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Nel mentre mi accingevo a
chiudere per l'impaginazione questo lavoro, come il cacio sui maccheroni,
mi cadeva nel piatto un'autentica perla che va ad arricchire la collana
della diffidenza circa i troppi, nordici, OSANNA al Sud
di
cui si è detto abbondantemente. Reputo necessario darne atto,
per un definitivo commento che vorrei, questa volta, contemplasse
la dignità e l'orgoglio della classe dirigente del Mezzogiorno,
che dovrebbe costantemente sentirsi offesa da certe dichiarazioni
e reagire finalmente come tutti i meridionali si aspettano da troppo
tempo che faccia.
Il Corriere della Sera del 6 ottobre 2004 , pag. 8 riporta con un
titolone "Servono voti al Sud, facciamo una Padania a Napoli
- L'ipotesi di un quotidiano doppio: in Meridione attacchi a Roma
ladrona, al Nord resta antimeridionalista" (articolo che inserisco
a pie' di pagina).
Dopo averlo letto, probabilmente comprenderete di quanto e come il
Nord dell'Industria e del Commercio del Credito sia ormai scoppiato
e che non gli resti altro da fare se non venire a sfruttare le nostre
interminabili risorse : Cultura, Arte, Storia, Siti Archeologici e
Musei, Agricoltura, Gastronomia, Turismo, Turismo d'Affari, Artigianato
eccetera e, magari - why not - ritornare ad aprirsi la ricca via del
Mediterraneo, in tema di scambi commerciali
Ha ragione Fazio,
quando dice che il Sud sarà il nuovo motore dell'Italia (del
Nord?)
e, senza essere veggenti, il futuro sanno leggerlo benissimo,
senza palla di cristallo, i giovani ed i vecchi Confindustriosi, i
politici da Roma in su
..mentre i politici da Roma in giù
stanno a guardare la nostra agonia. Verrebbe quasi da dire NO al Federalismo
e SI alla Devolution, se avessimo più coscienza delle nostre
possibilità; forse sarebbe davvero auspicabile e più
utile per noi "terroni" il progetto delle MACROREGIONI
Chissà?