Segni dei
tempi
Tadzebao di follie, ipocrisie e paturnie
MARTEDI'7 OTTOBRE
2008 ore 18.30 c/oAssociazione Koesis via Luigia Sanfelice, incontro
pubblico con ALEX ZANOTELLI Padre missionario comboniano e ANGELICA
ROMANO attivista Comitato Campano Pace e Disarmo per la presentazione
del libro NAPOLI CHIAMA VICENZA "Disarmare i territori, costruire la
pace" Il libro contiene un´ampia documentazione su tutte le presenze
militari in Campania, dal porto alle fabbriche di armi, alle connessioni
tra economia, ricerca, università. Sul territorio campano esistono numerosissime
strutture di guerra che minacciano noi e tanti popoli del mondo, distruggono
le coscienze e l´ambiente. Il trasferimento a Napoli del Comando della
Marina Militare USA è una questione nazionale perché il ns porto diventa
lo snodo di traffico di portaerei, sottomarini a propulsione nucleare
ed armamenti di ogni genere diretti in aree di guerra Bisogna scuotere
la rassegnazione, spingere all´impegno, associando Napoli a Vicenza
e a tutti i territori in lotta per fermare la follia atomica.
*******
BESTIE
E ANIMALI: CANI SUI TRENI: CANCELLATO IL DIVIETO PER GLI OVER 6 KG
I proprietari di cani di media e grossa taglia possono tirare un sospiro
di sollievo. L'ordinanza di Trenitalia con cui da domani si vietava
l'accesso sui treni ai cani di peso superiore ai sei chili e' stata
sospesa. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini,
al termine dell'incontro con l'ad di Trenitalia Vincenzo Soprano. Il
sottosegretario, che nei giorni scorsi aveva definito l'ordinanza "inaccettabile"
perche' discriminatoria verso i viaggiatori proprietari di cani, e poco
utile in termini di prevenzione sanitaria e igienica, ha espresso "enorme
soddisfazione per la decisione di Trenitalia, che ringrazio per la collaborazione:
L'obiettivo comune e' quello di tutelare il diritto di tanti viaggiatori
di viaggiare con il proprio animale e di tutelare al contempo l'igiene
e la salubrita' dei vagoni. Una decisione di grande buon senso e di
grande intelligenza". Evitate, dunque, le preannunciate manifestazioni
di protesta previste domani, con la Lav che aveva invitato alla disobbedienza
civile, esortando i proprietari di cani di salire comunque sui treni:
resta in vigore per ora il vecchio regolamento, fino a una nuova ordinanza
concordata tra Trenitalia e Ministero. "Abbiamo istituito un tavolo
tecnico - ha spiegato Martini - che ci vedra' impegnati per valutare
con Trenitalia il miglior approccio sul tema dell'accessibilita' degli
animali domestici sui treni". Fermo restando, ha ricordato il sottosegretario,
che "i padroni di cani sono responsabili delle modalita' con cui l'animale
puo' essere trasportato, che prevedono guinzaglio e museruola, la custodia
dell'animale e il rispetto degli altri viaggiatori". Resta il problema
dei parassiti, anche se la Martini fa notare che "in gran parte si tratta
di cimici, che non popolano il cane ma l'uomo". TRENITALIA che, probabilmente,
sta messa peggio di ALITALIA, per via dello stramaledetto vizio tutto
italiano di moltiplicare all’infinito le esose cariche dirigenziali,
a scapito del personale operativo e dei servizi che “dovrebbe” offrire
ai cittadini, scarica ogni responsabilità della fatiscenza zozza dei
suoi treni e dell’assenza di disciplinata ed ordinaria manutenzione
dei medesimi, sulle rare presenze a bordo di quadrupedi inermi. A precindere
dal fatto che un “padrone” disposto a pagare un biglietto (molto più
costoso di un analogo ticket aereo) per portare con se’ il proprio Fido
è chiaramente una persona che tiene molto alla cura e tutela del proprio
animale, non abbiamo dimenticato le colorite lotte sindacali di qualche
anno fa tra la compagnia e le cooperative del servizio nettezza, dimezzate
e sottopagate, così come non si può tacere sulle condizioni di ricovero
delle carrozze durante il meritato riposo a deposito, spesso adibite
a dormitorio per sfortunati homeless o a fumerie e “drogherie” di tossicodipendenti
e alcolisti. Personalmente, ogni volta che ho viaggiato col cagnolino
al seguito, ho sempre temuto che potesse contrarre qualche patologia
infettiva o diventare innocente preda di parassiti. Al di là di questa
inutile furbata scaricabarile i nostri amici a quattrozampe sono costantemente
oggetto di sfruttamento da parte delle multinazionali, come leggerete
di seguito: trasmesso da Maria Venera: Ecco la lista dei marchi di cibi
per animali coinvolti nello scandalo dei mangini contaminati dalla presenza
di melamina: http://www.avma.
org/aa/petfoodre call/products. asp
Cibi prodotti in Cina e commercializzati com i nomi più famosi. Negli
Stati Uniti, e probabilmente anche qui... hanno causato una vera strage
di animali domestici; morti abbastanza rapide dopo malattie inspiegabilmente
veloci e gravi: insufficienza renale, diabete,cancri intestinali ed
epatici, malattie del fegato, edemi polmonari, allergie gravi..... In
sei mesi, io ho perso due gatti in modo sospetto.... ma ora è tardi
per appurare la verità. Questo link: http://www.oipaital
ia.com/petfood/liste.htm porta a due liste.. una di prodottori (e
prodotti) da boicottare e una di produttori più 'scrupolosi' .Dateci
una scorsa... e regolatevi di conseguenza. Un consiglio: qualunque problema
presenti il vostro amico non umano, andate subito dal veterinario, con
questi presupposti. .. prima si agisce e meglio è.... Notate... nei
mangimi per animali, come conservante mettevano persino l'antigelo..
si, quello per auto... velenosissimo! No comment.... è meglio… eppoi,
insopportabile e insuperabile il problema dell’ABBANDONO quando non
della TORTURA gratuita di queste innocenti creature, capri espiatorii
dell’INCIVILTA’ e del degrado morale e umano che ci contraddistingue:
Da Siamo Randagi - Dobbiamo ringraziare le persone civili che non sterilizzano
i cani se andando in canile troviamo i box pieni di cuccioli. Il nostro
impegno costante per trovare adozione ai cani adulti viene vanificato
dall'arrivo di decine di cuccioli che, se non muoiono, trascorrerranno
la loro vita in canile, così come sta succedendo a tanti bellissimi
cagnolini a cui non riusciamo a trovare casa. Nel giro di una settimana
ci siamo ritrovati con due box strapieni di cuccioli. Una cara persona
ha avuto il coraggio di scaricare ben 11 cuccioli della stessa cucciolata.
E' penoso vederli abbandonati in un box senza nessuno che si prenda
cura di loro.
Dateci una mano a trovargli casa. Grazie - Adottabili in tutta italia
333/8079363 338/1859871 328/8155243
*******
CONFLITTI
SPIRITUALI: Napoli: i parcheggiatori abusivi scrivono a Gesù - Capodanno:
“ Ed io mi rivolgo al Padre Eterno “ Caro Padre Eterno, i parcheggiatori
abusivi di Napoli si sono rivolti a tuo figlio Gesù pregandolo di aiutarli
nel perseverare a tartassare noi poveri automobilisti napoletani, io
mi rivolgo a te perché invece continui a dare la forza e lo sprone ai
vigili urbani per portare avanti con costanza e pervicacia la battaglia
da loro intrapresa in questi giorni, facendo sì che queste figure, simbolo
d’illegalità diffusa, scompaiano una volta e per sempre dalle strade
della Città. Capisco anche perché non si sono rivolti a San Gennaro,
come abitualmente fanno i napoletani, per chiedergli il “miracolo”.
Sanno che difficilmente li favorirebbe, conoscendo anche i meccanismi
con i quali da lustri prelevano denaro dalle tasche degli automobilisti
partenopei, costretti a pagare due volte, sia per il ticket nelle strisce
blu, che si sono diffuse a macchia d’olio a Napoli, sia per la “tassa”
al parcheggiatore abusivo. Il che nell’attuale periodo di crisi economica
non è certamente cosa da poco. Inoltre proprio sotto al cippo del Santo
Patrono di Napoli, in via S. Gennaro ad Antignano, nel quartiere Vomero,
laddove si ricorda che avvenne la prima liquefazione del sangue del
santo, è stato piazzato un cassonetto, pieno d’immondizia, spostato
dal sito assegnatogli, per far posto alle auto in sosta vietata, in
una zona dove da anni sono presenti proprio i parcheggiatori abusivi.
Liberaci una volta e per sempre da questa piaga che, peraltro, pare,
che rappresenti uno dei tanti filoni attraverso i quali viene foraggiata
la malavita organizzata. L’unico aiuto che possiamo chiederti per questi
signori è quello di trovargli un lavoro onesto, col quale possano sostenere
le loro famiglie, smettendola di vivere sulle spalle degli automobilisti
napoletani. Gennaro Capodanno Presidente Comitato Valori collinari –
Napoli Ma il triste destino dei Santi del Paradiso, abusati strumentalmente
per la realizzazione di desideri molto terreni che nulla condividono
con la spiritualità, è assai più disgraziato nell’opposta fazione degli
spocchiosi “autosufficienti”: gli atei di convinzione e quelli à la
page! Spesso ci giungono proclami logorroici da costoro, tesi “asdrubale”
più che razionali sul loro CREDO del “Non Credo”. Finiscono quindi col
professare anche loro una FEDE: ciò di cui ci accusano! E’ singolare,
infatti, il loro insistente “evangelizzare” . Dal momento che dimostrano
di conoscere alla perfezione ciò che si obbligano a non credere, a differenza
di noi che crediamo in ciò che non conosciamo, finiscono con l’essere
i maggiori assertori dell’esistenza di Dio! Guardate un po’ che spreco
di meningi, pur di autoconvincersi: PRIMO CONVEGNO LAICO PROMOSSO DA
AXTEISMO Sabato 18 e Domenica 19 Ottobre 2008 inizio ore 9:00 Arpiola
di Mulazzo (Massa Carrara) Palestra Comunale a disposizione ampio parcheggio
gratuito Ingresso libero – Considerato l'attuale gravissimo stato di
censura e di manipolazione delle informazioni da parte dei media, si
invita alla massima pubblicazione e diffusione. - Axteismo, No alla
chiesa, no alle religioni Movimento Internazionale di Libero Pensiero
– Dateci spazio in Tv per parlare e la Chiesa chiuderà bottega. CerchiamoFondazione
o Università che sostengano studi e attività e Imprenditore-Editore
che apra Tv satellitare libera. Axteismo vive grazie alle vostre donazioni,
certamente sarà utile la tua piccola donazione di 25euro su PayPal http://nochiesa.blogspot.com
Per lasciti testamentari e donazioni di altro tipo prendere contatto.
Leggi le news anche degli altri mesi, per aderire e informazioni: axteismo@yahoo.it
tel. +39 3393188116
*******
I
miserabili - L’informazione riporta date e numeri, nomi e colpe. La
lotta dello Stato contro una criminalità molto organizzata. Ma questa
durissima realtà campana non ha una sola faccia. Ce n’é un’altra, nascosta
e apparentemente secondaria, ma vitale per il futuro di questa regione
in agonia. Siamo noi. Noi che ci alziamo la mattina per andare a lavoro,
noi che guardiamo il degrado e abbassiamo con dolore gli occhi, noi
che non abbiamo il coraggio di fare le valigie. Noi che siamo impotenti
davanti a una mentalità che è ormai segnata dal decadimento. Senza etica,
senza rispetto, guardiamo le nostre città soffocate dai “ non è mia
competenza” si rivolga a …” “che ci posso fare” Una vita di rimandi
di responsabilità. Sensi di colpa accumulati per i propri figli, per
la salute compromessa dei cari. Rammarico per non essere stati degli
eroi ( solo le società civili non ne hanno bisogno). E il pudore che
ti spinge a non lamentarti più, e la rabbia dei rifiuti , l’incertezza
del futuro, la consapevolezza di un passato annientato in pochi decenni
. L’altra faccia di questa guerra siamo noi. Nessuno saprà mai le nostre
storie, i nostri tormenti, le nostre paure, la nostra impotenza , la
nostra vergogna, il nostro amore tradito per questa terra.
Graziella Mazzoni www.graziellamazzoni2.blogspot.com
*******
Liceo
Statale "Giuliano Della Rovere" Via Monturbano, 8 - 17100 SAVONA
Egr. direttore, gentile redazione, Il Liceo Statale "Giuliano Della
Rovere" è lieto di comunicare che giovedì 2 ottobre p.v., con inizio
alle ore 10.00, nell'Aula Magna del Liceo, il sostituto procuratore
della Repubblica ALBERTO LANDOLFI terrà con gli studenti un incontro
sul tema: "Mafia e camorra: quali differenze". L'incontro ha lo sciopo
di illustrare la genesi, le caratteristiche e le peculiarità di due
fenomeni criminali apparentemente simili ma, in realtà, assai diversi
e di notevole complessità. A illustrare tali differenze sarà un magistrato
da sempre impegnato nella lotta alla criminalità organizzata e costantemente
impegnato nella lotta a mafia e camorra. Nel corso dell'incontro verranno
proiettati una serie di filmati di indubbio interesse sull'argomento.
Cordiali saluti - Massimo Macciò Peccato che quest'invito ci giunge
con notevole ritardo! In veste di cultori meridionalisti, relatori,
con all'attivo pubblicazioni e documenti audiovisivi, avremmo potuto
partecipare con la proiezione di un video e la disamina storica delle
autentiche origini della Mafia & Camorra, proponendo anche un confronto
tra i due storici sbarchi in Sicilia: quello di Garibaldi e quello degli
Alleati! Ora che Napoli, culla della Civiltà ed ex capitale del più
importante Regno delle Due Sicilie, è celebre nel mondo solo per la
MONNEZZA e la DELINQUENZA, occorre riabilitare la sua millenaria storia,
abbattere la menzogna post-risorgimentale e tutti i beceri luoghi comuni
ad essa collegati, se si vuole comprendere razionalmente l'origine del
suo declino. Nel rammentarvi che a Napoli esiste anche tanta gente perbene,
che nel silenzio lavora per il bene della società (un nome per tutti:
il prof. Giulio Tarro) e che - nonostante l'indegna politica ultracentenaria
che l'ha crocifissa e cremata nel ruolo di bacino depresso d'Italia
e d'Europa - ha finanziato il Risorgimento del solo Nord... e continua
finanziarlo, checchè se ne dica, non ci resta altro da fare che pregarvi
di fare un salto su www.vocedimegaride.it
(web identitaria) e soprattutto sul giornale/blog http://blog.libero.it/lavocedimegaride
(che affronta la tematica meridionalista in termini di attualità) Peccato,
davvero: saremmo intervenuti a nostre spese, pur di ripulire dal fango
la DIGNITA' di Napoli-Cenerentola e dei tantissimi napoletani degni
di Partenope! LA VOCE DI MEGARIDE
*******
VOTO
DI LAUREA: 90-60-90 riceviamo dall’addetta di presidenza dell’ufficio
italiano di un ministero estero e pubblichiamo avendo cura di proteggere
la privacy della suddetta e della candidata della quale ci racconta
Spesso, capita di ricevere aull'indirizzo di posta elettronica del nostro
ufficio mail di ragazze che offrono la propria collaborazione come hostess
ed interpreti durante i periodi di fiera. Nulla di male: io stessa ho
lavorato molte volte in fiere e manifestazioni varie, divertendomi e
guadagnando anche discretamente. Autocandidandosi come hostess è consuetudine
allegare UNA (e sottolineo una) foto primo piano e, se richiesta, una
foto figura intera (se ti autocandidi come hostess generalmente inoltri
una foto in sobrio tailleur).Capita invece, sempre più spesso, di ricevere
cv di ragazze laureate, che parlano 5 lingue e che poi allegano una
dozzina di foto inopportune, scattate magari dal fidanzato, mentre ammiccano
e si rotolano nella sabbia.. o in un letto… Vi pare consono? Beh! Noi,
in ufficio, quando riceviamo queste 'autocandidature' ci divertiamo
davvero... e un po' ci dispiace constatare quanto queste ragazze, intelligenti,
di bella presenza e 'sveglie' , tanto da autocandidarsi, manchino invece
di quel minimo di professionalità e di buonsenso nel presentarsi oltretutto
ad un Ministero, quale noi siamo. Oggi ho deciso di mostrarvi una di
queste e-mail, perchè davvero rappresenta un fenomeno di costume che
si sta diffondendo anche grazie a tutte le forme di comunicazione di
cui disponiamo e che nella e-mail di autocandidatura della Sig.na G.
K. sono tutte contemplate.Buon divertimento e.....chi informerà la Sig.na
G. K che non ci occupiamo delle selezioni per veline? P.s. Davvero divertente
quando ci tiene, in maniera molto professionale, a sottolineare la sua
partecipazione a spot definendosi come 'RAGAZZA CHE PASSA VESTITA DA
PUNK AL MINUTO 01:36' oppure 'SPOT COPPIETTA SEX OVER THE CITY Ovviamente,
non pubblichiamo il messaggio della candidata, accompagnata da ben 12
foto parecchio esplicative della sua indiscussa avvenenza e della sua
intolleranza agli indumenti.
'O
Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci e denunce
E’
nata Annina Tirri! Fiocco rosa nella grigia prigione di "zio" Bruno,
per Anna Contrada e Giancarlo Tirri, neononni! Annina, bellissima bambina,
è venuta al mondo stanotte, stringendo tra le manine frizzanti stelline
di luce e benedizioni in quantità che ha sparso con un gran sorriso
su tutti. Il Comitato Bruno Contrada Napoli, adottando simbolicamente
Annina quale fortunata mascotte messaggera di buone speranze, si felicita
con mamma Monica e papà Massimo.
*******
Lettera
aperta al Ministro della Giustizia Alfano - On Sig: Ministro siamo un'associazione
di vittime del terrorismo e di cittadini comuni, la Domus Civitas che
si occupa di mantenere pulita la memoria delle vittime del terrorismo
che tanto hanno dato al nostro paese. Da tempo sui mass media del nostro
paese il detenuto Adriano Sofri ed altri “ex terroristi”continuano ad
infamare ed offendere, senza che alcuno li contrasti, la memoria condivisa
da gran parte degliItaliani delle vittime del terrorismo; persone che
hanno perso la vita per difendere le istituzioni di questo nostro paese.
Chiediamo alla S.V di intervenire affinché venga ripristinata la Legge,
oltre che per il detenuto Adriano Sofri - che gode a differenza di altri
detenuti - di una serie di privilegi ed altresì di invitare i massmedia
Italiani a non dare enfasi alle parole dell’ex leader di lotta continua
, che offendono da tempo le nostre famiglie con esternazioni che rasentano
l’istigazione a delinquere. Facciamo nostre le parole del Capo dello
Stato che in occasione del giorno della memoria, celebrata il giorno
9 maggio 2008, furono di monito agli organi di stampa e preghiamo di
non dare opportunità alcuna agli ex terroristi di imbrattare in maniera
costante la memoria delle vittime del terrorismo. Siamo stanchi e stufi
di subire umiliazioni da parte di questi personaggi, senza che ci venga
accordato il diritto di replica. Confidiamo nel suo intervento per ristabilire
ordine e regole certe per tutti; specialmente, chiediamo rispetto per
le vittime del terrorismo.
Bruno Berardi “Domus Civitas”
*******
Vomero:
Grande attesa per la festa di San Gennaro - In questi giorni fervono
al Vomero, come ogni anno, i preparativi per la festa di San Gennaro,
che si terrà il prossimo 19 settembre. Si tratta un evento molto sentito
dagli abitanti della collina. Bisogna ricordare al riguardo che la tradizione
popolare, fonti epigrafiche e testimonianze monumentali collocano il
primo miracolo della liquefazione del sangue del Santo Patrono proprio
nel territorio del Praedium Antinianum, tappa obbligata, in epoca romana,
lungo la via Puteolana che, per Colles, collegava la città flegrea a
Napoli. Il miracolo sarebbe avvenuto durante una pausa della processione
liturgica organizzata dalla diocesi di Napoli e della Campania per la
traslazione del corpo e della testa di San Gennaro dall’agro marciano,
dove era la sepoltura, alle catacombe di Capodimonte, attuale dimora
delle spoglie del santo. Il corteo avrebbe assistito al miracolo quando,
durante una sosta sulla collina, Eusebia, la nutrice del santo, nata
e residente nel casale di Antignano, donò le ampolle contenenti il sangue
del martire, raccolto, come si usava all’epoca, presso la solfatara
all’atto del martirio e custodite dalla stessa per anni. La tradizione
popolare vuole che il miracolo sia stato determinato dall’incontro tra
la testa ed il sangue del Santo. L’evento viene ricordato sia da un
altorilievo posto nella Basilica in via S. Gennaro ad Antignano, dedicata
al santo dove si osserva Eusebia che, genuflessa, dona le ampolle al
Vescovo che guida la processione, sia dal cippo che nel 1941 venne posto
dalla delegazione pontificia a poca distanza dalla stessa Basilica.
La festa di San Gennaro, organizzata dall’Unione Cattolica San Gennaro
Arenella-Vomero, benemerita associazione, nata nel 1933, come negli
anni scorsi si articolerà in due fasi: le celebrazioni liturgiche, con
una messa solenne, che si terrà alle ore 18 nella chiesa di S. Giovanni
dei Fiorentini, presieduta dal cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe
e con la presenza del vicario episcopale, mons. Gennaro Matino e del
decano, mons. Lucio Lemmo. Nella seconda fase vi sarà la processione
solenne lungo il tracciato dell’antica via Antiniana e delle strade
storiche del quartiere, toccando le tre chiese dedicate a San Gennaro.
Gennaro Capodanno – Comitato Valori Collinari
*******
Oggetto:attenzione:
olio per frittura!!!!! URGENTE E' BENE SAPERLO PER LA TUA SALUTE E LA
SALUTE DEL TUO MONDO.Sapete dove buttare l'olio della padella dopo una
frittura fatta in casa? Sebbene non si facciano molte fritture, quando
le facciamo, buttiamo l'olio usato nel lavandino della cucina o in qualche
altro scarico, vero? Questo è uno dei maggiori errori che possiamo commettere.
Perché lo facciamo?... Semplicemente perché non c'è. Nessuno che ci
spieghi come farlo in forma adeguata. Il meglio che possiamo fare è
ASPETTARE CHE SI RAFFREDDI e collocare l'olio usato in alcune bottiglie
di plastica, o barattoli di mayonese o marmellate,chiuderli e metterli
nella spazzatura.UN LITRO DI OLIO CONTAMINA CIRCA UN MILIONE DI LITRI
D'ACQUA, quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona
per 14 anni
*******
Domenica
21 settembre dalle 11 del mattino il Pallonetto di Santa Lucia, rivivrà
l’antica festa della ‘Nzegna, il tradizionale corteo di luciani che
in costume borbonico, seguiva una carrozza con le controfigure di Ferdinando
IV e di Maria Carolina. L’evento a cura del regista Pasquale della Monaco
strenuo difensore della fiabesca Villa Ebe sulle Rampe di Pizzofalcone,
abbandonata e semi distrutta e cultore degli usi e costumi del quartiere,
citato da grandi scrittori. “La festa – dichiara il regista - che risale
all’800 e si celebrava nel giorno di San Lorenzo, durata fino al 1953,
quando fu sospesa perché un ragazzo gettato in mare rischiò la vita,
vedrà la partecipazione del quartiere, giovani e anziani per ritrovare
tutti insieme i valori dell’Oro di Napoli nobilissima. Discordi gli
storici sul significato di ‘Nzegna. Alcuni sostengono che significhi
“insegnamento”, in questo caso al nuoto. Altri “Ingegnare” vale a dire
smettere gli abiti estivi per quelli invernali. Ingignare il vestito
nuovo Un viaggio nella città dell’onirico del mito e degli Dei, quello
pensato da Della Monaco. Un omaggio al cinema alla musica e alla filosofia,
con il tema dei personaggi dalle opere di Benigni, Fellini, Marotta/De
Sica, Pasolini, Wagner, Wertmuller. Personaggi apparentemente diversi
ma accomunati e legati dalla stessa radice e filo conduttore: i valori
dell’umanità”. Il corteo attraverserà il Pallonetto, sosterrà nella
chiesa della Madonna della Catena per un omaggio alla tomba dell’ammiraglio
Francesco Caracciolo e ai tanti personaggi della Rivoluzione napoletana
del 1799 declamando i valori della giustizia e dell’eguaglianza; altra
sosta nella chiesa di Santa Lucia a mare e, attraverso Via Cesario Console
raggiungerà il caffé Gambrinus, Palazzo reale e finalmente tutti al
Borgo Marinari per un salutare bagno purificatore. Il corteo sarà preceduto
dalla fanfara dei bersaglieri e dalla banda della Nato. Depurata dalle
forme di violenza, come purtroppo accadeva anche nelle passate edizioni
della Piedigrotta, la ‘Nzegna voluta da Pasquale della Monaco, può essere
l’inizio di un’antica tradizione, da inserire nel novero dei grandi
eventi cittadini.
Mario Carillo mcarill@tin.it
*******
da
"laura pompei" nina978@libero.it
Ancora orrore a Castellammare di Stabia, precisamente nei boschi di
Quisisana. Nei boschi sono presenti tanti cani, accuditi tutti da una
ragazza di nome Alessandra; lei porta loro da mangiare tutti i giorni,
caricandosi di borse di cibo e bottiglie di acqua su per la strada in
salita. Spesso trova li cani impiccati, cuccioli o adulti. Pochi giorni
fa lo stesso scenario, un vero e proprio massacro. Questa volta ha cercato
di impedire l'ennesimo scempio di cuccioli e per strapparli dalle mani
di alcuni ragazzini, dediti a tali atti crudeli e vandalici, la povera
Alessandra è stata presa a botte ed è finita in ospedale. E' riuscita
a recuperare solo 5 cuccioli ,tutti gli altri sono stati ammazzati dai
ragazzi e altri spariti nel nulla. Molto spesso nella zona ci sono ragazzi
con i loro pitt-bull che si divertono a vedere come il loro cane sbrana
qualche randagio malcapitato..Il problema ora è questo : sistemare i
cuccioloni, che sono di tg media, 4-5 mesi di età, possibilmente anche
le mamme che sono ritornate li dopo la sterilizzazione con due cuccioli
in grave pericolo e aiutare Alessandra a sterilizzare le altre femmine
sul territorio evitando la nascita di altri poveri cuccioli. Riguardo
la sterilizzazione fino ad ora sono state sterilizzate piu di 20 femmine,
tutte a spese di Alessandra, la quale si è anche rivolta all'associazione
che si dice animalista della zona, chiedendole di aiutarla tramite l'asl
a sterilizzare gratuitamente, essendo ciò possibile solo alle associazini
accedere al progetto gratuito ma le è stato rifiutato l'aiuto, nonostante
le associazioni ricevano, contrariamente ad Alessandra, anche contributi
annui dal Comune. I cani che hanno bisogno di una casa urgente sono:
4 MAMME DI TG MEDIA, MARRONE FOCATO ED I CUCCIOLI. Per aiutare Alessandra
con cibo, medicine, stalli per i piccoli sfortunati o per contribuire
alla spesa di sterilizzazione contattare Laura Pompei al 3332160311.
Alessandra non ha dato il consenso per divulgare il suo recapito in
rete, a coloro che lo chiederanno in privato posso fornirlo io.
Laura Pompei
*******
L’EMERGENZA
RIFIUTI CONTINUA.
Dall’olocausto campano Graziella Mazzoni Graziella.mazzoni@yahoo.it
ci invia questo video.
Inviato
da vocedimegaride
il 17/09/08 @ 14:29
Io credo che il nostro buon amico Pasquale della
Monaca, artista multimediale, abbia scambiato l'antica festa della 'Nzegna
con l'attualità untuosa della 'Nzogna!... Che cavolo c'entrano
Ferdinando e Carolina ed i fieri Luciani con i "martiri del '99",
i bersaglieri, la NATO, Benigni, Fellini e Pasolini? Avrà voluto,
forse, rappresentare lo "specchio dei tempi", per libertà
di licenza artistica... o, come Pulcinella e Arlecchino è servitore
di due padroni?
marina
________________________________________
Inviato da vocedimegaride
il 17/09/08 @ 14:52
...."Già, la damnatio memoriae per
i Luciani di essere restati, nella buona e nella cattiva sorte, fedeli
ai tanto vituperati Borbone! Si comincia nelle tragiche giornate del
gennaio 1799, allorché quelli del Borgo di Santa Lucia, all’unisono
con gli abitanti di tutti gli altri quartieri cittadini, si oppongono
con determinazione al francese invasore. Cataste di corpi di Luciani
trucidati testimoniano che la loro fedeltà al Trono non è
vuota leggenda. E poi nei sanguinosi moti del maggio 1848, quando i
Luciani affronteranno dalle parti di Montecalvario folti gruppi di camorristi
armati, che spalleggiano gli insorti antiborbonici. Come sempre nei
moti risorgimentali la malavita organizzata sa benissimo da che parte
stare. Della cosa si ricorderà, nel 1860, il famigerato don Liborio
Romano, ministro di polizia all’arrivo in Napoli di don Peppino Garibaldi.
A garantire l’ordine pubblico nella città ci penserà la
camorra, tramite la neocostituita guardia cittadina. Di quest’ultima,
per espresse disposizioni dello stesso ministro, non potranno far parte
i Luciani. Il binomio Luciani - Borbonismo si può dire che non
scomparse mai del tutto. Tanto che anni dopo, quando Francesco II, ultimo
Re di Napoli, trovandosi in esilio a Parigi e avendo pregato Vincenzo
Gemito di mandargli un’opera che gli ricordasse la sua cara ed indimenticabile
Napoli, l’artista non trovò di meglio che modellare una piccola
scultura in bronzo, che ritraeva un ragazzo luciano venditore di acqua
sulfurea con la sua "múmmara". Nessun dono fu più
gradito di questo. È da sottolineare che quello dei Luciani non
fu mai cieco Borbonismo. Lo dimostra il loro atteggiamento di fronte
alla vicenda dello sfortunato ammiraglio napoletano, Francesco Caracciolo.
Nemico dei Borbone, il Caracciolo conosce l’infamante morte per impiccagione
a causa dell’odio di Nelson (un’imperdonabile macchia nella gloriosa
vita marinara di quest’ultimo), malgrado il parere contrario del Cardinale
Ruffo che lo vuole salvo. Le spoglie mortali di Caracciolo troveranno
poi riposo, ad opera dei marinai luciani, nell’ipogeo di Santa Maria
della Catena, la Madonna protettrice del Borgo. Onore ad un marinaio
caduto da parte di altri marinai, anche se avversari. Alla Madonna della
Catena era dedicata la popolarissima festa della Nzegna. Era il festone
dei Luciani e si svolgeva nel mese di agosto di ogni anno. L’ultima
Nzegna data dall’ormai lontano 1953. In questa festa veniva scelta una
coppia, formata rigorosamente, per antica consuetudine mai venuta meno,
da un pescatore e da un’acquaiola. Vestiti con sfarzosi abiti, i due
rappresentavano, per l’intero giorno, l’alter ego della regale coppia
delle Maestà Borboniche in terra luciana. Si formava così
un pittoresco e variopinto corteo, che, tra lazzi ed acclamazioni, giungeva
sulla riva del mare di Santa Lucia, dove tutti, anche donne e bambini,
si tuffavano o venivano tuffati in acqua. Compresi i malcapitati e disattenti
spettatori. E guai a protestare! Era questo un grazioso omaggio dei
Luciani al loro mare. Un mare sempre amico, che diventerà però
amarissimo nel periodo post-unitario, quando ai primi del Novecento
i Luciani, a migliaia, conosceranno, a causa di una nera miseria, la
dura strada dell’emigrazione verso le Americhe. Si comporranno così
le struggenti strofe di Santa Lucia luntana. Santa Lucia luntano ‘a
te quanta malincunia! La canzone finisce poi per diventare un vero e
proprio inno nazionale di tutti gli emigranti meridionali. Eppure quel
mare, un giorno non lontano, i Luciani l’avevano orgogliosamente solcato
a bordo delle splendide navi della Real Flotta Napolitana"....
____________________________________
Inviato
da Anonimo
il 17/09/08 @ 15:47
Io non conosco Pasquale della Monaco.
Marina lo definisce "nostro buon amico" e certamente avra'
le sue buone ragioni.
Ma anche io, se non ho mai sentito parlare di questo signore,.... ho
le mie buone ragioni.
Ed adesso sono confortato (nel non conoscerlo) da questa ennesima stupidaggine
che viene da lui organizzata...
La festa della "'Nzegna" e' sempre stata una festa dei Luciani
!
I Luciani sono sempre stati fedeli al loro Re Borbone !
Gli ideali della Rivoluzione Napoletana non centrano una mazza.....forse
centrano per compiacere la sinistra del governo cittadino e regionale......centrano
per avere congrui finanziamenti..... centrano per etc. etc.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci sia azzecca, dice Andreotti.
Pasquale della Monaco, ma pecche' nun te stive a casa ???
Antonio Ambrosino
Sono
proprio curiosa di sapere quanti napoletani e più in generale quanti italioti,
che si erudiscono con la Gazzetta dello Sport , Novella 3000 e Diva &
Donna, sono a conoscenza dell’imminente esperimento scientifico del CERN
che intende rieditare, il prossimo 10 settembre, la Creazione di circa
cinque miliardi di anni fa, con qualche rischio tuttora sconosciuto alla
globalità terrestre e – a quanto pare – ai medesimi “soci” del Padreterno!
In rete c’è materiale in ogni lingua ed in ogni formato audio, video e
letterario; l’informazione italiota, invece è latitante come sempre, se
non fosse per qualche testata genovese che giusto giusto ne parla per
magnificare la partecipazione di Ansaldo Superconduttori e dell’INFN con
una trentina di ricercatori genovesi su qualche centinaia di italiani,
i quali sono impegnati ai laboratori di tre su quattro punti cruciali
del prossimo Big Bang, ovvero le stazioni sotterranee Atlas, Cms e Lhc-b,
del progetto LHC, alla ricerca del “bosone” di Higgs (non è un animale
preistorico, è una “particella”!). Avete presente una bussola? Bene! Dal
quadrante ricavatene una losanga e sostituite ai punti cardinali le sale
sperimentali Alice, Atlas, Lhc-b e Cms. Le particelle saranno dapprima
accelerate e poi fatte scontrare a una velocità pari al 99,9% della velocità
della luce in questi quattro punti di collisione. Tutto ciò, allo scopo
di spiegare perché la materia ha massa! Per arrivare a questa scoperta,
cruciale per il mondo scientifico, s’incrociano fasci di protoni 40 milioni
di volte al secondo e ci si avvale di tecnologia “made in Genoa” – come
riferisce la stampa locale - . “L’Ansaldo Superconduttori ha infatti realizzato
gli “avvolgimenti superconduttivi” del magnete impiegato nell’esperimento,
lungo 26 metri e uno dei più grandi al mondo: il cuore, cioè, del dispositivo
in grado di dare informazioni precise sull’energia, la direzione e il
tipo di particelle prodotte nello scontro tra i due fasci di protoni accelerati
in Lhc.”. Sulle tracce del bosone di Higgs sono anche i ricercatori impegnati
sull’esperimento Cms: si tratta di un rivelatore costituito da un solenoide
superconduttore, costruito per misurare con precisione muoni, fotoni ed
elettroni. Oltre a cercare la preziosa particella, Cms cerca conferme
sulla teoria della supersimmetria, pensata dai fisici per risolvere alcune
questioni lasciate aperte dal modello standard di descrizione dell’universo.
Semplice, no? Figuriamoci ccosa ne hanno capito Prodi, Berlusconi, La
Russa, Veltroni... Bossi! I nostri politici non ci hanno nemmeno informati
dell’evento: tanto, dopo il 10 settembre, “chi c’è, c’è!”... C ome cappero
si potrebbe, poi, tradurre col linguaggio dei segni ai sordomuti sudditi
la ricetta della Creazione, se questi manco conoscono e sanno dove reperire
gli ingredienti? E’ un litigio internazionale tra chef de rang, per aggiudicarsi
la stella Michelin (non in senso astrofisico): la scuola nouvelle cuisine
dei fisici nucleari contro la scuola tradizionale dei Chimici, eredi degli
antichi filosofi alchimisti, che temono il catastrofico frittatone nucleare.
Potrebbe addirittura verificarsi l’ipotesi della creazione di un Buco
Nero che, ampliandosi nel fagocitare se stesso, come un gatto che si morde
la coda, ingoierebbe la Terra di qui a quattro anni … esattamente nel
2012, annus orribilis delle concordi profezie sulla distruzione del pianeta.
“Non è vero ma ci credo”, direbbe Eduardo… se fosse quaggiù e non al sicuro,
lassù, beato lui! Quaggiù, dovremmo smazzarcela noi, se la Corte per i
Diritti Umani di Strasburgo, adìta dai chimici tedeschi, non interverrà
a staccare la luce al CERN il 10 settembre mattina! Dico a voi, seguaci
del “culi e tette”, del “pallone”… a voi, tronisti e veline, a voi, sgallettate
e teppisti, brigatisti e mafiosi, politicanti ed affaristi… black-block
e noglobal, pacifisti e majorettes, magistrati e robespierres... sarà
inutile chiudersi nel bunker della casa del Grande Fratello o nel sottoscala
della Domenica Sportiva, di Annozero e di Ballarò, dopodomani mattina…
Siamo tutti, indistintamente, cavie... come i porcellini d'india, le scimmie
del Nepal ed i beagles... Se l’esperimento andrà male... finiremo tutti
assieme nel buco del culo del buco nero! Pensare che stavamo aspettando,
tutti mortificati, che fossero le discariche napoletane, il percolato
nostrano, la mozzarella di bufala campana e... il Vesuvio a fare la loro
parte… Che fresconi! (marina salvadore) in foto: l'acceleratore di particelle
di Ginevra, Large hadron collider, da 6 miliardi di euro (... puozze scula'!
)
Inviato
da Anonimo
il 08/09/08 @ 21:55
Marina, ne avevo vagamente sentito parlare, ma confesso
che ero quasi all'oscuro. Non ho parole, maremma maiala. Scusa il francesismo
ma penso ci sia di che preoccuparsi.
Patty Ghera
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 08/09/08 @ 22:23
Che ti devo dire, Patty? Speriamo che arrivi E.T.
a staccare la corrente!!!
marina
____________________________________
Inviato
da senzabarriere.d
il 09/09/08 @ 10:55
Ne abbiamo sentito di tutte le specie, di tutti
i colori. Questa è l'ultima. Credo che gli effetti di una sostanziale
non curanza della vita. siano già in corso. Abbiamo avuto modo
di sapere che l'Italia tutta, dal nord al sud è stata attraversata
nel mese di agosto dall'imperversare di un virus che ha costretto alle
cure pazienti già affetti da altre patologie. Il Lazio, la Calabria,
la Toscana, le Puglie, specialmente nelle zone di mare sono state interessate
da fenomeni con febbri, mal di stomaco, accelerazione cardiache ed a volte,
anche da piccole emoraggie interne. E' un caso che è stata data
notizia di difficoltà di sintesi, in certi laboratori francesi
e svizzeri. L'umanità è malata, la terra è malata.
Come gli struzzi, mettiamo la testa sotto la sabbia, per non vedere, non
sentire e siamo pecore al macello. Si pecore, come quelle di Nola che
sono tutte morte, ed il loro pastore con loro. Ci indigniamo per la spazzatura,
per i fuochi, la diossina ed intanto muoiono troppa gente per i più
svariati tumori. Tra i giovani si diffonde, al di là della presunzione
di vivere, di essere intoccabili ed eterni, la sofferenza psicologica,
la non accettazione di se stessi e delle responsabilità.L'olocausto
della degenerata genia umana è in atto da tempo, dal sorgere della
società industriale, dalla depauperizzazione delle ricchezze, dalla
deforestizzazione dei polmoni verdi del pianeta, dallo sconvolgimento
delle leggi non scritte, eppure esistenti che regolano i contatti tra
l'uomo, la natura, gli animali. L'aria è malata, il sole è
malato, la terra soccombe. Un sole nero ci investirà con i suoi
freddi raggi, il pianeta sarà rosso d'incendi e resteranno solo
rocce cotte di silicio e sabbie del deserto, come quello di Marte. Tutto
brucerà, senza onore, nè gloria.Tutti tacciono, Medusa aspetta
e sogghigna. Dopo tanti anni ha avuto la sua vendetta. Il grande inganno
è stato perpetrato e nessun eroe ci salverà, A proposito,
dove sono i nostri ambientalisti, i verdi più accesi e le tante
sigle che li contengono. Pecoraro Scanio dove stà.
Mimmo Di Renzo
Sono 77! Ma la tua
eroica vita... che tante volte ha sfidato il pericolo e l'inganno...
s'è come sospesa in un incubo dal 1992: sedici anni della tua preziosa
ed impagabile esistenza, rubati alla tua Dignità, ai tuoi cari, ai tuoi
amici, alla Società Civile, alla Patria... che ancora aveva disperato
bisogno di Uomini come te!... Il cercopiteco di questa "Civiltà del
Cretino" e l'Orco onnivoro delle minacciose fiabe ricattatorie dell'infanzia
sono andati "a braccetto", schifosamente complici del Potere Occulto,
per lordare il Giusto, il Bello e il Buono di questo "Paese" ch'è sorto
sulla Menzogna e che continua a pascersi nella Perfidia. Ci spiace che
il tuo sonno vigile sia visitato da sogni mostruosi e che il tuo sguardo
dolce sia costretto, da sedici anni, ad assorbire le immagini delle
miserie umane, dello squallore istituzionale, del degrado peggiore di
questa Società irriconoscente che hai difeso a spada tratta per tutta
la vita! Ti siamo grati per la forza che ancora trattieni in te e che...
CI DA FORZA! Noi, faremo l'impossibile per svegliarti dal sonno, per
trarti fuori dall'incubo... per sostenerti nel far ripartire la tua
vita... là... da dove ti hanno costretto ad accantonarla come un abito
strappato... in quella blasfema vigilia della nascita del Salvatore
del '92... Sono "i tuoi anni in quell'anno" che festeggiamo, ancora
oggi... da tre lustri! La tua età, l'orologio, il calendario, la giustizia...
riprenderanno a scorrere dal tempo dei tempi prossimi a venire della
tua resurrezione al mondo. Ricorda, Bruno, IL TEMPO NON PASSA. ARRIVA!
marina salvadore ********** Nella sezione "commenti" di questo post
raccoglieremo tutti i messaggi di augurio per Bruno Contrada e glieli
faremo pervenire!
Inviato
da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:01
Al Generale Bruno Contrada i miei migliori auguri
di Buon Compleanno. A me si uniscono tutti coloro che lo hanno eletto
a simbolo di tutte le difficoltà che una persona anziana, un
disabile, deve affrontare in una società sempre più refrattaria
a se stessa. Al vivere civile, alla meritocrazia, alla dolcezza alla
gentilezza, alla giustizia, alla verità. Caro Generale, mi permetto
di apostrofarla in tal modo, per l'amicizia che mi lega ai suoi fratelli,
al fatto che sono iscritti alla mia associazione, alla voglia di poterle
stringere la mano. Spero che ieri sera tutti gli antropofagi, i cannibali,
le iene, gli sciacalli di ogni risma, politici, giornalisti, opinionisti
e giudici presenzialisti, abbiano potuto vedere lo speciale de "La
7" sul caso Tortora, che ad opera del conduttore, ha raggiunto
momenti di grande partecipazione. Tutta questa genia, pseudo scrittori
ed altri, si sono saziati della carne e dello spirito di Tortora , uno
di noi. Gli stessi si sono affannati davanti alla sua persona, strappandole
a brani, la storia, i meriti ed i riconoscimenti. Per Tortora bastarono
due pentiti, onnipresenti, per Lei Generale, ce ne sono voluti sette.
Coraggio, noi non l'abbandoneremo mai.Un abbraccio ed una stretta di
mano per quando sarà possibile godere della Sua presenza. Spero
presto.
Mimmo Di Renzo
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:10
Auguri dal più profondo del mio cuore al
caro Bruno, che per me è come un fratello. Continueremo a batterci
per Lei per ottenere la dovuta riabilitazione davanti al mondo. Un abbraccio
da lontano nella speranza di poterlo fare presto.
Maria Venera
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:39
BUON COMPLEANNO
Ennio
________________________________________
Inviato
da pattyghera
il 02/09/08 @ 14:09
Generale, la guerra è finita, il nemico
è scappato, è vinto, è battuto, dietro la collina
non c'è più nessuno, solo aghi di pino e silenzio e funghi
buoni da mangiare, buoni da seccare, da farci il sugo quando è
Natale, quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare.
Buon compleanno dal profondo del cuore.
Patty Ghera
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/09/08 @ 14:22
Caro Generale
auguri di Buon Compleanno anche da me.
Io sono il capitano di mare con la fisima degli aerei .... si ricorda
?
Spero presto di pittarle l'aereo che lo riportera' TRIONFALMENTE a casa
sua...
Antonio Ambrosino
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 15:44
Sia il Suo prossimo compleanno in famiglia senza
limitazioni e a casa! Mia moglie e io Le siamo vicini. Con stima e cordialità
mille auguri da Vanni Stefanelli.
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 16:08
Pienamente convinti della sua innocenza e pulizia
d'animo, ALBERTO e MIRIAM da Cagliari le fanno tanti auguri e la abbracciamo
idealmente anche se attraverso qs strumento che e' internet. Stia su
che appena torna a casa in sicilia la veniamo a trovare per un caffe'
io e mia moglie.
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 17:02
Buon compleanno dottor Contrada, è lieve
il peso degli anni, pur se tanti, trascorsi senza tradire il proprio
onore! Cosimo Musca
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 17:37
che viva serenamente, e provi a dimenticare le
porcherie che gli hanno fatto.
andrea marcenaro
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 17:40
AUGURI DI CUORE DR.CONTRADA NON AGGIUNGO ALTRO
ED AUGURI ALLA SUA FAMIGLIA . CON RISPETTO ROBERTO AMORDELUSO
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 20:10
Sono un ex maresciallo dei CC che ha subito la
stessa sorte di Contrada figuratevi se non sono solidale con lui!!!
Auguri! Giovanni Battista Ferrari
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 20:11
Nel formulare al generale Contrada il miei auguri
più sinceri mi piace riportare qui un commento ad un mio post
e la mia risposta: Grazie per i tuoi commenti sempre pieni di umanità....semplicemente
grazie. In questi giorni ti sto pensando parecchio...si riparla di Contrada...(
non mi piace chiamarlo "caso"),ricordo il tuo post di solidarietà
e i commenti ! ------------------- Contrada? Dire che sono lieto per
gli arresti domiciliari è poco: sono felice. Per Enzo Tortora
ero convinto "a pelle" della sua innocenza, votai per la sua
elezione a deputato e mi beccai del "camorrista" da uno dei
suoi giudici (!). Per Bruno è diverso. Non è solo una
sensazione dovuta al fatto che ne conosco il fratello e la storia integerrima
della sua famiglia. E' dovuta alla lettura lunga, approfondita, noiosa
e a tratti incredibile dei suoi processi, delle sentenze, delle infamanti
accuse di ignobili e inaffidabili "pentiti", della sua vita,
delle sue lotte contro la delinquenza, della mia convinzione che lui
sia a conoscenza di fatti e personaggi dai poteri forti, sì,
molto forti per cui era necessario che non parlasse (ma non parlerà
mai, è troppo radicato in lui il senso dello Stato) e che morisse,
ridotto ad una larva, in uno sperduto e solitario carcere di provincia
e non nella prigione militare del Celio come sarebbe stato obbligatorio
nei confronti di un generale e di un prefetto. A lui è stato
negato ogni diritto ed ogni misericordia. Quella stessa misericordia
che è stata ampiamente applicata, in modo aberrante, ai criminali
assassini nazisti. Sì Giovanna, forse sbaglierò, ma io
sono sicuro, assolutamente sicuro che Bruno sia innocente e che sia
la vittima di alcune potenti frange di quello Stato che lui ha servito
e che è diventato il suo carnefice.
Sergio
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 02/09/08 @ 20:16
Egregio Dott. Contrada che l'anno trascorso possa
con se portare via tutte le angherie subite ed il prossimo darLe la
possibilità di ritornare ad una vita serena in famiglia e con
quegli amici, che non sono pochi, Le sono stati vicino in questo brutto
periodo. TANTI SINCERI AFFETTUOSI AUGURI.
Mauro Caiano
________________________________________
Inviato da kuskus0
il 03/09/08 @ 07:01
ECCELLENZA...e non per titolo spettante ma per
antonomasia, sono felice che questo tuo compleanno sia riuscita, con
le mie piccole forze ma con un'incrollabile volontà e determinazione,
a fartelo trascorrere fuori dal carcere. Consiglio agli amici di giocare
sia i numeri della nascita di Bruno Contrada, che i suoi anni, che la
data del 3 luglio 2008, su Napoli, Palermo e anche la Nazionale. Se
vinceremo potremo pagare il ricorso alla Corte di Strasburgo. Auguri
carissimo per oggi, per domani e per sempre. Agnesina, la tua dottoressa,
non si è "invaghita" di te... MA TI AMA DAVVERO!
Un abbraccio e mille baci Agnesina Pozzi
________________________________________
Inviato da angelicadiavoletta
il 03/09/08 @ 09:05
auguri ad un uomo di stato,che nel momento di
terrore non ha mai avuto paura,dando protezione e fiducia alle istituzioni,che
prima gli anno dato carta bianca ,per poi denigrarlo,grazie Violante.grazie
di cuore per tutto quello che NON hai saputo fare,di buono,ma sopratutto
per l'infamante complotto da te gestito e organizzato,grazie.!!!!!!.Salve
Generale un abbraccio da.....Barbarossa.
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 09:31
Al Dott. Bruno Contrada tutta la mia solidarietà,
e un infinito desiderio di vedere una giustizia “GIUSTA” finalmente
arrivare per il suo bene, e per il bene di tutti. Buon compleanno!!
Rosalva Weber Altini
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 11:13
Egr. DR Bruno Contrada, mi permetta di esprimerLe
la mia profonda riconoscenza (per il lavoro già fatto a servizio
di ogni cittadino) e la mia ammirazione per la Sua ostinazione a non
piegarsi di fronte ai calunniatori che La vorrebbero in prigione a vita.
Grazie vivissime Arrigo Guardigli di Ravenna
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 11:17
Caro Dott. Contrada, le faccio tanti auguri di
Buon Compleanno. Rimarrà sempre un esempio per i pochi che vivono
nella verità, purtroppo sulla Terra la verità non ha quasi
mai trionfato, sempre troppo tardi.
Con stima Carmen
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 11:23
Auguri!!! Sperando che prima o poi la persecuzione
giudiziaria finisca.
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 20:47
Un carissimo affettuoso augurio a Bruno Contrada.
Gli sono sempre vicino sicvuro della sua alta caratura morale. un saluto
anche a Anna Ida e Vittorio.
Luciano Schifone
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 03/09/08 @ 20:48
Cio' che è ovvio , non ha bisogno di essere
dimostrato... Tanti lo sanno, alcuni temono ripercussioni, pochi rimangono
abbarbicati su concetti giustizialisti che vogliono tutti colpevoli
e corrotti, aldilà dall'evidenza stessa...Mi rode sapere che
il cervello umano con le sue immense potenzialità, per logiche
partitiche o di regime, non riesce a spaziare, pensare con proprio pensiero,
arricchire o rivedere le proprie tesi, esaminare, considerare, districarsi
dal groviglio immondo di idee malsane... Tale limitazione, è
un vero e proprio handicap per il genere umano; non riuscire a concettualizzare
a discernere, rischia di fare di noi dei burattini in mano ad un esperto
burattinaio! Spero che questo giorno sia l'inizio di una nuova vita
all'insegna della verita e della consapevolezza. Buon Compleanno Eccellenza
claudia badalamenti
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 04/09/08 @ 11:24
Con gli auguri che la delusione provata verso
la giustizia umana possa aprirLe il cuore verso quel Dio che non abbandona
mai nessuno: " il Dio che atterra e suscita che affanna e che consola
sulla deserta coltrice la testa accanto a lui posò! - dal 5 maggio
di Alessandro Manzoni) Antimo Ceparano
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 04/09/08 @ 15:49
Tantissimi aguguri di buon compleanno. Sei sempre
nei miei pensieri e non scorderò mai la passeggiata fatta con
te a Mondello in attesa della sentenza di primo grado.
Francesco Iannuzzi
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 05/09/08 @ 17:17
L'altra sera su LA7 è andato in onda il
calvario cui taluni "magistrati" (sic!) hanno sottoposto Enzo
Tortora. Sembrava di assistere ad una sintesi registrata del trattamento
riservato al Dr. Contrada: peccato che la vicenda del il Dr. Contrada
non abbia la stessa "attenzione" da parte dei mass-media.
Noi però ci siamo e combatteremo al suo fianco per restituirgli
l'onore e la libertà. Augurissimi Dr. Contrada.
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 05/09/08 @ 17:28
Non so per qule motivo il messaggio che ho appena
inviato relativo al servizio andato in onda su LA7 è apparso
come inviato da anonimo, come i tanti anonimi dei vari messaggi che
ho letto. Probabilmente è perchè molti di noi non abbiamo
tanta dimestichezza col web o è complicato il link. Mi chiamo
Gerardo Puopolo e credo che gli amici di Bruno Contrada non abbiano
nessuna necessità di nascondersi, anzi lottare per la sua causa
è una battaglia per la Giustizia con la G maiuscola. Di nuovo
auguri Dr. Contada
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 05/09/08 @ 21:01
Risulta "anonimo" chi non è registrato
in questo sito. Lo spazio è aperto a tutti. E' sufficiente ricordarsi
di firmare i propri messaggi, per non risultare del tutto anonimi! Grazie,
per la partecipazione!
Megaride
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 06/09/08 @ 16:12
Invio la mia solidarietà al Sig. Bruno
Contrada,
Ettore Mastini
________________________________________
Inviato da Anonimo
il 08/09/08 @ 10:07
LUNGA VITA A BRUNO!BUON COMPLEANNO BRUNO ! GLI
ANNI, SONO LA SOMMA DELLA VITA, PIU' ANNI HAI, PIU' ESSA E' LUNGA E
FELICE, QUESTA VITA CHE SENZA INTERVALLI, ARRIVA FINO ALL'ULTIMO RESPIRO
AFFATICATA DAL PESANTE CAMMINO, INQUIETA E SPESSO INSIGNIFICANTE, IN
GUERRA PER LA PACE, MA SENZA ACCORGERCENE. IL TEMPO MISCELA LA VITA,
LUI CORRE PER FAR DIMENTICARE IL BRUTTO,E SI FERMA PER ZUCCHERARE ...IL
BELLO. LA VITA RIESCE A SORPRENDERCI SEMPRE E A DARCI I SECONDI TEMPI
DA VIVERE. PORTANDO A SPASSO NEI SOGNI, LA REALTA'. NOI CI SIAMO A FESTEGGIARTI
VIRTUALMENTE. AUGURI ! NOI TI AMIAMO.
MICKEY
DELINQUENTI DA STADIO
Occorre la mano pesante. Non si può continuare ad infangare quel che
resta del buon nome di Napoli. Sono gli eredi naturali del ’68, di quei
figli di papà che giocavano alla rivoluzione facendo e facendosi male.
Violenza e odio a piene mani. Contro tutto e contro tutti. Per distruggere,
per sfasciare, per rovinare. Una corsa a delinquere. A Napoli non c’è
più il sole: è oscurato da una incipiente nuvolaglia cupa e nerastra.
Dopo la “munnezza” gli ultrà. Sodoma e Gomorra. Sodoma e Gomorra insieme.
Ma se Sodoma venne distrutta assieme a Gomorra dalla Giustizia divina,
perché non augurarsi che la “giustizia” possa liberarci da ogni cancro
che macchia, offende, infama quel che ancora esiste della Napoli civile?
Ultrà: accozzaglia, mucchio, mescolanza, coacervo, massa, branco di
facinorosi, di violenti, di prepotenti, di delinquenti, di mascalzoni
buoni soltanto a far danno, a provocare disastri, a devastare, a distruggere,
demolire. Bandana al collo, teste rasate, torso nudo, tatuati, drogati,
allucinati, esaltati, esagitati, trasandati, sciatti, sfrontati, questi
e non altro è il perfetto ultrà confezionato e coccolato dalle società
cosiddette sportive. L’accezione, il senso stesso del termine “ultrà”
ha in sé qualcosa che va oltre il consentito, il lecito, il comprensibile.
L’ultrà non è un tifoso, né un sostenitore, ma un distruttore, un demolitore,
un affossatore dello sport più puro. L’ultrà non ha niente a che vedere
con lo sport vero, autentico, che è disciplina, sacrificio, dedizione,
attaccamento, ardimento. Il calcio, questo calcio di questo campionato
che dicono sia il più bello del mondo, non ci piace, non lo preferiamo.
La gente perbene, il tifoso eccellente, lo sportivo interessato, stia
lontano dai campi di calcio per non mischiarsi a queste folle di mascalzoni.
Mascalzoni e vigliacchi, che sapendo di farla franca, sapendo che nessuno
può permettersi nemmeno lontanamente di “toccare caino”, spadroneggiano
in lungo e in largo seminando il terrore laddove passano. C’è assoluto
bisogno di una sana dura lezione che ci liberi da quest’altra vergogna.
La Napoli vera, la Napoli genuina deve essere risanata.
Inviato
da Anonimo
il 02/09/08 @ 09:26
2008-09-01 19:57 ROMA-NAPOLI: CONVALIDA FERMI,
GIA' SCARCERATI 5 TIFOSI ROMA - Sono già liberi i cinque tifosi,
tre della Roma e due del Napoli, fermati ieri dopo gli incidenti scoppiati
nella capitale tra ultrà della Roma e del Napoli nella prima
giornata di campionato. Per tutti il Tribunale di Roma ha convalidato
i fermi ed ha disposto l'immediata scarcerazione. Una decisione scaturita
per effetto di una legge, la 332 del 1995, che impone la scarcerazione
per tutti gli incensurati arrestati per reati che prevedono pene inferiori
ai due anni. In virtù della richiesta dei termini a difesa da
parte dei loro difensori, saranno tutti processati a partire dal primo
ottobre prossimo, ciascuno per conto proprio, con il rito direttissimo.
Si tratta dei romanisti Giordano Corsi, accusato di aver rapinato un
tifoso, Giovanni Corneli, sorpreso a disfarsi di un martello, Luigi
Alberto Siccardi, trovato in possesso di due bombe carta, e dei napoletani
Diego De Martino, trovato in possesso di un coltello, e Danilo Durevole,
accusato di resistenza a pubblico ufficiale. Gli arresti sono avvenuti
prima e dopo l'incontro nei pressi dello stadio Olimpico dove ci sono
stati momenti di tensione all'arrivo della tifoseria azzurra giunta
a Roma con un treno "sequestrato" a passeggeri con regolare
biglietto. A questo proposito il questore del capoluogo campano Antonino
Puglisi, in un'intervista apparsa sul "Mattino", ha precisato
che "quando quel treno si è mosso da Napoli, non c'era alcun
pericolo di ordine pubblico" e quindi nessun motivo per impedirne
la partenza. "Cosa avrei dovuto fare, un processo alle intenzioni?
- ha aggiunto - trovo deplorevole quanto accaduto a bordo dell'intercity,
considero spiacevole qualsiasi forma di violenza contro persone o cose.
E' stata una follia inqualificabile, ma quando il treno si è
mosso non c'erano segnali di allarme al di là del naturale disagio
dei passeggeri costretti a viaggiare in carrozze affollate di tifosi.
Tanto che in molti hanno cambiato treno, ma l'hanno fatto in modo autonomo
e spontaneo, senza alcuna pressione o violenza". I circa 1.500
tifosi in partenza con l'intercity - ha sottolineato il questore - "erano
muniti di biglietto ferroviario e per lo stadio, e non armati: li abbiamo
perquisiti, se avessimo trovato anche un solo tifoso armato di oggetti
contundenti l'avremmo arrestato", sottolineando che la richiesta
di una relazione dettagliata sull'accaduto da parte del ministro Maroni
è "un atto dovuto, anche in vista della riunione sull'Osservatorio
delle tifoserie". La furia devastatrice dei teppisti napoletani
non è stata circoscritta al solo treno che li ha portati nella
capitale: anche 20 dei 39 mezzi dell'azienda di trasporto pubblico capitolina
messi a loro disposizione per il trasferimento dalla stazione allo stadio,
e ritorno, sono stati distrutti: danni per 60 mila euro.
______________________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 02/09/08 @ 11:05
Napoli produce Maurizio Blondet 01 settembre 2008
Salva in PDF Stampa Manda per E-mail Testo Commenti «Gentile Direttore,
Le scrivo a proposito dell’ennesima domenica di follia del calcio italiota.
Non so se ha sentito la notizia di quel treno in partenza da Napoli
divenuto ‘proprietà’ degli ultras. I passeggeri ‘regolari’, normalmente
muniti di biglietto, sono stati costretti a scendere per cedere il loro
posto a centinaia di tifosi subumani. Il bello è che era proprio
il personale di Trenitalia a consigliare ai normali passeggeri di abbandonare
il treno! La solita Italia: i violenti e (deficienti) hanno la meglio
sulle persone oneste, con l’avallo delle cosiddette autorità...
Personalmente avrei chiamato l’esercito e, piuttosto di darla vinta
a quelle belve neandertaliane, avrei preso il treno a cannonate... altro
che Bava Beccaris! Grazie. Cordiali saluti. Luca G.» Naturalmente
si doveva fare come dice lei: far partire il treno, istradarlo su un
binario morto un chilometro più avanti già presidiato
come si dice da «ingenti forze di polizia» che avrebbero
dovuto procedere prima a soffocare con lacrimogeni, e poi a bastonare
meticolosamente, da spezzargli le ossa, tutta la teppa che ne aveva
preso possesso. In Paesi più civili avrebbero fatto così.
Ma provi a immaginare come avrebbero documentato in diretta i TG serali
la «feroce repressione», come avrebbero deplorato i giornali,
quali proteste avrebbero elevato le cosiddette «sinistre»,
e il cardinal Sepe; Famiglia Cristiana avrebbe gridato di nuovo al «fascismo
che ritorna». Forse persino al Papa sarebbe stata fatta pronunciare,
all’Angelus, una condanna della violenza poliziesca, beninteso insieme
a un invito alla «tifoseria sì, ma responsabile».
Dunque non ci resta che la nostra e sua protesta. Quanto sia flebile
e vana, lo vede anche lei. Non possiamo che fare qualche vacua riflessione
- che lascia il tempo che trova - sulla «produttività»
di Napoli. Chi dice che Napoli non produce? Produce monnezza a tonnellate,
e rifiuti umani a squadroni. Chi dice che Napoli non sa organizzarsi,
che vive alla giornata? Quell’armata di teppisti tracotanti era organizzatissima
nella distruzione e nel sopruso contro i passeggeri; si vedeva che agivano
secondo un piano predeterminato, la loro arroganza era deliberata, si
sentivano protetti dal numero e dalla loro disposizione ad ammazzare,
violentare ed odiare. Altro che napoletani pressapochisti; quelle erano
vere SS dell’inciviltà idiota. Chi dice che Napoli non comtribuisce
al benessere nazionale? Contribuisce eccome. Non contenta di essere
una città di pregiudicati e disoccupati permanenti, a totale
carico della carità nazionale e delle tasse che pagano quelli
che lavorano, vuole anche distruggere i beni da noi cittadini pagati
- così, tanto per togliersi una soddisfazione, per far vedere
chi comanda. Non contenta di non far nulla di utile, vuole ostacolare
e devastare le opere di chi fa. Pensate solo ai turisti stranieri che
di certo si trovavano nelle stazioni di Termini e di Napoli; dopo quel
che hanno visto e subìto, dopo gli scoppi delle bombe-carta e
la guerra ferroviaria, dopo il terrore, credete che torneranno mai più
in questo accogliente Paese? Ecco l’importante contributo di Napoli
al turismo, unica industria nazionale da cui potremmo sperare un aumento
dei fatturati, e che invece sta calando precipitosamente. Quelle facce
piene di odio, quei quarantenni tatuati e palestrati che volevano solo
odiare - e non si sa bene chi, o che cosa, o perchè - mi hanno
fatto paura. La paura di una constatazione agghiacciante: se fossero
minoranze, non si avrebbe timore di disciplinarli con i metodi adatti.
Ma il fatto è che questi teppisti del niente, questi devastatori
gratuiti, questi distruttori del lavoro altrui, sono «maggioranza
nel Paese». Hanno dalla loro l’immane sistema del calcio-mercato,
delle tifoserie, delle camorre unite alle maniche larghe e carità
pelose che sono il tono stesso della vita pubblica italiana. Se sono
maggioranza, allora è finita, hanno vinto loro: dove trovare
le forze sufficienti per contrastarli, per combatterli e magari picchiarli
come meritano? La polizia, l’esercito stesso sarebbero sopraffatti dal
numero. E dai loro difensori ideologici. Lei dirà che esagero,
che in fondo i mascalzoni partenopei sono tanti, ma pur sempre minoranza.
Ma la invito a considerare la vasta alleanza e complicità, anche
inconsapevole,che circonda costoro, e li rende forti. Napoli ha il 35%
della popolazione con la fedina penale sporca; ma giusto per parlare
del Nord operoso, anzi del Nord-Est celebrato per la sua imprenditorialità,
abbiamo appena scoperto che in un sabato sera, il 47% dei giovani trovati
alla guida di un’auto erano sotto effetto plurimo di cocaina ed alcol.
Come reprimere, come disciplinare il 47% di criminali idioti pronti
all’omicidio colposo? Anche a ritirare a tutti loro la patente, l’effetto
è nullo: simili farabutti guiderebbero senza patente, ammazzando
e storpiando, e non esiste polizia a sufficienza per controllarli tutti
e tenerli a freno. Mi fa paura che questi, oltretuttto, non si vergognino.
Non abbiano nemmeno un barlume di vergogna per la fama che hanno gettato
sulla loro città; o per la cretineria di massa che rivelano drogandosi
e bevendo fino al coma etilico. E’ una paura - se mi è concesso
un ricordo personale - che provai oltre quarant’anni fa. Ero giovane
allora, e parlavo con alcuni giovani romani liceali incontrati in treno.
Non so perchè, il discorso cadde sulla necessità, in una
società civile, di ordine, il che implica qualche sacrificio
della propria individualità, dei propri impulsi. O meglio, ero
io che sostenevo questa tesi. Perchè quei giovani negavano, con
furia e deridendomi, l’idea stessa che i sacrifici fossero necessari.
Qualunque sacrificio, ogni astensione, ogni padronanza di sè:
a che serve? Non ci saranno mai più guerre, non c’è più
la penuria di nulla, non c’è più bisogno di astenersi,
di rinunciare a niente, di moderarsi, di disciplinarsi. L’idea stessa
era, per loro, un superato ascetismo reazionario; o meglio, come dissero,
«di destra». Fu la prima volta che mi sentii definire «fascista».
Chi pretende da loro un minimo di decenza e di auto-controllo è
«di destra». Antidemocratico. Oggi, come sappiamo, la «destra»
è molto cambiata. Fini la pensa esattamente come quei giovani
di allora, perchè si tuffa nelle acque vietate del parco di Giannutri,
ed ha messo incinta una velina platinata con cui - da presidente di
carica pubblica - si fa vedere in giro. E’ ricco grazie a quel lavoro
pubblico di cui viola gli impegni di dignità. Insomma, non si
fa mancare niente. E non si sente limitato da alcuna legalità,
nè da alcuna vergogna. Come vede, tutto il teppismo e l’alcolismo
al volante, tutta la corruzione arrogante della classe politica, tutta
la tracotanza della Casta (gli assessori siciliani si sono aumentati
gli emolumenti del 114% in tre anni) vengono da una sola ben precisa
pedagogia. Certi atti che momentaneamente ci agghiacciano - il fidanzato
che ammazza la fidanzata perchè vuole lasciarlo, l’orgetta giovanile
che finisce in delitto, lo stupro di gruppo, il bullismo scolastico,
la strage di strada in stato di ebbrezza - sono il risultato di una
«educazione» - o mala-educazione - che ci siamo impartiti
da noi stessi come popolo, con entusiasmo maggioritario: questa idea
che nessun sacrificio è più necessario, che possiamo fare
«tutto» che ne abbiamo «il diritto», che non
esistono doveri nè limiti legittimi. Che è finita per
sempre, grazie alla secolarizzazione consumista, l’epoca della vita
come povertà e come ascesi, impegno e milizia. Il che è
logico: se non c’è aldilà, tutto quel che ci resta da
fare è arraffare, scopare veline (se si può), sballarsi
fino all’incoscienza. Siamo rimasti in pochissimi a sforzarci di essere
migliori. A soprassedere a un acquisto che ci piace, a rinunciare alla
donna d’un altro, a misurarci nel bere o nel godere, a sacrificare un
po’ dell’oggi in vista di un domani di dignità, a studiare per
diventare qualcuno. Nè siamo incoraggiati a farlo da nessuna
delle agenzie pseudo-educative che dominano lo spazio pubblico. Anche
per questo, tale esercizio diventa ogni giorno più gravoso, più
fallimentare; l’atmosfera generale contagia anche noi; solo noi sappiamo
quante volte cediamo al peggio, quante ci concediamo ciò che
per i nostri nonni era scandaloso e peccaminoso, da vergognarsi. E’
il rifiuto totale, radicale, della vita come dramma e tragedia. Da quarant’anni
almeno, siamo come un popolo in vacanza perpetua da noi stessi. La convinzione
che mai saremo malati incurabili, mai poveri, mai agonizzanti e soli;
e dunque, che non c’è alcun bisogno di prepararsi, con l’esercizio
delle virtù (le buone abitudini) ad affrontare gli inevitabili
scacchi, le ingiustizie che subiremo, i rifiuti che incontreremo, le
povertà che ci attendono. L’educazione che io e lei riteniamo
vera - perchè la vita non risparmia dolori e impossibilità,
non freddo e fame e carcere, non malattia, e dunque il sacrificio si
rende «necessario» - è «di destra». Una
destra superata che non ha più votanti. Ora che la fase del consumismo
e della pseudo-abbondanza sta crollando, pensate solo a quel che potranno
fare le teppe organizzate se dovranno rinunciare alla «trasferta
col Napoli», il 47% dei giovani del Nord se non potranno più
permettersi la dose di coca e lo sballo costoso del sabato sera, per
non parlare della BMW da schiantare contro una macchinetta di maturi
pensionati. Per questo ho paura per il futuro del nostro Paese.
______________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/09/08 @ 13:13
Ne ero certa: ormai è normale i delinquenti
fuori i cittadini onesti dentro. Grazie onnipotente magistratura.
Maria
« Voi che vivete
sicuri / Nelle vostre tiepide case,/ voi che trovate tornando a sera/
Il cibo caldo e visi amici:/ Considerate se questo è un uomo / Che lavora
nel fango / Che non conosce pace / Che lotta per mezzo pane / Che muore
per un sì o per un no. / Considerate se questa è una donna, / Senza
capelli e senza nome / Senza più forza di ricordare / Vuoti gli occhi
e freddo il grembo / Come una rana d'inverno. / Meditate che questo
è stato: / Vi comando queste parole. / Scolpitele nel vostro cuore /
Stando in casa andando per via, / Coricandovi alzandovi; / Ripetetele
ai vostri figli. / O vi si sfaccia la casa, / La malattia vi impedisca,
/ I vostri nati torcano il viso da voi.” di Marina Salvadore Parafrasando
il titolo del romanzo autobiografico di Primo Levi, offerto alla consapevolezza
dei giovani studenti della scuola italiana di ogni ordine e grado, vogliamo
a questi giovani italiani offrire la possibilità di una più profonda
meditazione sulle tecniche persecutorie che, tra una play-station ed
un wipe, un concerto heavy metal ed una “canna” partecipano occultamente
dell’evoluzione bastarda di un Popolo, di uno Stato che dicesi progressista
e moderno… “di diritto!”… e ch’è soggiogato, invece, dall’aura plumbea
di un retaggio antico, quale solo una dittatura occulta riesce a suggerne
linfa e vitalità… come un vampiro! Il capro espiatorio Bruno Contrada,
posto a regime di “domiciliari sbagliati”, colpevole solo del fatto
di non essere stato "bersaglio centrato" dalla Mafia... che ha combattuto
per circa quarant’anni, è stato nuovamente ricoverato in ospedale...
Ci siamo recati, oggi, al Varcaturo per incontrare in strada... come
dei cospiratori, come dei viandanti disperati, sulla via del rientro
in Basilicata la dottoressa Agnesina Pozzi piombata come un fulmine
al capezzale del Generale Bruno Contrada ed abbiamo ottenuto un significativo
bollettino clinico… quale quello che pubblichiamo: “Il Generale Contrada
ieri 25 agosto 2008 è stato condotto dai Carabinieri presso l’Ospedale
Santa Maria delle Grazie (la Schiana) di Pozzuoli per essere sottoposto
ad indagini diagnostiche con relativo intervento mini-invasivo. Purtroppo
è stato possibile effettuare solo una parte dell’indagine perché vi
era il forte rischio di complicanze emorragiche. Per questo motivo,
i sanitari hanno deciso di rimandare la procedura successivamente, dando
al Generale un ragionevole tempo di recupero per poter affrontare il
tutto con il minimo rischio, in quanto persiste il forte sospetto di
una patologia neoplastica. A chi dovrà essere attribuita la responsabilità
morale e giuridica di una persecuzione che in termini di psico neuro
endocrino immunologia, ha tutta la sua ragion d’essere su Contrada,
così come avvenne per Enzo Tortora ed altri non emersi alle pagine della
cronaca? Penso anche alle vergognose insinuazioni in rete, ad opera
di celebri sconosciuti, che vedrebbero in Contrada il prototipo del
“malato immaginario”. Certi ignobili individui non hanno avuto mai la
fortuna di imbattersi nella sofferenza vera né di patirla su di loro
direttamente o indirettamente, per esserne arricchiti nel corpo e nello
spirito. Nascondono la loro nullità piangendo da coccodrilli e arricchendo
altro che le loro coscienze; diciamolo apertamente: per arricchire le
loro tasche a spese dello Stato Italiano e di noi contribuenti. Mi chiedo
anche chi risarcirà “il pericolosissimo” Contrada per tutto il feroce
ed ingiustificato accanimento anche ora che le sue forze sono ridotte
al lumicino, ora che barcolla e rischia di cadere, com’è successo anche
all’ingresso dell’Ospedale, ma che, davanti allo sguardo sgomento e
preoccupato sia dei Carabinieri che del portantino, continua a rifiutare
di essere trasportato su sedie o barelle o sostenuto a braccio. Agli
avvoltoi ignobili che aspettano di lacerarne anche le carni voglio dire:
Contrada resiste contro ogni vostra miseranda aspettativa, con dignità,
in piedi. Fiero e indomito checché ne pensino e dicano i suoi accusatori,
i suoi detrattori, i suoi nemici e chi ha avuto l’onere storico di condannarlo.
Mi hanno insultata per aver scelto di essere accanto a lui come medico,
di essere altrettanto “collusa” e forse “ricattata” dallo stesso; mi
hanno dileggiata per averne voluto prendere anche le difese da pseudo
avvocato non autorizzato; infine mi hanno “oscurata”ed accusata di falsità,
proprio quando producevo atti protocollati a testimonianza dei meriti
di Contrada nella lotta alla mafia. Posso comunque certificare, per
la tranquillità di questi signori, senza ombra di dubbio che, sebbene
a forte rischio emorragico…le sue mani, esaminate attentamente…anche
se non hanno le stimmate di un santo e non grondano sangue “. Sì! anche
noi crediamo fermamente che l’unico sangue possibile grondante dalle
mani di Bruno Contrada sia sangue stillato da stimmate, tipico dei santi
martiri… come la manna, dono dei sepolcri dei Santi... ma noi lo vogliamo
VIVO BRUNO CONTRADA... perchè abbiamo SETE di CONOSCENZA! (immagini
rubate da Umberto... che avrebbe potuto venderle e.. ce le ha regalate!)
Inviato
da Anonimo
il 27/08/08 @ 08:24
Se non ricordo male già la scorsa primavera
il dubbio di una malattia neoplastica allo stato iniziale era sorto?
Come mai in tutto questo tempo nessuno ha fatto ulteriori accertamenti?
I sanitari dell'Ospedale Militare che ne pensano? E la Dott.ssa Della
Pietra? Non era lei la responsabile? Auguri a Bruno Io le mani gliele
bacio con il cuore
Maria
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 27/08/08 @ 15:05
Più che "Se questo è un uomo"
è il caso di dire: SE QUESTA E' GIUSTIZIA.
Patty Ghera. Buona sera a tutti.
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 27/08/08 @ 16:00
Concordo con quanto espresso da Maria e da Patty.
Ma quando finira' questo ignobile teatrino, fatte di scorte, di autorizzazioni,
di ambulanze, di perizie, di accertamenti ........
Quando finira' la tortura di questo Uomo Dignitoso ma sopratutto Malato,
Anziano e Stanco ?
Giustizia, ma dove sei ?
Ambro
_____________________________________
Inviato
da Anonimo
il 27/08/08 @ 18:28
Cosa Dire, ho parlato con la Dottoressa Agnesina
Pozzi ed ho potuto sentire tutto dalla sua voce. Sono incazzatissimo,
per questo e perché una volta copiato il comunicato stampa dato
da Agnesina, appena ho tentato di inserirlo sul sito è sparito
ed è apparsa una scritta dove è scritto che il sito è
bloccato per sicurezza e l’autore è sconosciuto. Siamo sotto
tiro anche se tutto è fantascienza, incredibile. Ma tutta la
vicenda di Bruno Contrada è incredibile, inaccettabile. Violenza
allo stato puro. Questa non è giustizia, è assassinio.
Mi chiedo e chiedo ai politici, quando si potrà discutere di
una giustizia giusta e responsabile.
Mimmo Di Renzo
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 28/08/08 @ 11:10
Ho avuto il privilegio, in questo breve soggiorno
napoletano, di visionare la documentazione PODEROSA che Contrada ha
stilato di suo pugno in questi anni di martirio e di distruzione della
tua integrità morale. E' una vera biblioteca fatta di decine
e decine di volumi; ogni volume riguarda l'attenta contestazione degli
addebiti a lui mossi, la demolizione sistematica "dell'attendibilità"
dei testimoni contro di lui, la storia di un intero oscuro periodo a
suo danno. Solo il Padreterno in persona potrebbe fare proprio e memorizzare
tutto quel materiale per portarlo in discussione in un'aula di Tribunale
o produrlo per la revisione del processo. Ho suggerito quindi all'Avvocato
Lipera, che stimo moltissimo per la sua tenacia e professionalità,
di fare come si fa in America. Istituire un vero e proprio collegio
difensivo da lui presieduto/organizzato e supervisionato da qualche
Magistrato, corredato non solo di numerosi avvocati giovani cui affidare
lo studio pedissequo di uno o due fascicoli per impararli a menadito
e su cui poi essere periodicamente interrogati in breefing periodici
o riunioni di brain storming.., ma anche di uno storiografo che possa
impostare ed inquadrare gli atti con il metodo appunto proprio di questo
sapere. Solo così ci sarà una qualche speranza di riaprire
il caso ed ottenere la revisione. Una sola o due persone per quanto
preparate e volenterose NON POSSONO FARCELA, proprio per la mole impressionante
di materiale! Non si offenda per l'amor di Dio, Lipera, bravissimo avvocato;
non ho dubbi assolutamente sulla sua professionalità, bensì
sulla sua onnipotenza. Chissà se i vari avvocati susseguitisi
nella difesa di Contrada, oltre a citare Contrada sui loro budget elettorali...,
abbiano saputo far tesoro di quei documenti, studiarli almeno, piuttosto
che leggerli magari distrattamente e velocemente e rubacchiare qualche
citazione da incorporare nei testi a difesa. Avrebbero dovuto avere
il coraggio di sbattere la documentazione sul tavolo dei Giudici e dire
loro: "cazzo, adesso facciamo almeno cento udienze su Contrada
per discutere tutto questo materiale".. Proporrei intanto che il
Collegio si istituisca proprio a Napoli. Proporrei al comitato pro Contrada,
la ricerca di avvocati volontari che volessero, gratuitamente, entrare
nella storia di questa INGIUSTIZIA feroce verso un uomo GIUSTO. Tutta
la sua umanità è stata usata contro di lui, mi diceva
sconfortata sua nipote Daniela. Lui una volta sgridò un poliziotto
che puntava l'arma alla testa della donna di un mafioso; non voleva
che la donne vensse spaventata in quel modo e perfino questo suo nobile
gesto venne sato contro di lui. La storia INFAME aggradisce sempre i
migliori e Contrada non è solo Eccellenza perchè di diritto
gli spetta il titolo. Contrada è L'ECCELLENZA per antonomasia
e lo Stato, il SUO Stato, invece di difenderlo gli ha cagato in faccia.
ualcuno dovrà convivere per sempre con il lombrico che alberga
in ciascun essere umano. Ciao a tutti, con Contrada PER SEMPRE
Agnesina Pozzi
_______________________________________
Inviato
da Anonimo
il 28/08/08 @ 11:14
Bisognerebbe chiederlo a Violante il perche' la
sua autostima paranoica ha costretta Bruno a divenire un capo espiatorio
per tutti questi anni,bisognerebbe domandare ad ANDREOTTI che prima
difende l'operato di Bruno insieme a Cossiga e a Parisi e poi se ne
lavano le mani come fece Ponzio Pilato,povero Cristo,quanto ti ho voluto
bene,generale,agli ordini oggi e sempre ...cazzo di un popolo puttaniere
e bastardo..........................ciao!
Marcantonio
_______________________________________
Inviato
da kuskus0
il 30/08/08 @ 06:57
da Agnesina Pozzi: scusate i refusi di stampa
nel precedente scritto. A breve pubblicherò una mail bellissima
inviatami da un avvocato del nord est...a mille chilometri Contrada
ha suoi estimatori e studiosi del suo caso. Sto aspettando una mail
di risposta dall'estensore della stessa. Vi abbraccio tutti, specialmente
Marcantonio, che suppongo essere stato un dipendente di Contrada.
Ciao Agnesina Pozzi
Riceviamo da Mariano
Luise, il papà di Camilla, notizie incoraggianti circa gli esiti delle
cure in Florida. La bimba fa progressi. Le varie terapie la impegnano
per circa 10 ore al giorno, fino a sfinirla. La strada in salita è disseminata
di buone speranze ma anche di sudore e lacrime. Resisti, piccola dolce
Camilla... ti siamo immensamente grati: ci stai insegnando molte più
cose tu che mille maestri di vita! Daremmo noi stessi, per asciugarti
una lacrima o il sudore e preghiamo papà Mariano di non ringraziare
più quanti hanno reso possibile il sogno della Florida per te, perchè
siamo tutti noi a dover ringraziare te, per l'esempio che ci stai dando...
a noi, gente matura e "impegnata" ch'è convinta di essere "qualcuno",
di pontificare e filosofeggiare... dimentichi del Mistero della Vita,
racchiuso con le stelle nei tuoi occhi di luce!
Inviato
da Anonimo
il 03/08/08 @ 23:52
sarei curioso di sapere se i professionisti del
vittimismo d Stato, con le loro ricche associazioni politicizzate hanno
versato un obolo per questa bimba.
Checco 'Nduja
Chiarimento
per chi non usa le più elementari norme della DEMOCRAZIA
trasmesso da Mauro Caiano
Scusate
la prolissità di quanto andrò a postare sul nostro blog ... ma la giusta,
equa informazione mi costringe a pubblicare quanto segue: l'altra sera,
visionando il sito del Dott. Bruno Contrada al link "rassegna stampa"
abbiamo trovato alcuni articoli che, secondo noi, non riportavano la
realtà dei fatti ma - travaglio docet - faziosissime documentazioni
sul "caso CONTRADA". Ovviamente siamo intervenuti sul blog per dare
la nostra interpretazione dei fatti ... ma il blogger - tale emiliano
morrone - definitosi giornalista e regista, ha sistematicamente censurato
le nostre argomentazioni in difesa del Dott. Contrada. Il summenzionato
giornalista regista e quant'altro (e vogliamo presentarvelo nella foto
che pubblica sul suo blog) da sinistra Aldo Pecora, Emiliano Morrone,
Salvatore Borsellino (ovviamente non pubblichiamo, come sarebbe nel
nostro costume, per il piacere del bello ... ma solo per darVi la possibilità
di conoscere nei dati somatici il nostro interlocutore, considerato
che la rete abbonda di noialtri "ontroparte") .Ma tornando al motivo
della mio presente intervento vorrei sottolineare la faziosità di questo
giornalista regista ... che pubblica a suo piacimento quanto i canoni
del suo credo politico gli impongono ... consulenze con "travaglio"
- non intese letteralmente come difficoltose o problematiche - ma con
il messia del giornalismo nostrano, il Travaglio portatore del verbo
... il "Travaglio Io Sono": "Uomo lavorerai con sudore; donna, partorirai
con dolore!" ... Ebbene, nel rispondere ad un mio post dove dichiaravo
che in opposizione alle dichiarazioni dei pentiti v'era una dichiarazione
del Nostro Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga, il
sig. giornalista regista emiliano morrone ha pensato bene di censurarmi
e, nonostante abbia avvisato che avrei pubblicato sul nostro blog ....
ha fatto orecchie da mercante ... Il blog in questione è www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3406
.Chi volesse intervenire è pregato di documentarsi su quanto scritto
nei vari editoriali e quindi esternare la propria opinione su quanto
letto. Scusate la lungaggine, non nel mio costume, ma tanto dovevo e
tanto pubblico
Mauro Caiano
P.S.: ho dimenticato altra arrogante affermazione del giornalista regista
rivolta a Marina: "tu non sei giornalista e non figuri negli iscritti
dell'albo nazionale" ... Allora per i nostri lettori, e solo per loro
affinchè non nutrano dubbi sulla nostra, pubblico scansione della tessera
di Marina
Inviato
da vocedimegaride
il 29/07/08 @ 19:35
per chiarire le idee al sig Morrone, giornalista
e regista, riporto l'intervista al Dott. Contrada pubblicata su Panorama
ed a firma di Gianluigi Nuzzi: “Accetterei la grazia dal presidente
della Repubblica solo se non fosse chiesta dai miei familiari. La grazia
è un atto politico, che leggo come riparatorio dello Stato dopo
quanto accaduto”. Del supersbirro Bruno Contrada, 77 anni, non rimane
nemmeno il fantasma. Meno 11 chili in poche settimane. Un fantoccio
che si trascina ricurvo sui suoi segreti nel carcere militare di Santa
Maria Capua Vetere. Un corpo prima consumato dalle accuse di 14 pentiti,
poi asciugato dalle degenerazioni del diabete e dell’ischemia. Ancora,
prostrato dagli scontri sferzanti degli ultimi giorni con i parenti
di chi lottando contro la mafia è finito ammazzato. Parenti dai
cognomi di peso, Caponnetto, Borsellino, che dopo la condanna a 10 anni
della Cassazione ritagliano su Contrada la divisa infame del poliziotto
svenduto a Cosa nostra. Né pena né clemenza, né
grazia né indulgenza. È il partito trasversale del dolore.
Di chi ha perso il proprio caro in quella guerriglia confusa degli anni
Novanta tra Stato e Cosa nostra, sì, ma non solo. Totò
Riina e Bernardo Provenzano protetti da pezzi delle istituzioni, scontri
intestini che erodono l’antimafia, la gestione dei pentiti diviene opaca.
Difficile collocare quindi Contrada con certezza. Fino a metà
degli anni Settanta era un brillante poliziotto, 60 encomi ricevuti
dalla Polizia e 95 dal Sisde, un centinaio gli uomini delle istituzioni
che l’hanno poi difeso al processo. Poi sarebbe passato con la mafia.
Senza movente accertato: sui suoi conti non è mai stato trovato
denaro sospetto. Dopo i pentiti e i giudici di Palermo, ora l’accusano
anche i parenti delle vittime di mafia. Tutti contro la sola ipotesi
di grazia. Le dichiarazioni negative provengono da persone che non hanno
alcuna conoscenza dei fatti che hanno portato alla mia vicenda giudiziaria,
che ormai data a 16 anni fa. Parlo di Rita Borsellino, a maggior ragione
della vedova del consigliere Antonino Caponnetto, che forse nemmeno
sapeva chi era Contrada. Bisognerebbe che altri parlassero. Cioè?
Non capisco perché i Borsellino ce l’abbiano con me. Chiedano
ai familiari di Rocco Chinnici, mio amico, e del collega Boris Giuliano,
ucciso nel 1979 dalla mafia. Lui per me non era un amico, ma un fratello.
Per 16 anni abbiamo lavorato giorno e notte insieme, a gomito a gomito.
Ed è proprio a Borsellino che presentai il mio rapporto indicando
i nomi degli assassini. Forse questo i parenti di Borsellino non lo
sanno. Paolo Borsellino lo lesse e lo fece proprio apprezzando tra l’altro
il fatto che io non essendo più alla polizia giudiziaria non
ero tenuto a redigerlo. I familiari di Borsellino replicano sostenendo
che con il giudice non eravate amici, né lei era un suo collaboratore.
Non avevamo rapporti privati d’amicizia, ma ottimi rapporti professionali
quando lui era giudice istruttore a Palermo e io capo della Criminalpol.
Quando il 7 febbraio 1981 gli arriva sul tavolo il mio rapporto sull’omicidio
Giuliano, dispone subito 15 o 20 mandati di cattura dei 35 mafiosi che
io denunciavo nell’atto e che costituivano lo zoccolo duro dei corleonesi.
Tra questi ben sei appartenenti alla famiglia Marchese, ovvero padre,
zii e cugini di quel Giuseppe Marchese che poi fu uno dei primi pentiti
ad accusarmi. Nel mandato di cattura sempre Borsellino indica come accusa
anche le minacce di morte nei miei confronti. Come al processo, anche
oggi il suo caso divide. Tra i familiari, in diversi l’hanno difesa,
come Michele Costa, figlio del procuratore della Repubblica ucciso a
Palermo nel 1980. Mi sostiene perché sa che l’unico rapporto
giudiziario sull’omicidio del padre lo svolsi io per il procuratore
capo di Catania. Anche sua madre, Rita Bartoli Costa, icona dell’antimafia
in Sicilia, durante il dibattimento attraversò l’aula e venne
a stringermi la mano senza guardare in faccia i pm. Si è anche
detto che non bisogna concedere la grazia a un condannato per mafia.
C’è un principio che stabilisce che i cittadini sono tutti uguali
di fronte allo Stato, non vedo perché non si possa concedere
la grazia a chi è stato condannato per mafia. Io la accetterei,
sempre se non fosse presentata dai miei parenti, perché avrebbe
comunque un significato diverso dalla concessione di un beneficio. L’accetterei
come esito di una valutazione di dovuto atto riparatorio a fronte di
una grave ingiustizia subita. Io voglio una riparazione da parte dello
Stato perché non ho commesso nemmeno gli estremi integranti la
violazione del Codice della strada. Insomma, innocente su tutta la linea.
Io non mi considero innocente perché lego sempre questa parola
ai bambini o gli do un significato religioso. Io sono “non colpevole”
oppure estraneo ai fatti che mi sono addebitati. Innocente è
mio nipote e omonimo Bruno Contrada. Ha 2 anni: dal nonno in eredità
riceverà un cognome ripulito dalle accuse più assurde.
Eppure, un esercito di pentiti l’accusa di aver passato notizie essenziali
ai mafiosi. Per anni. Li avvisava di blitz, perquisizioni e indagini,
facendo sfuggire latitanti come Totò Riina. Le accuse dei pentiti
sono come palle di neve. Nascono piccole e a valle diventano valanghe,
intere montagne. Così un pentito tira l’altro per la cosiddetta
convergenza del molteplice, dove la stessa balla se è detta da
due pentiti diventa verità. Quando entri in questo meccanismo
sei finito. Il primo ad accusarmi è Gaspare Mutolo. Apparteneva
alla cosca Partanna Mondello di Rosario Riccobono, che ho perseguito
più di ogni altro gruppo. Tommaso Buscetta sosteneva che era
lei a passare le soffiate al boss Riccobono… Fra tutti i mafiosi che
io ho trattato questa è la cosca che ho combattuto con maggior
tenacia. Ho considerato sempre i mafiosi degli avversari, non dei nemici.
Ma con la cosca di Riccobono era diverso. Avevano ammazzato un mio giovane
collega napoletano, ucciso come un cane durante un servizio antiestorsioni.
Era guerra. Ho portato in Corte d’assise Riccobono e Gaspare Mutolo
con indagini svolte personalmente. Per poi vederli assolti dall’accusa
di associazione mafiosa il 23 aprile 1977 per decisione di un giudice
che ritroverò poi a condannarmi sostenendo che ero amico di Riccobono.
La verità è un’altra: Contrada era il nemico giurato di
Riccobono. Mutolo mi odiava, convinto che avessi dato ordine ai miei
uomini di sparargli a vista come poi in effetti, per motivi di servizio,
accadde in ben tre occasioni. Odio, nient’altro, ha prodotto il caso
Contrada, con gente che si è persino uccisa. Cioè? Oltre
me Mutolo ha accusato il pm Domenico Signorino, che condusse le indagini
su di lui e che poi si è suicidato. Poi, proprio perché
era necessaria la convergenza del molteplice, spunta Pino Marchese.
Per capire chi è Marchese basti sapere che ha ammazzato un compagno
di cella all’Ucciardone, a colpi di bistecchiera in testa. Marchese
è quello che parla della mia presunta soffiata a Riina. Ma cambia
versione: prima dice che Riina aveva lasciato il suo nascondiglio, la
villa di Borgo Molara, perché temeva agguati nella guerra di
mafia, poi cambia versione e dice che fui io ad avvisare. Secondo lei
perché cambia versione? C’era un suggeritore. E chi era? Marchese
era gestito dalla Dia. È un’accusa grave, Contrada. La mia storia
è tutta così. Prendete un altro pentito, Francesco Marino
Mannoia. Nell’aprile del 1993 parte lo staff della Dda di Palermo, Gian
Carlo Caselli e altri pm, alla volta di New York per interrogare Mannoia
sull’omicidio di Salvo Lima. Gli chiedono se ha qualcosa da dire su
“Contrada, capo della polizia giudiziaria di Palermo”. Mannoia risponde
che sa soltanto che Contrada era un funzionario di polizia e che non
ha altro da aggiungere. Poco dopo Mannoia venne interrogato anche sulle
stragi. Sì, da Giovanni Tinebra e i suoi pm che raggiungono gli
Usa per sentire l’oracolo di Delfi. Poi gli chiedono di Contrada ma
Mannoia dice che non gli risulta che avessi rapporti con loro. Bisogna
aspettare il gennaio 1994 quando, poco prima del decreto di rinvio a
giudizio, Mannoia decide di confermare le accuse degli altri pentiti,
in concomitanza con il pagamento dello stipendio. Ma se si è
pentito nel 1988, come mai mi accusa solo nel 1994? E quando gli vengono
rivolte domande specifiche sul mio conto, perché tace? Come poteva
dimenticarsi che il capo della polizia giudiziaria, non proprio l’ultimo
poliziotto di Palermo, è colluso con Cosa nostra? Sa come spiegò
la cosa in aula? “Non parlai a Caselli perché ero stanco e li
mandai a fare in c…”. Questi sono i pentiti. Spesso portatori di menzogne.
Spesso manovrati. Lei accusa la Dia perché furono proprio gli
uomini di Gianni De Gennaro a raccogliere le prove contro di lei? No,
dico solo che la Dia era agli inizi della sua formazione andando a sovrapporsi
con il Sisde dove lavoravo
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 29/07/08 @ 21:25
Forse voi la conoscete già, comunque ve
la copio Straccio dell unica intervista rilasciata da Giacomo Riina:
Come mi disse il padre dei Padrini ,Don Giacomo Riina, nell’unica intervista
della sua vita, con lugubre lucidità : “ LaMafia? Se esistesse-e
di questo nulla saccio- se danno miliardi e libertà ai pentiti
invece di farci la spremuta.. e mettono in galera il dott.Contrada che
ci ha stracciato la minchia come nessun’altro per trent’anni…ha di sicuro
vinto !” E poi con quel tipico filosofeggiare che per i capi corleonesi
è una sorta di lupara verbale:”E d’altronde dottore…cori forti
consuma la cattiva sorti”. (Chi è coraggioso stanca la fortuna.)…
E credetemi chi per anni ha lottato contro la mafia rifiutando la scorta
per non coinvolgere poliziotti innocenti è un coraggioso, e Contrada
lo è stato…
Maria Venera
___________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 29/07/08 @ 22:30
"Chi muore mondo lascia, chi vive se la spassa".
Dedicato alle illustrissime vedove parlamentari
Carmine
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 29/07/08 @ 22:46
Sono sempre più convinta che occorrerebbe
abolire l'Ordine dei Giornalisti! Taluni pischelli credono che la tesserina
equivalga ad uno status symbol, all'identificativo di appartenenza ad
una "casta", al patentino nobiliare... Un paese così
piccolo pullula di giornalai all'inverosimile...ci vorrebbero i test
psicoattitudinali anche per costoro, oltrechè per i medici, gli
insegnanti e i magistrati....gran collezionisti di tessere!!!
marina salvadore
______________________________________
Inviato
da kuskus0
il 30/07/08 @ 06:50
PICCOLI GIORNALISTI...CRESCONO (e stiamo freschi!)
Caro Mauro,io avevo postato su quella specie di blog acrimonioso, la
risposta in merito all'appartenenza di Marina all'ODG di Milano, ma
naturalmente l'hanno censurata! L'ho ripostata quindi sul mio blog.
E' spaventoso davvero sapere quello che certi "imbonitori"
di masse inculcano in certe menti fragili ed acritiche. Si, concordo
per i test psico-attitudinali... Rilevo una precisa socio-patologia
in certa stampa di oggi, che pretende e suppone di fare "informazione",
non solo abdicando alle comuni regole della democrazia ma calpestando
la deontologia, il buon senso, l'educazione. La diffamazione di Marina
è stata grave, tanto quanto le offese rivolte a Bruno Contrada.
Quando non si hanno argomenti validi...si denigra. Se poi l'avversario
dialettico ha i presupposti per aver ragione...lo si censura. Mi sembra
che l'Ordine dei giornalisti in questa questione come in altre, dovrebbe
intervenire...ma più che un ordine...credo dobbiamo parlare ormai
di DISORDINE dei Giornalisti. Così come non basta la laurea e
i titoli in medicina per essere medico, altrettanto dico dei giornalisti.
Per Marina, la documentazione dell'appartenenza all'Ordine è
superflua. Lei è una VERA giornalista, a tutti gli effetti e
gode di grande rispetto e stima. Sarà forse questo che irrita
certi lobotomizzati in giro per la rete.
Agnesina Pozzi
Ci
è giunta in redazione, prima della lettera autografa di Bruno Contrada,
la perizia clinica del 10 luglio: ulteriore acquisizione agli atti processuali
dell'Ufficio di Sorveglianza di S.M.Capua Vetere e del Tribuale di Sorveglianza;
quest'ultimo, nell'udienza del 3 luglio non ha rigettato d'impeto ,
secondo lo stile che gli è proprio, l'istanza per la misura alternativa
della pena ma, grazie al buon lavoro di Agnesina Pozzi, ha deciso di
voler approfondire la situazione clinica di Bruno Contrada. La nostra
aggressività - vuoi per il caldo torrido... vuoi per la nausea all'ennesima
squallida puntata del solito Tormentone giudiziario - svapora ormai,
come i fumi dell'alcool dopo una disperata sbronza, per cui ci limitiamo
ad osservare, da perfetti cretini come ci vogliono, che quest'overdose
burocratica-clinica di ben tre perizie nell'arco di una settimana rasenta
il ridicolo... quando non la crudeltà mentale... a meno che Contrada
non sia un alieno, un mutante, un troll, un camaleonte, Star Treck...
Ufo Robot... soggetto a repentine trasformazioni biochimiche e fisiche.
Se non è "accanimento terapeutico", questo!... Mah! Abbiamo provato
ad intervistare Agnesina Pozzi, prima di pubblicare, per la gioia dei
necrofili, l'ulteriore perizia. (marina salvadore) I legali di Bruno
Contrada ci hanno trasmesso la relazione medica del 10 luglio… C'è forse
bisogno di commentarla? Davvero conviene tacere quando non si ha da
dire qualcosa che valga più del silenzio. La relazione si commenta da
sola.. Bisogna spiegare al pubblico con parole semplici… Semplicemente
il farlo permanere un solo giorno in più in carcere sarebbe davvero
criminale, omicida. Lo dico senza mezzi termini. Ho fiducia comunque
nei Giudici e nel Collega Medico Togato; ora hanno davvero tutti gli
elementi per giudicare, senza paura di contrariare qualunque "giurisprudenza".
Ma..gli elementi per decidere sulla salute di Contrada c'erano anche
prima, come ci hai spiegato nelle relazioni precedenti E' vero, ma la
scusante per i Giudici è che non sono medici e non possono certo andare
a guardare dentro le cartelle cliniche per capire cosa succede alla
salute di un detenuto. Questo è compito medico. Se al Giudice di offrono
le conclusioni e le sintesi e queste non sono fedelissime al contesto
generale, ne derivano malintesi ed ingiustizie involontarie. Si sa che
il Giudice legge le conclusioni delle relazioni mediche, come potrebbe
analizzare il contesto delle cartelle e delle indagini? faccio un esempio
famosissimo, il caso Franzoni, Cogne: il Prof. Viglino, celeberrimo
ed illustre anatomopatologo dell'Università del Piemonte Orientale,
ha omesso di segnalare nelle conclusioni offerte al Giudice, proprio
un elemento che l'intelligenza dello stesso, a prescindere dalla laurea
in Giurisprudenza, poteva indurre a farlo riflettere che "i conti non
potevano tornare". Viglino omette di segnalare proprio una frattura
in regione occipito parietale destra (quindi quasi posteriore), di tipo
" a mappamondo", ossia di quelle che si producono per impatto violento
e veloce contro superfici ampie e dure; il Gudice avrebbe potuto ragionare
spontaneamente sul dato e dire: "Oh cavolo! Ma da dove esce sta frattura?
Mica può essersela procurata contro il materasso, per contraccolpo!
E allora che è successo davvero? C'è stata davvero l'aggressione frontale
oppure non c'è stata nessuna aggressione ma un semplice urto accidentale
dell'occipite contro la testiera del letto o il muro? Magari consultiamo
per sicurezza un traumatologo, un neurochirurgo e sentiamo che dicono
in merito ai traumi cranici nei bambini". Si, ma tornando a Contrada?
Solo i medici possono mettere i Giudici in grado di giudicare sulla
salute; e questi medici devono aver giurato principalmente alla loro
coscienza, poi ad Ippocrate; e possibilmente non dovrebbero essere superficiali
e piuttosto simili a burocrati. Quando si fanno le schede di dimissioni
non si può essere sintetici col rischio di omettere degli elementi che
perfino il medico curante, a domicilio, potrebbe tralasciare per il
suo paziente, non avendo a disposizione la cartella clinica completa
da consultare. Figuriamoci un Gudice! Questi, anche avendo la copia
della cartella clinica, come fa a fare conclusioni da solo, in ordine
alla patologia medica, se il medico non sintetizza in modo da fargli
capire bene come sia la situazione? Quindi, mi pare di capire che "scagioni"
completamente i Giudici Certamente si, alla luce delle cose che ho verificato
su documenti medici a me sconosciuti fino ad oggi E che dire sulla "colpevolezza"
dei medici nella vicenda Contrada? Dico che sono disposta anche a considerare
la buona fede, la superficialità piuttosto che altre finalità che in
questo caso sarebbero immorali, contro ogni deontologia. Per il resto
non so; sarà Bruno Contrada e saranno i suoi legali a valutare il tutto
e decidere in merito il da farsi. Non ci resta che l'autopsia...Grazie
e..Arrivederci alla prossima perizia, Agnesì!
Inviato
da Anonimo
il 16/07/08 @ 12:20
Ma è assurdo! Tutte queste cure mediche
ad un assassinato, un dead man walking...mentre chi necessiterebbe del
10% di queste attenzioni, per guarire, è destinato anch'egli
a soccombere! Eppoi...parlano di scandalo della Sanità??? Ma
VAFFANCULO ITALIA!
Gigi Argenio
Una
volta Grillo e la Guzzanti facevano ridere. Ora, fanno pena. Stanno
invecchiando e male. Sono scaduti nel ridicolo, nel becero cazzeggio
della vulgata adolescenziale solitamente esternato sulle porte del cesso
degli Autogrill da tremanti giovani manine sotto strss per overdose
di feromoni ancora non disciplinati. Colpa delle cattive compagnie?
Probabilmente, sì… Credere di far parte di un CLAN dell’Intellighentia
Nazionale quando si è finiti, invece, in una parrocchietta di CLAUN
spompati e rancorosi che per ridere e ritrovare vigore devono far ricorso
alle “barzellette sporche” ed al porno in rete, è di uno squallore che
suscita malinconia, tristezza. Non c'è nulla di più patetico degli attempati
che si travestono da guagliuncelli! Quando si fa del sesso “parlato”
- non orale, quale quello immaginato dalla femminista appassita Guzzanti
a carico di un’altra donna che, forse, ha la sola colpa di essere più
giovane e ovviamente più appetibile – qualsiasi libera intuizione del
volgo, non cattedratica da strizzarcervelli, è in grado di ricollegarsi
alla banale tesi de “l’invidia del pene”… ovvero della sana, fisiologica
pratica sessuale altrui; invidia rancorosa delle zitelle acide. L’acida,
sostitutiva sessualità “orale” ovvero parlata (che gli Intellettuali
definiscono cultura, SATIRA) è null’altro che una masturbazione, un
atto di onanismo per esibizionisti frigidi, il cui Viagra psichico è
la fantasia porca e senza limiti… se la Guzzanti si è concessa l’amplesso
onirico persino fantasticando sul tabù Pontefice: “… Fra vent’anni Ratzinger
sarà dove deve stare, cioè all’inferno, tormentato da diavoloni frocioni
attivissimi”. Il governo - sostiene - è caduto anche grazie al Papa
perché, “con quella porcheria della negata partecipazione a La Sapienza
che è stata sostenuta da tutti i media e i politici, ha generato una
polemica che non sta né in cielo né in terra.”… Però… però… però, la
malcelata impotenza coeundi (nel senso di fame atavica insoddisfatta)
dell’arrugginita “comica da piangere” sprizza, poi, violenta dalla penosa
“satira d’autore” sulla "fino a ieri anonima" Carfagna: “…Osteria delle
ministre / paraponzi ponzi po / le ministre son maestre / paraponzi
ponzi po / e se al letto son portento, figuriamoci in Parlamento / dammela
a me Carfagna / pari opportunità”) che attacca subito il premier: “A
me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi - spiega
- ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché
t’ha succhiato l’uccello, non la puoi mettere da nessuna parte ma in
particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità perché è uno sfregio”.
Pensare che gli italiani manco s'erano accorti dell'esistenza al Governo
di Mara Carfagna... Eh! La Guzzanti è proprio livida d’invidia… o, forse…
forse… si sta mangiando il fegato per aver compreso d'aver sprecato
un’esistenza da "ornitologa in trincea" post sessantottina... praticando
volatili spennacchiati da cortile! Grillo, Travaglio, Cammilleri? IL
LIVORE DEGLI IMPOTENTI! P.S.: Il senatore del Pdl Paolo Guzzanti , papà
dell' "artista", invece di prendere "a paccheri" la figlia, si è molto
risentito con la Carfagna che ha querelato la sua creatura citandone
anche l'autorevole ascendenza... Senatore, provi ad immaginare la soubrettina
Mara Carfagna sul palco in piazza Navona, sproloquiare alla stessa maniera
sulla carriera della sua "artistica" figliola!!! .....a prescindere
dal fatto che la fonte ineccepibile del magazine argentino CLARIN citata
per l'occasione dalla sua dotta figliola, è risultata essere una grossa
bufala!
Inviato
da Anonimo
il 10/07/08 @ 16:18
E infatti tutto l'intervento "comico"
della Guzzanti, diciamo francamente la verita', suscita non ilarita'
ma ... schifo.
Ricorrere alla "comicita'" delle parole sozze, delle allusioni
porno, e della frasi osee' non fanno certo onore a chi si perita di
essere un comico di spessore nazionale.
Fa francamente incazzare pero' il fatto che la Guzzanti si prende la
liberta' (liberta' dal suo punto di vista) di sparare a zero su politici
che le stanno sulle p.....
E' la stessa "liberta'" che per tanti anni una certa sinistra
ha cercato di inculcare negli adolescenti italiani che una volta si'
ed una volta sempre, bisognava scendere in strada a "dimostrare"
e a bastonare carabinieri e poliziotti..... Le sferzate verbali della
nostra Sabina sono ugualmente violente e mi domando, oggigiorno, in
che tipo di pubblico esse suscitino ILARITA'
Forse in quei militanti di una sinistra sottomessa (dalla volonta' popolare)
e che cerca di "ridere" per non piangere !!
Sabina Guzzanti, la Paola Cortellesi MI PIACE piu' di te !!!!
Tu non mi piaci piu', da tempo ormai.....
Ambro
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 11/07/08 @ 00:46
Ricordatevi anche le frasi che rivolse alla Fallaci.
E' da tanto che è scaduta nel cattivo gusto. Persino Sansonetti
la biasima nell'editoriale su Liberazione "Chiedete scusa a Mara
Carfagna" Vi manderò l'articolo. Detto quanto aggiugno che
sono schifata di questa gente? è pleonastico, ma malissimo giudico
Guzzanti padre, ora onorevole che si permette di querelare la Carfagna
invece di sentirsi in dovere di eprimere sentimenti che lo distanziassero
mille miglia da quella becera di figlia che si ritrova.
Maria
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 11/07/08 @ 12:25
Ciao Maria. Sono compagni di merenda, ubriachi
ed illividiti da sbronze di piazza, dove mancano del tutto persone perbene,
ma solo cori da osteria e barzellete e riferimento porno..Dove chi ha
perso completamente ogni riferimento, non può far altro che ricorrere
al solito minestrone di frasi trite e ritrite con il contorno di gratuite
offese ed occhiate, nervose, invidiose e gelose sotto le gonne di belle
ragazze. Questi mestieranti della penna, delle parole, degli ammiccamenti
beceri ed orfani, abbandonati ed immeseriti,da tale mancanza di considerazione
della società davvero civile, mandateli da me, li farò
lavorare in un ospedale, nei reparti di terapia del dolore che rischiano
di chiudere per mancanza di personale.Tra gente vera, tra problemi concreti
e terribili, impareranno cos'è la vita vera.
Domenico Di Renzo.
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 11/07/08 @ 14:32
segnalato da Maria Venera:
L'editoriale di Piero Sansonetti su Liberazione Chiedete scusa a Mara
Carfagna Il titolo che avete appena letto, e la prima parte di questo
articolo, faranno inorridire alcuni dei nostri lettori. I quali, naturalmente,
protesteranno. Ma non c’è niente di male nel dissenso tra un
giornale e una parte dei lettori, direi anzi che è esattamente
la caratteristica originale di «Liberazione», l’originalità
che fa essere questo giornale diverso dagli altri, proprio perché
è scritto e letto da persone che pensano con la propria testa,
che sono libere, che non hanno pregiudizi e che amano confrontarsi e
discutere anche animatamente, e avere pareri diversi. Domani pubblicheremo
nella pagina delle Lettere i giudizi dei lettori che dissentono. Tutta
questa premessa per dirvi che sento di dovere esprimere solidarietà
all’onorevole Mara Carfagna. Ho giudicato volgari, gratuiti e del tutto
inaccettabili gli insulti che le sono stati rivolti dal palco di piazza
Navona l’altra sera, e ho giudicato molto grave il fatto che gli organizzatori
della manifestazione girotondina - molti dei quali: molti, certo non
tutti - stimo e considero amici, i quali si sono scusati con Giorgio
Napolitano per gli insulti di Beppe Grillo, non si siano sentiti in
dovere di scusarsi in modo formale e pubblico con l’onorevole Carfagna.
Sabina Guzzanti - una attrice che altre volte a me è sembrata
molto brava - ha pronunciato mercoledì sera a piazza Navona,
testualmente, questa frase riferita a Mara Carfagna: «Ma tu non
puoi mettere alle Pari Opportunità una che ti ha succhiato l’uccello».
Non la trovo affatto divertente. Trovo che sia un modo un po’ fascistoide
di fare polemica. Un po’ barbaro. Si prende per buona una intercettazione
- che se c’è stata è illegale - anzi, non una intercettazione
ma le voci su una intercettazione, quasi certamente false, e si usa
questa roba per gettare fango e disprezzo su una persona della quale
si sa pochissimo, e lo si fa usando i più triviali argomenti
sessuali. Non riesco a trovare qualcosa di bello o almeno di accettabile
in questo. Credo che Mara Carfagna possa essere criticata in modo severissimo
per come sta facendo il ministro (e io la critico). E che si possa fare
questo senza rotolarsi nelle pozzanghere e perdere la propria dignità.
Mercoledì sera sono andato a Piazza Navona. Mi ha colpito il
contrasto che c’era tra la piazza e il palco. La piazza era composta
quasi esclusivamente da persone di sinistra, più o meno tra i
cinquanta e i sessant’anni, moltissimi ex Pci, o ex «manifesto»,
o ex Ds. Moltissimi sessantottini. Sul palco sentivo discorsi, alcuni
anche belli - o comunque accettabili - altri fortemente reazionari (penso
a quello di Di Pietro) ma comunque dignitosi. Altri ancora, fuori dalla
civiltà (come quello citato di Sabina Guzzanti, ma anche, in
gran parte, quello di Beppe Grillo, attore milionario anche simpatico,
ma non capisco come possa fare la morale a nessuno, se si guadagna in
un anno più dell'intero reparto Presse della Fiat... Sarò
pure un vecchio comunista a tre narici, ma resto convinto che guadagnare
cinque milioni di euro all'anno sia un furto, come diceva Proudhon...)
. Ci tengo a porre questa questione: la civiltà. Ho la netta
sensazione che tutta la politica italiana sia sull'orlo di una vera
e propria crisi di civiltà. Vengono messi in discussione i valori
essenziali della libertà e della tolleranza che sono stati alla
base della nostra civiltà politica, vengono calpestati vilipesi
irrisi a tal punto da mettere davvero a rischio la sopravvivenza della
politica. Le leggi anti-rom, le persecuzioni contro i rumeni e gli immigrati,
l'omofobia - tutte cose delle quali la destra è principalmente
responsabile, ma alle quali grandi fette del Centrosinistra non sono
estranee - rappresentano un aspetto di questa crisi; i fenomeni di intolleranza,
giustizialismo, linciaggio morale, che si registrano in settori del
Centrosinistra e dei girotondi, non sono molto diversi: fanno parte
della stessa crisi. Con questo voglio dire che a me sembra che la natura
vera dell'emergenza nella quale stiamo vivendo non sia il "rischio
democrazia" ma il "rischio civiltà". E il rischio
civiltà comporta l'estinzione della politica, perché la
politica può realizzarsi compiutamente solo in presenza di una
condizione di civiltà e di affermazione di valori essenziali
della convivenza, della comunità, della collettività.
Come si affronta una situazione così grave? E quanto pesa in
questa crisi la scomparsa della sinistra dal Parlamento (e in gran parte
anche dalle piazze e dagli altri luoghi della politica)? Rispondo prima
alla seconda domanda: credo che la scomparsa della sinistra pesi moltissimo,
che abbia provocato degli effetti a catena di spostamento del senso
comune e della società politica verso posizione reazionarie di
vario genere. Penso che per affrontare questa emergenza occorra un grande
sforzo comune e una grande alleanza che metta insieme le forze di sinistra,
quelle cristiane e quelle liberali interessate alla sconfitta del populismo,
del peronismo e di tutti i loro effetti (forcaioli, maschilisti, classisti,
razzisti, anti-femministi, autoritari etc...). Non credo che noi si
possa lavorare concretamente alla ricostruzione e rifondazione della
sinistra, e al suo ritorno in scena, se non lavoriamo contemporaneamente,
e anche di intesa con altre forze, alla ricostruzione della comunità
politica e dei suoi principi fondamentali. Non possiamo credere che
il tema della riforma della politica sia semplicemente quello che riguarda
le leggi elettorali. Se crediamo questo, siamo perduti, siamo in mano
a quelli - da Confindustria a settori vastissimi sia del Centrodestra
che del Centrosinistra - che vogliono abolire la politica, le sue ricchezze,
la sua cultura, le sue capacità di promuovere e usare i conflitti.
La riforma della politica vuol dire riaffermare un'idea di Stato, di
bene comune, di legalità, di tolleranza, di solidarietà,
di libertà, di diritto e di diritti, di lotte e di conflitto,
che oggi è travolta dall'invasione del campo politico da parte
del potere industriale e finanziario di quello ecclesiastico e della
famosa "casta".
Giovedì
3 luglio alle ore 9,00 davanti il Tribunale di Sorveglianza di Napoli
si terrà l’udienza per decidere sulla liberazione o la detenzione domiciliare
dell’ex D. Generale della Polizia di Stato, ancora recluso nel carcere
di Santa Maria Capua Vetere. ***** Spett.le Studio Lipera nella persona
dell’Avv.to Dr.Giuseppe Lipera e della Dr.ssa Avv.ssa Graziella Coco,
giusto mandato conferitomi, vi prego di sottoporre alla cortese, qualificata,
attenzione della Sezione Medica del Collegio Giudicante quanto segue:
le condizioni di salute del paziente andrebbero verificate di persona,
perché i documenti sanitari non danno assolutamente contezza, e per
difetto, di quelle reali. Bruno Contrada è in una situazione di estrema
precarietà psico-fisica; lo stato di denutrizione/disidratazione è giunto
al punto da non essere più un semplice rischio quoad valetitudinem,
bensì un pericolo incombente quoad vitam; la prima condizione non è
in grado di assicurare all’organismo i substrati energetici minimi indispensabili
alla già precaria ed instabile condizione metabolica; e la seconda,
causa un’emoconcentrazione che, non solo, falsa i risultati delle analisi
ematochimiche ma, anche, predispone a problemi di impiling dei globuli
rosssi e a coaugulazione intravasale. Il paziente è infatti frequentemente
vittima di ricorrenti lipotimie ed attacchi ischemici transitori. Sembra
che ci si sia dimenticati del tutto della grave patologia neurologica
che lo menoma, a seguito di postumi di ictus cerebrale; ictus che in
tali condizioni può ripetersi. Sono altresì pericolosamente diminuiti
il ferro e le piastrine (al di sotto dei limiti minimi del range); la
prima condizione non garantisce il mantenimento della crasi ematica
e la seconda favorisce l’insorgenza di fenomeni emorragici; tenuto conto
anche dello stato di diffusa malacia dei vasi cerebrali. Ambedue le
condizioni, insieme ad una proteinuria di recente insorgenza, fanno
anche porre oggettivamente il sospetto di patologia tumorale dall’esordio
subdolo; sappiamo infatti che tra le varie patologie, di cui già vi
ho reso edotti con la precedente relazione, ce ne sono due che vanno
monitorate costantemente: l’esofago-gastro-duodenite ulcerativa e l’ipertrofia
prostatica, attualmente in scompenso detrusionale. Le sue condizioni
di malattia, utile ribadirlo, sono del tutto incompatibili con qualunque
regime carcerario e urgentemente vi si deve porre rimedio. Ad oggi,
non risultano ancora effettuate le indagini che abbiamo richiesto il
23 giugno scorso. Il referto invece relativo alla misurazione del campo
visivo è il seguente: “emianopsia sinistra. Negli emicampi destri perdita
di sensibilità retinica in sede paracentrale e periferica”. Aggiungiamo
quindi all’elenco delle sue sofferenze anche la sub-cecità, con tutto
ciò che ne consegue.
Tanto si doveva .
dr.a Agnesina Pozzi
*****
In
attesa delle determinazioni da parte delle Alte Gerarchie Militari sulla
richiesta di trasferimento presso l’Ospedale “Celio” di Roma, dove il
Generale Bruno CONTRADA potrebbe almeno essere assistito e curato, ed
in attesa che anche da Palazzo Chigi giunga un risoluzione per porre
fine a questa situazione dolorosa che si sta consumando, intanto giovedì
3 luglio alle ore 9,00 davanti il Tribunale di Sorveglianza di Napoli
si terrà l’udienza per decidere sulla liberazione o la detenzione domiciliare
dell’ex D. Generale della Polizia di Stato, ancora recluso nel carcere
Militare di Santa Maria Capua Vetere. I Legali di Bruno CONTRADA, Avvocati
Giuseppe Lipera e Grazia Coco, sono convinti della assoluta legittimità
e totale fondatezza dell’istanza di differimento esecuzione pena, stante
l’età senile e le gravi malattie di cui è affetto il Generale CONTRADA,
tuttavia non negano il loro pessimismo su quella che sarà la prossima
decisione. Per questo terranno una conferenza stampa lo stesso 3 luglio
alle ore 11,30 a Napoli (hotel Holiday INN, Centro Direzionale attiguo
al Palazzo di Giustizia). Alla conferenza stampa parteciperanno Anna
CONTRADA (moglie del Generale TIRRI), sorella di Bruno, con tutti i
suoi fratelli e sorelle e fra questi certamente Romano, Vittorio, Carlo
e Ida CONTRADA. Interverrà, altresì, la Dott.ssa Agnesina Pozzi, consulente
medico del Generale. Nel corso della conferenza stampa saranno rese
pubbliche le ultime drammatiche relazioni sanitarie e i recenti referti
di esami diagnostici e clinici che comprovano il grave stato di salute
del Generale CONTRADA. Il Dott. Bruno CONTRADA continua sino ad oggi
a protestarsi innocente, ha scontato già quasi cinque anni di reclusione
ed il 7 ottobre avanti la Corte Suprema di Cassazione dovrà decidere
sulla istanza di revisione della sentenza di condanna contro di lui
per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. A portare
la loro testimonianza non mancheranno di essere presenti anche ex collaboratori
dell’ex Capo della Squadra Mobile di Palermo. – avv. Giuseppe Lipera
- ***** 30 giugno - POLITICA | S.Maria C.V: – L'Onorevole Gianfranco
PAGLIA, Medaglia d'Oro al Valor Militare per i fatti accaduti al Check
Point "Pasta" a Mogadiscio il 2 luglio 1992, si è recato sabato scorso
nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere dove ha incontrato
alcuni detenuti, tra cui l'ex funzionario del Sisde, Bruno Contrada.
L'allora sottotenente paracadutista della Folgore che fu gravemente
ferito in Somalia nel corso di una missione umanitaria in Somalia, mentre
salvava la vita di alcuni suoi commilitoni, era in compagnia dell'Onorevole
Amedeo LABOCCETTA (PDL). Quest'ultimo, dal 2 giugno scorso, ogni sabato
si reca in visita al carcere militare per denunziare "la gravissima
condizione umana in cui si trova l'ottantenne Bruno Contrada". Al loro
arrivo presso il penitenziario sono stati accolti dal Colonnello Raffaele
D'AMBROSIO, comandante dell'organizzazione carceraria militare e dal
Colonnello Mariano TURCO, comandante del carcere militare. Nel corso
della visita, Paglia e Laboccetta hanno incontrato Bruno CONTRADA, già
Direttore Generale della Polizia di Stato, e Ignazio D'ANTONE, già questore
di Palermo. L'Onorevole Paglia ha voluto così manifestare tutta la sua
solidarietà umana a Contrada, al quale ha assicurato il suo interessamento,
nel rispetto, ovviamente, della normativa vigente, per una soluzione
alternativa all'attuale stato di detenzione che "vede Contrada gravemente
malato e profondamente depresso per quello che lui giudica un accanimento
nei suoi confronti". Laboccetta si è detto "felice che un eroe delle
Forze Armate abbia voluto constatare "de visu" la gravissima condizione
umana in cui si trova l'ottantenne Bruno Contrada".
*****
La
redazione de La Voce di Megaride, leader del Comitato Bruno Contrada
Napoli, continua a riportare fedele cronaca degli eventi che interessano
l'assurda tragedia epica vissuta dall'Uomo e dal Soldato Bruno Contrada
e, se necessario, provvederà a lanciare altre iniziative pubbliche,
come già fatto in precedenza, affinchè non si compia nell'oblio il destino
di Bruno Contrada, già tracciato occultamente dai "potenti" .Tuttavia,
nell'approfondimento di questi anni,delle vicende e dei personaggi che
vi ruotano attorno non può esimersi dal postulare sempre crescenti diffidenze,
avendo spiacevolmente notato che numerosi novelli paladini del dr. Contrada
se ne stanno servendo come di un trofeo, per un ritorno pubblicitario
utile alle rispettive carriere. La vicenda Contrada prende avvio nel
1992: dov'erano, allora, tutti questi generosi filantropi? Come mai
in ben 16 anni di Purgatorio, il TABU' Contrada è stato inviolabile
per costoro? Se guardiamo con realismo allo scenario che caratterizza
il palcoscenico di questa squallida Opera dei Pupi, perfettamente in
linea con la sceneggiata alla Mario Merola, tra comprimari, figuranti
scelti e comparse rifulgono finti missionari, sfruttatori d'immagine
e non pochi "protagonisti nella tragedia". Di quinta, lo squallido gruppo
del "vorrei ma non posso" ovvero di quei miserabili, piccoli uomini,
che non osano sfiorare neppure con un dito il Pupo Contrada, per paura
d'infettarsi ma non volendo rinunziare alla ghiotta occasione di mettersi
in mostra, aggiungono colore alla scena nel coro delle prefiche. Nel
golfo mistico dell'orchestra, suonatori stonati inneggiano al martire
sulle note morbose di una marcia funebre. Mors tua vita mea!... Già,
perchè, in realtà solo la morte di Bruno Contrada toglierebbe le castagne
dal fuoco a tutti: denigratori, novelli paladini e falsi filantropi...
Ognuno riscuoterebbe la sua giusta prebenda: chi lo accusa e chi finge
di esserne sostegno, per poter dire, in chiusura di sipario, "IO C'ERO!"
e sfilare in passerella per la rivista finale. Non è pessimismo, questo.
Purtroppo è amara constatazione. In tutto questo tempo abbiamo approfondito
la conoscenza degli uomini e nella vicenda Contrada abbiamo spesso incrociato
sul nostro sentiero tuttologi in cerca d'autore! La gente semplice,
quella non corrotta dal desiderio di fama e d'arrivismo, nella propria
umana anonima condivisione della tragedia, questo l'ha capito... e vorremmo,
a questo punto, che ciò sia chiaro, oggi più che mai, proprio al Direttore
d'Orchestra: ai magistrati che il 3 luglio per l'ennesima volta si troveranno
a reimpastare quel pane amaro. Con tutto il cuore confidiamo nell'esordiente
Agnesina Pozzi che, per la prima volta, si troverà a sostenere la difesa
della dignità e della disabilità di Bruno Contrada innanzi quella Corte.
Noi crediamo fermamente in lei, nella sua purezza di ideali e nella
sua spontanea generosità oltrechè nella sua competenza professionale
ed etica.
Auguri, Agnesina!
Riporta a casa Bruno Contrada!
Inviato
da kuskus0
il 01/07/08 @ 12:51
Voglio sottolineare che la scelta di diffondere
dati sensibili non è e non può essere mia per ovvie ragioni.
Ha deciso il collegio difensivo di rendere pubblici gli atti medici
col consenso del Dr. Contrada. Personalmente questa violazione obbligata
della privacy mi fa ORRORE ma evidentemente non c'è altro mezzo
per far arrivare all'opinione pubblica quali siano le condizioni del
Dr. Contrada. UN documento che sto ancora elaborando lo consegnerò
prima al Colegio giudicante e solo dopo lo renderò pubblico.
Questa sarà una mia scelta irrevocabile. Grazie dello spazio
che immeritatamente mi riservate. Voglio anche precisare per utti i
VS colleghi giornalisti non informati CHE NON SONO MEDICO LEGALE nè
mi sono mai dichiarata e sottoscritta altro che Medico.
Grazie ancora e cordiali saluti Agnesina Pozzi
____________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 01/07/08 @ 13:12
Agnesina Pozzi sei tutti noi! Dio t'assista! carmine
b.
messaggio inoltrato in redazione via e-mail
_______________________________________
Inviato
da Anonimo
il 01/07/08 @ 14:46
Sì! Ci affidiamo alla clemenza della corte,
che senz'altro avrà compreso la realtà magnificamente
esposta dalla redazione di Voce di Megaride e che, forse, s'era incattivita
per eccesso di sceneggiata. Signori Giudici del Tribunale di Sorveglianza,
ascoltate noi gente comune...e il vostro cuore.
claudia
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 01/07/08 @ 17:05
Concordo pienamente con Megaride. Certe volte
fare un passo indietro e riconoscere l'ineccepibilità dei funzionari
preposti - come dall'ultimo articolo "Contrada esoterico"
- è segno di saggezza e di buonsenso. E' un invito al civile
e sereno confronto con la giuria, che sicuramente non può che
convenire con le motivazioni dei semplici cittadini, salvaguardando
Bruno Contrada, per difenderlo dai voraci presenzialisti. Credo proprio
che un Giudice, lasciato libero di giudicare e non soggetto ai dispetti
degli esibizionisti, sappia prendere serenamente le sue decisioni ed
agire nel solo interesse di Bruno Contrada e NON dei suoi profittatori!
Brava Megaride... che ci responsabilizza eticamente!!!!!!!!! Signori
Giudici, umilmente vi preghiamo di ascoltare NOI GENTE COMUNE ED ANONIMA:
restituite Contrada ai suoi giorni, al suo umano destino. Dio ve ne
renderà merito... e noi non la finiremo di ringraziarvi.
Con tutto il rispetto.
Maria Brezza Salvadore
________________________________________
Inviato
da senzabarriere.d
il 01/07/08 @ 18:39
dOPO AVER EFFETTUATO UN MONITORAGGIO DELLE PATOLOGIE
, DI CUI è AFFETTO,CONTINUO ANCORA A RITENERE bRUNO cONTRADA
UN DISABILE TOTALE COME NOI DI " sENZA bARRIERE".fORZA dOTT.SSA
aMDREINA, FORZA aVV. lIPERA, fORZA mEGARIDE. RESTITUIAMO LA MASCHERA
DI FERRO AL SOLE ED ALLA VITA.
dOMENICO DI RENZO.
__________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 01/07/08 @ 20:10
Giusto! Mi associo! Basta con queste guerre eterne.
Già la politica e il calcio ci offrono quotidianamente la guerre
pronta e confezionata che consumiamo come drogati! Basta col voler individuare
in ogni settore della vita pubblica un nemico. Lasciamo che il Tribunale
di Sorveglianza decida con scienza e coscienza, serenamente. Offriamo
una vera possibilità a Contrada con la nostra intelligenza. Non
pesiamo anche noi sulle sue deboli spalle, se a pagare ogni intemperanza
è sempre e soltanto lui. Diamogli un po' di respiro. E che Dio
assista i giudici.... e che la stampa la finisca di fare inutili casini,
per riempire le pagine e venderle. Contrada si regala e non si vende!!!!!!!
Franco Esposito
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/07/08 @ 00:36
Penso che ai magistrati non gli va in tasca niente
se s'accaniscono contro sto povero vecchio per cui potrebbero veramente
fare un poco di beneficenza a un povero Cristo. Il bene ritorna centuplicato
a chi lo fa. a me non me ne importa se Contrada ha qualcosa da farsi
perdonare o se è innocente, a me interessa che un povero Cristo
trova la pace e una carezza dolce prima di lasciare questa terra. Credo
cara Megaride che stavolta presi dalla stanchezza anche i giudici si
passeranno una mano per la coscienza.
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/07/08 @ 12:36
Staremo a vedere! A furia di accanirsi sul povero
Contrada finiranno con l'innescare il sospetto nella testa della gente
ed un terribile colpo di ritorno sulla loro credibilità!
Claudia
______________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/07/08 @ 14:15
da Ettore - Ma i giudici non devono esprimersi
sull'innocenza o colpevolezza di Contrada, a quello hanno già
provveduto altri giudici. Loro devono solo verificare lo stato di salute
e l'età avanzata del detenuto e non servono manco le relazioni
cliniche, basta guardarlo in faccia. Si ricordino, questi signori, di
tutti i camorristi giovani, freschi e tosti, rinchiusi a s.maria capua
Vetere che hanno scarcerato per motivi di salute, mi riferisco all'ultimo
scandalo sul comprensorio. Pensassero di avere di fronte un loro nonno,
un papà, un fratello!
_________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 02/07/08 @ 18:06
Sperando che questa volta arrivi e n on si disperda
nell'aere come quello che ho postato ieri sera e avrebbe dovuto essere
l'ottavo. Mi associo a quanto detto molto meglio di me finora, pregando
Dio che interceda per il nostro povero amico e fratello Bruno. Signori
Giudici: quando prenderete una decisione guardate questo pover'uomo,
che io reputo innocente, ma voi pensate che potrebbe essere vostro padre
e usate un po' di misericordia permettendogli di finire i suoi giorni
a casa.
Maria
Dalla Florida
Camilla con amore
da Mariano Luise (il papà di Camilla)
AGGIORNAMENTI
di vita americana ed i PROGRESSI della bimba
Ciao
a tutti, oggi sono diciotto giorni che siamo in America, vi riassumo come
stanno andando le terapie che Camilla esegue: i primi giorni sono stati
molto duri per lei, abituarsi alle terapie, eseguire le varie visite ed
esami ai quali è stata sottoposta, l'hanno affaticata tanto. Ha perso
due giorni di lavoro a causa della febbre che ha avuto, crediamo proprio
a causa dello stress subito, ma Camilla negli ultimi due giorni di questa
settimana è stata bravissima, finalmente ha fatto la fisioterapia senza
piangere. Dalla prossima settimana cambieranno gli orari e le ore di fisioterapia
passeranno a tre per giorno, di seguito v’illustro la giornata tipo che
da lunedì Camilla farà: 06.30 sveglia colazione e via al centro; 07.30
un'ora di camera iperbarica; 09.00 fino alle 11.00 tre ore di fisioterapia
(poi passeranno a quattro); 12.30 un'altra ora di camera iperbarica; 13.45
a casa per pranzo; 15.00 un'ora di cranio sacrale; 16.00 un'ora di logopedia.
Il sabato fa solo un'ora d’iperbarica, logopedia e cranio sacrale. Naturalmente
è prestissimo per vedere i primi risultati, ma continuando così questi
non tarderanno ad arrivare. Finalmente l'altro ieri siamo entrati nella
casa che abbiamo affittato e tra poco avremo attiva anche la linea adsl,
così avremo la possibilità di aggiornarvi più spesso.
Un abbraccio a tutti e a presto! 14 giugno 2008
Inviato
da: vocedimegaride Trackback: 0 - Commenti: 1
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce
13
giugno: SECONDO CONGRESSO REGIONI STORICHE EUROPEE: L’URSE INVITA quanti
difendono l’identità culturale AL SECONDO CONGRESSO
EUROPEO DELLE REGIONI STORICHE “IDENTITA’ CULTURALE E TURISMO”per la promozione
internazionale dell’immagine della Ciociaria e delle Regioni Storiche
Europee Organizzata dall’URSE Unione Regioni Storiche Europee Movimento
culturale europeo senza scopo di lucro e dall’INARS CIOCIARIA Istituto
Nazionale Regioni Storiche per la Ciociaria Premio Cultura Presidenza
Consiglio dei Ministri Patrocinata da Regione Lazio e Provincia di Frosinone
Partner: ASI – SILSE (Sindacato Indipendente Lavoratori Stranieri in Europa)
- IIA (Ong-ONU)- L.U.C.E (Libera Unione Ciociari Esteri)- Parco Regionale
Monti Simbruini- Associazioni culturali senza scopo di lucro. Venerdì
13 giugno 2008 ore 10.00 presso Il Palazzo della Provincia di Frosinone:
Sono previsti: • Interventi di Delegati di Regioni Storiche Europee nelle
diverse tematiche legate al turismo e agli scambi interculturali. • Proposte,
attivazione di sinergie (Protocolli di intesa…) • Performance: Teatro
Ucraino in Italia “Beregynia” e Gruppo etnico “Amalgam-Roots” • Presentazione
INNO UFFICIALE (in latino) delle Regioni Storiche uropee “SALVE EUROPA”
• Buffet offerto dall’URSE e dalla CIA (Conf. It. Agricoltori) Sono stati
invitati parlamentari europei, nazionali, regionali, diplomatici, assessori
e consiglieri provinciali, sindaci, giornalisti, operatori culturali e
turistici, docenti e alunni, associazioni culturali nello spirito della
sussidiarietà e del partenariato.
SI CONFIDA NELLA SUA AUTOREVOLE PRESENZA e INTERVENTO
Il Presidente URSE Prof.ssa Cristina Amoroso
Il Presidente on. URSE Prof. S. Sergiacomi de Aicardi
(PREGASI CONFERMARE PRESENZA ED EVENTUALE INTERVENTO) U.R.S.E. Unione
Regioni Storiche Europee Villa Cristina –
Via del Vecchio Casale – 03010 ALTIPIANI DI ARCINAZZO - PIGLIO FR – ITALIA
Tel. 347.6326361 – Tel.Fax. 0775.598011 -
E.mail: info@urse.org
*******************
da
www.mastermattei.it
IL 6 GIUGNO E’ INIZIATO A TERAMO IL PROCESSO PER I FATTI DEL 18 MAGGIO
2007: IL LINK ALLA PAGINA DEL SITO DEL MASTER DI QUELLE SETTIMANE - I
messaggi di solidarietà da tutto il mondo, gli echi sulla stampa internazionale
e nazionale, il tentativo di linciaggio, l'aggressione di 10 (dieci) romani,
le firme dell'appello a favore della lezione dello studioso francese (fra
cui una sessantina di studenti di Teramo), il convegno su "la Costituzione
tradita" del 16 giugno (fra gli invitati il magistrato Agnoli e l'avvocato
Sinagra), le grandi manovre d'Ateneo per la chiusura del master: riaperto
subito dopo a Roma, e rilanciato nel 2008 in pratica con gli stessi docenti
delle due edizioni precedenti.
********************
In
vigore dal 7 giugno il Biglietto Unico Mare sulle linee marittime dei
Golfi di Napoli e Salerno - Il ticket valido per tutte le compagnie di
navigazione che effettuano collegamenti veloci nei golfi di Napoli e Salerno
sarà in vendita dal 7 Giugno in tutte le biglietterie delle società che
hanno costituito il consorzio Linee Marittime Partenopee, presieduto da
Salvatore Lauro. Ai botteghini di Alilauro, Alilauro Gruson, Alicost,
Navigazione Libera del Golfo e Snav sarà possibile acquistare il biglietto
valido sul primo mezzo diretto verso la propria destinazione, evitando
le lunghe attese agli imbarchi. E’ in corso di attivazione un call center
in grado di fornire tutte le indicazioni, che risponde al numero 081 7041911,
che fungerà da info-point, dando la possibilità di essere aggiornati in
tempo reale sulle partenze, gli arrivi e su ogni notizia utile per snellire
le operazioni di transito sulle vie del mare. Al call center è stata aggiunta
un’altra innovazione, quella dell’acquisto online con carta di credito
del biglietto sulla rotta prescelta. Il consorzio ha dedicato a questa
operazione un sito all’indirizzo www.consorziolmp.it . L’acquisto del
biglietto Unico Mare potrà essere effettuato anche cliccando sui siti
delle compagnie, www.alilauro.it , www.navlib.it , www.snav.it , www.volaviamare.it
, www.alilaurogruson.it. Il passeggero di domani quindi, che viaggerà
sulle rotte di Ischia, Procida, Amalfi, Positano, Sorrento, Capri e Napoli
con l’istituzione del Biglietto Unico non dovrà più affrontare le code
ai botteghini e la folla agli imbarchi
Ufficio Stampa Acap – 0818080490 acap.ufficiostampa@yahoo.it
***********************
PASQUALE
393/3210334 zadu@hotmail.it
NAPOLI: CERCAVA IL CIBO PER I SUOI PICCOLI. INVESTITA E LASCIATA AGONIZZARE
- DISPERAZIONE E SOFFERENZA. ANCORA UN CANE CON I SUOI PICCOLI, VITTIMA
DELL'INDIFFERENZA UMANA. QUESTA POVERA PICCINA HA BISOGNO DI TANTE CURE,
HA SOFFERTO L'INIMMAGINABILE PER 10 GIORNI. ADESSO, FORSE HA UNA POSSIBILITA’
DI VITA, DI POTER RICEVERE AMORE. I VOLONTARI PERO’ HANNO BISOGNO DELL'AIUTO
DI TUTTI NOI... ANCHE CON POCHISSIMI EURO MA VI PREGO DI AIUTARE DORA
E I SUOI CUCCIOLI! QUESTO APPELLO HA FOTO UN PO’ FORTI, VI CHIEDO SCUSA
IN ANTICIPO, MA LA STORIA DI DORA E IL PERCHE’ CHIEDIAMO AIUTO PER LEI,
SENZA LE FOTO NON AVEVA SENSO. ANCORA NAPOLI E IL SUOI POVERI RANDAGI,
NAPOLI E L'INDIFFERENZA UMANA VERSO GLI ANIMALI. .QUESTO POVERO CANE E'
DORA, UNA RANDAGIA CHE VIVEVA IN PERIFERIA DI NAPOLI, CERCANDO DI SOPRAVVIVERE
MANGIANDO TRA I RIFIUTI O DA QUALCHE VOLONTARIO..HA PARTORITO 8 CUCCIOLI
E UNA MATTINA MENTRE CERCAVA DI RECUPERARE DEL CIBO PER I PICCOLI, E’
STATA INVESTITA E LASCIATA MISERAMENTE SUL CIGLIO DELLA STRADA. NONOSTANTE
DOLORI ATROCI, STRISCIANDO E’ RIUCITA AD ARRIVARE AI CUCCIOLI. E’ STATA
ALMENO 10 GG IN QUELLE CONDIZIONI, ANCHE SE UNA CONTADINA DELLA ZONA,
LE PORTAVA ALMENO L'ACQUA E IL CIBO, IN QUANTO ABBASTANZA VICINO AL SUO
CORTILE.. MA NESSUNO LE HA PRESTATO LE PRIME CURE, PER CUI DORA OLTRE
AI DOLORI INIMMAGINABILI, NN HA AVUTO I PRIMI SOCCORSI FONDAMENTALI PER
SCONGIURARE EVENTUALI PARALISI. SABATO SCORSO FINALMENTE CI HANNO CHIAMATI
E ABBIAMO PORTATO LA PICCOLA IMMEDIATAMENTE DAL VETERINARIO:IL SUO VERDETTO
INIZIALE DICE CHE RIMARRA' PARALIZZATA O SEMI PARALIZZATA. HA POCA SENSIBILITA’
AD UNA ZAMPA E NELL'ALTRA NESSUNA. LA SUA DOLCEZZA E’ INFINITA, TI CHIAMA
CON LA ZAMPA E CON IL MUSO PER CHIEDERE UNA CAREZZA, QUELLA CHE NON HA
MAI AVUTO. E' SCHELETRICA, DISIDRATATA. PESA KG. 15 MA DOVREBBE ALMENO
ESSERE DI 25... ABBIAMO BISOGNO DI AUTO! DORA ADESSO E' IN CLINICA MA
LE SPESE SONO TANTE. IL PREVENTIVO PARLA DI 35 EURO AL GG PER OSPITARE
LEI E I CUCCIOLI. LA DEGENZA E’ LUNGA E PURTROPPO DA SOLI NON RIUSCIAMO
A SOBBARCARCI QUESTO IMPEGNO.. NON ABBIAMO MAI CHIESTO NULLA E ABBIAMO
SEMPRE CERCATO DI FAR FRONTE CON QUEL PO’ CHE ABBIAMO, MA LE CURE DI DORA
SI PROSPETTANO DAVVERO LUNGHE E COSTOSE. L'ALTERNATIVA ERA LA SOPPRESSIONE
E GUARDANDOLA NEGLI OCCHI NN ME LA SONO SENTITA: .LEI HA TANTISSIMA VOGLIA
DI VIVERE E LE SUE CONDIZIONI, POSSONO DECISAMENTE MIGLIORARE… PURTROPPO,
SERVONO SEMPRE E SOLO SOLDI, ANCHE PER POTER DECIDERE DELLA VITA DI UNA
POVERA SFORTUNATA CREATURA. PER CHI VOLESSE AIUTARLA, METTO LA MIA POST
PAY, INTESTATA A FERRARA PASQUALE 4023 6004 6169 8732 E IL NUMERO DI TELEFONO
DELLA DOTTORESSA AVALLONE LOREDANA,3478775283 DOVE E’ ATTUALMENTE DORA
CON I CUCCIOLI, SE QUALCUNO VOLESSE MAGGIORI INFORMAZIONI. TUTTE LE SPESE
VERRANNO DOCUMENTATE CON RICEVUTE O FATTURE A CHIUNQUE VORRA’ AIUTARCI
E VERRA' RESTITUITA LA SOMMA ECCEDENTE ALLA FINE DELLE CURE. PER INFO
TELEFONARE A PASQUALE 393/3210334 zadu@hotmail.it
*********************
NAPOLI
- Nell’ambito dell'annuale manifestazione "NAPOLI FILM FESTIVAL", il 13
Giugno p.v. alle ore 16,30 in Castel Sant’Elmo, sede del prestigioso evento,
saranno proiettati i due documentari in concorso del nostro Mauro Caiano:
“Santa Maria alla Sanità” e “La Cappella Sansevero”. L’artista sarà presente
e vi attende numerosi!
*************************
gennaro.capodanno@tin.it
LETTERA APERTA - Pronto INPDAP: dateci i nostri soldi! - Quando l’anno
scorso decisi di lasciare la scuola pubblica, dove avevo prestato la mia
attività da docente per quasi 35 anni, pensavo di trascorrere il resto
dei miei giorni da tranquillo pensionato. Senza mai immaginare che mi
sarei imbattuto in un mostro, una sorta di Moloc, che mi avrebbe reso
difficile la vita. “Pronto INPDAP” è la prima frase che senti quando provi
a chiamare il Call center messo a disposizione degli utenti. Pronto a
che, mi sono più volte domandato? Hanno sbagliato l’indirizzo al quale
inviare le comunicazioni a me dirette. Ho inoltrato numerosi reclami scritti
ed orali da settembre dell’anno scorso. Niente, continuano ad inviare
le comunicazioni all’indirizzo sbagliato. All’improvviso, nel mese di
maggio, dopo che avevo regolarmente inoltrato la dichiarazione al riguardo
prevista dall’ultima finanziaria, senza alcuna comunicazione, sono scomparse
dal mio cedolino le detrazioni per i carichi familiari. Parva materia,
che, però, su una pensione “risibile” dopo tanti anni di attività, incide
e come. Ho reclamato. Nessuna risposta ma, incuranti, anche nel mese di
giugno mi hanno riservato lo stesso trattamento. Ho atteso, speranzoso,
la scadenza dei 270 giorni, prevista dalla legge, per poter ricevere la
cosiddetta indennità di buonuscita, Poca cosa, niente a che vedere con
le milionarie liquidazioni di cui si parla in questi giorni sulla stampa,
ma ci contavo. Invece neppure un centesimo. Ho provato a chiamare l’ufficio
pubblico relazioni della sede di Napoli. Niente: squilli a vuoto. Che
si tratti di un “ufficio fantasma”, uno dei tanti dove il ministro Brunetta
potrebbe cercare i suoi fannulloni? Poi ho deciso e mi sono recato presso
la sede. Attesa di circa due ore per sentirmi dire che sì, è vero, sono
in ritardo con le liquidazioni dei trattamenti di fine servizio, ma ciò
è stato determinato dal fatto che siamo stati in tanti a decidere di abbandonare
la scuola nel decorso anno scolastico e loro proprio non ce l’hanno fatta
in nove mesi a darci i nostri soldi, quelli che si sono trattenuti dallo
stipendio in tanti anni di attività. E pensare che la provvida natura
consente all’umanità, da sempre, negli stessi nove mesi di creare da una
cellula fecondata un essere umano. Oggi nell’era dell’informatica in nove
mesi non si riesce a partorire un numero, quello degli euro che spettano
ad una persona che per lustri ha dedicato la propria vita alla scuola,
a servizio dello Stato. Vergogna!
*********************
Festival
Internazionale di Musica Cristiana - “ il Mondo Canta Maria in TOUR “
- Sabato 14 Giugno 2008 ore 20,30 parte il Tour ... christian Music Live!!
- PIAZZA FALCONE-BORSELLINO Schio (VI) - guarda le altre date su : www.ilmondocantamaria.it
*************************
Associazione
culturale Le Tre Ghinee/Nemesiache
Via Posillipo 308
80123 Napoli Telefax : 39 081 6583027
e-mail: teresa.mangiacapra@fastwebnet.it
COMUNICATO - L'Istituto Italiano per Gli Studi Filosofici e l'Associazione
Culturale Le Tre Ghinee/Nemesiache invitano alla presentazione del libro
di poesie e di alcune grafiche inedite di Lina Mangiacapre: CANTO DI MITI
DI E-VENTI . AMAZZONI E MINOTAURI Edizione Raffaelli Editore Rimini-2008
- 10 giugno 2008, ore 17, Palazzo Serra di Cassano,via Monte di Dio ,14
Napoli – Interverranno: Adele Cambria, Tjuna Notarbartolo,Elio Pecora
e le attrici Cristina Donadio e Enza Di Blasio. Esposizione di grafiche
in b/n di Lina Mangiacapre e presentazione in immagini di archivio dell'artista
a cura di Niobe
*******************
da
Rino Cammilleri
Su «Il Giornale» dell’8 giugno 2008, commentando una notizia dei giorni
precedenti, Giordano Bruno Guerri, storico del fascismo, ha fatto un curioso
paragone. Era successo che, a Livorno, un giornale aveva pubblicato gli
elenchi nominativi, seguiti da indirizzo e telefono, dei massoni locali.
Livorno, dopo Firenze, è la città italiana con il maggior numero di Logge:
ben quattordici. In Toscana non è la prima volta che una cosa del genere
accade. A suo tempo, erano stati i comunisti a pubblicare gli elenchi
dei massoni toscani. Io, intervistato alla radio, difesi i massoni e il
loro diritto a non essere messi alla berlina. Il Guerri ha fatto lo stesso,
però dicendo che, per esempio, neanche a quelli che vanno a messa e fanno
la comunione piacerebbe finire sui giornali con indirizzo di casa e numero
di telefono. Ma il paragone non regge. A messa i più vanno la domenica
nelle ore più luminose della giornata. La porta della chiesa è spalancata
e anche i turisti possono entrare. Infine, una chiesa è platealmente indicata
dalla sua forma e si trova di solito nei posti più centrali. Non così
le Logge, che solo gli adepti sanno dove stiano. I loro riti non sono
affatto pubblici. Infine, se non glielo chiedete espressamente, sarà difficile
che il vostro vicino vi riveli la sua affiliazione. La Massoneria ha scelto
per sé la penombra e la riservatezza, diversamente dalle religioni classiche.
Pur essendo una realtà diffusissima, il cinema, per esempio, non se ne
occupa mai (solo un caso, che io ricordi: Un borghese piccolo piccolo,
con Alberto Sordi). Diversamente dalle religioni e, soprattutto in Italia,
da quella cattolica. E’ ovvio che tutto ciò stuzzichi almeno la curiosità…
**********************
http://midifendo.blogspot.com/
Il reato di diffamazione a mezzo Internet - reato informatico che ti segna
la vita. Come difendersi? Ho scelto di parlarne proprio a mezzo Internet,
mi difendo in modo virtuale, dopo aver depositato l'ennesima denuncia
querela (reale!) presso le autorità competenti. L'unica cosa che mi consola
che non sono solo tra le "vittime virtuali delle diffamazioni", ma spero
che con questo mio BLOG si smuova qualcosa: ora basta! Blog Digest a favore
delle vittime dell'abuso del diritto di cronaca. Dove finisce il diritto
giornalistico di cronaca e comincia l'ingiuria e diffamazione della persona?
Oggi, 20 maggio del 2008 ho depositato l'ennesima denuncia querela contro
la signora Gelsomina Aprile (che si fa chiamare Yasmin von Hohenstaufen
ecc) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Penale di Siena
consegnata al Commissariato della Polizia di Stato di Poggibonsi, Sezione
Anticrimine. Però questa volta voglio affrontare il problema online, in
Internet, dove sto subendo continue offese. Ma questa volta coinvolgendo
anche l'opinione pubblica a proposito della diffamazione telematica. E
lo faccio, come sempre, apertamente, prendendo ogni responsabilità per
quanto viene dichiarato. Ecco perché questo BLOG.
Paolo Francesco Barbaccia
**************************
Per
i più giovani - www.machinasrl.com annuncia Grande Tour con il meglio
di "Amici" - Canto: Antonino, Federico Angelucci, Gian De Martini, Valerio
di Rocco, Giulia Franceschini, Giorgia Galassi.- Danza: Josè Perez, Maria
Zaffino - Special Guest: Roberta e Pasqualino – il 18 GIUGNO 2008 - ORE
21,00 TEATRO PALAPARTENOPE – NAPOLI – Sul sito indicazioni pre-vendita
biglietti e varie
Inviato
da ladybird88
il 11/06/08 @ 16:31
ho visto la foto di quel cane... che tristezza...
_______________________________
Inviato
da Anonimo
il 11/06/08 @ 17:23
Purtroppo stanotte Dora se n'è andata. Dora
è arrivata da noi domenica 1 giugno. Non sappiamo cosa abbia subito
prima del suo arrivo qui. Quando è arrivata versava in uno stato
di profonda denutrizione e disidratazione, probabilmente causata da giorni
di digiuno. Aveva profonde piaghe da decubito, infette e contaminate da
larve di mosca, probabilmente dovute ai suoi tentativi di trascinarsi
alla ricerca di un riparo, nel luogo dove, con ogni probabilità,
era stata abbandonata. Aveva, alla zampa anteriore, anche il residuo di
un ago cannula e del cerotto, il che prova che forse qualcuno aveva provato
a curarla e poi, nel vedere che le cure si prolungavano senza esito, l'aveva
abbandonata ad un destino crudele, destinata a morire di stenti con i
suoi otto cuccioli da allattare. La sorte ha voluto che un'anima pia la
trovasse e la soccorresse, a dispetto di chi, senza un minimo di umanità,
l'ha abbandonata così indifesa e sofferente. Al di là delle
condizioni mediche disperate in cui è arrivata, ciò che
ci ha più toccato, a noi dell'ambulatorio e ai ragazzi dell'associazione,
è stato il suo comportamento. Nonostante fosse spaventosamente
anemica, piagata, denutrita e disidratata, la sua unica preoccupazione
erano i suoi cuccioli. Si è fatta curare, pulire, medicare senza
assolutamente protestare, affidandosi a noi senza remore, ma quando abbiamo
preso i cuccioli per vedere come stavano , si è fatta prendere
dall'ansia, cercando in ogni modo di divincolarsi perché i piccoli,
spaventati piangevano e la cercavano affannosamente. E anche nei giorni
successivi, il suo istinto materno non è venuto meno, non c'era
momento in cui perdesse di vista i suoi cuccioli e non li cercasse con
affanno. Non credo che molti esseri umani siano capaci di tanta dedizione
e spirito di sacrificio… Purtroppo, i miglioramenti iniziali delle condizioni
di Dora e tutti gli sforzi nostri e di chi ci ha aiutato economicamente
e moralmente, sono stati annullati dalla parvovirosi. Le condizioni di
deperimento di Dora, l'erlichiosi di cui era affetta, l'hanno esposta
alle infezioni e la parvovirosi non le ha dato scampo. L'assistenza continua,
i farmaci, l'affetto che tutti hanno dimostrato nei suoi confronti, non
sono serviti a salvarla. Stanotte se n'è andata. La sua unica consolazione,
speriamo, è che i suoi cuccioli ora sono al sicuro. Mi chiedo se
chi l'ha abbandonata su quella strada abbia un minimo di rimorso. Nel
nostro lavoro, siamo purtroppo "preparati" a vedere ciò
che la cattiveria umana può arrivare a fare ma, ogni volta che
capitano situazioni del genere, ci domandiamo come si possa avere la presunzione
di ritenere il genere umano superiore agli altri esseri viventi… Chi vive
con gli animali, chi li cura, chi si prodiga per loro sa che se ci comportassi
un po' più da "animali" e un po' meno da "esseri
umani" forse il mondo sarebbe un luogo migliore … E Dora, insieme
a tanti altri esempi di quanto gli animali meritino la nostra ammirazione
e il nostro aiuto, rimarrà nei nostri cuori come esempio di amore,
ma anche con l'amarezza che anche stavolta un essere vivente è
morto per le nostre colpe…
Dr.ssa Loredana Avallone
______________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/06/08 @ 14:46
A noi risulta che questo sito sia neoborbonico,ma
come mai ospita l'intervento di certo Barbaccia di cui il pricipe Carlo
il Borbone nega assolutamente l'estrazione nobiliare? Siamo sorpresi!
_____________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 12/06/08 @ 15:04
Dalla qualità degli interventi e delle collaborazioni
si evince che questo non è un sito neoborbonico o neomonarchico
e tantomeno è un'associazione culturale o movimento. E' un magazine
meridionalista apartitico, libero ed autogestito ed in quanto tale pubblica
i comunicati-stampa che pervengono ai diversi collaboratori di redazione,
non dimenticando di fornire le generalità ed i recapiti degli "inserzionisti"
così che chi interessato alle news proposte possa contattarli direttamente.
Beghe e gossip di principi, nani e ballerine non sono di nostro interesse,
poichè preferiamo trattare temi rigorosamente sociali. Restiamo
comunque a disposizione dei nostri amici e lettori per news d'interesse
generale.
Grazie per il vostro intervento! la redazione
_______________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/06/08 @ 14:49
Ed allora chiedete al Principe Carlo Borbone cosa
pensa del neopatentato Re di Poggibonsi!...Non e' giusto che lo riferiamo
noi!
Ma se volete...
Inviato
da vocedimegaride
il 12/06/08 @ 15:14
non abbiamo il piacere di conoscere l'erede della
Real Casa di Borbone delle Due Sicilie e riteniamo, tra l'altro, ch'Egli
non conosca neppure questo "foglio meridionalista".
Contrada:
una questione di donne!
di marina salvadore
Questo
forte e generoso Sud non a caso d’esoterica impronta matriarcale, nei
suoi miti femminili fondanti e nella leggenda che riflette la realtà senza
scadere nell’illusione fiabesca , partorito per generazioni da madri che
vanno da Partenope a Michelina De Cesare, la brigantessa, non si smentisce
mai. L’intelligenza del Sud è femmina, è un’anima libera, fuori dagli
angusti schemi mentali, inarrivabile, imprendibile; cosa, questa, che
ha suscitato nei millenni la naturale impotente ritorsione di troppi misogini
odissei. C’è in molte donne del Sud quella scintilla di fuoco eterno che
arde sulle are consacrate agli dei. Rare Sirene e Brigantesse ancora si
rigenerano, tramandandosi un codice genetico di natura che può dirsi extraterrena,
in conflitto perenne con le cose del mondo quali il Potere, la Sopraffazione,
la Menzogna. Abituate a difendersi, sono più coraggiose e leali e di buonsenso
rispetto ai “potenti”. Spesso, nel lassismo della società attuale, queste
frizzanti personalità sono trattate alla stregua di “rompiballe” in virtù
della tenacia che mettono nella difesa delle idee e dei diritti umani
e non è raro che vengano ostacolate quando sono in carriera, perché danno
fastidio all’egemonia imperante del pressappochismo generalizzato dei
conductor regali. Per il nostro spodestato “Re Ferito” Bruno Contrada,
imprigionato dal rivale Genio del Male nelle buie segrete del “Segreto
d’Italia” una brigantessa di Lagonegro, sua sponte, è scesa in campo a
sua difesa, munita del bastone della verità, della spada della generosità,
del pugnale della competenza, dello schioppo del coraggio . La dottoressa
Agnesina Pozzi , come buona parte degli italiani, segue nell’ombra della
sua normale quotidianità di medico gli sviluppi del caso Contrada da lungo
tempo - con scienza e coscienza - ed ha messo a disposizione del Collegio
Difensivo la sua competenza professionale e, principalmente, la sua cristallina
caparbietà nella difesa dei diritti umani. L’avvocato Lipera ci informa
di aver ricevuto, come gradita sorpresa nel simbolico giorno della festa
della Repubblica questo illuminante messaggio: “Essendo da anni una CTU
del Tribunale di Lagonegro (PZ), più volte ho constatato che, in tante
decisioni che ho ritenuto inopportune, per non dire francamente ingiuste
(scusandomi per il bisticcio di parole) la responsabilità non è certo
del Giudice adito. Il Giudice non è un medico ed è “costretto” a fidarsi
di noi. L’Autorità adita, formula ipotesi, esprime giudizi e pareri, o
emette sentenze che concernono la sfera sanitaria, in base a ciò che noi,
medici, porgiamo; ciò avviene in forma più o meno articolata, più o meno
chiara, più o meno comprensibile a chi, invece, ribadisco, medico non
è, ma ha, altresì, il diritto di ben comprendere, non solo, le summae
pathologicae ma anche, e soprattutto, le ripercussioni che il suo giudizio
avrà su quel particolare ed unico periziando. Unico e particolare essere
umano, qualunque crimine abbia commesso, direttamente o in concorso “esterno”.
Non le nascondo che moltissime volte mi è toccato l’ingrato compito di
“contestare” Colleghi; naturalmente li rispetto per principio, per educazione
in famiglia e mia forma mentale, ma troppo spesso mi sono resa conto che
parecchi di loro non permettono all’Autorità di ben comprendere, limitandosi
a fare una sterile elencazione di patologie, sic et simpliciter, che poco
significano, e ancor meno garantiscono al Giudice il diritto di capire;
e al periziando il diritto di essere equamente giudicato.” Seguiva, poi,
una competente perizia clinica che abbiamo pubblicato integralmente in
rete: www.vocedimegaride.it/Drssa Agnesina Pozzi.htm Da donna a donna,
sulla medesima rotta di pensiero e di cuore, l’altrettanto tenace e bella
Grazia Coco, avvocato dello Studio Legale Lipera, provvedeva ritualmente
come di seguito: “… CHIEDE che il Sig. Magistrato di Sorveglianza di Santa
Maria Capua Vetere conceda il differimento esecuzione pena per gravissimi
motivi di salute nell’interesse del Dott. Bruno CONTRADA o in subordine
la detenzione domiciliare.
Allegati:
1) nomina del 17/5/2008;
2) nota Avv. Giuseppe Lipera del 2/6/2008;
3) relazione medica redatta nell’interesse del Dott. Bruno Contrada dalla
Dott.ssa Agnesina Pozzi del 2/6/2008.
Con ossequi Avv. Graziella Coco”.
Ora, non ci resta che sperare che in questa pagina rosa dell’odissea Contrada
voglia finalmente calarsi anche Daniela Della Pietra, giudice di sorveglianza
di S.Maria Capua Vetere, infine risvegliata alle sue origini sacre di
donna dal canto lontano delle sue perdute e ritrovate sorelle sirene e
brigantesse del Sud.
******************
Vi
segnaliamo caldamente il blog di Agnesina Pozzi http://agnesepozzi.splinder.com/
per rendervi conto della sua tempra.
Inviato
da Anonimo
il 06/06/08 @ 18:43
Orsù, Crudelia Della Pietra, datti una botta
di vita, liberati dal giogo maschilista. Sii te stessa. Risorgi!
claudia
_________________________________
Inviato
da Anonimo
il 07/06/08 @ 01:12
Vi ho scoperto grazie all'articolo della dr.ssa
Pozzi. Esprimo i miei complimenti sia per la forma che per la sostanza
delle argomentazioni trattate. Spero di poter contribuire presto ai blog
anche cone le mie riflessioni.
Con stima Christian Merli
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 07/06/08 @ 16:44
Riscalda il cuore il sapere che esistono ancora
persone come la Dottoressa. Speriamo che questa perizia circonstanziata
serva.
Maria
_________________________________
Inviato
da Anonimo
il 09/06/08 @ 10:21
Cara Marina. Voglio innanzitutto ringraziare te
e Mauro, per l'attenzione voluto riservare al convegno del 27/28/29 maggio
che "Senza Barriere" ha tenuto al Maschio Angioino di Napoli.
Sede prestigiosa, da sempre famosa per bellezza e per aver dato origine
a fatti storici di notevole importanza per la nostra città. Le
associazioni hanno deciso di dare vita ad un organismo nuovo , distinto
dalle varie consulte dove c'è di tutto, amici degli amici e sordidi
affari. Finalmente una gra parte di esse ragionano in prospettiva futura,
dove non ci sarà spazio nè per i masaniello improvvisati,
nè per rincorse ai vari potenti di turno. Detto questo, voglio
parlarti del nostro " Disabile", la cui storia, ha ancora dell'incredibile.
Parlo di Bruno Contradae tu sai quanto questo mi addolora. Una dottoressa
ha letto di noi ed ha fatto una diagnosi seria e circostanziata. Ricordi
Marina che quale direttore di un'associazione quale " Senza Barriere"
e segretario dell'Aipa, proposi di chiedere per Bruno Contrada un settantasettenne
provato oltre ogni sopportazione umana dall' accanimento giustizialista
dello stato, cieco e sordo, alla verifica delle varie percentualizzazioni
delle patologie che lo affliggono. Come sempre mi dichiaro a disposizione
, oltre che dello studio Lipera, anche della Dottoressa che ha riscosso
tutto il tuo plauso. A proposito, dove stanno i rappresentanti del governo
di Centrodestra. Ho paura che nulla canbierà, perchè sempre
impereranno opportunismi politici. Un sincero abbraccio alla famiglia
Contrada ed a tutti voi.
Domenico Di Renzo.
_____________________________
Inviato
da Anonimo
il 09/06/08 @ 11:42
Al Magistrato di Sorveglianza di S.M.C. Vetere
Al Ministro della Difesa On. Avv. Ignazio La Russa
Al Capo della Polizia di Stato Dott. Antonio Manganelli
Al Ministro della Giustizia On. Avv. Angelini
ISTANZA PER IL TRASFERIMENTO DEL LUOGO DI DETENZIONE DAL CARCERE MILITARE
DI S.M.C. VETERE ALL’OSPEDALE MILITARE “CELIO” DI ROMA DEL DETENUTO BRUNO
CONTRADA, EX DIRIGENTE GENERALE DELLA POLIZIA DI STATO, PER GRAVI MOTIVI
DI SALUTE
Nell’interesse di CONTRADA Bruno, ex D. Generale della Polizia di Stato,
in atto detenuto nel (unico) carcere militare italiano (S.M.C. Vetere)
ESPONGO Come è noto l’ex Dirigente Generale dott. Bruno CONTRADA
versa manifestamente in pessime condizioni di salute per tutte una serie
di pesanti patologie, peraltro strettamente collegate alla sua tarda età,
che obbiettivamente aggrava decisamente il quadro clinico del detenuto
ammalato ed il Magistrato di Sorveglianza, pur denegando sino ad oggi
la chiesta liberazione (rectius: differimento pena) o la detenzione domiciliare,
in onestà lo ha sempre confermato, nella parte motiva dei suoi
provvedimenti; questo assunto lo diamo quindi per scontato, acclarato
ed incontestato. Per ultimo, vedi ordinanza del 12 maggio 2008, il suddetto
Signor Magistrato (Dott.ssa Daniela Della Pietra) riconosce che il Generale
CONTRADA ha bisogno di essere continuamente monitorato (solo per ricordare
a tutti: è diabetico, depresso, deperito, ha avuto ischemie cerebrali,
soffre di innumerevoli malanni come ritinopatia, artrosi, cerebrovasculopatia,
gastroduodenite, prostata, ecc. ecc.). Ciò detto, è fuor
di alcun dubbio che, se fosse stato un detenuto comune (NON SOTTOPOSTO
AL PARTICOLARE REGIME DI DETENZIONE MILITARE - CHE GLI SPETTA PER LEGGE
QUALE EX D. GENERALE DELLA POLIZIA DI STATO, COL RANGO DI GENERALE DI
DIVISIONE O DI PREFETTO) il dottore CONTRADA sarebbe stato già
da tempo trasferito presso un C.D.T. dell’Amministrazione Penitenziaria.
Erroneamente, infatti, a fine dicembre scorso il Magistrato ha disposto
coattivamente il trasferimento del dottore CONTRADA dal carcere militare
al reparto detenuti comuni dell’Ospedale “Caldarelli” di Napoli, gestito
ovviamente dalla Polizia Penitenziara; detto trasferimento, forzato e
tra i detenuti comuni, ha giustamente contrariato il Generale, tant’è
che ha chiesto di essere dimesso per ritornare in carcere (cosa che è
poi avvenuta dopo un tristissimo capodanno trascorso da solo in una cella
del “Cardarelli”, isolato come un 41 bis). Il D. Generale successivamente,
cosa alquanto prevedibile, è stato ricoverato d’urgenza già
per ben due volte all’Ospedale civile “Melorio”di S.M.C. Vetere (per T.I.A.
e grave stato di deperimento organico), con piantonamento dei Carabinieri.
Premesso tutto questo, riferito per inquadrare sommariamente la situazione,
anche se nota a tutti, è pacifico che il Dott. CONTRADA non può
restare dove si trova, perché – come reiteratamente sostenuto pure
nelle relazioni scritte dai Dirigenti Sanitari del carcere militare di
Santa Maria Capua Vetere – il detenuto è incompatibile col regime
carcerario per le sue gravi condizioni di salute, per cui ha bisogno di
essere sì monitorato ma anche curato ed assistito, come tutti i
vecchi ammalati della sua età. E siccome nel carcere militare non
vi è il C.D.T., come nelle carceri comuni, una soluzione va trovata.
Visto che la Magistratura non intende concedere alcun beneficio all’anziano
D. Generale, credo che l’unica strada percorribile sia quella del ricovero
all’Ospedale Militare “Celio” di Roma. Anche al Generale Herbert KAPPLER,
comandante della Gestapo e carnefice nazista (che poi evase con la complicità
della moglie) fu consentito il ricovero al “Celio” e non credo che si
possa fare minimamente un paragone tra il generale KAPPLER e il generale
CONTRADA!!! Ritengo che il Magistrato di Sorveglianza non abbia nulla
da obbiettare su quanto qui viene chiesto con questa istanza; il punto
semmai è la disponibilità del “Celio” – di chi lo rappresentata
si intende – ad accogliere il grave anziano ammalato detenuto Generale
CONTRADA, ecco perché la presente viene inviata al Capo di quella
Amministrazione, il Signor Ministro della Difesa, perché possa
dare l’assenso e consentire al Magistrato di disporne immediatamente il
trasferimento come luogo di detenzione. La odierna richiesta per conoscenza,
ed eventualmente per competenza, al Sig. Capo della Polizia di Stato,
Dr. Antonio Manganelli, primo perché appunto Capo della Polizia,
e in quanto tale tenuto ad occuparsi dei suoi uomini, nella buona e nella
cattiva sorte, e Bruno CONTRADA, già Ufficiale dei Bersaglieri,
indiscutibilmente è stata una punta di diamante della Polizia di
Stato, che ha servito per tanti lustri con impegno e accumulando onori
ed encomi, e poi perché, ove dovesse occorrere, per le vie brevissime,
acquisisca il parere di non pericolosità del D. Generale CONTRADA
dal Questore di Palermo (Dr. Caruso) che più volte peraltro, formalmente
richiesto, ha già trasmesso informative in tal senso alla Magistrato
di Sorveglianza di S.M.C. Vetere ed al Tribunale di Sorveglianza di Napoli
(v. ultima del 24/12/2007). Tutto quanto sopra confermando CHIEDO che
il Magistrato di Sorveglianza di S.M.C. Vetere disponga l’immediato trasferimento,
con o senza scorta di Carabinieri, del Generale Bruno Contrada dal carcere
militare di Santa Maria Capua Vetere all’Ospedale Militare “Celio” di
Roma; che il Ministro della Difesa comunichi al Magistrato la disponibilità
della struttura ospedaliera militare con assoluta celerità e che
il Capo della Polizia informi, se ritenuto necessario e con la stessa
sollecitudine, il Giudice di quanto avanti chiesto. Con ossequi.
Avv. Giuseppe Lipera
Camilla:
prime news dalla Florida
da Mariano Luise
(Camilla
durante la sua prima ora d'iperbarica. Il sogno si è avverato grazie a
tutti voi) Qui in America i Fire Fighter (i pompieri), sono giustamente
considerati degli eroi. I Vigili del Fuoco italiani non vogliono essere
considerati eroi, è il nostro lavoro, quindi va fatto comunque, ma vedendo
il contesto in cui operano i colleghi d'oltreoceano, mi rendo conto che
in Italia è molto più difficile fare il Pompiere. Basti pensare alle strade
che in America sono a 3\4 corsie per ogni senso di marcia (di solito senza
traffico), invece conosciamo bene come sono fatti i centri storici delle
nostre città, ma anche le strade extraurbane non sono migliori. Qui il
gas (uno tra gli elementi più pericoloso per il nostro lavoro), non è
molto utilizzato nel senso che in cucina i fornelli funzionano solo elettricamente
(una resistenza a spirale), mentre le auto sono per la maggiore alimentate
a benzina e poche a gasolio. Non parliamo poi del numero del personale,
pensate che i VVF operativi in Italia sono circa 20000, molto di sotto
lo standard europeo (non sono informato in merito allo standard americano).Tante
sono le differenze a sfavore ma ogni giorno i VVF italiani sono vicini
alla gente e in tante circostanze, impensabili per i nostri colleghi americani,
dimostrano la loro professionalità. Direte ma questo che centra? Permettetemi
di ringraziare in questo modo i miei colleghi, ormai i miei fratelli e
sorelle, per tutto quello che hanno fatto per me e la mia famiglia. La
manifestazione tenutasi il 25\05\08, è stata il momento culminante dell'amore
dei Vigili del Fuoco verso il prossimo, in questo caso per Camilla. Sono
onorato di essere vostro collega, ormai tutti voi fate parte della mia
vita, grazie a voi posso essere fiero di dire: SONO UN VIGILE DEL FUOCO
ITALIANO, DEL COMANDO PROVICIALE DI NAPOLI!!! (Abbiamo avuto una grande
notizia: l'asl di appartenenza ci ha riconosciuto il rimborso, nella misura
del 70%, per le spese relative al primo anno di fisioterapia che Camilla
farà. EVVIVA!!! è veramente una notizia fantastica!!!). L'obiettivo di
garantire i 3 anni di cure, presso il centro americano, alla nostra piccola
si avvicina sempre di più.
**********************
Il
viaggio è andato bene, l'aereo non era affollato e quindi ci siamo...'
allargati '. I primi due giorni (martedì e mercoledì scorsi), sono stati
impiegati per organizzare le terapie che Camilla ha finalmente iniziato.
(Anche se, per il momento, solo con l'aiuto di questa "tuta" è bellissimo
vedere Camilla in piedi. Di fronte hanno uno specchio, dove il terapista
guarda Camilla, per correggerla durante gli esercizi, mentre lei a sua
volta si specchia)
**************************
LA
Redazione ricorda ai lettori che il video della manifestazione del 25
maggio u.s. dei Vigili del Fuoco per Camilla, tenutasi in piazza del Plebiscito
a Napoli è stato pubblicato al precedente post n. 684
'O
Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce
CONCERTO
PER IL MAGGIO DEI MONUMENTI 2008 - F.A.T.A. Festival Fuoco, Aria, Terra
e Acqua - “ La Nostalgia delle Sirene ” - Castel Nuovo Sala della Loggia
– NAPOLI – “LA NOSTALGIA DELLE SIRENE” - Il titolo ammaliante del concerto
lascia presagire un iter che, attraverso le arti magiche, conduca l'ascoltatore
nei meandri del mondo femminile. Ma qui parliamo di "femmena", la napoletana
che ha sempre caratterizzato la società tipicamente matriarcale partenopea.
Le fate napoletane si collegano al mito delle sirene seduttrici che si
esprime nelle arie di seduzione lu Passariello e Ariatella, dove ritroviamo
un tema caro alla tradizione musicale napoletana: l'erotismo sotto mentite
spoglie. E qui la donna affattura o seduce? Non si riesce a comprendere
se la figura femminile ammali per la sua bellezza oppure per le sue arti
magiche. Ma questo è un enigma difficilmente risolvibile. L'intima essenza
della femminilità è proprio la sua malia. E' un canto di sirena che prende,
stordisce ed irretisce,. E' un'invisibile tela di ragno dalla quale è
dolce lasciarsi avvolgere e catturare. L'atmosfera mitica si estende fino
all'ottocento con Me voglio fà na casa nella quale Donizetti immagina
un uomo tanto innamorato da pensare di costruire una casa con penne di
pavone in mezzo al mare, degna dimora della sua Nennella. Il Pergolesi
ci ricorda che la femmena sa chiù de Farfariello. Il contrasto tra la
pensosa meditazione sul mistero del cuore femminile e la descrizione minuta
delle singole, diaboliche astuzie muliebri sembra far deflagrare una contraddizione
latente, sprigionando imprevedibilmente, sotto la levigatissima superficie
di una forma musicale apollinea, forze ed energie di sapore irrazionale.
L’epoca di "E spingole Francese" è un periodo d'oro per Di Giacomo. A
lui si deve infatti una vasta produzione che va dalla melodia alla macchietta,
ma senza entrare in una obsoleta polemica che parla di natura popolare
di questa composizione si vuole sottolineare la tradizione letteraria
colta, modellata su stereotipi popolari. "E spingule frangese" e' un garbato
dispetto tra un venditore ambulante e una donna compiacente; Un pezzo
che trova le sue radici nella tradizione popolare . In origine infatti
era un canto tradizionale di Pomigliano D'arco raccolto da Cresette e
Imbriani
(Nu juorno mne ne vajo casa casa vajo vennenne spingule francese. / Esce
na nenna da dinte na casa: Quante spingule daje pe no tornese?). (Un giorno
me ne andai dalla casa (d'origine) / e andavo vendendo spille francesi
(da balia) / mi chiama una ragazza -Entra, Entra! / quante spille mi dai
per un tornese (moneta dell'epoca ma anche sinonimo di bacio) ? / Ed io
che sono un po viziosetto / subito entrai nella casa / chi vuole le belle
spille francesi ) Segue l'assalto del giovane alla donna compiacente e
al tempo stesso reticente : "Dicette Core mio chist' e' 'o paese ca si
te prore 'o naso muore acciso - E io rispunnette - Agge pacienze, scuuse
a tengo a nnammurate e sta 'o paese .... " ( La giovane che non vuole
corrispondere dice " Cuore mio questo e' un paese che se ci provi muori
ammazzato - Io risposi - Scusa io la fidanzata c'e' l'ho ed abita al mio
paese " ) Ci addentriamo nel mondo della favola che ha sempre avuto una
vasta eco nella cultura napoletana. Il mitico mondo della fiaba si trova
nella filastrocca di Cicerenella, una delle più antiche tarantelle napoletane.
Le immagini del testo, in forma di filastrocca strofica, sono quelle di
una fiaba rurale dove si narra della fanciulla "Piccolo Cece" che possiede
tanti oggetti e molti animali. Le cose che possiede Cicerenella diventano
microcosmi accostati violentemente come figure impazzite di una improbabile
commedia dell'arte. Qui si esprime il senso più napoletano del far festa
e la successiva attesa di altre stagioni, altra bellezza, altro canto.
Variegata e' infatti la produzione della canzone napoletana che ora tocca
toni lirici, ora drammatici, ora comici ora storici, pur riconoscendo
come tratto comune la poesia e la melodia. Di Giacomo e' anche un'artista
ricercato legato alla cultura verista. La sua produzione si muove con
colori e sfumature, facendo dei suoi scritti, lavori artistici, mescolando
un temperamento amoroso con tratti tristi e malinconici. Con Marechiaro
si conquista la fama mondiale. Questa sarebbe una canzone nata per un
fatto occasionale. A quanto pare Di Giacomo non sarebbe mai stato a Marechiaro,
cosi' come lui stesso lo narra il 6 febbraio 1894 su "Corriere di Napoli"
dove racconta che un giorno alcuni amici dell'Aquarium di Dohrn gli proposero
un giro sul vaporetto ed approdarono a Marechiaro dove in un'osteria trovo
una cameriera Carolina che si attardava a servirli e di qui : " Scetate
Caruli' ca ll'area e' doce ". Il poeta napoletano però non amava questa
poesia, che non fu mai inserita nelle raccolte da lui stesso curate. Invece
il musicista Paolo Tosti ne fu ispirato e creò così la famosa melodia
che rese la canzone talmente celebre in tutto il mondo da farla tradurre
in più lingue e persino in latino «Luna cum Claris Maris exstas undis
/ aestuant pisce furiis amoris: / pura perlabens variat micantes unda
colores» («Quanno sponta la luna a Marechiare / pure li pisce nce fanno
a ll’ammore, / se revoteno ll’onne de lu mare, / pe la priezza cagneno
culore»). O' Guarracino è una delle canzoni piu' interessanti del settecento,
definita dal filosofo Croce "una singolare fantasia capricciosa e graziosa
e di un brio indiavolato". La filastrocca ambientata nel regno sottomarino,
racconta la gelosia dell' Allitterato (pesce appartenente alla famiglia
dei tonni), messo in guardia dalla Vavosa, dell'intesa fra la Sardella
sua promessa sposa, e Guarracino. Il Guarracino, deve invece rinunciare
al proprio amore, perché la bella sardella è stata promessa all'allitterato.
Ricordiamo che, tra i numerosi pesci nominati nella canzone, vi sono:
l'auglia (aguglia), capechiuove (piccola seppia), ceceniello (piccola
alice), ciefaro (cefalo), cuoccio (palaio), grancetiello (granchio), marvizzo
(tordo di mare), palaio (sogliola), 'a pescatrice (rospo di mare o rana
pescatrice). L'Alliterato, “primmo e antico 'nnamurato”, sfida a duello
l’antico ’nnamurato impositore; la notizia si sparge velocemente e da
tutti gli anfratti e gli scogli sommersi accorrono i pesci che si schierano
con l'uno o con l'altro dei pretendenti e la storia finisce in una rissa
generale che dà modo al cantastorie di enumerare tutti i pesci che abitano
nel golfo di Napoli. Guarracino e' il nome popolare con cui viene chiamato
il coracino, pesce nero e bruttissimo. Il Farfariello e' uno dei diavoli
che Dante pone a guarda dei barattieri (Inferno, XXI), mentre Pallarino
e' presumibilmente un temuto "guappo" dell'epoca. I versi, agili ed eleganti,
ricchi di fantasia e di innovazioni linguistiche danno vita ad un crescendo
divertentissimo di situazioni paradossali. Trovare un unico filo che lega
l'ampia raccolta di componimenti di epoche diverse non e' facile. Sono
anni di grande produzione per Di Giacomo. E' il caso di Era de Maggio,
lieve come una nenia, musicata da Costa dove si tocca il punto piu' melodioso.
Uocchie ‘e Piscatore è un omaggio all’isola di Procida, terra d’origine
della compositrice, su testo di Mario Buonoconto. 'O marenariello è una
famosa canzone del 1893 musicata da Salvatore Gambardella? su testi di
Gennaro Ottaviano. Si racconta che nel 1893, presso quella bottega di
piazza Mercato, Gambardella incontrò il poeta Gennaro Ottaviano (1874-1936)
entrato per chiedere al De Chiara una musica adatta ai versi che aveva
scritto. Pare che Gambardella avesse composto su due piedi una melodia
ad un tempo gioiosa e malinconica di ispirazione belliniana: 'O marenariello.
La canzone venne presentata al maestro Raimondo Rossi, direttore dell'orchestra
del Teatro Nuovo Politeama e cantata quella sera stessa da Emilia Persico.Il
concerto si conclude con la celebre Tarantella Rossiniana.
********************
L'associazione
di volontariato we have a dream, in collaborazione con OIPA - Organizzazione
Internazionale Protezione Animali, organizza il 1° torneo di beach volley
amatoriale "Amici per un Amico". Scopo dell'iniziativa è quello di sensibilizzare
le persone sulla tematica dell'abbandono degli animali, fenomeno che non
accenna a diminuire ogni anno in prossimità delle ferie estive, per il
quale le scelte personali di ciascuno possono fare la differenza. L'evento
sportivo si svolgerà il 29 giugno 2008 sui campi da beach volley del circolo
sportivo Queen's Club, a Roma in via Cristoforo Colombo km 15, www.queensclub.it/info.html.
L'ingresso al circolo è gratuito. La quota di partecipazione per i giocatori
è di euro 15,00 a persona e comprende l'iscrizione al torneo, la maglietta
con il logo we have a dream da indossare durante la gara e un badge identificativo
che consente l'accesso gratuito alla piscina del circolo per l'intera
giornata, compatibilmente con la capienza della struttura. Tutti coloro
che presenteranno alla segreteria del Queen's club il volantino del torneo
"Amici per un Amico", disponibile anche sul sito www.wehaveadream.info,
potranno godere dello sconto del 50% per l'uso della piscina o della palestra
del circolo, compatibilmente con la capienza delle strutture. Inoltre,
tutti gli intervenuti potranno usufruire di un menù fisso vegetariano
per il pranzo, presso il ristorante Qbar, al costo di euro 10,00 a persona,
richiedendo il buono pasto allo Staff we have a dream. Nel programma della
giornata è prevista una dimostrazione di Touch Rugby, disciplina sportiva
originaria dell'Australia che si sta diffondendo anche in Italia. Per
poter partecipare al torneo, è necessario compilare il modulo di iscrizione
whad_iscrizione gruppi_Amici per un Amico allegato e fornire una fototessera
per il badge identificativo. I partecipanti possono presentarsi già organizzati
in squadre o anche singolarmente. Il termine delle iscrizioni è fissato
per il 10/06/2008. Per qualsiasi informazione contattare: we have a dream
cell: 334-5381116 o 331-5609908 adv@wehaveadream.info, www.wehaveadream.info
"we have a dream" è una associazione di volontariato senza scopo di lucro,
la cui finalità è la sensibilizzazione delle persone su temi riguardanti
valori etici, sociali, umanitari, animalisti e ambientalisti. Svolge attività
di diffusione dell'informazione sugli argomenti che le sono a cuore attraverso
l'organizzazione di eventi, spettacoli, attività culturali, sportive,
turistiche, ricreative, ovvero di occasioni di incontro, per affrontare
gli argomenti di interesse, con l'intento di coniugare una iniziativa
piacevole con un momento di riflessione e di crescita interiore. "we have
a dream" si adopera per la tutela e l'uguaglianza di tutti gli esseri
viventi, nel rispetto della loro biodiversità, dando valore alle diversità
quali opportunità di crescita attraverso l'acquisizione di nuovi e differenti
punti di vista.
Per informazioni: associazione@wehaveadream.infowww.wehaveadream.info
*********************
da
paginemediche.it UN LIBRO-VERITA’ per uscire
dalle crisi di panico. Ancora oggi l'attacco di panico e' una malattia
che fa paura e non viene riconosciuta come tale, quando in realta' puo'
essere perfettamente curata fino alla guarigione. E' una sorta di "bugia"
del cervello che tiene sotto scacco per tutta la vita le persone colpite
perche' non curate correttamente. Ecco allora, il "libro-verita'" per
chiarire le cause e fornire i rimedi piu' efficaci per uscire dal "recinto"
di questa malattia invalidante. Il volume "Panico! una bugia del cervello
che puo' rovinarci la vita", e' un'intervista della giornalista Cinzia
Tani al prof. Rosario Sorrentino, neurologo e direttore dell'Ircap (istituto
di ricerca e cura degli attacchi di panico) alla clinica Pio XI Roma,
in cui l'esperto sottolinea la necessita' di intervenire precocemente
con una terapia farmacologica mirata per evitare la cronicizzazione del
disturbo. Mentre lancia l'allarme sulle lunghissime e spesso inutili terapie
psicoanalitiche che non solo non sortiscono alcun risultato ma che, anzi,
sottraendo il paziente alle cure farmacologiche necessarie, possono contribuire
al peggioramento dei sintomi del panico, sottoponendo i malati ad uno
stress prolungato, con costi elevati e conseguenze negative sulla qualita'
di vita. Il "libro-intervista" - che affronta vari capitoli: dalla metafora
del "recinto" a quella della bugia del cervello, i due volti della paura,ai
candidati del panico fino a come uscire per sempre dal tunnel della malattia
- sara' in libreria il 27 maggio prossimo (edito Mondadori, 192 pagine,
17,50 euro) e sara' presentato in un convegno presso il Palazzo delle
Esposizioni di Roma il 4 giugno, alla presenza di giornalisti, personaggi
del mondo scientifico e della cultura e dello spettacolo. Il neurologo
e la giornalista nel libro sottolineano "cosa bisogna sapere e cosa si
deve fare per non avere piu' paura della paura", arrivando progressivamente
a non credere piu' a quella "bugia" che tanto pesantemente puo' condizionare
l'esistenza delle persone colpite dal panico. Nel libro l'esperto richiama
l'attenzione tra i fattori ambientali che possono, nelle persone predisposte,
scatenare le prime crisi di panico quando esposte a un eccesso di anidride
carbonica (CO2) negli ambienti chiusi, non sufficientemente ventilati
come la metropolitana, l'aereo, il cinema, il ristorante e mezzi pubblici.
L'autore conclude che l'attacco di panico "non e' ne' un'invenzione,ne'
un capriccio ma un evento che e' stato possibile fotografare esattamente
nel momento in cui si e' verificato", grazie all'aiuto della risonanza
magnetica funzionale. E cio' scagiona una volta per tutte dal sospetto
che i pazienti vengano spesso etichettati come malati immaginari.
*****************
da
rcira59@libero.it Salve a tutti
mi presento sono Cira e scrivo per informarVI circa una recente iniziativa
dell'Associazione Unione Amici del Cane e del Gatto sez. Napoli che rappresento,
si tratta della realizzazione di una 'simpatica e utile rubrica telefonica'.
Se ne vedono di mille tipi in giro per negozi e cartolerie, ma questa
è unica nel suo genere ed è dedicata a 'Napoli e i suoi cuccioli'. Il
suo prezzo è di 5,00. È ben fatta, curata in ogni dettaglio, perfetta
per svolgere la sua funzione di rubrica, ma continuando a sfogliarla troverete
tante foto che raccontano almeno in parte, la storia della nostra attività,
è come un album dei ricordi. I 'musi' che vedrete ritraggono amici che
nel tempo la nostra associazione ha accolto e curato, i più fortunati
sono stati adottati altri, in via di guarigione sono in attesa di adozione,
e altri ancora hanno bisogno di cure e assistenza continua, i casi come
questi che grazie alla formula dell'Adozione a Distanza che la nostra
associazione troverà maggiori risorse per svolgere un compito cosi delicato.
In allegato troverete una brochure che illustra più nel dettaglio il progetto
di una OASI e spiega le attività della nostra associazione, perciò dopo
il calendario 2008 che ha riscosso un'inaspettato successo, ecco una nuova
IDEA REGALO! la nostra Rubrica Telefonica! Comprala, Regala, o diffondi
la notizia . . . . i nostri cucciolotti Vi ringraziano e un sincero grazie
da parte mia, di Loredana, Emanuela, Carmen, Lucia
******************
L’On
Brunetta sputa nel piatto dove mangia…Bene… Se l’On Brunetta prima di
mettere al bando una categoria di lavoratori , cioè i lavoratori del comparto
pubblico , si informasse in che condizioni lavorano e con che stipendio
da fame , roba da terzo mondo , pensiamo che farebbe marcia indietro ed
alla grande . Ricordiamo al Ministro Brunetta che dal lavoro dei fannulloni
di stato lui ed i suoi amici di merenda che gozzovigliano al parlamento
, senza nessuno escluso , devono la loro fama , le loro fortune , ai famigerati
“fannulloni” ed allora la smettesse una buona volta di denigrare il lavoro
di chi tutti i santi giorni si reca sul posto di lavoro , affronta il
traffico caotico delle nostre metropoli , consuma un sacco di soldi per
pagarsi la benzina , ormai alle stelle , per ottenere poi , un pugno di
mosche . Noi non siamo ministri eletti per forza o per volontà dei partiti
, noi siamo soltanto degli schiavi moderni oppure chiamateci fannulloni.
Bruno Berardi - Responsabile UGL agenzie fiscali Roma e provincia – 3295340474
Inviato
da Anonimo
il 30/05/08 @ 23:02
Apprendo stasera da mia cugina Maria Grazia Ritrovato
Buonoconto che il previsto concerto " La Nostalgia delle Sirene "
previsto per domani nella Sala della Loggia al Maschio Angioino, nell'ambito
del Maggio dei Monumenti E' SALTATO causa agitazione sindacale !!!
E questa e' Napoli !!!
Antonio Ambrosino
______________________________
Inviato
da Anonimo
il 05/06/08 @ 21:21
Grave Lutto nel mondo del meridionalismo, ci ha
lasciato il grande brigante Giuseppe Canale amico di tante lotte... ti
invio una foto scattata a Palazzo Venezia con un gruppo di briganti venuto
da Melfi Onore al fratello della Patria Napolitana GIUSEPPE CANALE e che
possa aggiungersi presto alla schiera di angeli che vegliano e guidano
la nostra lotta Improvvisamente è venuto a mancare il Compatriota
Giuseppe Canale, lo annunciano la moglie Rita e i figli Vittorio, Francesco
e Alessandro. Così come il nostro Re ha combattuto l'esercito invasore
piemontese, in egual misura Giuseppe ha vissuto per diffondere la vera
storia del nostro Regno. In questo momento di dolore, giunga alla famiglia
la nostra più fraterna vicinanza. A te, caro Giuseppe, fedele ed
assiduo compatriota della prima ora, i nostri ricordi più belli,
le nostre speranze più struggenti, la nostra fede più autentica
ed un EVVIVA O' RE! forte, forte. Ci hai voluto meravigliare anche adesso,
questa volta nell’incontrare la schiera di angeli che ti stanno facendo
festa. Caro Giuseppe ci mancherai. Molto.
Cap. Alessandro Romano inviato da crocco57 il 2008-06-05 18:15:57
'O Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci, denunce
ASSOCIAZIONE
CULTURALE DUE SICILIE - GIOIOSA JONICA (RC) www.duesicilie.info
- Fax n. 1782284791 -
SIDERNO, SABATO 17 MAGGIO 2008: CONTROSTORIA DELL'UNITA' D'ITALIA - FATTI
E MISFATTI DEL RISORGIMENTO
Sabato 17 maggio 2008 alle ore 17.00, presso il Cinema Teatro Nuovo di
Siderno (RC), a cura dell'Associazione Due Sicilie e del Comune di Siderno,
con il contributo di “Sensation Profumerie”, verrà presentato il libro
del giornalista e saggista Gigi DI FIORE dal titolo CONTROSTORIA DELL'UNITA'
D'ITALIA. Il volume, edito da RIZZOLI nell'ottobre 2007 e giunto alla
seconda edizione nel gennaio di quest'anno, affronta diverse problematiche
e ricostruisce, attraverso i documenti, la storia nascosta e mistificata
del cosiddetto Risorgimento."Come è possibile che un manipolo di 1000
garibaldini abbia sconfitto un esercito di 50.000 borbonici? È una domanda
cui le rievocazioni celebrative del Risorgimento italiano non danno risposte
convincenti. E non è la sola, con sé ne porta molte altre: con quali poteri,
con quali mafie dovettero allearsi Garibaldi e Cavour? Perché ci vollero
cannoni e fucili per domare la ribellione contadina nelle regioni del
Mezzogiorno subito dopo l’annessione? Quella che la storia, scritta dai
vincitori, ha battezzato “unificazione d’Italia” fu in realtà una guerra
di conquista condotta dal Piemonte contro gli Stati sovrani del Centro
e del Sud. E nei decenni successivi, dai manuali scolastici ai romanzi,
fino agli sceneggiati televisivi, gli eventi che non si accordavano con
la retorica patriottica sono stati nascosti o deformati. Così, dei ventidue
anni dall’esplosione rivoluzionaria del 1848 alla breccia di Porta Pia,
molto rimane nell’ombra: il bombardamento piemontese di Genova nel 1849,
i plebisciti combinati per le annessioni, le agitazioni manovrate da carabinieri
infiltrati, i provvedimenti anticattolici, la guerra al brigantaggio e
le “leggi speciali”, la corruzione dei conquistatori e le loro collusioni
con la malavita locale ... Gigi Di Fiore ricostruisce queste vicende dimenticate,
per ribaltare un periodo cardine della nostra storia moderna e vederlo
con gli occhi dei vinti. Recupera documenti e testimonianze di una storiografia
spesso oggetto di una vera e propria congiura del silenzio. E restaura
l’affresco scrostato del Risorgimento portando alla luce gli intrighi
e le ambiguità della guerra scatenata dal Nord contro il Sud ....” (dalla
seconda di copertina del volume).
Gigi DI FIORE, già redattore al “GIORNALE” di Montanelli, è inviato del
“MATTINO” di Napoli (Premio Saint-Vincent per il giornalismo 2001 e, tra
gli altri, Premio Pedio per la ricerca storica). Studioso di storia delle
Due Sicilie e del brigantaggio, ha pubblicato con successo diversi saggi,
tra cui I vinti del Risorgimento (UTET, 2004) e La camorra e le sue storie
(UTET, 2005). L’incontro del 17 maggio verrà introdotto e moderato dal
giornalista RAI Pietro MELÌA; vi saranno i saluti dell’Amministrazione
Comunale di Siderno e della Presidenza dell’Associazione Due Sicilie,
la relazione di Carmela Maria SPADARO dell’Università di Napoli, le conclusioni
dell’autore del volume ed il dibattito con interventi del pubblico.
*********************
da
anitacurci@fastwebnet.it
Carissimi amici vi invio il link che vi permetterà di visualizzare il
video attraverso il quale presento il mio ultimo romanzo "Le lettere di
Lena Stern ... ed altre storie".
Per potere avere il testo basterà collegarsi al sito www.boopen.it
Salutissimi a tutti - Anita – Ciccate quindi, per il video, sul link http://it.youtube.com/watch?v=61SEoBilJRE
*********************
AGGIORNAMENTI
14/05 : Zeno sta meglio, le ferite stanno rimarginandosi, ma è terrorizzato!
Lo abbiamo trovato barcollante in strada, in condizioni che le parole
non sono sufficienti a descrivere.Non sapevamo nemmeno come prenderlo
in braccio: non c'era una parte del dorso sana. Forse hanno tentato di
togliergli il chip... con un coltello... Non abbiamo potuto nemmeno fargli
una carezza se non sotto la gola, il resto del corpo è interamente martoriato
da ferite e tagli. Mi manca anche la forza di raccontarvi questa ennesimo
scempio. Zeno ora è da una volontaria, è un fox terrier puro, biondo,
bellissimo, ha forse un paio di anni. Tra un paio di giorni farò le foto...
Per lui ci vuole un'adozione speciale.
Irene Magni irenemagni@libero.it
cell 3280997426
**********************
Pompei:
un’istantanea di duemila anni fa - Venerdì 16 maggio 2008, ore 18:30 -
Associazione Aurea COGECO - Via Calastro 10 - Torre del Greco (Napoli)
- Complesso Ex Mulini Meridionali - presentazione del volume “Nel cuore
e nell’anima di Pompei” - G. Eleno, storiografo per passione, narra la
sua Pompei attraverso i pompeiani di Sebastiano Patané - Kairòs Edizioni
– Napoli - Relatori e relazioni: Salvatore Ciro Nappo – “Pompei: un ritratto
non emozionale” Caterina A. Stuppia – “Pompei: l’eros si fa immagine,
fra arte e mestiere”Sebastiano Patané - “Dentro Pompei” -
Introduce e modera: Giuseppe Della Monica
***********************
Vomero:
la quiete dopo la tempesta - Oramai è un classico. Nei giorni seguenti
ad episodi delinquenziali accaduti in zona, al Vomero, si vedono finalmente
le forze dell’ordine. Così in questi giorni, dopo l’accoltellamento di
un giovane nella grave rissa scoppiata domenica scorsa, in piazza Vanvitelli
sono presenti sia i poliziotti sia i vigili urbani. Ma quanto durerà,
si chiedono i vomeresi? In base alle precedenti esperienze, visto che
di risse e di scontri tra bande al Vomero negli ultimi tempi se ne sono
visti tanti, per qualche giorno comunque la sicurezza è garantita. Poi,
probabilmente già dal prossimo fine settimana, tutto potrebbe tornare
come prima con residenti e commercianti di nuovo in balia della micro
e della macrodenquenza. Per questo ho chiesto l’intervento del ministro
dell’interno Maroni, sulla grave situazione dell’ordine pubblico al Vomero.
Occorrono provvedimenti speciali, come speciale è la situazione della
sicurezza nel popoloso quartiere collinare. Occorre attivare da subito
la videosorveglianza, ripristinare in maniera continuativa, e non per
brevi periodi, il camper mobilie in piazza Vanvitelli, riproporre per
le strade del quartiere la presenza massiva del poliziotto e del carabiniere
di prossimità. Senza questi ingredienti fondamentali ogni tentativo teso
a combattere la delinquenza che oramai imperversa nel quartiere, anche
attraverso i fenomeni del bullismo e delle baby gang, è destinata al fallimento.
Gennaro Capodanno Presidente Comitato Valori collinari – Napoli
*****************
Il
tuttologo Beppe Grillo, in una sua solita recente esternazione, si strappa
le vesti per i cattivoni che hanno arrestato un anziano spacciatore di
morte e lo fa con queste toccanti parole, movendoci a compassione: Hanno
arrestato “Nonno Cocaina”. Adesso è a San Vittore. Un commissario della
Polizia di Stato insieme ad alcuni agenti ha fatto irruzione nel suo appartamento
di Milano. Giuseppe, 73 anni, aiutato da sua moglie Angelina, 70 anni,
vendeva caramelle di cocaina che incartava con le sue mani e nascondeva
nella macchina da cucire. Un distributore al dettaglio. Nonno Cocaina
e la moglie vivevano con 580 euro in due. Vendevano la coca per sopravvivere.
L’arresto è stato convalidato, l’età per i poveri cristi non è un’attenuante.
Per Previti invece sì. La Polizia ha trovato 200 grammi di coca e qualche
migliaio di euro in contanti. Giuseppe ha ottenuto, prima di essere condotto
in carcere, che i 580 euro della pensione non fossero sequestrati e li
ha dati ad Angelina. Dura lex, sed lex.”… Riteniamo opportuno ricordare
al signor Grillo la sua vergognosa campagna, urlata sul blog e mediante
sottoscrizione pubblica di petizione, contro l’istanza per gli arresti
domiciliari per “nonno Martire” Bruno Contrada, più vecchio di Nonno Cocaina
e, per giunta molto ammalato nonché, per lunghi anni, difensore della
sicurezza pubblica e dipendente statale con relativo stipendio mensile
ed alloggio popolare per la sua famiglia, finito innocente in carcere
per menzogne sparate dai delinquenti che suscitano cotanta commiserazione
nel tenero cuoricino del signor Grillo. Cogliamo l’occasione per rammentare
ai nostri amici e lettori l’invito dell’avvocato Lipera alla giornata
commemorativa in Napoli per Enzo Tortora, il 18 maggio www.vocedimegaride.it/invitoLipera.htm
la Redazione
********************
Di
Rino Cammilleri il libro “ Gli Sconfitti” - Nel primo volume si assemblano
coloro che saranno i protagonisti della serie western a fumetti «Gli Sconfitti».
Si tratta di alcuni personaggi che nel corso delle varie guerre ottocentesche
militarono dalla parte perdente. Un ufficiale borbonico, per non giurare
fedeltà al nuovo regime piemontese, emigra in America, dove si imbatte
in un ex confederato. I due, uniti dalla voglia di inventarsi una nuova
vita, incontrano per caso un terzo «sconfitto», un francese che ha servito
in Messico durante lo sfortunato regno di Massimiliano d'Asburgo. I tre,
in compagnia di una misteriosa indiana, decidono di mettersi a caccia
del tesoro nascosto dell'imperatore fucilato a Queretaro. Nel secondo
volume si aggiungerà un quarto «sconfitto», un irlandese ex volontario
papalino fattosi francescano.
Rino Cammilleri è ideatore della serie e autore del soggetto.
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci e denunce
da
redazione - Non appena cessate le celebrazioni per il 200.mo di Garibaldi,
la solita retorica risorgimentista impone l’obbligo di massiccia propedeutica
ai festeggiamenti del 2011, centocinquantenario dell’Unità d’Italia. Non
ci è piaciuto affatto, ieri sera, l’ascaro abruzzese Bruno Vespa, emulo
di Piero Angela, in quel Porta-a- “Porta sbattuta in faccia” ad almeno
i tre quarti di italiani, dal nord al sud, ormai intollerante all’abuso
di sterile folklore tricolorico, utile solamente a distogliere l’opinione
pubblica da più pressanti ed attuali problematiche nazionali. Abbiamo
trovato molto sconveniente la stolta rappresentazione in presenza di un
pubblico d’eccezione costituito, questa volta, da due ignare scolaresche
costrette a sorbirsi dal vivo tutte le puttanate storiche già abbondantemente
reperibili nei testi scolastici dei pennivendoli di regime. In totale
assenza di “par condicio” neppure un ospite proveniente da quel vasto
Sud d’Italia cancellato dalla vorace furia garibaldesca e massonica di
un sempiterno Risorgimento. Unico bastian contrario pro domo sua padana,
il sen. Castelli della solita Lega Nord; neppure uno straccio di relatore
dal clone leghista siculo del M.P.A. di Lombardo. Un Bruno Vespa insolitamente
fuori dalla realtà, ora che dappertutto – in rete, nelle librerie e nei
salotti “buoni”, persino al vertice dell’Ordine dei Giornalisti, con il
presidente Del Boca – proliferano testi storici revisionisti in gran quantità;
praticamente, ancora una volta, la TV di Stato mediante i suoi menestrelli
da noi pagati calpesta il nostro diritto all’informazione, la nostra intelligenza,
la nostra identità, le nostre radici… tracciando sempre più profondo il
solco tra le due Italie, elevando sempre più alte mura tra l’Italia e
le sue colonie interne, così fomentando solamente il disordine e l’odio
classista tra due ben distinte etnìe in Patria… che mai troveranno, in
alcun futuro, afflato sinergico per arrivare a considerarsi, dopo un secolo
e mezzo di coabitazione, Popolo dell’Italia Una!
marina salvadore
__________________________
Il
Porta a Porta di ieri sera ci offre l’occasione per presentare agli amici
un nuovo blog meridionalista in rete, curato dall’appassionato Antonio
Ambrosino di Procida, marittimo ed esperto di storia della marineria delle
Due Sicilie; in particolare dell’altrettanto importante marineria procidana.
Il suo sito, AMBROSIADI- Stati d’animo e riflessioni in chiave sudista
– è stato lanciato in rete da pochissimi giorni all’indirizzo http://ambrosiadi.blogspot.com
… siccome il nostro Ambrosino è un tipo un po’ “fumino” come noi, vi proponiamo
il suo più recente ed infiammato post, i cui contenuti condividiamo: “Bruno
Vespa, che tu sia maledetto ! Ieri hai avuto il coraggio di fare il tuo
teatrino (porta a porta) su Garibaldi addirittura invitando in studio
due gruppi di studenti. Tu sai bene come andarono effettivamente le cose,
sei colto, e proprio per questo E' INACCETTABILE che tu, con la tua enorme
visibilita' mediatica organizzi una trasmissione su queste tematiche senza
il NECESSARIO contraddittorio con i MERIDIONALISTI ! Strafottendotene
del genocidio perpetrato ai danni del SUD e di tutte le conseguenze nefaste
che ha generato questa devastante operazione di occupazione che dura ancora
oggi.
Alla faccia della verita' e alla faccia della tua etica professionale.
Ma ce l'hai veramente un'etica professionale ?”
___________________________
Il
29 aprile Bruno Contrada ha lasciato l’ospedale Melario di S.Maria Capua
Vetere, ov’era stato ricoverato d’urgenza il 17 aprile, ed ha fatto ritorno
nel carcere militare ov’è recluso. Un insolito silenzio è calato nuovamente
su quest’uomo e la sua tragedia, speriamo sia foriero di buone nuove.
Intanto, ricordiamo che l’avv. Giuseppe Lipera ha recentemente chiesto
anche la ricusazione del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua
Vetere, Daniela Della Pietra: l'udienza si terrà il prossimo 7 maggio
davanti alla terza sezione penale della Corte d'appello di Napoli.
_____________________________
da
“LIBERA”/Basilicata - Un libro sul malaffare in Basilicata - Martedì 6
maggio 2008 con inizio alle ore 18.30 al Teatro don Bosco di Potenza,
Libera in collaborazione con la casa editrice EGA di Torino presenteranno
il volume di don Marcello Cozzi “Quando la mafia non esiste. Malaffare
e affari della mala in Basilicata”. In 480 pagine una ragnatela di nomi,
luoghi e settori produttivi inquinati dal malaffare; la ricostruzione
di uno scenario criminale che coinvolge alcuni dei settori tradizionali
della mafia quali droga, sequestri di persona, usura, gioco d’azzardo
fino ad interessare gli affari più moderni: prostituzione e tratta, gestione
dei rifiuti compresi quelli radioattivi. Un libro che racconta il malaffare
e gli affari della mala in Basilicata non solo servendosi di una montagna
di atti giudiziari ma anche attraverso storie mai raccontate. Alla presentazione
del 6 maggio, oltre all'autore, interverranno don Luigi CIOTTI, Presidente
nazionale di Libera, Francesco FORGIONE, Presidente della Commissione
Parlamentare Antimafia della XV legislatura, e i lavori saranno guidati
da Maurizio TORREALTA, vice-caporedattore di RAINews 24.
_______________________________
L'Associazione
Culturale Flegreando presenta "Antrum Immane" II edizione Visita con spettacolo
al Parco Archeologico di Cuma Dopo l'eccezionale successo dello scorso
anno, Domenica 4 Maggio, verrà riproposto presso lo pseudo "Antro della
Sibilla", all'interno del Parco Archeologico di Cuma, lo spettacolo "Antrum
Immane", drammatizzazione liberamente tratta dal VI Libro dell'Eneide.
Stefano Taranto, Martina Di Leva e Marika Manzoni rappresenteranno l'incontro
di Enea, con la sacerdotessa Deifobe, nota come la Sibilla Cumana così
come narrato nell'opera di Virgilio. La regia, le traduzioni, i costumi,
le musiche e gli adattamenti sono a cura dell'Associazione Flegreando.
Lo spettacolo, a cui si potrà assistere gratuitamente, su invito, da richiedere
direttamente all'Associazione, sarà preceduto da una speciale visita al
Parco Archeologico di Cuma. Come ormai consueto nelle iniziative di Flegreando,
i miti e le leggende legate ai Campi Flegrei, faranno da "guida" in un
viaggio che ci riporterà alle origini della cultura del nostro territorio.
Flegreando ringrazia la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici
di Napoli e Pompei, per la disponibilità dimostrata.
ufficiostampa@cirobiondi.it 393.5861941
__________________________
da
Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari – Vomero
In occasione della festa del 1° maggio, grande delusione dei vomeresi
che hanno trovato sbarrato l’ingresso della villa Floridiana, l’unico
parco di verde pubblico a disposizione del quartiere collinare della città.
Molte le persone - numerose le mamme con bambini piccoli - che, approfittando
della bella giornata di sole, avrebbero voluto fruire del verde del parco,
ma non c’è stato nulla da fare. I cancelli erano chiusi e così sono rimasti
per l’intera giornata. Delusione anche tra i turisti che si erano arrampicati
sulla collina nella speranza di visitare il museo delle ceramiche Duca
di Martina, posto all’interno dello stesso parco. E’ a dir poco singolare
la situazione che si crea in queste occasioni nel capoluogo partenopeo,
e non da oggi. Così, mentre in tutte le città d’Italia e d’Europa, nelle
giornate di festa, il patrimonio mussale ed ambientale viene offerto alla
fruizione sia dei residenti che dei visitatori, a Napoli, dove è in atto,
per le ben note ragioni, una e propria debacle sul fronte del turismo,
nonostante gli infruttuosi, a tutt’oggi, tentativi di rilanciare l’antica
metropoli come capitale della cultura, si chiudono i parchi pubblici con
annessi musei, come appunto nel caso di villa Floridiana. Non vedo proprio
come si possano poi versare lacrime di coccodrillo da parte delle autorità
competenti per la mancata ripresa in un settore vitale per l’economia
della Città. (nota della redazione: se per questo, risultavano chiusi
gli scavi di Pompei e di Ercolano; a Napoli, il Palazzo Reale ed il Museo
Archeologico, praticamente tutti i siti gestiti dal Ministero… Sarebbe
questo l’aiuto governativo a ricostruire l’immagine decorosa di questa
regione, dopo l’apoteosi munnezzara di quest’inverno che ha sotterrato
nella vergogna la bellissima Napoli?)
PRIMA
DI APPORRE LA “X” SULLA SCHEDA RICORDATE CHE:
da avvocato Giuseppe LIPERA
Mi è doveroso informare l’opinione pubblica che l'11 aprile 2008, presso
il Comando dei Carabinieri di Catania ho presentato formale denuncia-querela,
per diffamazione aggravata a mezzo stampa, nei confronti del Sig. Travaglio
Marco, che in un articolo, pubblicato sul settimanale “L’Espresso” nel
gennaio scorso, intitolato “Gran teatro Contrada”, ha ritenuto, inopinatamente
ed ingiustificatamente, utilizzare, nei miei personali confronti, espressioni
assolutamente lesive della mia immagine e professionalità. La querela,
così come per Legge, anche nei confronti del direttore responsabile del
settimanale “L’Espresso” per omesso controllo. Ho ritenuto inaccettabile
che il Sig. Travaglio Marco, senza conoscere gli atti né le persone, e
mostrando di non ben sapere le norme del codice di procedura penale vigente,
abbia cercato gratuitamente di screditare quello che ho fatto nella mia
vita e soprattutto il mio rapporto professionale con l’ex Dirigente Generale
della Polizia di Stato, Bruno Contrada, un uomo che - ancorché anziano,
gravemente ammalato e condannato in via definitiva per concorso esterno
in associazione mafiosa - ritengo in tutta coscienza essere una persona
degna della massima stima e rispetto.
************************
Caso
Contrada: Siamo ancora in attesa degli esiti dell’udienza del 3 aprile
presso il Tribunale di Sorveglianza di Napoli. Questo silenzio è ulteriore
dimostrazione di arroganza da parte dei togati con delirio di onnipotenza.
Riservandoci di commentare quando si degneranno di manifestarsi nella
pienezza della loro divinità, rendiamo omaggio alla sensibilità di tutti
i sostenitori di Bruno Contrada con il meraviglioso pensiero di uno di
loro: Mimmo Di Renzo, disabile e presidente della onlus Senza Barriere”.
La sua voce è anche la nostra! “ Cara Marina. Spero che quanto da noi
espresso finora, sia stato reso noto al giudice. E' inquietante il silenzio,
è assordante la noncuranza di tutte le ragioni addotte. Ogni tipo di considerazione
vale zero, e lo stesso codice umano è stravolto. Di chi è la colpa. Abbiamo
forse sbagliato tutto nel considerare la vicenda una questione di vita
o di morte. Io stesso mi sento assediato, circondato e non riesco più
a vedere una reale situazione di svolta. Sono dubbioso, di ogni tipo di
preparazione personale, professionale, di vita, di esperienze fatte o
subite. A cosa valgono gli studi universitari; dove sono i precetti impartiti
dai professori giuristi; a cosa vale essersi trascinati per più di sessant'anni,
preda di una disabilità a cui ho tentato sempre di sfuggire, traendone
sensibilità, conoscenza, forza e coraggio; a cosa vale infine di essere
oggi il Direttore di un'associazione di disabili, nonostante tutto e tutti.
Cosa potrò dire loro, quando mi chiederanno ragione di non essere riuscito
a far tornare a casa un disabile di settantasetteanni, affetto da pluripatologie,
di per sè, giustamente considerate, invalidanti. Tutto quanto abbiamo
tentato, denunciato, suggerito, gridato è caduto nel nulla. Forse non
vogliono che Contrada muoia davvero, vogliono essere sicuri di distruggerlo
nello spirito, vogliono ucciderlo nella memoria, negli affetti, vogliono
che vaghi nel limbo degli sconosciuti, nella solitaria plaga di chi non
è mai esistito, dei dimenticati. Dopo, molto dopo, ci sarà il sordo rumore
della vanga, di un pugno di terra ed il ricadere di una pietra tombale.
Una tomba senza nome. Noi stessi, finiremo con Lui. Ciao.
Sono triste. Mimmo Di Renzo
********************
da
Massimiliano De Cristofaro/Fondazione Iustitia
di Marco Saba (fonte Lady Silvia)
PROCESSO FALSI DOSSIER CONTRO VIOLANTE - GLI IMPUTATI DENUNCIANO IL TESTE
DELL'ACCUSA.
Vi ricordate il procedimento dei falsi dossier contro Luciano Violante
instauratosi nel lontano settembre1998, che vedeva coinvolto anche il
noto faccendiere Francesco Pazienza? Ebbene, dopo 10 lunghi anni di bagarre
da parte della Procura di Roma, il primo e solo teste dell’accusa viene
denunciato per falsa testimonianza, si tratta del Vice Questore della
Polizia di Stato Raffaele Clemente, in servizio presso la Questura di
Roma, che all’epoca dei fatti contestati era funzionario presso la Polizia
di Prevenzione - U.C.I.G.O.S.- L’udienza chi si è tenuta il 4 u.s. è servita
al collegio della 6^ Sez. Penale del Tribunale Ordinario di Roma, Presidente
Dr. Barbalinardo, per decidere le eccezioni sollevate dalle difese, ovvero
se il teste Clemente Raffaele, già denunciato, doveva essere sentito per
“reato connesso”, con la presenza di un difensore di fiducia. Il Tribunale,
dopo essersi espresso accogliendo le richieste delle difese dei poliziotti
imputati, aggiornava l’udienza al 20 giugno 2008. Da rilevare che il Pubblico
Ministero Maria Monteleone, non ha accettato di buon grado la decisione
del Tribunale riguardanti la presentazione della denuncia querela nei
confronti del suo teste da parte dei poliziotti imputati, lasciandosi
andare a veri e propri improperi affermando con tono di sfida: "… Quando
chiamerò a testimoniare l'onorevole Violante, il prefetto De Gennaro e
l’Avvocato Taormina cosa faranno denunceranno tutti…??!?" Quindi, sono
volati nomi grossi in aula!!! I poliziotti hanno dichiarato: “Noi siamo
per la verità e vogliamo andare fino in fondo, infatti abbiamo rinunciato
alla prescrizione dei reati…!" A questo punto della vicenda sorge spontanea
una domanda: "Vi sono situazioni o nomi che non devono trapelare da questo
processo?" Appuntamento alla prossima udienza!
(uno schietto “IN BOCCA AL LUPO, MAX!” dalla redazione di Megaride, fiduciosa)
********************
da
Bruno BERARDI
Walter Veltroni Sindaco con consulenti terroristi e da Premier?
L’Ex Sindaco di Roma Walter Veltroni si è avvalso della collaborazione
di moltissimi ex terroristi come supporter alla conduzione dell’amministrazione
Civica di Roma pagandoli profumatamente , ma quando sarà (se sarà) Premier
come gestirà le attività del Governo futuro sempre attingendo all’esperienza
dei terroristi ? Si avvarrà sempre della collaborazione di ex Terroristi
pagati dallo Stato , mettendo sotto i piedi le richieste delle vittime
del terrorismo , come per esempio la volontà di raccontare la storia degli
anni di piombo nelle scuole di ogni ordine e grado visto con gli occhi
delle vittime e non dei terroristi?
Attendiamo una risposta
(Bruno Berardi Associazione Nazionale “Domus Civitas” Vittime del terrorismo
e mafia – 3295340474)
*****************
CAMPANIA:
RACCOLTA FIRME CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA - firma la petizione
su: http://www.politichesociali.it/petizione_acqua.php
L’acqua potabile della Campania rischia diventare proprietà privata. Eni
AcquaCampania, l’azienda che fornisce l’acqua nelle province di Napoli
e Caserta, sta per essere acquistata da una triade societaria controllata
dagli azionisti di minoranza: Caltagirone, la multinazionale Veolia e
l’onnipresente Impregilo. L’azienda idrica è controllata dall’ente pubblico
Eni attraverso una partecipazione pari al 50,5 %. Quote che stanno per
essere cedute. In base ad accordi parasociali, le aziende private, per
diritto di prelazione, acquisterebbero le quote Eni, determinando la privatizzazione
delle sorgenti e dei pozzi potabili e della depurazione. L’acqua è un
bene pubblico essenziale e non può essere gestito da soggetti con finalità
commerciali o lucrative. Rischia di essere condizionata la vita di milioni
di persone, determinando l’aumento delle tariffe, senza garanzie sulla
qualità dell’acqua distribuita. È necessario fermare la privatizzazione
dell’acqua della Campania. Per questo ti chiediamo di sostenere questa
battaglia con la tua firma. Il nostro obiettivo è chiedere al Consiglio
regionale a trasformare in legge il ddl n° 75 che giace in consiglio dal
18/01/2006, dando vita alla società interamente pubblica Campaniacque
per gestire, con ampie garanzie per le popolazioni, tutti i grandi impianti,
le sorgenti e l’acquedotto campano. Per scongiurare il rischio della privatizzazione
dell’acqua campana e di Napoli bisogna fare una scelta chiara a difesa
di un essenziale bene pubblico. Non lasciamo che i cittadini vengano espropriati
di una risorsa vitale.
****************
di
ANTIMO CEPARANO - PADRE PIO IL MANAGER
Ho letto nella giornata odierna, per la cronaca siamo all’11 di aprile
dell.A.D. 2008, un articolo sul giornale IL MATTINO su Padre Pio da Pietrelcina.
In breve questo ne è il sunto: Le stimmate di Padre Pio sarebbero frutto
di una patologia rara e non di origine divina e comunque la santità del
Frate non viene messa in discussione per le notevoli doti umane che Egli
possedeva, oltre ad una notevole capacità manageriale poiché è riuscito
a costruire una struttura ospedaliera di proporzioni mediche logistiche
e tecnologiche che non era assolutamente realizzabile in quel luogo, con
quelle risorse e con quello scenario. Mi perdonerà l’attento lettore di
Megaride se trovo in questo contesto, fatto di segni linguistici che dovrebbero
esprimere un pensiero, l’enorme contraddizione di chi non analizza quanto
e quando dice, poiché l’Idea espressa dovrebbe essere l’espressione di
ciò che si pensa! se questo è vero spesso tra l’idea espressa e quello
che ne è il retroterra culturale vi è l’arteriosclerosi delle coscienze
bacate dal materialismo più acceso. Mi spiego meglio e domando con la
serietà dovuta ad un cinquantenne, tale è l’età veneranda che conto! se
sia logico o meno riconoscere Santo chi per tutta la vita ed attraverso
la propria vita avrebbe fatto della menzogna un’arma ideologica? E’ noto
che Padre Pio testimonia attraverso i propri scritti le lotte feroci con
il demonio, è noto la testimonianza che Egli dona sulla natura divina
delle proprie stimmate. Basta questo solo per farne o un grande Santo
o un grandissimo impostore. Personalmente propendo per la Santità di questo
Frate che proprio perché troppo grande per i piccoli uomini viene da costoro
continuamente attaccato, e ora addirittura con l’arma benevole di chi
pur svuotandolo di ogni carisma spirituale lo vuole ricoprire di una grandezza
umana a passo con i tempi: un Santo che santifica la managerialità!
***************
Dal
Sole 24 ore del 4 aprile
Rimborsi elettorali, spesi 117 milioni e poi incassati 500
di Mariolina Sesto
Alle politiche 2006 i partiti hanno speso un quinto dei rimborsi statali
incassati: 117,3 milioni contro 498,5 milioni. Che i contributi pubblici
per le spese elettorali andassero ben oltre i costi delle campagne per
il voto era nell'aria. Ora a certificarlo è la relazione della Corte dei
conti appena depositata a Montecitorio. I costi Le spese accertate dalla
Corte, benché moderate rispetto alle elargizioni dello Stato, sono tuttavia
consistenti. Significativo, ad esempio, l'investimento di Forza Italia
che da sola ha speso quasi la metà di quanto hanno sborsato tutti i partiti
insieme: il tesoriere Rocco Crimi ha messo sul piatto oltre 50 milioni
di euro. Quasi il doppio rispetto ai fondi (circa 28 milioni in tutto)
impegnati dal vecchio Ulivo (Ds e Margherita, che parteciparono separatamente
al Senato e uniti alla Camera). Gli incassi Ma i costi assumono l'aspetto
di briciole quando vengono comparati agli incassi dovuti ai partiti per
i cinque anni di legislatura, peraltro interrotta dal voto anticipato.
Forza Italia potrà consolarsi con un "avanzo" rispetto a quanto speso
di quasi 79 milioni di euro e a Ds e Margherita insieme rimarrà un tesoretto
di oltre 130 milioni. Un bel patrimonio per il Partito democratico se
non fosse che i due "padri fondatori" si tengono gelosamente nelle rispettive
casse i fondi arrivati dallo Stato. Stessa dolce musica per tutti gli
altri partiti: ad An resteranno in cassa oltre 59 milioni, a Rifondazione
oltre 33, all'Udc poco più di 24 milioni e alla Lega oltre 17 milioni.
In totale alle segreterie sono fluiti oltre 381 milioni di euro. Un dato
che fa gridare allo scandalo i Radicali, tradizionali oppositori del finanziamento
pubblico dei partiti, a partire dal referendum abrogativo del '93. «La
media annuale dei fondi pubblici ai partiti – ha calcolato Maurizio Turco,
candidato nelle liste Pd nella quota dei Radicali – è aumentata del 600%
rispetto al '93, ultimo anno di finanziamento pubblico». Il partito di
Pannella annuncia dunque che porrà la questione come priorità del prossimo
Parlamento. « Per quanto riguarda il rimborso delle spese elettorali –
annuncia ancora Turco – proponiamo che sia di massimo un euro per ogni
voto raccolto dal partito e per ogni euro la cui spesa sia stata giustificata.
Infine proponiamo di sottrarre all'interna corporis di Camera e Senato
la gestione dei finanziamenti e di creare una sezione della Corte dei
Conti che vigili sui contributi pubblici destinati a soggetti privati
singoli od organizzati. Per quanto riguarda il sostegno ai partiti noi
siamo per dei benefit in servizi ma non in denaro e per il principio guida
dell'autofinanziamento». I rilievi Quanto ai tetti di spesa, la Corte
non ha riscontrato sforamenti. Ha tuttavia segnalato delle irregolarità
nel conto consuntivo del Prc che non ha presentato idonea documentazione
per un importo di spesa di circa 500mila euro. Multato invece "Progetto
Nord Est", il movimento di Giorgio Panto (l'imprenditore televisivo veneto
morto qualche mese dopo le elezioni), accusato di aver acquisito in modo
irregolare gli 800mila euro spesi per la propaganda elettorale.
Inviato
da Anonimo
il 12/04/08 @ 21:52
Troppi argomenti per un unico commento. Per Contrada sono angosciata:
temo l'ennesima delusione e questo prolungato silenzio non credo sia dovuto
al fatto che chi deve pronunciarsi abbia problemi di coscienza, temo che
sia noncuranza e la solita insipienza della burocrazia italiana. A Massimiliano,
come gli ho già scritto, auguro di vincere questa difficile battaglia.
Per tutto il resto ti cascano le braccia: ogni giorno leggi e ti rendi
conto che sei cittadino della classica Repubblica delle Banane (con rispetto
per le banane che invece sono un ottimo frutto e se avessero un'anima
potrebbero offendersi di questo paragone). Domani e dopodomani votiamo
senza dispersione di voti e lasciamoci alle spalle questi due anni da
dimenticare.
Maria
______________________________
Inviato
da Anonimo
il 13/04/08 @ 18:25
si consiglia a marco travaglio di cercarsi un avvocato
difensore della stessa tempra, tenacia, passionalità e professionalità
dell'avvocato giuseppe lipera!!!
carmine
'O
Pazzariello
tadzebao periodico di cronache, annunci, denunce
Da
noi sollecitato, ci scrive il papà della piccola Camilla, per la quale
abbiamo lanciato appello al post precedente. La solidarietà si è messa
in moto ma c’è stato anche qualche “residente oltre la linea del Garigliano”
che, in clima di emergenza monnezza e mozzarella di bufala, stante l’apoteosi
di luoghi comuni sui meridionali, si è preoccupato, con aria tronfia e
saccente, di rispondere all’appello tacciandoci di ingenuità, poiché “ogni
cosa che proviene da Napoli è una truffa”. Abbiamo risposto educatamente
per le rime a costei, rappresentante per giunta di un magazine on line
a sfondo sociale, sperando di aver liberato l’urgente caso Camilla dall’imputazione
di oleografica “napoletanità”. Certo, se la piccola Camilla fosse cittadina
milanese, fiorentina, torinese o romana, avrebbe meno problemi; purtroppo,
è una bimba di Calvizzano e ci corre l’obbligo di scomodare i suoi genitori
(cosa che avremmo volentieri evitato di fare) per certificare la sincerità
degli intenti. Ormai, noi campani giriamo con “la lettera scarlatta” appiccicata
sul bavero… Pazienza! Orbene, riceviamo da Mariano Luise e vi giriamo,
cogliendo l'occasione per rinnovarvi l’appello: “ Ciao Marina, ho letto
il tuo msg e ti dico quanto segue: la diffidenza delle persone per me
è una forma di tutela per la nostra vicenda.La possibilità che qualcuno
in nome di mia figlia possa sfruttare la solidarietà delle persone mi
fa stare male, anche se però credo che modi per constatarne la veridicità
ci siano. In merito a quella persona che ti parlava di un certo tipo di
iperbarica ti ha addiritura risposto senza informarsi che patologie affliggono
la mia stella (lei ti parla di atleti, di correre ma Camilla non cammina
non parla ha crisi epilettiche quindi altra storia). Nel nostro caso specifico,
in florida, verrà utilizzata la camera iperbarica ad ossigeno puro per
contrastare la sindrome di west, una forma di epilessia che ha colpito
mia figlia.Tale terapia al momento non è riconosciuta dalla comunità scentifica,
in quanto sperimentale, ma noi sul posto abbiamo visto che effetti collaterali
non vi erano e anzi alcuni bambini dopo appena tre mesi di cicli non avevano
più crisi nonostante la graduale riduzione dei farmaci. Oltre alla camera
iperbarica mia figlia sarà sottoposta ad altre terapie ma per questo,
sempre per mia brevità ti inoltro un mio precedente msg di risposta ad
un amico che mi chiedeva delucidazioni in merito: La camera iperbarica
in Italia è utilizzata da anni, ma bisogna distinguere tra i due tipi
esistenti . Un tipo che utilizza solo ossigeno puro (cioè i pazienti non
hanno bisogno di mascherina per respirare l'ossigeno poiché immesso direttamente
nella camera iperbarica), ma purtroppo in Italia è stata vietata dopo
alcuni incidenti mortali avvenuti negli anni scorsi. Un altro tipo, attualmente
in uso, misto cioè che utilizza l'aria compressa (direttamente immessa
nella camera iperbarica) e l'ossigeno puro (ma aspirabile solo attraverso
mascherine a periodi stabiliti), a Napoli le troviamo sia all'ospedale
Cardarelli che al II Policlinico. La differenza e che nel primo tipo il
paziente assimila ossigeno circa al 100% (oltre alle vie aeree anche attraverso
i pori della pelle), mentre nella seconda la percentuale d'ossigeno assimilata
arriva circa al 95% (solo attraverso le vie aeree).Oltre alla differenza
di assimilazione dell'ossigeno (minima ma c'è), esiste anche un altro
problema e cioè che in Italia non si prescrive la camera iperbarica per
le patologie che ha mia figlia. Inoltre bisogna tener conto che la terapia,
che mia figlia dovrà eseguire non è incentrata solo sull'utilizzo della
camera iperbarica ma anche e sopratutto della fisioterapia intensiva che
utilizza una particolare tecnica chiamata THERA SUIT che si avvale di
una tuta 'speciale', oltre alla logopedia, alla terapia cranio sacrale
e altro ancora. I dottori americani hanno dato buone possibilità di recupero
per Camilla, ma solo con la sinergia di tutte queste terapie, per una
durata, prevista, di tre anni (con cicli successivi, di mantenimento,
di circa un paio di mesi ogni due anni). Ulteriori informazioni sulla
terapia e chiarimenti tecnici, li può trovare visitando : www.camillalastellachebrilla.it
www.therapies4kids.com e www.oceanhbo.com Credo che si possa discutere
sulla nostra decisione di andare proprio in quel centro, ma mettere in
dubbio la situazione di mia figlia ,soprattutto, senza prima informarsi
non è giusto. In merito alla divulgazione della storia siamo partiti da
appena 20gg e stiamo aspettando gli sviluppi di alcune situazioni (tipo
il rimborso dell'asl), per poter essere piu chiari. Per l'intervista contattami
definiamo i termini e procederemo. resto a tua completa disposizione per
altri eventuali chiarimenti ciao e grazie
Mariano
______________________________
da
Avvocato Giuseppe LIPERA:
Ieri sera sono uscito dal carcere militare di S. M. Capua Vetere nel tardo
pomeriggio inoltrato, dopo aver incontrato il dott. Bruno Contrada per
oltre due ore: vecchio, malato, ma sempre saggio, colto ed estremamente
dignitoso; è sempre un piacere parlargli. Il mese di aprile è colmo di
impegni. Domani 3 aprile udienza avanti il Tribunale di Sorveglianza di
Napoli, il 7 aprile interrogatorio, quale parte offesa, davanti al Magistrato
di Sorveglianza di S.Maria Capua Vetere, delegato ad hoc dal GUP di Caltanissetta
Sferlazza, il 14 discussione finale avanti il Tribunale Penale di Catania,
Giudice Dott.ssa Dora Bonifacio, dove Contrada è parte offesa contro due
ex pentiti imputati di calunnia aggravata in suo danno, ed infine il 16
aprile udienza avanti al GUP di Caltanissetta Ottavio Sferlazza, per la
trattazione della opposizione alla archiviazione chiesta dal P.M. dell’esposto
denunzia presentato da Contrada il 27 marzo del 2007. E’ confermato che
domani il Dott. Bruno Contrada sarà in udienza a Napoli, davanti al Tribunale
di Sorveglianza, presieduto dalla dott.ssa Angelica Di Giovanni, che dovrà
decidere sulla sua liberazione, tecnicamente chiamata differimento esecuzione
pena, o sulla detenzione domiciliare, data la tarda età ed i conclamati
gravissimi problemi di salute E’ volontà del dott. Contrada, se il Tribunale
glielo consentirà, fare una dichiarazione, perché intende dire alla Corte
…tre cose.
_________________________
da
info@rinocammilleri.it
Poiché mi è stata recapitata in copia una gran quantità di lettere di
protesta-sostegno a proposito della momentanea sospensione della mia rubrica
quotidiana «Il santo del Giorno» che appare da una quindicina d’anni su
«Il Giornale», è giusto che io ringrazi, qui in un sol colpo, tutti i
miei lettori. Ma anche è bene che chiarisca i contorni della vicenda.
Il nuovo direttore de «Il Giornale» ha dato una linea più grintosa al
quotidiano e aperto maggiori spazi alle lettere dei lettori. Ora, la mia
rubrica stava giusto in una di queste pagine, perciò mi è stato chiesto
di sospenderla fino a nuovo ordine perché la direzione aveva necessità
di «ripensare» le pagine in questione. Essendosi ciò verificato a ridosso
della Pasqua (ma anche delle elezioni), diverse realtà di cattolici internettiani
si sono allarmate. «Il Giornale» è stato raggiunto, ho saputo, da numerose
e-mail che chiedevano conto di una rubrica a cui moltissimi erano da anni
abituati e affezionati. Come da accordi, la segreteria de «Il Giornale»
mi chiese dopo qualche giorno di riprendere. La sospensione è durata,
in tutto, dal 20 al 27 marzo. L’ultimo Santo uscì il 19 (festa di s, Giuseppe)
e la ripresa mi fu comunicata il 25 (festa dell’Annunciazione). So che
il sito Centro Cattolico di Documentazione, forte di 70mila contatti,
deve aver creato qualche problema alla posta de «Il Giornale». Va detto
che, se «Il Giornale» avesse avvisato i lettori per tempo, nessun equivoco
si sarebbe verificato (come dice il proverbio, scherza coi fanti…). Il
sito TotusTuus, da parte e bontà sue, mi ha definito «il maggiore apologista
vivente» (sono commosso ma non merito il titolo, che spetta a Vittorio
Messori). Un paio di lettori hanno trovato esagerato il complimento, perché
io «attacco i vescovi» e sono diventato «acido». Mi si permetta di giustificarmi:
io non attacco i vescovi, li tiro per la giacchetta se ritengo lo meritino.
Certo, non sono infallibile. Ma neanche loro, specie quando, per esempio,
disubbidiscono al papa vietando di fatto il rito in latino nelle loro
diocesi. Dare sempre e comunque ragione al clero si chiama clericalismo.
Invece, ammetto la recente «acidità» e chiedo perdono: invecchio e il
mondo va sempre peggio. A parte questo, ringrazio di cuore tutti quelli
che, scrivendo al «Giornale», mi hanno esternato la loro fiducia. Non
credevo foste tanti. Dio vi benedica.
_________________________________
da
Paolo De Chiara
Vi comunico che a fronte del piano di ristrutturazione Aziendale da parte
di Carrefour - Capodrise , la medesima ha presentato agli organi competenti
una lista di oltre una ottantina di lavoratori in esubero ( su un totale
di 145 ) avviando la procedura 223/91 con conseguenti gravi ripercussioni
sociali sul territorio di Capodrise.Domani Giovedì 03 c.m. , le Organizzazioni
Sindacali hanno indetto uno sciopero generale con la classe lavoratrice,
sarebbe d'uopo la Vs. graditissima presenza perchè si possa testimoniare
le gravi condizioni in cui versano e verseranno gran parte dei lavoratori
nei futuri giorni. Grandi gruppi industriali che per l'ennesima volta
usufruiscono di contributi dello Stato per impiantare le loro strutture
commerciali al Sud e puntualmente , dopo aver rimpinguato le loro casse
( francesi ) levano le tende e salutano calorosamente gli italiani. Non
voglio suggerire o indicare addirittura le "condizioni di lavoro" all'interno
di queste megastrutture che i dipendenti subiscono o a cui devono sottostare
(turnazioni di lavoro inconcepibili, strutture all'interno non rispondenti
ai requisiti di legge in ordine all'igiene e alle condizioni "normali"
di vivibilità lavorativa e tante "disfunzioni illecite ma sottaciute...)
Dietro alle maestose costruzioni di questi giganti o colossi del commercio,
c'è una "non-esistenza" di tanti lavoratori mortificati quotidianamente
nel loro operato tanto da ripercuotersi inevitabilmente anche nella loro
sfera privata e familiare. Prego quindi che la Vs presenza domani sia
un motivo di indagine a largo spettro su tutto il mondo degli Ipermercati
, sui loro guadagni , soffermandosi non solo sulla loro mega apparente
e strutturale attrazione folkloristica per gli avventori , ma entrare
nei meandri delle "vite" delle laboriose formiche-lavoratori che ogni
giorno negano ore di vita ai propri familiari perchè la "Proprietà-Carrefour"
possa compiacersi sugli enormi utili conseguiti fino ad oggi. L'invito
pertanto è , come sopra detto , per domani in vista dello sciopero indetto
dalle sigle Sindacali per tutta la giornata.Un Grazie a priori.(Chiedo
venia , cmq i Rappresentanti sindacali Aziendali faranno "picchetto" dal
primo orario di turnazione e cioè dalle ore 4.30 antimeridiane. I disagi
x l'Azienda e conseguentemente per la clientela , si avvertiranno all'apertura
dei magazzini e cioè alle ore 9.00.
Grazie. Paolo De Chiara recapiti telefonici:
uff. 0823-55.73.75 e cell 392. 92.16.225
Inviato
da Anonimo
il 02/04/08 @ 23:26
Sono molto amareggiata nell'apprendere il tono della
risposta che qualcuno ha dato in merito alla piccola Camilla. In compenso
la vicenda ha commosso molte persone a cui ne ho parlato. Sentirò
direttamente Marina.
Maria
Elezioni
politiche ed amministrative del 13-14 aprile
Originale
iniziativa L&G Promotion riservata a tutti i candidati Servizi Televisivi
e on line offerti a tutti i candidati. In rispetto della Par Condicio
tutti i candidati possono beneficiare dei servizi televisivi ed informatici
proposti. - Elezioni e nuove tecnologie - Ai candidati spazi-web gratuiti
- Internet e televisione al servizio della democrazia - Le prime attività
dell'Associazione di utilità sociale ACUST (Attività Culturali Umanitarie
Sociali Tecnologiche) - Pietrangelo Gregorio, pioniere della televisione
libera in Italia (Napoli Canale 21) è stato eletto presidente dell'ACUST,
che si propone di combattere l'analfabetismo informatico promuovendo internet
e le nuove tecnologie - Chiunque interessato all'offerta proposta in video
può contattare i seguenti recapiti: 081.19576974 - 392.0963334 - info@teleitaliaweb.com
speriamo
gli sia andato di traverso il "casatiello" a...
… a quei delinquenti
nostrani, campioni di inciviltà dei quali ci racconta Mena: “ HO NEL CUORE
IL VUOTO CREDETEMI” - Questa e' LIFE , e' così che l'ho voluta chiamare!
La forza e la voglia di vivere! Oggi, dopo un mese di degenza, sono andata
da questa cagnetta , 18 mesi
, sterilizzata e reimmessa sul territorio, così come si usa da noi, un
territorio ostile (nelle zone popolari di Sant'Antimo in provincia di
Napoli). 25 gg. fa arriva una denuncia alla ASL ... mi contattano… ma
ero al canile! 25gg. fa con una tanica di benzina qualche “bravo ragazzo”
ha dato fuoco a LIFE ... Mi hanno detto : “per puro divertimento! Ragazzate!
Nessuno, come al solito, ha visto chi fosse stato…” Cio' che c'e' in queste
foto non ha bisogno di commenti! Ci vorra' un bel po' per far sì che la
pelle cominci a crescere… le orecchie si sono completamente "sciolte",
l'andatura e' dolorante... Troviamole una persona che l’accudisca caritatevolmente
e che le faccia dimenticare le atrocità subite. Facciamo sì che Life abbia
finalmente una VITA VERA! CREDETEMI, NON HO PAROLE... SONO TRISTISSIMA
E NON RIESCO A SCRIVERE NULL'ALTRO. Contattatemi, per il bene di LIFE!
(ed aggiunge recapito telefonico ed e-mail che questa redazione fornirà
solo a veramente interessati che scriveranno per LIFE c/o info@vocedimegaride.it).
Della brutta storia di LIFE questa redazione ha già informato privatamente
amici e collaboratori. Uno per tutti, il commento della nostra amica e
redattrice da Roma, Maria Venera: “Ho fatto girare la mail, ma non basta,
bisognerebbe riuscire ad individuare gli autori di questi crimini esporre
le loro foto in tutti gli angoli delle strade anche se sono minorenni
(e chissenefrega della privacy) e punirli severamente. Sono inorridita
Che brutta Pasqua!”
*********************************************
…
a quel pirla di Sergio Luzzatto che nel suo nuovo lavoro "L'altro Cristo.
Padre Pio e l'Italia del
Novecento" raccoglie nuove testimonianze tendenti, tra l'altro, a "sfatare"
il mito del frate con le stigmate. In questo libro, scritto consultando
– come dice - riservatissimi documenti vaticani, l'autore ripercorre le
tracce del "fenomeno Padre Pio" rivelando particolari storici nell’intento
di metterne seriamente in discussione la "santità", soprattutto con un
certo riguardo all’uso di acido fenico che ne avrebbe fatto il Santo per
procurarsi le stimmate. A parte il fatto che l’acido fenico ha il classico
insopportabile odore delle sale operatorie, poiché è usato proprio come
disinfettante di strumentazioni chirurgiche e cliniche e che sarebbe stato
quindi ben identificabile dai medici consulenti che, in tanti anni, hanno
“studiato” queste peculiarità del Frate di Pietralcina, il Luzzatto ignora
che le piaghe del Santo, più volte opportunamente curate e bendate, non
hanno mai prodotto naturale esito di suppurazione o di incollamento dei
tessuti, come avviene nella norma; anzi, dopo ogni cura e bendaggio, inspiegabilmente
sanguinavano di più. Certo, le opinioni personali di Luzzatto che, come
l’”ateo di professione” Odifreddi, ha trovato anch’egli la maniera di
speculare, favorito dal clima cristofobico e laicizzante imposto politicamente,
trova sponda felice nella recente esumazione delle spoglie di Padre Pio,
effettuata – come vogliono farci credere – per quell’opera necrofila di
ricognizione dei corpi degli “eletti”, richiesta dal codice vaticano.
Sinceramente, siamo dell’opinione che gli eletti, già tanto martoriati
ed oltraggiati in vita, siano i più meritevoli di PACE ETERNA e ch’è gran
peccato rompergli le scatole pure nella tomba! Del resto, la FEDE è un
dono… e non necessita di prove empiriche!
***********************************************
…ai
deficienti sbandieratori del non-voto che ci massacrano quotidianamente
le bolas con i loro
proclama e manco conoscono le regole efficaci per il non-voto. FUNZIONA
COSI’, imparate dagli esperti: COME VOTARE, SE NESSUN POLITICO VI RAPPRESENTA.
*Per tutti coloro che non vogliono andare a votare o che annulleranno
la scheda...* - E' importante sapere che se votate scheda bianca o nulla
perchè non vi sentite rappresentato da nessun partito, in realtà, favorirete
il partito con più voti. Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL
PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo
del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti. Illustro nei
dettagli il sistema da usare: 1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI
+ TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA 2) ESERCITARE IL DIRITTO
DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: 'Rifiuto la scheda per
protesta e chiedo che sia verbalizzato' 3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO
IL RIFIUTO DELLA SCHEDA 4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE
UN COMMENTOCHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio 'Nessuno dei politic
i inseriti nelle liste mi rappresenta') Di seguito i riferimenti legali.
Tutto si basa su un uso 'puntiglioso' Art. 104 - Par. 5 5) Il segretario
dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o
di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione
da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000. COSI FACENDO
NON VOTERETE ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME
QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI. Diffondere questa mail credo
sia 'cosa buona e giusta'. (INVECE DELLE SOLITE CATENE) PUNTO 2: Oggetto:
DA FAR GIRARE ASSOLUTAMENTE cambiano le bandiere al governo, ma non cambia
una min..... La scelta della data del 13 aprile per il voto in alternativa
a quella del 6 di aprile può apparire casuale ma non lo è affatto: votando
il 6 aprile, infatti, i parlamentari alla prima legislatura non rieletti
non avrebbero maturato la pensione, votando invece come stabilito dal
Consiglio dei Ministri il 13 aprile, ovvero una settimana dopo, acquisiranno
la pensione''. ''E poi parlano di voler fare l'election day per ridurre
i costi della politica -ironizza- Ben altri saranno i costi di queste
pensioni, non solo in meri termini quantitativi, ma anche per il messaggio
dato al Paese, perché questo è il tipico esempio di come fatta la legge
viene subito trovato l'inganno''. MORALE DELLA FAVOLA 300.000.000 DI COSTI
PER QUESTA GENTACCIA CHE DOPO POCHISSIMI MESI SENZA FAR NULLA GIA' HANNO
UNA PENSIONE DI PLATINO ALLA FACCIA DEI PENSIONATI CHE DOPO UNA VITA DI
LAVORO ADESSO PER MANGIARE RACCATTANO LA VERDURA RIMASTA A TERRA NEI MERCATI.
FATE GIRARE QUESTE INFORMAZIONI, TUTTI DEVONO SAPERE I TG CORROTTI E PREZZOLATI
NON LO DICONO, I GIORNALI NEMMENO, SOLO INTERNET PERMETTE DI CONOSCERE
QUESTA SCHIFEZZA (CIRCOLARE INTERNA N. 1765/6 DEL 21-03-2008 DEL Movimento
"Giovani Poeti d'Azione" Fondato nel 1994 dal Poeta Alessandro D'Agostini
www.poetidazione.it )
********************************************
…
alla nuova direzione del quotidiano IL GIORNALE che credendo d’essere
progressista dal giorno 20 marzo ha sospeso la bella rubrica di Rino Cammilleri
(gradevolissimo ricercatore e autore) dedicata al santo del giorno. Eravamo
affezionati a quelle 10 righe, tanto che cominciavamo sempre dal fondo
aleggere il giornale. C’è chi ha deciso di scrivere al quotidiano per
avere spiegazioni ma non ha avuto risposta. Ci sembra veramente un peccato!
Se anche a te sembra la stessa cosa, se anche tu non vuoi che scompaiano
le tracce dei santi, della tua identità, da "ilGiornale" manda un e-mail
a questo indirizzo: segreteria@ilgiornale.it.
Chissà che, con tanti messaggi, non decidano di cambiare idea - PS: se
vuoi scrivere invece all'autore l'email è la seguente: rinocammilleri@rinocammilleri.it
ed il suo sito personale www.rinocammilleri.it
********************************************
…
agli irresponsabili amministratori locali che consentono ovunque i Rave
Party dove i giovani cadono come mosche per overdose di acidi, finanziando
con i soldi dei contribuenti i servizi di sorveglianza e soccorso nonché
di ripulitura dei siti occupati da questi scalmanati aspiranti suicidi…
e che continuano, nel contempo, a promuovere ridicole e costose campagne
anti-fumo… contro i più innocui e censurati tabagisti!
*********************************************
…
a quell’”intellettuale” cronista dell’ultim’ora stipendiato profumatamente
dalla televisione di Stato che nella domenica di Pasqua, al tg 3 delle
ore 14,00, commentando la S.Messa in piazza San Pietro, ha testualmente
pontificato: “… il Papa ha celebrato quell’evento… FORSE… accaduto duemila
anni fa”. No comment!
*********************************************
...
a chi a tutti i costi vuole "OLIMPIDIARE" in Cina dimenticando che nell'80
le Olimpiadi in Russia furono boicottate da dieci paesi, Cina compresa,
perchè la Russia aveva invaso l'Afghanistan!
*********************************************
...
a tutti i napo-terroristi, specialmente quelli autoctoni - che si sono
divertiti in questi ultimi anni a distruggere l'economia del turismo e
dei nostri prodotti dop... Siamo alla frutta... s'è vero che persino la
COREA (dico: LA COREA!) ha vietato l'importazione della nostra mozzarella
di bufala!... Pensare che nel 2002, nell'alta Savoja francese gran produttrice
ed esportatrice mondiale di celebri formaggi dop, ci fu un inquietante
disastro-diossina, prodotto da vent'anni di inceneritore rifiuti inquinante,
con livelli di veleni nel latte lavorato molto più alti rispetto a quelli
rinvenuti nelle nostre mozzarelle. Allora, non vi fu tutta questa pubblicità
negativa e l'economia della Savoja non fu rasa al suolo, com'è accaduto
per la Campania.
Inviato da Anonimo
il 24/03/08 @ 20:55
E' un giornale sempre piu' bello!!!
Brava Marina.
___________________________________
Inviato
da Anonimo
il 25/03/08 @ 10:26
Temo che il casatiello sia stato digerito benissimo
da gente del genere.
Chi è capace di fare queste cose che segnali e tante altre ha il
pelo sullo stomaco e non gli va di traverso niente. Non c'è neanche
da sperare che intervenga la "giustizia" perchè sappiamo
bene come funziona. Mia madre soleva dire che "Dio non paga il sabato",
intendendo che sarà Dio, al momento che riterrà opportuno,
a dare la giusta mercede anche a loro
________________________________
Inviato da Anonimo
il 25/03/08 @ 10:26
Ho dimenticato di firmare il commento Maria Venera
________________________
Inviato da Anonimo
il 27/03/08 @ 10:46
Salve a tutti Grazie in primo luogo per la sensibilita'
che da tutt'italia mi e' arrivata, per le tante mail e le tantissime telefonate,grazie
ai vari gruppi che hanno inoltrato la mia richiesta di aiuto , grazie
a giornalisti e persone semplici che anche solo per mandare un "bacio"
a Life mi hanno contattata....LIFE ringrazia , (anche a chi mi ha consigliato
di abbatterla!!), grazie anche a chi la pensava REIMMESSA SUL TERRITORIO
IN QUELLE CONDIZIONI ... grazie a tutti coloro che vorranno adottarla
LIFE si trova in una clinica veterinaria specializzata, aperta 24 h. dove
sta ricevendo le migliori cure, le foto che da sabato 22/03/2008 hanno
fatto il giro d'Italia, risaligono allo stesso pomeriggio del 22/03/2008..LIFE
vuole farcela.!!! sfortunatamente l'80% del suo corpo presenta ustioni
di primo grado , ha delle piaghe alle zampe MA...... Grande lezione di
vita...nonostate le atrocita' subite LIFE..... scodinzola a chiunque le
dimostra un minimo di considerazione!! Per tutti coloro che volessero
dare un minimo contributo ringrazio e lascio il mio n. di postpay intestato
a FILOMENA D'AGOSTINO N. 4023 6004 5475 0805
GRAZIE MILLE DA MENA E...LIFE!!!
______________________________
Inviato da Anonimo
il 27/03/08 @ 11:10
MOZZARELLA, UE: PRESSING SU ITALIA La Commissione:
informazioni 'incomplete', chiarimenti entro le 18 di oggi. Dai primi
test erano risultate alcune positivita' alla diossina, ma quantita' limitate.
Coldiretti denuncia: nel mondo due tonnellare false mozzarelle made in
Italy
_________________________________________
Messaggio
N°620 del 17-03-2008 - 12:18
Tags: Attualità
'O Pazzariello
tadzebao di cronache, annunci, denunce
da
Gennaro Capodanno pres. Comitato Valori Collinari (vomero) Sì: aboliamo
le gite scolastiche - Sono perfettamente d’accordo: le gite scolastiche,
tanto in voga in questo periodo e che pomposamente nel linguaggio burocratico
vengono denominate visite guidate o viaggi d’istruzione, vanno abolite,
perché non hanno alcuna ragione d’essere allo stato attuale, creando solo
disagi e problemi. Alle scuole, che di certo non ricavano un’immagine
positiva dall’esportazione di un modello quale quello sovente rappresentato
dagli studenti fuori dalle mura scolastiche, per lo più legato ad atti
di vandalismo e di bullismo, come testimoniano le cronache quasi quotidiane;
alle famiglie, specialmente quelle numerose, che ai nostri giorni non
possono tollerare l’ulteriore carico di spesa che, viste le note carenze
dei bilanci scolastici, cadono per lo più integralmente su di esse, con
importi anche di diverse centinaia di euro per ogni studente. Senza considerare
lo sgomento dei docenti “immolati” quali accompagnatori e le tragedie,
con perdite di vite umane, che sovente hanno costellato queste iniziative.
Certo c’è anche chi trae vantaggio da tutto questo, a partire dalle agenzie
di viaggio, il cui giro d’affari legato al comparto può essere quantificato
in centinaia di migliaia di euro. Ma che senso ha, senza peraltro un’idonea
preparazione, mandare gli studenti in località, per lo più amene e destinate
al turismo di massa, in un contesto del tutto avulso dalla cosiddetta
programmazione didattica? Non sarebbe più opportuno, senza perdere ulteriori
giorni di proficue lezioni, organizzare nella scuola gratuitamente corsi,
seminari, dibattiti sulla legalità, coinvolgendo magistrati e rappresentanti
delle forze dell’ordine, per spiegare tra l’altro agli studenti che danneggiare
la cosa altrui, pubblica o privata che sia, è un reato perseguito dalle
leggi dello Stato? Ci auguriamo che l’attuale ministro della P.I. o, in
mancanza, il suo successore vogliano far seguire alle parole i fatti,
emanando apposite disposizioni in materia tese ad abolire un istituto
che, così come è oggi concepito, risulta oramai inutile e dannoso, senza
lasciare tale decisione alla discrezionalità delle singole istituzioni
scolastiche, ritenendo un mero palliativo la punizione del sette in condotta
che, da tempo, non crea più alcuna preoccupazione negli studenti indisciplinati.
**********************************
da
Emanuele Esentato (istruttore FIAS/Cmas) - Nonostante le strade invase
dall’immondizia, c’è un gruppo di sportivi che continua a vivere il territorio
godendo delle bellezze che questo offre. Da oltre 35 anni, la FIAS di
Caserta mette la propria passione a disposizione degli altri, continuando
a formare giovani subacquei che proprio nelle coste casertane trovano
un tranquillo rifugio dal caos cittadino. Parte infatti in questi giorni
il 41° corso SUB della FIAS, la Federazione Italiana Attività Subacquee,
che formerà nuovi subacquei sportivi abilitati ad immergersi ad una profondità
di –20 metri. I corsi si terranno presso lo Stadio del Nuoto di Caserta
che ormai da oltre 15 anni ospita il prestigioso sodalizio, diventato
in oltre 35 anni di attività, l’unico riferimento per gli appassionati
del settore. Tra le tante attività della FIAS, sono da ricordare le diverse
edizioni di “Natale sott’acqua“, un modo diverso per celebrare il santo
Natale con tanto di doni e spumante. Accanto a tanta attività sociale,
la FIAS di Caserta è anche fortemente impegnata nella difesa del territorio
con il progetto MAC, Monitoraggio Ambientale Costiero in partnership con
numerose università italiane per il monitoraggio della condizione biologica
dei fondali di Terra di Lavoro e più in generale del Golfo di Napoli.
Di rilievo è anche la collaborazione con le tante realtà del territorio
come la Croce Rossa, il WWF, la Società Nazionale di Salvamento, la Soprintendenza
Archeologica di Napoli e Caserta per la pulizia dei fondali delle vasche
della Reggia, la Protezione Civile, l’Aereonautica Militare per la formazione
di specialisti del soccorso in acqua anche con l’ausilio di elicotteri.
Quindi un’attivissima realtà quella della FIAS casertana che manifesta
un vivo interesse da parte di decine e decine di sportivi che ogni anno
si avvicinano ai corsi partecipando attivamente alla vita della Federazione.
Infatti i corsi FIAS non si concludono con il brevetto di primo livello
ma proseguono con tantissime altre specializzazione dall’immersione sui
relitti alle immersioni in grotta, dalle immersioni sotto i ghiacci alle
immersioni nei laghi e poi ancora la specializzazione in biologia marina,
fotografia, immersioni notturne. In internet la FIAS è presente all’indirizzo
www.sommozzatori.com dove è possibile scaricare il programma di tutte
le attività che la federazione svolge durante l’arco dell’anno.
**************************************
LA
SETTIMANA SANTA DI SESSA AURUNCA IN DIRETTA ON LINE
Da Lunedì Santo 17 a Lunedì in Albis 24 marzo 2008 sarà possibile guardare
in diretta sul web dal sito www.settimanasanta.com le suggestive Processioni
della Settimana Santa di Sessa Aurunca, celebri in tutto il mondo. Per
visitare il sito clicca qui: www.settimanasanta.com
LA SETTIMANA SANTA A SESSA AURUNCA (CASERTA) – ITALIA ...da 10 anni sul
web...
**************************************
www.lamanosullaroccia.it
ricorda il prossimo incontro con ANTONIO MAIONE, prete-coraggio napoletano
e anima della comunità di Pratella mercoledì 26 marzo ore 18.30 IL GIARDINO
DEL POETA Via Solimena,92 – Napoli.
Per informazioni e prenotazioni: Tel. 081 3721038 – 081 5568976
e-mail: ilgiardinodelpoeta@fastwebnet.it
************************************
da
Lorenzo Conti – Firenze – lore_co@libero.it - Il Partito Democratico ha
candidato in Basilicata Elisabetta Zamparutti, moglie di Sergio D’Elia
ex terrorista di Prima Linea. Grande Veltroni ! Ha “barattato” D’Elia
con la sua Moglie ! E.... tutto in grande silenzio ! Molti si chiederanno
cosa "c’entra la moglie di D’Elia" oppure che “le colpe
dei padri non devono ricadere sui figli”. Tutto questo è giusto ma quello
che conta sono le dichiarazioni della Sig.ra D’Elia “Io oggi amo un uomo,
Sergio d’Elia che è l’emblema della vittoria della democrazia e dello
stato di diritto sulla violenza, ex esponente di Prima Linea (nelle cui
fila ha trascorso due anni della sua vita), artefice di quel processo
di dissociazione a cui si deve la sconfitta del terrorismo in Italia,
e da 25 anni militante nonviolento del Partito Radicale. È in fondo lo
stesso amore che nutro per il rispetto della legalità, del rispetto della
parola data come fondamento di ogni convivenza, dimensione privata o pubblica
che sia. È la ragione che mi porta oggi, come ieri sulla moratoria, a
stare dalla parte di Marco Pannella e al suo dar corpo, con lo sciopero
della sete, alla radicalità di una lotta per il rispetto del “diritto
alla vita” attraverso la “vita del diritto” per essere speranza di un
vero Partito Democratico.” E Gli Italiani ? Ora dovranno pagare 2 assegni
vitalizi: a D’Elia e Moglie!
************************************
da
Mario Nanni http://maralai.ilcannocchiale.it/
Contrada si spegne in carcere; esposto al Csm contro il giudice di sorveglianza
- Sembra quasi di voler disturbare il pianista. Allora lo diciamo sottovoce,
nel frastuono del pieno di una campagna elettorale assordante e senza
fine. L’Italia è campione
nel mondo in tema di moratoria contro la pena di morte. Non si vuole,
in sostanza, che lo Stato si trasformi in carnefice e che diventi esso
stesso, in nome della giustizia, assassino. Ma i condannati spesso non
vengono uccisi dalla sedia elettrica o dall’iniezione letale; il carcere
può uccidere per insensibilità, per disumanità e per sprezzo della vita
tanto acclamata. Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere c’è un ex servitore
dello Stato che sconta una condanna. Ma reclama da tempo, disperatamente,
davanti ad una sordità inquietante, la sua totale innocenza e invoca,
come una speranza che non può morire, diritto. Rcordiamo queste sue parole:”
Quasi al termine della mia esistenza, l’ingiustizia degli uomini mi ha
inferto questo ultimo colpo. Faro’ appello alle mie residue forze fisiche
e morali per resistere ancora, così come ho fatto per quindici anni. Sono
sicuro che verrà il momento (che forse io non vedro’) in cui la verita’
della mia vicenda giudiziaria sara’ ristabilita.Spero che qualcuno si
pentira’ del male fatto a me ed alle Istituzioni.Bruno Contrada". Non
ricostruiamo la sua storia, del suo martirio processuale, ma ci limitiamo
ad osservare che molta nebbia di quel processo andrebbe diradata. Ma abbiamo
anche cognizione che la giustizia italiana ci da motivo di ritenere che
tante volte si è sbagliata nell’infliggere ingiusti supplizi a cittadini
innocenti. E che tante volte, questa giustizia ingiusta ha persino ucciso.
Una giustizia senza la capacità di soffermarsi a riflettere sul dubbio
spaventa; campioni del mondo o meno. Bruno Contrada ha 77 anni e in un
carcere della repubblica democratica e campione del mondo contro la pena
di morte, si sta spegnendo giorno dopo giorno, attimo dopo attimo. A niente
sono serviti finora i bollettini medici che stabiliscono una serie infinita
di patologie da imporre in nome del diritto alla vita anche dei condannati,
che il cittadino Contrada venga curato. Ma un giudice di sorveglianza
donna, da un cognome evocativo, Daniela Della Pietra non appone la firma
al documento che non assolve il detenuto, ma lo restituisce alle cure
necessarie per la sua sopravvivenza. Non serve all’Italia del diritto,
campione del mondo o meno contro la pena di morte, che Contrada si spenga
tra le mura di un penitenziario. L’allarme ancora una volta viene dal
suo difensore, che ha abbracciato con stoicismo missionario la sua professione.
Contrada non è un cliente, ma un morente. Si chiama avv. Giuseppe Lipera,
che oggi ha rilasciato questa dichiarazione, e che nel nostro piccolo
vogliamo confidare nel passa parola, perchè qualche cuore di pietra, possa
diventare in uno Stato per certi versi arido, cuore di rosa. Ecco la dichiarazione
dell.avv. Lipera. “Ho trovato Bruno Contrada-in carcere, ndb- in condizioni
disperate: ha difficoltà di orientamento e vuoti di memoria “, ha detto
il suo avvocato. ‘E’ un uomo che ha bisogno di essere curato a casa, di
un atto di umanità da parte dello Stato’. Giuseppe Lipera ha parlato dopo
avere incontrato in carcere il suo assistito, e ha annunciato ‘un esposto
al Csm nei confronti del giudice di sorveglianza di Santa Maria Capua
Vetere’(f.te ANSA). Un gesto di umanità, diciamo noi, rivolto a quello
Stato che ha voluto condannare la barbarie nelle carceri e innalzare al
podio più alto al mondo, la sua bandiera.
Inviato
da Anonimo
il 17/03/08 @ 14:22
Voglio ringraziare anche qui Mario Nanni che, non
solo adesso, ha dimostrato grande interesse per la vicenda di Bruno Contrada.
Uno dei pochi ma buoni amici di Bruno.
Maria
SABATO
quindici MARZO 2008 IN NAPOLI PRESSO L’ASSOCIAZIONE ESPERIDE
Corso Vittorio Emanuele 448
tel 08119361921
il Dipartimento Studi storici Due Sicilie organizza la serata teatrale
“NAPOLI IN CAMICIA E PANTALONE“ con e di ANTIMO CEPARANO.
L’appuntamento è alle ore 19.00.
L’INGRESSO è GRATUITO.
********************
da
report@rai.it
Gentili telespettatori, Vi comunichiamo che Report torna domenica
9 Marzo alle 21.30 su RAI TRE.
La puntata si intitola “TERRA BRUCIATA” di Bernardo Iovene - Sinossi:In
Campania ci sono 2.551 siti potenzialmente contaminati, il doppio
della Lombardia che ne ha 1.300, la maggior parte sono concentrati
tra le province di Napoli e Caserta, nella piana campana, dove le
falde acquifere, sia quella superficiale che quella profonda, sono
inquinate da sversamenti di liquidi pericolosi e cancerogeni. I
comuni coinvolti sono 80, sui terreni agricoli sono stati spalmati
i fanghi industriali venduti come compost. In esclusiva, Bernardo
Iovene ha intervistato i titolari della ditta accusati di aver sversato
nelle campagne e nei canali centinaia di tonnellate di rifiuti tossici.
Ad occuparsi della bonifica è il Commissario per l?Emergenza
delle Bonifiche che dal 2000 al 31 gennaio 2008 è stato il
presidente della regione: Bassolino. Fino ad oggi non è stato
bonificato nulla. Le ditte incaricate hanno assunto centinaia di
Lavoratori Socialmente Utili, ma per 5 anni sono stati inutilizzati.
pochi lavori eseguiti di rimozione di rifiuti, sono stati assegnati
a ditte esterne. Lavori pagati 3 volte. Intanto nelle zone contaminate
aumenta la mortalità e il rischio di malformazioni congenite,
ma studi sul territorio non sono mai stati fatti. Un disastro costruito
da imprenditori criminali, politici incapaci o corrotti, pubblici
funzionari fannulloni, con la complicità di contadini sprovveduti
e cittadini omertosi. La Goodnews di questa settimana si intitola
“RIGENERIAMOCI” di Giuliano Marrucci. Se per smaltire i rifiuti
solidi urbani dobbiamo andare a lezione dai tedeschi, c’è
invece un rifiuto altamente inquinante che solo noi italiani siamo
riusciti a trattare come si deve l?olio lubrificante usato. Se raccolto
adeguatamente può essere rigenerato e tornare sul mercato.
Vi informiamo inoltre che sono previste le repliche di questa puntata
su Raisat Extra canale 120 piattaforma Sky nei seguenti giorni:
Lunedì 10 marzo alle ore 10.00 e alle ore 21.00
Vi ricordiamo che sul nostro sito www.report.rai.it potete trovare
la trascrizione integrale dei testi ed i video delle nostre inchieste.
Buona Visione! - La Redazione!
******************************
Il
prossimo sabato 8 Marzo alle ore 18,00 al Teatro del Nuovo Tempio
di S. Francesco di Paola di Scafati (SA) si terrà il convegno
“Femminile e Maschile: emisferi a confronto - Il Rispetto” organizzato
dalla FIDAPA (Federazione Internazionale Donne Arte Professioni
e Affari) – Sezione Pompei-Nuceria e con il patrocinio del Comune
di Scafati. Ospite
d’onore sarà l’affascinante attrice e scrittrice Maria Monsé.
Dopo i saluti del Sindaco Francesco Bottoni, interverranno: Lucia
de Cristofaro, Presidente Fidapa Pompei-Nuceria, Alfredo Salucci,
scrittore e giornalista, Giuseppina Tripodi, Fondazione Rita Levi
Montalcini e responsabile settore Arte e Cultura FIDAPA di Villafranca-Verona,
Carlo De la Ville sur Illon, psicologo e psicoterapeuta, Maddalena
Parmentola, sociologa, Rosanna Sanzone, avvocato e segretario comunale,
Espedito De Marino, musicista e consigliere comunale, Domenico Di
Filippo, Presidente Aero Club – Salerno. La manifestazione, presentata
dai giornalisti Adriano Fiore e Maria Rosaria Vitiello – con l’apporto
per le interviste in sala di Lucia Ponte e Viridiana Miryam Salerno
– sarà un’occasione per affrontare a 360° il perdurante
confronto/scontro tra due universi così diversi e, al tempo
stesso, così uguali quali quello femminile e maschile. Rispetto,
dialogo, tutela e arricchimento reciproco saranno, quindi, le linee
guida di quest’interessante incontro, votato alla ricerca di un
punto d’incontro comune, capace di unire e di arricchire.
********************
Il
Convegno del Tradizionalismo Cattolico si terrà a Civitella
del Tronto (TE) nei giorni di venerdì 7, sabato 8 e domenica
9 marzo 2008, sul tema "I pericoli per l'Europa: Islamismo,
Laicismo, Ecumenismo". Sono previsti interventi di Alessandro
Gnocchi, Massimo de Leonardis, Roberto de Mattei, Massimo Viglione,
Gianandrea de Antonellis, Francesco Agnoli, Stefano Carusi, Alessandro
Pertosa, Abbondio Dal Bon, Luciano Garibaldi, Ettore Beggiato, Giovanni
Tagliapietra, Fabrizio Di Stefano, Pucci Cipriani e Benigno Roberto
Mauriello. Presiederà i lavori S.E. dott. Mario Tarquini,
presidente Onorario della Suprema Corte di Cassazione. Celebrerà
la Santa Messa in rito tridentino il M.R. don Giorgio Maffei, Cappellano
dell'Anti '89. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala del Consiglio
Comunale di Civitella del Tronto (TE). Per informazioni 333 9348056.
*********************
Si
chiama Lux, è un pechinese di soli 6 anni, di soli 5 kg....il dramma
di Lux è che nella sua vita non ha mai conosciuto i colori della
primavera, ma da anni non conosce neanche il calore dell'amore.... Abbandonato
sul ciglio di un burrone, raccolto e portato in canile...Lux è
un canetto dolcissimo e ... anche se non può vederti ti segue come
se ti conoscesse da tempo... nel suo cuore forse conosce quei colori che
non ha mai visto .. E'un batuffolo che rotola e cerca quel gioco che non
ha mai conosciuto. Lux non ha i bulbi oculari ed è per questo che
nessuno lo ha mai scelto ... lui non può vederti ma può
sentirti, può amarti, può giocare con te, può seguirti
...Lux vorrebbe conoscere quella luce che non gli è stata donata...
Lux è a Napoli .
Chiedi di lui ad Anna 335/5670234 o ad Alessandra 347/3538275
di www.aiutiamofido.orgAnna.Diletto@telecomitalia.it
***********************
Appello
URGENTISSIMO, Cerco una persona con un cuore GRANDE, disposta ad
accogliere e ad amare un cagnolino che ha subito un grave incidente...ZOPPINO,
ha circa 2 anni, è bellissimo e vispo ed ha due occhioni
umani meravigliosi! E' di piccola taglia, circa 6 kg, pelosissimo.
Prima di Natale è stato abbandonato e poi investito da un’auto
.E' stato operato ma purtroppo ha subito l'amputazione di una zampina
posteriore e parte dell'altra,( ha solo più un moncherino).
E' autonomo anche con i bisogni...riesce a muoversi ed anche a correre...
Ha bisogno di tanto amore che sicuramente riuscirà a ricambiare,
è dolcissimo e molto affettuoso! I SUOI OCCHI sono dolcissimi
ed implorano AIUTO! Adatto a vivere in casa è un ottima compagnia.
Ora si trova in un canile calabrese,...il suo freddo box è
pavimentato in cemento e per lui muoversi è una tortura.
Appoggia sul ruvido cemento il moncherino e si ferisce strisciando
su quella superficie So che non è un’adozione facile vista
la situazione ma voglio credere che ci sia una persona che ama gli
animali a tal punto da volersi prendere cura di lui...AIUTATELO!!!
Adottabile in tutta italia.
Chiamate Fabiana 3338585531 - fabiana.molina@tele2.it
"speciale
monnezza" Complimenti vivissimi al neo-assessore regionale, illustrissimo
dott. Cav. Grand
Uff. Commodoro Grande Puffo ...in una parola: “INTELLETTUALE” Domenico
De Masi, principe della moderna Scienza dell’Ovvio detta SOCIOLOGIA,
eletto al soglio pontificio dei Beni Culturali e Turismo direttamente
dall’onnipotente altissimo viceré don Antonio Attila Juanito Monnezzas
y Bassolinos o Muerte. Un intellettuale in più nella disgraziata
Terronia Felix è come il Ramazzotti: non fa mai male. Fa di peggio!
Il nostro “esperto” ha esordito quest’oggi – in diretta – nella
trasmissione TELECAMERE, accanto ad altri INTELLETTUALI del governo
campano e dei transfuga della finta opposizione, sul set provocatorio
del “salotto buono” del Palazzo Reale di Napoli che ha sostituito
– nella scelta del coreografo della produzione TV – dato il nobile
consesso, il solito set monnezzaro di discariche e catene montuose
di rumenta, in onda quotidianamente da anni, per la gioia del nostro
folklore nel mondo. A disagio, in quel contesto eccessivamente ricco
di autentica CIVILTA’ napoletana, il neo-porporato invece di ringraziare
per l’ospitalità i padroni di casa ovvero le RADICI, la STORIA,
il COSTUME, le TRADIZIONI, l’ORGOGLIO MERIDIONALE spentisi dopo
i Borbone per far posto al degrado della menzogna storica risorgimentale,
ha assunto il comportamento tipico del più basso, crasso, tronfio
ed invidioso servo di regime, esordendo con il fanatico dottoreggiamento
: “ Ci troviamo in questo luogo simbolo dell’emulazione dei “Borboni”
(ahi! il “professore” ha fatto il plurale di un cognome!) per i
sovrani capetingi (re Sole, eccetera…) che per costruire questo
fasto di corte HANNO DEPAUPERATO TUTTO IL MEZZOGIORNO!”. E’ la solita
storiella del pane e delle brioches imputata a Maria Antonietta;
il solito falso storico che tiene mano, da immemore tempo, ai delatori
stragisti della nostra EVIDENTISSIMA CIVILTA’. Qui, paradossalmente,
persino gli anarchici si ritrovano a rimpiangere un re, perchè è
proprio dai tempi dell'ultimo Borbone che non si è visto più niente
di concreto, ne' opere ne' ingegni ne' benessere, solo stupri, saccheggi,
vergogne! Se Napoli non si libererà di questi parassiti accattoni,
ignoranti papponi che neppure davanti all’evidenza di fonti storiche
e vestigia (che testimoniano una ben diversa considerazione storica
del territorio e del popolo del quale si servono, questi sciacalli,
in nome del dio POTERE) allora NAPOLI è davvero destinata a morire
affogata in un bagno di merda! De Masi, dico a te: “ Vergognati!
Un secolo e mezzo fa Napoli era in Europa…quando l’Europa non esisteva
ancora…per i suoi molteplici primati nazionali ed internazionali
scientifici, artistici, tecnologici, economici e sociali. Ferdinando
IV di Borbone realizzò la magnifica comunità di lavoro di San Leucio
che in tempi più recenti il commendatore Olivetti tentò di emulare
senza uguale successo, Francesco II di Borbone, nel 1848, si inventò
persino i contributi pensionistici per i lavoratori… Questo, un
"sociologo del lavoro" con tanto di cattedra alla Sapienza di Roma
dovrebbe saperlo; se no, che cappero insegna ai suoi allievi, le
solite americanate?.. Non aggiungo altro allo scoramento che mi
opprime e visto che neppure gli Ispettori della Commissione dell’EuroParlamento
sono riusciti a disintegrare il “SISTEMA” governativo, finendo con
l'appioppare all'amministrazione solo multe salate... che pagheremo
noi contribuenti, Vesuvio, davvero, pensaci tu! Ti basta un solo
colpo di tosse per liberarti, come i cani, delle pulci.
Marina Salvadore.
********************
‘E
fetiente nun simmo sulo nuje (da http://josephepomeo.myblog.it/
) Il
14 febbraio 2008, in un servizio del “TG2 Costume e Società” si è parlato
del problema smaltimento rifiuti nelle grandi città. Questi ultimi mesi
hanno messo l’immagine di Napoli in cattiva luce e sulla bocca di tutti
perché i mezzi d’informazione hanno dato notizie faziose sul problema,
facendo credere che sono i napoletani a non voler fare la differenziata,
mentre sappiamo bene che diverse volte è partita questa raccolta che poi
veniva vanificata perché il camion che raccoglieva i sacchetti differenziati,
alla fine macinava tutto nello stesso calderone.L’Italia si è scandalizzata,
tutto il mondo si è scandalizzato! Ma se Napoli piange, gli altri non
ridono…. A Roma la raccolta differenziata ha una percentuale molto bassa
al pari di quella di Napoli. Il Lazio ha una percentuale di raccolta differenziata
pari al 10,4%, mentre la Campania è al 10,6%. Milano pur avendo una maggiore
percentuale di raccolta differenziata ha lo stesso problema per mantenere
la città pulita, particolarmente in periferia. A Londra la raccolta differenziata
è poco efficiente, causa la scarsa collaborazione dei cittadini. Nella
vicina Cambridge infatti gli addetti alla raccolta dei rifiuti possono
rovistare nelle buste per controllare se vi è stata depositata la frazione
giusta, e immancabilmente trovano che il 60% di immondizia è messa nel
sacchetto sbagliato. In Irlanda il 15% dei rifiuti sono smaltiti illegalmente
e vanno dispersi in mare, infatti le spiagge irlandesi sono zeppe di rifiuti
ed i bagnati noncuranti, nuotano e camminano sulla battigia tra l’immondizia.
Ad Atene, che pure non si fa la raccolta differenziata, esiste una discarica
nei pressi di alcuni impianti sportivi risalenti alle Olimpiadi del 2004,
i cui rifiuti accumulati l’uno su l’altro hanno raggiunto l’altezza di
160 metri. New York, da quando nel 2001 ha chiuso la sua discarica comunale,
perché ormai satura, smaltisce i rifiuti portandoli via mare nel New Jersey.
Il transito delle navi cariche di spazzatura nella baia di New York ne
ha ormai danneggiato l’immagine. Il comune di New
York per smaltire i rifiuti via mare spende un miliardo di dollari l’anno.
Ecco signori non è solo Napoli e la Campania a trovarsi in difficoltà,
ma tante altre metropoli e paesi di tutto il mondo. Il problema è sempre
lo stesso, come succede qualcosa di negativo nell’ex capitale del Regno
delle Due Sicilie, subito gli organi d’informazione di questa repubblica
italiana nemica diffamano l’immagine di Napoli. Insomma: ‘e fetiente nun
simmo sulo nuje. Qualora veramente lo fossimo…! In realtà ‘e fetiente
e i malamente stanno a coppo Firenze; e chiste nparanza cc’’o ‘e traditore
ca teneno ‘o potere a Napule c’hanno miso ‘o scuorno nfaccia a tutt’’o
munno. Voglio chiudere con una notizia che ha fatto esultare il sottoscritto.
Nei campeggi del Veneto c’è un quinto di prenotazioni in meno per Pasqua.
Calo vertiginoso di prenotazioni sui laghi lombardi, calo di prenotazioni
a Firenze. Tutto questo a causa delle immagini negative che hanno dato
su Napoli. Credevano di danneggiare solo il nostro turismo e l’economia,
traendo vantaggio per loro, invece come un boomerang si è ripercosso anche
su di loro. Napoli poteva essere una grande ricchezza per l’Italia l’hanno
voluta trattare da città nemica ed ora hanno quello che si meritano.
Spero che in futuro vedano giorni peggiori.
(Joseph Epomeo)
***************************
”Rifiuti:
De Gennaro, gente ha ragione Inutilizzabili vecchi siti, nuovi da individuare
presto (ANSA) - ROMA, 16 FEB - Il prefetto De Gennaro ammette che sulle
discariche in Campania 'la gente aveva ragione': nessuno dei vecchi siti
e' utilizzabile. Dopo i controlli del genio militare, e' emerso che a
Pianura, Parapoti, Difesa Grande, Villaricca e negli altri siti ci sono
infiltrazioni, sottostanti discariche abusive, rischi gravi di crolli.
Ora si tratta di individuare subito nuove discariche in siti non contaminati.
De Gennaro mantiene comunque l'obiettivo di ripulire le strade entro meta'
aprile.” Si è perso il conto dei giorni che restano a San De Gennaro per
risolvere il problema MONNEZZA in Campania ma non si è perso il conto
dei milioni e milioni di euro sperperati allegramente dai bassoliniani;
soldi che – se usati lecitamente - avrebbero permesso PULIZIA, LAVORO,
ECONOMIA… RINASCITA DI NAPOLI, in ogni senso! La gente aveva ragione?
Certo! Dopo morti accertate per cancro, manganellate gratuite ai rivendicatori,
“provvidenziali ritrovamenti” di intere betoniere di rifiuti tossici sepolte
dalla camorra – delle quali tutti sapevano - nell’attuale allarme in “codice
rosso” per una possibile vandea popolare, simile alla recente secessione
della neonata Kossova dal Kossovo, anche Mr. Grilletto Facile è costretto
ad un passo indietro! Le prime settimane del suo mandato speciale le ha
sprecate in riunioni romane, lontano dal territorio, tanto che la gente
(che ora ha ragione!) aveva nutrito il legittimo dubbio ch’egli avesse
avuto un incarico di copertura per risolvere, invece, altre questioni…
di
carattere ben diverso e più appropriato al suo ruolo ed alla sua carriera
in Polizia… (la Fantapolitica non guasta, mai!). Nello spreco del costoso
e poco tempo utile (quasi fossero i cento giorni di Napoleone a Waterloo)
il “luminare”, invece di sciogliere e di "commissariare" gli Enti locali,
invece di arrestareper connivenza con la Camorra in reato di strage i
"cumenda" ed industriali del Nord che ci hanno abboffato di rifiuti tossici,
invece di tastare il polso al territorio, invece di agire in consesso
con fior di medici e scienziati locali che avevano da tempo provveduto
a stilare un possibile elenco di discariche e siti agibili conformemente
alla Sanità Pubblica, ora si limita a dirci la più "piecora" banalità
che ognuno di noi avrebbe detto GRATIS, cioè che LA GENTE AVEVA RAGIONE!
LA RAGIONE, E’ BEN NOTO, SI DA AI FESSI! (M.S.)
*************************
ATTENZIONE!
Nel mentre chiudevamo il tadzebao è giunto in redazione questo disperato
appello e preghiamo i lettori di Napoli di attivarsi a riguardo.
Grazie!
"Ieri mattina in Via Piave (Napoli) hanno rubato una Opel Corsa
con a bordo una cucciola di coker fulva. Si chiama Kira, ha 2 mesi
e 10 giorni, ha il microchip. Per chi la trovasse è prevista ricompensa.
Girate a tutti i vs. contatti di Napoli e provincia questo appello.
In caso di ritrovamento contattare Germana: 3921989327. Siamo disperate.
Speriamo tanto che qualcuno ci possa aiutare.
Vi preghiamo! Grazie per il vostro aiuto."
Gravissimo
lutto nella famiglia del nostro giornale
è
mancata l’amatissima mamma di Mauro Caiano
Editore de La Voce
di Megaride e membro del Comitato Bruno Contrada.
La redazione
ed i collaboratori tutti si stringono affettuosamente al caro Mauro nel
ricordo della carissima Jole Moroni condividendo il dolore suo e di tutta
la famiglia Caiano
Inviato
da vocedimegaride
il 18/01/08 @ 22:10
Caro Mauro, ti sono vicina in questo momento
tanto doloroso e ti esprimo le mie più sentite condoglianze.
Un abbraccio fraterno.
Maria
____________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 18/01/08 @ 23:10
Partecipe al tuo dolore, fraternamente ti
abbraccio.
Ennio
Inviato
da Anonimo
il 12/01/08 @ 00:36
La conferenza stampa di oggi dell'Avv. Lipera può
essere ascoltata anche su http://www.radioradicale.it/scheda/244474/conferenza
stampa di giuseppe lipera avvocato difensore di bruno contrada dal titolo
una domanda di grazia perchè questo link non si apre Marina.
Maria
________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/01/08 @ 00:41
Perchè il link che ho indicato si apre
con Real Player!
Chi non ce l'ha come programma pre-impostato segua le indicazioni
di Maria
________________________________________
Inviato
da vocedimegaride
il 12/01/08 @ 15:30
NINO SCRIVE OGGI SU SITO DI BRUNO CONTRADA:
"Evviva la pulizia del tribunale di messina es stata affidata
a coscienti giudici catanesi.Marcello Mondello ex GIP condannato
a 7 anni. Giovanni Lembo componente DNA 5 Anni Maresc. Princi 2
anni per gestione amichevole pentiti.Perche non stesso giudizio
per Ingroia et company? Presidente sez. Cucchiara arrestato x corruzione
.Savoca arrestato x corruzione atti ufficio.Angelo Giorgianni indagato
da Reggio Calabria,cacciato dal governo quando sottosegretario Interni,determinatore
di danni alla Giustizia e allo stato,oggi ancora al tribunale di
Messina sez civile. Il CSM dorme o dormicchia? Napolitano e Mastella:
Azzerate tribunale Messina. Tutti a casa senza stipendio. Subito!"
TRAVAGLIO, VIOLANTE, CASELLI, DE GENNARO e varia COMPAGNIA DEI MIRACOLI...COSA
NE PENSANO?
____________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 12/01/08 @ 20:29
Napolitano ancora continua a sperticarsi,
a mezzo agenzie, in assurde giustificazioni alla figura di niente
fatta con Contrada E CON GLI ITALIANI! Si arrampica sugli specchi,
producendo inqualificabili scusanti. Farebbe pi? della figura a
tacere!... Top-model per lui disponibili al momento, come la Bruni
per Sarkozy e la Campbell per Chavez, comunque non ne salteranno
fuori... quindi eviti di imperversare in TV: non ha le phisique
du rol....e neppure argomenti validi, essendo il presidente del
Paese della Monnezza!
MARINA SALVADORE
IL
TESTO INTEGRALE DELLA SENTENZA DI CASSAZIONE
Come al solito, persistono il mendacio e l'approssimazione della
stampa ufficiale sull'incredibile caso Contrada. Stamane, i giornali
riportavano, scelti col pendolino della radiestesia cara agli OCCULTISTI,
stralci dalla corposa sentenza. In rete, sempre aggiornata in tempo
reale, ancora non è possibile rinvenire il documento integrale...allora,
ci pensiamo noi a rendere pubblico questo documento, stufi soprattutto
dei giustizialisti che si indottrinano con le "esclusive" dei miserrimi
"TRAVAGLINI" di regime. Siamo certi di proporre ad una platea adulta
e senziente, dotata di libero arbitrio, una sentenza che ci sembra
il canovaccio di una commedia dell'arte, tutta imperniata sull'INCIUCIO
di vajasse e zarri, capère e janare, omm'e'm**** e malòmméne, quaquaraquà,
chiachielli, stùppoli e..."48morto che parla"!
W L'ITAGLIA d' 'a Bonafficiata! il testo integrale è visibile al
seguente link: www.vocedimegaride.it/sentenzacassazione.pdf
Inviato
da Anonimo
il 09/01/08 @ 20:04
Messaggio per TRAVAGLIO: puoi tranquillamente
favorire dei soli stralci della sentenza che possono tornare utili
alla tua "causa", senza scomodarti a fotocopiare veline
in Tribunale. Ho notato che hai già pubblicato sul tuo blog
la sentenza del primo grado e quella del secondo appello....ma come
mai omesso di strombazzare la sentenza del primo appello? Non era
congeniale ai tuoi comodi? A proposito, complimenti per il titolo
del tuo sito "Voglio Scendere".it ...ma oramai ? un po'
passatello, visto che a furia di scendere così in basso hai
già toccato il fondo!
è
il link al quale visionare la più recente intervista in carcere
(di ieri pomeriggio) a Bruno Contrada per il TG di Sky TV in onda
oggi. E' davvero commovente come, a distanza di quindici anni, la
stampa ufficiale, i politici, l'opinione pubblica abbiano sfidato
il TABU' istituzionale del caso Contrada, divenuto SOLO in veneranda
età, ormai privo di forza, persino il beniamino o il simbolo di
quella immensa e variegata parte d'Italia che non si piega alla
menzogna lurida di chi la governa dal back-stage del Potere che
non fa rima con Stato. Certo, se appena dieci anni fa Bruno Contrada
- più giovane ed energico - avesse potuto contare su questo plebiscito
di consensi, su questa inattesa solidarietà ma soprattutto sui suoi
legali della Difesa di allora che non hanno mai mosso un dito in
tal senso, obliando di presentare almeno uno straccio di istanza,
soprattutto durante i primi tre anni di dura detenzione del loro
"protetto"(sic.), non assisteremmo, impotenti come sempre, gabbati...come
sempre, a questa dolorosa agonia in diretta. P.S.: Permangono latitanti
comunque Bruno Vespa con il suo "Porta a Porta" spesso dedicato
alla condannata ma libera imputata Franzoni ed alla dieta mediterranea,
persino alla monnezza bassoliniana... Latitanti, anche, Ballarò....
Reporter....AnnoZero...Matrix con i soliti "giornalai" scoopisti
ed intellettuali
Inviato
da Anonimo
il 08/01/08 @ 14:41
L'ho visto: invecchiato, malato, stanco...
ma che dignità e che limpidezza! Un fraterno abbraccio da
un'altra che non molla.
Maria
Contrada:
il nuovo simbolo dell'antico e civile Regno delle Due Sicilie
Nelle
due storiche capitali sorgono comitati spontanei. Anche stavolta
la vandea sarà definita brigantaggio? dal ns/ corrispondente a Palermo
Rosario Orlando Alle ore 11.00 l'ingresso della sala cinema ABC
di Palermo era letteralmente gremita di persone. Tra di essi molti
erano i "colleghi" del Dottore Contrada negli anni così detti di
"piombo". Poliziotti vecchio stampo dai cui tratti del viso si denota
ancora il "ghigno" tipico dei molossoidi che non mollano facilmente
la preda. Ne avvicino uno che conosco da tanti anni, quando anche
io ero un apprendista sceriffo, e questi abbracciandomi affettuosamente
mi dichiara di essere commosso nel trovare, insieme a loro vecchi
lupi, lì a convenire la "nuova guardia"... le nuove leve della Polizia,
quella con la P maiuscola. Scambiamo quattro battute come si fa
tra padre e figlio ed uno di essi non si trattiene dal dirmi "Ma
ti pare che se il Dottore Contrada fosse stato davvero corrotto
come dicono noi non ce ne saremmo accorti? Avremmo mai affidato
la nostra vita a lui? Saremmo noi qui, oggi, a protestare in favore
della sua libertà?". La cosa mi colpisce e non poco. Mi ripeto tra
me e me che è quello che ho sempre pensato e sempre detto. Questi
erano e sono dei vecchi lupi. Investigatori di una volta che senza
tutte le diavolerie elettroniche di adesso hanno sbattuto in galera,
all'ergastolo, le stesse persone che oggi con
il sangue di Bruno Contrada. Mi intrattengo ancora un po' a godere
del "tepore" che da questo affetto mi viene da parte loro. Si sentono
dei superstiti ed a me danno l'impressione che mi davano, nei film
di guerra americani, quegli anziani sergenti dei marines americani
quando addestravano le loro reclute. Al cospetto della loro conoscienza
investigativa io nessuno mi sento e non posso che ricambiare riverendo.
La sala è già abbastanza piena. Nonostante la brevità dei tempi
con cui si è potuto informare il pubblico la gente c'e'. E' venuta!Mi
siedo, intenzionalmente da solo, per studiarmi le persone. Per carpirne
le emozioni e rimango positivamente impressionato dai loro sguardi,
dalla loro compostezza assolutamente priva dei soliti isterismi
politicizzati cui da anni siamo sottoposti ed a cui ultimamente
siamo stati esposti. Si parla sottovoce quasi in religioso componimento.
Il Dott. Corrao, che funge amabilmente da moderatore, prende la
parola e spiega da subito perchè ha chiamato a raccolta gli "amici"
di Bruno Contrada. Io me ne resto dietro, all'ultima fila quasi
volessi, eventualmente proteggere dalla solita aggressione alle
spalle... a tradimento. Nel frattempo scatto qualche foto. Roberto
Corrao parla, spiega, incita e fa letteralmente vibrare gli animi.
Si sgola nel precisare, ripetutamente, che questa "convention" è
apolitica e come tale deve restare ma il pezzo forte deve ancora
arrivare. Marta, diciassette anni, figlia di un collega prende la
parola e snocciola, punto per punto, un suo articolo che disamina
attentamente la questione "umana" sul caso Contrada. Con compostezza
e con una manifesta convinzione d'intenti, Marta, sebbene visibilmente
emozionata attira l'attenzione di chi l'ascolta attingendo da una
lettera di Enzo Tortora sui valori dell'amicizia e lì... vedo annuire
con il capo parecchi presenti. Dura circa un'ora. Quanto basta per
rendere chiare le idee e manifestare il proposito di ritornare sull'argomento
senza titubanze ma ancora con piu' energia perchè Bruno Contrada
possa tornare ai suoi. Ci lasciamo tutti con affetto nella speranza
che la volta successiva si sia almeno il quadruplo.
Inviato
da nalya
il 06/01/08 @ 21:47
ciao, volevo portarti a conoscenza di questa petizione
contro la mafia per chiedere il risarcimento danni a cosa nostra http://www.petitiononline.com/nomafia/petition.html molti blog e siti hanno gia aderito firmando e inserendo uno di questi
banner link http://www.ilgrillodipalermo.it/node/24
Speriamo voglia partecipare anche tu
________________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 07/01/08 @ 00:43
Per fortuna Contrada di amici ne ha ancora
tanti. Continuiamo questa lotta per lui.
Maria
__________________________________
Inviato
da Anonimo
il 07/01/08 @ 11:29
Bocciature record al test per toghe: troppo
ignoranti Milano - La grammatica zoppicava. L'ortografia lasciava
a desiderare. La forma espositiva, poi, meglio non parlarne. Che
disastro. Doveva essere lo show di un pezzo di futura classe dirigente
del Paese, invece il concorso per aspiranti giudici si è
trasformato in uno psicodramma con vista sulle infinite lacune della
scuola italiana. Elementare, media e chi più ne ha più
ne metta. I numeri sono una radiografia impietosa del livello di
apprendimento raggiunto dai nostri giovani. Un pensierino alla carriera
in magistratura l'avevano in 43mila. La prima robusta scrematura
ha decimato gli aspiranti giudici: agli scritti sono stati ammessi
solo 18mila candidati. Gli altri aspiranti, a casa. Al momento di
prendere in mano la penna si sono presentati in seimila: circa quattromila
giovani hanno consegnato tutti gli elaborati. Un campione interessante,
uno spaccato dell'Italia di oggi. Bene, solo 342 candidati sono
stati ammessi all'orale. Meno del 10 per cento, anzi per essere
precisi solo l'8,53 per cento. Insomma, la carica dei quattromila
è diventata una ritirata. A tratti indecorosa non tanto e
non solo davanti ai codici e al diritto ma nel rapporto con la lingua
italiana, le sue regole, quegli elementi di sintassi e di analisi
logica che sulla carta ci sono stati consegnati quando portavamo
i calzoni corti. «La conoscenza dell'italiano - spiega Matteo
Frasca, giudice di corte d'appello a Palermo - è una precondizione
per partecipare al concorso, ma alcuni candidati non ce l'avevano».
Possibile? «Ci siamo trovati - prosegue Frasca - a fare la
disarmante constatazione che in alcune prove c'erano errori di grammatica
e di ortografia, oltre che di forma espositiva, testimonianze evidenti
di una mancanza formativa che non è emendabile». Gli
esempi il professore non li vuole fare: c'è la solita privacy,
barriera insuperabile. Però Frasca una cosa la dice: «Se
il mio maestro delle elementari avesse visto in un mio compito verbi
coniugati come in certe prove che ci sono state consegnate, mi avrebbe
dato una bacchettata sulle dita». Chiaro? Il concorso è
stato una parata delle mancanze della scuola italiana. Il risultato
finale, poi, deve farci meditare: la Commissione ha proclamato solo
319 vincitori, più altri tre ripescati in extremis dal ministro
Clemente Mastella con un suo provvedimento. Risultato finale, 322
nuove toghe, 58 in meno dei posti da coprire. Un quadretto sconfortante.
Ancora più nero se si tiene conto del fatto che 16 mila dei
18 mila ammessi alle prove non erano semplici laureati: no, erano
avvocati, giudici onorari, funzionari della pubblica amministrazione,
studiosi con tanto di dottorato. Insomma, siamo o dovremmo essere
dalle parti dell'elite, al vertice della piramide sulla cui base
è meglio stendere il canonico velo. Eppure, questa è
la situazione. Frasca però non vuole esagerare con le tinte
scure: «Certo, si impongono interventi sulla formazione scolastica
e universitaria, ma abbiamo trovato anche candidati con livelli
di preparazione eccellenti, punte esaltanti che inducono all'ottimismo».
E poi, la superselezione può essere letta nel solito modo
double face: sarà anche un affresco dell'ignoranza della
nostra gioventù, ma dimostra allo stesso tempo la severità,
verrebbe da dire d'altri tempi, del concorso che sforna i giudici
di domani. Il verdetto finale però è sconfortante;
il livello medio di preparazione è quello che è: corpo
a corpo con la favella di Dante, buchi profondi come crateri nel
bagaglio culturale di ogni studente. Un bagaglio sempre più
leggero che troppe scuole non hanno saputo riempire.
(da IL GIORNALE-data odierna)
FRECCIATE:
L'attentissimo centurione giornalaio esoterico Marco Niglio Travaglio
non si è lasciato scappare l'ultima fotocopiatura di "velina" della
Procura di Palermo con l'avviso di chiusura delle indagini in capo
al gen.le Mori e con la sua tecnica divinatoria ha immediatamente
scoperto, formalizzando un impatto ortogonale con Dell'Utri e Cuffaro,
in equazione algebrico-alchemica con Provenzano e Riina.... che
il colpevole di ogni disastro mafioso, in tutte le ere sicule, dal
mesozoico ad oggi, è SEMPRE E SOLO IL NOSTRO CONTRADA SUPERMAN!
_________________________________________
Freccia
di Cupido al cuore DELLA PIETRA:
TELEGRAMMA INVIATO OGGI 5 GENNAIO 2008 N. 80 VA, ALLE ORE 13,20 AT MAGISTRATO
SORVEGLIANZA DOTT.SSA DANIELA DELLA PIETRA VIA ALBANA 81055 SANTA MARIA
CAPUA VETERE
(CE)
RIFERIMENTO ULTIMA ISTANZA IMMEDIATA LIBERAZIONE O DETENZIONE DOMICILIARE
NELL’INTERESSE DI BRUNO CONTRADA DETENUTO CARCERE MILITARE PRESENTATA
VIA FAX ET EMAIL IL 3 CORMES ET DEPOSITATA IN VOSTRA CANCELLERIA IERI
4 GENNAIO CON ALLEGATO ULTIMO PARERE MEDICO LEGALE PROF. CARLO TORRE IMPONE
OBBLIGO S.V. PROVVEDERE IMMEDIATAMENTE, SENSO POTITIVO O NEGATIVO, IN
OGNI CASO. OGNI ORA CHE PASSA, OGNI MINUTO POTREBBE ESSERE L’ULTIMO PER
SETTANTASEIENNE BRUNO CONTRADA. S.V. EST TENUTA PER LEGGE AT DECIDERE
SENZA INDUGIO COSI’ COME PREVISTO EX ART. 684 2° COMMA C.P.P. STANTE CHE
DETENZIONE CAGIONA PREGIUDIZIO NULLA VALENDO PROVVEDIMENTI REIETTIVI SIN
QUI ERRONEANMETE ADOTTATI.
OSSEQUI AVV. GIUSEPPE LIPERA
_________________________________________
...Frecce
avvelenate al cuore del Potere:
notizia
(ANSA) - NUORO, 5 GEN - E' morto a Roma Giovanni Rinaldo Coronas,
capo della Polizia dal 1979 al 1984 e ministro dell'Interno nel
governo Dini 1995-1996. Nato a Castelvetrano (Trapani) il 10 aprile
1909, era legato alla Sardegna per le origini del padre, nativo
di Siniscola, dove sara' tumulata la salma. La sua carriera parte
dalla Questura di Torino, ma nel 1943 Coronas passa all'Amministrazione
civile dell'Interno. Nominato prefetto nel 1967, e' diventato vice
capo e quindi capo della Polizia...
...Il prefetto Coronas è stato il più autorevole teste a favore
nel processo Contrada ma i magistrati hanno reputato degni di fede
solo i "pentiti". Ora, attendiamo il solito corteo delle Istituzioni
in gramaglie dietro il feretro, le solite filippiche ed i "coccodrilli"
delle prefiche della malora sulla stampa di regime. Ci sarà lo sperticarsi
dei convenevoli di cordoglio, la santificazione in diretta dell'estinto.
Chissà se qualcuno, tra gli autorevoli nostri, rammenterà di non
avergli creduto e di averlo infilato, qualche anno fa, nella spregevole
categoria dei rei di "falsa testimonianza"! (M.S.)
_________________________________________
Come
mai per le vittime della mafia e nello specifico solo per “via d’amelio”
hanno condannato Riina riconoscendo alla famiglia del Dr Borsellino
un risarcimento di oltre 3 milioni di euro , da sequestrare al mafioso
mentre per le vittime del terrorismo questo non avviene?… per esempio
un bel sequestro dei beni per l’On D’Elia ora segretario alla Camera
dei “Deputati” con relativo risarcimento per la vedova Dionisi…
Alle volte sembra che la magistratura si dimostra così solerte con
i morti eccellenti mentre per altri ha paura di far applicare gli
stessi diritti . Noi pretendiamo giusto riconoscimento perché abbiamo
pagato per questo Paese un prezzo molto alto, per gli interessi
di tutti .Ma in questo paese ci sono sempre , come nel medioevo,
i principi o i patrizi da una parte ed i servi della gleba o i servi
popolani dall’altra?
Bruno Berardi - pres. Domus Civitas Vittime Terrorismo e Mafia 3295340474
A tutti i Colleghi
Parlamentari Onorevoli
colleghi, mi permetto rivolgermi alle Loro sensibilità per rispondere
ad un dovere che avverto profondamente. Il Dr. Bruno Contrada, attualmente
detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, si sta
volontariamente lasciando morire senza chiedere una grazia che a
suo parere, non sarebbe confacente allo status di Servitore dello
Stato che egli ritiene aver servito sempre con tutte le sue forze.
Non sta certamente a me sostituirmi alla Magistratura nel giudicare
le responsabilità penali di questo Poliziotto che ha svolto ruoli
di primo piano in molte importantissime inchieste sulla criminalità
organizzata. Quello che, però, è noto a tutti è che, nei lunghissimi
ed amarissimi processi a cui è stato sottoposto, è stato difeso
con convinzione dagli uomini delle Istituzioni, a cominciare dai
suoi Superiori e dai suoi collaboratori, ed è stato invece accusato
da molti criminali conclamati, sovente divenuti “collaboratori di
giustizia” dopo essere stati da lui inquisiti ed arrestati. Dovendo
operare nella sua missione in un mondo molto difficile, ha certamente
dovuto spesso pencolare sugli incerti confini tra legalità ed illegalità,
ma ha comunque pagato durissimamente: con una carcerazione preventiva
lunga tre anni dopo un arresto nel giorno di Natale; con una serie
interminabile di processi (peraltro non univoci, vista l’assoluzione
piena conseguita nel primo giudizio d’Appello) in cui ha dovuto
subire ogni mortificazione fino a non reggerne più l’onta con un
tentativo di suicidio; con l’infinito strazio della sua famiglia;
con la constatazione della devastazione del suo onore di Soldato
che probabilmente è stata per lui la pena più grande; con l’attuale
certezza di morire in carcere nell’infamia e senza nemmeno il conforto
dei suoi affetti, che lo sta inducendo ad anticipare una fine la
cui inerme attesa nella più triste delle solitudini è l’ennesima
pena che deve scontare. Io credo, cari colleghi, che questo Stato
che ha saputo essere tanto clemente con i suoi nemici da eleggerne
taluni anche in Parlamento, nel quale l’assassinio di un suo intemerato
Servitore come il Commissario Calabrese non ha prodotto manifestazioni
di sdegno ma di accorata solidarietà nei confronti dei responsabili
e che oggi giustamente si onora di avere promosso uno storico voto
all’ONU contro la pena di morte, che ha prodotto senza troppe remore
amnistie ed indulti, possa e debba essere clemente anche con un
suo vecchio servitore, oggi inerme e senza futuro e che quand’era
in servizio, per la sua opera svolta contro la mafia, in più occasioni,
ricevette pubblici riconoscimento, encomi solenni e numerosi elogi
(nella sua carriera ne aveva ottenuti più di una trentina) da personalità
insospettabili come i Giudici Falcone e Imposimato e l’ex Capo della
Polizia Vincenzo Parisi. Contrada ha già pagato pesantemente per
le colpe imputategli e, di fatto, è – allo stato – condannato ad
una pena che è peggio della morte e che si estinguerà forse solo
con la morte. Di qui il mio fidente e deferente appello alle Loro
Coscienze di rappresentanti di tutti gli Italiani, perché intercedano
presso il Capo dello Stato e il Ministro della Giustizia a favore
della grazia al Dott. Contrada.
Cordiali saluti
Roma lì,
2 gennaio 2007
Carmine Santo Patarino
0185 Roma Piazza San Silvestro Telefono 06/67606731 – Fax 06/67609658
74011
Castellaneta (TA) Via San Francesco, 12 Telefono 099/8492181 Fax
099/8445014 patarino_c@camera.it
CONTRADA:
UN ALTRO ELEMENTO POSITIVO DA ADDURRE ALL'UDIENZA FISSATA PER IL
GIORNO 10 GENNAIO PRESSO IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI NAPOLI,
GRAZIE ALL'INATTESA GENEROSITA' DI UN ALTRO AMMALATO DETENUTO PER
IL MEDESIMO REATO.
Inviato
da Anonimo
il 04/01/08 @ 01:59
si è accesa un'altra fiammella. Forza
Bruno, ce la farai!
Maria
______________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 05/01/08 @ 21:27
grazie Vincenzo si vede che sei una persona
che è sofferente e non vuoi la sofferenza per altri innocenti
Dio ne terrà conto della tua benevolenza
Resoconto
odierna conferenza-stampa avv. Lipera
dalla ns.inviata a Roma Maria Venera
Alla
conferenza stampa dell’avv. Lipera svoltasi in data odierna 2 gennaio
2008 presso l’Hotel Jolly-Veneto di Roma erano presenti le sorelle di
Bruno Contrada Maria Rosaria e Ida e il fratello Vittorio con il marito
della sorella Anna, Gen. Tirri. Sono
intervenute moltissime testate giornalistiche tra le quali il Giornale,
il Corriere della Sera, il TG2, l’agenzia ANSA, radio radicale.SKY 24,
e RadioMontecarlo. Ovviamente, ero in collegamento con Napoli , in qualità
di inviata per Radio azzurra network, la radio dei disabili e “La voce
di Megaride” facente capo al nostro piccolo ma combattivo Comitato Bruno
Contrada, nonostante le difficoltà dovute al collegamento telefonico non
sempre attivabile. Rendo cronaca. L’avv. Lipera esordisce raccontando
delle circostanze che gli hanno permesso di conoscere ed approfondire
il caso Contrada: a Catania sono sotto processo 2 individui imputati di
calunnia continuata e aggravata nei confronti di Bruno Contrada nel quale
il medesimo è parte civile ed essendo lui del Foro di Catania fu incaricato
di assisterlo nel processo stesso. Processo che peraltro sta per concludersi.
Andò pertanto a trovare Bruno, per conoscerlo, al carcere militare di
Santa Maria Capua Vetere e seppe dallo stesso che la richiesta di provvedimento
per le sue gravissime condizioni di salute era stata appena rigettata
dal Magistrato di sorveglianza. L’avvocato volle leggere il provvedimento
e si accorse che era errato in quanto nel provvedimento di rigetto si
dà contezza delle relazioni degli Uffici Sanitari dello Stato che parlano
di una serie enorme di patologie che ne mettono a rischio la vita stessa,
ciononostante, conclude il provvedimento, Bruno Contrada deve restare
in carcere. Con una copia di tale provvedimento l’Avvocato si recò quindi
dal Magistrato Daniela Della Pietra facendo notare l’incongruenza dello
stesso che pur citando il referto del sanitario del carcere che parla
di rischio per la vita e di condizioni incompatibili col regime carcerario
decide per la permanenza di Bruno Contrada in carcere: la conseguenza
logica di questo provvedimento non può che essere un’altra. Dopo di chè
l’Avvocato inoltrò richiesta al Tribunale di Sorveglianza affinchè venisse
accelerata l’udienza camerale che dovrà decidere in via definitiva sulla
richiesta stessa. Nel frattempo, senza entrare in questa fase e nel merito
di quelle che sono le ulteriori aspettative di Contrada che non si stanca
né si stancherà mai di protestare la sua innocenza, visto e considerato
che l’autorità giudiziaria ha il potere di liberarlo l’Avv. Lipera rivolse
al Presidente della Repubblica una supplica. Andò quindi al Quirinale
per essere ascoltato dal Presidente e al Quirinale venne ricevuto dal
Consigliere
dr. Loris D’Ambrosio, magistrato, ed a questi consegnò un’istanza contenente
la richiesta di colloquio col Presidente Napolitano. All’uscita dal Quirinale
trovò ad attenderlo moltissimi giornalisti ai quali non volle parlare
di ciò di cui aveva parlato con il Consigliere D’Ambrosio, ritenendo che
il colloquio informale avuto con quest’ultimo debba rimanere come tale
e non qualcosa di pubblico e ufficiale, anche perché la valenza può essere
attribuita solo alle parole del Presidente Napolitano in persona. Dopo
che il Quirinale, tramite uffici stampa, diramò la notizia che questa
supplica era stata accolta dal Presidente e aveva attivato tutte le procedure
necessarie è successo un putiferio: molte persone si sono ribellate ma
queste persone non sono legittimate ad intervenire su questa supplica
in quanto non sono parti offese dal reato che viene attribuito a Bruno
Contrada. La supplica al Presidente della Repubblica fu mandata per conoscenza
anche ai Presidenti della Camera e del Senato affinchè ne informassero
i parlamentari delle rispettive Camere. L’Avvocato insiste nel ribadire
che quella che è stata presentata al Presidente della Repubblica è una
istanza che si basa con il disposto dell’art. 681, n. 4 del C.P.P. che
recita “la domanda di grazia può essere concessa anche in assenza di domanda
o di proposta” perché Contrada non ha presentato né mai presenterà domanda
di grazia, perché Contrada “frangar non flectar” sta morendo ma ha una
grandissima dignità. Il Consigliere D’ambrosio ha purtroppo interpretato
l’istanza come una vera e propria domanda di grazia: in base al Codice
la domanda di GRAZIA non si presenta al Prtesidente della Repubblica,
ma al Procuratore Generale della Corte d’Appello che ha emesso la sentenza
di condanna, pertanto non si può equivocare. Il 24 dicembre tutte le tv
e tutte le agenzie diramano il comunicato del Quirinale che non parla
di istanza dell’avv. Lipera. L’ANSA dice che il PdR a seguito della lettera
dell’avvocato e di altre segnalazioni ha immediatamente acquisito notizie
dal Ministro della Giustizia e ha trasmesso la supplica al ministro stesso
per le attività di istruttoria. Da quel momento moltissimi iniziano a
protestare; persone che non hanno titolo perchè non sono parte offesa
(ad esempio per Brompressi chi aveva titolo ad una eventuale protesta
era la vedova Calabresi, parte offesa). L’Avvocato ribadisce di voler
interloquire col presidente Napolitano il quale potrà dire si o no, ma
qualunque sarà la sua decisione sarà un sì o un no ad una supplica non
ad una domanda di grazia che Contrada non ha mai chiesto. “Porterò gli
innumerevoli documenti sulla salute di Bruno ma porterò anche le informative
trovate nel fascicolo del Tribunale di Sorveglianza di Napoli: ci sono
quelle del Questore di Palermo Caruso e quelle della Procura Distrettuale
di Napoli e c’è anche un parere della Direzione Distrettuale Antimafia
di Palermo a firma dr. Ingroia. In questa informativa si riferisce che
Bruno
Contrada è stato condannato e,” a parere di questo ufficio la pericolosità
sociale deriva dal fatto di avere questa sentenza di condanna; in ordine
alla eventuale attualità di tale collegamento tra lui e la mafia questo
ufficio della Procura della Repubblica di Palermo non ha acquisito alcun
ulteriore elemento neppure di segno contrario sicchè non può mancare di
evidenziare che i predetti collegamenti si sono evidenziati come tendenzialmente
permanenti “(come se un marito geloso chiedesse alla moglie di dargli
le prove di non averlo tradito, aggiunge l’Avv. Lipera). Queste deduzioni
sono illogiche e contraddittorie perché mentre la Procura della Repubblica
di Palermo fa queste affermazioni (il data 22/11)il questore di Palermo
(in data 24/12) dice “allo stato anche dal quadro complessivo delle attività
investigative in corso non risulta che Contrada intrattenga collegamenti
con soggetti inseriti o gravitanti in contesti delinquenziali né che nel
periodo intercorso in stato di libertà in attesa della sentenza definitiva
abbia commesso altri reati (il periodo va dal 1995 al 2007) L’Avvocato
Lipera fa infine notare che mentre sui giornali appaiono solo ed esclusivamente
le dichiarazioni dei contrari (Rita Borsellino, comitati vittime Georgofili,
ecc.) non compaiono i nomi dei moltri alti comitati di vittime della mafia
che sono invece favorevoli. Fra questi si devono annotare il Presidente
emerito Sen. Francesco Cossiga, il diessino Macaluso, la vedova di Boris
Giuliano, la vedova e il figlio del Procuratore della Repubblica Costa,
il figlio di Berardi ucciso dai brigatisti, ecc. Sono arrivati e continuano
ad arrivare per e-mail e sul sito di Bruno Contrada o alla petizione on
line de La Voce di Megaride innumerevoli messaggi di solidarietà. Richiesto,
inolte, a Contrada di come fossero i suoi rapporti con Borsellino risponde
che erano ottimi. Fa, da ultimo, notare l’Avvocato che per concorso esterno
in associazione mafiosa Bruno è stato peraltro assolto. Già questo rende
revisionabile la sentenza Contrada.
aggiornamenti della redazione: parrebbe essere giunto in giornata
dispositivo del Giudice di Sorveglianza che consente a Bruno Contrada
di lasciare l'ospedale civile Cardarelli per essere trasferito nuovamente
nel carcere militare di S.Maria Capua Vetere.
Inviato
da Anonimo
il 02/01/08 @ 22:26
Sono contenta che almeno questa specie di
41 bis che rappresentava quella stanzetta gelida in cui l'avevano
segregato sia terminato. Forza Bruno, tieni duro, siamo tanti come
ti ha detto Marina quando sei uscito dal Cardarelli, ce la farai,
ce la faremo.
Maria
________________________________________________
Inviato
da Anonimo
il 03/01/08 @ 12:35
Ho citata la vicenda del dottor Contrada anche
sul mio blog
http://sergioberto.blog.tiscali.it/ ed ho firmata la petizione.
Ho anch'io gravissimi dubbi sulla sua "colpevolezza" e
mi chiedo i motivi di questa "segregazione" e perchè
non venga rispettato il suo diritto di essere curato al Celio di
Roma.
Il processo dovrebbe essere rifatto in una sede non sospetta.
...ancora
assorta nei fumi del gran baccanale di S.Silvestro la stampa ufficiale,
benchè sollecitata, era latitante suoi luoghi del più importante e sofferto
caso nazionale. L'avvocato Lipera, serio professionista ma ancor più appassionato
uomo di giustizia e "pietas" era invece là, ancora stamane, all'ennesima
stazione della via crucis, sul monte Calvario del Cardarelli di Napoli,
a sostenere l'agnello sacrificale Contrada. Ai piedi della "croce" i fratelli
e le sorelle di Bruno, in piedi per ore, al freddo con i loro anni non
più verdi, con i loro acciacchi e con l'inutile speranza di poter almeno
intravedere Bruno, oltre un portone rimasto impietosamente serrato. Nell'attesa
che l'avvocato Lipera calasse di nuovo tra di loro con un'altra "veronica"
recante impresse le dolorose sensazioni del recluso di massima sicurezza
(trattato alla stregua di un feroce criminale), RadioAzzurra di Napoli,
la radio dei disabili, stoicamente lanciava una diretta di ben tre ore
e mezza con il suo caporedattore (disabile) Mimmo Di Renzo, coadiuvato
in studio dall'infaticabile Antonio Di Rosario. Di seguito, in video,
le anticipazioni dell'avv.LIPERA, propedeutiche alla conferenza-stampa
di domani, in Roma.