Napoli: Reggia di Capodimonte courtesy Mauro Caiano
... a Capodimonte, si incrementano le collezioni affidando a pittori, di preferenza non napoletani, le immagini celebrative della dinastia. Negli anni di Carlo (1734-1759) e in quelli di Ferdinando lavorano per la Corte artisti come Giovanni Paolo Pannini, Francesco Liani, Raphael Mengs, Philipp Hackert, Angelika Kauffmann ed Elisabeth Vigée Lebrun.
Alla data del 1799 la Galleria di Capodimonte conta ben 1783 dipinti. Al nucleo originario di provenienza Farnese si erano aggiunti, oltre a dipinti di corte, anche un consistente numero di opere di artisti napoletani, pervenute a Capodimonte, probabilmente tramite donazioni o acquisti. Dopo il decennio francese, destinata la reggia ad eclusivo uso di reside
nza della corte, e trasferite tutte le raccolte d'arte nel Real Museo, poi Real Museo Borbonico, si procede a Capodimonte come in altre residenze borboniche, all'incameramento di opere d'arte contemporanee, con preminente funzione di arredo, provenienti sia da doni offerti al sovrano, sia da prove eseguite da giovani artisti "pensionati" a Roma, sia ancora da acquisti operati dalla stessa Corte borbonica durante le periodiche esposizioni del Real Istituto di Belle Arti. Queste acquisizioni andranno a confluire nella Galleria d'Arte Moderna che Annibale Sacco, Direttore della Real Casa Savoia, istituirą nel Palazzo di Capodimonte tra il 1864 ed il 1884.

dal sito http://www.cib.na.cnr.it/remuna/capod/1-3-2-1.html