La fatata notte d'Ognissanti ispira strane
suggestioni, insoliti pensieri…Suscita incredibili illuminazioni. Pare
quasi che l'Al di Là si schieri tutto in tuo aiuto, per consentirti
di afferrare dell'Al di Qua, nella loro più vera essenza, le
cose ed i personaggi che nel quotidiano perenne vivi e guardi, distrattamente.
Inintellegibili!
E' incredibile come e quanto sia più semplice e chiara la comunicazione
con l'Al di Là, rispetto agli estenuanti rituali, minuetti, orpelli,
unzioni, danze sacre e riti tribali che invece ci necessitano per comunicare
con i nostri simili dell'Al di Qua, tra di noi. Ecco perché la
moda celtica del travestimento horror furoreggia nell'Halloween carnevalesco
del nostro più pudico Ognissanti; perché la gente ha ben
compreso che gli zombies, i vampiri, i fantasmi e le streghe che impersonano
in questa notte non si richiamano affatto al mondo elementale, alla
Terra di Mezzo, agli spiriti… bensì esprimono l'aspetto autentico
dell'umanità, in una notte nella quale l'umanità si spoglia
della sua maschera convenzionale ed a volto scoperto, per quell'unica
volta, si mostra per ciò che è : mostruosa!
L'Halloween della "Terra di Mezzo" ha illuminato, in questa
notte strana, l'Ognissanti della Terra di Mezzogiorno ed ho visto grandi
cose…e sono rimasta orripilata… Una pucundria persino piacevole, rassicurante,
ha poi illuminato il successivo giorno di pace dedicato ai Defunti.
Con il terzo occhio ho visto tutti i partecipanti al sabba del Mezzogiorno,
ho riconosciuto, nel bacile d'acqua pura di fonte, dove scorrevano le
immagini delle visioni indotte, persino amici che credevo cari.
Una processione di presidenti e rispettive coorti di associazioni culturali
meridionaliste, apriva le danze macabre…A seguire, una serie di scalmanati
e torvi delegati di partitelli del Sud,… Al suono di grancassa, nel
salone delle feste, prendevano posto sugli scranni più alti di
un irreale parlamentino sudico, orridi figuri con un gran seguito di
famigli e succubi, con le insegne di improbabili movimenti d'azione
meridionalista. Ha fatto il suo ingresso, ad un certo punto, anche un
impomatato signore, un mecenate, seguito addirittura dal pittore di
famiglia che lo ritraeva freneticamente in ogni posa su medaglioni di
Capodimonte da offrire come gadget aziendali agli astanti…ho capito
solo dopo un po' ch'era colui che passa per il "berlusconi dei
poveri"; infatti ostentava grande munificenza, origini sudiche
doc e accento lombardo: il classico figlio d'emigrante!… E' arrivata
la stampa internazionale, dal Veneto e dai Paesi Bassi ed Alti, con
fotografi, giornalisti, persino televisioni dal leggendario paese di
Pulcinella: tutti, taccuino in mano, registratori e telecamere a riprendere
il sabba meridionale…ad immortalarne i personaggi più famosi.
C'è stato un vorticoso giro di pacche sulle spalle, di baci e
di abbracci, di "Viva 'o Rre!" e di "Onore ai Caduti"…qualche
finta lacrima di coccodrillo…ed intanto "il pittore di berlusconi",
quatto quatto, vendeva a peso d'oro quadretti etnici fatti alla svelta
col pantografo ad esuli e nostalgici.
Bim Bum Bam! Un colpo ed il tonfo di rinculo di una colubrina annunciava
l'apertura dei lavori. Il consesso dei meridionalisti invasati iniziava.
L'inno nazionale del buon Paisiello, era miseramente strimpellato sulle
corde di un'unica chitarra e cantato dal suo suonatore, tal Carolus
Miscuglio, campione di Bigliardo, d'improvvisato nobile sangue borbonico
e di amicizie acerrane. Un picchetto d'onore di alfieri in alta uniforme,
declamava, subito dopo, il proclama dello stato d'assedio di Gaeta.
Applausi, finte lacrime..saluti fascisti e pugni sinistri, in un caos
infernale di orgia teatrale.
- "'O Presidente del Parlamento Ombra
del Sud l'aggia fa' io!" - tuonò dallo scranno più
alto
del consesso un vampiro narciso della Due Sicilie Intelligence - "
altrimenti parlerò con i colleghi del SISMI e del SISDE italiani
e vi farò oscurare le telestreet e tutti i siti internet, esattamente
come tentai di fare al Parlamento Europeo quando quel registucolo di
Caivano volle proiettare per forza "Napoli Capitale"
- "..si..ma non ci riuscisti, Totonno!" - ribatte' il regista
Caivano - " perché in Europa se ne fotterono altamente della
tua Due Sicilie Intelligence….anche se poi, sul tuo giornaletto facesti
un reportage sul fatto, registrandolo come evento realizzato dalla tua
congrega… Del resto, quando uno è bravo è BRAVO ed io
ho fatto un'opera d'arte, modestamente, e tengo già pronti altri
tre documentari tematici da divulgare…e non saprai mai ne' quando ne'
dove li proietterò per la "prima" …e, se li vorrai
visionare, dovrai pure comprarti il vhs o il dvd!"
- "E' vero, Totonno, con Caivano non ce la puoi spuntare…Ho provato
io stesso a fottermi mezzo filmato suo, per inserirlo nel mio dvd biografico
e…m'à fatto certi casini, bedda madre, che m'aggia mettere 'e
scolle 'n'fronte, si ce penso" - intervenne "il pittore di
berlusconi" - "tanto, che ho dovuto fare pubblica ammenda
e mandargli pure gratis il quadro che gli avevo destinato un anno prima….e
che proprio non avevo intenzione di dargli, avendo trovato ben tre possibili
acquirenti-fondamentalisti… Ma putevo rischia' ' o controllo d''a Finanza?
Io, non fatturo!"
- "Io, invece, affatturo, e mo' mi sono scocciato e il PRESIDENTE
lo debbo fare io, vabbuo'?" - tuono' il gran druido, vecchio saggio
delle Calabrie - "perché la carica mi spetta di diritto.
Sono cent'anni che scrivo…scrivo…affabulo…m'arrovello 'e cervella…diagnostico,
esterno, espello…sulla ciòrta dell'economia meridionale…Sono
marxista e calabrese, ho fatto l'emigrante ed ora sono un grande storico
e scrittore…Quando un pivello di voi scrive un libricino sudista, subito
m'implora per avere la recensione o la prefazione o la presentazione
a mia firma, per darsi il tono e il prestigio che non ha….e mai, una
volta, che 'nu stuppolo 'e vuje se fosse accattato 'nu libbro mio!…Nooo,
voi i miei scritti ve li pappate gratis da internet, li scopiazzate
eppoi li fate passare per farina del vostro sacco."
- "Il maestro ha ragione" - gridò la Vecchia Megera
Pasionaria - "io voto per lui. E' l'anima del meridionalismo. E'
l'unico vero meridionalista esistente in mezzo a noi"
- "Onore, sì, al maestro delle Calabrie…" - intervenne,
mellifluo, il secondo ufficiale del Real Neo-Bubbonico Institute - "nessuno
può disconoscergli autorevolezza e fama. Tuttavia, è garanzia
di meridionalismo il logo del nostro Movimento che da decenni si è
imposto presso l'opinione pubblica con le sue iniziative, battaglie
e rivendicazioni…ragion per cui solo il PRESIDENTE nostro puo' accedere
di diritto alla carica di PRESIDENTE di tutti i Presidenti!"
- "Eh già! Ed io, allora, che ho sovvenzionato mostre, restauri,
ripristini di monumenti storici…io…che ho speso il nome della mia azienda
molto nota in Padania…io…che mi sono inventato un moderno Partito Meridionale,
tutto di BELLA GENTE, con sedi di rappresentanza in tutta Italia,…io…che
sono onnipresente, su e giù per lo stivale, peggio di Carlo di
Borbone, per la posa di ogni lapide, per ogni vernissage, ad ogni messa
di commemorazione, ad ogni rievocazione storica,…io che corro come un
fulmine a dare stimolo alle nuove idee, a cercare virgulti del meridionalismo
per aprirgli la strada della notorietà…io, che apro sempre costosissimi
siti internet con costosissimi webmaster, per dare il meglio della communication
& imaging alla promozione sudista…io, che faccio tradurre in ben
quindici lingue le "bibbie" ed i "vangeli" dei nostri
storici…io, che - scusate se insisto - ma sono l'unico ad avere cognizione
di management , che sono pure biondo e con gli occhi azzurri, tanto
da essere perfettamente inseribile in ogni contesto anche nordico…e
che, perdipiù, mi esprimo in perfetto lumbard ed evito di adottare,
se non in famiglia, il volgare dialetto, IO, secondo voi, dovrei starmene
"zitto e ciccia" a continuare a fare il benefattore di tutti
voi, senza il degno riconoscimento di una carica autorevole, per la
quale, perdonate, mi pare di non avere idonei concorrenti.." -
reagì, spazientito, il "berlusconi dei poveri", subito
sommerso da indicibili fischi e pernacchie da parte di tutta l'assemblea
che, in quel solo momento, parve essere armoniosamente concorde, unanime.
Intanto, il pittore del "Berlusconi", durante il magistrale
intervento del suo munifico signore, aveva continuato frijenno e magnanno
a riprodurlo in effigi multicolori, per tutto il tempo, donando di volta
in volta ad ognuno del seguito e della corte i "santini" elettorali
in tempo reale del biondo eroe dei due mondi (nordico e sudicio)…anche
se, vista l'accoglienza, la clacca del berlusconi ovvero i "deputati-disputati-deportati"
del suo Partito Meridionale s'erano tutti rintanati sotto i primi banchi
dell'aula, per timore di ritorsioni violente.
- " Basta co' sta caciara!" - rullando su tamburi e soffiando
nelle zampogne entrò nell'assise una delegazione di briganti
di Monte San Biagio - " vergognatevi! Qui sembra d'essere nella
Cupola delle cupole della Camorra…Avete fino ad ora ordito e tramato,
sputtanato e disonorato tutto e tutti. Avete gli stessi metodi e la
stessa testa dei guappi…Ve ne fottete altamente dei meridionali e delle
tradizioni! Nessuno di voi è degno di rappresentarci!…Volete
fare la politica, cercate il business e la notorietà, volete
venderci per forza i libri che continuate a scrivere, volete a tutti
i costi tesserarci in partiti e movimenti, venderci i gadget, i giornali,
'e pazzielle, 'e trumbettelle, 'e quadrilli…Voi siete solo degli ITALIANI
FALLITI! Sì, siete quegli ignobili personaggi "di straforo",
parassiti del Sud, che nonostante i bruciori al c*** provocati dall'arrivismo
non siete stati in grado di emergere, di essere "qualcuno"
nel contesto sociale nazionale. C'è, tra di voi, l'artista fallito
che ha trovato l'illuminazione di carriera dipingendo mo' "a senso
unico", il giornalista fallito cui la stampa nazionale non pubblicava
nemmeno un necrologio o un redazionale…ed allora si è scoperto
SCRITTORE meridionalista e c'à abboffato di libbri e libbretti…
c'è il libero professionista laureatosi al nord ed imprenditore
al nord..che..nonostante tutto questo nord …manco nella Lega Nord è
riuscito ad infilarsi…ed allora si inventa la "missione" al
Sud e ci fonda pure le congregazioni di un ennesimo Partito del Sud….C'è,
tra di voi, quello che senza manco un quarto di nobiltà fa il
"borbonico nostalgico", sperando in un'onorificenza , 'na
medagliella e 'nu nastrino, 'e qualche barone, conte, principe e marchese…ca
nun contano cchiù niente…manco dint''e libbre 'e storia e nei
musei. C'è, tra di voi, il classico signor NESSUNO che per sentirsi
forte e maschio se fa' chiamma' col nome 'e 'nu brigante…e quasi quasi…se
crede pure d'essere isso stesso 'o brigante… poi, se gli metti in mano
non un tromboncino…ma anche solo un volantino da distribuire in una
manifestazione di piazza, se mette scuorno…e va fujenno!
- Purtroppo, c'è tra di voi pure qualche persona sincera…che
si è bevuta tutto 'sto finto patriottismo vostro…che avete illuso
e tradito, come meridionali, per la seconda volta in un'era storica
di quasi un secolo e mezzo…Voi siete illusionisti, fantasisti, giocolieri
ed avete giocato con il cuore dei vostri avi e dei vostri pari…e non
avete accocchiato altro che confusione, faide, invidie….il nuovo risorgimento
lo sta facendo un'altra volta il Nord, sempre sulla nostra pelle; mentre
voi v''a pigliate à ridere e 'a pazzia' , chisti songo già
cca' 'n'autra vota e se stanno pigliando chello ca nun s'erano riusciti
'a purtà! Vuje site peggio degli ascari . 'A fetenzia 'e ll'uommene!…Jatevenne!
Turnate à ffa' 'e travet à Nord e a Sud, votate DC, PCI,
MSI, CICIRIPI e COLIBRI' e lassate sta' 'n'pace 'e muorte, nun 'e sfuttite
cchiù …ca, senno', ve s'arrevotaranno contro e ve faranno fottere
'e paura! Jatevenne! Tutte quante! "
Si creò d'improvviso un vortice d'aria
putreolenta, una tromba d'aria, che fece rimbombare e tremare gli scranni
dell'assise. Il soffitto dell'aula si aprì crollando sui maghi,
le streghe, le megere, i vampiri, gli zombies, gli incubi, i succubi
ed i mammasantissima dell'enclave, accecando e dissolvendo quei mostri
sotto una raffica di raggi di sole…La notte peccatrice di Halloween
aveva ceduto la scena al sacro giorno dei Defunti…Oltre le colonne del
tempio che reggevano, ora, solo l'azzurro terso del cielo meridiano,
vidi involarsi tra i cirri più alti, galoppando, bianchi destrieri
alati e cavalieri i cui volti riconobbi nelle foto sbiadite di un libro
della memoria che lessi in un'altra vita. In un altro Sud!
Marina
Salvadore (A.D.2004/12)
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