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…la
minestrina è lenta…le polpette sono rock…..ed altre baggianate
sullo stile "la doccia è di sinistra" e "il bagno
in vasca è di destra", che furoreggiavano nei plumbei anni
'70, sussurrate da un eskimo verde salvia ad un kway blumarine
nel paradiso dell'intellighentia italiota, che si definiva colta
e reazionaria. Altri tempi! Allora, esistevano dei residui di
ideali, delle ideologie, e v'era meno disagio sociale negli
adolescenti: non esistevano le babygang di Secondigliano che
vanno a sfasciare il Vomero ogni sabato sera, ne' i "tanicari"
piromani del quartiere San Giovanni a Roma, ne' quelli col bomber
e il piercing che a Milano aggrediscono, derubandoli delle scarpe
americane e dei telefonini, i coetanei "paolotti".
C'era meno anoressia, meno depressione, meno suicidi di adolescenti,
meno sette sataniche, meno mamme che uccidono i bambini e figli
che uccidono i genitori. La cocaina era roba per soli pascià
e la SATIRA era fine a se stessa, ovvero suscitava un sorriso
e, spesso, una risata. E' vero, ogni tanto in qualche corteo
saltava fuori qualche chiave inglese usata come schiaccianoci
per crani avversari, qualche molotov, spranghe e catene…
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ma, da sinistra a destra - in virtù di quella dichiarazione
occulta di guerra della vecchia D.C. verso l'allora MSI, utilizzando
subdolamente il braccio armato e tontolone del PCI - la nostra
generazione abbozzava una certa cultura politica, qualche soddisfacente
ideale, almeno un CREDO o la umana gratificazione dell'illusione
di avere una MISSIONE IN TERRA da svolgere. Oggi, nell'appiattimento
dell' epoca pagnottista e globalizzata, il brodo di carne ha
sempre più il sapore e la trasparenza dell'acqua calda…hai voglia
a tuffarci i tortellini ripieni!…resta sempre insapore acqua
calda, anche se il conto del trattore lievita più del pane!
Tutto ha assunto un sapore sciapito, un colore sbiadito, un'inconsistenza
preoccupante. Ieri, la satira era rock; oggi, è lenta… tanto
lenta, da far piangere! Sovente, dietro la maschera di un clown
si nasconde un vampiro e dietro l'allure di un "filosofo"
c'è quasi sempre un arrogante supponente, tronfio della propria
ignoranza. I comici di oggi, poi, se non fanno ricorso alla
volgarità più bassa, non riescono ad affermarsi, poiché sono
totalmente carenti di quel minimo di cultura generale dal quale
puo' scaturire l'intuizione intelligente di un'idea originale.
I predicatori, invecchiati male, blaterano gli stessi luoghi
comuni : la natura, il costo della vita, il cemento, "piove
governo ladro"… e ci piacerebbe far notare al profeta Celentano
- che di urbanistica non capisce una beata fava - che se prima
eravamo in tre a ballare l'halli-galli, adesso siamo città sovrappopolate
…a ballare l'halli-galli ovvero che se nell'ottocento eravamo
in tre a puzzarci di fame sulla sponda di un naviglio milanese,
oggi la popolazione si è terribilmente
accresciuta
e non è possibile che ognuno di noi viva in quella "casetta
in Canada, con vasche, pesciolini e tanti fiori di lillà"
che, a suo parere, i figli delle vittime di ground-zero
dovrebbero edificargli, al posto delle Torri Gemelle.
Piuttosto, perché non apre i cancelli del parco privato
che gli circonda il villone in Brianza, al popolo ed ai
contadini, praticando le buone leggi "dei demani
e degli usi civici" nella sua personale contea, come
nell'800 ebbe a fare - nel meridione, anche di Capitanata,
dal quale il ragazzo della via Gluck proviene - un "oscurantista"
re Borbone? Bel furbetto, l'Adriano predi-catore scalzo
che - così come un Almustafà di Gibran
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ritorna, premuroso ad ogni incarnazione, alle genti di
Orfalese - a noi piomba dal cielo in prossimità delle
elezioni politiche, a rastrellare miliardi di vecchie
lire, prendendoci per i fondelli. Quanto, di quel danaro,
finisce nelle opere pie che pretende da noialtri?… Ah!
già... dimenticavo… il piissimo nostro potrebbe citare
a riguardo l'evangelico "non dire alla mano sinistra
cosa hai dato con la destra"; peccato che lui l'intenda
solo in chiave politica, omertosa, e non nel senso cristiano,
sforzandosi furbescamente di sottolineare, finto-prostrato,
quanto il Papa sia più che "rock"; anzi, hard-rock,
per accontentare pure i bizzochi, dopo aver appena traviato
la "sciùra Teresa" e il "Brambilla che
fu l'operari" eppure il "Cerutti Gino"
di Gaber, con i suoi sermoni, ma distribuendo "santini"
di Prodi. Non è affar nostro interrogarci circa il colore
della platea televisiva e quello del consiglio di amministrazione
della Rai o, anche, sul trasformismo del Profeta e del
perché da berlusconiano sia diventato prodiano; abbiamo
compreso che aveva un sassolino nella scarpa e se l'è
voluto togliere, vendicativo com'è…rustica progenie sempre
villana fu… ma le campagne elettorali, riteniamo, debbano
svolgersi nei luoghi deputati e non sullo schermo di una
TV, nell'unico sprazzo di possibile relax e divagazione
che Cerutti Gino, la sciùra Teresa e il Brambilla intenderebbero
godersi, liberi da pensieri di mutui ipotecari, salari
da fame e il pane a diecimila il chilo. Anche perché,
a giudicare dal suo emolumento di 1.400.000 euro per la
"pappetta" a propinarci in quattro puntate,
giustamente qualche senziente non ipnotizzabile e non
adrianodipendente potrebbe pure "sclerare",
decidendo sull'inopportunità di pagare il canone Rai,
nel timore di finanziare in maniera occulta qualche partito…magari,
non il suo!. Ci risulta che altri profeti e predicatori
molto più importanti, da Gesù di Nazareth, a Francesco
d'Assisi, a Gandhi e molti altri, abbiano predicato "a
gratis", ciononostante perseguitati … e malinconico
è realizzare che all'Adriano che teneramente chiudeva
"una carezza in un pugno" sia rimasto solo il
pugno. E' comunque estremamente fortunato, poiché se davvero
fosse vissuto in quell'800 al quale ci ordina di ritornare,
appena prima della diaspora risorgimentale dei meridionali
al Nord, un tal Cesare Lombroso, in virtù dell'allora
teoria della fisionomica, molto in auge, non l'avrebbe
di certo sottratto alla Legge Pica.
Marina Salvadore
A.D. 2005 - 10
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