Dejà
vu! Nord Cassiera Sud Pattumiera. Ma chi produce in assoluto più
"monnezza", ve lo siete chiesti? ...Guarda caso, proprio il
Nord delle industrie, della sovrappopolazione per km quadrato di fabbriche
e fabbrichette con annessi e connessi; il Nord della "ciminiera
selvaggia", dei rifiuti tossici, del maggior numero di ospedali
sul territorio italiano... degli "inquinatori" di fiumi...
Il Nord appestato di scorie da smaltire... Il Nord "civile",
ch'è al primo posto nella raccolta differenziata di pattume casereccio
quotidiano, per la gioia delle tasche delle nuove figure professionali
di "imprenditori della monnezza"... quel Nord dello smog e
dei veleni nell'aria, eternamente seduto in cattedra e che "divide
et impera" sui somari seduti negli ultimi banchi della "classe
italiana" : i meridionali!
I siti nazionali per l' "occultamento" delle scorie nucleari
- secondo programma governativo - sarebbero stabiliti in numero di 21
sul territorio ma ancora non se n'è intesa la "geografia"
delle allocazioni. Si può solo capire, dai fatti di Scanzano,
che quel Sud bacino depresso d'Italia ed Africa Nera d'Europa dovrà
ancora una volta sacrificare gli unici beni vitali che gli restano :
l'agricoltura ed il turismo, per nettare il fondello del Signor Nord!
Buonsenso vorrebbe - così come per la tassa sulla spazzatura/privati
cittadini, prevista da ogni Comune sull'italico suolo - che in misura
direttamente proporzionale alla quantità di fetenzia prodotta
ne scatti pari sacrificio economico per lo smaltimento, ragion per cui
- CIVILMENTE - ogni regione d'Italia dovrebbe allocare sul proprio territorio,
proporzionalmente, tanti siti di "occultamento" scorie in
ragione della quantità di tossico prodotta!..... O , no?
Ma la ragionevolezza fa a cazzotti con la "dura questio" degli
appalti... Provate a spostare l'attenzione dalla questione "Pattumiera"
al dramma insoluto del "Ponte sullo Stretto" e non vi vedrete
differenze di sorta. Qualcuno ha reminescenze circa l'annoso conflitto
Lucania/ENI per la sporca questione del petrolio, tuttora irrisolta
e comunque imposta ai lucani?... Qualcuno rammenta di quando il vicerè
Bassolino confezionò tutta la monnezza di Napoli in pacchi-dono
per la Germania, pagando pure un tot a balla per la spedizione e lo
stoccaggio... di quella nostrana ricchezza, quel nostro piccolo Kuwait
che se smaltito da opportuni impianti ancora oggi inesistenti, avrebbe
prodotto pura energia per casa nostra? Pagammo, per accendere tutte
le luci di casa dei tedeschi, per un anno intero! L'allora ministro
Bianco (un altro "meridionale") insorse contro gli sporcaccioni
napoletani, rispolverando i soliti luoghi comuni della menzogna post-risorgimentale,
difettando dal pensare che i fondi inviati al Sud per la realizzazione
di inceneritori e di impianti di stoccaggio del pattume gli stessi politici
del Sud non li avevano opportunamente indirizzati e che questi s'erano
involati verso l'alto dei cieli ben prima delle colonne di fumo e di
gas della nostra monnezza!!!
A pochi anni di distanza da quella vergogna, Napoli è stranamente
diventata capitale europea di convegni e conclave di pregio internazionale,
come ai tempi del Grand Tour di goethiana memoria, di quando era Capitale
del Mezzogiorno; nelle sale-stampa dei summit non si parla più
della nostra "monnezza e mandolino" ma della squisitezza dei
nostri babà e della nostra bufala "gentilmente offerti dalla
direzione".... con il solito piglio del paraculo italico... ma
al di fuori dei momentanei ghetti sfarzosi d'Europa ritagliati nel tufo
partenopeo e nella campania felix del Mezzogiorno, continuano a fare
cancrena sulle nostre carni e sulla nostra terra la monnezza nostrana
e le scorie nucleari del tronfio Nord padrone!... Politici grandi e
piccoli vanno e vengono dall'Europa , da Milano e da Roma a Napoli...
Ci portano un po' di pattume internazionale, una pacca sulla spalla,
in cambio di un babà e di una mozzarellina, fidando sul nostro
atavico "tirammo 'a campà!"..... se ne tornano a casa
satolli e allegrotti, con infilati nella "ministeriale", insieme
ai loro prolissi regolamenti e direttive, coloratissimi e saporitissimi
brandelli del nostro folklore!
Marina
Salvadore (A.D.2003)
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