Per
vivere serenamente ogni stagione della vita bisognerebbe ribaltare il
concetto per cui "il tempo PASSA", rinnovando se stessi nel
credo del "tempo che ARRIVA". C'è un'età, una
stagione della vita, per ogni cosa ed ogni età reca con sé
nuovi stimoli, nuove sorprese, facendoci evolvere, maturare; a volte,
persino migliorare, addolcendoci, smussando gli angoli dell' individualismo
autoprottetivo che ha difeso, per la primavera e l'estate della nostra
vita la stessa nostra integrità, magari rafforzandoci. L'autunno
di tanti è forse malinconico ma è dolce, mite e reca con
sé i colori più belli e accesi della nostra natura; è
tempo di verifica, di meditazione, di disponibilità..
Non per tutti è così. Soprattutto per chi ha avuto glorie
e onori ed è stato eroe in positivo o in negativo delle sue stagioni
più fresche. La Fallaci, ad esempio, sta invecchiando molto male!
Cosa ne è stato della mitica eroina d'assalto che scriveva proclama
antiamericani, inviata di guerra nei territori più irti delle
Guerre? Ha dimenticato la sua appassionata storia con Panagoulis, contro
il regime dei colonnelli? Oggi, con quanto odio e invidia solo un vecchio
brontolone fallito sa scagliarsi contro la forza e la bellezza della
gioventù, la Oriana ci è diventata prima razzista, confondendo
tutti i musulmani con i terroristi e spingendoci all'odio razziale con
un fiume di parole "della Rabbia e dell'Orgoglio" vomitatoci
addosso, con lo stile della Big Promotion all'americana, quindi si è
scagliata contro l'irruenza e forza della gioventù pacifista,
reazionaria - non importa, da quale destra o sinistra o centro strumentalizzata
- ma GIOVENTU' capace, volenterosa, idealista, anti-global, anti-massonica,
anti-disumana, com'è caratteristica di ogni gioventù non
ancora macinata negli ingranaggi dell'Economia Politica, Bibbia dell'Occidente.
Nel primo caso, avendo in finale di capolavoro letterario immediatamente
successivo alla Rabbia e all'Orgoglio, per un puro lapsus freudiano
definito inconsciamente Bin Laden un "passionale", la signora
si è lasciata cascare il velo dal volto ed ha mostrato la sua
fragilità di donna e la sua invidia di professionista, rimarcando
la nostalgia - e il vuoto di oggi - per i suoi stessi trascorsi "appassionati"
ed anche il livore verso quell'America che ha infine scelto di ESSERE
e che nonostante il sacrificio di un confino "politico" non
ha permesso a lei, nobildonna della stampa internazionale, di poter
intervistare Bin Laden che, come sapete, è stato abbastanza di
casa alla Casa Bianca!
Nel secondo caso, ha preso di mira la beata giovinezza che l'è
scivolata via, come sabbia tra le dita, rimarcando addirittura la sua
"fiorentinità" , "rinascimentaltà",
"italianità tricolorata" da reduce ; nel tal caso le
chiediamo perché mai non sia rimasta in Italia, lanciandosi in
politica, magari per fare il Sindaco di Firenze, al posto di questi
ch'ella reputa incapace. Ma le diremmo anche, col maestro Carosone "Tu
vuò fa l'americana!" e, le canteremmo la mitica canzuncella,
sperando di far affiorare sulle sue labbra serrate almeno un raro sorriso.
A me non interessa sapere per chi votano i giovani del Social Forum
che hanno sfilato a Firenze e se pure il mio penoso pensiero corre spesso
ad un altro giovane che purtroppo in un altro Social Forum indossava
una divisa da carabiniere e che probabilmente era carabiniere per gli
storici motivi che hanno sempre diviso i GIOVANI disoccupati italiani
in poliziotti, carabinieri e "fuorilegge"- figli del medesimo
malessere del Paese - voglio complimentarmi con questi GIOVANI che hanno
dimostrato d'aver superato ogni stupida barriera razziale e di classe,
infliggendo una dura lezione di morale alle tanto isteriche e numerose
Fallaci di questo occidente! Mentre la Oriana abbaiava e scriveva (e
guadagnava diritti d'autore) per DIVIDERE; questi, nella loro dignità
DI GIOVANI, erano in piazza, per UNIRE. Per, un ideale!
Sono da sempre i giovani e chi sa rimanere tale, a fare le rivoluzioni;
prima, li hanno stonati ed addormentati con la Droga; poi, con il consumismo
feroce quindi con il potere della comunicazione "virtuale",
perché non avessero stimoli, impulsi di GIOVENTU' e perché
il MONDO DEI GRANDI e DELLE GRANDI POTENZE potesse stendere i suoi tentacoli,
a piovra, sul globo intero, per guadagnare in un sol boccone tutta la
torta del Mercato. Avevamo quasi nostalgia dei giovani, dei cortei,
pure della reazione, della ribellione al sistema, schiacciati sotto
questa immensa cappa di grigia rassegnazione e pagnottismo feroce. I
"ragazzi" di Firenze hanno resuscitato la nostra GIOVENTU'!
Grazie, ragazzi. Tenetevi però ben lontani dai "serragli
di partito" e siate LIBERI . Restate GIOVANI!
Marina
Salvadore (A.D. 2003)
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