Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Basilicata
e Sardegna sono le acclamate "reginette di bellezza" sulla
passerella del concorso a premi di "Sei Regioni per Cinque Continenti";
progetto di beneficenza e munifica assistenza che Babbo Natale Pater
Patriae - discendente diretto di tal santo Benso di Cavour -
ha istituito,
senza la collaborazione dell'Unicef ne' delle Pie Dame di San Vincenzo,
in totale spirito di abnegazione e propensione al martirio, per soccorrere
le sei italiche misere "orfanelle" , reputandone incapaci
a farlo i loro legittimi tutori ovvero le amministrazioni regionali.
Così, ci pare di aver capito, a noi "semplici".
Noi, lacrimevoli prefiche "parenti di
San Gennaro", dalla clausura del chiostro ove risiediamo, plaudiamo
attonite e commosse al nobilissimo gesto e imploriamo il "pro-zio
Gennaro" di voler subitamente sciogliersi in prodigiose lacrime
di sangue, per obbligo di riconoscenza verso il benefattore. Strisciamo
penitenti e umili di cilicio ai piedi del Pater Patriae e ci sciogliamo
in Gloria. Amen!
Ci pizzica di dubbio l'animo solo un veniale
sospetto e, considerata la loquacità meridiana e la propensione
all'esternazione spontanea, stante pure la nostra ben nota atavica ignoranza
- comunque a detrimento dell'eventuale presunta malafede di cui vorranno
imputarci gli "intellettuali" - stranìte e deboli di
comprendonio, per le tante privazioni subite sin dai tempi garibaldeschi,
contrite d'imbarazzo, rosse di vergogna, poniamo - papale papale - il
quesito che ci angoscia.
Se sponsor ufficiale della benefica istituzione
è l'italico Ministero degli Affari Esteri, che - come recita
la qualifica amministrativa - si occupa delle relazioni patrie con l'oltreconfine
patrio.... in termini di politica, commercio, protezione civile, sicurezza,
scambi culturali, migrantes, solidarietà , eccetera... esclusivamente
con le organizzazioni ed istituzioni europee e mondiali...con l'ESTERO,
insomma! ...perchè mai nell'ambito dei suoi "servizi",
tra i vari programmi istituzionali, nell'ordinaria gestione degli affari
di sua specifica competenza (ESTERI, appunto!)... include il progetto
Mezzogiorno (con le sei orfanelle), come se "Mezzogiorno"
, al pari di uno dei paesi terzi, stesse ad indicare un'altra nazione?
Sgomente ci chiediamo se non sia più
valido, a nostra insaputa, il nostro passaporto italiano. Dobbiamo rifarlo?...
con quale logo....sotto quale bandiera....può andar bene quella
panamense o liberiana? Eppoi, ammesso che da Napoli ci si voglia recare
a Roma, a Torino, a Milano.....essendo noi contemplati dal ministero
italiano degli Esteri quali cittadini di questa Terra di Mezzo detta
appunto MEZZO-GIORNO, dobbiamo richiedere il permesso di soggiorno o
istituirci prima, sul territorio, un'ambasciata del Mezzogiorno?...
Il segretario del ciambellano del nostro vicere' Bassolino, da noi adìto,
suppone che l'errore burocratico sia addirittura...un "refuso"
di stampa...laddove i cancellieri, gli amanuensi, le dattilografe dei
Palazzi del Governo italiano, avrebbero replicato l'errore di scrittura
all'infinito, indicando "ESTERI" al posto di "INTERNI"
e che il progetto, probabilmente, riguardava tutt'altra cosa, ovvero
la creazione delle Macro Regioni (che parrebbe già abbozzato
sull'onda della imminente Devolution bossiana) e ci lascia intendere
di stare tranquilli, perchè provvederà il vicere' medesimo,
con la gomma-pane, a cancellare il macroscopico errore, minuta per minuta...
Onestamente, signor Presidente del Consiglio
e Signor Ministro degli Esteri (italiani) noi non ci fidiamo della "buonafede"
di Bassolino che, per quanto nostro vicere' con Delega del Patate',
di figuracce dentro e fuori i confini del Mezzogiorno ce ne ha fatte
fare parecchie, tanto che per l'opinione pubblica - soprattutto per
voi di Roma e di Milano - noi siamo ironicamente in codice criptato
indicati quali MEZZANOTTE...altrochè MEZZOGIORNO!... Per cui
facciamo istanza alle illustrissime Vostre Signorie di voler provvedere
a chiarimenti sul nostro stato civile, anagrafico e politico.
Quindi, benignamente solidali, noi, anche verso la straniera Regione
Sardegna, che da glorioso Regno sabaudo Pater Italiae si è vista
erroneamente relegare, come il Calcio Napoli, nell'onta di una serie
C che qualifica da sempre il solo territorio del "nostro"
Mezzogiorno, chiediamo l'errata corrige, per lesa dignità identitaria
di quell'antico e fiero popolo cui, purtroppo, nulla ci accomuna.
A Voi, invece, V. Maestà Bassolino,
attraverso analoga istanza affidata in pari data al sottosegretario
del segretario del cerimoniere del maggiordomo del Vostro augusto ciambellano
di corte e primo scaldabagno reale, in rispettoso ossequio dell'ordine
gerarchico previsto dal rigido protocollo spagnolo dell'antico nostro
vicereame, ufficio "Complicazioni Affari Semplici", tutt'oggi
in vigore in Campania Felix, osiamo porre ulteriore quesito e che Voglia
- deh! - la Bontà Vostra abbassare il suo fiero sguardo verso
la nostra infima bassezza terrena, suddita e sudicia Vostra, per valutare
se non sia il caso di restituire alla Magnificenza della Vostra Corona
quel pizzico d'orgoglio dei Suoi Nobili Natali in quell'antico Regno
di Terronia, per l'onore di Voi, dei Vostri Avi e dei Vostri discendenti
nonchè - in ultima analisi - per i Vostri accorati umili sudditi.
Noi Vi chiediamo, Sovrumana V.Maestà Nostra, di riparare all'onta
che l'italico Ministero degli Esteri vi fece, non reputandovi degno
- nonostante i Vostri Grandi Meriti, la Vostra Santità, la Vostra
Mente di Sovrano Illuminato, il Vostro Rango, la Vostra Internazionalità
Indiscussa - di gestire autonomamente, come tutti i vicere' dell'altre
Regioni extra Mezzogiorno, il Territorio sul quale dovreste imperare
con la dignità che vi sarebbe propria........se fosse mai stata
riconosciuta coram populo - nonostante i Vostri immani sforzi presenzialisti
- pure dalle altre potenze straniere di Roma e di Milano.
Vi Chiediamo, Sovrumano Nostro (dioguardi) di farvi restituire, Voi
e la Patria nostra, alla dignità del Vostro Regale Ufficio, al
Vostro indiscusso ruolo di Sovrano e Sacerdote, rinunziando ai meri
e demoralizzanti benefici della Pia Assistenza estera. Vi imploriamo,
Sublime Altezza, per un gesto d'orgoglio meridionale, chiedendoVi di
togliere il governo della nostra cosa pubblica dalle mani dell'estraneo
e di voler dimostrare al mondo ed ai paesi terzi (...ma anche a quelli
primi e secondi) che noi potremmo farcela da soli, se non avessimo in
casa, nei nostri granai, tutti questi affamati topi d'importazione e,
nel nostro giaciglio, tutte queste serpi nostrane che ci siamo covate
in seno!
Ma perchè dobbiamo sempre fare la figura dei miserrimi
accattoni "assistiti"?
Marina Salvadore (A.D.2004-07)
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