li conosci li eviti! Andrea
Balia La giostra delle opportunità che il Sud - Napoli in particolare
- continua ad offrire ai sempiterni trasformisti "volti noti" che
si rigenerano a ciclo continuo, in ere diverse, acclama l'autorevolezza
del Mezzogiorno nello scacchiere italiota., esattamente come in
quel 1861 della depredazione scientifica, tanto che sulla via dell'acqua
fetida del federalismo, attuabile - come rileviamo - unicamente
con i soliti politici legati al cordone ombelicale di Roma ed ora
della Padania, la possibile creazione di una macroregione del Sud
e l'opportuna secessione dal resto d'Italia sarebbe auspicabile,
così che i futuri dirigenti del Sud siano obbligati ad operare esclusivamente
nell'interesse del proprio territorio. Il caso DI DONATO non è unico,
di quesi giorni. Il Movimento per l'Autonomia - Alleati per il Sud
di Lombardo, aprirà con il riciclato democatto Scotti la "filiale"
napoletana. La prima festa del Movimento, più simile ad un test
elettorale per le amministrative del 2009, si terrà a Napoli nei
giorni 19 - 20 - 21 settembre alla Rotonda Diaz e sappiamo che tutti
i movimenti ed associazioni culturali meridionaliste sono state
contattate, ai fini dell'adesione, per costituire il probabile serbatoio
di voti. L'opera di "carotaggio" è lampante dal cartoncino d'invito,
scarno del programma di lavori del convegno all'aperto, nonchè della
diaria e del calendario orario dei possibili relatori ed interventi.
Dall'altra parte, capintesta le Puglie con Taranto, l'Alleanza Federalista
sta per risalire fino a Napoli per organizzare un Parlamento del
Sud... praticamente anacronistico quanto inutile, perchè successivo
all'attuazione governativa del Federalismo Italiano. Se Lombardo
è stato sponsorizzato dalla Lega Nord ma si è in qualche maniera
reso autonomo da essa, L'Alleanza Federalista è capitanata dal ligure
Chiappori, onorevole in carica della Lega Nord ! Ogni commento è
superfluo. Tuttavia è innegabile che la responsabilità di 150 anni
di saccheggio e distruzione, di offerte votive ai rapaci prealpini,
di onanismo sudico, sono imputabili ai meridionalioti di ieri e
di oggi. Brutta gente!
Marina Salvadore
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 2
riferimento
Inviato da Anonimo
il 14/09/08 @ 13:08
Buongiorno Marina, invece di riciclare la
spazzatura, in meridione e in tutto il paese, si riciclano i politici,
presentandoli come nuovi. A pensarci bene, però, sempre di
spazzatura si tratta. Ciao e buona domenica, instancabile amica,
idealista e sincera.
Patty Ghera
_______________________________________________
Inviato da Anonimo
il 14/09/08 @ 14:22
Megaride amica mia. Come sempre hai centrato
un problema. Un problema. Devo sottilineare che la politica oggi
è solo un attruppamento d'individui che da ogni parte hanno
perso onore e dignità. In nome dell'affarismo più
bieco, hanno dimenticato la loro storia e le loro origine ed oggi
non esistono partiti che danno la scossa , l'orgoglio, il solo rispetto
dell'appartenenza ad un'area ben visibile ed individuabile. Ho vissuto
quale osservatore la crisi, non ancora sopita degli attivisti del
P.C.I., che ancora oggi si dibattono inutilmente per capire da quale
parte stanno. Mai più riferimenti certi, alla Russia, la
madre, allo stalinismo poi, al leninismo, allo troskimo. Tutto denunciato,
perduto, dimenticato, abbandonato. Ed Infine le Cooperative hanno
fallito. Ora . Fini nel discorso alle giovi leve di Azione giovani,
ha definitivamente affossato ogni riferimento al fascismo, al ventennio,
ai suoi pro ed ai suoi contro, al M.S.I.. Tutti dentro, in nome
dell'ideale democratico. Persino Violante ha inviato il suo apprezzamento.
Alemanno e La Russa sono stati serviti e sconfessati. I morti dela
RSI sono stati inutili. Ha applaudito ai morti della Resistenza
ed ha venduto o meglio svenduto tutta la sua base, quella che lo
ha sostenuto da Fiuggi in poi.Tutti nei ranghi senza alcuna voce
che ha rivendicato i morti all'università, quando si è
combattuto il comunismo, il Movimento studentesco e le sue storture.
Quanti ragazzi dal sessantotto al 1979, si sono battuti in nome
di un ideale. Tutto sbagliato. Tutto ridicolizzato. Tutti ignoranti,
illusi,dileggiati.Dove sono ora quelli che hanno pagato di persona,
con il carcere, con la stessa vita, con la perdita di un domani.
Fini ed i suoi, hanno pensato e pensano di coprire i posti di governo
a fianco di vecchie cariatid, già carichi di denunce. Si
sono rifatti una verginità, ma sono vecchie puttane. Penso
ad Alemanno e penso al suocero. Anche a destra, come a sinistra,
assisteremo a crisi esistenziali ed ad effetti da sindrome di abbandono.
Tu sai che non ho mai appartenuto ne a l'una ne all'altra. Ma l'orgogio,
l'onore e la dignità dei vivi e dei morti, non si vendono.
Mai.
Domenico Di Renzo.
______________________________________________
Messaggio
N°787 31-08-2008 - 21:48
Tags: Cron(i)che Napolitane
Napoli
ADDIO !
LETTERA APERTA
Dopo gli allucinanti episodi verificatisi tra Napoli e Roma alla
prima del campionato, ad opera di un migliaio di tifosi… “Napoli
addio”: impossibile convivere con questa realtà Definirlo teppismo
è un eufemismo intollerabile. Ci troviamo di fronte ad episodi di
vera e propria delinquenza. Che altro si può dire, guardando le
prime scene in TV della trasferta da Napoli a Roma di un migliaio
di tifosi, al seguito della squadra di calcio. Carrozze del treno
vandalizzate, quasi distrutte – prima stima dei danni 500mila euro
-, 250 persone che viaggiavano dirette a Torino costrette ad abbandonare
i vagoni per far posto a questi personaggi, molti dei quali senza
biglietto. A seguire, episodi alla stazione di Roma che hanno lasciato
sbigottiti i viaggiatori in transito, turisti per lo più, che hanno
immortalato con le loro macchine fotografiche e le loro videocamere
scene da guerriglia, e allo stadio, infine, c’è scappato anche il
ferito. Abbiamo con dignità sofferto quando le immagini del capoluogo
partenopeo con le montagne di spazzatura fino al terzo piano degli
edifici facevano il giro del mondo. Oggi, guardando queste scene,
invece, mi sono vergognato di essere napoletano e ho capito che
oramai questa città è morta e che, di fronte alla gravità della
situazione, nessuno può fare più nulla per salvarla. Alle persone
oneste e laboriose, ai giovani in cerca di un futuro, a chi ha amato
la vecchia capitale del mezzogiorno d’Italia, oggi agonizzante –
“ Napoli addio “ titolava qualche anno addietro un noto settimanale
- resta una sola cosa da fare, dare pratica attuazione all’amara
esortazione del grande Eduardo: “Fujtevenne!”. Gennaro Capodanno
- Presidente Comitato Valori collinari - Napoli IL BOLLETTINO DI
“GUERRA” » 2008-08-31 11:30 Calcio: partono tifosi Napoli, momenti
tensione in stazione Un piccolo gruppo oltrepassa blocco polizia
e sale sul treno » 2008-08-31 13:34 Calcio: Trenitalia, a causa
tifosi Napoli incidenti e disagi In stazione e' arrivato anche il
questore Antonio Puglisi » 2008-08-31 15:27 Calcio: stazione Napoli,
le proteste dei passeggeri Noi fatti scendere da treno per lasciare
posto a tifosi » 2008-08-31 17:07 Calcio: tifosi Napoli a Olimpico,
petardi e cancelli sfondati Molti con volto coperto, arrestato ventunenne
con martello » 2008-08-31 18:46 Calcio: Roma- Napoli, tifoso accoltellato
fuori dallo stadio Portato all'ospedale romano Santo Spirito, ferita
non grave
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 15
riferimento
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 00:19
A Napoli abbiamo un detto: " 'O PESCE FETE
DA' CAPA" ed allora dobbiamo dire grazie ai Magistrati che non esercitano
il Loro dovere di "GIUDICARE I COLPEVOLI" ... abbiamo "gente" in
questa Regione che ha sperperato "MILIONI DI EURO" senza alcuna
giustificazione "PLAUSIBILE" ... anzi, molto spesso dichiarando
di IGNORARE i beneficiari delle "DONAZIONI" che venivano a mani
base "ELARGITE" ... assassini, rapinatori, stupratori e quanto di
più spregevole la società contemporanea possa "GENERARE" ... sono
a piede libero ... i nostri MAGISTRATI agiscono secondo l'altro
NOSTRO detto ... FANNO I GALLI 'NGOPP'A MUNNEZZA ... per munnezza
intendo "COLORO CHE NON HANNO PROTEZIONI DI SORTA" ... ed allora
con quest'andazzo come si può pretendere che "MIGLIAIA DI TIFOSI"
rispettino le leggi ... la violenza, l'arroganza, il latrocinio,
il furto sono le leggi che imperano nella NOSTRA SOCIETA' ... il
nostro non è un popolo degno della democrazia ... NOI NON CONOSCIAMO
IL CONCETTO DI DEMOCRAZIA ... non riusciamo a distinguere il limite
della mia libertà con la libertà degli altri ... dove le mie libertà
ledono le libertà degli altri miei "SIMILI" ... e quanto più approfondisco
le mie conoscenze di vita sociale ... più AMO QUELLE CHE DEFINIAMO
BESTIE Mauro Caiano
___________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 00:40
Penso con estrema pena a quei 250 passeggeri
del Napoli-Torino. Tolto qualche "turista" e qualche viaggiatore
di commercio... considerata la data e l'ora... ritengo che la maggior
parte fosse "carne di cannone" ovvero di emigrante. Fratelli napoletani...
napoletani buoni che vanno a "farsi il culo" al posto di questi
protervi ignoranti che hanno la fortuna di vivere a sbafo nella
MIA Partenope... Tra 4 giorni dovrei festeggiare il mio trentennale
ergastolo padano... sono ritornata "quaggiù" a capodanno: la più
grande cazzata della mia vita, forse... C'è da meditare... MOLTO...
ma c'è da correre ai ripari SUBITO, con ogni mezzo correttivo...
E' OBBLIGO DELLA MUNICIPALITA' ASCIUGARE LE LACRIME E RISARCIRE
LA DIGNITA' DI TUTTI I NAPOLETANI EMIGRATI DOLOROSAMENTE AL NORD...
CHE TORNANO, IN AGOSTO ED A NATALE, A FARSI STRACCIARE IL CUORE!
Lo pretendo!...
marina salvadore
___________________________________________
Inviato da PattyGhera0
il 01/09/08 @ 08:21
La nostra classe politica, dall'unità d'italia
in poi, è stata tutta un degrado morale. Loro, i rappresentanti
del popolo, hanno sempre furbescamente infranto la legge e più la
infrangevano più il loro potere veniva elevato. Molti nomi li leggiamo
sui libri di storia come eroi, per non contare strade e piazze.
Gli italiani TUTTI hanno preso esempio dai propri rappresentanti
ed il marcio, ora, è talmente radicato che nessun latte ci potrà
salvare, tanto per riprendere le parole di una vecchia canzone.
In una cosa ha ragione Marina, andatevene, andiamocene, ma all'estero,
nell'Europa civile.
Patty Ghera
_________________________________________
Inviato da
Anonimo
il 01/09/08 @ 11:42
Non sono d'accordo,FUGGIRE E' DA VIGLIACCI.Bisogna
costringere i delinquenti ad andarsene e il governo ad intervenire.Non
e' possibile avere rappresentanti al governo collusi ed eletti dalla
mafia,camorra e ndrangeta. BASTA RIVOGLIAMO LA NOSTRA CITTA'. POLITICI
CORROTTI e COLLUSI ANDATE VIA.
_________________________________________
Inviato da violette51
il 01/09/08 @ 13:05
purtroppo!!!u po' di istruzione in piu' ci
farebbe tanto bene!!scuola ..scuola...dovrebbero semplificare lle
cose in questo senso ...istruzione obbligatoria..fino ad una certa
eta'--ma con costo di libri accessibile--pare che oia abbiano decisoo
dii alllungare i tempi dii edizioni nuove....Con tutta la buona
volonta' ma faccio aftica a vivere un certo tipo di napoletani....un
saluto.vio
_______________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 13:45
Hai ragione. Io credo ancora, e ci credero'
sempre, nella Cultura, nell'Istruzione, nel Sapere e nella Conoscenza.
Specialmente e sopratutto per i giovani napoletani. Penso davvero
che queste cose possano fare la differenza, far riflettere e far
pensare "nella giusta direzione" Ovviamente beninteso a tanta offerta
di LAVORO, lavoro serio ed onesto, LAVORO pulito, quanto piu' LAVORO
possibile
Antonio Ambrosino
_____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 14:33
Signor Ambrosino, lei è un grande ottimista.
Per come è strutturata la società italiana e a causa del degrado
di tutto il tessuto sociale, credo che oramai i giovani abbiano
poche opportunità. E non solo i napoletani. Il sapere, la cultura,
l'istruzione ecc. non sono considerate nel nostro paese un dovere
da parte dello Stato. Si è accorto che non tutti possono studiare?
Si è accorto che la scuola è un peso per le famiglie medie italiane
e che lo Stato non dà nessun aiuto? (questo in Europa non succede,
in Europa l'istruzione è pressochè gratuita). E il lavoro serio
e onesto cui si riferisce? Dove lo trova un napoletano al giorno
d'oggi? Dalla multinazionale Camorra & C.? Stiamo con i piedi per
terra e rendiamoci conto che l'Italia è allo sbando, alla bancarotta,
al naufragio. La politica sporca è stata la rovina del nostro paese.
Patty Ghera
___________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 14:36
@ il Signor Ambrosino. E secondo lei siamo
in Europa? E secondo lei i nostri giovani possono studiare o fare
figli? In Germania una coppia con due figli e un reddito annuo di
25.000 euro ne versa al fisco 52. In Italia la stessa coppia ne
versa 1.700. E Ancora In Germania dal gennaio 2007 è previsto che
le noe-mamme con lavoro dipendente ricevano per 14 mesi il 67 per
cento dell’ultimo stipendio netto, con un tetto massimo di 1.800
euro, a patto che anche il padre decida di assentarsi dal lavoro
per un periodo minimo di due mesi. Inoltre la madre ha diritto al
mantenimento del posto di lavoro per 3 anni dopo la nascita del
bambino. Sotto un reddito familiare di 30.000 euro l’anno per i
primi sei mesi si ha diritto ad un assegno mensile che va dai 300
ai 450 euro a figlio. A prescindere dal reddito viene invece erogato
un assegno di 154 euro mensili per ogni figlio fino ai 18 anni con
il proseguimento per chi va all’università. Gli asili nido scarseggiano,
ma lo stato sovvenziona in parte una “tagesmutter”, cioè una tata
part-time, che permette alle famiglie di lasciare il proprio bambino
in buone mani con tariffe molto basse. In Germania quando l’anno
scolastico finisce, vengono distribuiti dei buoni vacanza. In Italia
gli assegni familiari sono concessi solo a chi ha un reddito molto
basso e il massimo è di 800 euro l’anno per figlio. Gli asili nido
coprono il 10% del fabbisogno per cui una mamma su cinque è costretta
a rinunciare al lavoro per accudire i figli. Infine, ogni anno,
a giugno, chi può rifila i bambini ai nonni, gli altri utilizzano
i centri estivi pubblici, spendendo intorno ai 50 euro a settimana
non deducibili.
Patty Ghera
___________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 14:43
Gente del sud, leggete questi dati (magari
li conoscete già), una ulteriore riprova di quanto i nostri governanti
vi hanno preso in giro, da destra a sinistra con palla al centro.
Vorrei chiedere che fine hanno fatto le vagonate di soldi che dal
1950 al 1997 sono confluite nella cosiddetta "CASSA DEL MEZZOGIORNO"
prima e "AgenSud" o "Sviluppo Italia" poi. Riporto qualche dato:
Dall'inizio dell'operatività, nel 1951, sino al 1997 (ultimi dati
conosciuti) e sotto il nome sia di Cassa per il Mezzogiorno e AgenSud,
ha elargito alle Regioni Meridionali un totale di 279.763 Miliardi
di vecchie Lire, pari a circa 140 Miliardi di Euro. (da "Lo Spreco"
di Gian Antonio Stella, pagina 84). La spesa media annuale è stata
di 3.2 Miliardi di Euro. Il risultato della Cassa è stato discutibile
per quanto riguarda la dispersione dei capitali, devastante per
il modo in cui non sono stati realmente investiti e imbarazzante
se si osserva oggi che la situazione di arretratezza tra Nord e
Sud non è diminuita ma anzi aumentata. Nonostante quasi 60 anni
di finanziamenti a fondo perduto e investimenti colossali oggi una
sola Regione del Nord (il Veneto) esporta nel mondo più di tutto
il Sud e il Lazio messo insieme. Il reddito pro capite è mediamente
il doppio al Nord rispetto al Sud, e i tassi di disoccupazione così
come il lavoro nero e l'evasione fiscale sono anch'essi pari al
doppio al Sud rispetto che al Nord.>Dove sono finiti tutti questi
soldi? 140 miliardi di euro non mi sembrano pochi….vedendo quanti
sono stati effettivamente utilizzati. Dove sta il problema? Nel
nord intollerante e razzista o altrove? Penso proprio altrove. Buona
serata a tutti.
Patty Ghera
____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 15:01
Signora GHIERA la vedo indignata e battagliera
su questi temi. La cosa mi fa molto piacere e mi rincuora la sua
solidarieta' che giunge dalla Toscana (se non erro) Guardi che con
me, come si suol dire, lei "sfonda un portone aperto" Io sono d'accordissimo
con lei sulla situazione e sulle ragioni storiche che l'hanno prodotta.
Forse condividiamo esattamente le convinzioni sulla classe di politici
che ci ha governato e ci governa.... Ma mi permetto di insistere
con l'ottimismo. Mi creda, l'alternativa sarebbe solo sbarazzarsi
fisicamente di tutta la teppaglia inutile e dannosa, per loro stessi
e per gli altri. Una piccola pulizia etnica, casa per casa , quartiere
per quartiere ....... La qualcosa e' semplicemente improponibile.
E allora, in compagnia dell'ottimismo, rimbocchiamoci le maniche
e diamoci da fare nel diffondere Cultura e nel creare e dare LAVORO.
Penso che siano le uniche medicine miracolose. Signora GHIERA, io
ne sono convinto perche' li ho visti all'estero i mei concittadini
(ed i "terroni" in generale) ed essi sono lavoratori seri ed affidabili.
Quando ci sono le condizioni sociali e le strutture, evidentemente
La saluto con cordialita'
Antonio Ambrosino
_____________________________________________
Inviato da
Anonimo
il 01/09/08 @ 15:08
Signor Ambrosino, mi chiamo GHERA non GHIERA.
Diciamo che la cosa che non ci accomuna è il suo ottimismo che,
ovviamente, mi auguro abbia la meglio sul mio pessimismo. Si, sono
toscana doc e anch'io mi sento defraudata, come voi napoletani,
da questo stato (volutamente minuscolo) sprecone. Anche se capisco
che un conto è vivere (e cioè lottare per vivere) in Campania, altro
conto è vivere in Toscana. Comunque c'è poco da stare allegri da
tutte le parti. Un saluto, tanto non ci perdiamo di vista.
Patty Ghera
_______________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 16:16
Benvenuta tra noi Patty. Tra coloro che hanno
fatto del meridione e della sua rinascita una ragione di vita.Per
quanto riguarda poi il fenomeno della criminalità, allignata da
troppo tempo nei nostri territori. è sempre colpa degli stessi compagni
che misero in ginocchio il Regno delle due Sicilie. All'Inghilterra,
od insieme con essa Gli Stati Uniti, hanno portato avanti la conquista
della Sicilia con l'appoggio dei compari di Liggio e della mafia,
che aveva avuto sviluppo, con Garibaldi e L'inghilterra, con i poteri
forti, con le banche, con i politici corrotti, con una giustizia
lenta se non latente. Come ho detto la storia si ripete, e non può
che finire in questo modo. Se rilegge il mio commento sui giovani,
insisto a dire che si deve giudicare con severità, senza indulgere
in pietismi vari. A quattordici anni noi eravamo bambini, questi
sono delinquenti a cui tutto è concesso. Basta poco e l'impunità
diventa un diritto, una pretesa, in caso contrario il tiro si sposta
sulle forze dell'ordine e tocca a chi tocca. Basta così, credo importante
una rivoluzione di cultura e di valori. Sono d'accordo in questo
con Ambro. A Napoli circolava un detto, mazze e panelle. Non dobbiamo
far altro che avere la voglia di metterlo in atto.
Mimmo di Renzo
___________________________________________
Inviato da Anonimo
il 01/09/08 @ 16:40
Patty mi scuso per l'errore sul suo cognome.
Comprendo il suo pessimismo ed in effetti, lei ha fondate ragioni
per avere questo stato d'animo. Mi lasci comunque almeno la speranza
che qualcosa, anche poco, cambiera'...... Mi sarebbe piaciuto saperla
Napoletana d.o.c. ! Con simpatia
Antonio Ambrosino
_____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:16
Scusate, ma cosa c'entrano i napoletani con
questa vergogna. Qui siamo davanti a quanto ormai succede in tutta
Italia: siamo di fronte a delinquenti veri a cui andrebbe interdetta
l'uscita di casa in occasione delle partite di calcio. Non sono
i napoletani che fanno queste cose, sono i delinquenti di tutta
Italia, dal Nord al Sud, e dobbiamo ringraziare che non ci sia scappato
il morto anche questa volta.
____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:34
Ogni giustificazione buonista è bandita da
questo blog, soprattutto se anonima! Di fronte all'evidente realtà
della barbarie nel quale buona parte dei nostri concittadini ama
calarsi, da napoletana provvedo ad indignarmi ed a chiedere per
QUESTI NAPOLETANI la più dura condanna! Chi sciorina spicciole sociologie
ed indulgenze e guarda alle pagliuzze negli occhi altrui e non alla
trave ideologica che ha negli occhi, per me è un napoletano complice
di quei napoletani di merda!
marina
______________________________________________
Messaggio
N°786 30-08-2008 - 20:05
Tags: Cron(i)che Napolitane
'O
Paese 'e Pullecenella
Raffica di scarcerazioni
choc (Dal quotidiano Roma del 30/08/2008 ) Si sono macchiati di
reati gravi ma ciò non è bastato a trattenerli in carcere. Nel giro
di poche ore dal loro fermo sono stati già liberati i due babyboss
che hanno scatenato una rivolta per impedire il loro arresto e un
rapinatore che dopo uno scippo ha tentato di investire un agente
per sfuggire al controllo. È scoppia la polemica sulle scarcerazioni
facili. Nel primo caso il gip non ha convalidato il fermo per Raffaele
Amato, 18 anni, detto “Lelluccio” e nipote dell’omonimo ras scissionista,
e Francesco Ferro, 26 anni, suo complice nella fuga e nella resistenza.
Nel secondo caso, il giudice monocratico, ha scarcerato dopo la
condanna a nove mesi il 26enne Antonio Cavaliere. L’uomo ha prima
cercato di rapinare una giovane donna a Chiaia e poi per sfuggire
all’arresto ha preso in pieno un poliziotto con il suo scooter.
Esposito (la DESTRA): l'immediata scarcerazione degli arrestati
di Melito demotiva le Forze dell'Ordine La pressocchè immediata
scarcerazione dei due delinquenti, uno dei quali nipote del boss
locale, il cui arresto a Melito era stato contrastato in maniera
estremamente violenta da un centinaio di amici e famigli è una di
quelle notizie che non avremmo mai voluto leggere- Lo afferma in
una nota Bruno Esposito- dirigente nazionale de LA DESTRA-la formazione
politica che fa capo al senatore Storace-Le Forze dell'Ordine, prosegue
la nota, fanno il loro dovere, ma se lo sforzo ed i rischi ai quali
vanno incontro per svolgere il loro dovere vengono vanificati da
provvedimenti permissivi del magistrato di turno, si rischia di
demotivare in maniera grave chi è quotidianamente in prima fila
per il rispetto della giustizia. Ci saremmo aspettati, il giorno
dopo, afferma l'esponente della Destra, non certo la scarcerazione
dei due criminali, ma l'incriminazione e se del caso l'arresto di
quanti avevano aggredito i Carabinieri, causando danni e ferite,
per impedire che potessero fare il loro dovere. Ci auguriamo che,
nello specifico, il provvedimento possa essere presto revocato e,
per il futuro, che i Responsabili degli Uffici Giudiziari facciano
in modo che Forze dell'Ordine e tutta la Magistratura possano combattere
la criminalità con lo stesso rigore, tenendo conto del contesto
"associativo" in cui sono maturati i comportamenti così gravemente
lesivi dell'ordine pubblico e della legalità. (rif 333 2400397)
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 11
riferimento
Inviato da Anonimo
il 30/08/08 @ 22:43
La mia sara' una domanda molto ingenua, forse
sciocca, eppure..... io me la faccio ( e ve la faccio ) lo stesso.
Ma, visto che tutto il popolo italiano, ogni qualvolta si assiste
ad un episodio del genere e cioe' quasi tutti i giorni, si scandalizza
e vorrebbe che si ponesse un freno alle scarcerazioni facili e che
ci fosse davvero la certezza della pena.....ebbene, io mi domando
PERCHE' coram populis i nostri politici, il parlamento, non si decia
ad eliminare una buona volta tutte quelle norme che permettono ai
giudici di scarcerare delinquenti acclarati come questi nella notizia
in oggetto ???
Ma e' cosi' difficile far si' che, nonostante i fermati siano incensurati,
si possano applicare le pene previste (esattamente come i gia' censurati
) ???
E non penso solo alla notizia in oggetto, penso anche alle rapine
nelle ville del Nord, agli episodi di inusuale violenza e ferocia,
penso alle reiterate rapine alle tabaccherie, oreficierie, etc.
......
La gente, tutto il popolo italiano, si aspetta che i politici provvedano.
Tutti i politici, di DX e di SX, perche appunto, tutti lo gridano
a gran voce !
Ambro
__________________________________________
Inviato da vocedimegaride
il 30/08/08 @ 23:25
Caro "Ambro" ma cosa vuoi che se
ne freghino i politici delle emergenze sociali... della qualità
della vita dei sudditi...!?!?... La gran Loggia tratta SOLO grandi
affari: appalti, bustarelle, alta finanza... ed in qualche maniera
deve tenere buono il popolino, ormai composto da gente che... se
non delinque è costretta ad arrangiarsi, per sopravvivere...
Loro, i "dux"... siano di destra o di sinistra... mirano
alla Pulizia Etnica, fomentando le masse nella Guerra tra Poveri...
che finiranno per autocombustione... lasciando "LORO"
liberi e belli di farsi i cacchi propri.
DIVIDE
ET IMPERA! marina
____________________________________________
Inviato da vocedimegaride
il 30/08/08 @ 23:26
Dulcis in fundo: 2008-08-30 16:16 Folla aggredisce
il sindaco di Torre del Greco Perche' i vigili multavano un motociclista
senza casco (ANSA) -TORRE DEL GRECO (NAPOLI), 30 AGO- Il sindaco
di Torre del Greco e' stato aggredito dalla folla perche' i vigili
stavano multando un motociclista senza casco. Secondo quanto appreso,
Borriello stava partecipando ai controlli della polizia municipale.
La presenza del sindaco ha scatenato la reazione del giovane, che
si e' scagliato contro di lui aiutato da un gruppo di persone giunte
sul posto. I vigili hanno allora fatto salire il sindaco sull'auto
di servizio presa a calci e pugni mentre si allontanava
___________________________________________
Inviato da Anonimo
il 31/08/08 @ 01:56
Porca miseria ! non ho parole.
Mi verrebbe voglia di spazzarli via a colpi di kalashnikov .......
ma questo non si puo' dire, oltretutto bisogna essere political
correct......
e quindi bisogna parlare di "rieducazione" di "recupero
dell'individuo", di assistenza sociale e di supporto con qualche
psicoterapeuta, di mancanza di senso civico da parte dei giovani,
di mancanza di impegno da parte dei docenti nella scuola e delle
parrocchie,..... e di tutte queste stronzate (care specialmente
alla SX)
E intanto i cittadini di Torre del Greco si dovranno accollare anche
le spese di riparazione per la carrozzeria della macchina dei V.V.U.U.
danneggiata !
U kalashnikov aro' sta' ????
Ambro
____________________________________________
Inviato da terranuova0
il 31/08/08 @ 03:39
TUTTO QUESTO E' VOLUTO: E' COSI' PALESE.
____________________________________________
Inviato da kuskus0
il 31/08/08 @ 06:49
Non siamo più in uno STATO DI DIRITTO
ma in uno stato DI-STORTO . Tutto va come dite a Napoli "da
sott a n'coppa e viceversa". Delinquenti e criminali pluriomicidi....fuori;
e premiati al valor incivile. C'è una qualche speranza che
il nuovo Ministro Angelino Alfano possa cambiare qualcosa? C'è
speranza che proprio Alfano possa, per il nostro obiettivo, nominare
una commissione d'inchiesta sul caso Contrada? Se non ci si arriva
di diritto, ci si potrebbe arrivare di traverso, alla revisione
del processo. Ormai è inutile scandalizzarsi se i delinquenti
sono fuori,non slo impuniti ma anche gratificati; occorre darsi
da fare per tirare fuori dalle carceri le persone oneste.
Agnesina Pozzi
_______________________________________________
Inviato da Anonimo
il 31/08/08 @ 10:51
Conosco molto bene la realtà di altri
paesi dell'Europa, ma quella vera, (vedi Austria, Germania ecc.),
dove situazioni del genere non sarebbero nemmeno pensabili. Gli
italiani credono di essere in Europa perchè maneggiano l'Euro,
in realtà il nostro paese è degno di far parte dei
paesi del quarto mondo, in tutti i sensi. Se qualcuno crede ancora
che esista una giustizia giusta, o è uno stupido oppure un
sognatore.
Buona domenica a tutti
_______________________________________________
Inviato da Anonimo
il 31/08/08 @ 10:51 via WEB
Come sempre dimentico la firma.
Patty Ghera
____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 31/08/08 @ 11:41
... ancora: 30/08/2008 - Teppisti assaltano
autobus Ancora un assalto ai danni di un bus urbano dell’Anm e sempre
a Secondigliano, quartiere preferito dai teppisti per questo tipo
di scorribande. Si tratta dell’ennesimo episodio di danneggiamento
di pullman. Ieri pomeriggio, verso le 15, un gruppetto di giovani,
tutti in sella a ciclomotori, hanno approfittato di una sosta effettuata
dell’automezzo a causa di un rallentamento ed hanno cominciato a
lanciare pietre contro un vetro laterale. Almeno tre i sassi scaglati,
uno ha preso in pieno il bus, un altro è giunto debole al
bersaglio, il terzo è andato a vuoto. Sono entrati in azione
in via Fratelli Cervi Il risultato dell’atto vandalico è
stato lo spavento per i passeggeri, alcuni minuti di stop forzato
al mezzo urbano e la consueta relazione finale del conducente alla
propria azienda. Naturalmente sono partite le indagini delle forze
dell’ordine, destinate probabilmente a terminare come le altre volte:
con un nulla di fatto e con la mancata identificazione dei teppisti.
Non è facile identificare successivamente i microdelinquenti,
bravissimi e velocissimi nel fuggire velocemente sui motorini.
(Dal quotidiano Il Giornale di Napoli del 30/08/2008 )
____________________________________________
Inviato da Anonimo
il 31/08/08 @ 14:23
Vivo personalmente e tutti i giorni la difficle
situazione della periferia nord di Napoli, e con precisione Scampia
e Don Guanella, dove abito. Bande di ragazzini spadroneggiano ed
incutono timore. Colpa dell'ignoranza, della poca presenza della
famiglia e del vivere civile, o di altro? La certezza dell'impunità,
la debolezza delle istituzione e la poco presenza delle forze dell'ordine.
In un clima di preparazione al conseguimento del potere, al mantenimento
di clientele ed altro, si vanifica ogni sforzo. Pochi i mezzi, poche
le certezze, poca o nulla la sicurezza. I ragazzi di poco o più
di quattordici anni, sono quelli più temibili. Devono essere
perseguiti alla stregua di tutti. Mi diceva qualcuno" O zio,
non voglio lavorare, tanto se rubo, guadagno di più e poi
se mi pigliano esco - Dopo mi lasciano in pace ". Fermezza
e certezza e pene serie ed a tutti i livelli. I ragazzini non esistono
più.Bisogna trattarli al livello di tutti. Intanto Contrada
muore lentamente e la gran massa dei politici tacciono. Tutti da
destra e sinistra. Quando suonerà la sveglia per il nostro
martoriato Sud. Secessione.Roma è lontana.
Mimmo Di Renzo
___________________________________________
Inviato da Anonimo
il 31/08/08 @ 15:03
Cara Megaride, ho bisogno di te. L'area nord
di Napoli, Scampia, Miano,Don Guanella, sono preda della piccola
criminalità. Si parla di spiegamento dell'esercito, dei vigili
urbani,della Polizia, però per me sono perfetti sconosciuti,
per me e pr coloro che vivono nei quartieri più a rischio
della città. Ancora impossibilitato a scrivere sul sito di
Senza Barriere, cosa da me già denunciata, con il tuo aiuto
desidererei invitare tutti i politici eletti nell'area nord, la
chiesa, a voler partecipare ad un incontro pubblico, senza distinzione
alcuna di appartenenza, da destra a sinistra, per discutere dei
problemi che ci interessano. Alla stessa dovrebbero partecipare
i sindaci di Melito e di Casoria ed i rappresentanti delle associazioni.
Tu Megaride con la tua Telecamera. a Bruno Esposito, mio compagno
di scuola da quando avevo 13 anni, raccomando di non mancare.
Mimmo Di Renzo.
_____________________________________________
Messaggio
N°772 15-08-2008 - 11:06
Tags: Cron(i)che Napolitane
AAA
Auguri di "Buon Ferragosto!" , monnezze!
(repertorio) padre Alex Zanotelli
SCEGLIENDO DI
VIVERE A NAPOLI, HO LASCIATO LA BARACCOPOLI DI KOROGOCHO (CON LA
DISCARICA DI NAIROBI A FIANCO) E HO TROVATO UNA NAPOLI IN LOTTA
CONTRO DISCARICHE E INCENERITORI. Sono convinto che Napoli è solo
la punta dell’iceberg di un problema che ci sommerge tutti. Infatti,
se a questo mondo, gli oltre 6 miliardi di esseri umani vivessero
come viviamo noi ricchi (l’11% del mondo consuma l’88% delle risorse
del pianeta!) avremmo bisogno di altri 4 pianeti come risorse e
altri 4 ove buttare i rifiuti. I poveri di Korogocho, che vivono
sulla discarica, mi hanno insegnato a riciclare tutto, a riusare
tutto, a riparare tutto, a rivendere tutto, ma soprattutto a vivere
con sobrietà. E’ stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere
la situazione dei rifiuti a Napoli e in Campania, regione ridotta
da 20 anni a sversatoio nazionale dei rifiuti tossici. Infatti esponenti
della camorra in combutta con logge massoniche coperte e politici
locali, avevano deciso nel 1989, di sversare i rifiuti tossici in
Campania. Questo perché diventava sempre più difficile seppellire
i nostri rifiuti in Somalia. Migliaia di Tir sono arrivati da ogni
parte di Italia carichi di rifiuti tossici e sono stati sepolti
dalla camorra nel Triangolo della morte (Acerra-Nola- Marigliano),
nelle Terre dei fuochi (Nord di Napoli) e nelle campagne del Casertano.
Questi rifiuti tossici bombardano oggi, in particolare i neonati,
con diossine, nanoparticelle che producono tumori, malformazioni,
leucemie.. il documentario Biutiful Cauntri esprime bene quanto
vi racconto. Bisogna poi aggiungere il disastro della politica ormai
subordinata ai potentati economici-finanziari. Questa regione è
stata gestita dal 1994 da 10 commissari straordinari per i rifiuti,
scelti dai vari governi nazionali che si sono succeduti, capaci
di spendere oltre 2 miliardi di euro, per produrre oltre 7 milioni
di tonnellate di ecoballe, che di eco non hanno proprio nulla: sono
rifiuti tal quale, avvolti in plastica che non si possono nè incenerire,
né seppellire perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte
di queste ecoballe, accatastate fuori la città di Giugliano, infestano
con il loro percolato quelle splendide campagne denominate Taverna
del re. Oggi la Campania ha raggiunto gli stessi livelli di tumore
del Nord-Est, che però ha fabbriche e lavoro. Noi, senza fabbriche
e senza lavoro, per i rifiuti siamo condannati alla stessa sorte.
Il nostro non è un disastro ecologico -lo dico con rabbia- ma un
crimine ecologico, frutto di decisioni politiche che coprono enormi
interessi finanziari. Ne è prova il fatto che Prodi, a governo scaduto,
abbia firmato 2 ordinanze: una che permetteva di bruciare le ecoballe
di Giugliano nell’inceneritore di Acerra, l’altra che permetteva
di dare il Cip 6 (la bolletta che paghiamo all’Enel per le energie
rinnovabili) ai 3 inceneritori della Campania che trasformano la
merda in oro. Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato
il nuovo decreto n. 90 sui rifiuti in Campania. Berlusconi ci impone,
con la forza militare, di costruire 10 discariche e 4 inceneritori.
Se i 4 inceneritori funzionassero, la Campania dovrebbe importare
rifiuti da altrove per farli funzionare. Da solo l’inceneritore
di Acerra potrebbe bruciare 800.000 tonnellate all’anno! E’ chiaro
allora che non si vuole fare la raccolta differenziata, perché se
venisse fatta seriamente (al 70 %), non ci sarebbe bisogno di quegli
inceneritori. E’ da 14 anni che non c’è volontà politica di fare
la raccolta differenziata. Non sono i napoletani che non la vogliono,
ma i politici che la ostacolano perché devono ubbidire ai potentati
economici-finanziari promotori degli inceneritori. E tutto questo
ci viene imposto con la forza militare vietando ogni resistenza
o dissenso, pena la prigione. Le conseguenze di questo decreto per
la Campania sono devastanti. Se tutti i cittadini hanno pari dignità
sociale e sono uguali davanti alla legge (articolo 3 della Costituzione),
i Campani saranno meno uguali, avranno meno dignità sociale, così
afferma un recente Appello ai Parlamentari Campani: Ciò che è definito
tossico altrove, anche sulla base normativa comunitaria, in Campania
non lo è; ciò che altrove è considerato pericoloso qui non lo sarà.
Le regole di tutela ambientale e salvaguardia e controllo sanitario,
qui non saranno in vigore. La polizia giudiziaria e la magistratura
in tema di repressione di violazioni della normativa sui rifiuti,
hanno meno poteri che nel resto d’Italia e i nuovi tribunali speciali
per la loro smisurata competenza e novità, non saranno in grado
di tutelare, come altrove accade, i diritti dei Campani... Per questo
sono andato con tanta indignazione in corpo all’inceneritore di
Acerra, a contestare la conferenza stampa di Berlusconi, organizzata
nel cuore del Mostro, come lo chiama la gente. Eravamo pochi, forse
un centinaio di persone (la gente di Acerra, dopo le botte del 29
agosto 2004 da parte delle forze dell’ordine, è terrorizzata e ha
paura di scendere in campo), ma abbiamo tentato di dire il nostro
no a quanto accade. Abbiamo distribuito alla stampa volantini: Lutto
cittadino; La democrazia è morta ad Acerra; Ne danno il triste annuncio
il presidente Berlusconi e il sottosegretario Bertolaso. Nella conferenza
stampa (non ci è stato permesso parteciparvi!) Berlusconi ha chiesto
scusa alla Fibe (ricordo che la Fibe è sotto processo), per tutto
quello che ha subito per costruire l’inceneritore ad Acerra! Uno
schiaffo ai giudici! Bertolaso ha annunciato che aveva firmato il
giorno prima l’ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori! Poi
ha annunciato che avrebbe scelto con trattativa privata, una delle
3-4 ditte italiane e una straniera, a gestire i rifiuti. Quella
italiana sarà quasi certamente la A2A (multiservizi di Brescia e
Milano) e quella straniera la Veolia, la più grande multinazionale
dell’acqua e la seconda al mondo per i rifiuti. Sarà quasi certamente
Veolia a papparsi il bocconcino e così, dopo i rifiuti, si papperà
anche l’acqua di Napoli. E’ la stravittoria dei potentati economici-finanziari,
il cui unico scopo è fare soldi in barba a tutti noi che diventiamo
le nuove cavie. Sono infatti convinto che la Campania è diventata
oggi un ottimo esempio di quello che la Naomi Klein nel suo libro
Shock Economy, chiama appunto l’economia di shock: DOVE C’E’ EMERGENZA
GRAVE VIENE PERMESSO AI POTENTATI ECONOMICO-FINANZIARI DI FARE COSE
CHE NON POTREBBERO FARE IN CIRCOSTANZE NORMALI.
******************
"Buon Ferragosto!",
Antonio Bassolino: non esagerare con la 'mpepata 'e cozze, stasera
al veglione!!! Megaride
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 2
riferimento
Inviato da vocedimegaride
il 15/08/08 @ 11:19
IN PROVINCIA IL CAPOGRUPPO RISPOLI CHIEDE
L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE CASILLO. CUMULI ANCHE SUL VESUVIO ERCOLANO.
Cumuli di rifiuti lungo le strade provinciali, Alleanza Nazionale
chiede l'intervento dell'amministrazione. Ad inoltrare la denuncia
è stato il capogruppo in Provincia, Luigi Rispoli, che in
una nota urgente all'assessore provinciale ai Trasporti , Mario
Casillo ha chiesto l'intervento immediato dell'autorità competente.
Tra le arterie stradali più colpite, il tratto viario che
porta sul parco nazionale del Vesuvio. Un danno d'immagine che lede
all'attività turistica del posto che il capogruppo di An
ha tenuto a sottolineare e di cui ha chiesto l'immediata bonifica.
«La prego di voler provvedere tempestivamente -come si legge
testalmente dalla missiva del politico di destra- anche per evitare
che chi percorre queste strade abbia l'impressione che ci sia ancora
una situazione di emergenza che invece, come lei saprà, è
stata brillantemente risolta grazie all'impegno del governo Berlusconi».
Un modo per tutelare anche l'attività svolta dal governo
centrale in questi mesi d'emergenza oltre che per preservare la
bellezza e la pulizia dei luoghi anche percorsi da turisti. L'invito
si conclude con un affondo incolpando l'amministrazione provinciale
di una colpevole «inerzia fino ad ora dimostrata sulla questione
rifiuti». Solo la collaborazione tra l'Ente di piazza Matteotti
e il governo Berlusconi potrà emulare i risultati raggiunti
in altre zone come auspicato proprio da Rispoli.
vs da IL GIORNALE DI NAPOLI del 13 AGO 2008
__________________________________________
Inviato da Anonimo
il 16/08/08 @ 10:23 via WEB
Ho rotto gli occhiali. Dare ampio risalto
alla richiesta di sangue che ci proviene dagli ospedali. Rischio
enorme. Ancora vergogna. Ciao.
Mimmo Di Renzo
_________________________________________
Messaggio
N°770 12-08-2008 - 11:02
Tags: Cron(i)che Napolitane
BOSSI,
sei un ingrato!
di Enrico Moscarelli
Leggo sulla
“Repubblica” del 10 agosto che Bossi, a Pontida”, ha dichiarato:
« Abbiamo fatto un errore madornale a seguire Garibaldi e i Savoia.
Ora dobbiamo rimediare ». A mio modo di vedere si tratta di un caso
che più che indurre alla collera, presenta caratteri umoristici:
il sedicente rappresentante degli italiani del Nord, che, in questo
contesto nazionale e politico, hanno ottenuto lo sviluppo del loro
territorio fino a vederlo diventare una delle aree più ricche dei
paesi industrializzati, non è contento di quella politica economica
dello Stato italiano, che ha tenuto conto, per oltre centocinquant’anni,
quasi esclusivamente degli interessi di quell’area, come ormai i
maggiori studiosi di storia economica italiani e stranieri riconoscono.
Bossi non è contento e aspira ad una piena indipendenza del Nord.
Indipendenza da chi? Da quelle altre aree che fino ad ora sono state
trattate, a differenza del “suo” Nord, senza troppi riguardi dallo
Stato italiano, per non parlare del Sud, di cui si può dire che
è stato trattato alla stregua di una colonia e che, nel frattempo,
è diventato il territorio più povero di quella che fu l’Europa Occidentale.
Per non parlare, poi, di Napoli, grande capitale europea fino a
centocinquant’anni fa, e di gran parte della Campania, un tempo
felix: il Sud del Sud grazie alle politiche di questa Italia. Bossi
dimentica che – come ha dichiarato recentemente un personaggio politico
non molto distante dal suo partito, il leader del Movimento per
l’Autonomia Raffaele Lombardo, Presidente della Sicilia - « siamo
stati unificati con la violenza. La crescita del divario Nord-Sud
è un effetto dell’unità d’Italia » [Il Mattino, 7 agosto 2008].
E questo divario, a tutto vantaggio del Nord, Bossi lo deve a quel
Garibaldi e ai Savoia (con l’aiutino di Gran Bretagna e Francia),
che l’ineffabile Ministro così duramente – ma, per riguardo alla
sua intelligenza, io credo per finta - contesta. Il vero e solo
rimedio sarebbe restituire il mal tolto al Sud, altro che indipendenza
e federalismo, promuovendone rapidamente il riscatto sul piano della
ricostruzione morale, civile ed economica. A beneficio di tutti,
se si vuole davvero salvare l’Italia. Non certo dando consigli ai
napoletani per distinguere la plastica dal cartone.
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 3
riferimento
Inviato da Anonimo
il 12/08/08 @ 12:35
Ed invece tantissima gente al Nord continua
a pensare che a noi del Sud nulla e' dovuto....che piagniucoliamo
sempre...che invece dobbiamo "rimboccarci le maniche"
e pensare a lavorare ..... che vogliamo sempre avere tutto regalato......
E questi nostri fratelli d'italia dimenticano che cosa hanno fatto
e quanto lavoro e' stato fatto da 22 milioni di emigrati dalle terre
del Sud, emigrati - deportati sia al Nord Italia che nel resto del
mondo.
Dimenticano che negli stabilimenti Fiat e similari, il linguaggio
medio degli operai e' stato sempre con forti inflessioni del sud
......
E' inutile ci continuano a ferire e a mortificarci.
Non la vogliono proprio capire che se non si risolve, una volta
e per tutte, la Questione Merdionale nel nostro paese, l'Italia
non potra' realmente avere un futuro stabile e finalmente CONDIVISO.
Senza di noi, senza del SUD, sia ben chiaro che non si va da nessuna
parte !
Saluti
Ambro
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 12/08/08 @ 14:14
Ambro wrote: "..Ed invece tantissima
gente al Nord continua a pensare che a noi del Sud nulla e' dovuto..."
Marina arrespònne: "...ma perchè, quelli del
nord PENSANO?...Che io sappia,RUMINANO SOLO... come i buoi!.....
Il PENSIERO, la FILOSOFIA, dall'eroe Empedocle in poi, so' robba
nosta!!!"
_________________________________________
Inviato da massimo.c58
il 03/09/08 @ 11:12
Sarebbe ora che anche noi del sud ci svegliassimo
da questo sonno imposto, o tante volte voluto, anche per colpa di
tanti nostrani politicozzi affaristi, che più che pensare
al sud, hanno pensato alle loro tasche. Sarebbe ora di imporci,
da Gaeta in giù siamo due terzi dell'Italia, di questa Italia
inventata dal savoia e dai suoi amici massoni, e dire la nostra.
Sarebbe ora di alzare la voce contro un potere che ha creato un
grande divario economico e sociale, tra nord e sud, arricchendo
e sviluppando un nord, che diventerà sempre più opulente
e grasso, e un sud, al quale sono stati rapinati beni economici,
industrie, uomini validi, forze lavorative, dignità e libertà.
Credo che Lombardo sia un segno, e una proposta, perchè il
nostro sud, perchè ciascuno del sud, quelli rimasti e quelli
della diaspora, possiamo capire, che solamente noi possiamo ridare
a questa Nazione delle Due Sicilie la sua autonomia, che solo noi
possiamo ridare voce alla nostra dignità, che noi solo possiamo
essere il domani della nostra Terra... Liberiamoci di questa palla
al piede che ci è stata imposta sin dal 1860... abbiamo la
forza e la volontà per farlo.... prima che sia troppo tardi.
_______________________________________________
Messaggio
N°717 22-06-2008 - 14:52
Tags: Cron(i)che Napolitane
Ordinaria
follia a Napoli
di Armando De Rosa
Il lavoro che
svolgo mi porta a girare molto in centro, spesso sono in coda a
qualche sportello, ufficio comunale, sezione amministrativa in attesa
del mio turno. L’altro giorno ero per una pratica all’INPS di Via
Galileo Ferraris a Napoli - zona stazione - il meglio in fatto di
inefficienza della pubblica amministrazione. A quarant’anni, dopo
più di venti passati tra gli uffici pubblici, non hai più voglia
di litigare con nessuno. Sai che hai perso l’intera mattinata, che
contribuirai positivamente alla flessione del PIL nazionale, ma
qualsiasi tua rimostranza mossa all’impiegato sull’inefficienza
e l’inettidudine di molti suoi colleghi finisce contro il muro di
gomma che protegge da sempre la pubblica amministrazione. Anche
quella mattina prendo il numeretto e aspetto indolente, l’arrivo
del mio turno. Prima di me c’erano soltanto 47 persone. Con una
media di 10 minuti a testa e due sportelli funzionanti (contro i
sette disponibili) per fine mattinata ce l’avrei fatta. Ma, come
al solito, qualsiasi previsione è sbagliata quando ti accingi ad
un ufficio pubblico. Uno dei due impiegati, infatti, si alza e senza
motivo lascia il posto di lavoro. Il suo collega, intuendo forse
che il compagno sarebbe mancato per le prossime due ore dallo sportello,
guarda con faccia assonnata la platea di imbecilli in attesa e depresso
abbassa gli occhi sulla pratica che stava sbrigando sapendo che
di li a poco dovrà litigare con l’intera utenza che chiederà a gran
voce dell’assenza prolungata del suo collega. Non avevo voglia di
leggere il “giornalino della metro”, anche “il mondo nuovo” di Huxley
comprato la sera prima, stentava a partire. Optai quindi per il
solito giochino che mi rilassa e che mi piace fare quando c’è da
aspettare molto tempo nelle code. Mi avvicino con passo felpato
alla calca di gente in attesa, in cerca di qualche buon soggetto
da analizzare. E’ quel gruppo di persone che si schiaccia contro
i vetri dell’ingresso con il numero 96 tra le mani ed il display
che proietta fiocamente il 12 che mi da le maggiori soddisfazioni.
C’è tra loro talmente di quel materiale umano da assicurare tranquillamente
ore ed ore del mio gioco preferito. Mi incanta osservare le persone
molto da vicino, attentamente, cercando di notare i particolari
del corpo che a prima vista sfuggono all’occhio distratto. Mi piace
soffermarmi come un microscopio sulle parti scoperte del corpo e
notare, che so, dei peli che spuntano come piante di gerani dalle
orecchie; Scoprire magari che si lava le orecchie, diciamo, di tanto
in tanto. Questa cosa ovviamente mi costringe ad avvicinarmi inverosimilmente
alla preda. Causa la miopia senile galoppante devo stare molto attento
a non essere frainteso e scambiato per un psicopatico, omosessuale
o pedofilo a seconda che la preda sia rispettivamente una racchia
psicopatica, un signore del gentil sesso ovvero un dodicenne rompicoglioni.
Lo stato di usura dei calzini è quello che la preda maschio mostra
più facilmente. Colore, buchi e smagliature della calza sono obiettivi
raggiungibili per chiunque. Più difficile è capire se il calzino
è pulito oppure è stato riutilizzato più volte prima di vedere qualche
goccia d’acqua. L’estate assicura a questi fantastici signori veri
girocollo “sudore e polvere”. Le donne “cha cha cha” sono quelle
che mi piacciono da morire. L’orecchino bijoux simil oro, stinto
in prossimità dell’aggancio all’orecchio, con cerchi talmente grandi
da ospitare comodamente un pappagallo brasiliano. Il gancetto ruotato
nel verso opposto - senza che la spagnola se ne rendesse conto -
rendeva il lobo paurosamente cianotico. La ricrescita alla radice
dei capelli biondo platino tradisce il sottostante brizzolato della
ultratrentenne ed il pelozzo - con perifrasi “superfluo” - fa capolino
superbamente dalla calza da 30 den. Credetemi capisco le donne che
- a differenza di noi uomini - dedicano ore ed ore al restauro e
concordo con loro che simili circostanze possono minare alla base
qualsiasi libidine del maschio. Il giochino però finisce quasi sempre
male. A furia di frugare nella personalità del pensionato di turno
rimango perplesso. Mi viene da pensare al suo quotidiano, a quella
mattina che inforcando distrattamente quel calzino bucato l’anziano
signore si riprometteva di vincere finalmente contro l’INPS e di
ottenere l’agognato aumento ingiustamente negato. Ma in quale momento
della sua vita sto guardando? E come posso ironizzare sui 30 euro
di aumento indispensabili a tanta povertà. Un momento prima lo biasimavo
quando lo sentivo affannarsi davanti al vetro di protezione, inveendo
contro l’impiegato per un certificato sbagliato. Ma adesso capisco
la verità mi è tutto più chiero ed improvvisamente quell’omino mi
torna simpatico. Mi fa addirittura tenerezza, vorrei difenderlo.
Noto anche che somiglia un po’ a mio nonno. Ricordo bene. Anche
lui ha sofferto ed è morto di pensione sociale. Probabilmente una
mattina di non tanto tempo fa anche lui ha protestato con altrettanta
rabbia per le medesime ragioni. Con un po’ di amarezza arriva il
mio turno all’ufficio pensioni. L’impiegato allo sportello è una
donna sui cinquanta, proiettata ai cento chilogrammi. Davanti al
computer una confezione di medicinale per le cardiopatie e il flacone
per le pillole “zantax” per l’ulcera allo stomaco. E’ veramente
inutile arrabbiarsi per così poco di fronte alle disgrazie della
gente. Finisco col ringraziare l’impiegata per aver respinto la
mia pratica per una fotocopia mancante negli allegati. Ma va bene
così, tornerò un altro giorno. Esco fuori dall'ufficio. Come sempre
a Napoli la giornata è splendida e decido di rimandare un appuntamento
per fare due passi. Perché, come si dice, la vita è una sola e deve
essere vissuta il più possibile. Fuori dal cancello dell’Inps ritrovo
l’omino di prima, fermo alla fermata dell’autobus. Mi avvicino per
offrire un passaggio. “Vi ringrazio dotto”, mi dice con la stessa
voce che ancora mi commuoveva, “ma sta arrivando mio figlio col
Mercedes”. “Sapite a macchina è a mia, ma me scoccia e guidà”. “Bona
jurnata”
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 2
riferimento
Inviato da tommypa84
il 22/06/08 @ 16:49
rimango veramente senza parole! ma questa
è l'italia!
_________________________________________________
Inviato da Anonimo
il 22/06/08 @ 18:31
Pare una barzelletta: chissà quanti
ce ne saranno di questi casi.
Maria
___________________________________________________
Messaggio
N°715 21-06-2008 - 17:50
Tags: Cron(i)che Napolitane
CATTOLICI
TRA CACCAVELLE E MASTELLI
dal ns. inviato Antimo Ceparano
Venerdì 20 giugno,
ore 18.00, l’Hotel San Germano di Agnano, famoso sito partenopeo
noto per le Terme, è colmo di gente venuta dagli angoli più nascosti
della Campania. Volti cafoni, con il sole stampato tra le rughe,
avvocati di provincia, dirigenti di ASL locali, politici cotti decotti
ed emergenti. Tra di loro il sempreverde Fantini e l’ancora giovane
Consigliere del Comune di Napoli Antonio, detto Nino, Funaro. La
gente aspetta il Campeador, il Cid provinciale che da un momento
all’ altro dovrebbe apparire. Nell’attesa Fantini prova ad incantare
la platea. Persone esperte nell’arte dell’oratoria possono avvertire
subito che ciò che dice l’onorevole è un blaterare con un linguaggio
obsoleto. L’accenno alla questione meridionale è immancabile, poco
credibile in chi è stato sempre un uomo del Sud e di governo. L’oratore
rivendica una maggiore attenzione da parte degli alleati che dovrebbe
tradursi in incarichi maggiori e di spessore diverso magari più
appetibile. La platea è tiepida, qualche applauso strappato alla
noia, niente di diverso. Il risveglio avviene solo quando l’oratore
accenna ad un’alleanza diversa con alleati più attenti ai bisogni
dei cattolici dell’UDEUR (è un segnale verso il centro-destra di
possibile offerta e di probabile adesione) poiché a detta dell’oratore
il proprio partito è determinante per il raggiungimento di qualsiasi
maggioranza. Noto che tra il pubblico qualcuno sbadiglia. Finalmente
alle 19.40 appare il Campeador, si muove con fare dinoccolato e
quasi a disagio. E’ filtrata la notizia,messa in giro abilmente
per preparare l’attesa, che il Cid provinciale è stato trattenuto
sull’autostrada da un incidente. Fa parte della scenografia. Quasi
è un obbligo per mascherare il vuoto. L’entrata è paesana. Mani
tese verso signore imbellettate di una borghesia di provincia. Pochi
i napoletani veri. Intorno il cordone di sicurezza è presente. Mi
domando perché cercare di ostentare bisogno di sicurezza tra chi
dovrebbe essere un amico? Il Campeador sale sul palco. Sembra l’ombra
dell’uomo sicuro di qualche tempo fa. Il resto è noia. L’eterno
ritornare sui temi del già detto e ridetto. Decido di andarmene
perché ho fretta di normalità . Torno a casa e finalmente ritrovo
persone vere...
Inviato da:
vocedimegaride: 0 - Commenti: 0
riferimento
______________________________________________
Messaggio
N°704 12-06-2008 - 13:24
Tags: Cron(i)che Napolitane
A passeggio
per Largo 'e Palazzo
di Enrico Moscarelli
Ho
la fortuna di vivere in quella che era generalmente considerata la
più bella città del pianeta fino a, più o meno, 150 anni fa. Nel tardo
pomeriggio di una recente domenica, giunto a metà percorso della mia
passeggiata pomeridiana lungo Via Caracciolo e Via Partenope, fino
a raggiungere Piazza del Plebiscito, mi è venuta l'idea di visitare
la Chiesa di S. Francesco di Paola, prospiciente alla
Reggia. In realtà, avevo già avuto modo di ammirare il suo interno,
davvero maestoso, ma volevo dare ancora uno sguardo a quella meravigliosa
opera dell'uomo, dopo di che avrei voluto, passando attraverso le
colonne centrali, dare un'occhiata panoramica a quella che fu la magnifica
reggia, di fronte al colonnato semicircolare, che fu la residenza
dei regnanti di stirpe borbonica. Non solo, però, ho dovuto attraversare
la piazza, trasformata in un buon numero di campi di calcio, ma anche
sotto il colonnato, sulla cui sommità avevo potuto ammirare, quelle
magnifiche statue evocanti divinità elleniche, gruppi di ragazzi non
disturbati da vigili o altri, ma da me solo, giocavano vigorosamente
le loro partite. La chiesa era chiusa e la sua porta d'ingresso era
stato riutilizzata come porta di una delle squadre in campo. I gol
rimbombavano, amplificati dalla grande cassa armonica. Allora, per
togliere il disturbo, ho ripreso il viaggio a ritroso, ma ho voluto
vedere la reggia, uscendo dalle colonne centrali. Le colonne erano
magnificamente istoriate da sublimi frasi d'amore della serie "Patrizia
ti amo". Una notizia alla quale, ho pensato, i cittadini e i turisti
non saprebbero rinunciare e che impreziosiscono, con la raffinata
grafica e il loro vistoso colore rosso o azzurro, quelle usuali colonne
che, altrimenti, non avrebbero senso, ad eccezione di una che era
stata anche profumata a seguito di improrogabili urgenze corporali.
D'altra parte, i nostri aggraziati e acculturati rampolli – per l'avvenire
dei quali gli eccellenti politici non dormono la notte - non saprebbero
più dove scrivere le loro poetiche e pittoriche espressioni dense
di originalità e inventiva (basti pensare ai catenacci), avendo esaurita
l'intera scogliera del lungomare, che altrimenti sarebbe rimasta banalmente
bianca, come quella di Dover. Dimenticavo però un accenno alla Reggia:
non so di chi sia il merito, ma il forte spirito patriottico verso
questa Italia che tanto bene ha voluto e vuole a Napoli e l'odio verso
i deprecati Borbone, sono certo la causa del deliberato abbandono
del regale edificio: esso viene giustamente castigato mediante finestre
allo sfascio e tende cadenti. Le statue degli ex re di Napoli, tipiche
di questa reggia, restano severamente ridimensionate (ne è rimasto
coinvolto persino l"'incolpevole" Vittorio Emanuele) mediante la copertura
di un decennale denso strato di polvere molto scura di origine forse
non africana, bensì democratica e repubblicana. Ma il futuro dell'intera
piazza è facilmente prevedibile: i ragazzi e i loro palloni saranno
presto fatti sgombrare per far posto a qualche megaconcerto galattico
di qualche indiscutibile genio musicale, che farà vibrare fino al
fondo dello stomaco gli appassionati, in attesa di qualche fantasmagorica
scultura moderna di fine anno, che sarà collocata al centro della
Piazza del Plebiscito per la gioia del popolo, e che ci lascerà senza
parole, come sempre.
Viva l'Italia!
Inviato
da: vocedimegaride - Commenti: 0
riferimento
________________________________
Messaggio
N°682 24-05-2008 - 00:12
Tags: Cron(i)che Napolitane
BRAVO
CAVALIERE!!!
di Sergio Angrisano

Che
emozione ieri, per i poveri ed ingenui napoletani vedere tutta quella
gente che compone il suo governo, e nel rivedere le scene date su
tutte le TV dai tg locali e nazionali, decine e decine di volte, mi
viene la pelle d’oca.( operazione esclusivamente di immagine ovviamente,
nulla di concreto).Francamente devo dire, mi viene ancora di più la
pelle d’oca se penso a quello che tutti voi cervelloni siete riusciti
a partorire in questo incontro partenopeo.La prima considerazione
che mi viene di fare leggendo i quotidiani di oggi è inevitabilmente
tentare di comprendere se i vostri cervelli siano o meno collegati
con il mondo che vi circonda, se vedete l’evidenza, se vi rendete
conto dei disastri e delle malvessazioni, umiliazioni, a cui ogni
singolo cittadino è sottoposto grazie alla vostra incoerenza ma soprattutto
alla vostra (ovviamente vostra in quanto politici ).IL gigante praticamente
ha partorito un topolino, un topolino anche mezzo scemo a quanto pare.Ma
è mai possibile che la cosa più intelligente che siete riusciti a
tirare fuori dopo ore ed ore di chiacchiere è verosimilmente l’arresto
di chi ostacola la realizzazione di discariche? Voi politici avete
insozzato una intera regione, Voi politici avete depredato miliardi
di fondi per porre fine a questa tragedia dei rifiuti, senza mai volutamente
o per incapacità sempre Vostra riuscire a sanarla, Voi politici avete
disatteso ai compiti ed ai ruoli istituzionali per cui eletti dal
popolo, creando danni gravi alla salute dei cittadini, alle imprese
ed a tutte le attività produttive, sempre Voi incapaci di amministrare
con lode ed onore la cosa pubblica, strozzate i cittadini con tasse
abominevoli ai limiti dell’estorsione,senza nulla!!!! ma proprio nulla
dare in cambio , praticamente servizi zero , osate dopo tutto ciò
decidere che i cittadini che difendono il loro territorio, la loro
salute, e la salute dei propri figli vanno carcerati??? Ma ho capito
bene?Scusi caro signor Cavaliere Presidente, e quelli che hanno ridotto
in questo vergognoso stato il nostro Onorato territorio, Lei e i Suoi
Ministri cosa prevedete ?Incluso quel signorino con cui ha deciso
di collaborare !!??? tale don antonio di Afragola, che si dichiara
politicamente colpevole, e già per questo andrebbe destituito, poi
se ci sono altre responsabilità speriamo in Santa Magistratura. Costui
da ben venti anni amministra Napoli e la Campania, prima come sindaco
e poi da governatore, cosa si prevede? La camera a Gas? La sedia Elettrica?
O peggio per punirlo gli faremo gestire i prossimi dieci milioni di
euro stanziati dall’UE per sistemare la questione dei rifiuti!!!Caro
Signor Presidente Cavaliere mi consenta, Lei sta partendo con il piede
sbagliato, Napoli ed i napoletani i Campani tutti hanno bisogno d’altro,
hanno bisogno di una seria svolta , di un vero cambiamento, di amministrazioni
ed amministratori capaci, hanno bisogno d’aria pulita, ma a quanto
pare non è cambiata né la musica né i musicanti!!!CHE DELUSIONE!!!
(non che ce lo aspettassimo ma Lei conferma tutti i nostri dubbi).
Per favorire un giusto confronto e per onestà intellettuale riportiamo
a riguardo, dopo il punto di vista della "destra", il pensiero della
"sinistra" di Lucio Garofalo - IL GOVERNO BERLUSCONI DICHIARA GUERRA
AI CITTADINI CAMPANI Il primo Consiglio dei Ministri del quarto governo
guidato dal neoduce Berlusconi, insediatosi "simbolicamente" (ossia
demagogicamente) nella città di Napoli, ha varato una serie di decreti
ministeriali di segno eccezionale, sotto la spinta e la "spada di
Damocle" esercitata da alcune contraddizioni che sono state dipinte
e raffigurate dalla propaganda di regime come "drammatiche emergenze"
di natura sociale, sanitaria e di ordine pubblico, costruite ad arte
dai mass-media e dalle forze politiche di governo. In pratica, è stata
annunciata una linea estremamente dura per affrontare in modo drastico
e radicale talune questioni problematiche quali lo smaltimento dei
rifiuti a Napoli e in Campania, e il tema della "sicurezza", alimentato
e gonfiato da un'infame campagna mediatica di stampo xenofobo, se
non addirittura razzista, che ha contribuito non poco ad istigare
la popolazione italiana ad un sentimento di odio razziale rivolto
in particolare contro le comunità Rom ed altri gruppi etnici migranti
e presenti nel nostro territorio. Sul versante dei rifiuti è stato
compiuto un vero e proprio "salto di qualità" nella strategia da mettere
in campo, ovvero un pauroso balzo strategico-organizzativo che sancirà
il passaggio da una gestione repressiva di natura "ordinaria", condotta
finora dalle forze di polizia deputate all'opera di repressione interna,
ossia quelle istituzioni delegate alla "normale amministrazione" dell'ordine
pubblico, ad un'azione gestita direttamente dalle forze armate, come
se si trattasse di un'operazione di tipo bellico da attuare all'interno
del paese. Infatti, la designazione di Guido Bertolaso, rilanciato
alla grande nella veste di capo della Protezione civile nazionale,
scelto per affiancare la Presidenza del Consiglio, vale a dire lo
stesso Berlusconi, che si assume in tal modo la diretta responsabilità
politica del problema, procede proprio nel senso di un'impostazione
in chiave militarista della risoluzione della "emergenza rifiuti"
in Campania. Inoltre, i siti individuati come discariche per lo smaltimento
dell'immondizia saranno dichiarati aree di "interesse strategico nazionale",
vale a dire zone strettamente militari, per cui saranno presidiate
e sorvegliate direttamente dalle forze armate. In tale contesto sarà
applicata come misura "deterrente" una legislazione punitiva alquanto
dura, di stampo quasi draconiano, che sarà in qualche modo "adeguata
e coerente" rispetto ai provvedimenti annunciati, per cui potranno
essere comminate addirittura sanzioni carcerarie molto severe ai danni
di eventuali iniziative di lotta intraprese da parte di semplici cittadini
che decideranno di manifestare e di opporsi alle scelte adottate dal
governo Berlusconi. Il quale si preannuncia come un esecutivo di "lacrime
e sangue". In poche parole, le proteste e i dissensi prima legittimi,
saranno trattati e perseguiti alla stregua di veri e propri reati
penali. Tutto ciò determinerà e significherà una cosa sola: uno stato
di guerra civile permanente in Campania.
Prepariamoci al peggio...
--------------------------
...ed
infine... il pensiero de le Assise di Napoli - www.napoliassise.it
- "Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinunzino all'azione"
(Edmund Burke) Le Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia
sono una libera accademia fondata da un’assemblea di cittadini, col
fine di creare un centro permanente di formazione, di ricerca e di
aggiornamento scientifico sulle condizioni e i problemi della società
civile, dell’ambiente, dell’urbanistica e della salute del popolo
. Se è vero quel che ha scritto Benedetto Croce che la borghesia meridionale
è di scarso valore morale, se è vero quel che ha scritto Francesco
Saverio Nitti che la classe politica italiana è endemicamente mediocre,
se queste premesse sono vere, è necessario riunire le migliori intelligenze
e personalità della vita civile e della ricerca più avanzata per creare
la futura classe dirigente, senza altri scopi che quello di fare gli
interessi generali e il bene comune del Paese. Le Assise della città
di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia portano avanti, con impegno diuturno,
un continuo lavoro seminariale, creando un vivaio di giovani e un
centro di informazione internazionale al più alto livello culturale
e scientifico, al fine di liberare il Mezzogiorno e l’Italia dalle
falsificazioni scientifiche indotte da quelle forze economiche retrive,
che finora sono riuscite a far prevalere scelte sbagliate e tecnologie
superate e dannose. In questo momento di profonda crisi che l’Italia
sta attraversando, un momento di confusione delle idee e di disorientamento
mediatico, è necessario che le Assise promuovano un ininterrotto lavoro
seminariale per ricercare la verità in tutte le discipline scientifiche,
offrendo al potere politico e amministrativo le giuste soluzioni,
additando ai giovani le vie maestre della disinteressata conoscenza
scientifica e di un alto costume civile e politico. Le Assise sono
una scuola filosofica tesa a comprendere il tempo storico in cui viviamo,
con le sue contraddizioni, con i suoi errori e con i suoi spiragli
di verità. Le Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia
chiamano a raccolta i giovani vocati ad una vita di ricerca e di studi,
tutta tesa al miglioramento della società, con la coscienza di lavorare
per la liberazione dei popoli che vivono e si dibattono unicamente
per la sopravvivenza, uomini meccanici espropriati della cultura,
precipitati nelle più disumanizzanti patologie mentali da un’economia
spietata, con un’esistenza senza speranza che potrà essere solo riscattata
da un nuovo movimento mondiale, che veda gli uomini di cultura legati
da un giuramento per la libertà come superamento delle contraddizioni
sempre risorgenti, per la vera filosofia come sorgente di vita e come
frutto di un dialogo continuo: un giuramento solenne per il riscatto
definitivo dei popoli dallo sfruttamento, dalla schiavitù, dai lavori
forzati e dall’espropriazione della creatività. Per aderire al manifesto
spedisci una mail a manifestoassise@napoliassise.it
Inviato
da: vocedimegaride - Commenti: 9
riferimento
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 07:55
Egredio sig.Angrisano,Lei forse a trscurato
il primo flaggello di Napoli " I NAPOLETANI ". I primi devastatori
di Napoli sono loro,la camorra ed i politici,NON LO DIMENTICHI. Benvengano
le restrizioni e gli arresti.MA LE SEMBRA GIUSTO DARE FUOCO ALL'IMMONDIZIA
E CREAE DANNO AL DANNO?.MA PERCHE VOGLIAMO CHIUDERE GLI OCCHI SUL
COMPORTAMENTO DEL POPOLO?
_______________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 09:58
Quei napoletani spergiuri, delinquenti e collusi,
andrebbero portati al confino. non ci piove! ma da Berlusconi ci attendevamo
l'epurazione di queste merdacce di regione, provincia e comune, che
ci hanno ridotti alla canna del gas.
carmine
_______________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 11:05
@ Lucio Garofalo - mi spiace dissentire. Lei
dimentica che da tempo immemore la Campania è governata da
illustri delinquenti che hanno fatto strage di un popolo e del territorio!
Una certa fermezza ed autorevolezza è d'uopo, ci necessita
come l'aria. Io avrei addirittura posto l'Arma al governo della città,
la Guardia di Finanza al governo della Regione e la Polizia alla Provincia.
La sinistra è ancora al potere su questo territorio ed ha avuto
tutto il tempo di rimarginare le ferite, le lacerazioni che vi ha
causato impunemente... arrogantemente. Convengo con il signor Angrisano
sulla debolezza del nuovo Governo che si è guardato bene dall'inimicarsi
il PD, lasciando ai loro posti, investiti della solita squallida autorevolezza,
i nostri aguzzini. Motivo per cui non posso evitare di provare nausea
per il solito gioco sporco della politica: "FRANZA O SPAGNA PURCHE'
SE MAGNA!".
Enzo Esposito
___________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 11:25 via WEB
segnalazione articolo di Maurizio Blondet http://www.effedieffe.com/content/view/3227/169/
____________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 11:40
Ritengo sufficientemente autentico il pericolo
di permanente guerra civile a Napoli che paventa Lucio Garofano ed
anche la delusione dei napoletani bene interpretata da Angrisano.
Patty
____________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 12:33
maròooonnaaaa e che cunfusione!!! cumm'è
possibile?...
songo d'accordo cù tutti e dduje!! 'o brigante
____________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 12:48
Caro presidente Berlusconi, a Napoli serpeggia
un filo di delusione. D'accordo sulla "fermezza" ...ma tutti
noi "napoletani civili"ci aspettavamo ch'ella detronizzasse
Bassolino e Jervolino, autori dell'impunita strage di una Civiltà,
di un Popolo e del suo Territorio!
marina salvadore
__________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 13:01
Io
vorrei addirittura piu' fermezza, nel momento che lo Stato ha deciso
di "mostrarsi" e di dimostrare la sua autorevolezza.
Ovviamente la forza dello Stato dovrebbe anche mostrare e senza tante
chiacchiere il commissariamento immediato di Comune, Regione e Provincia....prima
della messa ufficialmente in stato d'accusa dei responsabili Bassolino/Iervolino.
Alla gente che sta' dimostrando e cercando di contrastare fisicamente
le forze dell'ordine in queste ore, vorrei dire di andare a "contrastare"
fisicamente le due persone di cui sopra..... che SICURAMENTE sono
responsabili.
Ambro
___________________________
Inviato
da Anonimo
il 24/05/08 @ 14:36
Ecco i siti alternativi proposti dal prof. Giovan
Battista de' Medici fin dai primi mesi del 2007 Riportiamo uno stralcio
della relazione tenuta dal prof. de' Medici durante la conferenza
stampa organizzata dall'Assise della Città di Napoli e del
Mezzogiorno d'Italia, sabato 12 maggio 2007 alle ore 11.00, presso
la sede dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. 8 gennaio
2008 - Vittorio Moccia (...) L'11 gennaio, esattamente alle ore 14.45,
io insieme ad altri delegati dell'Assise di Palazzo Marigliano e del
Comitato allarmi rifiuti tossici, tra cui l'Avv. Marotta e padre Zanotelli,
fummo ricevuti in prefettura a Napoli e avemmo una lunga discussione
con il dott. Bertolaso e con il vice la dott.ssa Di Gennaro. Avemmo
una buona accoglienza anzi quasi una testimonianza di affetto. Ci
fu chiesto di dare un contributo alla risoluzione dell'emergenza rifiuti.
Qualche giorno dopo fui chiamato dalla dott.sa Di Gennaro e mi fu
chiesto di collaborare. Per due mesi io ho collaborato, a titolo gratuito,
con la struttura commissariale guidata da Bertolaso. Ho, così,
partecipato a tutte le riunioni: quelle in prefettura qui a Napoli,
alla Protezione civile a Roma e su tutti i luoghi che erano in discussione
in quel momento. Queste riunioni sono delle vere e proprie conferenze
di servizio e quindi sono tutte riunioni registrate. Erano presenti
in questi incontri i rappresentanti del ministero dell'Ambiente, cioè
i capi di gabinetto e i vicecapi di gabinetto, c'erano i rappresentanti
di Legambiente, c'erano i rappresentanti dell'Apat, l'agenzia nazionale
che comprende anche il vecchio servizio geologico di Stato, c'era
il WWF e inizialmente, in alcune riunioni, c'erano anche i delegati
della provincia di Salerno. Io fin dall'inizio posi due questioni
alle quali fino ad oggi non sono riuscito ad ottenere risposta. La
qual cosa mi indigna ulteriormente. La prima domanda che posi alla
struttura Bertolaso e che pongo ancora oggi è questa: perché
la struttura Bertolaso ha agito fin dall'inizio esclusivamente su
cave dismesse? Un commissario straordinario che ha ampi poteri non
capisco perché non possa scegliersi dei siti più idonei
dal punto di vista geologico, dal punto di vista ambientale, paesaggistico,
turistico e da tutti i punti di vista. Scusate ma perché solo
su cave dismesse? Voi sapete benissimo che le cave in Campania sono
quasi tutte in mano alla camorra e che sono state abbandonate in situazioni
disastrose anziché essere messe a posto dagli stessi coltivatori
delle cave. La legge parla chiaro: se io ho un piano di coltivazione
sulla cava questo piano comprende l'inizio, lo sfruttamento e dopo
la messa a posto definitiva. Non si può, dunque, intervenite
in queste cave e spacciare il tutto come riqualificazione ambientale.
La riqualificazione non la deve fare lo Stato o il governo regionale
ma chi ha inguaiato la zona. E questo è il primo motivo. Il
secondo è che quasi tutte le cave sono in materiali calcarei
e lapidei cioè geologicamente non si prestano minimamente all'utilizzazione
di una discarica e soprattutto ad una discarica di immondizia per
rifiuti. La maggior parte di queste cave (Eboli, Dugenta ecc.) sono
tra l'altro in materiali non argillosi. Il che significa praticamente
che bevono percolato e che quindi bisogna fare dei trattamenti speciali
per sistemarle. Dugenta è addirittura in falda, cioè
la falda idrica è affiorante perché con lo scavo si
è arrivati in falda. Ci sono dei laghetti nei quali si dovrebbe
poi mettere l'immondizia. A queste domande non ho mai avuto risposte.
Per evitare di incorrere in errori e farsi indicare dei siti più
idonei perché non è stata chiamata l'Apat che era presente
ai colloqui? Anche a questa domanda manca la risposta. Detto questo
e fatte le schede sui diversi siti che presentavano di volta in volta
e che noi andavamo a vedere io scartai tutti quanti questi siti tra
cui c'era anche Serre - una vera e propria assurdità. A proposito
di Serre mi fu detto dal dott. Sauli, che era consulente della struttura,
ed è a verbale se ci sono le registrazioni: "No professore
ma noi praticamente la utilizziamo per un anno poi di volta in volta
man mano che accumuliamo i rifiuti noi mettiamo calce su e non inquiniamo
niente". "Chiedo scusa - replicai -lei mi può garantire
per iscritto in questo momento che dopo l'uso temporaneo di Serre
di Persano l'Oasi ritornerà quella di prima naturalisticamente
parlando?". Mi risponde: "No. Questo non lo posso dire".
Allora io mi misi in macchina a spese mie, con i miei assistenti e
andai a fare un giro nelle zone che già avevo indicato alla
struttura Bertolaso e che esistono a verbale cioè a voce e
registrate ci sono queste mie indicazioni provincia di Salerno, di
Benevento, ma soprattutto in provincia di Avellino. Faccio riferimento
alle aree attorno a Vallesaccarda, Vallata, Macedonia e Bisaccia.
La relazione con questi siti la presentai a febbraio alla struttura
Bertolaso. Mi dettero perfettamente ragione i vice coordinatori e
i coordinatori del ministero dell'Ambiente, mi dettero ragione i dirigenti
dell'Apat, mi dettero ragione tutte le altre componenti. Però
mi dice la dott.ssa Di Gennaro: "Professore noi adesso come facciamo?
Perché amministrativamente noi abbiamo già tutto pronto
su Serre di Persano, adesso dovremmo ricominciare punto e a capo".
"Guardi dottoressa - risposi - non è così".
Alla discussione che ebbi con la dott.ssa Di Gennaro era presente
ance il dott. Pizzi che è a capo della struttura geologica
della Protezione civile."Non è così - dico - perché
in queste ampie aree estese per chilometri e chilometri quadri sono
presenti non solo situazioni ideali da tutti i punti di vista ma c'è
anche la presenza di campi eolici con autostrade che attraversano
tutte queste aree". Cioè dall'autostrada Napoli-Bari si
dipartono una serie di autostrade interne perché i camion per
portare le pale eoliche che sono altissime e grandi e hanno bisogno
di strade ampie quasi quanto quelle delle autostrade. E nello stesso
tempo è già tutto sistemato perché se questi
campi sono utilizzati per l'energia eolica è chiaro che tutta
la questione amministrativa è già risolta ci si mette
d'accordo con questi e si utilizzano le aree che è possibile
utilizzare. Poi c'è un'altra questione che non sono riuscito
a capire. Fin dall'inizio si è parlato di un'urgenza micidiale
cioè in 24 ore bisognava trovare i siti sono passati mesi e
i siti ancora non ci sono. Soltanto ieri sui giornali esce fuori per
esempio Sant'Arcangelo Trimonte di cui non si era mai parlato e che
viene messo in provincia di Benevento mentre è in provincia
di Avellino. Io feci un discorso molto chiaro alla dott.ssa Di Gennaro
alla presenza di testimoni e dissi: "Dott.ssa io le ho consegnato
la relazione dei siti che secondo me sono i migliori e vi dico anche
che non ci sono problemi però voi volete continuare per forza
su Serre di Persano che io vi escludo non solo per motivi geologici
che poi sono stati accertati in maniera straordinaria dal mio collega
Ortolani ma per fatti anche vitali: voi non potete andare a fare una
discarica in una zona che è prossima al fiume Sele e non potete
farla a distanza di 500 metri da un'oasi naturale che va salvaguardata
non solo all'interno ma per legge anche all'esterno. Allora io non
capisco questa situazione perché ho l'impressione che manchi
una ratio a questa situazione perché qual è la ratio
che viene messa in campo? Se ci sono siti alternativi idonei ad ospitare
discariche, in questa fase emergenziale, perché si insiste
sulle aree protette? Ma a questa domanda pare non ci sia risposta...
Note: Oggi, 8 gennaio 2008 il prof. Giovanni de Medici, accompagnato
dal senatore Francesco de Notaris, ha consegnato al Presidente del
Consiglio onorevole Romano Prodi e al Ministro dell'Ambiente onorevole
Alfonso Pecoraro Scanio, la relazione tecnica sui siti idonei ad ospitare
discariche di rifiuti nella regione Campania. Si tratta della stessa
relazionedi cui si parla in questo articolo.
Si legga anche: Due sacchetti per uscire subito e per sempre dall'emergenza
http://www.peacelink.it/ecologia/a/24667.html
8 gennaio 2008 - Paolo Cacciari (Carta.org) Le grandi imprese, al
pari delle amministrazioni statali, hanno bisogno di momenti di trauma
collettivo (Shock and Awe, shock e sgomento, fisico e psicologico)
per dedicarsi a misure radicali di "ricostruzione". Vedi
anche Ecologia «I siti alternativi ci sono, a bloccarli è
De Mita» L'accusa documentata e circostanziata del professor
Giuseppe Messina: il piano Prodi-De Gennaro è completamente
sbagliato. I problemi? Gli interessi Fiat e i rifiuti industriali,
il 40% dei quali non si sa dove finiscono.
15 gennaio 2008 - Francesca Pilla
______________________________
Messaggio
N°676 19-05-2008 - 14:54
Tags: Cron(i)che Napolitane
The
Day After
di Marina Salvadore
Il
Day After la Domenica Bucolica del dissociato assessore Nasti ci fa
risvegliare in una Napoli surreale, da romanzo underground. C’è nebbia
come a Milano: lo stesso grigiore uniforme dal cielo, al Vesuvio,
all’asfalto. L’afa di scirocco respinge al suolo,
comprimendoli e dilatandoli, miasmi fetidi in faticosa ascesa dalla
monnezza onnipresente. Un inatteso sciopero dei mezzi di trasporto
ed alcuni blocchi stradali di reazionari complicano la situazione:
sulle rampe di Corso Malta e sulla tangenziale ingorghi, file di automobili
e grande profusione di gas di scarico. Manca l’aria!Persino i più
incalliti fumatori, oggi, ossequiano il precedente originale decreto
a salvaguardia della salute di gestanti e bambini del medesimo assessore
“verde” con il folle divieto di sigaretta nei parchi e giardini. Il
napoletano normalmente dotato di intelligenza, vomitando, si interroga
su questo sfascio e marzullianamente sa rispondersi: ”E’ la coda dello
scorpione che s’alza dalla sabbia”, dal terreno della sconfitta elettorale
di certi “sinistri” che fan più paura e più danni quando operano ritorsioni
che quando, sereni perchè satolli, governano. L’abbiamo visto con
Visco, no? A Napoli, invece, quelli “duri a morire”, stanno organizzando
un bel dispettuccio a Berlusconi ed al suo primo consiglio dei ministri,
nonostante siano ancora loro al governo del territorio! Ben lungi
dal pensare che il nuovo governo potrà rapidamente risolvere questa
che non è più un’emergenza ma una vera e propria pirateria politica,
preghiamo i rappresentanti del medesimo governo di scombinare totalmente
e senza preavviso il calendario di orari, luoghi e percorsi delle
autorità, già ben noti alle maestranze locali. Berlusconi ed i suoi
ministri non si limitino al quadrato ripulito tra Palazzo Reale, Palazzo
della Prefettura e Piazza Municipio o al percorso domenicale sul lungomare
effettuato in tuta da jogging dall'assessore Nasti. Passino in corteo,
con le scorte, nei quartieri di serie B della città, in corteo con
le auto di rappresentanza e le scorte salgano la rampa della tangenziale
di Corso Malta, si spingano verso Fuorigrotta. Prendano coscienza
di come sono ridotti a vivere i napoletani civili! Non si accontentino
del solito folklore barocco di pizza & mandolino. Vadano in giro,
tra la gente, a respirare tutto il malessere che i comuni mortali
qui respirano. E sappiano, soprattutto, che questo sfascio non è imputabile
solo alla Camorra ma soprattutto a coloro, ben vestiti e laccati,
che stanno attaccati con la dentiera ed i bulloni del femore alle
sedie gestatorie che, soprattutto al sud, si chiamano troni
------------------------
COMUNICATO
STAMPA “INSORGENZA CIVILE” Ecco i 7 punti che il governo centrale
deve attuare immediatamente, scavalcando gli enti locali Campani,
che hanno dimostrato la loro incapacità , per arginare e risolvere
la vergognosa situazione rifiuti in Campania :
1) Presidio militare del perimetro della regione Campania onde Evitare
ulteriori sversamenti di materiali tossici da altre parti d’Italia
2) Intervento del Genio Militare per completare il termovalorizzatore
di Acerra e la costruzione di Santa Maria La Fossa
3) Stanziamento fondi ed avvio bonifica dei territori inquinati e
delle ex discariche abusive e non
4) Nomina immediata dei Commissari ad Acta per tutti i Comuni Che
non hanno ancora avviato la raccolta differenziata dei Rifiuti prevista
per lo scorso 8 marzo
5) Apertura discariche temporanee, con garanzie dirette del Governo
su i tempi di chiusura e bonifica successiva
6) Screening di massa inerente le malattie correlate nelle zone Interessate
da discariche e sversamento anche illegale dei rifiuti .
7) detassazione per un triennio di tutti gli oneri a carico dei Cittadini
Campani , visto il danno economico di immagine, e di salute arrecato
. Lo afferma in una nota VITTORIA MARIANI Dirigente Regionale del
Movimento apartitico di INSORGENZA CIVILE ,è giunto il momento, anche
in vista del fallimento realizzato dal Commissariato Straordinario
, di offrire ai Campani non palliativi ma reali soluzioni , e ciò
va anche realizzato in maniera celere visto l’incalzare della stagione
estiva che generebbe alto rischio epidemico oltre a le già ben note
problematiche con cui i cittadini convivono da tempo immemore.
--------------------------------------------
Domenica
ecologica: va in onda la protesta Che si respiri un’aria pesante,
e non solo per gli olezzi dei cumuli di spazzatura, a Napoli, e che
oramai i napoletani abbiano i nervi a fior di pelle, manifestando
forti segnali di disagio e d’insofferenza nei confronti di chi governa
la città, senza tener conto delle reali esigenze e dei bisogni della
popolazione amministrata, se ne è avuta una testimonianza, che deve
costituire un forte campanello d’allarme, in quest’ultima domenica,
al Vomero, quartiere notoriamente non avvezzo alle cosiddette manifestazioni
di piazza. Intorno alle 12,40, quando era ancora in vigore la contestata
ordinanza, varata appena tre giorni addietro, che prevedeva il blocco
di moto ed auto per la domenica ecologica dalle 9,00 alle 13,00, un
signora in sella alla sua bicicletta, che aveva deciso di fare una
passeggiata insieme ai propri figli, si stava scontrando all’imbocco
di via Luca Giordano con un’autovettura che transitava tranquillamente,
nonostante la presenza di un posto di blocco istituito a pochi passi,
in piazza degli Artisti, dai vigili urbani . La signora ha segnalato
l’episodio ai caschi bianchi, facendo presente che quell’auto, proprio
in base all’ordinanza varata, non avrebbe potuto transitare a quell’ora.
Da qui è nata una discussione che è diventata via via più accesa.
In pochi minuti decine di persone, manifestandole la propria solidarietà,
si sono schierate in favore della signora, gridando “ vergognatevi
“ e “andatevene a casa”, evidentemente all’indirizzo di chi aveva
voluto imporre un’ordinanza che si è rivelata del tutto inutile, anche
perché scarsamente pubblicizzata, vista la mole di auto e di moto,
che comunque era in circolazione e l’impossibilità da parte dei pochi
vigili presenti in strada di contravvenzionare tutti i veicoli in
transito. Ovviamente, invasa la carreggiata, la circolazione è andata
in tilt, bloccando l’intera viabilità in un punto cruciale del traffico
nel popoloso quartiere collinare. Solo alle 13,00, quando i termini
dell’ordinanza scadevano, i manifestanti hanno spontaneamente lasciato
libera la carreggiata consentendo la ripresa della circolazione. Ancora
un passo falso dell’amministrazione comunale, che continua ad ignorare
le reali esigenze della gente in un momento nel quale Napoli è sottoposta,
per la ben nota crisi dei rifiuti, ad uno stress non indifferente.
Provvedimenti, come quello della domenica ecologica, in questo contesto
possono contribuire solo ad alimentare irritazione e rabbia e non
favoriscono quel clima di distensione e di collaborazione necessario
per riprendere le fila di un discorso, teso a ricucire il rapporto
fortemente leso, specialmente negli ultimi tempi, tra i cittadini
ed il Palazzo, nel difficile compito di rilanciare in Italia e nel
mondo l’immagine, oramai offuscata, dell’antica e prestigiosa capitale
del Mezzogiorno.
Gennaro Capodanno - Presidente Comitato Valori collinari - Napoli.
Inviato
da: vocedimegaride - Commenti: 5
riferimento
Inviato
da vocedimegaride
il 19/05/08 @ 16:17
Caserta. Reggia ricoperta di rifiuti. Dai Borbone
ai barboni, questo potrebbe essere il titolo o la parabola che caratterizza
la vicenda attuale del Palazzo Reale di Caserta. Il celebre monumento
vanvitelliano, opera d’arte annoverata nei cataloghi dell’Unesco quale
sito d’interesse mondiale, vive un momento misero. “Pur rappresentando
la maggior fonte di ricchezza di una città privata di ogni
risorsa” – ha affermato Pasquale Costagliola, Presidente dell’associazione
Terra Nostra – “la Reggia viene bistrattata, mal gestita, degradata.
Molte sono le vicende che questo nobile luogo ha visto, minacciato
da guerre e rivoluzioni, che ha potuto sopravvivere ai garibaldini
che lo occuparono come acquartieramento, agli americani che lo utilizzarono
come sede del loro comando generale, ai concerti, alle location dei
film, ai concorsi ippici, alle feste. Ma, oggi, la dose delle angherie
sembra arrivare al colmo. Mentre continua un restyling infinito intorno
alla piazza Carlo III” – prosegue l’esponente ambientalista – “davanti
ai portoni principali si è accumulata una sporcizia fatta di
immancabili bottiglie vuote di birra e di acqua minerale, di guano
dei piccioni, di stracci e carte. Uno spettacolo miserrimo per le
frotte di turisti che arrivano a visitare la reggia. Dentro il sito
reale, tra i viali un traffico congestionato di auto minaccia i visitatori.
Non si sa di chi sono le decine di macchine che vengono parcheggiate
ad ogni angolo mentre il giardino inglese è preda anch’esso
dei rifiuti oltre che dei vandali. La piazzetta davanti ai giardini
della Flora, passaggio obbligato per i lavori in corso è un
vero souk, un mercato afroarabo con decine di venditori di cianfrusaglie
che stazionano ed ingombrano l’area tra i soliti rifiuti. Un vero
caravan serraglio di umanità varia, che spaccia paccottiglia,
chiede petulantemente elemosina, s’intrufola negli androni del palazzo
accompagnando le comitive di turisti. Un branco di cani randagi” –
sottolinea Costagliola – “staziona perennemente davanti al cancello
principale e rincorre le carrozze che sfrecciano sui viali mentre
i cavalli lasciano i loro escrementi indisturbati. Questo è
lo scenario che accoglie il viaggiatore che approda nella nostra città,
tutt’altro che una guache di Hackert, ma, piuttosto, una facciata
da terzo mondo che alimenta l’idea miserabile che aleggia sulle nostre
contrade. Qualcuno degli illuminati amministratori nostrani avrà
mai pensato a quanto succede davanti alla reggia, alle ricadute di
immagine” – conclude Costagliola – “Un monumento di tale portata,
vanto immeritato per una città senz’anima meriterebbe migliore
sorte”.
Nunzio De Pinto
_______________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 19/05/08 @ 16:19
Napoli. Rifiuti, protesta al Vomero.
Per diversi giorni l'area confinante di Chiaiano-Marano-Mugnano è
stata teatro di una protesta degli abitanti di queste zone per opporsi
alla creazione del mega sito adibito alla discarica dei rifiuti solidi
urbani dell'area metropolitana partenopea. Attualmente, le barriere
poste sono state rimosse, pur restando il presidio di alcuni abitanti
di queste zone. Comunque ora a Napoli si nota la crescita dei depositi
dei variopinti sacchetti che occupano sempre più spazio nelle
strade del capoluogo campano, e proprio in queste ore della notte
nel quartiere del Vomero tra le vie Pigna, G. Jannelli e Simone Martini,
dei manifestanti hanno bloccato queste strade ponendo trasversalmente
cassonetti, sacchetti e suppellettili per il mancato prelievo della
spazzatura che provoca tra le altre cose sgradevoli odori ed è
un veicolo per trasmettere principalmente malattie infettive. Al momento
del passaggio di chi scrive non si sono notate forze dell'ordine e
di pubblico soccorso. E proprio su quest'ultimo vorremmo soffermarci,
dato che al Vomero risiede, statisticamente, la popolazione più
anziana d'Europa. Nell'ipotesi di un'urgenza di soccorso, potrebbe
l'intralcio in essere risultare in certi casi fatale, quindi gli amministratori
del capoluogo dovranno velocemente risolvere il problema.
Fonte Tele5Napoli
_______________________________
Inviato
da Anonimo
il 20/05/08 @ 12:29
Ciao Marina Ho letto anche la tua cronaca del
day after, che ho vissuto, anch'io, sia pure in una zona diversa e
con un doloroso percorso che mi ha portato a piedi, grazie all' improvviso
e selvaggio sciopero dei trasporti, da Soccavo a Corso Europa e ritorno.
Ho quindi attraversato via Piave, via Giustiniano e via Epomeo. Lo
spettacolo sempre, desolatamente lo stesso: montagne di immondizia
sui marciapiedi, e, di tanto in tanto, poltiglia nauseabonda, residuo
di recenti roghi, rari passanti frettolosi con lo sguardo a terra
e la mano sulla bocca e sul naso nell' inutile tentativo di sottrarsi
a quel fetore. Ho pianto, ti giuro ho pianto e ho sentito montarmi
dentro una rabbia immensa, una rabbia cieca distruttiva. Basta dialoghi,
tavole rotonde, dobbiamo agire ... E se venisse un altro Masaniello,
ti giuro, lascerei ogni cosa per seguirlo senza chiedermi alcun perché,
anche se fossi certa della sua pazzia. Qualsiasi cosa è meglio
di questo immobilismo, di questa supina rassegnazione Scusami per
lo sfogo, ma non ce la faccio ad assistere impotente all' agonia,
ma che dico?, alla morte della mia città, alla irrisione da
parte dei nordisti, ma l' hai vista quella vecchia zoc..... di settentrionale,
che, intervistata da TG3 in attesa dell' imbarco per Capri, commentava
con aria schifata:
Fortunatamente siamo solo di passaggio a Napoli...
Antonia Milone
___________________________
Inviato
da Anonimo
il 21/05/08 @ 13:20
QUELLA DISCARICA TELEVISIVA DI PORTA A PORTA
Pubblicato il 21/05/08 alle 07:29:35 GMT da italiasvegliati Mai vista
una cosa come quella accaduta nella puntata di Porta a Porta, dove
buttiamo la spazzatura, andata in onda nella tarda serata del 20 maggio
2007. Bruno Vespa ne ha fatte di tutti colori, come ha condotto la
trasmissione è una vergogna per il giornalismo italiano, l’ennesima.
Si è inchinato al potere che ha ridotto la Campania in queste
orribili condizioni, dando voce a uno dei responsabili primari di
questo caos Bassolino, ma, impedendo il contradittorio, negando a
un geologo qualificato di poter testimoniare la sua scienza: ha tentato
di intimorire un medico, pretendendo e umiliando con fare perentorio,
che questi si assumesse le responsabilità di quanto asseriva,
come se la prova televisiva non bastasse. Quel medico aveva oltretutto
dalla sua dei documenti governativi che comprovavano quanto affermava,
e quando glielo ha fatto presente, Vespa ha poi provato a buttare
nella spazzatura quei documenti sui rischi di malattie, buttandola
sul fatto che erano del 2002. Quando invece erano del 2006. Si è
spazientito col sindaco di Chiaiano, quanto questo gli ha detto di
portare l'immondizia nelle cave di Posillipo minacciando persino quei
cittadini che lì presenti hanno urlato Via Bassolino!, con
un minaccioso fate venire la voglia, non fate i furbi. Per poi dare
la parola al prof. Ortolani, ordinario di geologia all'Univesità
di Napoli, il quale ha provato che ci sono rischi di contaminazione
delle falde acquifere che riguardano la potabilità di due milioni
di persone, e che si è poi rifiutato di dare a lui dei documenti
di uno studio, sulla posibilità di alloggiare l'immondizia
da altre parti, dicendogli chiaramente che lui i documenti li dà
alle istituzioni e non a lui. Bruno Vespa, dimentica che, Rai Uno
non è sua, poiché appartiene a quei cittadini che pagano
pure per vederlo. Una vergogna immane per il giornalismo quanto accaduto.
La parola di un medico può essere dubbia, la perizia di un
geologo annoia, e Bassolino invece è credibile e va ascoltato,
poiché fa audience. Ma buttatela via davvero questa televisione
italiana! E'diventata essenzialmente solo una discarica, con cui si
offendono i cittadini. E' ormai, solo un oltraggio a tutti gli italiani.
Bassolino te ne devi andare!!! Francesco Mangascià http://italiasvegliati.ilcannocchiale.it
______________________________
Inviato
da Anonimo
il 21/05/08 @ 14:54
Intervento inserito il 19/05/2008
Se si salva Bassolino si affossa la Campania
La collaborazione Istituzionale se salverà Bassolino, affosserà
la Campania Il necessario clima di collaborazione istituzionale inaugurato
dal Presidente Berlusconi, sicuramente utile al Paese per affrontare
spinose emergenze, rischia di penalizzare ancora una volta la Campania.
Basta scorrere lanci delle agenzie di stampa e gli articoli della
stampa cittadina per capire come il Presidente della Regione tenti
di utilizzare, abilmente, ma direi artatamente, il nuovo contesto
per ritrovare una rinnovata legittimità politica che, lasciando
sullo sfondo quindici anni di disastrosa amministrazione, lo riaccrediti
quale protagonista di un ennesimo nuovo inizio, un Secondo Rinascimento
versione lib-lab autore sempre e comunque Antonio Bassolino e probabilmente
con analoghi risultati e, dunque, il permanere dello sfascio campano.
I campani hanno affidato, con il loro voto, un messaggio di fiducia
nel Popolo delle Libertà. In questo senso, la classe dirigente
campana, i parlamentari, i consiglieri regionali, gli amministratori
locali del Pdl, non possono supinamente accettare che la nuova strategia
bassoliniana, come sempre abilmente orchestrata da un efficace organizzazione
di comunicazione, possa in qualche modo compiersi. Sarebbe perciò
auspicabile che prima del CDM del prossimo 21 maggio, su questi temi
vi sia una riflessione collegiale del PdL campano che possa essere
testimoniata anche al Presidente Berlusconi. Gennaro Salvatore Segretario
Nuovo Psi Campania Intervento inviato da: Gennaro Salvatore - segr.
NPsi Campania
_________________________________
Messaggio
N°664 01-05-2008 - 19:35
Tags: Cron(i)che Napolitane
Ippocamorra:
cavalli "mai visti"
LAV Napoli lav.napoli@infolav.org
Comunicato stampa LAV Sede Territoriale di Napoli - NAPOLI, CORSE
CLANDESTINE DI CAVALLI IN VIA DE ROBERTO. LA LAV: INTENSIFICARE I
CONTROLLI PER FERMARE UN FENOMENO CRIMINALE. LE GUARDIE ZOOFILE DELLA
LAV PRESENTANO INFORMATIVA IN PROCURA. Cavalli lanciati in una folle
corsa in mezzo al traffico, caroselli di auto e motorini, decine di
persone vocianti, autobus di linea costretti a fermarsi per evitare
collisioni con i calessi: è lo spettacolo a cui hanno assistito sabato
pomeriggio in Via De Roberto, a Napoli, le Guardie Zoofile della LAV,
che hanno presentato un'informativa di reato in Procura a carico di
persone da identificare con l'ipotesi di reato di maltrattamento di
animali, organizzazione di competizioni non autorizzate tra animali
che possono metterne in pericolo l'integrità fisica e interruzione
di pubblico servizio. Le corse sono state documentate con telecamera
nascosta. "Bisogna vigilare per reprimere un fenomeno criminale che
oltre a esporre i cavalli a maltrattamento, può avere preoccupanti
collegamenti con la malavita organizzata - dichiara Ciro Troiano,
responsabile dell'Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV, che ha
firmato la denuncia presentata in Procura.- La pericolosa arroganza
di queste organizzazioni si evince anche dalla spavalderia con la
quale vengono scelti i percorsi, come il caso di via De Roberto, strada
che ogni sabato pomeriggio è in mano a questi signori." Secondo le
segnalazioni ricevute dalla LAV, infatti, le corse si terrebbero sistematicamente
ogni sabato pomeriggio lungo Via De Roberto, strada che diventerebbe
regno indiscusso delle bande delle corse di cavalli, creando disagi
alla circolazione e pericolo per persone, veicoli e i cavalli coinvolti.
Contro questo fenomeno oggetto, talaltro, anche di un servizio giornalistico
mandato in onda ieri sera nell'edizione delle ore 20 del Tg1 (Raiuno),
la LAV chiede alle Autorità competenti un "giro di vite" contro l'allevamento
e il commercio abusivo di cavalli, intensificando i controlli. La
proposta della LAV è quella di eseguire controlli a tappeto, da parte
dei servizi veterinari ASL e delle Forze dell'Ordine su coordinamento
della Prefettura, sull'applicazione dell'anagrafe equina: come previsto
dalle vigenti norme, ogni singolo cavallo deve essere registrato dai
rispettivi proprietari, con lo scopo di legalizzare lo stato di proprietà
e detenzione di questi animali. "In questo modo verrebbero scoperte
le stalle e scuderie abusive da cui provengono i cavalli usati per
le gare clandestine, risalendo ai proprietari dei cavalli ai quali
andrebbero applicati i provvedimenti previsti dalla legge per il maltrattamento
degli animali conclude Troiano -. L'applicazione dell'anagrafe equina
e la vigilanza sulle stalle consentirebbe anche di verificare lo stato
in cui vengono tenuti i cavalli: è notoria l'illecita consuetudine
di rinchiudere i cavalli in ambienti privi di autorizzazioni e in
condizioni igieniche pessime". Ufficio stampa LAV - sede nazionale
tel. 064461325 3391742586 - www.lav.it
5xMille: scegli la LAV.
Bastano due semplici gesti: la tua firma e il codice fiscale LAV 80426840585.
Inviato
da: vocedimegaride - Commenti: 0
riferimento
___________________________
Messaggio
N°621 del 18-03-2008 - 13:41
Tags: Cron(i)che Napolitane
Allegre
gestioni nel vicereame
Le
tonnellate di monnezza di questi mesi hanno sommerso tutte le
altre allegre gestioni della
Regione bassoliniana. Il silenzio tombale pareva essere calato
sullo scandalo Cosmofilm, su quello della Casa di Rappresentanza
regionale in New York… invece, in quel silenzio, i magistrati
napoletani e la GdF continuavano a fare il loro dovere, anche
se un po’ oscurati dall’affare Impregilo. E’ notizia fresca che
la Procura napoletana è in dirittura d’arrivo per la risoluzione
di quelle squallide altre emergenze nel vicereame, come da articolo
qui ripreso dal Corriere del Mezzogiorno. la costante nota umoristica,
invece, ce la offre come sempre il vicere' che anche in questa
occasione pare essere caduto dal pero, fingendo di ignorare...
perchè, come sempre, ha l'abitudine di firmare decreti
e consulenze, senza leggere le carte, come vuol farci intendere.
A dir la verità, che qualcosa si stesse movendo a riguardo
ne avevano avuto sentore soprattutto i creativi ed ipubblicitari
napoletani; quelli meno affermati del signor Elio De Rosa di Cosmofilm,
in particolare partecipando ai nuovi bandi regionali per l’affidamento
delle campagne promozionali dei sempre più numerosi e roboanti
eventi locali di richiamo turistico: infatti, da qualche tempo,
sono drasticamente calate e di molti zero le “risorse” per l’assegnazione
dei lavori. Una vera miseria! Se poi considerate che certe autentiche
professionalità autoctone non hanno mai avuto a disposizione,
per il passato, i “mezzi” di Cosmofilm ne’ il suo budget ne’ il
suo fatturato, per poter in tutti questi anni concorrere a pari
requisiti con quanto richiesto dai bandi di concorso che parevano
essere ritagliati a misura di De Rosa, capirete quanto difficile
sia, a Napoli, affermare la propria eccellenza nel settore della
“Communication & Imaging”: campo nel quale, davvero, si muovono
tra terribili difficoltà grandi ed onesti artisti, sorretti
unicamente dall’amore per la Cultura e per questa meravigliosa
ma dannata metropoli. Chi mai risarcirà costoro della fame
nera patita in questi lunghi anni di sfruttamento?...e... magari
... giacchè ci siamo... un'occhiatina pure a Film Commission
gliela vogliamo dare?
(la redazione)
Sede
di New York della Regione, arresti domiciliari al patron della
Cosmofilm
Un'altra bufera sulla contestata sede di rappresentanza americana
- L'inchiesta della Procura vede indagati anche due funzionari
NAPOLI
- Una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari
è stata eseguita nei confronti di Elio De Rosa, 49 anni,titolare
della Cosmofilm, società di produzione di eventi culturali,
nell' ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nella
gestione della sede della Regione Campania a New York. Il provvedimento
è stato emesso su richiesta del Pm Vincenzo Piscitelli,
della sezione «criminalita' economica» della Procura
di Napoli, titolare dell'indagine. De Rosa è accusato di
associazione per delinquere, corruzione e frode nelle pubbliche
forniture ai danni della Regione Campania. De Rosa è indagato
in concorso con due funzionari regionali. Cinque eventi nella
sede della Regione Campania a New York: una mostra di pastori
napoletani, un'esposizione di prodotti alimentari tipici(mozzarelle
comprese), una sfilata di moda, una rassegna d'arte, una del Borgo
Orefici. Sono questi gli appalti finiti nel mirino della Procura
nell'inchiesta che vede coinvolto il responsabile della sede Usa,
Luigi Gragnaniello, Giovanni D'Elia, ex capoufficio stampa della
Regione ed Elio De Rosa, titolare della Cosmofilm, l'azienda che
ha curato le manifestazioni in un arco temporale che va dal 2003
al 2006, e finito ai domiciliari. Ad artisti ed espositori - è
bene chiarirlo - non viene contestato nulla. Invece,secondo gli
investigatori (al pm Vincenzo Piscitelli è stato affiancato
il collega Filippo Beatrice) sarebbero irregolari sia l'assegnazione
che l'attuazione dei lavori. Il primo illecito contestato, sulla
base delle indagini della Guardia di Finanza, si riferisce alla
somma di 10mila euro corrisposti da De Rosa a D'Elia («verosimilmente
parte di un ammontare più ampio e in corso di accertamento»,
scrivono gli inquirenti) per una serie di provvedimenti (affidamento
e liquidazione della commessa) riguardanti la campagna di informazione
sui quotidiani delle mostre di Caravaggio, Hirst, Schanobel e
Fabio. Le mostre si tennero a Napoli nel periodo di Natale. L'incarico
alla Cosmofilm, che avrebbe dovuto percepire 180mila euro, sarebbe
stato conferito da D'Elia dopo la corresponsione della somma di
danaro. Il dirigente non avrebbe seguito le norme previste per
la selezione che prevede la presenza di almeno cinque società
attraverso il cosiddetto sistema dell' «interpello»:
si tratta di una procedura prevista quando le forniture di beni
eservizi superano una determinata soglia. L'altro filone di indagine
riguarda l'attribuzione alla Cosmofilm di 26 commesse per l'allestimento
di eventi culturali nella sede della Regione Campania a New York
e la relativa campagna propozionale per un valore di quattro milione
di euro. Gli incarichi furono affidati a De Rosa da Gragnaniello.
Il dirigente, per favorire il titolare della Cosmofilm, avrebbe
«frazionato» le attività collegate alla preparazione
degli eventi (allestimento, campagna promozionale, trasporto materiali)
un espediente, secondo i magistrati, finalizzato a mantenere l'importo
al di sotto della soglia prevista dalla normativa sugli appalti
pubblici. Le indagini si sono basate, in particolare, su intercettazioni
telefoniche e accertamenti bancari. Per i due dirigenti - spiega
il procuratore Giovandomenico Lepore - non è stata applicata
la misura cautelare in quanto non possono più reiterare
i reati: D'Elia è in pensione dal 2006 e Gragnaniello si
è dimesso nel 2007 dopo il coinvolgimento nella vicenda
giudiziaria.
foto: 1 il vicere' - 2 Elio De Rosa patròn di Cosmofilm
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
riferimento
______________________________________
Messaggio
N°588 del 12-02-2008 - 17:33
Tags: Cron(i)che Napolitane
da "I
feuilleton di Terronia Felix"
di Marina Salvadore
Il
Riscatto
Notte
senza luna su Napoli. Spiccioli di stelle lontane punteggiano
di fioche scintille la coltre di velluto nero riflettendosi tremule
nella seta increspata del golfo. Palazzo Donn’Anna, Capri, Ischia,
Procida e il Vesuvio dormono abbandonati dietro il polveroso sipario
di velo da sposa del vuoto palcoscenico. La luce dei lampioni
anima nelle strade montagne e colline di putrescente monnezza.
Squittii, fischi e rantoli di topi, sovrastati da agghiaccianti
miagolii e dai latrati di cani randagi spaventati, si confondono
alle note lontane
dello stereo a manetta di una BMW truccata che suona un adenoidico
Gigi D’Alessio d’annata, impazzando in una folle corsa contromano
tra semafori spenti e cartoni a dimora di solitari barboni. Nanninella,
nell’ombra, fa ritorno agli Spagnoli, dopo il turno di sera alla
cassa del fast-food americano, sorto da qualche anno accanto ad
un pub irlandese di fianco ad un rinomato ristorante giapponese
confinante con un Happy Hour dirimpetto ad una jeanseria, là
dove un tempo c’erano una storica pizzeria, una trattoria con
cantina di vini del Vulture, la rivendita di mozzarelle di un
caseificio dell’Aversano, una libreria, una liuteria e la botteguccia
di un guantaio… Qualcosa, da piazza Carità e per tutta
via Toledo, suggerisce intimamente alla ragazza di non svoltare
in vico D'Afflitto ma di proseguire oltre il Teatro Augusteo per
Largo ‘e Palazzo e oltre. Non avverte neppure più il dolore
alle articolazioni dei piedi, costretti in due stivaletti da tortura
cinese dai tacchi a spillo di venti centimetri e piante e punte
lunghe e affusolate in rostri come arti posticci, à la
page, derniere vogue, ridondanti di borchie, frange e catene.
Procede lieve, come un fantasma, non s’ode neppure l’offesa dei
tacchi sui cazzimbocchi distribuiti per Santa Lucia. Va, levita
sul selciato. Sente l’improrogabile impegno del rientro a casa,
eppure si lascia trascinare in quella solitaria, piacevole passeggiata,
spinta da braccia invisibili, come risucchiata - zigzagando agile
tra cassonetti bruciati che sanno di acre veleno - dal cielo nero
sopra di lei. In un batter d’occhio, Nanninella si ritrova abbracciata
ad un masso frangionde della barriera sotto il pontile di Megaride.
Castel dell’Ovo. “Vuoi vedere che s’è scassato l’uovo di
Virgilio?” pensa, da fatalista qual è. Poi, s’interroga
sul come sia riuscita a giungere con quel supplizio di tacchi
e punte fin là, dove solo a piedi nudi e aiutandosi peraltro
con le braccia e le mani, a culo rasoterra come un primate, si
può arrivare. Ispirata, alza i suoi scuri e grandi occhi
al cielo, perdendosi nella notte che incombe. Via via le minuscole
stelline lontane si stagliano lucenti e definite nel suo sguardo
indagatore. Estatica, Nanni’ dint’’o silenzio. Silenzio cantatore.
Alle sue spalle il declino, l’offesa, la lordura; davanti, il
mistero insondabile… sopra, un indizio pacificatore di beatitudine.
Le pupille si dilatano e cercano nel buio punteggiato di sabbia
di stelle una risposta a quella melanconia di Napoli, come una
pucundria atavica che ora l’avvolge. Un lampo di luce…due, tre…quattro…cinque…
otto fragori di luce intermittente, dal Vesuvio occultato, da
Capri, Ischia, palazzo Donn’Anna… come nei fuochi d’una volta
dei falò di Sant’Antonio nei vecchi Sedili della città…
e la pioggia di luce, come all’alba di una nuova Napoli, la inonda,
avvampandola di roseo bagliore. Sono le due di notte a Napoli,
non c’è gente in strada, le claire dei locali abbassate,
non un turista non un tardivo esule rimpatriato non un viandante.
NESSUNO più a cantare struggente ninna nanna alla Napoli
insonne il cui corpo ferito s’agita nel letto del suo tragico
destino, ormai da troppo tempo, in una infinita e maledetta agonia
da inferno dantesco. Un tonfo, una zampillante fontana d’acqua
s’alza potente dal mare sotto Megaride. Nanninella intrisa d’acqua
guarda la cresta dell’onda anomala, discovrendo enormi code pescine
alzarsi e inabissarsi e, a pelo d’acqua, baluginii frizzanti che
scolpiscono corpi di grandi pesci, come di sirenidi: quelli di
cui diceva mammà buonanima, autodidatta, raccontando dell’amata
diva Partenope, venerata madonna insieme con altre più
giovani Marie in quella Chiesa di san Giovanni a Mare, nell’antico
quartiere delle origini, al Mercato. Istintivamente, in quella
luce, Nanninella adagiata sul masso bianco si guarda le mani e
i piedi, senza sapere perché. Insiste una danza di luci
sideree, quasi d’aurora boreale, sull’ampiezza del golfo e nessuno
a bearsene; solo Nannina e Nero, un muto randagio di mare rifugiatosi
come ogni notte sotto una scassata barca rovesciata, dimenticata
di qua della banchina dall’ultimo Luciano d’’o rre, ambedue consapevoli
e placide, le creature, come al cospetto di cosa ordinaria, naturale.
Ora, sospesa in aria, una grande nave volante, come un’aureola
gigantesca, si fissa a mezza altezza e dalla sua stiva un amplissimo
raggio luminoso si effonde, toccando come un occhio di bue il
suolo e i frangionde. Così da quel tunnel luminoso due
figure scivolano in piedi accanto a Nanninella: doje vecchi prufessori
‘e concertino ca ‘n’Paraviso jettero a sona’, tanto tempo prima,
abbandonando il Paradiso Napoletano per andare ad arricchire di
bellezza partenopea senza eguali addirittura l’Eden. Stringono,
infatti, tra le braccia una chitarra e un mandolino, ambedue antichi
e con quasi tutte le corde spezzate dall’usura. Guardano il golfo,
riconoscendone commossi i contorni familiari. Nannina fa loro
segno di guardarsi alle spalle, laddove la città vorace
incombe putreolente e sciatta, abbandonata morente, buia e ferale.
Nero sguscia da sotto la barca e corre a leccar loro le mani,
lieto d’averli ritrovati dopo tantissimi anni, quando li aveva
tristemente salutati, in quel medesimo luogo, allorché
partirono per l’altissima missione. Ma i due vecchi, straniti
e spaventati, non hanno sorrisi; grondano un atroce pianto di
dolore, tra mille singhiozzi, per cui è costretto a leccargli
dai volti le copiose lacrime che ancora serbano l’aroma e il sapore
del benedetto mare primordiale di Partenope. Un immenso globo
luminoso emerge dall’acqua e si apre lento come un fior di loto
di opale. Al centro, in posizione eretta il dinoccolato e ossuto
pifferaio magico della piccola città prussiana di Hamelin
saluta la piccola comitiva, gentilmente levandosi e ricalzando
il suo buffo copricapo per tre volte. Con un agile balzo si fionda
sui massi, a carezzare
il manto arruffato di Nero. Nannina lo osserva beata: è
identico alla figurina del pifferaio di quel libro di fiabe che
la buonanima di mammà le aveva regalato nel suo primo giorno
di scuola media… cui non seguirono altri giorni di scuola perché
papà morì il giorno dopo, cadendo da un’impalcatura
nel cantiere edile al Vomero dove lavorava in nero e mammà,
per sopravvivere, prese a fare la badante notte e giorno di una
vecchia contessa a Chiaia mentre Nannina fu mandata a mezzo servizio
presso una ricca famiglia in via Cappella Vecchia. Altri due fratellini,
più piccoli di lei, furono invece ricoverati a tempo pieno,
per tre lustri, in un collegio a Castellammare… Che tristi ricordi!…
Però, la figura del pifferaio di Hamelin le suscita comunque
allegria, se così può chiamarsi, com’è nella
partitura musicale quel vuoto puro, quell’assenza di suono che
concorre all’armonia, iscritta quale muta pausa tra una nota dolente
e l’altra. Che ci fanno qui, con lei ed un cane dal pelo ruvido,
dunque, i due professori di concertino e il pifferaio? L’alba
scolora il cielo e finalmente il Vesuvio si staglia viola e definito
a corona del golfo. Navi volanti, luci sideree e globi luminosi…
lo stesso spumeggiante mare di seta crespata ed i corpi sirenidi…
in un lampo svaniscono ed in quel rosa napoletano tanto decantato
dai celebri pittori di un secolo fa di “un’alba non più
quella” che svilisce ormai nel grigio e giallo di sprazzi di diossina
e polveri grasse, muti i musicanti, Nero in testa, si incamminano
verso la città, invitandola a seguirli. Incredibilmente
consapevole, in tutta la sua pura innocenza di bambina mai cresciuta
non ha necessità di porre domande. Si lascia, fiduciosa,
condurre. Superato Largo di Palazzo, risalita via Toledo ancora
nel deserto di voci, piedi e automobili, istintivamente si libera
delle scomode calzature ed a piedi nudi, improvvisamente cinta
di una felicità incontenibile, procede in corteo danzando.
Il pifferaio di Hamelin trae dalla tasca del suo corto giacchino
di velluto verde il suo piffero, i doje viecchi prufessori ‘e‘
concertino, riaccordano al “la” del piffero le residue due corde,
una per uno, della chitarra e del violino, non più capaci
di partorire musica celestiale. Con il risultato di un sibilo
assordante, a tratti gracidante di metallo come una maranzana,
i tre suonatori procedono, rapiti, a macinare chilometri di strade,
di vicoli, di ponti, di scale, toccando uno ad uno tutti i quartieri
della città ormai desta. Quel rumore sgradevole che non
può dirsi musica, simile agli squittii, fischi e rantoli
di topi, esercita – proprio come nella fiaba – un fascino sinistro
sulla popolazione di ratti, blatte, scarafaggi e amebe umane della
città… tanto che da ogni strada, da ogni vicolo, da ogni
montagna di monnezza, dagli uffici pubblici e dai locali privati,
dalle case e dalle chiese, dalle scuole ai bassi alle funnachere
,intere famiglie di ratti, di insetti, di camorristi e di politici,
di intellettuali e magistrati, di puttane d’alto bordo e di dirigenti
pubblici, ingrossano con le loro fila un imponente esercito in
coda a Nero, ai suonatori, a Nanninella… sempre più euforica.
Al Centro Direzionale, tutta la Giunta Regionale, governatore
in testa, portato in trionfo a tempo di quelle note orrende su
una rossa sedia gestatoria, si ammassa urlante e vajassa in strada,
dietro i commissari straordinari,i ratti, le blatte, gli scarafaggi
e i camorristi, in una sinistra sfilata di maschere di un repellente
Carnevale. Dal Palazzo di Giustizia un esercito di “ermellini”
e “paglietta”, in una sconcia tarantella, si catapulta danzante
nella sguaiata mischia. Lontano da lì, Palazzo S.Giacomo
continua a vomitare un fiume di assessori comunali, segretari,
consulenti, il sindaco e il consiglio, majorettes e leccapiedi,
al quale si mescola il fiume straripante dei funzionari del Palazzo
di Rappresentanza della Regione di Santa Lucia con tutti i suoi
papponi e lacchè… confluendo e confondendosi con la pletora
caciaresca e cafona dei “dignitari” del Palazzo della Provincia
che sale da piazza Matteotti, portando in trionfo il presidente
e la giunta. Da ogni dove della città si percepiscono quei
suoni subliminali che hanno qualcosa in se’ di tribale, di trascinante.
Da Scampia alla Sanità, dalla Duchesca al Mercato, da Forcella
a San Giovanni camorristi e lavoratori socialmente inutili del
consorzio ASIA, in processione dietro le zoccole (esemplari a
quattro ed a due zampe, indistintamente) portate in trionfo su
cassonetti rovesciati di rifiuti solidi urbani, come in una parodia
volgare dei carri di Viareggio. Dai Campi Flegrei, per Fuorigrotta
al Vomero, lungo l’antica via percorsa dalla santità del
primo vescovo Januario è tutto un brulicare di gambe, di
braccia… come un mostruoso millepiedi gigantesco. Nero volta il
capo indietro, ogni tanto, abbaiando e incitando la folla a seguirlo.
Nannina, nonostante i chilometri, le salite e le scese a piedi
nudi si sente sempre più leggera ed energica. I tre suonatori,
seri e compassati, sguardi assenti, non cessano la musica da ore
e salgono alle colline e ridiscendono al centro storico e al mare,
su e giù, febbrilmente, simili agli zampognari di Monte
San Biagio che ai bei tempi ogni Natale calavano a Napoli a suonare
la Novena in ogni casa, davanti ogni presepe domestico. Dall’aeroporto
di Capodichino alla Stazione Centrale, un esercito di nordici
commendatori e industriali, mescolato ai parlamentari locali che
rientrano grassi e lucidi dalla Capitale, si accoda con una certa
eleganza al festoso baccanale, toscaneggiando sul folklore locale
purtuttavia totalmente coinvolto, ammaliato dal suono stridente
dell’inconsapevole apocalisse .L’abominevole serpentone di uomini,
donne, cassonetti, topi ed insetti schifosi, riunito in unico
cordone palpitante di folla che si accalca ormai da Posillipo
giù a Nisida, al seguito del suono del pifferaio di Hamelin
e dei due monocorde professori ‘e concertino che procedono puntando
sempre la coda di Nero e i piedini di Nannina, si appressa ormai
al pontile di Bagnoli. Da Bagnoli Futura, un’ulteriore pletora
di artisti moderni della neonata scuola del M.A.D.R.E., si aggiunge
anch’essa alla processione, in mano ancora pennelli e scalpelli,
fili a piombo, “squadre e compassi”, “falce e martello”. Più
indietro, dai salotti buoni, come i frati neri della settimana
santa di Sessa Aurunca, gli immancabili intellettuali napoletani,
le teste cinte d’alloro e d’acacia, stringendo demipocritamente
le mani al volgo,tronfi e pieni di autostima si mescolano con
l’autorevolezza maiestatica presa in prestito dai Gigli di Nola
al corteo.
Nero è all’apice del Pontile e accortamente si sposta sulla
sinistra, restringendosi in un angusto spazio non calpestabile.
Nannina, parimenti, minuta e agile si accuccia sulla destra. I
tre musicanti, continuando impassibili a suonare, si acquattano
sotto gli ultimi tre sedili di pietra del molo. La folla continua
a procedere, con i topi e gli insetti lungo il pontile, avanzando
quasi nell’aria, senza accorgersi dell’assenza di suolo, finendo
inghiottita, esercito dopo esercito nell’acqua già satura
di mercurio e d’Italsider del mare anemico di Bagnoli, tra i flutti
neri di catrame e di morte. Nisida è scossa da un sussulto
e allarga le sue braccia riprendendosi la vita e l’amante Posillipo
ch’era da millenni scivolato via da quell’abbraccio. Nero, Nannina
e i suonatori, nonostante il tremuoto nulla temono e si rimettono
in marcia verso il cuore della città finalmente liberata
di tutto il lerciume infetto. I pochi napoletani salvati per volontà
degli dei da quella vendetta si lanciano in strada lungo tutto
il loro percorso, per acclamarli, per abbracciarli. Il cielo su
Napoli ha riconquistato l’azzurro dei quadri delle marine di Hackert.
Nisida, laggiù, ancora sbuffa nuvole di fuoco e fumo, lapilli
e lava, divorando Bagnoli Futura, il Pontile e l’archeologia industriale
che la deturpavano da immemore tempo. Il tremuoto è durato
poco, pochissimo ma è bastato a riportare Napoli com’era
nelle antiche e belle gouaches dei maestri del Grand Tour. Il
Centro Direzionale si è letteralmente polverizzato, autodiscaricandosi
a centinaia di metri sottoterra. In piazza Mercato è finalmente
scomparso l’orribile megacondominio Ottieri ed in tutta la loro
magnificenza svettano non più oppressi il campanile di
Fra’ Nuvolo sul tetto del Carmine, la cupola maiolicata di Santa
Croce al Mercato e la torre dell’orologio abbracciata a Sant’Eligio.
Nannina si ritrova con Nero, i suonatori ed altri popolani nell’antico
quartiere della buonanima di mammà, così come mammà
non l’aveva mai visto in vita sua ma identico a quello dei racconti
di sirene e miti che
le antiche pietre del quartiere le avevano narrato quando mammà
era stata bambina. A San Giovanni a Mare è tornato il mare
a lambire d’intorno il vetusto tempio e Nannina non resiste all’impulso
di tuffarvisi dentro, ripetendo l’antico rituale sacro e profano
della notte magica di San Giovanni. L’acqua profuma delle lacrime
benedette dei due vecchi professori di concertino. Fresca e cristallina,
composta dalla Creazione in tre parti di sale ed una dell’argilla
degli uomini. La minuta fanciulla riemerge senza piedi, con una
coda pescina, il volto felice, una corona sul capo, per andarsi
a specchiare istintivamente nella grande erma di Partenope che
- chissà quando e come - è ritornata al suo posto
in San Giovanni a Mare, tra le altre venerate e più giovani
Marie, rapita dal Palazzo San Giacomo
ov’era stata relegata per anni col nome irridente di Marianna
‘a Capa ‘e Napule.I troppi capi e padroni di Napoli succedutisi
nei secoli mai avrebbero consentito ai loro abusi di potere la
sottomissione ad una “Capa”, fondatrice e anima della città
da loro allegramente depredata; una femmina come un’altra, Marianna
o Parthenia si chiami, in questo clima di misoginia imperante
e destinata pertanto solo allo sconsiderato stupro, all'offesa!
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 3
riferimento
Inviato
da Anonimo
il 12/02/08 @ 21:41
Una bellissima e quasi struggente favola.
Acuta e molto significativa.
Sicuramente godibilissima alla lettura, come d'altronde tutti
gli scritti di Marina che, in queste metafore, mostra il suo lato
migliore, da Napoletana doc !!
Brava
Ambro
_____________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/02/08 @ 22:18
Bellissimo e scritto con grande maestrìa
come sempre. Occorrerebbe che s' avverasse e, partendo da Napoli,
il pifferaio coi suonatori e Nannina procedessero per tutto il
resto d'Italia.
Maria
______________________________
Inviato da
Anonimo
il 13/02/08 @ 18:18
e se il buon Caiano ne ricavasse uno dei
suoi mitici documentari da questa bellissima favola metropolitana?
Enrico
_______________________________________
Messaggio
N°557 del 15-01-2008 - 16:55
Tags: Cron(i)che Napolitane
Apocalisse
Mimmo
Di Renzo pres. SenzaBarriere onlus/Comitato Bruno Contrada

Un
saluto a tutti Voi. Sono stanco, amareggiato, deluso, disgustato.
Si stanco di combattere contro i mulini a vento. Stanco di sentire
tutti i giorni i lamenti che giungono dal basso, dal mio popolo,
sempre più affamato, dimenticato, oggetto di soperchierie,
violentato, derubato, disprezzato. Stanco di questa Italia, ormai
in mano alle Banche, agli intrallazzatori di ogni genere, agli
approfittatori, agli amici degli amici, ad una classe politica
fallimentare e fallita, che non conosce assolutamente il senso
originario di fare politica, ma è sempre più legata
alle poltrone, collusa, ai cosiddetti poteri forti. Politica,
Banche, e certa Magistratura, sono come un’orrida maschera di
Medusa, che annichilisce, stordisce, elimina chi non si allinea
nel coro. Quando poi il pericolo è imminente, ecco che
si dà mano a valvole di sfogo, che attirano l’attenzione
del popolo e lo distolgono dalle idee pericolose. Sono convinto,
che valvole di sfogo, ad arte sono state nel tempo, il Movimento
Studentesco, i grandi scioperi, il terrorismo, la mafia. Parole
chiavi, usate, riusate, in modo da ricompattare ogni tipo di fronte,
scricchiolante, da respingere ogni critica, da usare contro gli
stessi che potessero causare la crisi. Poveri studenti del 68,
del 72, poveri operai, poveri giornalisti, poveri giudici, poliziotti,
carabinieri. Povere famiglie, quanti lutti. La mafia, come diceva
un mio amico, non italiano, è fatta di violenza, di ritardi,
di mancanza di responsabilità, di dimenticanze, d’ignoranza,
di soperchierie, di avalli, d’ingiustizia. Solo i poteri forti
rimangono, inossidabili, eterni. Umano e non umano. Mai umanità.
Il cittadino si ribella, invoca il rispetto dei propri diritti,
da quelli elementari a quelli che rendono la vita degna di essere
vissuta, ed allora, le istituzioni intervengono riducendolo alla
disperazione, svilendolo, avvilendolo, togliendogli dignità
e rispetto. Non mancano i gracidii di rane e rospi, ed i re travicello
che giustificano, con i loro esserci e non esserci, ogni tipo
di mancata decisione. Ultimo, l’approvazione da parte della maggioranza
del Consiglio comunale di Napoli, della prossima riapertura della
discarica di Contrada Pisani a Pianura. Una bomba ecologica, a
pochi passi da Napoli, voluta dal Commissario straordinario, ex
poliziotto, quasi a sancire la volontà di repressione di
ogni opposizione popolare. Ultimissima. La decisione del Giudice
di Sorveglianza, del Tribunale di Napoli di negare a Bruno Contrada
gli arresti domiciliari. Un settantasettenne, con una serie di
ben 25 patologie, più o meno gravi, con i danni relativi
all’età e con quelli psicologici, che hanno influito sulla
sua persona per una serie di processi, con alti e bassi, che si
sono alternati per ben sedici anni. Sempre protestatosi innocente.
Il popolo di Pianura che rivendica il diritto alla vita, destinato
a soccombere al diktat della Forza pubblica, forza davvero ma
mai pubblica, perché distante dalle aspettative popolari,
e Bruno Contrada, vecchio, ammalato, derelitto, larva umana, destinato
a morire in un carcere militare, con l’accusa, mai pienamente
dimostrata di aver agito quale fiancheggiatore della Mafia. A
Pianura, si è negato ad un disabile di poter dotarsi di
un elevatore, a sue spese, ma si riapre la discarica, di proprietà
privata, da più di cinquant’anni pagata con i soldi pubblici.
Ancora lutti, disabilità, malattie, tumori, morte. Sono
disgustato ed amareggiato, perché sono convinto che con
ognuno di loro, muore anche una parte di noi, di Napoli.. Il Sindaco
si era dichiarato contrario ed ora, se veramente la discarica
dovesse riaprire, cosa dirà alla gente di Pianura, ed a
tutta Napoli, che vede le strade, invase dalla spazzatura. Morale
materiale!
Inviato da:
vocedimegaride - Commenti: 0
riferimento
|
|