Presentazione di "TERRA E LIBERTA'' e della costituenda Banca di Credito Cooperativo di Napoli, per l'autonomia e lo sviluppo del Sud - Napoli, 1 ottobre 2005 -

Più che di un'affermazione si è trattato di un autentico trionfo per Enzo Fumo - segretario di Terra e Libertà - e per il suo manipolo di testardi "ragazzi". La presentazione alla cittadinanza napoletana del movimento politico ed in contemporanea della costituenda BCC di Napoli ha richiamato nella splendida cornice di Palazzo Venezia, in via Benedetto Croce, un'incredibile folla di spettatori; una platea altamente qualificata e realmente partecipe che si è lasciata coinvolgere, dall'inizio alla fine della kermesse, per le complessive otto ore "ed oltre" dell'evento, senza cedimenti. Singolare anche, nonostante lo sciopero in atto della stampa nazionale, la presenza di giornalisti delle maggiori testate cartacee e televisive locali.
Non v'è stato un solo momento di vuoto, di inattività, di calo del tono umorale: i tasselli che componeva-no il grande quadro della napoletanità fatta di mite rivendicazione, politica, economia, tradizioni, storia, arte, spettacolo, gastronomia e quanto altro, in un tourbillon senza picchi in discesa e senza sterili logor-ree, è stato in grado di emulare degnamente, in quanto ad organizzazione, ad intelligenze, ad artisti e ad auditorio questa piccola realtà politica "di quartiere" alle più importanti feste dei più autorevoli partiti nazionali.
Il compito di cerimoniere, per l'apertura dei lavori di convegno, è stato affidato alle bellissime immagini ed al crudo messaggio del documentario "Napoli Capitale" dell'autorevole regista napoletano Mauro Caiano, che con un raffinato viaggio nel Paradiso, nel Purgatorio e nell' Inferno della millenaria storia di Napoli, ha immediatamente stimolato emozioni indescrivibili, dirigendo così l'attenzione del pubblico verso l'autentico spirito della manifestazione, senza errori o fraintendimenti di sorta.
Il tavolo dei relatori benché occupato da autentiche personalità del nuovo meridionalismo, che nulla hanno da invidiare ai più affermati opinionisti e storici in auge nell'Intellighentia di Stato, ci ha riservato l'enorme sorpresa di personalità autorevoli ma umili, coerenti, generose, altamente comunicative e accattivanti. Commossa la moderatrice dell'incontro, Marina Salvadore, per aver riscosso affettuosissima ammirazione soprattutto presso le giovani e fiere donne del Sud, che tanto sono distanti dai soliti luoghi comuni sul "femminile", propinati come leit-motiv persino sulle "Isole dei Famosi" della TV, nei gossip e nei "calendari"…Napoli è femmina, si chiama Partenope ed ha figlie degne: belle, carnali, intelligenti ed impegnate! E gli uomini del Sud - si sfati la "leggenda" nazionale - non sono tutti camor-risti, assistiti, sfaticati. Il convegno di Terra e Libertà è servito proprio a questo: ad imporre sulla ribalta ITALIANA le sensibilità, professionalità, intelligenze ma soprattutto la DIGNITA' di censo dei meridionali!
L'autorevole storico Edoardo Spagnuolo, nella sua umiltà che lo rende GRANDE, ha preferito non brillare di luce propria magnificando se stesso e la sua imponente produzione letteraria, laddove ne avrebbe avuto tutto il diritto: ha semplicemente portato il suo sincero messaggio di augurio a Terra e Libertà ed alla costituenda BCC di Napoli, lasciando solo a queste le luci della ribalta.
Chi si attendeva una relazione tecnica, sterile, sul senso della BCC di Napoli, è rimasto piacevolmente stupito ed ha molto gradito "i freddi numeri" tradotti in lettere e "poesia" del presidente Claudio Tia, la "banca dal volto umano", che è stato in grado di affascinare l'intera platea, anche dei non addetti.
Enzo Fumo, la star della serata: il più timido e commosso tra tutti! Militanza, volontà, energia, condivisione, concretezza, azione. Nel suo discorso di presentazione del Movimento, velato qui e là da improvvise strozzature della voce, in tutta semplicità ha mostrato la sua passionalità ma anche - e ci piace sottolinearlo - la sua onestà, che è quella medesima di Terra e Libertà, ragion per cui ci auguriamo che le sue aspettative non siano disattese ma che il battesimo altamente qualificante che ha imposto il suo partito, ieri, all'attenzione partecipe di tanta gente, possa raccogliere quotidianamente da oggi le simpatie ed il sostegno di quanti sono accorsi a festeggiarlo, perché - purtroppo - Carlo Alianello ne "L'eredità de La Priora" e, ancora prima, la tragica storia del capopopolo Masaniello, insegnano che tra le tante peculiarità della gente meridionale (tollerante, generosa, spontanea ed entusiasta) l'individualismo quindi l'invidia verso chi - pur se in condivisione di una nobile Causa comune - detiene in un certo momento la ribalta o l'onore delle cronache concorre alla grave patologia cancerogena di ogni sfascio meridionale, dal 1860 ad oggi. Non a caso riportiamo che tra la folta folla, hanno brillato per la loro inqualificabile e stupida assenza i rappresentanti di quelle note "associazioni culturali" che, in quanto tali, non ambiscono certamente a fare attività politica; compito che, nella condivisione dei medesimi ideali, si è assunto esclusivamente Terra e Libertà, con la manifestazione di cui si dice ed il cui invito era rivolto a chiunque. A riguardo, un'annotazione particolare: era presente, a portare il suo messaggio d'augurio, l'arch. Nando Dice' rappresentante del neonato Movimento Sudista di Napoli, che si è distinto proprio per questo suo galante gesto presso la…"concorrenza".
Per chi fosse stato ancora a digiuno di dati storici , l'allievo del regista teatrale Pasquale della Monaco, Eduardo Esposito di "Vulcano Metropolitano", ha declamato in sala il proclama dell'ultimo re napoletano Francesco II dall'assedio di Gaeta; documento storico che bene integra i motivi della colonizzazione nordista del Meridione.
A chi si è chiesto se vi fosse qualcosa di filo-monarchico in Terra e Libertà, si è risposto con i fatti e con l'azione che non contemplano sterili nostalgie e inutili reminiscenze, come s'è visto dagli argomenti trattati, dall'assenza di rievocazioni e soprattutto dalla presenza dei rappresentanti di alcuni movimenti autonomisti di altre regioni meridionali; ne ricordiamo uno per tutti: il Movimento Autonomista "Alto Sagittario" di Scanno. Singolare, la presenza in sala di un rappresentante della "Lega Nord" con tanto di pochette verde nel taschino. Chissà…magari tra poco giungeranno a Fumo delle "offerte in pensieri ed opere", per sostenere il suo piccolo partito, com'è d'abitudine dei seduttori signori della Padania presso tutti i movimenti e le associazioni meridionali!
Numerosi ed eccellenti gli artisti che si sono esibiti nella magia del giardino pensile di Palazzo Venezia, con canti e balli della tradizione popolare, con piéces teatrali di certo pregio e numeri di cabaret, in presenza di un ricchissimo buffet di prodotti locali e di un vinello "tosto" di Casalduni, terra di briganti, per una vera trasfusione di sangue nobile.
Numerosi anche gli artisti che esponevano opere pittoriche e lavori di artigianato; soprattutto a questi ultimi, eredi di una grande tradizione nostrana in molti campi dell'arte, rappresentanti della pletora degli "antichi mestieri" quasi del tutto scomparsi, la BCC di Napoli e Terra e Libertà vogliono offrire delle nuove opportunità.
Nel mentre scriviamo, Napoli Canale 21 sta trasmettendo nel VideoGiornale un lungo servizio giornalistico sull'evento. Non capita spesso, ai meridionalisti poveri e sinceri, di finire in televisione. Questo, è un buon segno!


 
     
 
     
 
     
 
     
 
     




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