48 " FantaFinanza " VI puntata tormentone Il summit in corso nel covo padano si arricchì delle nuove presenze di altri esuli. Dalla Capitanata, la reazionaria Gerardina Colotti ed il filosofo-ingegnere Domenico Iannantuoni, presidente della Associazione Due Sicilie in Lombardia che recavano generosamente al convivio una enorme quantità di derrate alimentari e "sfizi" tipicamente pugliesi, per la gioia dell'olfatto, della vista e del palato di tutti i tristi e nostalgici esuli. Si inebriò quindi l'aria casalinga milanese di frizzanti aromi di origano, basilico, peperoni e agli che si sprigionavano dai barattoli magici delle conserve sott'olio e "piccante" dei più disparati ortaggi e salsicce, olive e verdure, qualche pescetto, con un tocco raffinato di vin cotto che saliva con un fare quasi erotizzante dalla cesta delle "cartellate" al miele e di altre "mustazzola" da riposto. Ma la tavola servita "alla francese" prese a divenire esigua, per il crescente numero degli ospiti e la pragmatica Gerardina- senza pensarci su- sfilò, scardinandolo dagli infissi un battente dell'alta porta del vano-cucina che sistemò sdraiato in orizzontale su due sgabelli sottopostigli alle estremità, per ricavarne in men che non si dica un autentico tavolo stile fratino, lungo e affollato di pietanze, di cocci e di mani protese. Sembrava una festa; una "zingarata" uguale a quelle che seguono la Pasqua in ogni comprensorio agricolo e marinaro delle antiche Due Sicilie. Sembrava d'essere tornati indietro nel tempo. A "quel" tempo e, tra un boccone ed un sorso, un apprezzamento ed una imprecazione, si notò qualche luccicone! Ma la ricreazione terminò ben presto, lasciando spazio alle cose serie. Serao, chiese attenzione ed esordì : "Una banda di Briganti di oggi deve andare al Catasto di Napoli o alla Conservatoria del Catasto e cercare le carte topografiche di Napoli della zona cardine, aggiornate fino a tutto il 1879 ed i registri con i titoli originali dei proprietari delle particelle ". "Sarebbe a mio avviso più razionale ed utile alla ricerca - intervenne la Pasionaria - ricercare i titoli originali di acquisto e le mappe dal 1859 in avanti e NON dal 1879!". Iannantuoni sottolineò con la sensibilità di cui solo un ingegnere può essere capace : "Queste mappe devono essere meravigliose, solo a vederle - sospirò ed aggiunse - Bisognerebbe confrontarle con le mappe ed i registri, diciamo di ogni cinque anni successivi al 1859, fino alla mappa della Napoli sventrata ". Con un gesto solenne del capo, Serao dimostrò d'aver apprezzato e Gernone specificò pure che un'altra banda di Briganti, secondo lui, avrebbe dovuto occuparsi d'andare all'archivio notarile e cercare i registri ov'erano annotati i passaggi di proprietà delle parcelle originarie, perché quei passaggi avrebbero dimostrato come furono realizzati i progetti di abbattimento e di ricostruzione; per controllare, quindi, come furono fatti gli espropri!. Il quesito di base consisteva proprio nel comprendere quanto fossero stati legalizzati i o forzati gli espropri a migliaia di proprietari .ci furono, per caso, anche delle deportazioni? .e, come lavorarono i notai? Ah! Certo, con quei registri in mano, tutto sarebbe stato più chiaro! "Metterei in pista una terza banda di Briganti - intervenne Gennaro Zona - che possa ricercare e prendere visione di quelle leggi speciali e dei loro procedimenti parlamentari che portarono a fondare la Risanamento Napoli SpA . Quale banca ebbe l'incarico di emettere le azioni? Fu pubblicizzata l'emissione sui giornali dell'epoca? Chi comprò pacchetti di azioni superiori al 5 per cento e come pagò? .Prestiti ipotecari di una banca francese o del Banco di Napoli? ". "E, se non fu francese e nemmeno napoletana, la banca - intervenne Gerardina - come si spiegherebbe la cosa? Qui, non sai mai dove vai a parare.". Fu così che, di comune accordo, pianificata la strategia operativa fu stilata una direttiva ufficiale, sottoscritta da tutti gli immortali presenti e diretto ai nuclei operativi della DueSicilieIntelligence di Napoli e provincia, geograficamente avvantaggiati dalla loro residenza in loco. Una copia manoscritta fu affidata alle alucce leggere ed alla carena d'acciaio di Chiappariello, il piccione viaggiatore più giovane e veloce della scuderia stanziale tra Milano e Gaeta, perché il patriota Ciano allertasse per tempo la sua squadra in Terra di Lavoro. Fu servito un caffè fragrante, in chiusura di quella giornata incredibile di lavori di convegno, quindi ci si abbandonò per un po' al pettegolezzo ed alla ciancia. Gerardina, seguendo la Pasionaria in cucina, le sussurrò all'orecchio un sibilante e paranoico "..ma, avete poi scoperto KI KATZ'E' 'STO ZUNINO?" |