Vota de Sade

Noiosi, come le mosche appiccicose e insistenti prima di un temporale d'agosto. Volgari, cioè partoriti dal volgo ma pure presuntuosi, come i legittimi figli dell'ignoranza. Sadici, quindi padroni e "padreterni" degli italici schiavetti. I nostri candidati alla prossima consulta!
Siamo ciò che vogliamo; ciò che "votiamo". Da sempre. Senza intermezzi di autostima. Noi, popolo delle urne, i masochisti di ieri e di oggi.
Di questi giorni, le nostre città somigliano a set cinematografici hollywoodiani : gigantografie impossibili da contenere nei margini dei normali cartelloni pubblicitari di qualche anno fa,... cantieri edili spuntano come funghi, per elevare mura di case sempre più alte, sulle quali affiggere faccioni rosa di emuli di Clinton, di finti-dandy inglesi, di manager-dell'ultim'ora, di benefattori della plebe e di presidenti-operai o anche di materne hostess ed ostesse della Compagnia dei fichi d'India ...Insomma, un turbinio infernale di facce di provolone incombe, come grosse nuvole presaghe di nubifragio "sui nostri volti silvani e innocenti"... "ITALIANI, IO VI PROMETTO IL LAVORO!" - "ELETTORI, IO VI ANNUNZIO LA PUBBLICA SICUREZZA! - "POPOLO, IO MANTERRO' LE PROMESSE!" - "SUDDITI, IO,..BLA BLA..!". Insomma, tutti ci promettono qualcosa, sempre lo stesso qualcosa da decenni, senza un briciolo di fantasia.
Ripetitivi, estenuanti. Insopportabili, nel prometterci sempre più LAVORO, più OSPEDALI, più POLIZIA, più CARCERI, più EMIGRAZIONE... A ben riflettere, non c'è da stare tranquilli con promesse del genere. I termini LAVORO, OSPEDALE, POLIZIA, CARCERI fan più pensare ad un Paese in stato di allerta o di assedio, che prevede morti e feriti, fatica e sudore. O, no?... E, purtroppo, siamo noi che li abbiamo abituati così, questi provoloni, che ripetitivamente ammannendoci siffatte "minacce" e non "promesse", occultamente sfruttano il nostro latente masochismo. "Sì, sì...Frustateci e frustRateci! Ancora, ancoraaa...aahhh!". Noi, per godere, dobbiamo soffrire : le pensioni, ZAC...l'Euro, Zac alle nostre lirette....una sforbiciata di qua; una di là, uno strizzacapezzoli, qualche spillone, mazze borchiate, sacrifici : "ITALIANI, FATE SACRIFICI. LA REDENZIONE SARA' UN'ESTASI DI PIACERE!".... E questi brutti faccioni, divinità alle quali sacrifichiamo col sangue, dei quali serbiamo le immaginette votive, ai quali ci "raccomandiamo" nei riti pagani dell'incivile sopravvivere, sorridono beffardi e famelici, soddisfatti per aver soddisfatto . Per averci concesso ciò che meritiamo. Le legnate!
"I have a dream". Sì, io sogno da secoli "colui che verrà a candidarsi tra noi", un figlio del popolo che non necessiterà di essere ricco per permettersi una campagna elettorale, che sconfiggerà De Sade alle prossime consultazioni, che con la competenza dell'uomo giusto al posto giusto eviterà di parlarci di LAVORO, di TASSE, di POLIZIA e CARCERI, di OSPEDALI...di GHETTI. Costui ci prometterà più SALE da GIOCO, più LUOGHI di RIUNIONE , più IMPIANTI SPORTIVI, più TURISMO, più MUSEI, più RISTORANTI, più TEATRI magari qualche CASINO, come a Montecarlo. Io sogno un candidato che sappia rasserenarci, che sappia portare il Paese nella sua giusta dimensione, nel pieno rispetto delle peculiarità di questa piccola e pittoresca Nazione, laddove ogni Regione possa esprimere il meglio di sé , secondo le proprie tradizioni, usi e costumi, bellezze architettoniche e paesaggistiche, attraverso la cultura dei cibi e dei prodotti locali ed anche attraverso i suoi artigiani - una razza ormai estinta - per richiamare, come ai tempi di Goethe e del Gran Tour, la ricchezza del Turismo che insieme all'Agricoltura resta l'UNICA INDUSTRIA NATURALE E POSSIBILE di questo Paese.
I Casino, i Ristoranti, i luoghi di ritrovo ed i luoghi d'Arte se offerti e ben distribuiti lungo tutto lo Stivale consentiranno davvero più LAVORO, più REDDITO, più CASE, più OSPEDALI...
Il frivolo marchese De Sade di ogni tornata, mescolando sacro e profano, ha sempre creduto che FIAT stesse ad intendere il più celebre "FIAT LUX"...ma questi, sono i banali errori dei soliti presuntuosi, figli legittimi dell'ignoranza!

Marina Salvadore (A.D.2001)             

 







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